Silvana De Mari è un medico, stimata professionista nel suo campo, e inoltre un’affermata scrittrice di romanzi di genere fantasy che raccoglie notevoli consensi di pubblico e critica. Eppure i motivi per cui di recente si è trovata al centro di un vero e proprio caso mediatico non sono legati ai meriti del suo lavoro né del suo talento nella scrittura. Alcune sue affermazioni critiche riguardo la pratica sessuale tra persone omosessuali hanno scatenato l’ira funesta della comunità LGBT (sigla usata come termine collettivo per riferirsi a Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) che si è rivolta persino all’Ordine professionale dei Medici per chiederne la radiazione. Nonostante le parole della De Mari non fossero assolutamente offensive ma si limitassero a una constatazione oggettiva derivante dalla sua esperienza di pratica medico-scientifica e riguardassero le conseguenze di comportamenti sessuali a rischio per la salute, è stata fatta comunque oggetto di una campagna diffamatoria e denigratoria, verbalmente aggressiva e violenta soprattutto in rete, da parte di associazioni omosessuali e anche di singoli aderenti o gravitanti intorno ad esse. Per cercare di fare un po’ di chiarezza su quali siano state le cause all’origine del “Caso De Mari” l’abbiamo incontrata direttamente a Merate, in provincia di Lecco, dove si trovava sabato 4 febbraio scorso per relazionare, all’Auditorium locale, su “Eowyn, Galadriel e le altre: l’eroismo femminile nel Signore degli Anelli”. Ed ecco qui di seguito, senza filtri, raccolta la sua testimonianza, il suo pensiero.
La discesa in campo.
«Il motivo per cui ho deciso di scendere in campo è il fatto che mi sono resa conto che il movimento LGBT mondiale ha imbavagliato la libertà di parola e che i cosiddetti diritti LGBT in realtà sono un grimaldello per scardinare il nostro sistema antropologico, per scardinare la nostra storia, la nostra religione, la nostra cultura. Culto e cultura hanno la stessa origine e quando di un popolo si è annientata la religione si è commesso un etnocidio e quel popolo, che non ha più una storia, si sta candidando a diventare un popolo di schiavi o di morti. Noi abbiamo diritto alla nostra storia, alla nostra lingua, alla nostra religione. La nostra religione condanna la sodomia come una pratica che non deve essere messa in atto ed io, in quanto medico e chirurgo, mi rendo conto delle terribili implicazioni sanitarie che questo comportamento determina e non posso essere d’accordo. Mosè, Gesù Cristo e San Paolo condannano senza appello gli adulteri ma gli adulteri non si sono offesi e non pretendono che nelle nostre chiese venga detto il contrario. E Mosè, Gesù Cristo e San Paolo condannano la sodomia. A volte sento la frase delirante: – «Gesù non ha mai condannato la sodomia» -. Certo. Se è per questo Gesù non ha mai neanche condannato l’assassinio dei bambini ma, semplicemente, è tutto contenuto nella frase “Non iota unum”, ossia non un apostrofo, una virgola di differenza tra la Legge del Padre e la Sua. Quindi Gesù che si rivolge a degli Ebrei non specifica quanto siano sbagliati sodomia e adulterio perché tanto lo sanno già tutti, mentre San Paolo che si rivolge ai Romani lo specifica. Se, però, l’affermazione dell’Associazione Psichiatri Americani (APA) sulla normalità dell’omosessualità è autentica, allora è giusto come già si pretende in alcune nazioni, (per esempio gli Stati Uniti dell’ex presidente Obama), vietare il Cristianesimo perché è falso e la condanna».
Il “Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli” di Roma.
«Io esigo come medico il diritto, che in realtà è un dovere, di poter parlare delle gravissime conseguenze della sodomia; inoltre esigo come contribuente italiano che il mio denaro non sovvenzioni movimenti LGBT, in particolare quello di Roma che è intitolato a Mario Mieli. Mieli era un satanista marxista («definizione sua», specifica De Mari – ndr), morto suicida a 31 anni, che nel suo libro “Elementi di critica omosessuale” parla del potere salvifico di pedofilia, necrofilia e coprofagia. Il Circolo “Mario Mieli” di Roma è un ente morale che riceve denaro pubblico per entrare nelle scuole a parlare contro l’omofobia».
