Come sapete, il documento: “Fare chiarezza”. Nodi irrisolti dell'Amoris Laetitia. L'appello di quattro Cardinali al papa, è rimasto privo di risposta ed è stato reso pubblico, al fine di lanciare e approfondire la riflessione sui problemi sollevati, che riguardano l'intero edificio della morale cattolica. Esso rivolge al Papa 5 brevi domande sotto forma di “Dubia” che comportano un breve “responsum” (cioè una risposta “sì” o “no”).
Ѐ giusto si sappia che le preoccupazioni dei cardinali sono condivise anche da molti fedeli, anche a fronte della gogna mediatica cui sono sottopposti con crescente accanimento in accuse e pretestuosi fraintendimenti su natura e scopi della loro iniziativa. Chi vuole pertanto può firmare la petizione promossa da Life SiteNews e condividerla.
RispondiElimina@ OT - l'intervista di mons. Livi a La nuova buss. quotidiana sui Dubia dei 4 cardinali.
L'intervista e' stata segnalata da un lettore. Mons. Livi appoggia in modo netto l'iniziativa dei quattro cardinali, spiegando bene le implicazioni teologiche della situazione. Forse si potrebbe pubblicarla anche su Chiesa e post concilio, se possibile?
Grazie dell'attenzione, A. R.
RispondiElimina@ OT - l'intervista di mons. Livi a La nuova buss. quotidiana sui Dubia dei 4 cardinali.
L'intervista e' stata segnalata da un lettore. Mons. Livi appoggia in modo netto l'iniziativa dei quattro cardinali, spiegando bene le implicazioni teologiche della situazione. Forse si potrebbe pubblicarla anche su Chiesa e post concilio, se possibile?
Grazie dell'attenzione, A. R.
Grazie per l'opportunità Mic.
RispondiEliminaFirmiamo e facciamo firmare
RispondiEliminaPreghiamo il Signore che dia a questi servi fedeli la vittoria sul male,affinché la chiesa unita risplenda della grazia dello Spirito Santo che illumini ogni uomo alla conversione!
RispondiEliminafirmato
RispondiElimina
RispondiEliminahttp://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1724_Belvecchio_Preti_spudorati.html
Preti spudorati: il contro-concilio di Trento a Trento
Voluto fortemente dalla CEI, riportano le varie testate… che cosa?
Il contro-concilio di Trento!
Una mossa propagandistica che vuole suggellare con un gesto irriverente, dirompente e ai limiti della blasfemia la clamorosa svolta impressa da Bergoglio alla storia della Chiesa e alla dottrina cattolica apostolica.
Realizzato il giro di boa con la pseudo canonizzazione di Lutero tra le brume svedesi, i valenti preti italiani che fanno capo a quello che un tempo era il corpo episcopale cattolico, hanno pensato bene, d’accordo con l’“arcipelago” protestante della penisola, di sancire la resa incondizionata della neo-chiesa conciliare in quel di Trento: stessa città e stesse chiese in cui i vescovi cattolici del tempo condannarono in maniera irreformabile la rivoluzione del monaco tedesco contro la Chiesa di Cristo….
Era prevedibile che l’atto sconsiderato di Bergoglio aprisse la strada a nuove iniziative atte ad accentuare la protestantizzazione della Chiesa cattolica, iniziata col nefasto Vaticano II.
Ma perché scegliere proprio Trento, a distanza di pochi giorni dalla resa incondizionata di Bergoglio, se non per colpire l’immaginario collettivo in modo da indurlo a considerare che il Concilio di Trento è morto e sepolto?
A Trento, la Chiesa cattolica condannò la sovversione della dottrina e della vita cattoliche… a Trento la neo-chiesa conciliare riabilita la sovversione e sancisce che la Chiesa cattolica è superata: a partire da Lund e da Bergoglio si dà inizio ad una nuova fase della vita della Chiesa, la fase della equiparazione ufficiale tra l’errore e la verità, la fase dell’abbandono definitivo del principio di non contraddizione, che intende stabilire che due cose da sempre opposte oggi devono essere considerate coincidenti.
Questo nuovo sovversivo avvenimento, fortemente voluto dalla CEI, ha visto primeggiare alcuni campioni della moderna concezione anticattolica ormai imperante in seno alla neo-chiesa conciliare… un tempo cattolica. Intanto l’immancabile cardinale Walter Kasper, nella veste, tra l’altro, di “animatore”; quindi l’immarcescibile monsignor Bruno Forte, nella veste di “teologo”. E questi valenti campioni dell’anticattolicesimo hanno evidenziato uno dei “doni” della “riforma”: la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa, proposta e attuata da Lutero e fatta propria dal Vaticano II. Naturalmente si tratta di una solenne bufala, usata come grimaldello per introdurre nella vita della Chiesa la libera interpretazione della Sacra Scrittura a proprio uso e consumo – sull’esempio di Lutero – e l’abbandono della Tradizione e del Magistero millenario dei Papi – sulla base del Vaticano II.
