La rilevanza mediatica in cui è capitombolato il neocostituito Comitato "Beata Giovanna Scopelli", anche a livello nazionale, lascia davvero a bocca aperta. Il dato essenziale è che, senza nessun tipo di richiesta esplicita, cinque cattolici partiti con l'intento di riparare ad uno scandalo pubblico come quello del REmilia Pride, non solo hanno trovato l'appoggio di tante realtà amiche e di tanti altri cattolici di buona volontà, ma sono stati letteralmente travolti dall'interesse mediatico e para-mediatico.
Questo ha permesso due cose, una negativa ed una positiva: quella negativa è che si sono palesate le più assurde falsità, costruite da quel target di giornalismo radical-chic e laicista sempre pronto a buttare in prima pagina il mostro del "cattolicesimo iper-tradizionalista", e con tutte le ulteriori iperboli possibili; la cosa positiva, invece, s'impernia su un dato ben preciso: le adesioni e il supporto al Comitato sono senza precedenti. Sono state moltissime, suscitando l'interesse di tanta brava gente cattolica che, nel proprio piccolo, tenta ogni giorno di condurre la buona battaglia.
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Abbiamo nel medesimo tempo preso insulti, calunnie, sopportato blasfemie e bestemmie. E non è tutto: tradimenti dai fuochi amici, pavidità da un certo clero, e tante altre cose...
Eppure, in tutto questo oceano di pro e contro, abbiamo visto aumentare sempre più la gioia dei piccoli e dei semplici, stanchi di vivere trincerati nei solipsismi di quella o questa visione, di questa o quell'altra sfumatura.
È da ricercare in questa sete di Verità, in questo moto ascendente delle anime semplici che cercano Dio nel silenzio eroico delle proprie umili esistenze, il motore di questa splendida iniziativa cattolica.
La virtù della Prudenza, da non confondere con la timidezza e la paura, ci ha guidati ad un profondo discernimento d’azione che ci ha spinti con forza a intraprendere l’unica via possibile gradita a Dio: la preghiera pubblica per testimoniare a tutti la sua regalità assoluta su ogni creatura!
Ѐ la virtù morale della Giustizia che ci ha fatto indignare nel cuore di fronte all’esaltazione del blasfemo sovvertimento dell’ordine naturale creato con perfetto amore da Dio, intaccando i suoi diritti (quelli sì, diritti inviolabili) al cospetto di tutta la creazione.
È la Fortezza che ci ha ispirato l’energia spirituale e mentale per far fronte, con fermezza, alle molteplici difficoltà sopraggiunte in seguito al nostro dar voce al silenzio! Cari amici, la stessa Fortezza che permette a tutti noi ogni giorno di resistere ai soprusi, alle angherie e alle vessazioni spesso ricevute sul luogo di lavoro, negli spazi pubblici, persino all’interno degli stessi nuclei famigliari; e tutto questo perché, seppur nella nostra nullità di peccatori e immersi nelle tribolazioni del mondo, rivendichiamo il diritto di vivere come figli di Dio!
Ѐ infine la Temperanza ad ispirarci sul come vivere questa santa figliolanza, assicurandoci il dominio della volontà sugli istinti, rifiutando senza compromessi la falsa e ignobile cultura dell’autodeterminazione, che vuole far dell’uomo la divinità di se stesso, assecondandone le cattive tendenze derivanti dal peccato originale.
Di fronte a questo oceano di peccato, pubblicamente favorito dagli stessi Stati, che l’uomo contemporaneo sta riversando sulle spalle sofferenti di Nostro Signore, anche noi semplici fedeli, piccole gocce insignificanti, possiamo e dobbiamo presentare la nostra umile offerta di riparazione per i peccati personali e per quelli del mondo intero; solo Dio sa quanto sia preziosa anche una singola anima devota e addolorata per alleviare questo immenso Suo dolore. Vuoi essere tu quell’anima?
"Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio." (Ef 6, 10-18)
Alessandro Corsini e Cristiano Lugli
A sabato!
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaLa vaticanista di "La Croix( equivalente di Avvenire) si domanda se la riforma intrapresa da Bergoglio ( che oramai nessuno tenta di negare, anzi la si chiama piuttosto rivoluzione) può essere durevole.
De Gaulmyn sa che per Bergoglio il solo modo per assicurare la perennità delle sue riforme è di preparare il futuro Conclave e fa notare che quattro anni dopo la sua elezione il papa argentino ha già nominato 40% del corpo elettorale del futuro conclave. È tanto, in così poco tempo….
