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martedì 12 luglio 2016

Studiosi cattolici rivolgono un appello a Papa Francesco chiedendogli di ripudiare gli ‘errori’ presenti nell’Amoris Laetitia

Riprendiamo, nella nostra traduzione, dall'articolo di Edward Pentin [qui], la notizia dell'ennesima forte critica all'Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris laetitia consegnata nei giorni scorsi al Cardinale Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio, da parte di un gruppo di 45 teologi, filosofi e pastori di anime di diverse nazionalità.
Nelle prossime settimane il documento, in diverse lingue, sarà fatto pervenire ai 218 Cardinali e ai Patriarchi delle Chiese Orientali, chiedendo loro di intervenire presso Papa Francesco per ritirare o correggere le proposizioni erronee dell'Esortazione.
Ormai gli appelli e le critiche su molti fronti si stanno moltiplicando. Il che è specchio della gravità della situazione. Ma nel concreto l'unico atto pubblico e autorevole capace di dispiegare efficacia ci sembra quello del vescovo Athanasius Schneider [qui - qui], che così concludeva: « Una interpretazione autentica di AL da parte della Sede Apostolica porterebbe una gioia nella chiarezza (« claritatis laetitia ») per tutta la Chiesa. Tale chiarezza garantirebbe un amore nella gioia (« amoris laetitia »), un amore e una gioia che non sarebbero secondo la mente degli uomini, ma secondo la mente di Dio (cf. Mt 16, 23). Ed è questo ciò che conta per la gioia, la vita e la salvezza eterna di divorziati-risposati e di tutti gli uomini ». A questa specifica pubblica autorevole e articolata richiesta, si può ritenere sia stata data come risposta, inadeguatamente indiretta ma non meno efficace non solo mediaticamente, la recente intervista del card. Schönborn a La Civiltà cattolica [qui]. Interessante [qui] la critica sia alla Esortazione apostolica che all'intervista del card. Schönborn da parte del card. Caffarra.
A questo punto, tuttavia, appelli e proclami di laici è probabile che lascino il tempo che trovano. È indispensabile un'azione pubblica di cardinali ancora fedeli possibilmente in cordata. Ma anche un nuovo isolato Atanasio potrebbe produrre effetti su un gregge disperso e disorientato, almeno in coloro che hanno ancora orecchi per intendere... Altrimenti rimane, rara avis, qualche oasi intorno a Sacerdoti purtroppo anche loro dispersi. Il pastore è colpito il gregge disperso (Mt 26,31). 
Quanto a noi, adsumus, come e per quanto il Signore vorrà.

Studiosi cattolici rivolgono un appello a Papa Francesco chiedendogli di ripudiare gli ‘errori’ presenti nell’Amoris Laetitia

Un gruppo di studiosi, prelati e sacerdoti cattolici hanno inviato un appello al Collegio dei Cardinali, con il quale chiedono a Papa Francesco di “ripudiare” quelle che considerano le “proposizioni erronee” presenti nell’Amoris Laetitia.
In una dichiarazione rilasciata oggi, i 45 firmatari dell’appello affermano che l’Amoris Laetitia – l’esortazione apostolica (documento riassuntivo) post-sinodale del Papa sul recente Sinodo della Famiglia pubblicato in aprile – contiene “un certo numero di affermazioni che possono essere interpretate in un senso che è contrario alla fede e alla morale cattoliche”.
Il documento di 13 pagine, tradotto in sei lingue e inviato tanto al Cardinal Angelo Sodano, decano del Collegio dei Cardinali, come a ciascuno dei 218 singoli cardinali e patriarchi, cita 19 passi dell’esortazione che “sembrano contraddire le dottrine cattoliche”.

I firmatari, che sono rimasti anonimi e si definiscono prelati, studiosi, professori, autori e sacerdoti cattolici di vari seminari, università, collegi, istituti teologici, diocesi e ordini religiosi cattolici di tutto il mondo, presentano una lista di “elementi teologicamente censurabili, specificando la natura e il grado degli errori” contenuti nell’Amoris Laetitia.

Una censura teologica è un giudizio su una proposizione che concerne la fede o la morale cattolica considerata contraria alla fede o come minimo dubbia.

