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martedì 3 ottobre 2017

Ettore Gotti Tedeschi sulla 'correctio'

Dichiarazioni di Ettore Gotti Tedeschi, uno dei firmatari della Correzione Filiale riguardante Amoris Laetitia, che ha suscitato un grande interesse mediatico.

Qual è lo spirito della correzione filiale?
Senza dubbio lo spirito (per cui io ho firmato) è la necessità di supplicare il Santo Padre a condannare gli errori e posizioni che potrebbero generare rischi di eresie. L’eresia è un termine dimenticato, un “grande sconosciuto” per intenderci. Il pericolo della eresia è la corruzione spirituale che porta alla dannazione eterna. Ma non ce ne rendiamo conto? Ci sono alcuni passaggi in Amoris Laetitia che potrebbero incoraggiare errori e persino posizioni eretiche. I cardinali dei Dubia si sono concentrati su queste ma non hanno avuto risposta. Noi laici devoti alla Chiesa ed al Papa lo abbiamo supplicato di chiarire cosa è oggi peccato grave in materia di relazioni coniugali. Se non al Papa a chi chiederlo? Perché chiederlo? Perché c’è confusione dottrinale, si stanno perdendo certezze sulle Verità immutabili. Può esser considerato nemico del Papa chi gli espone i Dubia? E chi gli chiede di rigettare e condannare posizioni che potrebbero creare rischi di eresia? La lettera di correzione è esclusivamente mirata a salvare l’indissolubilità del matrimonio, essendo certo che i Sacramenti sono come un domino, se cade uno cadono tutti. In gioco c’è il sacramento del matrimonio, conseguentemente quello della confessione e infine l’Eucarestia. Le è chiara la connessione tra i tre sacramenti in gioco con AL? Che ci vuole, da parte del papa o dei suoi consiglieri, a rispondere se gli adulteri possono o no vivere in grazia di Dio senza correggersi/convertirsi ? Ma la “condanna eterna" è una eresia? E’ stato il silenzio sui Dubia che ha generato la confusione sul Sacramento (pensi ai vescovi argentini) .

Si aspettava una tale attenzione sul suo nome? Forse c'è il timore di confrontarsi sul vero contenuto del documento? 
Direi che si è trattato soprattutto di antichi rancori sfogati cercando di prendere due piccioni con una fava: danneggiare la mia immagine, che resta scomoda per troppi ancora in Santa Sede e qualificarsi quali “defensor fidei” verso il Vaticano. Vede i defensor fidei (alla Enrico VIII) si son rivelati al momento opportuno, i veri nemici della Chiesa e del Papa. 

Il popolo cattolico sembra addormentato su molti fronti. Un risveglio sarebbe auspicabile? 
Parliamo dei contenuti di un risveglio. AL ha provocato dissensi fra I teologi e confusione fra i fedeli. Si percepisce che stia nascendo una “nuova morale” adatta ai tempi moderni (?) . Ma la morale tradizionale si fondava su Comandamenti, Magistero, Catechismo (Veritatis Splendor). La nuova morale su cosa si fonderà? Su realtà soggettive resesi necessarie dalla richiesta di morale di un mondo secolarizzato? Lei mi chiede se un risveglio è possibile. Rispondo: dipende, se il popolo cattolico vuole o no rischiare di peccare non essendo chiaro cosa significa o no peccare. Faccio io una domanda a lei: tutto ciò fa bene alla Chiesa?

