Evviva! Finalmente il muro di silenzio comincia a cedere. Per la prima volta, le voci del dissenso cattolico sono state prese in considerazione come un insieme, implicitamente riconosciute quali espressione di un vasto movimento di pensiero che, per quanto articolato e diversificato, contesta gli attuali orientamenti prevalenti della gerarchia. La tattica finora adottata dal sistema – quella di ignorare sistematicamente ogni voce fuori dal coro – si sta infatti rivelando inefficace, se non addirittura controproducente: i portavoce della protesta continuano a moltiplicarsi, a mettersi in contatto e ad organizzarsi. Evidentemente il dittatore comincia a innervosirsi e i suoi consiglieri han dato incarico ai pappagalli di regime di passare al contrattacco: neutralizzate gli avversari bollandoli nientemeno che di ultratradizionalisti!
Ovviamente non sanno un accidente delle esperienze dalle quali proveniamo né delle conversioni che molti di noi hanno vissuto; non ammetteranno mai che ad accusarli siano proprio alcune di quelle pecorelle perdute che il Buon Pastore ha preso sulle spalle per misericordia (quella vera che trasforma i peccatori anziché camuffarli), tanto meno potranno mai capire che abbiamo riscoperto la Tradizione proprio perché traditi e disgustati dalla loro Chiesa “rinnovata”… Molti di noi sono un’incarnazione di ciò che di buono essi dicono e al contempo una smentita vivente della diabolica distorsione del vero da loro operata.
Altro indice di allarmato nervosismo: il patetico tentativo di sminuire numericamente l’entità del dissenso. Basta dare un’occhiata al contatore di questo sito: sei milioni di visite, di cui quasi due solo in quest’ultimo anno e mezzo! Ma anche gli altri siti affini sono frequentatissimi, prova del fatto che esiste tutto un popolo credente che è stomacato dalla volgare farsa che da tre anni e mezzo si recita nella Chiesa Cattolica. Che certi vaticanisti prezzolati saltino istantaneamente da un carro a un altro ad ogni cambio della guardia, non ci stupisce più di tanto; ma che lo facciano vescovi e cardinali, che sono stati scelti per dare anche la vita per la verità del Vangelo, non può che farci vomitare. Vergogna! I camaleonti hanno più dignità di voi!
Altra patetica mossa volta a screditare gli oppositori, un trucchetto meschino, tipico degli ambienti di sinistra, imparato da ragazzi alle assemblee studentesche (quelle vergognose perdite di tempo che hanno però rovinato mentalmente un’intera generazione): attribuire alla parte avversa intenzioni odiose. Si oppongono all’accoglienza dei poveri rifugiati e all’integrazione dei divorziati risposati, difendono interessi personali o corporativi, si battono per idee intransigenti e anacronistiche… Brutti, cattivi e reazionari! Ecco che cosa si merita chi non mette il cervello all’ammasso e si rifiuta di tracannare le esiziali idiozie del politicamente corretto, con cui i burattinai occulti ci stanno trascinando verso il baratro.
Ringraziamo il Signore e la Madonna che oltretevere, nonostante le apparenze, ci ascoltino e si agitino. In tempo di guerra – per chi se lo ricorda o ne ha udito il racconto – la consegna era: «Taci! Il nemico ti ascolta». Ma è proprio quello che vogliamo: essere ascoltati, una buona volta! Chissà che non prendano finalmente sul serio i loro ritornelli sulla collegialità e sul ruolo dei laici… Il loro indice di credibilità risalirebbe un pochino e apparirebbero un po’ meno ridicoli, con i loro volgari cortigiani della carta stampata. Via, un po’ di pudore, almeno! È talmente imbarazzante… Alla fin fine, visto che ci considerano fascisti, se non si decidono a darci retta organizziamo una bella marcia su Roma – o, meglio, sul Vaticano.
17 ottobre 2016
Gran bel poster, Don Elia.
RispondiEliminaCome sempre, del resto
Eravamo in attesa del suo intervento don Elia. Lucido, essenziale, attento, di chi conosce bene le paure ed i limiti di coloro che tramano contro la Chiesa di Gesù Cristo. Grazie come sempre per il Suo coraggio, l'esempio e la fede.
RispondiEliminaGrazie Don Elia!
RispondiEliminaContinuiamo a pregare intensamente il Rosario e verremo ascoltati, la guerra spirituale sta entrando nel vivo ed il Rosario è l'arma invincibile, pregando anche di non essere coinvolti in una (sempre più probabile) vera e propria guerra globale anche terrena.
il 2ndo capoverso poi è ugualmente bello quanto inquietante, per dare la misura di tutta la situazione.
RispondiEliminaOggi la Chiesa festeggia san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
RispondiEliminaCaro don Elia, il Male ed i malvagi hanno vita breve, per questo si danno tanto da fare e lo fanno correndo. In questi 3 anni abbiamo visto ciò che i nostri occhi e la nostra mente non hanno visto e nemmeno immaginato in decenni. Che un Papa potesse diventare il più accanito persecutore dei cattolici chi poteva immaginarlo? Nemmeno nel più ardito libro di fantascienza si è osato tanto. Eppure abbiamo udito cose inenarrabili, visto cose da brividi in questi ultimi decenni e specialmente in questi ultimi 3 anni. Che dire, si sa che in un copione che si rispetti ci saranno sempre degli eroi, sempre degli indifferenti e sempre dei meschini che seguono il piatto del cibo che il padrone gli offre, oltre naturalmente ai cattivissimi e perfidissimi che stanno nell'ombra. Speriamo di essere tra gli eroi, visto che non siamo stipendiati dal Vaticano e nemmeno pagati da Putin (purtroppo Introvigne è stato mal informato)pur stimandolo certamente più dei guerrafondai nostrani al soldo dell'America. Speriamo di essere quei buoni soldati che con la Cresima si sono messi al servizio del più potente ed invincibile Signore. Ecco questa è l'unica mia speranza: di essere tra quelli che servono Gesù, amandolo sopra ogni cosa, il resto è vanità.Ah! don Elia stia certo che se il buon Dio non ci incenerirà tutti e avremo la fortuna di vedere arrivare sul trono di Pietro un santo e dotto Pontefice, se ne vedranno delle belle e se ne sentiranno da rimaner stupiti: Introvigne, Tornielli, padre Livio e i tanti cardinali, vescovi, sacerdoti ultramodernisti diventeranno di colpo tradizionalisti e direanno a tutti che loro sono quelli che hanno salvato la S.Messa, la dottrina, il sacerdozio. Alla spudoratezza non c'è limite.
RispondiElimina
RispondiEliminaOT. https://www.youtube.com/watch?v=df_si1PnEcY
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cyber-guerra-Papa-Francesco-Giacomo-Galeazzi-a2fcc017-92a9-48d0-be2c-f3e2ee0ff60d.html?refresh_ce
RispondiEliminaMic stanno cercando di contarci attraverso i vostri lettori.
RispondiEliminaIn fondo cercano di ridimensionare il dissenso
Ma è giusto per "Il blog Chiesa e postconcilio 284 lettori medi"?
Credo che a questo punto danno anche i numeri e non capisco con quale criterio possano stabilire gli accessi dall'esterno.
RispondiEliminaPosso dirvi dalle statistiche (dalle quali sono esclusi i miei accessi), che il picco più basso del mese di ottobre è stato di 5.279 lettori, quello più alto di 40.535 (3 ottobre), con punte rispettivamente di 23.184 (6 ottobre), 21.625 (5 ottobre), 14.067 (4 ottobre)...
Il mese scorso c'è stato un picco giornaliero di oltre 88.000 visite che ha molto meravigliato anche me!
In ogni caso la media mensile supera da tempo le 8.500 visite giornaliere
E direi che siamo leggermente al di sopra dei 284, tirati fuori da un cilindro sbilenco :)
Strano che comunque continuino a tornare sull'argomento. E sempre senza mai entrare nel merito dei contenuti....
I bergogliatri hanno paura: non hanno argomentazioni valide e si affidano ai numeri, cosa che sarebbe già sommamente anticattolica...il fatto che arrivino a mentire così spudoratamente cercando di manipolare la realtà a loro piacimento è un'ulteriore dimostrazione di chi è dalla parte giusta e di chi è dalla parte del padre della menzogna.
RispondiEliminaÈ attendibile (Silvano 20:02) che carchino di ridimensionare il dissenso.
RispondiEliminaMa continuano a distinguersi per pressappochismo.
Non credo si tratti di "nervosismo" e nemmeno paura. Stanno "solo" applicando le canoniche regole d'ingaggio (lucide e sperimentate in vari ambiti) dettate dai loro referenti del Potere globale; quelle che prevedono l'eliminazione di ogni avversario o idea contraria. Può valere per una elezione politica, un teatro operativo e, come si sta vedendo, anche per una religione.
RispondiEliminaMiles
Letto Mele che intervista Galeazzi, intervista fra amici insomma.