La dichiarazione afferma che quanti hanno firmato l’appello hanno chiesto ai cardinali appartenenti al Collegio, nella loro funzione di consiglieri ufficiali del Papa, “di inoltrare al Santo Padre la richiesta di ripudiare gli errori presenti nel documento in modo definitivo e finale, e di dichiarare autorevolmente che non è necessario che i credenti credano a quanto affermato dall’Amoris Laetitia o la considerino degna di fede”.

“Non stiamo accusando il papa di eresia”, ha affermato Joseph Shaw, uno dei firmatari dell’appello, che funge anche da portavoce degli autori, “ma riteniamo che in séguito a una lettura attenta del testo numerose proposizioni dell’Amoris Laetitia possano essere considerate eretiche. Ve ne sono poi altre che dovrebbero essere sottomesse ad altre forme di censura teologica, in quanto scandalose, erronee dal punto di vista della fede, e ambigue, tra le altre cose”.

Questo è il clima che si respira in gran parte della Chiesa di oggi. Uno dei principali promotori dell’appello ha dichiarato al Register che la maggioranza dei firmatari preferisce rimanere anonima perché “ha paura di rappresaglie o di ripercussioni all’interno delle loro comunità religiose, o per le loro carriere accademiche e le loro famiglie; hanno paura di perdere il loro posto di lavoro”.

Tra gli errori che i firmatari citano nell’esortazione, vi sono anche quelli che fanno loro credere che l’Amoris Laetitia “mini” l’insegnamento della Chiesa sull’ammissione ai sacramenti dei cattolici divorziati e risposati con matrimonio civile. Essi credono anche che contraddica l’insegnamento della Chiesa secondo il quale tutti i comandamenti possono essere ottemperati con l’aiuto della grazia di Dio, e secondo cui vi sono atti che sono sempre sbagliati.

Shaw, un professore dell’Università di Oxford, ha affermato che i firmatari, “chiedendo al nostro Santo Padre il ripudio definitivo di questi errori”, sperano di “poter aiutare a dissipare la confusione già generata dall’Amoris Laetitia tra i pastori e tra i fedeli laici”.

Tale conclusione, ha aggiunto, “può essere efficacemente eliminata solamente da un’affermazione non ambigua ispirata all’autentico insegnamento cattolico da parte del successore di Pietro”.

La pubblicazione dell’Amoris Laetitia ha scatenato immediatamente un’onda di svariate interpretazioni e di critiche. In particolare, si è aperto tra i cardinali un dibattito sull’effettivo carattere magisteriale del documento.

Il Cardinal Christoph Schönborn, che ha presentato il documento in aprile, ha dichiarato la scorsa settimana a La Civiltà Cattolica [qui] che “non vi è alcun passo dell’esortazione che non affermi il suo valore dottrinale con forza e decisione”.

Il Cardinal Raymond Burke [qui - qui], al contrario, crede che il documento contenga dei passi che non sono conformi all’insegnamento della Chiesa e che pertanto debba considerarsi di natura non magisteriale, cosa che del resto Papa Francesco “esprime chiaramente” nel testo.

La scorsa settimana, l’Arcivescovo Charles Chaput di Philadelphia ha pubblicato delle linee guida pastorali per l’applicazione dell’Amoris Laetitia, in cui ha interpretato i passi dell’esortazione che sembravano ambigui nel contesto della cura delle anime dei cattolici che vivono in situazioni di difficoltà o obiettivamente peccaminose. L’Arcivescovo Chaput ha fatto parte della delegazione di padri sinodali statunitensi al Sinodo della Famiglia dell’ottobre scorso.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

41 commenti:

  1. La prima Sede in materia di fede e morale NON è contestabile da nessuno su terra: basta confusione! O è Papa o non lo è, non potete continuare con questo atteggiamento superbo e schizofrenico!

