Vedi precedenti qui - qui - qui.Ieri, 24 gennaio 2017, nell’udienza con il Santo Padre, Sua Altezza Em.ma Fra’ Matthew Festing ha rassegnato le dimissioni dall’ufficio di Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta.Oggi, 25 gennaio, il Santo Padre ha accettato tali dimissioni, esprimendo a Fra’ Festing apprezzamento e riconoscenza per i sentimenti di lealtà e devozione nei confronti del Successore di Pietro e la disponibilità a servire umilmente il bene dell’Ordine e della Chiesa. Il governo dell’Ordine sarà assunto ad interim dal Gran Commendatore finché verrà nominato il Delegato Pontificio. (!?)
Il portavoce del Sovrano Militare Ordine di Malta ha confermato che il Principe e Gran Maestro, Robert Matthew Festing, a seguito della richiesta di Papa Francesco, ha presentato formalmente le sue dimissioni. Le parole dell'alto funzionario sono state laconiche: "Il Papa ha chiesto le sue dimissioni e lui ha accettato". Fino a questo momento il website dell'Ordine, spesso molto aggiornato e tempestivo, non dà nessuna notizia al riguardo.
Diverse agenzie internazionali nel dare la notizia ovviamente ricordano la vicenda che ha contrapposto il Vaticano e l'Ordine in merito all'estromissione del Gran Cancelliere, Georg Freiherr von Boeselager, ritenuta da più parti del tutto arbitraria. Il Papa aveva nominato una Commissione di cinque persone con lo scopo di raccogliere informazioni ed elementi e poi informare la Sede Apostolica sulla complessa vicenda.
Ora l'Ordine sarà transitoriamente guidato, fino alla scelta del nuovo Gran Maestro, dal secondo nella gerarchia, il Gran Commendatore, Ludwig Offmann von Rumerstein. [fonte il sismografo]
Notate la differenza di toni nel dare la notizia tra il Sismografo (vedi supra) - che notoriamente non figura tra le voci ufficiali della Santa Sede, ma è una sua emanazione: è curato da giornalisti della Radio Vaticana e ricade sotto la supervisione della segreteria di Stato - e l'agenzia adncronos, meno lapidaria:
Diverse agenzie internazionali nel dare la notizia ovviamente ricordano la vicenda che ha contrapposto il Vaticano e l'Ordine in merito all'estromissione del Gran Cancelliere, Georg Freiherr von Boeselager, ritenuta da più parti del tutto arbitraria. Il Papa aveva nominato una Commissione di cinque persone con lo scopo di raccogliere informazioni ed elementi e poi informare la Sede Apostolica sulla complessa vicenda.
Ora l'Ordine sarà transitoriamente guidato, fino alla scelta del nuovo Gran Maestro, dal secondo nella gerarchia, il Gran Commendatore, Ludwig Offmann von Rumerstein. [fonte il sismografo]
Notate la differenza di toni nel dare la notizia tra il Sismografo (vedi supra) - che notoriamente non figura tra le voci ufficiali della Santa Sede, ma è una sua emanazione: è curato da giornalisti della Radio Vaticana e ricade sotto la supervisione della segreteria di Stato - e l'agenzia adncronos, meno lapidaria:
... il portavoce dell’Ordine che ricorda anche che “tecnicamente Festing è ancora il Gran Maestro dell’Ordine”. Si tratterà ora di adempiere alle procedure richieste dalla Carta Costituzionale dell’Ordine ma la decisione, a quanto fanno sapere dall’Ordine di Malta, è presa e non si torna indietro. Come prevede la Carta Costituzionale dell’Ordine, il Gran Maestro, che solitamente è in carica a vita, ora dovrà presentare la richiesta di dimissioni al Sovrano Consiglio che procederà a votazione. Ma, a quanto spiega il portavoce dell’Ordine di Malta, la decisione del Gran Maestro dovrebbe essere irrevocabile. “Ha visto il Papa ieri che gli ha chiesto di dimettersi e credo che il Gran Maestro non tornerà sui suoi passi. Tecnicamente è ancora il Gran Maestro dell’Ordine, ma non penso revocherà la decisione”, spiega ancora il portavoce.
Le dimissioni del 67enne Mattew Festing arrivano dopo le frizioni che hanno avuto origine in seguito all’allontanamento, lo scorso dicembre, del Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager. Sul numero due dell’Ordine, secondo indiscrezioni, pende l’accusa di aver permesso la distribuzione di preservativi in Africa. Proprio per fare luce sulla faccenda, il Papa, lo scorso dicembre, ha creato una commissione ad hoc con cinque esponenti. Ne è seguita la risposta dell’Ordine di Malta nella quale si spiegava che non c’era alcuna intenzione di collaborare con la Santa Sede: “Il Gran Magistero appresa la decisione – diceva una nota ufficiale – ha appreso della decisione della Santa Sede di nominare un gruppo per far luce sulla sostituzione del precedente Gran Cancelliere. La sostituzione del precedente Gran Cancelliere è un atto di amministrazione interna al governo del Sovrano Ordine di Malta e di conseguenza ricade esclusivamente nelle sue competenze. La nomina di cui sopra è il risultato di un equivoco della Segreteria di Stato della Santa Sede”. Lo scorso 17 gennaio l’intervento del Papa: “La Santa Sede confida nella piena collaborazione di tutti in questa fase così delicata, e attende la relazione del gruppo per adottare, in ciò che le compete, le decisioni più opportune per il bene del Sovrano Ordine Militare di Malta e della Chiesa”. Oggi la notizia delle dimissioni del Gran Maestro Festing.
La versione di Tornielli su La Stampa:
RispondiElimina....
A chiedere con forza la rimozione di Boeselager era stato il cardinale americano Raymond Leo Burke, patrono dell'Ordine di Malta, che aveva invocato l'avallo del Papa all'operazione durante un'udienza nel novembre 2016. Francesco aveva preparato una lettera indirizzata a Burke, nella quale si chiedeva di vigilare sul rispetto della morale cattolica ma si chiedeva anche di risolvere il problema con un dialogo all'interno dell'Ordine stesso. Non è chiaro se quella lettera sia stata resa nota ai vertici dei Cavalieri, mentre il Gran Cancelliere, numero due dell'Ordine, veniva comunque rimosso nonostante la richiesta del Pontefice di affrontare diversamente il problema.
Boeselager non ha accettato passivamente la sua defenestrazione e si è appellato alla Santa Sede. Dopo due lettere del Segretario di Stato, che ricordavano l'autentico contenuto della lettera papale invitando - invano - a riconsiderare la rimozione del Gran Cancelliere, Francesco ha nominato una commissione guidata dall'arcivescovo Silvano Tomasi, chiamata a far luce sulla vicenda.
Questo papa alla fine "normalizza" e fa allineare tutti.