RispondiEliminaQuanto sono ridicoli questi giornalisti che si autocompiacciono, si autocongratulano, si ripetono, bell`inchiesta, bell`articolo, metodo rigororissimo addirittura inattaccabile, hanno visto tutto, incontrato tutti ( Maria li ha forse visti?), lavoro faticoso il loro, poverini, devono essere esausti, accusano altri di arrampicarsi sugli specchi mentre sono loro a dover ricorrere ad amici per giustificare quell`articolo, preferiscono dire che non abbiamo elementi per contestare neppure una virgola di quel che hanno riportato quando da due giorni sono sommersi da articoli e reazioni che demoliscono la serietà del loro così faticoso lavoro, e poi perchè dovremmo contestare la parola di cattolici seri e autentici come i cardinali Burke o Caffarra, di sacerdoti come don Bux, di studiosi, teologi, storici e filosofi che esprimono il loro dissenso non a partire dalle loro idee ma a partire dall`insegnamento della Chiesa stessa?
Si sa che quando non ci sono argomenti si discredita l`"avversario" ma qui Galeazzi ha dato il meglio di sè rivelando lo spirito con il quale è stato scritto quell`articolo, l`oggettività che ha animato i suoi autori, la totale assenza di pregiudizi, :):):, per quel signore tutti coloro che hanno menzionato non sono altro che:
" Mediocri e meschini veleni di piccole pozze inquinate non riescono neppure a sfiorare il grande fiume alimentato dallo Spirito Santo”.
Galeazzi e amici farebbero meglio a tacere e passare ad altro, come dice padre Cervellera di AsiaNews, anche lui una delle " piccole pozze inquinate non riescono neppure a sfiorare il grande fiume alimentato dallo Spirito Santo” non solo " il pontefice non ha bisogno di difensori d’ufficio ma si può "chiedere più professionalità a chi scrive sul papa", padre Cervellera si domanda:
RispondiEliminaa cosa serva (la lista di proscrizione stilata nell`articolo)e temo che sia usata per dividere, grazie all’opera indefessa di questi corifei che si sono autoeletti “interpreti infallibili” del papa e difensori del papa.
http://www.asianews.it/notizie-it/I-“nemici”-di-Papa-Francesco-38896.html
Negli articoli o interviste di codesti signori giornalisti de La Stampa, come anche nell'intervento di mons. Forte riportato da 'Il Sismografo', che mi son dovuto sorbire finora, non ho trovato nemmeno l'ombra di un argomento - nemmeno uno, dicasi uno - adatto a confutare le ragioni cattoliche indiscutibili che animano la nostra battaglia. Nulla di nulla, il vuoto assoluto.
RispondiEliminaEvidentemente si rendono conto che di argomenti non ne hanno, e allora passano alla demonizzazione dell'avversario sparando colpi a destra e a manca, e naturalmente buttandola in politica.
Da questo vuoto nasce anche il loro giochetto sui numeri ('i pro Bergoglio sono tanti, i malvagi tradizionalisti sono pochi'): evidentemente per lorsignori la verità la fa la maggioranza.
Che squallore.
Credo sia inoltre massimamente significativo il completo silenzio della Chiesa su questa schedatura con disprezzo al seguito. Chi tace acconsente. Naturalmente alla faccia della cura del gregge, del non dividersi, della misericordia, dell'apertura, del dialogo, dell'accoglienza.
RispondiEliminaPoi in pratica quella cosa unica che è la Chiesa integrata con il Potere del Mondo ci sta dicendo da un lato se non siete pro Killary progressisti atlantisti renziani vi eliminiamo e dall'altro se non siete pro Killary progressisti atlantisti renziani non siete cattolici e cominciamo a schedarvi. Di fronte a questi quelli del 1984 di Orwell erano evidentemente dei dilettanti.
Miles
R.I.D.I.C.O.L.I. è proprio il caso di dirlo, stanno dando i numeri e nemmeno quelli li danno giusti!
RispondiEliminanoto comunque che tra i giornalisti degli articoli (tutti uguali tipo fotocopia) oggi entusiasti del nuovo corso, ce ne sono alcuni che tempo fa giocavano alla Tradizione.
RispondiEliminaMi viene in mente Esaù, che per un piatto di lenticchie vendette la primogenitura.
Carissima Maria, non mi stanco di ringraziarti per questo spazio e per i tuoi sforzi, che hanno prodotto bellissimi frutti.
RispondiEliminaDal silenzio alle calunniette da 4 soldi, ma e'segno buono, buonissimo!
Dici il vero quando affermi, riguardo ai numeri di lettori:
"Strano che comunque continuino a tornare sull'argomento. E sempre senza mai entrare nel merito dei contenuti...."
Segno di evidente debolezza e viltà, non entrano nel merito PERCHÉ NON SANNO FARLO! Hanno paura.
Chi è sicuro in buona fede delle sue posizioni non scappa, non si rifugia nelle calunniette ed etichette.
Loro invece si rifugiano dietro l'autorità del papa e il suo spiccato autoritarismo, perché manca loro l'autorevolezza delle solide argomentazioni dottrinali.
Il papa sa di fare presa sulla folla, sa di avere l'appoggio della massa tiepida, modernista e apostata nonché di politici e potenti vari.
Fa come certi pubblici ministeri quando non hanno prove valide ma cercano la notorietà, accusando di reati infamanti persone famose o influenti che poi vengono assolte.
Gesù invece stupiva la gente perche' insegnava 'come uno che ha autorità', ma non era autoritario, ma autorevole e semplice, benché Dio in terra.
E non sfuggiva alle dispute dottrinali, non azzittiva i suoi interlocutori con l'autoritarismo 'zitto che io sono Figlio di Dio e tu no', ma con l'autorevolezza dei suoi insegnamenti, la solidità e la logica imbattibile.
In una parola, la Verità.
Un abbraccio e, se Dio vuole, ci vediamo sabato alla Santa Messa con rito antico.
Ringrazio chi sopra ha segnalato anche questo:
RispondiEliminahttp://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cyber-guerra-Papa-Francesco-Giacomo-Galeazzi-a2fcc017-92a9-48d0-be2c-f3e2ee0ff60d.html?refresh_ce
noto: è una fotocopia degli articoli degli ultimi 2-3 giorni, senza che sia nè capito nè tantomeno risposto a cosa si contesta al nuovo corso ecclesiale.
In più si continuano ad attribuire pareri inesistenti.
a parte la solita sciocchezza dell'adorazione a Putin; dei soldi da parte fondazioni russe che veramente è una bufala;
a parte che quando pretendono di contare il dissenso non tutto il dissenso scrive su web, non tutti hanno il pc, paiono dimenticarlo...ho delle zie che non ne vogliono sapere nulla del nuovo corso, ma avevano pur accettato più cose fino B XVI...eppure ora una marea di anziani cattolici "comuni" e di persone di mezza età non ne vogliono più sapere di Chiesa e proprio da 3 anni e mezzo, e non lo dicono su pc;
il preteso consenso lo possono vedere dalle chiese vuote.
In più in qs. giorni si dice che il mondo della Tradizione sarebbe contrario
"alle critiche del Papa al turbo-capitalismo."
No, guardate, non avete capito.
a)Il mondo della Tradizione non sempre corrisponde a "capitalisti". Io non 'ho il becco d'un quattrino e quelli che avevo li ho ceduti, sono una persona qualunque.
b)purtoppo non è affatto vero che bergoglio abbia parlato contro il turbocapitalismo.
(continua)
Sarebbe bello che i due giornalisti della Pravda vaticana spiegassero ai lettori le ragioni del vistoso calo di presenze dei fedeli in Vaticano. Mah... il dissenso è più largo e lungo di quanto riescono ad immaginarsi!
RispondiEliminariprendo
RispondiEliminaIn più in qs. giorni si dice che il mondo della Tradizione sarebbe contrario
"alle critiche del Papa al turbo-capitalismo."
magari l'avesse criticato. Vorrebbero dire che stiamo noi con i turbocapitalisti. Ma quelli non sono nè cattolici nè tradizionalisti, ma massoni o trotzysti della rivoluzione permanente. Del resto la Rivoluzione permanente sembra essere anche entrata altrove. Ma una volta per tutte:
Cfr.
laudato si': una tra le tante stranezze
-nell'enc. si parla di decrescita felice, di condanna della proprietà privata e si affermano parecchi disvalori che sono propri delle tattiche del turbocapitalismo.
il papa cioè pare stare con la falsa sinistra rossoverde mondialista alleata proprio coi turbocapitalisti.
_nell'Enc. si subordina la proprietà privata e il possesso privato, anche quello onesto e di diritto, alla "funzione sociale" e ai "diritti dei più svantaggiati". Quindi si dice in pratica che non si ha diritto alla proprietà privata. Quindi…si devono cedere? La proprietà privata non deve essere più una garanzia. Una sorta di comunismo universale.
_Non solo la liceità, ma anche la bontà intrinseca della proprietà privata, che è conforme al diritto naturale, è sempre stata dichiarata dalla Chiesa. Mettere in discussione questo diritto, o condizionarlo a troppi, eccessivi vincoli, è un grave vulnus al diritto naturale.
_Il mondo è stato creato per l'uomo, per il suo benessere, per il suo sviluppo. L'uomo non è subordinato alla terra: è il contrario.
Il Creato è una gerarchia, che vede prima gli uomini, poi gli animali, poi le piante, poi il resto del mondo fisico. E ciò sia da un punto di vista ontologico che finalistico. Con quell'enc. pare che prima venga l'erba.
