Riprendiamo da Campari & De Maistre [qui], grati di poter far tesoro anche noi della splendida riflessione che segue, su questo mese di luglio da noi ricordato più semplicemente con il richiamo alle Litanie del Preziosissimo Sangue [qui].
In molti calendari antichi era possibile trovare alla data del primo luglio, l’indicazione della Solennità del Preziosissimo Sangue; ovviamente abolita nella Chiesa post-conciliare (si voleva “alleggerire” e “semplificare” il calendario, con il risultato di renderlo freddo e sterile e di aver cancellato tante belle feste), tale festa, istituita per la prima volta nel XIX secolo ma con un’antica storia secolare di devozione e predicazione dietro, è comunque rimasta nell’animo e nel cuore dei fedeli, e non solo di quelli anziani e tradizionalisti.
Al termine del mese del Sacro Cuore, proprio nel pieno dell’estate, quando la vita religiosa generalmente si infiacchisce, ecco che la Chiesa ci ricorda immediatamente quanto è costata, a Nostro Signore, la nostra salvezza: il Suo Prezioso Sangue, versato da subito, con la Circoncisione (altra festa abolita, tra l’altro, con lo sgomento perfino degli Ebrei!), e poi, nel Gestemani, nel Pretorio, nel Golgotha, con la Passione, e ancora, ogni giorno, simbolicamente, nella Confessione e, realmente, nella celebrazione della Santa Messa, che è la ripetizione incruenta del medesimo sacrificio di più di 2000 anni fa; tutto il mese di luglio, non solo il primo giorno e la prima Domenica, in cui si celebra specialmente, è dedicato al Preziosissimo Sangue, e sempre nel mese di luglio, al giorno 15, si celebra Nostro Signore sotto il magnifico titolo di Redentore, a ricordare che la magnificenza della Regalità non è disgiunta dalla sofferenza della Passione!
Vari santi furono devoti e predicatori del Preziosissimo Sangue (tra i tanti basti ricordare Santa Caterina da Siena, Santa Brigida di Svezia, San Paolo della Croce, San Francesco Saverio Maria Bianchi, San Giovanni XXIII), ma il più noto e amato tra essi è senza dubbio il romano San Gaspare del Bufalo: questo piccolo pretino, vissuto tra Settecento e Ottocento e morto prematuramente, percorse tutta l’Italia, partendo dal Lazio e spingendosi ora fino in Emilia Romagna e ora fino alla Campania, infiammando le anime e le piazze di fedeli con la sua predicazione sulle sofferenze del Redentore, il Sangue a Lui costato, la Sua infinita Divina Misericordia.
Ai mali portati dall’illuminismo e dalla Rivoluzione francese, San Gaspare contrappose l’Amore di Dio, arrivato fino a inviare il Figlio sulla terra, fino a farLo sacrificare, fino all’ultima goccia di Sangue, sulla Croce; del resto, tolte dalle chiese e dai palazzi le croci, veri alberi della Salvezza, i rivoluzionari issarono altri alberi, gli Alberi della Libertà, ma a cosa portarono, se non al Terrore, alla violenza giacobina, alla ghigliottina che decapitava senza sosta, alla guerra in tutta Europa? Ed ecco, quindi, che il rimedio alla violenza del Terrore così come alla durezza della Restaurazione non poteva che essere uno: il Preziosissimo Sangue, pegno di Amore e Misericordia!
Il Preziosissimo Sangue non può, come scritto all’inizio, non essere collegato al Sacratissimo Cuore di Gesù e alla Divina Eucaristia: il mese di luglio segue immediatamente il mese di giugno, e al mese di luglio segue agosto, mese dedicato al Santissimo Sacramento; il Sacro Cuore di Gesù è pieno di Sangue, è un Cuore Eucaristico, da Esso escono Sangue e Acqua, simboli della Divina Misericordia come rivelata da Santa Faustina Kowalska. E, ancora, Sacro Cuore, Santissimo Sacramento e Preziosissimo Sangue stanno insieme nell’inno “Anima Christi” e nelle Laudes Divinae (“Dio sia benedetto, benedetto il Suo Santo Nome…”), non si possono separare, non si può separare la natura divina e misericordiosa di Cristo dai segni visibili e fisici di questa natura, il Cuore e il Sangue.