RispondiEliminaNotizia confermata posso dunque togliere il "se" dal mio commento del post precedente e ridire qui che abbiamo ancora una prova che la Chiesa di Cristo si è trasformata in un regime totalitario ben lontano dalla chiesa della tenerezza e della miseriscordia tanto vantata dalla corte mediatica, nella neochiesa si tagliono le teste, si allontanano gli importuni, gli ostacoli vengono tolti senza pietà.
RispondiEliminaSul totalitarismo vaticano propongo di rilegegre l`articolo di Colafemmina che già nel 2014 analizzava con lucido realismo la situazione :
http://www.inoreader.com/article/3a9c6e7d68c635db
In pratica sembra confermato il classico caso di ubbidienza al Papa anche di fronte ad un ordine ingiusto.
RispondiEliminaConfermata anche l'attitudine vendicativa del Papa attualmente regnante.
Questo Pontefice ha schierato al suo fianco tutto il quarto potere.
RispondiEliminaSi aspetta con trepidazione il nuovo Gran Maestro di sangue germanico, ma nessuno osi dubitare della ortodossia teutonica! Per citare il presidente della Associazione Tedesca dell'ordine, Erich Lobkowicz, "non c'è alcun insegnamento della Chiesa a cui non aderiamo! Chiedete ai nostri Cardinali e Vescovi": Marx, Kasper e Lehmann garantiscono!
RispondiEliminaEd evidentemente l`inenarrabile Tornielli con i suoi grassetti ne approffitta per lanciare una freccia avvelenata contro il cardinal Burke!
RispondiEliminaIl filo con cui Bergoglio e la sua corte di turiferari stanno tessendo la loro trama è non solo bianco e sempre più visibile ma anche molto spesso e grezzo.
OT. Antonio Socci. Notável :
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/trump-hitler-bergoglio-non-smentisce-cio-gli-viene-attribuito-non-si-scusa-un-insulto-un-capo-popolo-americano-puo-provocare-un-colossal/
RispondiEliminaScriveva de Mattei l`11 gennaio scorso:
"C’è da augurarsi che il Gran Maestro Fra Matthew Festing e il Sovrano Consiglio che lo assiste sappiano resistere con fermezza alle forti pressioni che stanno ricevendo in questi giorni."
http://www.corrispondenzaromana.it/chi-vuole-sfasciare-lordine-di-malta/
Apparentemente nessuno può o sa resistere alla volontà del VdR.
Le dimissioni imposte del Gran Maestro configurano un gesto che proietta una luce cupa su questo scorcio di pontificato.
RispondiEliminaQuel che ho sempre mal sopportato del progressismo liberale all’interno della Chiesa è la sua arroganza totalitaria. Quanto vive oggi la Chiesa sotto la dittatura di Bergoglio e del suo direttorio è però ben altra cosa rispetto alle spallate che il progressismo militante intendeva assestare al papato e al magistero. Siamo in poche parole al di là dei soliti schieramenti e dunque è diventata anche obsoleta l’arroganza che si è trasformata in protervia, in dispotismo rancoroso, in intolleranza bolscevica.
RispondiEliminaDi questo fenomeno dovrebbero preoccuparsi non tanto i cosiddetti conservatori e quella parte minoritaria di essi che suole essere definita “tradizionalista”, ma proprio gli ex progressisti che hanno partorito un monstrum ormai incontrollabile e che rischia di fagocitarli per primi.
Il progressismo cattolico ha fatto presa infatti in gran parte su uomini di Chiesa in buona fede, certi che un maggiore coinvolgimento della Chiesa nelle battaglie sociali, uno snellimento dell’apparato ecclesiastico all’essenziale, una maggiore cura pastorale delle anime smarrite, avrebbe favorito una riscoperta del Vangelo autentico, privo di sovrastrutture umane. Di qui l’innamoramento per Bergoglio, considerato un fautore di questa politica ecclesiale, volta alla riscoperta dell’ “autenticità” del cristianesimo (istanze tra l’altro di retroguardia, ferme agli anni ’60-’70) . Purtroppo per loro i progressisti devono oggi riconoscere che le loro istanze vengono usate da Bergoglio e dal suo direttorio con un cinismo strategico senza pari per far compiere alla Chiesa un cammino opposto. Da antagonista di un mondo fondato sulle ineguaglianze e la prepotenza ideologica ed economica di una élite, a sua compagna di merende. Questo rischia di diventare la “nuova” Chiesa disegnata quotidianamente dai novelli robespierre in porpora. E non è un caso se i ranghi del nuovo totalitarismo vaticano siano costituiti principalmente da diplomatici, ossia da quei vescovi privi della benché minima formazione pastorale e adusi a trattare e confrontarsi con ambasciatori, capi di Stato, burocrati e funzionari più che con famiglie in difficoltà, disoccupati, sofferenti, moribondi ed oppressi in genere.
Il progetto dunque va ben oltre il progressismo e il conservatorismo, entrambe pulsioni interne alla Chiesa, e ha come unico scopo quello di trasformare la Chiesa in un mero strumento di controllo sociale al servizio di quelle élites economiche e politiche che la Chiesa per prima dovrebbe contrastare apertis verbis. In un mondo occidentale sempre più acceso da incalzanti tensioni sociali e da un divario crescente fra ricchi e poveri la Chiesa deve anestetizzare le masse edulcorando la loro condizione, esaltando la povertà e l’uguaglianza senza mai denunciare o contrastare i poteri che le determinano, senza mai contrastare la deriva morale che è un prodotto di quei poteri, offerto alle masse quale sicuro strumento di controllo e condizionamento. La Chiesa dovrebbe invece combattere fieramente l’ideologia disumana applicata alla vita quotidiana degli uomini, dovrebbe ostacolarne il tentativo di cambiare radicalmente l’assetto della societas humana trasformandola in individualismo controllato e finalizzato al consumo, dovrebbe in sintesi essere perpetuo testimone di quel legame indissolubile fra Creatore e creatura che impone a quest’ultima dei freni e nello stesso tempo la valorizza attraverso il riconoscimento della sua dignità spirituale.
...
Magnífico análisis. Esta es la verdad. Menos mal que aun hay personas que tienen ojos para ver la tremenda realidad.
Elimina"Quel che ho sempre mal sopportato del progressismo liberale all’interno della Chiesa è la sua arroganza totalitaria!"
RispondiEliminaL'arroganza totalitaria è una caratteristica imprescindibile del progressismo "liberale". Metto le virgolette, perché si può discutere quanto si vuole sul liberalismo e i suoi difetti, ma il punto è che il progressismo non è liberale: si traveste da liberale per conquistare il potere, quando rinfaccia i presunti modi oppressivi di chi al progressismo si oppone; una volta gabbato lo popolo e conquistato il potere si sbarazza di ogni costume liberale. Francesco e i suoi sono perfettamente in linea con questo modo di fare.