_In particolare se si pensa che le varie crociate "ecologiste" sono promosse a suon di slogan dai mezzi di informazione unificati globali di proprietà delle più grosse e ricche lobby finanziarie, multinazionali del pianeta e dai vari nababbi tanto ricchi sfondati quanto privi di scrupoli. (Soros è stato in vaticano)
Poi tutta la messinscena si concretizza al solito nella persecuzione dei piccoli produttori tradizionali e piccoli proprietari strozzati da normative vessatorie e iper-tasse, lasciando invece totale libertà d'azione e di esproprio alle grandi multinazionali che sono in grado di saccheggiare e incenerire intere nazioni. CONTRO Queste il papa NON ha parlato. PIU' CHIARO??
La stessa farsa si è vista in campo fiscale dove si stronca un muratore per un nero di 200 euro lasciando campo libero con leggi ad hoc al colosso globale che fattura 500 miliardi. CONTRO QUESTE IL PAPA NON HA PARLATO. PIu' CHIARO??
-senza citare il fatto che resta dubbio che un riscaldamento climatico ci sia effettivamente (alti e bassi vi sono da sempre nella storia dells terra) e che poi sia di origine antropica è tutto da dimostrare, pare allora il tutto una cessione alle pressioni delle multinazionali USA nascoste sotto le fanfaluche di Al Gore.
la credibilità non aumenta neppure in questioni teologiche.
sempre fermandomi alla falsa accusa che i Tradizionalisti sareebbero non d'accordo col papa perchè avrebbe condannato il turbocapitalismo (ma non l'ha fatto, gli ha anzi reso un gran servizio);
RispondiEliminaecco che dice il papa:
_laudato si'
_”Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del comportamento sociale, e il «primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale». La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata. “ (93)
__”La bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. “(189)
Falso. Chi è quell'economista che gli ha suggerito una simile sciocchezza? La stessa crisi che viaggia dal 2008, parte dagli USA, da funamboliche invenzioni giocate sulla moneta non coperta da riserva oro, vale a dire, pura speculazione borsistica sui numeri e le previsioni.
Non toccava la produzione. La produzione è crollata dopo, dopo aver strozzinato anche i piccoli industriali. Ma l’inizio della bolla nasce con i Credit Default Swaps, una sorta di titoli spazzatura, inventati negli USA da banche e assicurazioni protestant-ebraiche che strologarono quei titoli, come forma di scommessa piazzata in borsa sul fallimento di altri titoli.
sempre fermandomi alla falsa accusa che i Tradizionalisti sarebbero non d'accordo col papa perchè avrebbe condannato il turbocapitalismo (ma non l'ha fatto, gli ha anzi reso un gran servizio);
RispondiEliminaecco che dice il papa:
_laudato si'
_”In ogni modo, se in alcuni casi lo sviluppo sostenibile comporterà nuove modalità per crescere, in altri casi, di fronte alla crescita avida e irresponsabile che si è prodotta per molti decenni, occorre pensare pure a rallentare un po’ il passo, (...) Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti. “(193)
Ah, si? E chi decide le "parti del mondo" che devono "decrescere", cioè pauperizzarsi? E chi glielo va a dire?
In più dalla Chiesa 2.0 nessuna critica a enti sovranazionali che si sono comportati da piromani-pompieri contro intere nazioni, come FMi, WTO e varie altre triangolazioni di potere mondiale. L'hanno fatto anche con l'Argentina...poi con la Grecia, pure. E con noi.
mai una parola su questo, tutto regolare.
No, contro costoro nulla, e se la prende invece coi pretesi "popoli spreconi" e chi non fa la differenziata?
ma ci avete preso per scemi?
Non sono obiezioni da poco, che mai hanno ottenuto seria risposta.
E' comunque solo 1 tra milioni di storture ormai.
In più si registra sempre lì un andare in ambito spirituale dal discussissimo Teilhard de Chardin, a Karl Rahner a De Lubac con tutte le loro visioni falsate dell'aldilà come della salvezza.
Qui allora non si tratta "di non accodarsi al gran fiume dello spirito", ma se lo spirito vada ancora in direzioni cattoliche....
o se vada in direzioni diverse da quelle dei 20 papi precedenti, dal magistero perenne...ma se insegna anche un aldilà dalla fisionomia diversa da quella scritturale, e contempla altre vie per andarci che non siano la santificazione,
forse si tratta di prendere anche solo semplicemente atto che si tratta di un altro spirito. Così, semplicemente e serenamente.
La troika in Grecia vieta di suonare le campane e vuole le messe più corte...il Dragone è sempre più affamato, ha sempre meno tempo?
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/grecia-la-troika-vieta-suonare-le-campane-lo-sa-introvigne/
"Credo che a questo punto danno anche i numeri e non capisco con quale criterio possano stabilire gli accessi dall'esterno."
RispondiEliminaFaccio solo presente questo: nel riquadro grafico dell'articolo originale (quello che mic ha postato qui l'altro giorno, mi sembra) c'è scritto che la pagina Facebook di Socci è seguita da 55.000 persone. È pure messo in grassetto. Una regola fondamentale dice: se volete raccontare balle in società, prima mettetevi bene d'accordo...
--
Fabrizio Giudici
I liberali hanno sempre fatto così con gli oppositori del loro regime.
RispondiEliminaPrima fase : il silenzio, in cui l'avversario e le sue ragioni sono nascosti al grande pubblico. In questa fase si valuta il fenomeno di dissidenza come numericamente marginale, ed è sufficiente escluderlo da quella divinità liberale che si chiama Opinione Pubblica.
Seconda fase: la ridicolizzazione. Gli oppositori sono pubblicamente esposti al ludibrio dai media di massa perché "pochi, creduloni, ignoranti delle meraviglie del progresso, già appartenenti a nicchie politiche varie" e così via.
Terza fase: la demonizzazione (che potrà sembrare paradossare per chi al demonio ed all'inferno non crede); gli oppositori subiscono le accuse più infamanti: il tentativo è di screditare l'idea di fondo portata avanti dai dissidenti e nei casi ritenuti numericamente più gravi oltre alla calunnia si ricorre al comportamento estremamente deviante di qualche aderente (che spesso è un infiltrato; gli esempi non mancano di certo).
Il procedimento usato per le dottrine dei dissidenti è quello di una finestra di Overton alla rovescia, in cui si recede dalla fase di popolarità alla fase di inaccettabilità totale; questo è possibile perché i liberali hanno saldamente in mano i media e li gestiscono a modo loro, come ben sappiamo.
La gestione della seconda fase che ora è cominciata sarà molto difficile a motivo delle divisioni che ci sono all'interno del mondo cattolico tradizionale.
Vincenzo
RispondiEliminaQualche domanda ai due vaticanisti.
Dicono di aver fatto "un viaggio nella galassia degli oppositori di Bergoglio", di "essersi immersi per settimane in un fronte ecclesiale, politico e culturale", pretendono che l`attacco al papa è globale, che la loro meticolosa e faticosa inchiesta è capillare, che con il loro metodo "rigorosissimo" hanno incontrato tutti e sono andati ovunque,
ma Galeazzi e Tornielli sanno che c`è una Chiesa fuori dall`Italia?
Ammesso e NON concesso che in Italia abbiamo incontrato tutti coloro che definiscono "oppositori di Bergoglio" sono andati in Spagna, Francia, Inghilterra, Polonia, negli Stati Uniti o in America Latina?
Un solo esempio: hanno incontrato il filosofo tedesco Robert Spaemann?
Non mi sembra. E quello sarebbe un lavoro giornalistico serio?
È seria e rigorosa un`inchiesta fatta da giornalisti che a priori, e senza entrare nel merito, giudicano gli argomenti degli "oppositori di Bergoglio" " come
" Mediocri e meschini veleni di piccole pozze inquinate non riescono neppure a sfiorare il grande fiume alimentato dallo Spirito Santo”?
sulla questione dei numeri, ecco una dinamica in controtendenza che un giornalista dovrebbe esaminare dalla realtà, più quel dare i numeri letto qua e là.
RispondiEliminaI numeri di adesione alla Chiesa Cattolica sono in calo disastroso dal postConcilio.
All'interno di questo fenomeno, va contato che si ha l'uso di considerare cattolici tutti quelli che sono ststi battezzati da bimbi: bene, molti di questi non metteranno mai più piede in chiesa in vita loro, e sono una gran parte.
Tra coloro che invece ritornano, che sono già una frazione, altri tornano sì per Comunione e Cresima, ma perchè obbligati dai genitori e col senso di aver completato un cursus honorum, e spesso finiscono qui, spesso senza nemmeno sapere cosa hanno fatto e perchè, senza alcuna adesione interiore, e sono la maggior parte.
Tra coloro che invece ritornano, e sono già una ulteriore frazione, c'è chi torna per il matrimonio (e basta) e si rivede anni dopo per il funerale.
Inutile dire a lorsignori che queste persone, per cui tutti preghiamo, non sono "cattolici" solo per comparire nei registri, o per aver subito Sacramenti in maniera del tutto inconsapevole.
Ci sono poi molti sedicenti cattolici che vanno una volta sì e un'altra no, o che vedi alla Messa di Natale perchè fa colore, fa folk, ci sono i canti e così via,
ma non hanno mai fatto vita cattolica,
cioè da tempo fanno a modo loro, o al più hanno già realizzato quel che viene consigliato adesso: "basta seguire la propria idera di Dio" come già facevano, ma non è nemmeno un tentativo di vita cattolica.