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  2. I Teologi "contestatori": "Non lo stiamo accusando di eresia ma....." E invece dovreste assolutamente accusarlo di eresia non tenere questo atteggiamento "soft" che non vuole "offendere" Bergoglio. Ma stiamo scherzando? c'è di mezzo la salvezza eterna delle anime messa a repentaglio quotidianamente da Bergoglio e si preoccupano di non accusarlo di eresia. Dovrebbero accusarlo senza mezzi termini di eresia e di non essere Pontefice, punto e basta. E' ora di finirla con questa farsa.

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  3. Dicono che il Pontefice dia qualche segno di insofferenza quando si affronta il tema delle polemiche e delle perplessità che l’Amoris Laetita, l’esortazione post-sinodale sulla Famiglia, suscita nel mondo cattolico, praticamente in ogni continente. Se è così, è bene che si armi di santa pazienza, perché i segnali non vanno verso la bonaccia anzi. Petizioni,  critiche e anche un "Libellus" di condanna.
    .....
    (Marco Tosatti)

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  4. Questo sì che è un autogol clamoroso e con i fiocchi.
    «I firmatari, che sono rimasti anonimi ...».
    Firmatari anonimi? In pratica hanno scelto il miglior modo per spararsi sui piedi, complimenti!
    E ancora: «La dichiarazione afferma che quanti hanno firmato l’appello hanno chiesto ai cardinali appartenenti al Collegio, nella loro funzione di consiglieri ufficiali del Papa, “di inoltrare al Santo Padre la richiesta di ripudiare gli errori presenti nel documento in modo definitivo e finale, e di dichiarare autorevolmente che non è necessario che i credenti credano a quanto affermato dall’Amoris Laetitia o la considerino degna di fede”».
    Insomma un patetico "armiamoci e partite" rivolto al Collegio per pretendere nientemeno che il Papa dichiari al mondo che il documento da lui sottoscritto poco tempo fa non è degno di fede!
    Un atto di pura follia e questi sono i paladini che vogliono difendere la tradizione? Se è così, allora siamo messi proprio bene!

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  5. O è Papa eretico o non è Papa legittimo. Io la vedo cosi. E lei, Anonimo delle 18.47 ?

    Piuttosto, parlando di cose serie con persone serie, non sono solo laici ad aver scritto questa petizione. E rivolgendosi ad un "pezzo da Novanta" (ogni allusione è voluta) e scrivendo ai Cardinali, stanno anticipando il passo successivo: una richiesta formale di "impeachment", se così si può dire. Magari attendono ciò che succederà ad ottobre a Lund.

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  6. Nicola Lentinu12 luglio, 2016 20:13

    Se stiamo aspettando da 50 anni una interpretazione autentica dei documenti conciliari, pensate che la si otterrà per una esortazione pubblicata l'altro ieri e che già in se stessa contiene una sorta di giustificazione della confusione che crea?

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  7. Indubbiamente uscire dall'anonimato è sempre meglio. Ma non è detto che l'anonimato debba per forza indebolire una posizione. Dopotutto, qui parliamo di esperti dei teologia che hanno certamente motivato, con abbondanza di riferimenti, le loro tesi. Quindi, evitiamo di sparargli addosso anche dalle nostre postazioni, come ho già visto fare per Sarah per esempio.

    Che senso ha poi criticarli per l' "armatevi e partite" dalla nostra postazione di semplici commentatori di blog?

    --
    Fabrizio Giudici

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  8. Vorrei sbagliarmi12 luglio, 2016 20:35

    ma temo che questo documento farà la stessa fine del Breve Esame Critico del N.O., firmato dai Cardinali Ottaviani e Bacci. Dopo 47 anni ancora senza risposta. Oppure degli studi, sempre sul N.O. di MONS. De Castro Mayer. La risposta a tali studi ci fu. Eccome. Essa risposta recitava testualmente :" NON DIFFONDETE TALI STUDI".

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  9. @ nonimo delle 18.47

    Sarà anche Papa, ma non ha il potere di fare/dire quel che gli pare!

    Perciò è contestabile eccome, soprattutto quando è ambiguo: che si spieghi meglio.
    E lo faccia lui, non altri ecclesiastici che sembrano i pupazzi di un ventriloquo, scatenanti ulteriori maghi e aruspici del "vero senso" di parole spesso vaghe.