--
Fabrizio Giudici
Mic,
RispondiEliminase vuoi risalire alla fonte dell'articolo di Colafemmina, risulta rimosso e Colafemmina è una delle voci silenziate con i metodi qui evidenziati...
Scusate il suggerimento tecnico che è in parte OT... ma può tornare utile. Quando trovate un pezzo su internet che ritenete importante e temete possa sparire, oltre all'ovvia soluzione di farne una copia locale (ad es. "stampandolo" in PDF), cosa che risolve il problema alla radice, ma rende poi un po' complessa la condivisione pubblica, potete usare strumenti come questo:
RispondiEliminahttps://archive.is/
Creano una copia di tutta la pagina che gli indicate e la rendono disponibile con un URL pubblica e condivisibile. Ovviamente nessuno garantisce che archive.is resista in eterno... comunque è meglio di niente. Archive.org poi fa questo lavoro in totale autonomia con tutto il web, ma vista l'enormità dei documenti che si prefigge di "fotografare" lavora a campione e quindi non cattura necessariamente tutto.
--
Fabrizio Giudici
L`articolo di Colafemmina è leggibile nel link che ho messo più sopra e che rimetto qui, è nell`archivio del blog ed effettivamente quella di Colafemmina è una voce di cui si senta la mancanza.
RispondiEliminahttp://www.inoreader.com/article/3a9c6e7d68c635db
Notate la differenza dei toni tra la fonte da cui ho preso la notizia stamattina (il sismografo) e quella più asettica e per questo non prevenuta e con maggiori dettagli dell'adncronos, che ho aggiunto...
RispondiEliminahttp://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/01/25/0057/00139.html
RispondiElimina"Nominato il Delegato Pontificio"?! Spero sia un refuso o una perifrasi per dire "Eletto il Gran Maestro"
NON CENTRA CON IL TEMA TRATTATO MA VI PREGO DI DIFFONDERE, GRAZIE
RispondiEliminahttp://citizengo.org/it/ed/40268-stop-gender-scuola-no-allo-spettacolo-faafaine?m=5
RispondiEliminaAntonio Socci su Facebook
IN EFFETTI OGGI E' ACCADUTA UNA COSA ANCORA PEGGIORE DELLA DEFESTRAZIONE DI Fra 'Matthew Festing, SCRIVE IL CATHOLIC HERDALD: "l'annuncio dato oggi secondo cui il Papa insedierà un delegato apostolico alla guida dell'Ordine. In effetti, questo abolisce l'Ordine come entità sovrana. Secondo il diritto internazionale, quello che stiamo vedendo è effettivamente l'annessione di un paese con un altro".
"Il governo dell’Ordine sarà assunto ad interim dal Gran Commendatore finché verrà nominato il Delegato Pontificio."
RispondiEliminaMa che vuol dire? Che l'Ordine è commissariato?
"È possibile che un Papa voglia sfasciare questa istituzione, gloria della Cristianità? "
RispondiEliminaSi domandava de Mattei nell` articolo che ho linkato più sopra.
Niente è impossibile a Jorge Bergoglio, abbiamo dimenticato quel che ha fatto con i Francescani dell`Immacolata?
Sempre dall`articolo di de Mattei:
"L’articolo 3 della Carta Costituzionale, al paragrafo 1, afferma che «l’Ordine è soggetto di diritto internazionale ed esercita le funzioni sovrane». Queste sono: il potere esecutivo, rappresentato dal Gran Maestro, assistito dal Sovrano Consiglio; il potere legislativo, rappresentato dal Capitolo generale; il Potere giudiziario, rappresentato dai Tribunali Magistrali.
L’Ordine di Malta emette passaporti diplomatici e gode di sedi extraterritoriali a Roma, dove riceve ufficialmente i rappresentanti degli oltre cento Stati con cui intrattiene relazioni da pari a pari. L’Ordine ha rapporti privilegiati con la Santa Sede, ma in piena autonomia. La Santa Sede nomina un Cardinale Patrono e l’Ordine un suo ambasciatore, secondo le norme del Diritto internazionale."
Ma oramai abbiamo capito che Jorge Bergoglio fa e disfa a piacimento, egli si comporta come se fosse al di sopra delle leggi, come se la sua volontà fosse l`unica legge.
E se l'Italia si comportasse nello stesso modo con lo stato vaticano?
RispondiEliminahttp://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2017/01/25/the-vatican-has-destroyed-the-order-of-maltas-sovereignty-what-if-italy-does-the-same-to-the-vatican/?utm_cont
RispondiEliminaInsomma e riassumendo, se leggiamo la stampa di regime, si arriva alla conclusione che Boeselager, membro della frangia tedesca progressista, è andato a lamentarsi dal papa che ha accolto le sue lamentele ed è intervenuto manu militari contro la frangia anglosassone conservatrice (leggi card. Burke)...quel che non si capisce è la novità del Delegato Pontificio !?!
La nomina di un delegato pontificio a capo di un soggetto di diritto internazionale come lo SMOM fa solo ridere i polli. Mutatis mutandis e' un po' come la Grecia che è' stata commissariata tramite la Troika mandata da UE, FMI e compagnia bella. Ma almeno in Grecia si sono salvate le apparenze, qui no. A questo punto muoia Sansone con tutti i filistei. Ricorso dello SMOM alla corte internazionale di giustizia dell'Aja. Poi vediamo come va a finire. Credetemi: per chi ha studiato il diritto internazionale pubblico, questa del commissariamento e' una barzelletta. Uno stato sovrano che ne commissaria un altro. Una sorta di Quisling Vaticano.
RispondiEliminaQualcuno sa se Boeselanger e' legato a Kasper, Lehmann e compagnia bella?
RispondiEliminaOT stamattina Tosatti aveva pubblicato un articolo sullo strano silenzio di Avvenire circa la decisione di Trump di tagliare i fondi pubblici federali alle organizzazione abortiste. Nel pomeriggio l'articolo è scomparso dal blog di Avvenire.
RispondiEliminaStia attento,qui scenderanno in campo fior di Giureconsulti, esperti di Diritto Internazionale.
RispondiEliminaSono vittime del voto di obbedienza. Io non so (colpa mia) quale sia l'esatto contenuto e i limiti di tale voto. Quando l'ordine è manifestamente contrario al bene delle anime e non collima con la dottrina che la Chiesa ha insegnato per duemila anni ? Io che sono laico e non faccio parte di nessuna organizzazione cattolica, quando parroci, vescovi e perfino il Papa fanno affermazioni o propugnano teorie opposte al catechismo di S. Pio X, che ho studiato da bambino, semplicemente li ignoro. Che so crologinino nelle loro eresie. Preghiamo perché si convertano. Ma quelli che hanno fatto voti ? Giorgio
RispondiEliminatragica vicenda, i cui confini si sono potuti spiegare soltanto molto tempo dopo.