(continua)
Aggiungo qualcosa di personale perchè nella mia pur limitata esperienza (ma vedo molto limitati anche gli "articoli" di giornale, cioè lo stesso articolo ripetuto 20 volte) ho assistito a 2 grossi fenomeni, e anche parecchio dolorosi.
RispondiEliminaHo 46 anni. Ho conosciuto molte persone di fede fin da bambino, in Italia e all'estero, per molti motivi, studio, lavoro, amicizia, famiglia, ma di quelli che parlerò, e sono centinaia di persone di esperienze e nazioni diverse, formazioni e lavoro diversi, la nota in comune è che hanno avuto tutti una grande, grandissima fede e hanno sempre condotto tra mille prove e sacrifici una intensa vita cristiana, di preghiera e donazione di sè, e li considero tutti vicini alla santificazione.
In prima persona ho vissuto fortemente e criticamente con 1000 contrasti, (col 1mo ero giovane, stavo per perdere la fede) l'interminabile pontificato di Woytila, e ora questo.
Una parte delle persone sopracitate, che pur ritengo ancora cattoliche in tutto, sono fuggite alla FSSPX;
ma un'altra parte, e di fatto il loro sommovimento è stato epocale, generazionale, sono cose che non sfuggono agli statistici,
hanno abbandonato la Chiesa Cattolica grazie a Woytila, all'ossessione dell'Unico Dio delle religioni monoteiste, al bacio del Corano, al Dio che si incarna in ogni uomo, alla salvezza per tutti, non solo per i peccatori perdonati, ma anche per i peccatori che mai si sono pentiti, perchè è questo che si insegna.
Molte altre hanno abbandonato dopo questo pontificato.
Infatti a sostenere questo pontificato rimangono spesso persone che non hanno alcuna idea di cosa sia la dottrina cattolica, spesso non sono credenti, spesso sono politici che vedono un appoggio nelle parole del papa a politiche anticattoliche.
Queste non sono opinioni da censurare, non è "odio", nè "livore", o altri nomignoli affibbiati negli articoli,
ma dati di fatto, tra l'altro comparsi da tempo su giornali esteri, proprio quei giornali USA da cui qualcuno diceva che prendevamo i soldi prima della trovata recente di una fantomatica nostra affiliazione a Putin.
Altre persone di grande fede hanno abbandonato la Chiesa (visibile) con questo pontificato, e si sono convinti che la Chiesa cattolica sia irrimediabilmente perduta. Sono ancora veri cattolici, con una vita di fede e opere buone. Stanno a casa.
Non ne possono più di omelie filomusulmane, non ne possono più di sentire che Gesù, che sanno bene li ha salvati, sia solo un buon uomo tra tanti.
Sanno che la Messa è di precetto, ma che precetto sarebbe quello di sentire panzanate dall'altare? E stanno a casa. Sarà sbagliato, lo sanno, ma è anche sbagliata una chiesa in rotta, in guerra, in continua contraddizione con la propria Tradizione, Magistero e S. Scrittura.
Pare loro di fare un danno minore.
Si dicono "Ho un limite di sopportazione umana allo sciocchezzaio. Ho passato negli ultimi anni quel limite e non resisto. Non riesco a far parte di una Chiesa che prende in giro il Mio Signore."
Questi pontificati tanto esaltati dai media non solo hanno causato fughe infinite dalla Chiesa, ma hanno causato un'infinita sofferenza spirituale durata ANNI a veri credenti che si sono stancati di sentire ogni ora preso in giro il Signore che li ha redenti.
(continua)
nello stesso spirito dei credenti che restano a casa sopra descritti,
RispondiEliminaaltri uscendo dalla Chiesa Cattolica hanno preso fondamentalmente 2 strade, che sono, piaccia o meno, "traslochi momentanei" o definitivi fatti spesso dolorosamente, e senza piena convinzione, presso:
_le chiese ortodosse
_le chiese evangeliche fondamentaliste.
Molti ex cattolici fuggiti lì grazie all'opera di Woytila, e Bergoglio principalmente, restano dentro cattolici, si sentono sospesi; ma è anche vero che nei giorni più difficili si sono scossi la polvere dai calzari guardando a ciò che resta della Chiesa Cattolica con la dottrina invertita.
Sanno che queste realtà dove sono fuggiti sono considerate scismatiche e sanno che altre sono fuori della comunione con la Chiesa, ma consciamente ritengono un male minore stare in quelle, dove possono non tenere in alcun conto le decisioni papali, e avere un luogo in cui la Parola di Dio la Domenica non è calpestata in ugual modo che presso la Chiesa Cattolica, certo rinunciando a validità dei Sacramenti e a tutti quegli art. ben noti della Chiesa cattolica.
(la quale ultimamente ritiene tutti questi gruppi, pur a diverso grado, ancora alla ricerca della Verità, insieme alla Chiesa cattolica, come che la Rivelazione non ci fosse ancora stata; da alcuni di questi lo stesso papa è andato a cercare benedizioni umane)
Non sono d'accordo con la loro scelta ma anche le cifre di questo fenomeno stanno diventando imponenti.
Perchè chi ha tanta vglia di interrogarsi e fare inchieste, non ne fa una su questo?
Intervisti questa marea di persone. Esse Sanno che sono in "comunità" non legate alla successione apostolica. Ma ritengono ormai anche la Chiesa cattolica non legata alla successione apostolica e scismatica dalla stessa propria radice, scismatica dalle S. Scritture, scismatica dalla propria Tradizione, scismatica da Cristo.
Bene, cari giornalisti, che pensate che noi qui si abbia livore, osservate i frutti del nuovo corso nel mondo, e considerate che quei 3 gatti che scrivono ancora qui fanno un'opera di disambiguazione teologica e dottrinale, sono quelli che amano ancora la Chiesa, la dottrina.
Per molti altri, e spesso sono una folla infinita, la Chiesa cattolica
è misteriosamente già perduta e non perdono nemmeno tempo a scrivere, perchè è ovvio che la tragedia sia sotto gli occhi di tutti.
Non si pretende nemmeno che si capisca quel che ho scritto, servirebbe insieme quella delicatezza e profondità nell'interpretare il fenomeno come quella che ha avuto Mons. Gherardini nell'entrare nella problematica spirituale di Karl Barth, per fare un esempio, ma di fatto la situazione è questa, e nessuno mi ha pagato per scriverla.
Piuttosto molte persone pagano in continuazione con la propria vita e la loro anima gli errori dottrinali ripetuti Urbi et Orbi nelle parole pressapochistiche e antiscritturali di questi pontificati.
Più parlano, e più sono convinti di esser simpatici,
più cristiani appassionati se ne vanno scandalizzati.
>Josh, assolutamente d'accordo: Bergoglio tra i primi atti ha spalancato le porte della Chiesa a qual mondo finanziario anglosassone da sempre ferocemente anti cattolico. E mai ha criticato il turboliberismo globalista (che è anche progressista) che lo appoggia con i suoi media globali. Gli stessi che provvedono a diffondere i dogmi per l'indottrinamento ideologico (gender, turbolibersimo, immigrazionismo, aggressione alla Russia ecc.) di massa. Gli stessi dogmi fatti propri e diffusi da Bergoglio e dalla sua nuova Chiesa.
RispondiEliminaLe critiche al turboliberismo non arrivano certo dalla Chiesa bergogliana progressista nè dai suoi turboliberisti e guerrafondai referenti.
Miles
Ma la massa era gia' a bocca aperta col bavaglino coltello e forchetta pronta a nutrirsene
RispondiEliminaNon è vero che non ha mai criticato il turboliberismo globalista. Per essere precisi, ha fatto come in tutto il resto: un giorno ha detto bianco e quello successivo ha detto nero. Quando ha viaggiato in America Latina ha omaggiato i post-comunisti e post-teologia-della-liberazione, e in questo è evidente che c'era critica del turboliberismo globalista. Tant'è che ha raccolto molte opposizioni tra i conservatori americani. Poi, quando è andato negli USA, ha detto tutt'altro. È sempre così: sostanzialmente una captatio benevolentiae continua nei confronti dell'interlocutore di turno.
RispondiEliminaQuello che forse non ha mai attaccato è il globalismo onusiano. In questo, però, purtroppo c'è da dire che sono decenni che la Chiesa ha adottato una linea rischiosa, riconoscendo all'ONU meriti che non sono suoi e un ruolo che andrebbe invece criticato (però, almeno, in passato La Chiesa si muoveva anche in modo fortemente antagonista su certi fronti, come quello dei princìpi non negoziabili).
Scusate la pignoleria, ma questa pignoleria è importante. I cialtroni de La Stampa - e i loro simili - sono comunque dei professionisti della retorica. Un espediente efficacissimo è questo: se voi scrivete dieci pagine fitte e tutte ben documentate, e poi una frase invece è scritta male, ambigua, oppure non rispettosa (*), eccetera, quelli la troveranno subito e la agiteranno ai quattro venti, focalizzando tutta l'attenzione dei lettori, per screditarvi, e sviare l'attenzione dal resto delle dieci pagine. Ovviamente solo i lettori tonti ci possono cadere, ma il pubblico è fatto prevalentemente di tonti. .