    Non c'è superbia nel dirsi incerti nel bel mezzo di una ridda di interpretazioni.
    E' sana umiltà ammettere di non capire.
    E' ossequio alla Verità chiedere che non si imbrogli con degli arzigogoli verbali.
    E' responsabilità avvertire che la barca sta andando dritta verso gli scogli.

    Di sicuro Francesco ha i suoi consiglieri e consiglioggi.
    Visto il mafia-club forse persino dei consigliori.

    Piuttosto dovrebbero meditare i paladini della "Chiesa della misericordia" e dei mitici pastori con l'odore delle pecore: molti ovini preferiscono l'anonimato o un bel belato in gregge. Aver paura di parlare con parresia non depone a favore dell'ovile.

    La parresia è tipica di una bella famiglia con gente libera che dice ciò che pensa.
    Qui la famiglia non sembrerebbe quella ideale di Amoris Laetitia, ma piuttosto fatta di uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà, per dirla con Sciascia.

    Questo passa il convento... Convinciamocene. E viviamo di Provvidenza, non di potere.

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  10. 1. Il Papa ha già spiegato che l'autentica interpretazione l'ha data il card. Schonborn, quindi non spiegherà nulla, se non ribadire il concetto.
    2. Richiesta di impeachment fatta da 45 (!!) teologi e professori cattolici anonimi? Ma sapete quanti teologi e professori ci sono al mondo? Cerchiamo di essere seri... E a parte questo vi siete chiesti perché il card. Burke ed altri tacciono?
    Trovo questo fatto patetico...

    Antonino

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  11. Più che patetico, direi drammatico e presumibilmente senza effetti, tranne la dimostrazione che il livello di guardia sta aumentando ovunque nell'orbe cattolico.
    C'è da chiedersi se e quando parlerà pubblicamente chi sarebbe più deputato a farlo...

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  12. Non cambierà di una virgola.

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  13. @ Il documento ai cardinali e patriarchi degli studiosi cattolici. Riflessioni.

    DA quello che risulta dall'articolo tradotto, si capisce che i firmatari restano anonimi per la stampa, per il pubblico. Ma ai singoli cardinali e patriarchi, chi ha inviato il documento avra' pur dovuto accludere l'elenco delle firme dei firmatari. Altrimenti, come avrebbe potuto presentarlo ai destinatari come documento di 45 persone, senza prova alcuna, senza la lista? Se le cose stanno cosi' (e cosi' dovrebbero stare, secondo logica) stiano tranquilli i critici, che prima o poi i nomi dei 45 verranno fuori.
    Si e'poi costretti a discettare su di un documento che nessuno ha letto, per forza di cose.
    Quel che risulta dalle dichiarazioni del portavoce merita tuttavia attenta riflessione. Si parla di 19 proposizioni che all'interpretazione possono risultare eretiche, erronee o scandalose. E' il linguaggio tipico del Magistero di un tempo. Il che lascia presupporre un accurato lavoro di analisi, con tutti i crismi della scientificita'. Una situazione senza precedenti. 45 studiosi cattolici, tra i quali sicuramente in maggioranza i teologi, mettono sotto accusa ben 19 affermazioni di una sua Esortazione ufficiale perche' si possono interpretare come "eretiche o erronee nella fede o scandalose". E dicono anche che l'elenco non e' completo.
    Nella critica alla AL mi sembra che ci sia qui un notevole salto di qualita', nel senso auspicato a suo tempo da mons. Schneider. Il fronte dell'opposizione sta salendo di livello e con validi argomenti. Forse questo documento dei 45 puo' fornire ai cardinali e patriarchi (a quello tra loro che lo vogliano fare) la base da cui partire per procedere verso quello che Rr ha impropriamente ma efficacemente chiamato "empeachment" di Bergoglio, cosa che si presenta ormai improcrastinabile, per la salvezza della Chiesa e in particolare dell'Italia.

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  14. Io francamente non trovo patetico quello che ha scritto Rr. Intanto quel documento è stato mandato a tutti i cardinali e potrebbe essere un punto di riferimento per concretizzare la "cordata" a cui si riferiva mic.