RispondiEliminahttps://cronicasdepapafrancisco.wordpress.com/2017/01/25/e-il-card-burke-la-vittima-designata-della-prossima-purga-di-casa-santa-marta/
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1826_Dimissioni_G-M_Cavalieri_Malta.html
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/colpo-papa-ai-tradizionalisti-si-dimette-gran-maestro-ordine-1355578.html
Anna
Chiedo scusa per il lapsus calami. Nel mio commento delle 18,30 alla fine è' da leggersi "dal blog di Tosatti"
RispondiEliminaAnche lui dimessosi sua sponte, liberamente.......ingravescente aetate no, ha solo 63 anni, ma io non le considererei dimissioni, ma defenestrazioni più o meno eleganti, el horror = el terror, lo diceva chi scriveva dall'Argentina e lo conosceva bene.......
RispondiElimina
RispondiElimina~ "E se l'Italia facesse lo stesso con lo Stato del Vaticano", distruggerlo cioe', come sembra che il Papa stia facendo con l'Ordine Sovrano di Malta?
Non ho letto l'articolo che sostiene questa singolare tesi, penso per assurdo. La situazione si fa sempre piu' difficile pero' bisognerebbe stare calmi e non lasciarsi prendere dai nervi.
Sarebbe pura follia pensare che l'Italia possa fare e disfare con lo Stato del Vaticano quello che il Papa sta facendo o tentando di fare con l'Ordine di Malta. Ci troviamo con un Papa di quelli pessimi al governo della Chiesa ma bisogna combatterlo con le armi della ragione e del diritto. "Distruggere" lo SCV, per tacere delle reazioni internazionali, significherebbe solo riaprire la funesta "Questione Romana", risolta per il meglio a suo tempo (1929) da Mussolini e da Pio XI. A che titolo poi lo Stato italiano dovrebbe sopprimere quello del Papa? La Chiesa ha bisogno di una sua organizzazione statale, della liberta' garantita da un potere temporale riconosciuto e accettato, che sia adatto ai suoi specifici e peculiari bisogni, che sono materiali ma soprattutto religiosi. Non ha bisogno di un potere temporale troppo esteso, che le crei una quantita' di irresolvibili problemi, che la coinvolga sino al collo nelle lotte politiche con i potentati civili, distraendola dalla sua missione religiosa ed anzi danneggiandola. Ma un potere temporale di questo tipo appartiene a un passato ormai remoto. Lo SCV attuale e' perfettamente adatto alle necessita' della Chiesa.
L'impressione e' che, con "l'affare maltese", Papa Bergoglio stia tentando di colpire il card. Burke, mediante la Commissione che ha insediato per rivedere le bucce all'Ordine. Per questo mi auguro che non tardi ad arrivare, anche nella sola forma inizialmente privata, la famosa "correzione" dei Quattro Cardinali, in realta', se fatta come di dovere, una vera e propria censura nei confronti della desistenza e della negligenza dimostrate finora dal Papa di fronte alle gravi domande poste dai Dubia e alla situazione generale della Chiesa, sempre piu' allo sbando. PP
OT Lettera al Papa del Prof. Luciano Pranzetti
RispondiElimina"Santità:
sento l’urgenza, per serenità di mente e di coscienza, di aver chiaro il senso esatto di alcune Sue enunciazioni - datando dalla sua visita all’isola di Lampedusa (2013) per giungere all’Esortazione “Amoris Laetitia” e concludere con la visita a Lund (2016) presso la comunità scismatica luterana - urgenza che egualmente avverto in moltissimi fedeli, in tanti sacerdoti, in alcuni prelati e prìncipi della Chiesa. Ora, se essi, teologi e pastori, manifestano la necessità che Lei diradi i dubbî che nascono dalle sue affermazioni che le elencherò in appresso, può ben comprendere come un semplice laico come me, pur fornito delle fondamentali conoscenze dottrinarie della Fede cattolica, provi disagio di fronte a concetti che vanno a collidere con la Dottrina della Chiesa la quale è espressione scolpita della Parola di Dio.
Vengo, quindi, alla escussione dei passi che, fra i tanti, sono motivo di inquietudine e di incertezza per essere in conflitto col dogma, e ai quali oppongo l’espressione delle mie obiezioni:....
Santità, allo scopo, pertanto, di arrecare tranquillità, gioia e pace alle coscienze dei fedeli che vivono, come me, il disagio creato dalla Sua “rivoluzionaria” pastorale, lancio una sfida: smetta di interpretare la Scrittura, la Tradizione, il Magistero con esortazioni, lettere, omelìe, interviste e interventi a braccio e renda DOGMI DI FEDE le sue verità, quelle dei 5 punti che mi son permesso di esporre e commentare, ed emetta, nel rispetto delle norme canoniche, una dichiarazione solenne “EX CATHEDRA”, con cui il vecchio (la Parola di Dio) verrà abolito, e il nuovo (la parola di Papa Francesco) sarà ferrea regola di fede con le seguenti formole:
1 - Si quis dixerit et crediderit extra Ecclesiam nullam esse salutem, et alias religiones submissas Satanae et ideo sine Spiritu Sancto a.s.
Se qualcuno dirà e crederà che non c’è salvezza fuori della Chiesa e che le altre religioni sono sottomesse a Satana e, perciò, prive di Spirito Santo, sia anàtema....."
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1822_Pranzetti_Lettera_al_Papa_2017.html
Anna
Boeselager era stato invitato a dimettersi dallo stesso Festing lo scorso dicembre, per gravi motivi disciplinari, ma egli rifiutò, Festing si rivolse al vdr......e sapete com'è finita, altra wrecking ball, altra vittima della dittatura incontrastata, altro che papa Sisto non perdona manco a Cristo........mala tempora currunt atque peiora veniunt. Lupus et Agnus.
RispondiEliminahttp://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/grand-master-of-the-order-of-malta-resigns
RispondiEliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ecco-tutta-verita-guerra-all-ordine-malta-capitolo-cosa-140110.htm
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/01/25/tra-roma-e-malta-grande-e-il-disordine-sotto-il-cielo/
RispondiEliminaFC la racconta così :
RispondiEliminahttp://www.famigliacristiana.it/articolo/cavalieri-di-malta-si-dimette-il-gran-maestro-quale-futuro-per-gli-ultimi-eredi-dei-crociati.aspx
Il Papa e l’Ordine di Malta: una vittoria di Pirro?
RispondiEliminadi Roberto de Mattei
Le dimissioni del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Matthew Festing, imposte il 23 gennaio da Francesco, rischiano di essere per quest’ultimo una vittoria di Pirro. Papa Bergoglio ha infatti ottenuto ciò che voleva, ma ha dovuto usare la forza, facendo violenza sia al diritto che al buon senso. E ciò è destinato ad avere pesanti conseguenze non solo all’interno dell’Ordine di Malta, ma tra i cattolici del mondo intero, sempre più perplessi e disorientati per il modo in cui Francesco governa la Chiesa.