(*) Se ci fate caso, nell'intervista a RAI News, Galeazzi è subito andato a pescare un'espressione, che potrebbe essere un po' infelice, riferita al Santo Padre da uno dei siti "ribelli". Ovviamente, l'ha anche presa fuori dal contesto, eccetera. Però, cerchiamo di non dargli appigli.
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Fabrizio Giudici
Rimane, Fabrizio, che i punti citati nella laudato si' sopra mostrati sono quelli e basta, e un'enciclica vle più di un discorso a braccio.
RispondiEliminaa) nell'Enciclica si subordina la proprietà privata e il possesso privato, anche quello onesto e di diritto, alla "funzione sociale" e ai "diritti dei più svantaggiati". Quindi si dice in pratica che non si ha diritto alla proprietà privata. Quindi…si devono cedere? La proprietà privata non deve essere più una garanzia. Una sorta di comunismo universale.
Poi oltre ai temi ambientali, c'è un passaggio sulla sua visione economica: "Il salvataggio a ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro". Questo in sè è vero e giusto, va criticato e combattuto,
ma anche nel testo è solo teoria.
In realtà c'è già una contraddizione. I salvataggi coatti delle banche (diciamo grossi privati, non esistendo più come un tempo le Banche di Stato) vengono però fatti a spese delle stesse proprietà private dei cittadini (loro risparmi e immobili, piccoli privati, che coprono spesso a loro insaputa titoli tossici), cittadini di cui però il papa ha appena detto che non hanno più diritto alla proprietà privata, ma che queste proprietà private devono essere subordinate alla necessità sociale.
Quindi cedute anche con l'esproprio, a seconda della necessità sociale. Roba che nemmeno nel medioevo avveniva, usura a cui gloriosi Santi stessi si sono opposti.
E ricorda tanto "le cause di forza maggiore" di cui parlano le banche quando ti azzerano un investimento.
Anche la proprietà privata dei piccoli non è più un diritto, si dice, anzi anch'essa deve esser regolata sul fantomatico "bene comune", così la devi cedere al più povero, in una spirale senza fine. Quelli che salteranno per aria saranno la maggior parte dei cittadini. Le banche continueranno indisturbate, dal momento che si nega, per principio, il diritto alla proprietà privata dei singoli, che era il muro e il freno su cui s’infrangeva l’arbitrio bancario. Ma allora di chi fa gli interessi questa enciclica laica? Una sorta di lode all'esproprio.
In definitiva, non ho alcun interesse nemmeno in quel che dico, a differenza di quanto pensano i prezzolati.
Personalmente ne ho fin sopra i capelli, e fin dal 1992 circa, figuriamoci adesso che è il 2016.
Fondamentalmente a me interessa solo Dio, del resto non so proprio che farmene.
RispondiEliminaSaggia precauzione, Fabrizio, da noi si dice di non prestare la frusta per farsi battere...
Resta comunque il fatto che quei signori, certi del loro potere e delle loro protezioni, sicuri di essere saliti sul carro del vincitore, possono permettersi di mentire in modo grossolano, di insultare, di considerare
" Mediocri e meschini veleni di piccole pozze inquinate che non riescono neppure a sfiorare il grande fiume alimentato dallo Spirito Santo”
e, come è stato già fatto notare, SENZA MAI entrare nel merito, le analisi critiche , gli appelli, le dichiarazioni di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina, volano in basso molto in basso, approffittano al massimo del vento che SEMBRA soffiare in loro favore, e spingerli in avanti, ma non tutti sono imbecilli, non tutti soffriranno di amnesia e il momento venuto ci sarà chi ricorderà i tempi in cui si illustravano con articoli come quello della Stampa.
E qui la reazione, che aspettavo, di Giuseppe Rusconi pure lui finito sulla lista di proscrizione :):)
RispondiEliminahttp://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/636-qualche-nota-su-un-paio-di-reazioni-a-un-articolo-de-la-stampa.html
E qui Magister reagisce, a modo suo :)
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351393
Finalmente! i cattolici veri si muovono, solo che ci vorrebbe più sinergia tra i vari gruppi.
RispondiEliminaI conservatori, o tradizionalisti, sono oggi gli unici veri rivoluzionari rimasti, immagino facciano paura alle squacchere allineate, ma quando cadranno le prime bombe saranno i primi a gridare “Oh Dio”, un pò come fece Roncalli che un solo attimo prima di morire
disse: “Dio cosa ho fatto!”. Alcuni ‘cattolici devoti’ ritengono questa frase il suo sdoganamento per l’aldilà, sarà, in questo caso qualche milione di anni di Purgatorio duro non glielo toglie nessuno, in quanto
‘Deus non irridetur’.
In simultanea in Francia: Libération come La Stampa. Propaganda anti-Putin con gli stessi pretestuosi slogan.
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/la-libera-stampa-europa-suona-lo-spartito/
Cari amici, ma è successo qualcosa di non previsto e di tanto grave da metterci KO? Quale inaspettata offesa ci hanno rivolto? Forse temiamo punizioni ed ostracismi, oppure che ci toglieranno la libertà e ci obbligheranno a indossare la stella gialla, costringendoci ad emigrare in Russia per non morire di fame? Ci sconvolge la paura che le porte delle chiese ci verranno sbattute in faccia? Ma cosa abbiamo pensato e scritto e detto fino ad oggi? Ci aspettavamo un grazie e un encomio per tutte le critiche rivolte alla gerarchia, che, con la guida del nostro "amatissimo" e idolatrato Bergoglio, ha conquistato e dispoticamente governa la Chiesa? Ma perchè stiamo reagendo tanto infantilmente, come se avessimo ricevuto uno schiaffo sulla faccia da chi ritenevamo un amico? Ma quali amici o fratelli nella fede? Di fronte a noi, piccoli Davidi, abbiamo un colosso con una potenza di fuoco micidiale e qualcuno si meraviglia che incominciano ad usarla? Ci hanno studiato e pesato come ben sanno fare (ce lo diceva la nostra MIC!). Ci hanno tollerati fino ad oggi, forse perchè convinti che il nostro opporci al nuovo ordine mondiale fosse un fuoco di paglia a rapida combustione o comunque facile a spegnersi. Ma hanno compreso quanto granitica sia la nostra fedeltà all'insegnamento evangelico di sempre e quanto ragionato sia il nostro agire civico. Ebbene, tale eravamo e tali dobbiamo restare, se vogliamo resistere alla opera di demolizione. Non si fermeranno perchè incominciano ad avere paura di perdere l'osso. Noi non abbiamo un solo osso da rosicchiare ed allora di cosa dobbiamo aver paura? Sapevamo di essere un piccolo resto oggi, piccolo o grande domani si vedrà. Abbiamo previsto le catacombe, si è parlato di martirio, abbiamo evocato i grandi santi del passato per nostro incoraggiamento! Quindi, avanti, andiamo avanti, ormai indietro non si torna. Hanno fatto saltare i ponti, questi misericordiosi!
RispondiEliminaIl castigo è sempre più vicino?
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/obama-tempeste-solari-lavvertimento-garabandal/
Dire che la proprietà privata ha una funzione sociale e non è un diritto assoluto (cioè: è un diritto ma non assoluto, ha dei limiti) è, almeno questo, pienamente cattolico e tradizionale (e tomista).
RispondiEliminaMaso
Certo che non c'è sinergia tra i vari cattolici fedeli alla tradizione: manca il centro dell'unità, il garante infallibile, il Vicario di Cristo, e siccome la spiegazione che si dà a tale mancanza è varia, variegata e perciò disunita ed inefficace è anche l'azione dei cattolici.
RispondiEliminaLa Civiltà Cattolica nel 1879 spiegava il ruolo dell'allora Pontefice Leone XIII con la seguente analogia:
«Al tempo della quarta crociata, gli eserciti latini circondavano Costantinopoli dalla parte di terra; in quella parte che si specchia nel Bosforo combattevala l'armata veneziana. Grande era il valore di quegli eserciti: ma perchè non coordinato sapientemente da un abile duce, si stremava in vani attacchi; schiere d'eroi irrompevano contro le mura della greca città e s'infrangevano come onde frementi contro immobile rupe. La battaglia cangiò d'aspetto quando Enrico Dandolo, pressochè ottuagenario, Doge e condottiero dell'armata navale, montato in poppa della capitana, arringò i suoi e loro intimò la maniera che subito doveano tutti tenere nell'assaltare la città. Alla voce del valoroso vegliardo, tutte le navi veneziane accostaronsi alle mura e in un baleno, per usare la parola dello storico di Innocenzo III, in un baleno sbarcati i prodi conquistarono venticinque torri e sopra piantatavi la veneta bandiera, entrarono vincitori in Costantinopoli. Tant'è! Se la prudente ed opportuna parola di esperto capitano non incentri in unità di azione le forze tutte dei combattenti, queste disperdonsi, la guerra si prolunga, la baldanza dei nemici aumenta, diminuisce la speranza della vittoria, o almeno questa non si può vedere che in lontananza.» (anno XXX, serie X, vol. XI, Firenze 1879 pag. 657.)
Al di là degli schieramenti molte sono le persone di buona volontà la cui azione, mancando il Pastore supremo, è pressoché sterile; e notevole è la perdita di tempo e di forze dovuta alla purtroppo inevitabile lotta intestina. Spero che N.S.G.C. revochi presto questo castigo, che è il peggiore della storia della Chiesa.