La libertà di parola e l’omofobia.
«Ho deciso di scendere in campo per salvare la libertà di parola e per ottenere la fine dei finanziamenti ai movimenti LGBT. L’unica maniera che avevo per riuscire a farlo era che gli stessi movimenti gay mi facessero da cassa di risonanza riportando le mie parole, seppur distorte, ad un livello di attenzione nazionale. Adesso sembra che l’omofobia sia diventata l’emergenza mondiale. In realtà il gruppo più perseguitato sono i cristiani: 100.000 cristiani assassinati nel mondo tutti gli anni. Nelle scuole sono molto perseguitati i bambini ebrei a causa del boicottaggio contro Israele con in atto un antisemitismo degno degli anni ’30; poi sono molto perseguitate le persone basse e quelle grasse e per quanto riguarda le persone affette da albinismo spesso non riescono nemmeno a nascere. L’omofobia non è un’emergenza, se l’omofobia fosse un’emergenza allora non avrebbe nessun senso fare gesti provocatori come tenere il Circolo LGBT di Roma intitolato a Mario Mieli. Una maggioranza ha il dovere di difendere e proteggere una minoranza, ma la minoranza ha il dovere di non provocare la maggioranza. Noi non amiamo pedofilia, coprofagia e necrofilia e non tolleriamo che qualcuno le trovi positive e siamo anche fieri di questa nostra straordinaria intolleranza. L’omofobia quindi esiste, ed è terribile, nei paesi islamici ma di quella non si parla mai: è indecente l’indifferenza dei movimenti LGBT al dolore degli omosessuali uccisi nell’Islam. L’omofobia non esiste nei Paesi occidentali, se esistesse non verrebbero tollerati i circoli che inneggiano a pedofilia, coprofagia e necrofilia e non verrebbero tollerati spettacoli come quello avvenuto al “Cassero LGBT Center” di Bologna con la crocifissione sodomitica di Cristo. L’omofobia quindi è lo spauracchio con cui si imbavagliano le coscienze».
Alcune valutazioni critiche di ordine medico-scientifico.
«Altro punto fondamentale è che, date le gravissime lesioni che l’ano subisce durante la penetrazione e le conseguenti malattie che può contrarre, è giusto e normale che un cervello pensante provi senso di ripugnanza davanti a questo gesto. Chiunque abbia inseguito un bimbo piccolo per cercare di infilargli la suppostina antipiretica sa quanto ogni bambino, senza esclusione, detesti che venga toccata la sua cavità anale. La cavità anale serve per portare le cose dall’interno verso l’esterno, non il contrario. Alcune persone dicono che lo trovano piacevole? Io ho dei dubbi e credo che alla base ci sia un’inversione del senso del dolore e del piacere come nel masochismo ma questo non è un mio problema. Quello di cui sono assolutamente certa è che ciò che fa un uomo dalla cintola in giù deve far parte del suo privato: non lo voglio sapere e non mi interessa, ma nel momento in cui smette di far parte del suo privato e qualcuno desidera farmi sapere cosa fa con un altro uomo allora io devo avere la libertà assoluta di manifestare la mia perplessità perché la libertà o vale per tutti o non vale per nessuno».
Alcuni episodi recenti.
«Recentemente la società Mediaworld ha pensato, in occasione della ricorrenza di San Valentino, a una operazione di marketing per le coppie con il lancio di un’iniziativa, presso i propri centri di distribuzione, intitolata “La Corsa di San Volantino”, secondo la quale i clienti – partecipando al concorso secondo regolamento – potevano avere gratis tutti gli elettrodomestici su cui riuscivano a mettere le mani nel tempo di 100 secondi. La proposta commerciale è stata pubblicizzata con un volantino in cui venivano rappresentate le silhouette stilizzate di un uomo e una donna per indicare la coppia. I movimenti LGBT hanno protestato per la loro esclusione e Mediaworld è stata costretta a scusarsi pubblicamente con un annuncio perché venisse tolto all’azienda il timbro di omofobia. La parola “omofobo”, infatti, ti fa uscire dalla società civile, non puoi più lavorare e ci sono stati alcuni casi negli Stati Uniti dove dipendenti dell’ amministrazione pubblica statale, contrari ai matrimoni gay, sono stati costretti alle dimissioni. Per questi motivi, principalmente, adesso io combatto per la libertà di pensiero e di parola».
oggi su LBQ, Riccardo Cascioli, video e scrittura.