Il Papa sapeva di non avere nessun titolo giuridico per intervenire nella vita interna di un Ordine sovrano e tanto meno di esigere le dimissioni del suo Gran Maestro. Sapeva anche che lo stesso Gran Maestro non avrebbe potuto resistere alla pressione morale di una richiesta di dimissioni, per quanto illegittima.
Agendo in tal modo, Papa Bergoglio ha esercitato un atto di imperio apertamente contrastante con lo spirito di dialogo che ha costituito il leit-motiv dell’anno della misericordia. Ma, ciò che è più grave, l’intervento è avvenuto per “punire” la corrente che nell’Ordine è più fedele al Magistero immutabile della Chiesa e per sostenere invece l’ala secolarista, che vorrebbe trasformare i Cavalieri di Malta in una ONG umanitaria, distributrice “a fin di bene”, di profilattici e abortivi. La prossima vittima designata appare il cardinale patrono Raymond Leo Burke, che ha la duplice colpa di avere difeso l’ortodossia cattolica all’interno dell’Ordine e di essere uno dei quattro cardinali che hanno criticato gli errori teologici e morali della Esortazione bergogliana Amoris laetitia.
http://www.corrispondenzaromana.it/il-papa-e-lordine-di-malta-una-vittoria-di-pirro/
Sono estremamente amareggiato. Che un prepotente scarsamente ferrato in teologia, abbia la meglio su un ordine militare e sovrano (cioè indipendente!) in poco più di due mesi, ci fa riflettere sull'avanzata svirilizzazione della Chiesa in tutti i suoi componenti. Speriamo in un moto di fierezza da parte del (sovrano) consiglio dei cavalieri, ma temo l'accomodamento. Che il papa abbia minacciato la scomunica?
RispondiEliminaFC:
RispondiElimina....La contesa è chiusa. Restano però i problemi. L'inviato del Papa, la cui nomina è attesa nei prossimi giorni, dovrà aiutare l'Ordine a sciogliere il nodo fondamentale dell'identità di un’ organizzazione dalla storia antica e gloriosa che, però, oggi fa fatica a proiettarsi nel futuro.
Si fa presto a dire "una vittoria di Pirro" se non c'è chi resiste e non si trova un modo efficace per sventare o riparare i sopprusi.
RispondiEliminaDove non riuscì il turbante riuscì la tiara, pardon: la mitria...
RispondiEliminaPiccolo rapido OT: Avvenire ha pubblicato la notizia [qui] di Trump che taglia i fondi per l'aborto, contrariamente a quanto detto da Radiospada.
RispondiEliminaSe il regnante pontefice è riuscito a rovinare e sottomettere il Sovrano Militare Ordine di Malta, entità, appunto, sovrana e indipendente anche dalla Santa Sede, onusta di storia e di gloria per la sua lotta contro i musulmani, quanti secondi impiegherebbe Bergoglio per distruggere totalmente la Fraternità Sacerdotale San Pio X, un volta che questa si mettesse nelle mani del Vaticano?
RispondiElimina"Dalla Sala Stampa Vaticana. Che significa?"
RispondiEliminaSignifica che se il Gran Magistero accetta le dimissioni di Festing l'ordine di Malta fa la stessa fine dei Francescani dell'Immacolata.
Chi difende la fede cattolica viene tolto di mezzo... poi non capisco cosa significhi "basta epurazioni nella chiesa"... E questa non é forse, appunto, un'epurazione?
RispondiEliminaQuel che è peggio è' che sarà nominato un delegato pontificio, evidentemente il vdr non si fida di Burke; siamo alle comiche finali. Un soggetto di diritto internazionale e' commissariato da un altro Stato, cioè dal Vaticano. E poi il vdr ha il coraggio nelle sue omelie di prendere il mira il clericalismo. Ma il commissariamento dello SMOM e' clericalismo allo stato puro.
RispondiEliminaquanti secondi impiegherebbe Bergoglio per distruggere totalmente la Fraternità Sacerdotale San Pio X, un volta che questa si mettesse nelle mani del Vaticano?
RispondiEliminaPer distruggerla non serve che la accolga con gli accordi. Basta un altro po' di tempo e la marea di commenti, molti sopra le righe quando non sedevacantisti, che stanno impazzando su web e reti sociali - che, se da una parte sono una frontiera di libertà dall'altra danno la stura ad una congerie di perditempo e disturbati - mostra la rottura di molti equilibri sia nell'ambito della Fraternità che tra le sparute fila di chi dice di amare la tradizione le une contro l'altre armate. In larga parte è l'effetto della confusione e della gravità della situazione, ma in fondo non stanno facendo altro che il gioco del nemico (anche di quello con la maiuscola) e dei vari turiferari...
RispondiElimina# Ben detto, Mic.
Sembra che in questi giorni i nemici peggiori della FSSPX si trovino fra i "tradizionalisti". Le reazioni di alcuni al recente trasferimento del precedente Superiore del Distretto Italiano e in ultimo l'incredibile articolo di Gnocchi, che, lo confesso, mai mi sarei aspettato da lui, mostrano che qui si e' perso il senso della misura e in modo grave. Trattare poi mons. Bernard Fellay da persona votata a comportamenti "truffaldini" e' addirittura vergognoso. Chi si erige a giudice sputando sentenze e profferendo offese (sulla base di cosa, poi?) farebbe forse bene ad autosospendersi per un po' dal "sociale", per dedicarsi invece alla meditazione della virtu' tipicamente cristiana dell'umilta'.
E lei cosa fa invece col suo cerchiobottismo? Cucendo e tagliando ed imbastendo. Complimendandosi ora con l'uno ora con l'altro, a seconda della presa di posizione assunta. Ha espresso critiche niente affatto tenere nei confronti di Alessandro Gnocchi, avallando i soliti dotti distinguo dei professori del web, quelli che continuano a "guardare il mondo da un oblò"(come la canzone di qualche buon anno fa). Alla fin fine le rivoluzioni le hanno sempre fatte le minoranze e non è detta che esse debbano essere pacifiche. D'altronde siamo guidati da un Re e non da un palafreniere.
RispondiEliminaIo non son punto un giurista, ma anche a me, per quel che ne posso capire, codesta storia del commissariamento sembra un’enormità incomprensibile.
RispondiEliminaMa del resto, il papa più o meno felicemente regnante ci ha abituati a cose del genere: non solo la teologia, ma anche il diritto per lui, a quanto sembra, sono un’opinione.
Ricordate quando, anni fa, il Bergoglio chiese e ottenne il rinnovo del suo passaporto argentino? Parve una piccola cosa, e tale è, forse, per chi guardi alla storia e alla cronaca in termini di rapporti di forza, che per la mentalità comune sono la sostanza, o meglio sono tutto. Ma, a ben vedere, la notizia era sconcertante: il papa si dichiarava pubblicamente, anche dopo l’elezione, cittadino della Repubblica Argentina; ora, come può chi è cittadino d’uno Stato essere il sovrano d’un altro Stato? Fin allora, era ovvio che il cardinal Tal dei Tali, cittadino dello Stato tale (perlopiù cittadino italiano), una volta eletto papa, perdesse la cittadinanza precedente. I cardinali Roncalli, Montini, Luciani, per esempio, votavano all’elezioni politiche e amministrative, come qualunque cittadino italiano; ma nessuno pensava che Giovanni XXIII, Paolo VI o Giovanni Paolo I sarebbero comparsi ai seggi!