Il miglior modo di essere devoti del Preziosissimo Sangue è meditare le sofferenze del Signore davanti al Crocifisso ma, soprattutto, adorarLo nella Santa Messa: e, per fare ciò, per cibarci delle carni dell’Agnello nella Santa Cena e nella Divina Liturgia, non possiamo che essere mondi e senza peccato, grazie alla meditazione della Divina Misericordia e al sacramento della Confessione. Nelle apparizioni del Sacro Cuore e della Divina Misericordia Cristo ha chiesto, tramite le Sue sante serve Margherita Maria e Faustina, la Confessione e la riparazione assieme alla Comunione; saremmo noi sordi a questo richiamo?
Per poter partecipare ai frutti della Redenzione e alle Promesse di Gesù non possiamo che essere, tramite Lui, in stato di grazia, e sempre più, grazie alla Confessione e alla Comunione, potremo avere parte, un giorno, alla vita eterna! Cristo ha versato per noi tutto il Suo Sangue sul Calvario, in maniera cruenta e dolorosa (e continua a farlo, in maniera incruenta ma a prezzo spesso di freddezze e indifferenze, nel santo sacrificio della Messa); non poteva versarne una sola goccia, che sarebbe stato sufficiente? Non poteva, anzi, trovare un modo più rapido, indolore, magari anche maestoso e potente, per salvarci? Certo che poteva, ma sarebbe stato dispiaciuto e disgustato della nostra mancanza di fede e sapienza (per citare Sant’Agostino), e non avrebbe dato prova tangibile del Suo immenso amore per noi: bastava una sola goccia, è vero, ma ha voluto donarLo tutto, ha voluto donarSi tutto, senza risparmiarsi!
A tutti i lettori, buon mese del Preziosissimo Sangue, sperando che possiate iniziare, riprendendola se ne siete pratici o incominciandola in caso contrario, questa bella devozione, e sperando che, tramite essa e per grazia e amore di Dio, un giorno, potremo trovarci tutti insieme, in cielo, ai piedi dell’Agnello degno di lode che ha versato il Suo Sangue per noi!
Roberto de Albentiis
Condivido qui. Il momento è grave. Perfino Toscano, su Repubblica di oggi, si sveglia dopo il barbarico rituale con cui sono stati sgozzati rivolti alla Mecca i nostri connazionali. E pensare che uno di loro aveva firmato contro il giornalista che definiva "bastardi" i terroristi del Bataclan.
RispondiEliminaE sarebbe ora di finirla col 'mantra' del disagio sociale (che c'entra ma la vera matrice è l'islam) a cui attingerebbero i fanatici, perché così non è stato in Bangladesh. Non erano poveri e incolti gli sgozzatori. Anche in Bangladesh le moschee-madrasse che attirano i giovani sono finanziate dai paesi arabi.
Tenendo conto che il Bangladesh è un paese notoriamente povero dove alcuni dei nostri imprenditori portano lavoro de-localizzando e sottraendolo al loro Paese e i molti residenti qui da noi con una miriade di attività esentasse fanno rimesse notevoli di denaro alle loro famiglie...
E sarebbe ora di finirla di contrapporre alla loro ferocia quello che non può essere altro che patologico masochismo.
....
"Non si tratta, dovrebbe essere ormai chiaro, di un problema medio-orientale, e non basta, per spiegarlo, chiamare in causa le disgraziate avventure militari americane in quella regione, l'irrisolta questione palestinese o la contrapposizione settaria fra sunniti e sciiti.
Tutti aspetti che contribuiscono alla radicalizzazione jihadista a livello mondiale, ma che certo risultano insufficienti per capire quello che è accaduto in Bangladesh. A rendere difficile la nostra risposta (che deve essere nello stesso tempo militare, di intelligence, politica e culturale: smettiamola di pensare che una sola dimensione possa funzionare) è proprio questa complessità del fenomeno, questo confluire di spinte contrastanti, squilibri, frustrazioni, contese geopolitiche.