RispondiEliminaP.S. e...non se ne può più.
Fuori tema.....ma non troppo: ma avete notato che per una provvidenziale coincidenza liturgica, il vangelo spessissimo, anche ieri, non fa che martellare sull'argomento adulterio?....."Per la durezza del vostro cuore.". In quanto all'argomento dell'articolo. ...iota unum.
RispondiElimina
RispondiElimina"Omoeresia: non solo nelle istituzioni, la lobby gay sta lavorando anche nella Chiesa"
di Riccardo Cascioli
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-video-omoeresia-non-solo-nelle-istituzioni-la-lobby-gay-sta-lavorando-anche-nella-chiesa-19062.htm
Ringrazio la dottoressa De Mari, per la sua chiarezza totale. Credo sia la strada giusta. Tornare alla semplice, limpida razionalità ed evidenza delle cose.
RispondiElimina@Anonimo 25 febbraio 2017 08:03: Ho notato. In pratica ieri El Papa l'ha messa già in modo da far risultare che Gesù GIUSTIFICASSE adulterio e adulteri e che invece chi è contrario fosse ed è "ipocrita & duro di cuore" come sempre.
RispondiEliminaMiles
Anchìo vado OT ancorchè, "tout se tient", i metodi di certa stampa, il dominio del pensiero unico, sono ben presenti anche nella stampa e nei giornalisti detti cattolici.
RispondiEliminaDesidero solo portare alla vostra attenzione questa intervista che dovrebbe essere presentata a tutti gli studenti in giornalismo come un esempio, se non modello, di quel che un giornalista serio non dovrebbe mai fare.
Un`intervista orientata, con domande ad hoc unicamente finalizzate allo scopo dell`articolo.
Quel che è siderante è che son così sicuri del loro onnipotere che non si rendono conto della sempre maggiore diffidenza che i lettori hanno nei loro confronti, giornalisti chiusi nella loro torre d^avorio, tagliati dalla realtà, o che rifiutano e disprezzano la realtà che non va nel loro senso, compresa quella di un pubblico che ha sempre più grandi fonti di informazione a sua disposizione e non beve più l`informazione come se fosse "la" verità ma va a verificare.
Da notare en passant come Tornielli tende l`asta a Boeselager per colpire ancora una volta il card. Burke:
http://www.lastampa.it/2017/02/25/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/riformare-gli-statuti-dellordine-di-malta-per-evitare-altre-crisi-N80zQjiO9ZaY8zQKHpR7yK/pagina.html
Una ragazzina cade dalla balconata di un cinema nella periferia milanese, quasi certo l'uso di droga.
RispondiEliminaAllora questo "droga" generico. Sarà arrivata in mano alla ragazza da sola questa droga, magari da quei paesi a produzione unica tipo Bolivia, esempio di cui anni fa si parlava.Oppure dalle macchinette del caffè a scuola, ora che lo stato ci droga gratis. Le prime volte. Come i contratti luce, gas, telefono, acqua, primi sei mesi prezzi stracciati, poi triplicati.
Questa droga cammina. Chi la porta? Chi la smercia? Mah! Mia ipotesi: I ragazzi, quelli già un po' furbetti di nascita e/o famiglia, prima, gratuitamente sono fatti diventare, consumatori( da un compagno,da un amico,da un adulto, da qualcuno di cui lui si fida o che lo sfida), poi sempre all'interno della scuola, una volta corrotti,sono promossi a capetti di smercio al dettaglio con i compagni, preferibilmente più piccoli, quelli che si fidano dei più grandi e/o dei coetanei. Questo ormai è parte dell'apparato didattico, come la lavagna luminosa, della nostra pubblica distruzione. Beh, c'è di che essere orgogliosi, i valori cardine ci sono: la droga c'è; il kit LGBT c'è; i figli di madre, provetta, ignota ci sono, quelli di padre, banca del seme, ignoto ci sono; i mammi ci sono; le papè (satan) ci sono; tutte le razze ci sono; tutte le lingue(babele) ci sono; tutti i vizi anche. Siamo al passo dell'involuzione. Non primi, ma certamente tra i primi dieci del mondo avanzante verso il baratro, sì.E abbiamo anche l'HT. Genitori, insegnanti, personale ausiliario, tranne le meritorie eccezioni,tutti, come un sol uomo, girati dall'altra parte, se non alcuni conniventi, suppongo. Siamo fortunati ad essere nati in questo periodo così creativo, così vitale. Così avanzato, con una gioventù così volutamente corrotta, manipolata, bruciata da sessant'anni di attenta ricerca, scientifica, mortifera.Un periodo infame.Con personaggi infami. Da Macina al collo.