La vaticanista fa anche sottilmente notare che Bergoglio, così attento a dire che lui stesso è solo un povero peccatore, ha in realtà creato una formidabile macchina a papolatria e che non lo fa senza secondi fini : in effetti si vede male un successore mettere in causa troppo apertamente gli orientamenti di un papa così popolare senza provocare uno scisma nella Chiesa.
http://religion-gaulmyn.blogs.la-croix.com/le-pape-francois-une-reforme-durable%e2%80%89/2017/05/31/
Come a segnale convenuto, la lobby gay impazza: è previsto un altro gay pride domenica 17 giugno a Varese, e naturalmente al donabbondiesco vescovo Franco Agnesi dispiace che si reagisca con un pubblico rosario di preparazione.
RispondiEliminaCosì, da un lato abbiamo il movimento omosessualista che tenta di dettarci l'agenda (cioè estenuarci, ossia dividerci), dall'altro abbiamo il vescovo che non vuole reagire (ma non perché non voglia farsi dettare l'agenda: al contrario, il nemico detta l'agenda, e lui tenta di mostrarsi il meno combattivo possibile, che è esattamente ciò che il nemico desidera, e che ha come inevitabile corollario la divisione tra cattolici: complimenti, eccellenza! due piccioni con una fava), infine abbiamo il laicato, ah, il tanto vantato laicato, che il clero tanto insegue e tanto vanta: il laicato, timens mollities episcopi, ha lanciato l'iniziativa e ha persino chiesto adesione e benedizione al vescovo.
Come ha recentemente spiegato Querculanus nel suo ultimo post, il senso di "il tempo è superiore allo spazio" e "avviare processi" è proprio quello che Luisa ha riportato: a lui preme iniziare a lavorare su cose che poi verranno portate avanti da altri, e - secondo lui - non si potrà più tornare indietro. Il card. Maradiaga, suo stretto collaboratore, lo disse già tre anni fa in un'intervista. È un piano molto chiaro.
RispondiEliminaQuanto allo scisma, pochi giorni fa leggevo questo:
http://pblosser.blogspot.it/2017/05/fr-hunwicke-on-why-pope-francis-is-not.html
In sintesi, viene riportata l'opinione di Fr. John Hunwicke (non certo originale): che sarebbe impossibile proclamare l'eresia formale su certe cose dette da Papa Francesco, perché le sue parole e suoi scritti sono talmente vaghi da non poter essere seriamente considerati. Il che, d'altra parte, renderà estremamente facile per un futuro Papa ortodosso, rimettere le cose a posto.
Ecco, aggiungo io: rimetterle a posto _formalmente_. È ovvio che tutti quelli che ora sguazzano nel caos si ribelleranno. Ma in questo scenario lo scisma avverrebbe con un Papa ortodosso... e quindi francamente non posso che dire "fiat". Non perché mi auguro uno scisma: ma se certi eretici vogliono uscire dalla Chiesa, chi sono io per impedire di esercitare la loro libertà?
Mi chiedo se la prudenza dei "quattro Cardinali" etc... non sia dovuta a questo: evitare il rischio di apparire scismatici, o di generare involontariamente uno scisma portato avanti da altre persone, con Papa Francesco al potere. Sarebbe un disastro. Mentre, con i tempi giusti, lo scisma avverrebbe a danno degli eretici.
PS Tempo fa lessi l'intervista ad un noto massone, che tra varie previsioni sul brevissimo termine, parlava di uno "scisma nel 2018". Non posto il link perché sembrava un delirio, tra UFO e altre mattane. Forse era solo un mezzo matto da non prendere neanche in considerazione; oppure era una strategia comunicativa per intorbidare le acque e lanciare certi messaggi mimetizzati... Vedremo.
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Fabrizio Giudici
Il gruppo facebook per l'iniziativa di Varese è [qui].
RispondiEliminaSono previsti gay pride in molte città, inclusa la mia, per tutto il mese di giugno, che è tradizionalmente il "loro" mese. Spero di vedere iniziative di riparazione anche qui. Se ci sono genovesi in ascolto... organizziamoci.
RispondiElimina--
Fabrizio Giudici
http://www.aldomariavalli.it/2017/05/31/peppone-don-camillo-e-le-legnate-dei-misericordiosi/
RispondiEliminaPensavo anch'io proprio ieri all'"occupazione" del futuro Conclave.
RispondiEliminaE mi sovveniva una domanda alla quale voi forse sapete rispondere: può Benedetto sparigliargli nel carte con un congruo numero di cardinali "in pectore", che saranno svelati in futuro?
può Benedetto sparigliargli nel carte con un congruo numero di cardinali "in pectore", che saranno svelati in futuro?
RispondiEliminaChissà se ci sono...