Vincenzo
@Maso
RispondiEliminadirlo in un momento in cui, mai accaduto nella storia, le banche hanno introdotto il bail in, ovvero il rifinanziamento a spese dei cittadini requisendo i loro risparmi, e quando i Comuni e Prefetti requisiscono alberghi e case, proprietà private, per metterci dentro i "migranti", è un po' meno cattolico e tomista.
Da quel che leggo qui e altrove non ho affatto l`impressione che stiamo "reagendo tanto infantilmente, come se avessimo ricevuto uno schiaffo sulla faccia da chi ritenevamo un amico", al contrario!
RispondiEliminaNon credo che chi ha reagito abbia paura delle reazioni di chi detiene il potere in modo despotico nella chiesa, al contrario!
In primis chi fra di noi considerava amici i turiferari che si sono illustrati in quella sedicente "inchiesta" ?
In particolare il maggiore dei turiferari maggiori regolarmente, e da subito, ha distillato la sua antipatia, se non spregio, per i cattolici che non condividono il suo fervore per Jorge Bergoglio.
Può un cattolico fedele all`isegnamento di Cristo affidato alla Sua Chiesa considerare amico chi appartiene ala corte di un papa che è senza limiti nel ridicolizzare, nel bastonare chi non ha gettato alle ortiche quell`insegnamento?
Nella "chiesa di Francesco", chiamata anche
"chiesa della misericordia",
"chiesa della tenerezza", o ancora
"chiesa in uscita"
ci vuole al contrario coraggio per esprimere il proprio dissenso, o anche solo porre domande o esprimere perplessità, sono stati i laici i primi ad essere coraggiosi, ma davanti al disastro non più potenziale ma in atto, Pastori di retta fede sono usciti dal silenzio e sappiamo a quali minacce e ritorsioni, si espongono facendolo.
Dunque non infantilismo ma maturità e responsabilità, non paura ma coraggio di chi ha la consapevolezza di essere quel piccolo resto la cui granitica fedeltà all'insegnamento evangelico di sempre tanto disturba e irrita chi detiene il potere.
Articolo da leggere,secondo me ricco di informazioni davvero importanti.
RispondiEliminahttp://antimassoneria.altervista.org/difendersi-dalla-deriva-masso-protestante-domande-risposte-forma-catechismo/
http://www.iltimone.org/35235,News.html
RispondiEliminaDall'Enciclica di Papa Pio XI «Quadragesimo anno», 15 maggio 1931
RispondiElimina«(...) Per contenere poi nei giusti limiti le controversie, sorte ultimamente intorno alla proprietà e ai doveri ad essa inerenti, rimanga fermo anzi tutto il fondamento stabilito da Leone XIII: che il diritto cioè di proprietà si distingue dall'uso di essa [Enc. Rerum Novarum, n. 19. ]. La giustizia, infatti, che si dice commutativa vuole che sia scrupolosamente mantenuta la divisione dei beni, e che non s'invada il diritto altrui col trapassare i limiti del dominio proprio; che poi i padroni non usino se non onestamente della proprietà, ciò non è ufficio di questa speciale giustizia, ma di altre virtù, dei cui doveri non si può esigere l'adempimento per vie giuridiche. Onde a torto certuni pretendono che la proprietà e l'onesto uso di essa siano ristretti dentro gli stessi confini; e molto più è contrario a verità il dire che il diritto di proprietà venga meno o si perda per l'abuso o il non uso che se ne faccia.
Per il che compiono opera salutare e degna di ogni encomio tutti quelli che, salva la concordia degli animi e l'integrità della dottrina, quale fu sempre predicata dalla Chiesa, si studiano di definire l'intima natura e i limiti di questi doveri, coi quali o il diritto stesso di proprietà ovvero l'uso o esercizio del dominio vengono circoscritti dalle necessità della convivenza sociale. Si ingannano invece ed errano coloro che si argomentano di sminuire talmente il carattere individuale della proprietà, da giungere di fatto a distruggerla. (segue)
(segue dall'Enciclica di Papa Pio XI «Quadragesimo anno», 15 maggio 1931)
RispondiEliminaLo Stato e la proprietà.
E veramente dal carattere stesso della proprietà, che abbiamo detta individuale insieme e sociale, si deduce che in questa materia gli uomini debbono aver riguardo non solo al proprio vantaggio, ma altresì al bene comune. La determinazione poi di questi doveri in particolare e secondo le circostanze, e quando non sono già indicati dalla legge di natura, è ufficio dei pubblici poteri. Onde la pubblica autorità può con maggior cura specificare, considerata la vera necessità del bene comune e tenendo sempre innanzi agli occhi la legge naturale e divina, che cosa sia lecito ai possidenti e che cosa no, nell'uso dei proprii beni. Anzi Leone XIII aveva sapientemente sentenziato: «avere Dio lasciato all'industria degli uomini e alle istituzioni dei popoli la delimitazione delle proprietà private» [Enc. Rerum Novarum, n. 7. ]. E in vero, come dalla storia si provi che, al pari degli altri elementi della vita sociale, la proprietà non sia affatto immobile, Noi stessi già lo dichiarammo con le seguenti parole: «Quante diverse forme concrete ha avuto la proprietà dalla primitiva forma dei popoli selvaggi, della quale ancora ai dì nostri si può avere una certa esperienza, a quella proprietà nei tempi e nelle forme patriarcali, e poi via via nelle diverse forme tiranniche (diciamo nel significato classico della parola), poi attraverso le forme feudali, poi in quelle monarchiche e in tutte le forme susseguenti dell'età moderna» [Alloc. al Comitato dell'A. C. per l'Italia, 16 magg. 1926. ]. La pubblica autorità però, come è evidente, non può usare arbitrariamente di tale suo diritto; poichè bisogna che rimanga sempre intatto e inviolato il diritto naturale di proprietà privata e di trasmissione ereditaria dei propri beni, diritto che lo Stato non può sopprimere, perchè «l'uomo è anteriore allo Stato» [Enc. Rerum Nov., n. 6.], ed anche perchè «il domestico consorzio è logicamente e storicamente anteriore al civile» [Ivi, n. 10. ]. Perciò il sapientissimo Pontefice aveva già dichiarato non essere lecito allo Stato di aggravare tanto con imposte e tasse esorbitanti la proprietà privata da renderla quasi stremata. «Poichè non derivando il diritto di proprietà privata da legge umana, ma dalla naturale, lo Stato non può annientarlo, ma semplicemente temperarne l'uso ed armonizzarlo col bene comune» [Ivi, n. 35. ]. Quando poi la pubblica autorità mette così d'accordo i privati dominii con la necessità del bene comune, non fa opera ostile ma piuttosto amichevole verso i padroni privati, come quella che in tal modo validamente impedisce che il privato possesso dei beni, voluto dal sapientissimo Autore della natura a sussidio della vita umana, generi danni intollerabili e così vada in rovina; nè abolisce i privati possessi, ma li assicura; nè indebolisce la proprietà privata, ma la invigorisce. (...)»
Vincenzo
"...non essere lecito allo Stato di aggravare tanto con imposte e tasse esorbitanti la proprietà privata da renderla quasi stremata..."
RispondiEliminaVincenzo, grazie!
Visto che è stato citato Pio XI... 1Peter5 segnala che tutti i documenti di Pio XI sarebbero "misteriosamente" spariti dal sito del Vaticano:
RispondiEliminahttp://www.onepeterfive.com/pius-xi-documents-missing-vatican-website/
Effettivamente, cercate "Quadragesimo anno" su Google seguendo il link sotto:
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=quadragesimo%20anno
la pagina è ancora indicizzata da Google, ma poi non si trova sul sito del Vaticano. Errore tecnico temporaneo (succede) o...?
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Fabrizio Giudici
Pare che i documenti siano tornati al loro posto.
RispondiElimina--
Fabrizio Giudici
.... come non dimenticare l'accanimento mediatico dopo la promulgazione del motu proprio summorum pontificum sulla liberalizzazione della messa tridentina). E’ opportuno sottolineare che non è necessario etichettare, con aggettivi ed appellativi (ultratradizionalisti, ultraconservatori, sedevacantisti, amici di Putin [?]: vorrei capire quale sia la linea di collegamento tra il Presidente Russo, e il dissenso nei confronti di Papa Bergoglio), che rimandano ad esperienze negative, -come successe al tempo di Paolo-, quella parte di cattolici e non solo, in aperto contrasto teologico, sociale e filosofico, non al Pontificato inteso nella sua prerogativa di fede, ma ad alcune scelte o posizioni di natura soggettiva. Qui non è in discussione la fedeltà all’Apostolo Pietro! Certamente ci può essere qualcuno che rincara la dose, lasciandosi trascinare verso lidi fantasiosi e a volte buffi! Ma tutto ciò cosa toglie all’esercizio del ministero Petrino? Più volte Papa Francesco, ha esortato ad essere chiari e non ipocriti come i farisei, e “di dire possibilmente, le cose in faccia”. Certo a nessuno fa piacere essere criticato o frainteso. L’operazione compiuta dalla stampa, certamente non ha aiutato a costruire l’unità della Chiesa. Anzi, ha sollevato sospetti, insinuazioni, pettegolezzi. Tante volte, per chi ha vissuto in famiglia è capitato di non essere d’accordo con la mamma o con il papà. Nonostante le arrabbiature, le discussioni, però sono rimasti i “nostri genitori!”. Dichiarare apertamente di non essere d’accordo con l’esortazione apostolica Amoris laetitia, o con altri pronunciamenti, non significa non amare il Papa!