Naturalmente, nessuno (ch’io sappia) si preoccupò, perché ormai la superficialità regna non solo in Vaticano, ma dappertutto.
Ma questa volta, però, la cosa non può esser presa di sottogamba. Se il papa che si fa rinnovare il passaporto dall’ufficio competente di Buenos Aires poteva parere (ma non era) una barzelletta, mettere in discussione la sovranità dell’ordine melitense non è più uno scherzo; e, come ha detto Irina, ci sarà senz’altro chi replicherà.
Mettere in discussione l’esistenza dello Stato della Città del Vaticano non è invece che una provocazione, naturalmente. È vero però che, a’ sensi del trattato lateranense del ’29, l’esistenza stessa di questo Stato è subordinata a certe condizioni (non deve far politica internazionale nel senso più stretto della parola, di “politique politicienne”, quindi dev’esser neutrale, ecc.); venendo meno qualcuna di queste condizioni, il Vaticano cesserebbe “ipso facto” d’esistere, e il suo territorio tornerebbe all’Italia. Un caso di scuola, certo (anche se, non era un caso di scuola, fino a ieri, anche quello del papa eretico?) A ogni modo, se la Santa Sede abbandona il suo tradizionale rispetto del diritto internazionale, si può anche aspettare d’esser ripagata colla stessa moneta.
Maso
Blondet. Excelente !
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/atti-misfatti-soprusi-266-misericordioso/
Giosuè Carducci:La Leggenda di Teodorico
RispondiElimina...
Teodorico di Verona,
Dove vai tanto di fretta?
Tornerem, sacra corona,
A la casa che ci aspetta? —
— Mala bestia è questa mia,
Mal cavallo mi toccò:
Sol la Vergine Maria
Sa quand'io ritornerò. —
Altre cure su nel cielo
Ha la Vergine Maria:
Sotto il grande azzurro velo
Ella i martiri covría,
Ella i martiri accoglieva
De la patria e de la fé;
E terribile scendeva
Dio su 'l capo al goto re...
A me queste sembrano più che altro lotte tra logge infiltrate: una di "sinistra" da cui dipende Bergolgio e un'altra "di destra" con cui probabolmente è intrallazzato l'ordine di Malta.
RispondiEliminaSottoscrivo in toto i commenti di mic e Paolo Pasqualucci.
RispondiEliminaE nel contempo il clima attuale nella "chiesa della misericordia", la chiesa secondo Francesco I, è così pesante, soffocante e avvelenato, che purtroppo troppi cadono nel tranello astutamente preparato da chi ama il caos, il casino, una chiesa inquieta, da chi, ben prima di succedere a Benedetto XVI, aveva il "divide et impera" come modus operandi.
Non ho difficoltà ad immaginarlo molto soddisfatto della riuscita della sua strategia, la divisione dei suoi avversari, di quelle che sono pietre d`inciampo alla sua "rivoluzione pastorale", alla sua visione-ideologia, è esattamente quel che egli cerca e vuole.
Sì, Jorge Bergoglio e la sua corte possono essere soddisfatti, purtroppo gli eccessi e lo zelo amaro di taluni non solo portano acqua al mulino di chi è ai comandi e tira i fili ma ostacolano anche l`operato di coloro che hanno il coraggio di resistere alla volontà dominatrice di questo papa e lo fanno nel rispetto più assoluto.
M. Blondet:
RispondiElimina....Il commento addolorato del britannico Catholic Herald: il Vaticano è diventato un posto dove le cricche hanno più autorità del diritto. Benedetto XVI aveva avvertito: “Una società senza diritti è una società senza diritti”.
L’allusione alle cricche va segnalata. Poteva mancare una sordida storia di denaro come probabile movente di tutto? Tre dei cinque delegati della prima Commissione creata dal papa per esautorare Festing, hanno un palese conflitto d’interesse nell’esautoramento, perché sono collegati, anche come dirigenti, ad una fondazione di Ginevra che amministra in modo molto riservato e discutibile una eredità di 120 milioni di franchi. Ovviamente un cespite che fa gola, e che Festing ha difeso rettamente dalle molte mire e ed avidità.
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ecco-tutta-verita-guerra-all-ordine-malta-capitolo-cosa-140110.htm
Se il delegato apostolico che il Papa nominerà sarà uno dei membri dirigenti della ricca fondazione, e magari una donna, allora la distruzione dispotica dell’ordine di Malta sarà ancora più abietta.
Effettivamente tutto da leggere l`ultimo Blondet.
RispondiEliminaLetto su Forum catholique che corre voce all`interno del Vaticano che il dimesso Von Boeselager, sempre per volontà papale, ritroverebbe la sua carica di Cancelliere....
Qui tre articoli molto espliciti e velenosi che indicano nel card. Burke l`odioso responsabile della divisione in seno all`Ordine, particolarmente velenoso quello di Tornielli, io mi domando sempre più come fanno ad essere in pace con la loro coscienza certi giornalisti, in particolare quelli cattolici:
RispondiElimina-"Caos nell' Ordine di Malta si dimette il Gran Maestro"
La Giansoldati è sicura che :
"La prossima testa destinata a cadere è quella del cardinale americano Raymond Burke."
-"Veleni nell' Ordine di Malta e il Gran maestro si dimette" nel Corsera
- E last but non least lascio il meglio per la fine : Tornielli con un errore grossolano nel titolo!
"Giochi di potere e preservativi. Il Papa sfida i Cavalieri di Malta. Deve lasciare il Gran Maestro, che ne aveva autorizzato la distribuzione in Birmania"
"Un cardinale «patrono» americano che porta scompiglio all' interno di una delle istituzioni cavalleresche più antiche, contribuendo a defenestrare il numero due dell' Ordine, il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager, membro di un' antica e nobile famiglia tedesca antinazista."
http://ilsismografo.blogspot.ch/2017/01/italia-giochi-di-potere-e-preservativi.html
E non dubito che l`eroe ingiustamente defenestrato ritroverà il suo posto appena le acque si saranno un pò calmate!
