Ego scio quoniam intrabunt post discessionem meam lupi graves in vos non parcentes gregi; et ex vobis ipsis exsurgent viri loquentes perversa, ut abstrahant discipulos post se.
Propter quod vigilate memoria retinentes quoniam ...non cessavi cum lacrimis monens unumquemque vestrum […]. (At 20,29-31)
In questi tempi oscuri ricordiamo che anche la storia dei santi è maestra di vita.
Propter quod vigilate memoria retinentes quoniam ...non cessavi cum lacrimis monens unumquemque vestrum […]. (At 20,29-31)
In questi tempi oscuri ricordiamo che anche la storia dei santi è maestra di vita.
La dolcissima Mamma nostra, Maria Santissima, ci aiuta a scoprire sempre più la bellezza della fede che ci mette a contatto con Dio e ci fa dialogare con Lui.
RispondiEliminaChe sarebbe la vita senza di essa?
Non è in Dio che l'uomo trova il principio e il fine di ogni cosa?
Non è Dio che deve raggiungere?
E non è la fede in Dio ciò che lo rende giusto?
Quanta riconoscenza ed affetto deve risvegliare in noi il pensiero di Dio, Amore infinito che, pur non avendo bisogno di nessuna creatura, le ama tutte e di ciascuna si occupa con bontà e con sapienza infinita.
Avessero tutti gli uomini fede in Lui! Adoperassero la loro ragione per ammettere la sua esistenza! Accettassero la Rivelazione che parla di Lui.
La fede è un dono immenso!
È come una chiave che apre uno scrigno prezioso, ricco di tesori inestimabili.
Dio dà questo dono a tutti. Disse infatti agli apostoli: “Andate e annunciate a tutte le genti la buona novella”.
C'è chi l'accoglie e la fa vivere. C'è chi la trascura. C'è chi la rifiuta.
Quale grande responsabilità per tutti!
( L'INADATTO ).
La vita dei santi, vita di ricchissimi in mezzo alla vita di miserabili, che pochissimi sanno raccontare senza stucchevoli melasse, purtroppo.
RispondiEliminaOgnuno di noi, certo della Presenza di Cristo Gesù in mezzo a noi, può essere artefice della rinascita della società. La santità ci viene offerta ogni giorno dalla testimonianza di tanti fratelli: infinite vie da percorrere nell'unica Verità che ci salva da tutte le angosce. Bellissimo articolo di mons. Luigi Negri:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-lorrore-di-nizza-solo-una-presenza-potra-salvarci-16789.htm
Historia sanctorum magistra vitae.
RispondiEliminaSacerdos Hyacinthus, il problema è che i santi sono santificati da non santi.
RispondiEliminaLe cose importanti nel tempo di ferie
RispondiEliminaDall'episodio evangelico di Marta e Maria il Papa durante l'Angelus di domenica 18 luglio 2010 da Castel Gandolfo ha invitato a guardare alle cose essenziali della vita e a cogliere nel tempo di vacanza una preziosa occasione per ritrovare se stessi, un po' di silenzio, di meditazione e preghiera.
Intorno alle ore 12 di domenica 18 luglio 2010 il Papa, che sta trascorrendo un periodo di vacanza e di riposo nella residenza estiva di Castel Gandolfo sui colli romani, si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico per recitare la preghiera mariana dell’Angelus con i numerosi fedeli e i pellegrini presenti.
Nella breve meditazione introduttiva all’Angelus, Benedetto XVI ha ripreso il Vangelo del giorno, che racconta il noto episodio della visita di Gesù a casa di Marta e Maria, le due sorelle di Lazzaro. Marta è indaffarata nel predisporre l’ospitalità per Gesù, mentre Maria si è seduta ai piedi del Signore e ascolta le sue parole intensamente, quasi come “incantata”. A questo punto Marta, stanca e affaticata, rimprovera la sorella e chiede a Gesù di intervenire affinchè anche la sorella le dia una mano a “preparare”.
Gesù, in risposta al rimprovero di Marta, si rivolge a lei con queste parole: “Marta, Marta (questo nome ripetuto esprime l’affetto), tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta” (10,41-42)”. In riferimento a questo episodio il Papa ha spiegato che “la parola di Cristo è chiarissima: nessun disprezzo per la vita attiva, né tanto meno per la generosa ospitalità; ma un richiamo netto al fatto che l’unica cosa veramente necessaria è un’altra: ascoltare la Parola del Signore; e il Signore in quel momento è lì, presente nella Persona di Gesù! Tutto il resto passerà e ci sarà tolto, ma la Parola di Dio è eterna e dà senso al nostro agire quotidiano”.
“Questa pagina di Vangelo è quanto mai intonata al tempo delle ferie” - ha detto il Papa - “perché richiama il fatto che la persona umana deve sì lavorare, impegnarsi nelle occupazioni domestiche e professionali, ma ha bisogno prima di tutto di Dio, che è luce interiore di Amore e di Verità. Senza amore, anche le attività più importanti perdono di valore, e non danno gioia. Senza un significato profondo, tutto il nostro fare si riduce ad attivismo sterile e disordinato”.
“E chi ci dà l’Amore e la Verità, se non Gesù Cristo? Impariamo dunque, fratelli, ad aiutarci gli uni gli altri, a collaborare, ma prima ancora a scegliere insieme la parte migliore, che è e sarà sempre il nostro bene più grande”.
In sostanza, il Papa ha invitato a prendere spunto dalla liturgia del giorno per orientare nel verso corretto la vita di tutti i giorni. C’è un tempo per lavorare e un tempo per dedicarsi alle cose davvero importanti della vita, che “non ci saranno tolte”. Anche le vacanze, ha lasciato intendere il Papa, sono un momento prezioso per il riposo, sia del corpo che dello spirito, per trovare momenti di interiorità e di silenzio, di meditazione e preghiera. E proprio il Papa è il primo a dare l’esempio…
È quasi l’alba del 18 luglio 1946....
RispondiEliminaNei primi esercizi spirituali, in monastero, Gesù le dice: “Tu ti affanni per troppe cose... una cosa sola è necessaria: amarmi!” e le chiede un continuo atto di amore a Lui, con l’invocazione “Gesù, ti amo”. Consolata lo completerà così: “Gesù, Maria, vi amo: salvate anime”. Ormai ha soltanto un unico desiderio, un solo progetto che la prende tutta: amare Gesù e portargli tutte le anime della terra, soprattutto quelle più lontane, più traviate, i perduti.
http://cinquepassi.org/wp-content/uploads/2016/07/Sette-volte-al-giorno-io-Ti-lodo.pdf
RispondiEliminahttp://cinquepassi.org/wp-content/uploads/2016/07/SetteVolte.pdf