Speriamo a questo punto di non sentir dire ancora una volta che "la religione non c'entra" e che "i terroristi non sono veri musulmani", perché, anche se è vero che solo una ridotta minoranza di musulmani aderisce al terrorismo islamista, è la religione a fornire ideologia unificante e linguaggi, oltre che a configurare una micidiale rete entro la quale prendono corpo alleanze e sinergie sul piano operativo. E poi, come si fa a dire che la religione non c'entra quando i macellai di Dacca hanno selezionato le vittime da uccidere con i machete chiedendo agli ostaggi di recitare il Corano?"
Ora basta con le menzogne: uccidono in nome dell'islam
RispondiEliminaChi ci governa ripete che i terroristi non c'entrano con la religione. L'arma peggiore è il lavaggio del cervello
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ora-basta-menzogne-uccidono-nome-dellislam-1278587.html
Grazie Mic, è ora di uscire dalla desertificazione neuronale e della patogenesi ideologica!
RispondiEliminaEnrico Mentana è uno che non le manda a dire. Dopo poche ore dalla strage di Dacca in Bangladesh, che ha causato la morte di venti persone di cui nove italiani, il direttore del tgLa7 ha scritto un commento caustico su Facebook. Un post contro "i cani rabbiosi che li hanno ammazzati". Poi punta il dito contro gli islamici moderati: "Una sola cosa è più inspiegabile delle scelte dei kamikaze islamisti: la mancata sollevazione di massa contro le loro nefandezze da parte delle comunità musulmane nel mondo. In ogni civiltà si creano gli anticorpi contro le degenerazioni ideologiche o culturali o sociali. Invece il terrorismo jihadista strage dopo strage sta schiacciando l'Islam moderato, che esiste ma è senza voce, per timore di ritrovarsi la bestia in casa. Il risultato è quello peggiore, e rischia di tagliare il mondo in due aprendo sterminate praterie ai tagliagole di Al Baghdadi".
RispondiEliminaSiamo governati da servi del capitale e della politica straniera, ci hanno svenduti per seppellirci con l'immigrazione indotta, la chiesa non avendo più niente da dire è eco delle grandi burocrazie internazionali.Di cosa ci lamentiamo? Il nostro piattino di lenticchie quotidiano ci è più caro dei nostri figli e nipoti. E allora di che ci lamentiamo? Avete messo la vostra religione in soffitta? Allora imparate a memoria l'altrui religione moderata. Sodomizzatevi fino all'estenuazione. E lasciateci pregare per i nostri morti, quelli vittime di uno stato infame, quelli di cui mai si sono conosciuti i colpevoli, i suicidi veri e quelli così detti. Basta con il cordoglio di stato. Piangete su voi stessi.
RispondiEliminaVorrei rivolgere ad ogni Cardinale , Vescovo , Presbitero , fedele , tre domande che mi scaturiscono dal cuore e che riguardano sia Ratisbona sia il Motu Proprio Summorum Pontificum :
RispondiElimina1) Ho contristato lo Spirito Santo ?
2) Ho impedito la Sua azione , per far valere la mia volonta' ?
3) Ero/sono attento a captare in quale direzione la leggera brezza della Divina Volonta' vuole che vada ?
.....non basti che l’Islam «moderato» autocertifichi la propria esistenza.
RispondiEliminaNon più: troppo comodo. Occorre, che gli islamici – come dichiarato da mons. Gervas Rozario – si alzino in piedi e ci mettano la faccia. Attendiamo fiduciosi. Nel frattempo, c’è da augurarsi che anche l’Occidente, poiché la strage di Dacca è un chiaro messaggio a tutti noi, prenda delle contromisura abbandonando non già l’islamofobia bensì l’islamofilia; senza rispolverare odiosi pregiudizi, infatti, è opportuno che, in particolare l’Europa, cessi di odiare il proprio passato e le proprie radici smettendo di ritenere intrinsecamente buono tutto ciò che non appartiene al suo DNA, Islam in primis: il fatto che il sindaco di Londra sia mussulmano e che mussulmano sia un ministro francese – due esempi evocati da una entusiasta Lilli Gruber nel corso di una trasmissione, a dimostrazione, secondo lei, che l’integrazione è realtà – non significa proprio nulla. L’integrazione non è un fatto individuale, ma collettivo, fra culture.