Beh molto si puo' ancora fare :
RispondiEliminanegli ospedali ( tipo Ex S.Camillo ) a fianco alla neonatologia istituiranno la neomortologia . Gli anziani , i malati cronici ecc. potranno usufruire di una confortevole camera a gas così risparmieranno il costo della siringa e dell'ago nonche' del medico ( poveretto lui assurto alla piu' alta carica di boia del NWO) .
Ci sono altre idee ? Suggeriamogli qualcosa di creativo !
Omoeresia: non solo nelle istituzioni, la lobby gay sta lavorando anche nella Chiesa
RispondiEliminadi Riccardo Cascioli
Francesco Spano, il direttore dell’Unar ora dimesso, proviene dal mondo cattolico: vanta molti rapporti con le gerarchie ecclesiastiche ed è stato un importante responsabile di diversi progetti nella sua diocesi di provenienza. Un caso isolato? Niente affatto. Da molti anni c’è un processo sistematico di infiltrazione del mondo gay nella Chiesa italiana e nella Chiesa in generale con lo scopo di cambiare la Dottrina della Chiesa in materia di sessualità. Tutto questo è stato raccontato e scritto dal cardinal Ratzinger in un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede di 30 anni fa. Oggi questo processo sta arrivando a maturazione. Per approfondire, il numero in uscita del mensile Il Timone dedica un ampio dossier proprio al fenomeno dell’omoeresia.
(Cascioli - La Nuova Bussola)
Caro Monsignor Paglia
RispondiEliminadi Marco Luscia
Il tratto che di Pannella ha affascinato e sedotto persino alcuni preti, ultimo in ordine di tempo Monsignor Paglia è da ravvisarsi nell’emotivismo spontaneo e irrazionale che sta al fondo delle sue battaglie. La logica pietista dei radicali che sbandierano un’idea di libertà disgiunta da ogni verità, capovolge i termini dei problemi; essa non previene il male, ma per lo più concorre a produrlo, giustificandolo attraverso la negazione di ogni valore definito e rendendo le persone di fatto degli estranei cui vengono accordati diritti, per poi essere abbandonati. Ad essa si attaglia l’idea di un pensatore come Singer, ed Engelhardt che intende gli esseri umani come stranieri morali. Ma dietro le battaglie per i singoli si cela un progetto di disgregazione della società attraverso la sacralizzazione dell’individuo atomisticamente inteso.
I costi sociali delle battaglie pannelliane sono sotto gli occhi di tutti.
RispondiElimina@ Si continua con le solite bugie e non si sa replicare
Si continua a ripetere che Gesù non avrebbe mai condannato il peccato di Sodoma e Gomorra e quindi l'omosessualità.
E'falso. L'ha condannato in modo indiretto ma esplicito tutte le volte che ha portato ad esempio di peccato grave esemplarmente punito dalla giustizia divina proprio Sodoma e Gomorra. Il fato terribile delle due città aveva per gli Ebrei del tempo valore paradigmatico.
I Vangeli testimoniano questa condanna tre volte:
Mt 10, 15: "In verita'vi dico: nel giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra sara'trattato meno severamente di quella citta'", cioe' della citta'che non avra'voluto ascoltare gli Apostoli.
Mt 11, 23: "E tu Cafarnao [incredula nonostante i miracoli ivi fatti dal Signore], sarai esaltata sino al cielo? Tu discenderai sino all'inferno: perché se in Sodoma fossero avvenuti i miracoli operati in te, oggi ancora sussisterebbe. E pero'vi dico che nel giorno del giudizio il paese di Sodoma sara'trattato meno duramente di te".
