Gian Micalessin è uno dei nostri maggiori esperti del Medio Oriente e con una propria concezione generale della geopolitica asiatica. In questo libro però si è trasformato in un investigatore che percorre tutta la Siria di città in città, di paese in paese, strada per strada e ogni volta osserva attentamente, parla con la gente comune, raccoglie documenti, prove, e poi racconta cosa ha visto e cosa ha sentito. E dal suo minuzioso e accurato resoconto appare evidente che le informazioni che vengono date in Occidente, in Europa, negli Stati Uniti dalla stampa, dalla televisione, nei dibattiti ufficiali, negli enti internazionali sono tutte manipolate a favore di una immensa coalizione politico-economico-culturale formata da Stati Uniti, Gran Bretagna, Ue con Francia e Italia, Arabia Saudita, Qatar e Turchia, che combatte Bashar al-Assad appoggiando i massacratori islamici dell'Isis, di Al-Qaida e di Al-Nusra e nascondendo le loro infamie mentre infierisce contro gli alauiti, gli sciiti e i cristiani che si appoggiano al governo per sopravvivere. I media di questa coalizione negano o nascondono la loro sistematica persecuzione, i massacri compiuti dai fanatici islamisti che vogliono distruggere, annientare la più antica comunità cristiana che è lì dalle origini del Cristianesimo e ne conserva la purezza, la freschezza e la fede.
Micalessin si domanda perché l'Europa e gli Usa che hanno una tradizione cristiana non compiano un solo gesto in difesa dei cristiani ma anzi appoggino solo i loro persecutori. A me viene in mente che forse tutto questo è incominciato da quando la Santa Russia voleva distruggere la più grande potenza islamica, l'Impero Ottomano, che comprendeva tutto il Medio Oriente, l'Arabia, il Sud del Mediterraneo, ma l'Inghilterra, la Francia, l'Impero Asburgico e l'Italia si sono schierati a favore dei turchi combattendo i russi nella guerra di Crimea. Poi hanno lasciato massacrare dai turchi un milione e mezzo di armeni cristiani senza intervenire. Alla fine, con l'arrivo del petrolio, c'è stata l'alleanza di ferro fra Usa e Arabia Saudita anche se questa riempiva tutto il mondo di moschee wahabite e finanziava tutti i gruppi salafiti. Dobbiamo dirlo con chiarezza, e vergognarci di noi stessi, perché noi europei non abbiamo mai pensato ai milioni di cristiani della Siria, dell'Irak, dell'Egitto o dell'Etiopia come ai nostri padri, come ai nostri antenati spirituali, non abbiamo mai visto in loro le radici storiche e culturali della civiltà cristiana, un mondo prezioso, di cui essere orgogliosi, e da difendere. Quanto agli americani credo che ne ignorino persino l'esistenza. Ed è così che la coalizione dei ricchi, dei potenti, dei cinici, del petrolio e del denaro, con i suoi atti e le sue menzogne, ha tradito i suoi fratelli maggiori che conservano vivo il cuore cristiano delle origini.
NAZARAT
RispondiEliminaIl 20 gennaio 2018, in molte città italiane, ma anche a Damasco ed Erbil, si rinnova il gesto di preghiera e di ascolto a favore dei cristiani e di tutte le minoranze perseguitate, in Medio Oriente e nel mondo.
Per non dimenticare i fratelli che soffrono anche per noi, strapparci dall’indifferenza che ci chiude il cuore, ritagliare una pausa di silenzio dentro il caos di questo tempo per guardare a Cristo nei suoi.
Al link il dettaglio dell’iniziativa:
http://www.nazarat.org/eventi.html
Questi sono i nostri veri fratelli maggiori!
RispondiEliminaSempre a proposito di Islam, un'intervista relativa all'iniziativa che abbiamo già avuto modo di conoscere:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/parlano-accusatori-papa-francesco-tradisce-chiesa-lislam-1483759.html
Un tempo parlando di Occidente si pensava a popoli cristiani. Ora la nostra cultura che si è sviluppata dal cristianesimo (le famose radici cristiane), qui da noi sta rinnegando le sue origini.