20 commenti:

  1. LNBQ,BOLOGNA
    Pranzo in Basilica, i buchi di Tornielli
    di Luisella Scrosati
    ECCLESIA 03-10-201

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  2. SIR, Oliviero Forti, 3 OTTOBRE
    Giornata memoria vittime immigrazione. Un monito per chi tenta di sabotare il progetto europeo

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  3. I flagelli pubblici hanno sempre UN CARATTERE DI MISERICORDIA, e sono L'ULTIMO ASSALTO DEL SUO AMORE alle anime ostinate nel male, sono L'ULTIMA PURIFICAZIONE per quelle che sono sante. Lo zelo impetuoso, in realtà, sorge sempre dalla natura, ha sempre un carattere d’ira, di vendetta o di ritorsione e, lungi dal salvare, può perdere più presto le anime.(Don Dolindo)

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  4. http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sul-foglietto-messa-spot-lutero-e-ius-soli-1448628.html
    Non e' il Pontefice , e' ormai il fumo di satana che s'e' infiltrato nei gangli vitali e fuoriesce da ogni spiraglio , uno degli spiragli sembra essere , non da oggi , la societa' San Paolo .....la Madonna chiede , non da oggi , lacrime e sangue ....

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  5. Dio ci vuole bene.
    Noi, umanamente parlando, basta guardarsi intorno, siamo messi molto male.
    L'uomo è sempre più tronfiamente orientato a fare la propria volontà, disinteressandosi a quella di Dio (all'esistenza stessa di Dio), "sacramentalizzando" se stesso nei propri idoli, adorando se stesso nei propri simili e utilizzando "l'amore" come scusa per non aver alcun riguardo della carità di Dio, la "misericordia" come categoria che annulla ogni giustizia divina, la "fede" come copertura che annulla l'esigenza di pentimento e conversione...
    Dio ci vuole bene e tenta ancora, misericordiosamente, di purificarci.
    Ci consegna, come Gesù si è consegnato, a un venerdì santo di "abbandono" alla volontà di Dio, misteriosa e terribile al punto da far dubitare (non Cristo, ma molti cristiani) delle intenzioni del Padre.
    E' questa rinuncia alla nostra volontà il massimo grado di purificazione richiesta, mentre chi afferma la propria volontà fa uso persino della religione, dell'abito, dei luoghi sacri per affermare se stesso e quelli come lui, che gli danno corda...
    "Scendi dalla croce e ti crederemo", sfidavano i saccenti e i sapienti che condannarono il Cristo, non credendo alla Sua Verità. "Adeguatevi", dicono i chierici della neochiesa.
    Noi cerchiamo di non scendere, ma abbracciamo questo momento della storia della Chiesa.
    Questo sì un segno inequivocabile del tempo, il segno dell'ora in cui Dio passa.
    Lasciamo agli zuppi e al pan bagnato le minestre calde della mensa collettiva.
    L'altare è quello del sacrificio. A quello è chiesto di stare in comunione.
    Fidandoci di Dio e purificandoci dal peccato di cui ognuno di noi è attore, tanto più quanto vuole cercare di salvare se stesso, senza rinnegarsi, senza coprire con la "fede" la propria propensione a farne ancora, di peccati, che ci piacciono, pessimisti (oserei dire sfiduciati) della potenza di Dio nel tirarci fuori dalla melma.
    La porta è Cristo. E' stretta. Larga è la via di chi cade altrove (Mt 7,13-14).
    Dio ci vuole bene, anche quando viviamo la sferza della storia.
    Non ci compete nemmeno di strappare la zizzania.
    Il Signore si dispiace e rimprovera chi Gli dice: "vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?"
    Se siamo così, suoi discepoli, neppure la morte ha l'ultima parola.
    Avremo il cuore nel Regno della vita eterna e non solo in quelli della storia dialogando con chi quei regni li serve e li idolatra, con gli zuppi e il pan bagnato delle minestre riscaldate di uomini venuti a capire tutto, dato che prima nessuno aveva capito nulla...