    Inoltre, trovo semmai patetico il calcolare minoranze e maggioranze di teologi come se le dinamiche della Chiesa fossero ridotte a quelle di un parlamento umano, dove bisogna trovare il numero di voti per mandare il premier in minoranza. Cristo ci ha insegnato che i numeri non contano, ma bisogna semplicemente testimoniare la verità. Poi ci pensa lo Spirito Santo. Be', quei quarantacinque stanno testimoniando la verità e o stiamo con loro o contro di loro. Io sto con loro.

    Infine, sono personalmente anch'io molto scettico sul fatto che Francesco cambi idea, visto che sappiamo che l'ambiguità è una sua strategia voluta. Ma un conto è dire che l'evento è improbabile; un conto dire che è impossibile. Se dicessi che è impossibile, vorrebbe dire che lo riterrei soggetto alla predestinazione, e sarei più luterano che cattolico. Lasciamo allo Spirito Santo il suo mestiere; preoccupiamoci solo di fare le cose giuste, o appoggiare chi fa le cose giuste.

    --
    Fabrizio Giudici

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  15. Effettivamente Bergoglio non dirà nulla di più di quel che già, e a più volte, ha detto: volete una spiegazione?
    Chiedete a Schönborn (che secondo lui, ma a torto, sarebbe stato segretario della CdF), e se Schönborn non basta abbiamo come ermeneutici autorizzati, Spadaro e alii, tutti dicono la stessa cosa, e se ancora non basta, per dissipare ogni dubbio, Spadaro intervista Schönborn.
    Bisogna esswere ingenui per anche solo immaginare che Jorge Bergoglio darà "soddisfazione" a quei 45 studiosi, per di più avendo quelle persone scelto l`anonimato, se risposta dovesse esserci resterà confidenziale.
    Quell`appello ha un merito, quello di mostrare che, anche se restano senza effetto, da più parti e dalla base arrivano ai vertici della "chiesa di Francesco" reazioni e anlisi critiche non solo dell`AL ma, più in generale, del suo pontificato.
    Vorrei ancor dire che la scelta dell`anonimato di quegli studiosi può anche essere, o è, sintomatica del clima di paura (delle reazioni, sanzioni, ritorsioni, messe all`angolo...) che regna in questa bella chiesa della misericordia.

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  16. L`appello è stato inviato non al papa (perchè?) ma a Sodano e al collegio cardinalizio in quanto consiglieri papali, a parte che mi pare che avrebbero potuto indirizzarlo e al papa e ai cardinali, mi domando chi si prenderà la briga di domandare udienza a Bergoglio per dar seguito all`appello...chi non ha bisogno di domandare perchè già fa parte del suo vero e effettivo cerchio ristretto di consiglieri magari forse ne parlerà con lui sorridendo attorno ad una tazza di matè.
    Del resto l`iniziativa è per il momento ignorata dalla stampa di regime.

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  17. La selettività della stampa di regime.
    Come nota Luisa tutto tace, almeno finora su questo documento che dovrebbe avere del clamoroso. Invece, pronta e secca la registrazione e relativa replica secca e vanificare, delle affermazioni del card. Sarah sulla Liturgia.

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  18. @ Perche' l'appello non e' stato mandato al Papa in persona?

    Forse per seguire la via gerarchica. Perche' appelli precedenti e lettere, inviati al Papa non hanno ottenuto risposta (come non l'hanno ottenuta le Suppliche inviate a Benedetto XVI affinche' consentisse ad un dibattito qualificato sul Vaticano II). Inoltre, cosa piu' importante, per mettere di fronte alle loro responsabilita' cardinali e patriarchi. Dopo il Papa, il Sacro Collegio e' l'organo piu' alto di governo della Chiesa. Inviando il documento al Decano del Sacro Collegio e a tutti i suoi membri li si vuole invitare a prendere l'iniziativa contro gli errori presenti in AL.
    Questo lo si capisce chiaramente dall'articolo di Pentin tradotto. La mossa e' molto audace. In sostanza, si invita il Sacro Collegio a censurare il Papa nel merito di un suo importante documento ufficiale. E su molti punti. Cosi' si viene a mettere il S. Collegio contro il Papa. Il primo passo, per arrivare a mettere sotto accusa il Papa (per eresia, errori nella fede, proposizioni scandalose etc. contenute in questo suo documento).
    Speriamo questo sia l'inizio di una battaglia decisiva contro la permanenza di Bergoglio sulla Cattedra di Pietro. I cardinali e patriarchi potranno far finta di niente, ma fino a quando? Si dice che il documento verra' pubblicato in sei lingue. Sembra comunque un'iniziativa decisa a continuare per conto suo, qualsiasi cosa faccia il Sacro Collegio. Bisognera' sostenerla ed allargarla.