La stessa testimonianza è resa da Lc 10, 12
Nelle profezie sulla fine di Gerusalemme e il ritorno del Figlio dell'Uomo, Nostro Signore portò nuovamente ad esempio la distruzione di Sodoma. Illustrando il concetto del carattere improvviso della catastrofe finale, che precederà di poco il suo ritorno, disse: "Altrettanto [che al tempo di Noè] avvenne al tempo di Lot: mangiavano e bevevano, compravano e vendevano, piantavano e costruivano; ma il giorno in cui Lot uscì da Sodoma, Dio fece piovere fuoco e zolfo dal cielo e fece perire tutti. Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'Uomo dovrà apparire....Ricordatevi della moglie di Lot! Chi cercherà di salvare la sua vita la perderà..."(Lc 17, 28 ss.).
L'episodio della moglie di Lot che fu punita per la sua disobbedienza,diventando una statua di sale, viene citato da Gesù come fatto storico, momento esemplare della punizione divina abbattutasi su Sodoma, punizione che il Signore, come si vede dai passi citati, condivideva nel modo più assoluto.
Più chiaro di così, non si potrebbe.
Ma perché i cattolici non sanno mai replicare a tono?
PP
Sulla lobby gay in Vaticano, cine la presenza di omosessuali dotati di enorme potere, ne parlava già anni fa, oltre a Don Levi di Gualdo, anche un testo di un monsignore polacco, che lessi su Rorate coeli. Non ricordo il nome dell'autore, che definiva il grave fenomeno "omo-eresia".
RispondiEliminaIo non so se si possa, teologicamente parlando, usare il termine "eresia", ma credo sia vero che molti di costoro hanno una mente distorta ed ideologizzata al massimo.
Se si può aiutare la dottoressa nella battaglia,raccoglierà firme? Come si muoverà per abolire i finanziamenti ai sodomiti? sinceramente mi rode dover pagare le tasse per mantenere ogni perversione,oltre i vari ladri..... poi fanno i tagli alla sanità.
RispondiEliminaAggiorniamoci! Sodoma:
RispondiEliminaa) non è mai stata distrutta (Mons. Galantino, segretario CEI):
b) se proprio proprio è stata distrutta, lo è stata per il peccato di abuso ed offesa contro gli stranieri, ossia per il peccato di "omessa accoglienza del migrante" (uno per tutti: Daniel A. Helminiak, "What the Bible really says about Homosexuality", Alamo Square Press, USA, 2000) - (n.b.: Helminak è un sacertote cattolico nato in Pennsylvania).
Fanghigl... emh, Famiglia Cristiana e l'apologia di Pannella:
RispondiEliminahttp://www.famigliacristiana.it/articolo/monsignor-paglia-io-pannella-e-quella-croce.aspx
OT sul sismografo si riporta la notizia che il vdr sta attenuando, ovviamente aggiungo io sulla base di un erroneo concetto di misericordia, le censure ecclesiastiche verso i preti riconosciuti colpevoli di efebofilia e pedofilia.
RispondiEliminaAnche il mondo dei giocattoli per bimbi si aggiorna:
RispondiEliminahttps://www.osservatoriogender.it/arriva-jazz-la-nuova-bambola-transgender/
https://www.youtube.com/shared?ci=J-oEkncKRBA. senza parole.
RispondiEliminaCara RR,
RispondiEliminaTra questi omosessuali sta il Padre Gregory Baum, scrittore della bozza del documento conciliare Nostra Aetate. Ricentemente ha ammesso di vivere una vita omosessuale ativa durante il Concilio (dal quale era uno dei "periti"), vedete:
Major player at Vatican II confesses to concealing homosexual sex life
https://www.lifesitenews.com/news/major-player-at-vatican-ii-confesses-to-concealing-homosexual-sex-life?utm_content=buffer53898&utm_medium=social&utm_source=+lifesitenews%2Bfacebook&utm_campaign=buffer
Duomo Terni,opera commissionata dal vescovo Paglia,spiegata dall'autore: 'Gay e trans si salvano'
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=CmdX89lmQOQ
I vertici si sono spinti ad un punto che grida vendetta al cielo!