Oggi Cascioli:
RispondiElimina....Sarebbe un clamoroso autogol per la Chiesa, e sarebbe davvero incomprensibile se poi si confermasse che un obiettivo è la testa del cardinale Burke. L’insistenza con cui lo si accusa di essersi fatto scudo del Papa per silurare un personaggio non gradito – ignorando peraltro la sua smentita – lascia presagire la volontà di una punizione pesante (per un cardinale è tra le peggiori accuse). A maggior ragione se venisse confermata la “confessione” imposta al Gran Maestro Festing. Si potrebbe pensare addirittura che si voglia cogliere l’occasione per arrivare a quella punizione invocata da alcuni prelati all’indomani della pubblicazione dei Dubia per i cardinali che li avevano firmati: ovvero la revoca della porpora.
Ad ogni modo l’impressione è che siamo solo all’inizio.
Sarei vittima della teoria del complotto se penso che in fine le picche avvelenate convergenti sul cardinale Burke, uno degli autori dei Dubia, ci indicano la volontà di screditare non solo il cardinale ma i Dubia stessi?
RispondiEliminaAcchiappo tre piccioni con una fava, elimino un resistente, scredito i Dubia e faccio dell`Ordine una ONG ai mie ordini.
Non avevo ancora letto l`articolo di Cascioli, mi rassicura constatare che non sono la sola a fare veri legami e considerare quelle che sono ancora per il momento delle ipotesi.
RispondiEliminaScusate tanto, ma non vi è venuto un pochino il dubbio che tutto questo can-can smosso apparentemente per una questione a mio avviso risibile di preservativi non nasconda l'intenzione di mettere mano alla cassa del sovrano ordine? Nella storia si agitano sempre delle pseudo motivazioni quando, in realtà, le vere motivazioni sono sempre molto ma molto concrete!!! Cerchiamo di non inseguire le cose apparenti e iniziamo a pensare a quelle più concrete che, a detta di molti, muovono il mondo!
RispondiEliminaIn questa trama disgustosa mi sia permesso un sorriso, Tornielli cambia il titolo, sopprimendo il grossolano errore, del suo panfletto anti-card.Burke, perchè è di questo che si tratta.
RispondiEliminaMi ripeto ma il tessuto che Bergoglio,la sua corte e i suoi turiferari, stanno tessendo è fatto con un filo bianco non solo visibilissimo ma spesso e grezzo se non rozzo.
Non siamo tutti fessi.
Segnalazione libro:
RispondiElimina«Proprio perché è pacato, moderato, non parteggiante, il testo di Aldo Maria Valli è impressionante. Un impressionante referto clinico delle deviazioni e cattiverie, storture, furbizie, opportunismi di Bergoglio . che lui ha visto da vicino in ogni viaggio ed ogni esternazione. Senza concitazione né polemica, ne mostra il pressapochismo, l’ignoranza, la vuotezza delle sue parole-slogan fatte per essere applaudito dai media, e che tradiscono la voglia di “piacere al mondo che piace” – a cominciare dal Gran Borghese Scalfari, per andare a Emma Bonino e Napolitano – altro che agli “ultimi”.»
Il testo di Aldo Maria Valli, in libreria, è già esaurito!
RispondiEliminaSu Facebook qualcuno ha espresso il parere che la correzione in forma privata relativa ai Dubia ci sia stata, e quello che sta succedendo ne sia una conseguenza. Cosa ne pensate?
RispondiElimina@irina: su ibs il testo di Aldo Maria Valli è ancora disponibile... quasi quasi me lo prendo...
Cate
@ Cate,
RispondiEliminagrazie. L'ho ordinato, arriva settimana prossima.
Gratta gratta ( vedi FFI) sotto sotto si trovano spesso questioni di soldi, in inglese metto il link all`articolo di Pentin:
RispondiEliminahttp://www.ncregister.com/daily-news/order-of-malta-holy-see-remain-at-odds-over-inquiry-commission
Sapere anche che Parolin è amico di Boeselager e che la luce non è fatta (anzi il tutto è ricoperto sotto il velo del segreto con minacce se i nomi dei membri del trust i a Ginevra sono rivelati) su quel trust di cui farebbero parte ( i loro nomi figurano sui documenti) tre membri della commissione nominata da Bergoglio e Boeselager stesso...con dunque degli evidenti cnflitti di interersse.
"In his Jan. 14 letter, Fra’ Festing said the makeup of the Holy See commission had “raised serious questions,” including because of “serious accusations of a conflict of interest for at least three of the members who have been proved to be linked to a fund in Geneva.” The Register previously reported three commission members — Archbishop Tomasi, Marc Odendall and Marwan Sehnaoui — had been involved with Boeselager regarding a mysterious 120-million Swiss Franc ($118 million) donation to the benefit of the order."
http://www.ncregister.com/daily-news/order-of-malta-holy-see-remain-at-odds-over-inquiry-commission
Quanta agitazione in quel di Santa Marta, si accumulano gli articoli del turiferario massimo, qui il suo ultimo contributo di un`oggettività esemplare, non fanno nemmeno più lo sforzo di usare un linguaggio rispettoso della verità e delle persone che hanno nel mirino, qui si tratta di defenestratori che vengono defenestrati, di colpevoli che all`improvviso diventano innocenti, il tutto per la massima goduria di chi sa di avere nelle mani il potere di fare e disfare in totale impunità:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2017/01/26/multimedia/vaticaninsider/ita/il-gran-maestro-dei-cavalieri-di-malta-stato-defenestrato-dal-papa-nfRf47fjm3zQ2djuinQR6O/pagina.html
Come tutti i dittatori disperati cerca la guerra per rafforzarsi. Ma la sua fine è segnata e la sua caduta sarà ancor più rovinosa soprattutto per i suoi adulatori che si agitano sentendo arrivare la fine. Insomma non una fine alla Gorbaciov ma una fine alla Ceausescu. Ogni giorno che passa produce martiri ed accumula nemici. Così deve essere altrimenti come potrebbe sopravvivere la Chiesa di Cristo dopo che il Vdr impone obbedienza allo scopo di promuovere preservativi? Non mi stupirei se il 2017 ci portasse la "Marcia su Roma" del nuovo millennio. Quella della Cristianità che caccia il tiranno.
RispondiEliminaIl cardinal Burke, bene o male, finisce ogni volta nel mirino di Tornielli.
RispondiEliminaCosì:
“Un cardinale «patrono» americano che porta scompiglio all’interno di una delle istituzioni cavalleresche più antiche, contribuendo a defenestrare il numero due dell’Ordine, il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager, membro di un’antica e nobile famiglia tedesca antinazista“.
Tornielli sostiene che la causa di tutto è Burke, il quale ha la colpa di aver fatto dimettere una persona di cui ci viene detto che aveva antenati antinazisti. Basterebbe questo modo di cucinare le notizie per far capire quanto sia vigliacco il giornalismo fazioso: si vuole forse suggerire che Burke sia arrabbiato con Boeselager per questo, per le sue ascendenze anitinaziste (ribadite alcune righe sotto, chissà perchè, una seconda volta)? O che se uno ha antenati antinazisti, ha per forza ragione?
In un articolo di allusioni velenose, e poco altro, accade questo.