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  19. "vi siete chiesti perché il card. Burke ed altri tacciono?! e "la scelta dell`anonimato di quegli studiosi può anche essere, o è, sintomatica del clima di paura (delle reazioni, sanzioni, ritorsioni, messe all'angolo...) che regna in questa bella chiesa della misericordia."
    Bravo Antonino, brava Luisa, entrambi avete messo in evidenza il clima di paura e di terrore che caratterizza la "chiesa misericordiosa" di Bergoglio. Dove sono il dialogo, l'accoglienza, il rispetto dell'opinione altrui? sono a senso unico, evidentemente, applicabili solo a Scalfari, Pannella, Bonino, leoncavallini, eretici mi ogni risma, atei ed esponenti di altre fedi religiose, ma negati ai religiosi e laici amanti della Tradizione cattolica bimillenaria

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  20. Forse non mi sono espressa bene. Ora il documento è anonimo, perché al momento si temono ritorsioni che straccino le vite dei firmatari in un momento troppo precoce. MA sicuramente la lettera a Sodano e quelle inviate ai cardinali portano firme. Quando poi sarà pubblicata in 6 lingue, le firme ci saranno. A quel punto, se partiranno ritorsioni , da Roma, potranno essere denunciate in tutto l'orbe cattolico.
    Ora si scrive ai cardinali, mettendo sotto il loro naso gli "errori" dell'AL - usiamo un eufemismo - che non sono i primi, né gli ultimi, e si fornisce loro uno strumento dottrinale su cui basarsi (non tutti i cardinali, abbiamo purtroppo visto, sono molto preparati dottrinalmente, ed abbiamo anche visto gli errori, chiamiamoli cosi, di papi teologicamente non preparati, per loro stessa ammissione). Un domani, ci si potrà muovere, avendo preparato una cordata per scalare la vetta, cioè chiedere la denuncia per eresia e quindi la destituzione del Jefe.
    O quantomeno a quei cardinali che l' hanno votato, affascinati da chissà che, gli si sbatterà in faccia il :- ma hai visto che (OMISSIS) ....hai scelto - ?

    Lui continuerà a far orecchie da mercante, ma come disse Padre Cristoforo: - Verrà un giorno... -

    E, come scrive giustamente Giudici, perché criticare subito, "disfattare" subito, trovare subito i peli nell'uovo ? Guardate cosa sta avvenendo in USA: Bernie Sanders, che pure ha detto peste e corna della Clinton, pur di abbattere l'odiato "uomo nero" (loro vedono "uomini neri" dappertutto, dev'essere un retaggio di traumi infantili) ora si allea con lei, l' "endorsa".
    Impariamo anche noi ad "endorsarci" l'uno con l'altro. Poi, semmai, a "vittoria" ottenuta, ci si potrà dividere e differenziare.

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  21. Quanto alla presentazione dei rilievi al Sacro Collegio, nessuno ha pensato che è tra le ipotesi procedurali del Bellarmino per la deposizione del Papa eretico? Anche se lui non la considera reale; ma di fatto non viveva le anomalie del nostro tempo.
    Se così fosse, non è certo un "preliminare" di poco conto...

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  22. Secondo me bene hanno fatto a procedere per gradi . Questo mette le Loro Eminenze davanti alle Loro responsabilita' , e ricorda loro il significato di essere " Cardinale " al servizio della Chiesa di Gesu' Cristo e non del " manovratore " di turno ( nel caso l'avessero dimenticato ).