RispondiEliminaSolo la malafede può impedire di vedere tutto ciò.
Certo la direzione del "cammino" non è NSGC!
"L'opera muraria, realizzata sulla controfacciata del Duomo dal pittore argentino Ricardo Cinalli, nel 2007, fu commissionata dall'allora vescovo di Terni don Luigi Paglia - oggi arcivescovo e presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - e il parroco Fabio Leonardis, allora direttore dell'Ufficio beni culturali della diocesi e segretario della Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici. I lavori sono stati seguiti giorno e notte dallo stesso don Fabio Leonardis e da ripetute visite in cantiere del Vescovo Paglia. Tra i personaggi presenti nell'opera, appaiono omosessuali, transessuali, ladri, spacciatori. L'artista , attraverso l'opera, vuole significare che Cristo, nel giorno del giudizio salva tutte le creature senza distinzione di razza, credo religioso, politico ed orientamento sessuale."
RispondiEliminaCommento su Youtube dell'affresco nel Duomo di Terni.
Un po' OT: come esempio di nuova liturgia, non male il tango ballato nel presbiterio della Chiesa ed introdotto da Bergoglio, non ancora pontefice.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=fMaJl21cIHE
MAI COSI' IN BASSO!
RispondiEliminaIn parrocchia arriva lo spot dell'utero in affitto E i militanti gay vengono ascoltati più dei Papi
di Andrea Zambrano
Parroci complici delle lobby gay. Due militanti noti alle cronache hanno scritto sul bollettino parrocchiale di una parrocchia romana di come “da cattolici“, non solo si sono sposati in Canada, ma hanno persino avuto tre bambini con l'utero in affitto. Uno di loro aveva detto in tv che la madre è un concetto antropologico e per giustificare come la Chiesa sia omofoba hanno pensato - gli esegeti! - di demolire Sacra scrittura, Dottrina e Magistero dei Papi. Ecco la ricaduta pastorale dell'omoeresia, ormai dilagante nella Chiesa.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-in-parrocchia-arriva-lo-spot-dell-utero-in-affittoe-i-militanti-gay-vengono-ascoltati-piu-dei-papi-19055.htm
Paolo, 1 Cor 6, 9-10
RispondiEliminaO non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
Ma poi parla dell'effetto della conversione, che vale per TUTTI i peccati (v. 11)
E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!
E poi approfondisce (12.20)
"Tutto mi è lecito!". Ma non tutto giova. "Tutto mi è lecito!". Ma io non mi lascerò dominare da nulla. "I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!". Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
«Prima il sesso, poi ci conosciamo»: è il mondo i tempi della gaycrazia. Buono anche per le scuole
RispondiEliminadi Tommaso Scandroglio
L'ufficio scolastico regionale lombardo promuove il film Nè Giulietta, Nè Romeo, manifesto moderno di tutte le depravazioni del mondo gay declinate in positivo. Nella pellicola ci stanno tutti gli stereotipi di cui si nutre il mito omosessualista. Come il fatto che tra i gay prima si fa sesso e poi ci si conosce. L'amore e il sostegno reciproco non sono patrimonio dell’immaginario omosessuale, ma proprietà della famiglia, innestati senza successo nella pianta dell’omosessualità.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-prima-il-sesso-poi-ci-conosciamo-e-il-mondoi-tempi-della-gaycrazia-buono-anche-per-le-scuole-19075.htm
Oggi per strada ho incrociato due uomini: uno pagante, l'altro pagato. Mi son tornate alla mente altre due coppie viste in autobus.E anche lì, che non mi sembrò esserci mercimonio esplicito, la stessa impressione: è una questione di potere, un uomo sottomette un altro uomo. Umiliandolo. E dall'umiliato esce sempre una risatina isterica che è pianto di impotenza.
RispondiEliminaContinua:
RispondiEliminaPer questo è giusta la castità, per ridare onore e dignità a chi, incapace di rispettarsi e farsi rispettare, riprende le redini di se stesso, non più impotente davanti ai lupi, ma potente tanto da tenere, tacito, i lupi alla larga da sè.