Ed ho i miei dubbi, francamente, che un’Europa stritolata fra un laicismo sempre più spinto e un’esterofilia sempre più ridicola sappia fare integrazione: ho invece la sensazione che stiamo sempre più confondendo l’integrazione altrui con la nostra disintegrazione, non solo perché non abbiamo valori ma perché pensiamo di averli solo nella libertà di scelta, di vestirci come ci pare e piace, di farci l’aperitivo in santa pace. A questo, addolora dirlo, ci stiamo riducendo: a guardiani del Nulla, allo smidollamento elevato a principio, senza niente che valga la pena difendere al di là del proprio ombelico. Difficile allora stupirsi di quanto ha rilevato un test choc effettuato mesi fa nella nostra scuola e che ha rivelato che, se domani arrivasse l’ISIS, 23 studenti su 25 ci convertirebbero: e verosimilmente, magari, reciterebbero pure i versetti del Corano che i nostri connazionali non hanno saputo: ci rendiamo conto del livelli a cui ci stiamo abbassando? Riflettiamoci un po’ sopra, almeno. Dacca non è poi così lontana.
Giuliano Guzzo
«Renzi risponde al terrorismo islamico contrapponendogli i “nostri valori”. E quali sarebbero? Il telefonino? Le vacanze? Lo shopping? Il selfie? Il tatuaggio? La nazionale di calcio? Il concerto rock? Le quote rosa? Qualcuno darebbe la vita per questi “valori”? Qualcuno la rischierebbe? Oppure la “laicità”? O l'aborto e le culle vuote? O il gay pride? O la liberalizzazione delle droghe su cui il suo partito sta lavorando? O la (ir)religiosità liquida alla papa Francesco? Se questi sono “i nostri valori”, abbiamo già perso»
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaIl 1 luglio in Venezuela, 4 allievi del Seminario Minore di Merida sono stati aggrediti, picchiati, spogliati (Corrispondenza Romana).
La guerra che verrà
RispondiEliminanon è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell' ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.
Cesare
RispondiElimina@ Contro il fatto non vale il ragionamento
Qui "il fatto" e' costituito per i maomettani dal Corano, per loro archetipo celeste disceso dal Cielo (cosi' gli viene insegnato sin da piccoli), dal quale risulta che torturare e uccidere un infedele e' opera meritoria, grazie alla quale si entra immediatamente nel paradiso promesso dal Corano stesso. Gli assassini sono convinti che, appena morti sotto i proiettili della polizia, o saltati in aria da se stessi, si ritroveranno nel loro Paradiso, a godersi per l'eternita' le Huri "dai seni pieni" [testuale nel Corano].
Che il loro "Paradiso" debba intendersi in questo senso carnale e' per loro dogma di fede. Le anime piu' sensibili tra di loro, come dimostra la loro mistica, cercano di interpretare le grossolane immagini del Paradiso islamico come simboli, di dar loro un significato spirituale. Ma si tratta pur sempre di una minoranza che non incide sul sentire delle plebi maomettane ed e' anzi guardata con sospetto.
Nella fase attuale, prevale nell'Islam una forte spinta espansionista, che si esalta anche a causa del vuoto che trova nell'Occidente in piena crisi di valori e pertanto vile, incapace di usare la forza per fermare l'invasione, cosa che sarebbe del tutto legittima, trattandosi di legittima difesa, sopravvivenza. La nostra attuale impressionante decadenza dei costumi esalta i musulmani oltre ogni dire e li rende ancor piu' aggressivi. La concezione laico-democratica e' degenerata nella predicazione e imposizione della Rivoluzione Sessuale [sic] con una Gerarchia della Chiesa cattolica che sembra seguirla a ruota [sic], dopo essersi svenduta ai falsi valori del Secolo, con il Vaticano II.
Il rovesciamento della situazione non potra' avvenire finche' non si rovescera' la situazione nella Chiesa, impresa che al momento appare assai difficile, viste le critiche tutto sommato alla camomilla che vengono rivolte all'attuale disastroso corso.