Torniamo a Burke: va demonizzato a prescindere, nonostante sia stato il numero 3 del Vaticano sino a poco tempo fa. Per cui, pur essendo solo il cardinale patrono, non avendo dunque nessuna facoltà di defenestrare qualcuno, diventa il colpevole unico della defenestrazione, sancita e decisa, di fatto e di diritto, da altri.
Il tutto è detto solo tra le righe: Burke ha “contribuito” a “defenestrare”. Però degli altri colpevoli, veri o presunti, non si parla. Non interessano.
La domanda però è questa: se chi contribuisce a defenestrare il numero due (che qualche riga più sotto, nella accurata ricostruzione tornielliana, diventa il numero tre) sbaglia perchè crea confusione in un ordine, chi defenestra il numero Uno, invece no?
E’ evidente che qui i problemi sono altri: non chi ha defenestrato chi (è chiarissimo che Boeselager è stato defenestrato dall’unico che aveva il potere di farlo, il Gran Maestro Festing), ma perchè.
- C’entra o meno la questione morale, addotta dal Gran maestro per giustificare l’esplusione?
- C’entrano qualcosa i soldi di cui si parla qui? (http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ecco-tutta-verita-guerra-all-ordine-malta-capitolo-cosa-140110.htm )
A Tornielli non interessa: la sua crociata personale è contro Burke, per cui, anche se si parlasse del terremoto di Rigopiano, si potrebbero troavre sue responsabilità.
Così alla fine del suo articolo sull’Ordine di malta, il lettore non sa quasi nulla su cosa sia successo davvero, ma sa chi è il Cattivo!
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2017/01/tornielli-lordine-di-malta-e-la-disinformazione/#more-139455
The Gentle Lion of Wisconsin– An Appreciation of Cardinal Burke
RispondiEliminaRegular StAR columnist Fr. Benedict Kiely wrote this heartfelt appreciation of Cardinal Burke, which is published in the latest issue. Breaking our usual protocol, I’ve decided to publish his column on the Ink Desk too:
http://staustinreview.org/2017/01/19/gentle-lion-wisconsin-appreciation-cardinal-burke/
Un capo di Stato che rassegna le sue dimissioni nelle mani di un altro capo di stato, roba mai vista. Giusto che allora l'Ordine di Malta perda tutte le rappresentanze all'estero. Che senso ha il seggio all'Onu come osservatore? Nessun senso. Dopotutto si è dimesso lui... poteva resistere avendone tutti i diritti. Ma a Bergoglio nessuno resiste più, vedrete che anche i 4 Cardinali avranno capito l'antifona
RispondiEliminapoteva resistere avendone tutti i diritti. Ma a Bergoglio nessuno resiste più, vedrete che anche i 4 Cardinali avranno capito l'antifona
RispondiEliminaNon basta avere diritti. Bisogna vedere se non temesse la spaccatura dell'Ordine o altro che non possiamo sapere.
I Cardinali sanno quello che fanno e non credo che nulla possa intimidirli. In ogni caso è bene lasciarli fuori dal ogni discussione e appoggiarli con la preghiera e con l'offerta. Il resto non dipende da noi.
Per Matteo: “Poteva resistere, avendone tutti i diritti”.
RispondiEliminaNon lo so, ma suppongo che, trattandosi d’un religioso, abbia ritenuto d’esser vincolato dal voto d’ubbidienza.
Maso
Con ragione su Libertà e Persona Agnoli dice che il card. Burke è nel mirino di Tornielli, ma se è nel mirino del vaticanista prediletto è perchè Burke è nel mirino di Jorge Bergoglio.
RispondiEliminaDel resto, siccome non siamo con i neuroni azzerati, percorrendo siti, media e blog laicisti o ""cattolici"" progressisti, anche stranieri, on line è facile constatare che il card. Burke è anche nel loro mirino e che hanno ripreso l`articolo-panfletto anti Burke di Tornielli...
Non so cosa andranno ancora ad inventare con le loro "polpette avvelenate" gettate nell`arena per colpire le pietre d`inciampo alla rivoluzione bergogliana ma ho come l`intuizione che non si fermeranno in così "buon" cammino, basta ricordarsi di quel che è successo a Padre Manelli e ai FFI.
Pensieri alla ringusa :
RispondiEliminaCome dicono nei gialli, cherchez l' argent o la femme (o entrambi, magari non "femme" propriamente detta, ma insomma...).
Per secoli le finanze della Chiesa erano rimaste al riparo dall' avidità e dall'ingordigia di chi ha sempre scelto Mammona (i guadagni del Tempio minacciati...). Doveva consegnarglieli uno proveniente dalla massonica Argentina (il paese tra l'altro con la più grossa comunità
ebraica dopo Israele e gli USA).
I Tedeschi non si pigliano con gli Inglesi, what a news !, e neanche gli Argentini ci si pigliano, v. Falklands/Malvinas.
E di sicuro non si prendono con gli Yankees, seppur Trump non lo sia (ed il velato paragone ad Adof allude anche alle noti origini tedesche del Donald che, da parte di madre, è però scozzese, quindi ancor meno yankee).
Il NWO sembra aver perso la guerra. O è solo una battaglia ?
Comunqe il puzzo che promana ormai dallo Stato del Vaticano arriva fin quassù, sotto le Alpi.
Aspettiamo, aspettiamo che passi il "cadavere" nel fiume...
Intanto il massone E. Pena le ha prese sui denti.
Cara Mic
RispondiEliminavedo che non hai pubblicato neppure il mio ultimo intervento sul caso Gnocchi/FSSPX.
Ovviamente, è un tuo diritto: il sito è tuo. E, altrettanto ovviamente, e conseguentemente, hai il diritto di pubblicare o non pubblicare chi vuoi.
Però penso che, su un piano informativo e anche, perché no, di store traffic, come direbbero i marchettari, la pubblicazione di messaggi educatamente critici, come credo fosse il mio, alle posizioni "ufficiali" del sito non possa che far bene al sito stesso.
Pazienza. Non farò torto alla tua intelligenza con le solite stupidissime, infantilissime affermazioni: "non parteciperò più", "non vi leggerò più". Non sarebbero vere.
Mi limito a questa educata lamentazione. Poi, vedi tu.
Silente,
RispondiEliminanon ho pubblicato solo il tuo ma anche TUTTI gli altri numerosi commenti sulla FSSPX. Per la stessa ragione per cui ho chiuso i commenti nella precedente discussione al riguardo già da me espressa più volte.
Credo che sia necessario, al di là delle proprie rispettabili convinzioni, tenere un basso profilo sulla FSSPX in questo delicato momento.
Non fanno altro, infatti, che alimentarsi e moltiplicarsi le diatribe più astruse, che non portano da nessuna parte ma soprattutto non fanno bene a nessuno, soprattutto alle persone più trascinabili o a quelle più scandalizzabili. E invece giovano al nemico che nella divisione e nella confusione ci sguazza.