Per sancire in modo particolarmente incisivo la valenza di “contro-concilio di Trento”, i lavori si sono svolti nella stessa Basilica di Santa Maria Maggiore in cui si svolsero le sedute del Concilio tridentino, e si sono conclusi nel Duomo di Trento, dove vennero solennemente proclamati i decreti e i canoni del Concilio tridentino. Il tutto con la benedizione dell’attuale vescovo di Trento, Lauro Tisi, accompagnato da Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, i quali, insieme a certi “pastori” protestanti, hanno anche diretto una sorta di celebrazione comune nella quale hanno spezzato – letteralmente – un pane e lo hanno distribuito ai convenuti……
Anna
Ho firmato: 8.056
RispondiEliminaGrazie Anna,
RispondiEliminaorribile a vedersi e prenderne atto!
Pubblicherò l'intero testo. Siamo inondati. Il dopo Bergoglio è uno tsunami terrificante. E non credo di usare termini allarmisti: è la tragica realtà.
Rimanere saldi nella preghiera e anche nella riaffermazione della Fede Apostolica.
Il Vaticano estende sine die la facoltà di confessare ai sacerdoti della FSSPX, cit. Rorate Caeli
RispondiEliminaFirmiamo e facciamo firmare
RispondiEliminaHo già pubblicato la notizia: Misericordia et misera, al n.12: "fino a nuove disposizioni" resta valido il Sacramento della Riconciliazione amministrato nelle chiese officiate da sacerdoti della Fraternità San Pio X.
RispondiEliminaLeggo ora nel “Corriere della sera” (http://www.corriere.it/cronache/16_novembre_21/papa-sacerdoti-assolvano-chi-commette-aborto-555f024a-afda-11e6-a471-71884d41097a.shtml): d’ora in poi, qualunque sacerdote potrà assolvere dalla scomunica “latae sententiae” per il delitto di procurato aborto (cànone 1398). Così almeno capisco io il senso dell’articolo, che come sempre è confuso (si parla non della scomunica ma del peccato).
RispondiEliminaQui il papa rischia d’esser responsabile d’un orrendo spargimento di sangue: anche se ribadisce con forza che l’aborto è un grave peccato (meno male!), render più facile l’assoluzione da un delitto non significa, in pratica, fare scemare la consapevolezza, già scarsissima (lo dice lui, a ragione), della sua gravità? Bene la misericordia, ma i poveri bambini indifesi fatti a pezzi nella pancia delle loro mamme non meritano d’esser difesi con tutti i mezzi? La mia faccia diventa sempre più inespressiva!
Maso
Sono d'accordo con lei Maso, però mi permetto di dire che se una persona si pente di un delitto, se si pente veramente, è chiaro che può ricevere l'assoluzione! Gli abortisti convinti e incalliti non penso proprio che si accosterebbero al sacramento della confessione per chidere perdono di un crimine che per loro non è tale ma è visto "solo" come un "diritto" . Per costoro vale sempre ciò che ha detto il Signore Gesù, cioè che il peccato contro lo Spirito non è perdonabile. La situazione è molto complessa, difficile e non sminuibile. Non credo che Papa Francesco abbia cocesso una una possibilità del genere senza tener conto di queste basi fondamentali. Poi su altri gesti poco fausti compiuti da lui si può essere certamente critici, ma su questo non me la sento proprio!
EliminaJoseph1903
C.S.
Vedo ora che la lettera apostolica effettivamente sembra parlare d’assoluzione dal peccato, non dalla scomunica: ma non era così già prima, se si parla solo del peccato? E chi può assolvere dalla scomunica, ora?
RispondiEliminaIl testo latino, di cui gli altri non sono che traduzioni, non è pubblicato nel sito del Vaticano. L’italiano poi è molto dubbio: “... concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto”. La confusione regna sovrana, e i documenti ufficiali del papa sono scritti, a quanto pare, colla ponderazione e l’accuratezza di chi aspetta un mezzo pubblico alla fermata, mentre piove e gli fan male i denti.
Maso
Quandoi sacerdoti vengono autorizzati dal vescovo, in occasione di qualche festa diocesana per esempio o di qualche pellegrinaggio, ad assolvere dal peccato di aborto l'assoluzione è contestuale all'eliminazione della scomunica, cioè l'assoluzione vale per tutte e due le cose .