Adesso, ore 21 su radiospada fb, una diretta video dal comitato "Beata Scopelli"
RispondiEliminaQuarto comunicato del
RispondiEliminaComitato Beata Giovanna Scopelli
1 giugno 2017 - Alla Cortese Attenzione delle Redazioni interessate
Alla luce degli eventi intercorsi negli ultimi giorni, ci pare necessario mettere in luce alcune nuove informazioni, necessarie ad una corretta comprensione della situazione:
1. Il gruppo del Comitato viaggia verso i 2.800 aderenti, nuovi significativi appoggi sono arrivati in questi giorni (valga per tutti il caso di Mons. Schneider, che ha definito i partecipanti alla Processione “cristiani coraggiosi”). La stampa – non senza critiche e polemiche – ha continuato a dare buon risalto all’iniziativa. Oltre agli articoli propri, una lettera aperta di Luciano Gallina è stata pubblicata su La Gazzetta di Reggio e un’ampia intervista (due pagine) è stata concessa da Cristiano Lugli a La Voce.
2. Oltre ai siti che già abitualmente trattavano le vicende del Comitato (Radio Spada, Riscossa Cristiana, Chiesa e post-concilio, UnaVox, ecc), abbiamo potuto leggere alcuni buoni interventi su La Nuova Bussola Quotidiana. In generale, risulta difficile negare che l’uragano mediatico in corso da tre settimane (su media locali, nazionali e perfino internazionali), non abbia prodotto una positiva e fruttuosa presa di coscienza, la cui portata è evidente a chiunque osservi la realtà. Il segnale arrivato dall’annuncio della Processione – inaspettato dai più, almeno in questa forma e con riscontri di queste proporzioni – è andato inequivocabilmente a segno.
3. Dato il grande interesse mediatico suscitato dall’annuncio relativo a “talare, cotta e berretta” per i preti che si uniranno alla Processione, chiariamo che esso non deriva da nostri gusti personali ma dalle regole liturgiche. La liturgia (lex orandi, lex credendi) non è – malgrado il pensiero erroneo diffuso – questione di inventive fantasiose o di stravaganze alla rincorsa delle mode. Pio XII, nella celeberrima Enciclica Mediator Dei (1947), chiarisce: “Tutta la Liturgia ha un contenuto di fede cattolica, in quanto attesta pubblicamente la fede della Chiesa”.
4. Giovedì 1° giugno, alle ore 21, la pagina Facebook di Radio Spada ospiterà una diretta video in cui si parlerà della Processione.
5. Passiamo ora agli aspetti più tecnici: saranno indicati, venerdì sera, alcuni portavoce del Comitato attraverso i quali, eventualmente, verranno fornite risposte alla stampa il giorno della Processione. Invitiamo dunque tutti i partecipanti a dedicarsi alla preghiera evitando di chiacchierare con giornalisti (questo vale, durante la Processione, anche per i portavoce). Chi risponderà di sua iniziativa parlerà a titolo puramente personale e non a nome del Comitato «Beata Giovanna Scopelli».
6. Il ritrovo è previsto per le ore 10:20, così da poter partire in orario con la Processione. Il luogo del concentramento, come indicato nella locandina, è Porta Santo Stefano (Piazza Duca d’Aosta), all’inizio di via Emilia Santo Stefano, di fianco all’edicola notturna.
7. Consigliamo di parcheggiare i propri mezzi al Parcheggio Zucchi (ex caserma Zucchi) o nei parcheggi di Viale Timavo e Viale Isonzo. Così facendo si potrà raggiungere in pochi minuti a piedi il luogo indicato.
8. Per chi arrivasse in treno. Dalla stazione ordinaria: Autobus – linea 1 – Cavriago – Codemondo – Foscato – Reggio E. – Stazione FS – Canali – Albinea – Direzione: Quartiere Foscato – Cavriago. Scendere in Viale Timavo e raggiungere a piedi Piazza Duca d’Aosta (è possibile sfruttare anche la linea 2 scendendo sempre in Viale Timavo). Dalla stazione mediopadana Reggio Emilia AV: Autobus – linea 9 – Mancasale Stazione AV – Caserma Zucchi – Stazione FS – Fogliano – Direzione: Fogliano – Capolinea. Scendere presso Caserma Zucchi e raggiungere a piedi Piazza Duca d’Aosta. Verranno fornite, a breve, mappe anche per chi arrivasse dall’autostrada.
9. Venerdì sera verrà diramato il quinto ed ultimo comunicato ufficiale prima della Processione di sabato.
Chi è interessato a partecipare o a spargere la voce si iscriva al gruppo Facebook del Comitato, e inviti i propri amici