RispondiEliminaE molti cristiani, in tutto il mondo, si illudono di poter contare ancora su di noi per difendersi dai loro persecutori. Che inganno diabolico! Siamo noi occidentali a fomentare queste guerre e questo odio.
I nostri governi non lesinano aiuti verso i "perseguitati musulmani", ma si vergognano di aiutare i nostri fratelli cristiani! E il buon esempio l'ha dato il vescovo vestito di bianco...
Ave Maria!
RispondiElimina"Non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o in quella delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo, delle comunità religiose o addirittura nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario. Non c'è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario".
(Suor Lucia di Fatima)
Splendido questo richiamo della Madonna postato da anonimo 12,11.
RispondiEliminaProprio ieri lo sentivo in una catechesi di Don Leonardo Maria Pompei.
Il sacerdote ha precisato che quando la Madonna parla di rosario, intende il rosario completo (150 Ave Maria) e non il mistero del giorno.
Cosa che tra l'altro ai tempi era normale (penso in effetti a mia nonna)....ogni giorno 150 Ave Maria.
Sinceramente, a me che mi definisco cattolico, la cosa ha morso la coscienza.
Io che spesso non riesco a recitare nemmeno il mistero del giorno, quando invece dovrei addirittura recitare il rosario completo.
Siamo evidentemente responsabilizzati. Però, veramente, mi chiedo come potrei fare io che torno da lavoro nel tardo pomeriggio a recitare il rosario completo?
Don Leonardo sembrava categorico.
Mi sento inadeguato
Ora vi scrivo solo per dirvi questa mia piccola esperienza, per me felice.
RispondiEliminaQuindi, alle 14,53 vi avevo scritto il messaggio sopra che potete leggere.
Da stamane, appena sveglio, il mio primo pensiero era stato: Ok, Giuseppe, però fai seguire i fatti alle parole. Hai riflettuto dell'importanza del rosario e del fatto che spesso manchi pure nella recita di uno dei suoi misteri? Oggi, non appena torni a casa, costi quel che costi, la prima cosa da fare è chiudere la porta e prendere quella benedetta coroncina in mano.
Non so se è il satanasso che si è messo in mezzo, ma ad ogni modo, vado per aprire la porta di casa e becco il vicino che mi invita ad entrare a casa sua. Cerco di svicolare, ma non riesco e finisco in un'interminabile discussione. Il tempo vola e già penso che è già sera e, conoscendomi, finirà che non prenderò quella coroncina in mano.
Ed invece lo faccio.
Metto nelle mani di Dio, per intercessione della Santissima Maria, le mie preoccupazioni, la mia angoscia per la Chiesa, il mio cuore rattristato da questo fiume (di fango) in piena che appare travolgerla.
A te sospiriamo esuli in questa valle di lacrime!
Avrei infine voglia di prendere il Vangelo, ma tentenno.
Tentenno con timore perchè penso sempre alla stessa catechesi, ascoltata ieri, che comunque mi aveva condotto a prendere la coroncina in mano. Don Leonardo, in un frangente, aveva ricordato ironicamente di quelli che usano prendere una pagina a caso pensando di essere così guidati da Dio. Scherzando disse che a uno gli era capitata l'invettiva di Gesù ai farisei. Perciò tentenno. Non voglio fare così, non voglio tentare il Signore mio Dio.
Però lo vorrei tanto. E allora penso di leggere il Vangelo del giorno (calendario ambrosiano), dicendomi.....d'altronde stamattina non ho avuto nemmeno tempo di leggerlo.
Che meraviglia aver scoperto che non solo stavo leggendo proprio il Vangelo da cui Don Leonardo aveva fatto la catechesi, ma che questi era: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa sulla quale le porte degli inferi non prevarranno.
La delicatezza con cui il Signore ci parla è di una dolcezza infinita.
Questo è quello che sentivo di volervi raccontare
Giuseppe