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sabato 20 agosto 2016

I trecento cristiani perseguitati dagli islamici in Puglia

Notizia di oggi [qui]. La riproposizione in scala ridotta ma non meno drammatica delle situazioni dei luoghi di origine, in un contesto già degradato e povero di risorse. Alla faccia di chi sostiene che sono "risorse" i "nuovi arrivi"il chi numero non accenna a decrescere, anzi... E tutto questo nel nostro Paese, allo sbando totale!

Fedeli cristiani segregati in Italia, costretti a celebrare messe clandestine, Crocifissi nascosti per evitare che vengano distrutti, bruciati da fanatici islamici. Tutto questo nel Gargano, a 40 km dalla tomba di San Padre Pio in Puglia. La storia, incredibile, la racconta Cristiano Gatti sull'Espresso e Repubblica ne anticipa una parte. Si tratta di 300 immigrati africani, lavoratori stagionali dei campi di pomodoro, che vivono in una vera e propria bidonville sotto costante minaccia di musulmani che vengono da fuori: "Abbiamo paura, sì. Da due anni la domenica preghiamo tra di noi senza farci vedere".
Di fatto il ghetto di Rignano Garganico è la riproposizione su piccola scala dei drammi della Nigeria e di altri Paesi africani dove i cristiani vengono perseguitati, picchiati, uccisi. "La bidonville aumenta di 10 nuovi arrivati ogni 24 ore. Ha già superato il record di 2mila abitanti e, con la raccolta dei pomodori, si avvia verso i 3mila. Troppa manodopera. Il risultato è che trovano lavoro per non più di 3 o 4 giorni al mese". I racconti dei cristiani sono atroci. Un nigeriano custodisce una croce, due legnetti di fortuna legati insieme alla bell'e meglio: "L'abbiamo fatta con i resti della baracca della fedele che ogni domenica ospitava la messa. La baracca l'hanno bruciata una notte di due anni fa. Poi qualcuno ci ha fatto capire che, se non volevamo altri incendi, non dovevamo pregare davanti ai musulmani. Anzi non dovevamo proprio farci vedere. Noi cristiani siamo una minoranza. Trecento contro duemila, troppo pochi. Così per paura abbiamo dovuto rinunciare alla messa. Solo a Pasqua abbiamo chiesto che venisse un prete. Almeno a Pasqua. Per il resto, preghiamo di nascosto. Loro hanno 3 moschee qui. Ma nessuna baracca può essere usata come chiesa". "I braccianti musulmani sono solidali con noi", spiega, rivelando che i persecutori sono "spie dei caporali", africani anche loro, che per ora non hanno dichiarato la loro vicinanza a Boko Haram o Isis. Ma l'intolleranza sta aumentando anche nel ghetto, con l'arrivo di nuovi immigrati: "Oggi ci dicono che non vogliono vedere croci o immagini di Gesù. Papa Francesco dovrebbe venire qui e scoprire con quanta fatica viviamo".

11 commenti:

  1. Ma cosa può fare uno stato che si ritrova una presidente della camera che fa dichiarazioni simili:
    Crocifissioni, decapitazioni, persecuzioni. La pulizia etnica dei cristiani c’è ma pare sempre secondaria rispetto alle sofferenze dei musulmani. Così almeno la pensa Laura Boldrini. «Per ogni occidentale decapitato – spiega la presidente della Camera durante un incontro con la stampa estera – ci sono migliaia di vittime musulmane: la comunità musulmana è quella che soffre di più, lì ci sono le prime vittime».
    Seguono le solite parole d’ordine politically correct. «L’Isis – afferma la terza carica dello Stato – non è l’Islam ma è una devianza, ha uno scopo politico, il califfato, che è una vecchia idea politica. L’Isis quindi è una devianza religiosa che usa l’Islam a scopi politici». Da qui il «no ad una guerra di civiltà o di religione».

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  2. "Hande Kader, 22 anni, figura-simbolo della comunità LGBT turca, è stata trovata bruciata e mutilata l’8 agosto. Quattro giorni prima, un rifugiato siriano gay è stato trovato decapitato nel centro della città".

    http://www.imolaoggi.it/2016/08/20/turchia-attivista-lgbt-mutilata-e-bruciata/

    C'è o no differenza dal condannare il peccato e cercar di redimere il peccatore e la barbarie islamica?
    L'estremo opposto è quello di considerare diritto ciò che è una devianza.
    Tra questi estremi ci siamo noi, inascoltati comunque, ma non da Chi può imprimere una svolta a questa china terribile oppure lasciarci bere fino in fondo l'amaro calice per purificare una fede smarrita.