RispondiEliminaAntonino
Non riesco a firmare perchè il sito non è supportato (?).
RispondiEliminaPrendere atto , non commentare . Evidentemente e' uno strumento nelle mani di Dio per suscitare in coloro che leggono preghiere , preghiere , preghiere .
RispondiEliminaDio ricolmi di pace e di misericordia l'anima sua .
Mamma , aiutaci ad essere vittoriosi su noi stessi !
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/11/vaticano-devia-dalla-fede.html
Magníficat *
ánima mea Dóminum,
et exsultávit spíritus meus *
in Deo salvatóre meo,
quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ. *
Ecce enim ex hoc beátam me dicent
omnes generatiónes,
quia fecit mihi magna, qui potens est,
et sanctum nomen eius,
et misericórdia eius in progénies et progénies
timéntibus eum.
Fecit poténtiam in bráchio suo,
dispérsit supérbos mente cordis sui;
depósuit poténtes de sede
et exaltávit húmiles;
esuriéntes implévit bonis
et dívites dimísit inánes.
Suscépit Israel púerum suum,
recordátus misericórdiæ,
sicut locútus est ad patres nostros,
Abraham et sémini eius in sæcula.
Glória Patri, et Fílio *
et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, *
et in sǽcula sæculórum.
Amen.
Preghiamo anche per questo redento .
RispondiEliminaDio lo ricolmi di ogni bene .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/21/chiesa-cattolica-e-in-atto-una-guerra-civile/3206870/
Ma....Melloni e Politi hanno così poca memoria da aver già dimenticato quanti oppositori avevano Giovanni Paolo II e a noi più vicino Benedetto?
RispondiEliminaCon una differenza però: costoro erano avversati dai nemici di Cristo e drlla Chiesa.
Francesco da questi ultimi è amato e osannato come amico e alleato. Mentre i suoi "nemici" non sono altro che amici dei predecessori.
Capite la posta in gioco?
Capite cosa sta succedendo alla Chiesa?
http://www.lafedequotidiana.it/vescovo-wrobel-la-amoris-laetitia-non-stata-scritta-bene/
RispondiEliminaGesù disse ai suoi discepoli: « Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri » (Gv 13,34).
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.
Questa preghiera fu apposta da Leone XIII in calce all’enciclica Quamquam pluries del 15 agosto 1889. La devozione a san Giuseppe, già dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870, fu particolarmente sostenuta da Leone XIII che, eletto papa il 20 febbraio 1878, mise fin dall’inizio il suo pontificato «sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa» (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878).
Non riesco a firmare l'appello. Si puo' fare qualcosa? Grazie.
RispondiEliminaLUBLINO, IL VESCOVO WROBEL: «I CARDINALI HANNO FATTO BENE A CHIEDERE CHIARIMENTI SU AMORIS LAETITIA»
RispondiEliminahttp://www.iltimone.org/35345,News.html
«I 4 cardinali hanno fatto bene a chiedere chiarimenti su Amoris Laetitia. Semmai era doveroso rispondere loro. Il primato della carità comincia dai vicini». Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana monsignor Jozef Wrobel, vescovo polacco, ausiliario di Lublino, sui Dubia sollevati da quattro cardinali.
RispondiEliminaEccellenza Wrobel che cosa pensa della lettera di chiarimenti su Amoris Laetitia inviata da quattro cardinali al Papa?
«Hanno fatto bene ed hanno esercitato correttamente quello che prevede il diritto canonico. Penso che sia non solo un diritto, ma persino un dovere. E sarebbe stato giusto rispondere alle loro osservazioni. Loro non facevano domande sul tempo del giorno dopo, ma su questioni che riguardano la dottrina della Chiesa e dunque sui fedeli».
...
Immigrazione, che fare?
«L’accoglienza è nello spirito cristiano. Tuttavia, in teologia morale esiste il primato nella carità. Si pensa prima ai più vicini, ai prossimi, per arrivare dopo ai lontani. E allora dobbiamo prima di tutto assicurarci che chi vive accanto a noi, parenti, figli, genitori concittadini stiano bene e solo dopo badare a chi viene da fuori. La demagogia non porta da nessuna parte».
Intanto i tg continuano sul papa delle riforme ostacolato da alcuni cardinali e teologi... e il mito continua
RispondiElimina@ Anonimo 13:30
RispondiEliminaha tutto il plauso di chi, per i suoi propri interessi, lo tiene in piedi. Ovviamente.
La domanda e' :
RispondiElimina"Se i 4 discepoli avessero rivolto i dubia a NSGC , Egli avrebbe eluso la risposta ? Si sarebbe sottratto a un dovere , a un impegno "?