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  23. P.S. I " Cardini " , i " Perni " , dovranno per forza prendere posizione e dimostrare di non essere stati " complici " nell'errore . Ottimo !

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  24. Quanto alla presentazione dei rilievi al Sacro Collegio, nessuno ha pensato che è tra le ipotesi procedurali del Bellarmino per la deposizione del Papa eretico? Anche se lui non la considera reale; ma di fatto non viveva le anomalie del nostro tempo.
    Se così fosse, non è certo un "preliminare" di poco conto...

    Era quello a cui pensavo, anche se non ricordavo Bellarmino.

    Sarebbe fantastico se "il frutto più maturo del CVII" venisse estirpato, ricorrendo ad uno dei grandi Padri del Tridentino !

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  25. La disavventura della pagina facebook dei (nuovi) Francescani dell'Immacolata ci ha fatto scoprire che fanno il copia-incolla non dalle opere di p. Kolbe,e nemmeno da quelle del sig. E. Bianchi, ma addirittura da quelle del fondatore dei Mormoni: è un nuovo padre della Chiesa? Ringrazio il sempre attento Tosatti!
    http://www.lastampa.it/2016/07/13/blogs/san-pietro-e-dintorni/ffi-mormoni-e-massoni-J4XAUKLuR0eoLf1lQ0UoMJ/pagina.html

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  26. Su OnePeterFive: parte un'altra iniziativa, un video di appello al VdR perché correga gli errori ele ambiguità dell'AL, "featuring" nel "cast". Monsignor Schneider e teologi e scrittori cattolici, tra cui Prof. De Mattei.
    Bene, bene, a breve arriveranno alla famosa conferenza stampa di cui parlavo io settimane fa. Vedremo se la Luegenpresse silenzierà.

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  27. http://www.onepeterfive.com/catholic-leaders-make-video-appeal-pope-francis-clarity/

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  28. Se è vero - e lo è - che l'unione fa la forza, la scelta di rimanere anonimi e' stata pessima, contraria allo spirito di discepoli di Cristo.

    Si dice nell'arricolo
    "..Uno dei principali promotori dell’appello ha dichiarato al Register che la maggioranza dei firmatari preferisce rimanere anonima perché “ha paura di rappresaglie o di ripercussioni all’interno delle loro comunità religiose, o per le loro carriere accademiche e le loro famiglie; hanno paura di perdere il loro posto di lavoro”.

    Du que non hanno rivelato la loro identità per paura.
    Ho sempre difeso la prudenza, virtù importante per uomini di Chiesa, ma per il bene superiore della Chiesa, suggerito dallo Spirito Santo a veri uomini di Chiesa che pregano, ma non per le carriere.

    E poi, un blocco compatto di 40 persone non può essere punito in blocco con vendette più o meno trasversali, farebbe clamore e persino gli agguerriti misericordiosi dergogliani eviterebbero ritorsioni

    I nostri cari Shnider, Burke e Sarah hanno parlato e sicuramente staranno pagando e sicuramente avrebbero gradito un sostegno in questa correzione fraterna a papa Francesco.

    Certo, se questa è la tempra di chi reagisce, stiamo freschi, bell'esempio, non c'è che dire...

    Ma come si dice a Roma 'consolamose co'l'ajetto', speriamo che sia una miccia

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  29. Vedremo se la Luegenpresse silenzierà.

    non gliene potrà fregare di meno, scommettiamo??

    nonna

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  30. http://www.lastampa.it/2016/07/14/blogs/san-pietro-e-dintorni/amoris-confusio-nuova-petizione-xNQyVXzb1qVWhvlRADjxIP/pagina.html

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  31. Cara Nonna,
    sicuramente, ma ora silenziano una lettera che è anonima per la stampa, NON PER I DESTINATARI (ma ci vuol tanto a capirlo?); adesso forse silenziano un video (che NON è anonimo in nulla), ma finalmente, vedrà, quando arriveranno alla denunzia pubblica con conferenza stampa, non potranno più silenziare.
    Bisogna pregare ed avere Fede.