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  3. Apprezzo tantissimo questo post, che ho prontamente condiviso su Fb e per questo ringrazio alla Redazione di C e p c .
    Vorrei essere provocatorio ma non essere irrispettoso.
    Se fossimo proprio noi fedeli tradizionali ad organizzare, d'accordo con le Autorità locali, una bella Messa VO per quei nostri fratelli dimenticati da tutti?
    Messa letta con qualche canto latino assai conosciuto...
    Sarebbe anche un nostro dovere...

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  4. Andrea Carradori. Potresti contattare mons. Bux. Lui è un Puglia.

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  5. "Loro hanno tre moschee qui, ma nessuna baracca può essere usata come chiesa"
    Se questa notizia corrisponde alla situazione reale, non esiste un vescovo, un sacerdote, un papa, che interviene?
    E le autorità dove sono? dov'è la libertà religiosa dei cristiani se per le moschee c'è posto e per le chiese no?

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  6. Mi chiedo anche perché in Puglia per chi lavora nei campi c'è una "bidonville" e in altri luoghi ci sono nullafacenti ospitati in alberghi e ville?

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  7. in Puglia chi lavora nei campi, chi è entrato al lavoro, anche se spesso irregolarmente, a nero, è già come un cittadino comune, quindi vive in catapecchie pagato 1 euro l'ora, perchè è come l'ingranaggio più basso della catena, ma già da cittadino.

    Gli altri che ancora sono profughi-migranti-rifugiati-che scappano dalla guerra a 20 anni con telefonino milionario, nike ai piedi e in piena salute, ma che sono cladestini per il 97% senza diritto di stare qui, per ora con i megasoldi nelle nostre tasse sono gestiti da hotel con osti senza scrupoli e da coop rosse dirattamente in villa o in reggia, per lucrarci sopra. Nel frattempo, con capello impomatato, fanno da sponsor all'altra invasione che arriverà.

    E' la spersonalizzazione del libero mercato: quando uno lavora, come cittadino, prende una paga da miseria e sta in catapecchia; ma finchè è simbolo dell'invasione da coccolare ed esibire, sta nelle ville con idromassaggio, e meglio se non fa niente. Così ne arrivano altri a frotte, attratti da cotanti sponsor.

    Così il nuovo principio di realtà, sembra: Sono quelli che non hanno da fare altro che lavorare per sopravvivere, che sono i pirla.
    Ma anche loro assolvono a una funzione molto importante: incidono sul senso comune,
    riportare le paghe dei comuni mortali anche italiani TUTTE a 1 euro l'ora.

    E anche tra questi ultima ruota del carro: se sono tra i kapo' "fondamentalisti" comandano e vietano, se sono la minoranza cristiana, non possono avere nemmeno la Messa e ci sono libri sacri cristiani proibiti.

    Non è altro che il ritrattino in piccolo di tutti noi tra poco.

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  8. Sulla stampa francese, si leggono firme arabe che dicono chiaro e tondo: "Non siate ingenui, non stiamo parlando di un semplice costume da bagno ma di uno strumento di legittimazione di un'ideologia politica che usa la religione islamica come paravento". Sulla stampa italiana, con poche eccezioni, tocca leggere invece firme italiane che etichettano i musulmani che lo pensano come islamofobi. Un mondo alla rovescia, praticamente.

    «Ne soyons pas naïfs sur le symbole de cette étoffe» par Aalam Wassef

    http://www.liberation.fr/debats/2016/08/17/ne-soyons-pas-naifs-sur-le-symbole-de-cette-etoffe-par-aalam-wassef_1472951

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  9. http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11949698/vittorio-feltri-sergio-mattarella-immigrazione-meeting-rimini-editoriale-vaffa.html

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  10. so che ne abbiamo già parlato qua e là, ma sono perseguitato dall'idea che hanno messo il burqa alla Madonna al Meeting di CL, ho un senso di disagio e rigetto quasi fisico.

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  11. Fosse solo il burqa...l'hanno coperta tutta con un lenzuolino. E poi l'ignoranza di queste persone...la Madonna è l'unica donna pluricitata nel corano per quanto ne so io! Se la signora che ha fatto ciò provasse mai almeno vergogna-ne dubito- per l'atto fatto, almeno il lenzuolo per nascondersi cel'ha.

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