A. P.
"Gli occidentali si preparino a un'ondata di sharia e islam"
RispondiEliminaIl documentario choc dal quartiere islamico di Bruxelles. Parla il leader di Sharia4Belgium: "La vittoria di Allah è molto vicina"
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/occidentali-si-preparino-unondata-sharia-e-islam-1195656.html
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RispondiEliminaL'eccidio di Dacca e le tremila imprese estere a Milano, due notizie correlate.Da un lato italiani de-localizzati e massacrati, dall'altro aziende e personale estero localizzato e agevolato in Lombardia. Il dramma che Gianni Boschetti dovrà riviversi per tutta la vita è il dramma che l'Italia vive e rivivere da molto tempo ormai: assistere, al riparo dei cespugli, alla morte dell'altra metà di sè.
RispondiEliminaSiamo nell`Euro, altre immagini che non vedrete sono quelle del comune di Saint Denis, dove si erige lo stadio che vedrà la finale, l`UEFA ci mostra delle immagini ben lustrate della basilica cattedrale di Sant Denis dove sono sepolti i re di Francia, di strade pedonali e relativi turisti, ma si guarda bene di mostrare la realtà e cioè quella di un comune dove l`islamizzazione si sta imponendo, i musulmani sono più della metà della popolazione, Sant Denis si è trasformata in una Molenbeek sulla Senna, con un concentrato di salafisti e predicatori radicali, quartieri dove vige la sharia, zone di non-diritto, scuole religiose, negozi comunitari a carattere religioso, librerie, parrucchieri, ristoranti, "boutiques" di abiti femminili = niqab, scompaiono le macellerie tradizionali, si impongono quelle hallal ecc. ecc.
RispondiEliminaE Saint Denis non è il solo caso in Francia.
E in Italia come vanno le cose?
L`articolo del Figaro essendo solo disponibile per gli abbonati, metto il link ad un sito che lo ha ripreso:
http://www.liguedefensejuive.com/a-saint-denis-lislamisation-est-en-marche-2016-05-20.html
RispondiElimina@ L'Isis e alleati stanno perdendo sul campo, incrementano percio' il terrorismo. La lotta e' ancora aperta. Bisogna impegnarsi di piu'.
a. Sul piano strettamente militare, a quanto risulta dai Media (vedi p.e. la Reuters), l'Isis sta perdendo sensibilmente terreno, anche se in modo sempre graduale. Il c.d. "Stato islamico" si sta restringendo tra Siria ed Iraq, anche se mantiene ancora posizioni molto forti (p.e. Mosul) ed e' in grado di infliggere colpi di coda.
b. Cio' contribuisce ad accentuare l'azione terroristica, che si svolge su due piani: gli attacchi omicidi e suicidi + la propaganda. Quest'ultima e' parte integrante di ogni guerra e in particolare di quella basata sul terrorismo. Data la natura pavida e molle dell'Occidente attuale, la propaganda ha lo scopo di terrorizzare, proclamando sempre piu' vicina l'inevitabile vittoria dell'islam ed anzi affermando che e' gia' avvenuta. Le cose stanno andando anche troppo bene per loro qui in Occidente pero' e' del tutto falso che abbiano gia' vinto o che stiano per vincere. Bisogna mantenere i nervi saldi: loro vogliono farci credere che la loro vittoria e' ineluttabile e che anzi hanno gia' vinto. Si tratta di un falso, come ognun puo' vedere.
Il voto inglese di uscita dal carrozzone dell'EU e' anche un voto antimussulmano. La reazione alla politica filoislam dei dirigenti europei e della Gerarchia cattolica e'ancora sparsa. Bisogna che si organizzi nel dovuto modo, non solo a livello elettorale ma anche nell'ambito della societa' civile. La resistenza contro l'invasione musulmana deve andare di pari passo con la resistenza alla legislazione contronatura che ci viene imposta, essa codifica la rivoluzione sessuale, principale causa della denatalita' che ci affligge.
c. Collateralmente, bisogna cominciare a premere sui presuli e prelati che hanno osato sollevare qualche critica all'andazzo imposto dal presente Pontefice. Le loro critiche andavano bene come critiche preliminari. Ma adesso bisogna andare piu' a fondo ed estenderle. Estenderle all'ecumenismo e all'irresponsabile politica di accoglienza indiscriminata, patrocinata con calore dal VdR. Non e' piu' possibile far finta che il VdR sia sempre al di sopra della mischia e non c'entri per nulla con gli errori che vengono insegnati al posto della vera dottrina e pastorale cattoliche. Basti pensare allo scandalo della "Dichiarazione comune sulla giustificazione" con i luterani eretici e alla riabilitazione di Lutero, che prevede, per l'ottobre del 1917, una vera e propria forma di apostasia pubblica da parte del Papa, con il progettato viaggio a Lund, nel cuore della Svezia protestante e neopagana, visceralmente anticattolica e antiromana.