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  6. Buttiglione su La Stampa:
    “La correctio? Metodo scorretto: non discutono, condannano"
    http://dlvr.it/Ps4HM6

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  7. https://www.corrispondenzaromana.it/robert-spaemann-sul-caso-seifert-amoris-laetitia-e-la-testimonianza-della-verita/

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  8. Non sapevo che Buttiglione fosse un esperto comunque lo è per Tornielli che lo ha fatto intervenire più volte per criticare chi, secondo lui, non...capisce l`AL, un esperto cattolico che, se non vado errata, ha votato per per la legge Cirinnà ed è favorevole alla Comunione per i divorziati risposati.
    Un giudizio il suo la cui oggettività è già visibile quando pretende che i firmatari della Correzione :"Non espongono obiezioni, non discutono. Giudicano e condannano."
    Aggiunge: 
    "Ho l’impressione che alcuni pensino che la Chiesa esista per difendere una Tradizione che la precede, che si oppone ad ogni cambiamento storico e che non è la Tradizione cristiana.",
    strana concezione, la sua, di quel che È la Chiesa di Cristo!
    Qui alcune reazioni ai suoi numerosi interventi in difesa dell`AL:

    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/10/20/buttiglione-traduce-papa-francesco-ma-dal-cile-un-filosofo-lo-boccia/

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351349.html

    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/07/buttiglione-contro-caffarra-con-poveri-sofismi/

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    1. Un aneddoto per Luisa.
      Mi ricordo una Lectio di Buttiglione sul senso della giustizia, in cui affermava senza problemi che non esiste la verità oggettiva, tutto deve essere dialogato con il nostro interlocutore.
      Lui molte volte si presenta come amico di Giovanni Paolo II e grande conoscitore della sua filosofia.
      Quando gli chiesi di spiegare il problema della verità nei termini proposti nella sua Lectio, lui mi rispose: "ne possiamo parlare".

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  9. O quando la strage di Las Vegas serve al direttore del Sismografo, una delle sale stampe parallele vaticane, per attaccare i movimenti pro-life statunitensi, non ci sono parole:

    "La Postilla della giornata. Dopo l'orrenda strage di Las Vegas dove stanno i pro-life? Perché per loro la vita è solo quando si tratta dell’aborto?"

    "Il vero e sincero pro-life difende la vita sempre e non soltanto quando condizionato da pregiudizi ideologici. La vita, per volere di Dio, è sacra sempre e non quando conviene agli interessi meschini di politici senza scrupoli. (Luis Badilla)"

    Pregiudizi ideologici! E non si vergognano, sono ideologizzati fino al midollo ma accusano chi difende la vita di esserlo, ma basta leggere il nuovo programma della "PAV", presentato da Paglia, per capire che anche la nozione di "vita" è allargta e aggiornata.

    https://ilsismografo.blogspot.ch/2017/10/stati-uniti-la-postilla-della-giornata.html

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  10. http://m.ilgiornale.it/news/2017/10/03/sul-foglietto-della-messa-spot-a-lutero-e-ius-soli/1448628/

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  11. Buttiglione? Incredibile

    Buttiglione = opus dei???? Lo potete incontrare spesso se volete, la domenica nella chiesa di Sant Eugenio a Roma, chiesa della nota prelatura. Pensate che quella chiesa quando è uscito il summorum, aveva inserito una volta al mese il sabato la celebrazione del rito antico, non però nella basilica, ma in una cappellina nascosta dentro la sacrestia...appena è arrivato Bergoglio sparito tutto, con le scuse più disparate.... e poi per esperienza personale dico che in questo ambiente (quello della prematura), che condivide il potere e del potere ne fa una ragione di vita (sia di quello religioso che di quello economico, con la scusa della santificazione del lavoro), guai ad avanzare dubbi su AL ed il magistero del papa, le sue pozioni e i suoi atti verso Lutero ed i protestanti...ecc.. ho parlato e discusso a lungo, con sacerdoti e laici ...chiusura totale, va tutto bene è tutto giusto...dopo un anno di sofferenze ho tagliato i ponti con tutti....e non mi fido di loro... sono modernisti e non ricercano la Verità e plasmano le coscienze....

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  12. Questi movimenti (CL, Opus Dei, etc.) fondano il loro essere sulla filosofia dell'esperienza, che e' il trionfo del soggettivismo. Non esiste per loro una verita' oggettiva a cui ancorare il pensiero e l'azione, ma un continuo mutare di situazioni, a cui si adattano, finendo regolarmente per legare l'asino dove vuole il padrone. Quando il padrone si chiama Wojtyla o Ratzinger si fa cosi', quando si chiama Bergoglio si fa cosa', senza farsi grossi problemi.