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  32. Concordo con Luigi, ammettere di essere restati anonimi per paura di ritorsioni rivela il clima soffocante del regime totalitario della "chiesa di Francesco" ma, mi duole dirlo, rivela anche la mancanza di coraggio di chi reagisce, se nemmeno insieme a più di 40 si riesce a darsi un pò di coraggio siamo veramente messi male.
    Non che lo sapessimo già.
    Comunque le reazioni critiche all`AL si stanno moltiplicando, fino a quando Bergoglio e il suo team potranno ignorarle?
    Potranno farlo se ad ogni razione critica, anonima o di chi ci mette la faccia, segue il silenzio, silenzio della stampa di regime e degli autori stessi, a Santa Marta non hanno che da lasciar passare quel brusio e continuare la loro "revolución pastoral"

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  33. Tral'altro, c'è da considerare che in questo momento di moda Bergoglio, in cui tutti lo osaannano e si scoprono papa boys, le voci dissenzienti fanno notizia.
    Nel gergo giornalistico è uno scoop anche per quei giornali che finora sono papali.
    Insomma, sarebbe il momento propizio.
    Ma la fede, con la preghiera, smuove le montagne, ognuno di noi credo possa portare la sua testimonianza al riguardo.
    Il lato positivo di Bergoglio e che ci fa stringere intorno a Gesù e Maria e pregare di più.
    (Mic, Domenica scorsa o assistito alla prima messa in rito antico nella Cappella di Santa Caterina da Siena a via Urbana)

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  34. @ Critiche inopportune

    La denuncia dei 45 e' ancora sotto traccia, per cosi' dire. Ne e' annunciata la pubblicazione in ben sei lingue. Aspettiamo l'uscita di questo opuscolo, leggiamolo e poi, eventualmente, critichiamo. Forse in calce all'opuscolo a stampa ci saranno i nomi di chi lo ha sottoscritto.
    Nomi che devono esser gia' noti a tutti i cardinali e patriarchi che hanno ricevuto la Lettera di denuncia degli errori contenuti nella AL.

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  35. Sono contenta, Luigi. All'inizio penso preferibile partire dalla Messa Letta (la domenica è cantata). Mi chiedo se c'è ancora la Messa letta il giovedì pomeriggio. È diverso tempo che non vado.

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  36. E mi chiedo se hai un messale per seguire e meglio cogliere le ricchezze del rito. Se riuscissimo a incontrarci un giovedì pomeriggio ti darei volentieri il mio...

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  37. Chi disobbediva o criticava anche platealmente Benedetto XVI non aveva bisogno di conservare l'anonimato. Dalla sua mitezza non c'erano da temere ritorsioni di sorta....

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  38. Esatto Maria, mi ricordo le reazioni dopo il SP, quelle di certi cardinali e monsignori, quella del superiore dei Domenicani padre Barile, non dimentico quelle di teologi alla moda, non hanno temuto di metterci la faccia eppure hanno usato termini più che offensivi, ma il Papa era Benedetto XVI e, purtroppo, sapevano che con lui non rischiavano nulla.
    Ricordo la lettera scritta ai vescovi dopo la revoca della scomunica ai vescovi della FFSPX, lì c`era tutta l`amarezza di un Papa di fronte alla violenza delle reazioni, un Papa quasi costretto-ridotto a dover giustificarsi, a dover rammaricarsi per degli "errori" commessi, Benedetto XVI che però "non teme" di dire che:

    "A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo."

    Altri tempi, un altro Papa, oggi il il vescovo di Roma è temuto.

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  39. Consiglio la lettura di questo articolo assolutamente rispecchiante la realtà:
    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1605_Sosa-Laprida_Bergoglio_maestro_inganno.html

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  40. Ha un che di comico il fatto che dei teologi implorino il Papa di correggere almeno le principali cavolate che ha firmato nell'Amoris Laetitia, perché è l'ennesimo disperato tentativo di chiudere una delle stalle parecchi mesi dopo che sono scappati buoi, pecore, galline e perfino il cane da guardia.

    L'argomento su cui non osano riflettere - terrorizzati come sono - è che il prossimo Papa erediterà i danni fatti dal gesuitismo gesuitante e tutte le relative conseguenze.

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