RispondiEliminaIl Catechismo della Chiesa Cattolica impone obbedienza al Papa perché seguendo la sua volontà si aderisce a quella di Dio. Ma laddove questa volontà fosse in conflitto con quella divina, l’auctoritas pontificia verrebbe meno, perché ogni potestas –insegna Tommaso D’Aquino– riceve validità dall’ossequio al bene. La suprema legge nella chiesa, si legge nel codice di Diritto canonico, è la salus animarum e il primo balsamo per le anime è la verità a cui è sottomesso lo stesso Vicario di Cristo. Quindi sì obbedienza, ma non papolatria. Infatti il codice di Diritto canonico al n. 212 chiede ai fedeli da una parte obbedienza ai pastori e dall’altra riconosce a loro il diritto di esprimere delle riserve “su ciò che riguarda il bene della chiesa”. Nulla di nuovo sotto il sole. San Paolo criticò Pietro, primo Papa della storia, in merito all’obbligo da parte dei convertiti di sottoporsi al giudaismo: “Quando Cefa venne ad Antiochia mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto” (Gal. 2,11). Il problema sta nel fatto che Paolo riprendeva Pietro per un aspetto pastorale e invece le recenti critiche mosse a Papa Francesco sono anche e soprattutto di carattere dottrinale.....
http://www.allaquerciadimamre.it/chiesa/793-chi-sono-gli-oppositori-di-papa-francesco
sul commento riportato, 20 ottobre 2016 18:05
RispondiEliminaQuando S. Paolo risponde a S. Pietro il tema era proprio dottrinale e non solo pastorale.
Ma cosa sta succedendo??? Sembra che caos stia accelerando terribilmente...
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/francia-guerra-civile-la-stampa-censura-poliziotti-inrivolta-immigrati-scatenati-hollande-barricato-alleliseo/
Il contenuto dell'articolo di Blondet lo avevo già letto sul Fb
RispondiEliminaPoliziotti in rivolta, immigrati scatenati, professori e medici nel mirino dei fanatici. Paese nel caos e Hollande chiuso a palazzo come Ceaușescu
Voi non lo sapete perché la stampa renziana censura tutto, ma la Francia è sull’orlo del caos. Tra martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, per la seconda notte consecutiva centinaia di poliziotti, esasperati dagli ordini suicidi e genocidi della sinistra di governo, sono scesi in strada in varie città a cominciare da Parigi dove hanno bloccato il traffico della zona dei Campi Elisi e accanto alle loro auto coi lampeggianti accesi hanno cantato quell’inno nazionale che la “gauche” vorrebbe cambiare perché “troppo di destra”.
...
Ma cosa sta succedendo?
Si avvicinano le elezioni e la sinistra ha bisogno di vincere ancora grazie al voto dei “migranti” e così non solo si impennano le naturalizzazioni d’ufficio con cui si regala la cittadinanza (soprattutto – secondo i dati – a magrebini e subsahariani) ma si alza la soglia delle “marachelle” tollerate.
Le bande di “nuovi francesi” che ormai da anni controllano tutte le periferie francesi e che dieci anni fa scatenarono quella che Le Pen definì la “prova generale della guerra civile”, negli ultimi mesi hanno fatto una escalation incredibile.
Non passa giorno senza che nelle scuole e negli ospedali professori e medici vengano aggrediti da gruppi di fanatici che li accusano di razzismo o scarso rispetto delle loro leggi che sono diverse da quella “infedele” francese.
L’elenco delle botte ai “formaggini bianchi” lo si trova su alcuni giornali ed è infinito ma l’ultimo episodio di “colore” riguarda un professore massacrato di botte per aver ricordato agli alunni di essere lui il maestro: offesa intollerabile visto che, come gli è stato ricordato, l’unico maestro è Allah, e non parliamo poi della “offesa” rappresentata dalla presenza di insegnanti donne e dalla “intollerabile offesa” degli “Asterix bianchi” che vorrebbero insegnare a scuola la storia e la cultura “degenerata” francese.
Dalle sberle però si è passati in questi giorni alle molotov contro le scuole e persino la ministra dell’Istruzione, di origine magrebina, ha dovuto ammettere che i funzionari pubblici sono ormai nel mirino e che la situazione è grave.
Se ne erano accorti per primi i poliziotti che da un lato sono in prima linea sul fronte del terrorismo vero e proprio e dall’altro fronteggiano quotidianamente le periferie che sono zone dove spesso i fanatici si formano e si nascondono trovando collusioni e simpatie.
Stati nello Stato, territori perduti della Repubblica dove dalle sassate alle poche auto di pattuglia si è passati alle bottiglie incendiarie di tre settimane fa che hanno ferito gravemente due agenti e hanno fatto traboccare il vaso.
Da lì in avanti poliziotti e uomini delle squadre speciali hanno raccontato ai giornali che la sicurezza di Stato era una farsa costruita su pochi agenti mandati allo sbando di fronte a gruppi di delinquenti, con l’ordine di non infastidirli.
“Evitiamo di intervenire, evitiamo di raccogliere le denunce, evitiamo di scendere dall’auto per non scatenare reazioni-raccontavano- in pratica facciamo finta di agire, ma così si va al massacro della gente onesta e poi nostra”.
Esagerazioni le ha definite la sinistra al governo, ma persino la comunità cinese che non si fa mai sentire, nell’ultimo mese ha portato in piazza due volte migliaia di persone con le bandiere francesi per denunciare la violenza incontrollata delle bande magrebine nei quartieri e per chiedere al governo di far lavorare gli agenti per riportare la legge e frenare gli episodi di impunito razzismo contro i bianchi e gli asiatici.
...
Beh, sono mesi che circolano su youtube filmati dello stato disastroso in cui è ridotta la Francia e anche Prigi, e parlo dell'aspetto socio sanitario con bivacchi sui boulevards, gente che defeca e urina in strada, dorme in strada e distrugge tutto ciò che è in strada, auto, arredi urbani, edifici, condomini, si gettano molotov dentro le auto dei poveri gendarmi che non sanno più a che santo votarsi, laicité imperante permettendo, a Nizza erano 2 soltanto nonostante le bugie, in Germania una donna di 90 anni è stata violentata al ritorno dalla chiesa, da un marocchino di 19 anni, basta andare su certi siti e lì si vede che popoli civili, buoni, integrati, a questo è ridotta l'Europa, molto peggio che alla fine dell'impero Romano,almeno allora ci si rendeva conto del pericolo e ci si organizzava e poi i barbari bene o male, erano cristiani, ma adesso? Invece di andare a fare un'ultima cena buffonata con 0bama e dire coglionerie varie, sarebbe ora che si dicesse la verità, siamo invasi e in pericolo non solo per l'incolumità personale, ma di guerre e rivolte interne, la gente non ne può più, finalmente sono in parecchi a uscire dal coma indotto, ma brutta me la vedo, altro che Putin, il cattivone di turno e Killary peggiorerà la situazione perché verrà eletta, eccome......Anonymous.
RispondiElimina"Si avvicinano le elezioni e la sinistra ha bisogno di vincere ancora grazie al voto dei “migranti” e così non solo si impennano le naturalizzazioni d’ufficio con cui si regala la cittadinanza (soprattutto – secondo i dati – a magrebini e subsahariani) ma si alza la soglia delle “marachelle” tollerate."
RispondiEliminaE' quello che sta accadendo anche qui. Leggevo giorni fa la legge sullo ius soli.
inoltre chi tenta di difendersi è denunciato al pari dell'aggressore, per il quale non c'è alcuna garanzia della pena... il resto: strana tolleranza e buonismo anche giudiziario nei confronti di stranieri che delinquono è cronaca di tutti i giorni...
http://www.ilgiornale.it/news/politica/referendum-sbarca-africa-fronte-s-arruola-i-masai-1321304.html
RispondiEliminaL'articolo di Vatican Insider insiste nella strategia di costituire una "categoria" : gli "oppositori", con tutta la fenomenologia annessa e connessa, compresi gli intermezzi geopolitici (Putin). Una categoria da usare pretestuosamente, che comprende chiunque non abbia portato il cervello all'ammasso, con accenti particolarmente delegittimanti soprattutto per chi sia in grado di proporre argomenti teologici.
RispondiEliminaNel suo piccolo anche Brescia (settimanale diocesano) si muove...
RispondiEliminahttp://www.lavocedelpopolo.it/opinioni/il-complottismo-impera
M
@ Fabrizio e Irina:
RispondiEliminaprovate a cercare su vatican.va sotto Encicliche di Papa Leone XIII alla data 8 dicembre 1892; si trovano «Inimica vis» e «Custodi di quella Fede», due documenti, tra loro connessi (portano la stessa data), contro la massoneria, il primo indirizzato dal Santo Padre ai Vescovi e scritto in latino, il secondo indirizzato al popolo italiano e scritto in italiano. Il problema è che la pagina di «Custodi di quella Fede» in italiano riporta la traduzione di «Inimica vis» e non il testo di «Custodi di quella Fede» (mentre la traduzione inglese, non so quanto fedele, è al posto giusto). Caso vuole (!!) che in Custodi di quella Fede il Papa, tra le altre cose, dica al popolo italiano: «Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizii ad essa aggregati badisi ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga. E non pur di coloro che, palesemente empii e libertini, portano in fronte il carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio.».
