Oggi la Chiesa celebra la memoria di San Pio da Pietrelcina.
Milioni di fedeli nel mondo seguono l'esempio del "frate delle stimmate", per camminare sulle vie del Vangelo. Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.
Milioni di fedeli nel mondo seguono l'esempio del "frate delle stimmate", per camminare sulle vie del Vangelo. Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.
All’indomani reso al santo di Pietrelcina da Papa Francesco, con un’udienza dedicata ai gruppi di preghiera ispirati al suo carisma, e soprattutto considerato che oggi – com’è noto – ricorre la 38ª Giornata Nazionale per la Vita, credo sia utile riportare le parole che padre Pio (1887-1968) in un dialogo – a proposito dell’aborto procurato – che ebbe con padre Pellegrino Funicelli, che per diversi anni gli fu vicino. Sono parole – lo anticipo subito – davvero molto dure, probabilmente troppo per alcuni. Eppure credo sia utile ricordarle perché sull’orrore di questo delitto, disgraziatamente divenuto di fatto diritto, non si riflette mai abbastanza. Per evitare strumentalizzazioni o togliere ai lettori la possibilità di una libera meditazione, eviterò ogni commento riportando integralmente il testo: «P. Pellegrino un giorno disse al nostro Santo: “Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”. Rispose P. Pio: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore”.
Poi, afferrato con la mano destra l’interlocutore con il saio, gli calcò la sinistra sul petto, come se volesse impadronirsi del suo cuore, e riprese con un fare molto perentorio: “L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli sì o no?!”. “Perché suicidio?”, domandò p. Pellegrino. Assalito da una di quelle, non insolite furie divine, compensate da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà”, P. Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana, se, con l’occhio della ragione vedessi ‘la bellezza e la gioia’ della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi allora sì che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con la cenere dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà. Sarebbe un’abominevole ipocrisia. Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei loro genitori assassini. A lasciarli in buona fede mi sentirei coinvolto nei loro stessi delitti» [Fucinelli P.P. Il rigore fraterno... in Voce di Padre Pio, dicembre 1976, pp. 11-12].
La Turchia cambia fuso orario. Avrà quello della Mecca.
RispondiEliminaChe padre Pio intercede per l'Italia e per l'Europa, che possano tornare al Signore e siano liberate dai pericoli che incombono dall'islam.
Come già rimarcato altre volte non sono un teologo ma mi pare che la Nuova Chiesa clintoniana e pannelliana di Bergoglio non abbia alcun punto di contatto con la nostra cara vecchia Chiesa a cui apparteneva Padre Pio.
RispondiEliminaMiles
Anche sulla contraccezione padre Pio non faceva sconti, ricordando a un sacerdote che, se fosse stato "largo" nel concedere l'assoluzione per questo peccato (peccato? Si, peccato, per me, cattolica, è e resta un peccato,checché ne possa pontificare chicchessia) avrebbe dovuto rispondere del Sangue di Cristo .
RispondiEliminaQuanti sacerdoti in questi 50 anni erano coscienti delle conseguenze verso se stessi e verso l'umanità del loro lassismo?
Non è stato solo l'aborto, orribile violenza, che ci ha trasformato in una terra popolata di vecchi e spopolata di bambini.
E' stata anche la vigliaccheria di sacerdoti che, quando i cattolici li avrebbero ancora ascoltati se fossero stati incoraggiati alla fiducia nella Provvidenza (come faceva P.Pio),sono stati "misericordiosi" verso questa grave mancanza: "i doveri verso la famiglia vengono prima di quelli verso Dio" ( ma come poteva un sacerdote di Dio anche solo considerare che quanto Dio aveva voluto potesse nuocere alla famiglia?...se dovessi aver ragione io spero che quel sacerdote si sia pentito del male commesso prima di morire...).
I devoti di Padre Pio ben sanno che il Santo del Gargano ha più volte detto:
RispondiEliminaa) "Ho chiesto ed ottenuto dal Signore una grazia. Mi ha GARANTITO che se mai ci sarà un solo giorno, UNO SOLO, in cui non ci saranno aborti procurati al mondo, quel giorno CESSERANnO PER SEMPRE TUTTE LE GUERRE". Chi davvero ha a cuore la pace nel mondo, anche che nel mero senso di assenza di guerra, combatta l'aborto;
b) ad una donna che confessava un aborto Padre Pio mostrò in visione un santo pontefice in Sedia Gestatoria osannato dalle folle. Fatto ciò le disse:"Ecco cosa aveva in programma Nostro Signore per quel figLio che tu uccidesti".
http://www.veritatemincaritate.com/2016/09/la-presenza-reale-di-gesu/
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=hQ8pIsbZQbI
RispondiEliminaTrafiggi, o dolcissimo Gesù, la parte più intima dell’anima mia con la soavissima e salutare ferita del tuo amore,
Transfige, dulcissime Domine Iesu, medullas et viscera animæ meæ suavissimo ac saluberrimo amoris tui vulnere,
Padre Solano Casey, Cappuccino “Simplex Sacerdos "
RispondiEliminahttp://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=6&id=1172
Grazie per questa segnalazione su Padre Pio ... dovrebbero conoscerla tutti quelli che sono devoti a San Pio.
RispondiEliminaAnche Madre Teresa vedeva e indicava senza paura il pericolo e la gravità dell'aborto, tanto che diceva che: ma io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto (Madre Teresa)
Chi apprezza e ricorda Madre Teresa per la sua carità dovrebbe ricordarsi che la forza e il motivo della carità era solo nella preghiera che lo trovava e diceva queato sull'aborto e, anche a chi riteneva che pregasse tanto ma togliesse tempo a carità, diceva: Senza Dio siamo troppo poveri per aiutare i poveri.
“La fine dell’uccisione legale di bambini non nati”. La chiede la Commissione sulla famiglia e la protezione della maternità e dell’infanzia della Chiesa ortodossa russa.
RispondiEliminaIeri, 27 settembre, è giunta la firma del patriarca di Mosca Kirill sulla petizione che “richiede modifiche legislative” per vietare l’aborto chirurgico e medico nonché la pillola del giorno dopo.
“Noi, cittadini della Federazione Russa, siamo per la cessazione esistente nel nostro Paese della pratica legale dell’uccisione di bambini prima della nascita e richiediamo l’inserimento di modifiche nella legislazione”, si legge nel documento.