Alle domande rispettose di chiarimento sugli errori che traspaiono da documenti da lui emanati, l'attuale Pontefice non risponde o risponde indirettamente chiamando "eretici" e duri di cuore quelli che vogliono riaffermare i principi immutabili della vera dottrina cattolica.
Allora? Quo usque tandem...? PP
... Temo, qualche volta , di essere l’ultimo a pensare, come Ungaretti, che “ è il mio cuore il paese più straziato”.
RispondiEliminaDice Blondet e condivido.
http://www.maurizioblondet.it/finis-italiae-dragone-si-ribella-si-compra-litalia/
Ieri sono morte più di 200 persone in due attentati a Bagdad, dove noi con i nostri alleati abbiamo portato la guerra. Nessun Je sois Bagdad! Ecco come nasce l'odio. Dobbiamo dire di no a queste guerre, appoggiare la Russia, uscire dalla NATO.
RispondiEliminaEnrico Mentana non è assolutamente credibile in quanto (ingenuamente?) dà credito al cosiddetto "islam moderato" che NON esiste. Leggete anche i vari commenti su Fb, che lo criticano, a ragione veduta.
RispondiEliminaLeggere piuttosto gli avvertimenti di Magdi Allam, che di islam se ne intende, e che da sempre ci mette in guardia contro il mito del moderatismo islamico.
https://www.youtube.com/watch?v=YrabZSH4l88
RispondiEliminaAVE MARIA.
Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Per caso ho visto un documentario del 2002 in cui la Sig.ra Licia Gualandris e la Sig.ra Pia Manelli parlavano delle confessioni avute sotto la direzione di Padre Pio . In questo filmato la mamma di Padre Stefano M.Manelli raccontava di aver lamentato in confessione a Padre Pio il modo di celebrare di alcuni Sacerdoti . Al che Padre Pio rispondeva : " Figlia non ne parlare piu', se lo vedi prega per loro ". La Sig.ra Pia Manelli , ( sicuramente e' ancora vivente ), raccontava che da bambina aveva confessato di aver detto bugie , e Padre Pio : "Hanno avuto conseguenze ?" Poiche' a questa domanda la bambina manifestava un certo smarrimento , rispose il Padre : " No , non hanno avuto conseguenze " . Fattasi ormai signorinetta Pia Manelli in una confessione con Padre Pio torno' a confessare lo stesso peccato :" Ho detto bugie ". Al che Padre Pio : " Hanno avuto conseguenze ?". Questa volta rispose prontamente : " No Padre , non hanno avuto conseguenze ". E il Padre di rimando : " Sì invece , perche' ti stai abituando alla malignita' ".
RispondiEliminaHo raccontato questo episodio perche' vorrei affidare all'Eterno Padre , per le mani di Maria Addolorata il Sacro Cuore di Gesu' , con tutto il Suo Amore , con tutte le Sue Sofferenze , con tutti i Suoi meriti e il Suo Preziosissimo sangue :
* per espiare i peccati che ho commesso quest'oggi e durante tutta la mia vita passata ; Gloria al Padre
*per purificare il bene che ho mal fatto quest'oggi e durante tutta la mia vita passata ; Gloria al Padre
*per supplire al bene che ho trascurato di fare quest'oggi e durante tutta la mia vita passata ; De Profundis , Gloria al Padre
*per questi fratelli e i loro commenti :
http://www.radiospada.org/2015/07/summorum-pontificum-perche-falli-loperazione-fregatura-della-tradizione/
A proposito di fregatura della Tradizione:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-ritorno-a-oriente-il-papa-vuole-riformare-la-messa-16697.htm