Il documento è assolutamente da leggere, e si trova non sul sito vatican.va ma, ad esempio all'indirizzo http://progettobarruel.comuf.com/novita/16/Leone_XIII_Custodi_di_quella_fede.html
e anche altrove.
Vincenzo
RispondiEliminaScottata dall'esperienza fatta con il fascismo, che la soppresse nel 1923, la massoneria italiana e'oggi nei fatti contro lo Stato nazionale e unitario, approva ogni tipo di regionalismo e di "immigrazione", sostiene l'Unione Europea, l'ONU, ogni forma di organizzazione supernazionale che si sostituisca agli Stati nazionali, oltre ovviamente alla "rivoluzione sessuale". E' tornata da tempo alla sua vocazione originaria piu' pura, che e' cosmopolita e antinazionale, pacifista in nome della fratellanza laica universale. Pero' i c.d. "tradizionalisti" non sembrano essersene accorti, per loro la massoneria e' rimasta sempre quella dell'epoca dell'anticlericalismo risorgimentale e patriottico. A.R.
@A.R.
RispondiEliminaa me pare che i c.d. "tradizionalisti" lo sappiano benissimo che la massoneria è mondialista, globalista, contro lo Stato nazionale e unitario, approva ogni tipo di "immigrazione", sostiene l'Unione Europea, l'ONU, ogni forma di organizzazione supernazionale che si sostituisca agli Stati nazionali, oltre ovviamente alla "rivoluzione sessuale"
RispondiElimina#Josh
Se lo sapessero non continuerebbero nella polemica contro lo Stato unitario italiano, da distruggere perche' prodotto (affermano) della massoneria, di un complotto massonico internazionale contro la Chiesa e la religione cattolica. Polemica tra l'altro condotta con un linguaggio molto violento, con toni da guerra civile, e condita di falsita', quali p.e. i Lager (mai esistiti) dei Savoia, nei quali sarebbero avvenuti stermini di decine di migliaia (!) di prigionieri borbonici (decine di migliaia, addirittura circa 40.000, quasi il 40% dell'Esercito Borbonico, una cifra enorme, e nessuno se ne sarebbe mai accorto). Facendo del Risorgimento e dell'Unita' nient'altro che il prodotto di un complotto massonico internazionale, essi scambiano una parte dei fatti per l'intero processo risorgimentale, tra l'altro alterando anche i dati di questa parte dei fatti, poiche' un disegno massonico internazionale per far nascere uno Stato italiano unitario non e' mai esistito, ne' poteva esistere andando contro (l'esistenza di uno Stato unitario italiano) agli interessi di praticamente tutte le potenze europee, nelle cui classi dirigenti i massoni erano ben presenti (anche in quella austriaca). La polemica antirisorgimentale e antiunitaria attuale dei c.d. "tradizionalisti" di varia schiera e' rimasta ferma alla seconda meta' dell'Ottocento. Ragazzi, datevi una mossa. A. R.
A.R ah ho capito quel che vuoi dire, -davvero, non era così immediato- ma non puoi dire che tutti i tradizionalisti credano quel che hai scritto e soprattutto non siano consapevoli del presente. O forse che i modernisti invece sarebbero consapevoli del presente, o piuttosto vittime più o meno consapevoli dello stesso?
RispondiEliminaNe conosco pur tanti di Trad. che non si pongono nemmeno il problema, oggi, perchè hanno scelto la Tradizione (della Chiesa) come via maestra per la spiritualità e l'adorazione, al resto non pensano nemmeno.
Resta però che Garibaldi con la massoneria inglese c'entrava (avere un bel passaggio nel mediterraneo non faceva mica schifo) e non solo lui, e la distruzione dei Borbone che erano una superpotenza, ha impoverito l'Italia per un verso, e tutto il Sud; per altro verso i Savoia, e l'Unità hanno spogliato il Sud (Napoli era seconda solo a Parigi) (dimentichi anche la quasi scomparsa dello Stato della Chiesa);
penso che molti del Sud non è che non siano ferrati nelle cose del presente, o fermi alla considerazione della massoneria ai tempi risorgimentali, al di là anche di alcune cose non tutte comprovate, ma che tocchino con mano ogni giorno la spoliazione degli onori e dei beni e della posizione privilegiata delle loro terre (ex) grandiose e quanto tutto sia andato via per una sorta di esproprio a centri di potere come Milano e Torino (e questo fu vero anche a livello industriale, proprio nei tempi di cui dici tu).
Visto che di riprese vere e proprie non ce ne furono mai, e i problemi quotidiani pungono da un pezzo, non è che non capiscono cosa sia la massoneria internazionale oggi, ma patiscono ancora gli effetti dello spostamento/sottrazione plateale di un centro di potere e cultura, e di un baricentro economico che aveva dimensioni continentali e oltre, pagandolo in prima persona da generazioni...e in più devono sentirsi anche presi in giro dall'Italietta. (io comunque sono del Nord a tutti gli effetti, ma farebbe rodere anche me, per dirla chiara)
Rimane che chi ha scelto la Tradizione, lo fa non per revanchismo (anche legittimo) ma come via a una giusta adorazione, in un mondo in cui non si sa nemmeno più cosa si celebri anche in Chiesa.
Sono convinto che questo sia l'atteggiamento della maggior parte che frequenta sia il blog, sia il mondo tradizionale.
RispondiElimina# Replica sotto forma di postilla, non di polemica
Qui non si tratta tanto di enumerare per l'ennesima volta le magagne del Risorgimento, del modo con il quale e' stata fatta l'unita' di'Italia. La critica al Risorgimento si puo'dire sia coeva al Risorgimento stesso. Io sono tra coloro secondo i quali la cosa migliore sarebbe stata un'Italia federale o confederale ridotta a tre Stati: quello savoiardo ampliato, quello del Sud ampliato; lo Stato Pontificio ridotto al Patrimonio di S. Pietro originario (al Lazio), perche' il Papa non era piu' in grado da decenni di governare il suo Stato, che oltretutto tagliava l'Italia in due e ne impediva qualsiasi sviluppo, non solo unitario ma anche federale o confederale.
La storia non si fa con le ipotesi post festum, lo sappiamo. Pero', se i Borboni si fossero sentiti "italiani" e avessero voluto avere una politica italiana, invece di starsene contenti e passivi "tra l'acqua santa e l'acqua salata", come disse Ferd. II, avrebbero (gia' nel '48) potuto contrare l'espansionismo piemontese e dividersi l'Italia con i Savoia, lasciando appunto al Papa il Patrimonio di S. Pietro, dietro compenso e garanzie internazionali varie. Ci sarebbe voluta un po' di spregiudicatezza e un po' di...fantasia politica.
Preoccupa, come e' stato notato, il fatto che la critica al Risorgimento e all'Italia ha assunto, presso il mondo tradizionalista, negli ultimi anni aspetti singolari, grazie alla fabbricazione di autentici miti e, nello stesso tempo, alla diffusione, via internet, di una atmosfera di vero e proprio odio, non solo per lo Stato unitario ma per l'Italia in quanto tale, in quanto nazione. Si e' cosi' fatta circolare quest'idea assurda di un Regno borbonico grande potenza, anche economica, che faceva ombra all'Inghilterra, la quale avrebbe deciso di distruggerlo mettendo in moto Garibaldi e la massoneria internazionale.
Garibaldi rappresenta certamente la componente massonica del moto risorgimentale ma non bisogna creare favole. Quale "grande potenza", e che metteva ombra all'impero britannico? Vogliamo scherzare? Senza l'aiuto inglese durante le guerre napoleoniche mai i borboni sarebbero ritornati sul trono. Ma ce lo vogliamo ricordare l'episodio del monopolio dello zolfo siciliano? Gli inglesi lo detenevano e ne investivano i profitti al di fuori del Regno. Quando Ferd. II tento' di trasferirlo ad una compagnia francese, che si impegnava ad investirne almeno una parte nel Regno, il governo di Sua Maesta' mando' la flotta a bloccare Napoli. Il re ristabili' subito il monopolio agli inglesi e dovette indennizzare i francesi, per la rescissione del contratto (1840 o 44). Questa era la realta' dell'Italia preunitaria, che adesso si vorrebbe trasfigurare in un'epoca di grandi potenzialita' inespresse delle cosiddette "nazionalita' spontanee" (?), ristabilendo le quali ci si salverebbe dai poteri forti, dall'Unione europea etc. Ritornare alle "nazionalita' spontanee" ossia ridividerci in regioni-Stato in attesa della restaurazione di chissa' quale Impero (carolingio, asburgico?) significherebbe solo accelerare la nostra caduta in braccio all'Africa, che dobbiamo invece combattere ritrovando in primo luogo lo spirito dell'unita' nazionale, il senso di una patria italiana, oggi smarrito, a quanto pare, anche presso la cosiddetta "destra". A. R.