Continua:
RispondiEliminaHo messo a fuoco, i due di ieri uno,il pagante era semita(arabo?),l'altro, il pagato indoeuropeo(italiano?). Per una serie di particolari, tra cui camminare nel centro del marciapiede dove non era possibile non vederli, mi son detta che forse quella camminata, in quel lungo viale di negozi di quartiere, era anche simbolica, forse una messa in scena:una denuncia? un avvertimento? Non so. Sta d fatto che di tanto in tanto mi è capitato di vedere, nei luoghi normali della vita di quartiere delle strane comparse, che incarnano in modo evidente un problema. Compaiono,poi scompaiono. Intanto la loro presenza è stata notata, si è impressa in quelli che si sono trovati intorno, qualcosa tra simbolo e magia per contatto.
Nella rassegna cinematografica all’interno del 6° Forum delle Politiche Sociali è stata programmata la proiezione del film "Né Giulietta Né Romeo", letteralmente una sorta di manifesto dell’omosessualismo, firmato da Veronica Pivetti.
RispondiEliminaEcco l’orripilante recensione del film fatta da un sito cinefilo omosessualista: “Rocco è uno studente 16enne che da un anno sta cercando di scopare la sua migliore e paziente e comprensiva amica Maria … senza riuscirci, perché il ‘meccanismo’ non si attiva. Scoprirà la causa di questi ripetuti insuccessi quando a scuola viene picchiato dal bullo di turno, in questo caso assai affascinante, tanto da procurargli nel mentre la tanto attesa erezione. Molto eloquente la scena di quando viene aggredito dal tipo sotto la doccia, che diventa quasi un amplesso… Esilarante la scenetta di quando la madre lo trova che sta facendo sesso con uno sconosciuto e lui avrà la determinatezza di spiegarle che nel mondo gay funziona così, cioè prima si scopa poi ci si conosce…”
Come se non bastasse con l’avallo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (Ufficio X – Ambito Territoriale di Milano) si son programmate proiezioni per il 25 febbraio (sabato scorso) e il 2 marzo presso l’Istituto Superiore “Cavalieri” di Via Olona, 14 a Milano, con tanto di invito ai Dirigenti scolastici di altri Istituti a portarvi i propri alunni
Ennesima spina verso la normalizzazione della condotta omosessuale ma anche vera e propria pornografia propinata a ragazzi dalla scuola he dovrebbe essere luogo di educazione a valoti da coltivare nella vita
Esprimiamo qui http://www.sosragazzi.net/petizione-propaganda-omosessualista-cinema/?origine=DN-bsul-aipt-ouwh la nostra protesta all’Assessorato alle Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano guidato da Pierfrancesco Majorino chiedendo fermamente di non voler più ripetere per il futuro un simile, tragico errore.
Rita Madonna su Fb)
Non riesco ad andare su questo sito. Intanto volevo scrivere un paio di pensieri riguardo l'erezione. Primo non mi sembra ci sia una data canonica per l'erezione, tale da poter andar bene per tutti; per la scrittura ad esempio ci sono stati geni,che hanno iniziato a scrivere molto tardi; persone molto prese da attività intellettuale passano la vita senza neanche notare erezione sì, erezione no;ed evito di parlare di chi ha una vera vocazione religiosa; siamo noi che ci scriviamo sopra i romanzi storici. Secondo la figura materna, a parer mio, è il punto nodale nella crescita armonica del bambino; gli scenari possono essere naturalmente infiniti; purtroppo mi è anche capitato di vedere madri che, davanti o con il figlio, si comportavano con quel tocco di femminilità di troppo;alcuni uomini di fatto si sposano dopo la morte della madre; come ci sono uomini che, dopo qualche anno dalla morte della madre, muoiono;anche qui ci sono miliardi di casi da raccontare, mi torna alla mente il padre violento di Pasolini. Quanta sofferenza seminata in queste anime di bambini e bambine e spesso in famiglia. E questi cianciano di erezione, guardiamo il bambino nella sua naturalezza,stiamo attenti alla educazione ricevuta, all'ambiente che lo ha accolto. Non si pretenda una emancipazione precoce. Siamo una società di erotomani, questa è la realtà. E' da nausea.
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