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  13. In realtà il loro "padrone" non è nemmeno il papa, ma la guida del movimento. Nel caso dei neocatecumenali la totale dipendenza dall'iniziatore è ancor più eclatante. E l'obbedienza al papa è solo di facciata.

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  14. I neocat si, ma i membri dell'Opus Dei hanno davvero una adesione acritica a tutto cio' che dice il Papa. Ho conosciuto molti sacerdoti dell'Opera, gente preparata, con fior di lauree, che sosteneva con convinzione che l'insegnamento di Bergoglio sulla famiglia e' in linea con quello dei Predecessori.

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  15. Le persone dell'Opus Dei che ho conosciuto hanno una regola di vita severa, pregano seriamente, credo che questa grande 'elasticità' verso l'esterno dipenda dal grande rigore del loro impegno, assunto e mantenuto, verso Dio. Insomma non sgarrano e non criticano, men che meno davanti ad altri, direi che la separazione consapevole tra peccato e peccatore, è uno dei loro principali doveri a cui attenersi. Non sono ingenui. Anche io spesso ne ho sentito sparlare pesantemente, ma quello che ho scritto è quello che ho visto in persone che all'Opus Dei hanno votato la loro vita.

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  16. Le persone dell'Opus Dei che ho conosciuto hanno una regola di vita severa, pregano seriamente, credo che questa grande 'elasticità' verso l'esterno dipenda dal grande rigore del loro impegno, assunto e mantenuto, verso Dio. Insomma non sgarrano e non criticano, men che meno davanti ad altri, direi che la separazione consapevole tra peccato e peccatore, è uno dei loro principali doveri a cui attenersi. Non sono ingenui. Anche io spesso ne ho sentito sparlare pesantemente, ma quello che ho scritto è quello che ho visto in persone che all'Opus Dei hanno votato la loro vita.

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  17. Quelle che ho conosciuto io erano persone molto rigorose, serie, ma assolutamente incapaci di uscire dallo schema: "l'ha detto il Papa, quindi e' giusto", "l'ha detto il Concilio, quindi e' giusto".

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  18. Condivido con Irina sull'Opus Dei, nel senso che non ho conosciuto direttamente chi ne fa parte, ma da quello che ho letto, sono molti quello seri che sono molto devoti.
    Abbraccia tutti i ceti sociali e sul potere si è molto romanzato e ricamato.

    Sicuramente alcuni saranno pure attaccati al potere Buttiglione), ma credo personalmente che la maggioranza sia ammirevole.

    Cio' premesso, in questa situazione credevo che fossero più attenti alle eresie, ma una delle regole fondamentali dell'obbedienza all'Opus Dei e' la fedeltà al papa.

    È qui il loro punto debole nella anomala (per me apocalittica) situazione attuale: Un'obbedienza cieca ad un uomo, sebbene papa, e' un errore.

    Sicuramente si rendono conto conto della situazione e degli insegnamenti turbo/modernisti/eretici della Bergoglio &C ma la loro obbedienza cieca al papa glieli fa accettare lo stesso.
    Non so se San J.M. Escriva sarebbe d'accordo.
    Persino i militari, che si badano su gerarchia e obbedienza, legittimano la disobbedienza a ordini chiaramente illegittimi o criminali.

    Ciecamente si obbedisce solo a Cristo, il vero capo della Chiesa.
    I veri fedeli al papa, in questo momento storico, sono quelli che hanno avuto il coraggio di dirgli pubblicamente che sta sbagliando.


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  19. È una tecnica di Satana che si trasforma in angelo di luce: piazzare piccole porzioni di tenebre in un quadro che di per sé è luminoso nella previsione che il ricettore vedrà tutto come luminoso. Senza demonizzare il resto positivo, siamo chiamati a vedere e separare queste porzioni di tenebra.
    http://www.lanuovabq.it/it/un-angelo-di-luce-le-mille-facce-di-satana-oggi

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