Questa sera ho partecipato alla Santa Messa prefestiva nella mia parrocchia. Grazie a Fra Cristoforo dal quale avevo ricevuto segnalazione dell'articolo pubblicato qualche ora fa, ho notato la traduzione 'diluita' della seconda lettura [vedi]. Purtroppo non c'è stato il tempo di parlarne col sacerdote; ma nella predicazione l'apostolo Paolo è stato completamente ignorato: l'omelia era centrata sulla sequela del Signore e sul 'nome nuovo' di Simone e anche nostro se siamo veramente fedeli alla chiamata del Signore. Ma il problema delle traduzioni è serio e neppure facile da monitorare. Per l'uso personale è bene custodire gelosamente le vecchie traduzioni, per il resto, mantenere alta la guardia.
Volevo piuttosto farvi una piccola segnalazione. Sono stata invitata a leggere la preghiera dei fedeli. Ho dato un'occhiata al foglietto prima della Messa e sono subito corsa in Sacrestia a dire al celebrante che avrei saltato l'invocazione n.4 : la solita solfa sui migranti (immagine a lato). Ha preso il foglietto e, dopo averla letta, ha alzato il pollice e mi ha confermato: saltala! Poi, la n. 6 mi è venuto spontaneo leggerla così: "Perché l'unità dei cristiani sia vissuta nella verità anche nelle nostre famiglie e comunità". Chissà se qualcuno se n'è accorto? Comunque è importante non desistere. In questo caso ne è valsa la pena, grazie alla presenza di un sacerdote secondo il cuore di Dio. Ma è una situazione di 'esilio'. Mi manca la Messa Bella che riesco ad avere solo una volta al mese...
L'unica traduzione italiana della Sacra Scrittura veramente fedele al testo della Vulgata è la Bibbia tradotta da mons. Martini tra 1775 e 1778, l'unica approvata dalla Chiesa prima del CVII. Risulterà difficile a chi vi si accosta per la prima volta, a causa del lirismo della prosa del monsignore, ma è l'unico modo di leggere in Italiano ciò che veramente fu ispirato o detto da Nostro Signore, e non quello che la CEI vuole che dica...
RispondiEliminaAnche se la cosa migliore resta la lettura in latino, o ancor meglio nell'originale greco.
Al suo posto mi sarei rifiutato di leggere la preghiera dei fedeli. Quando non ho la possibilita' di assistere al rito VO , seguo la 'messa' NO estraniandomi da tutte quelle parti che non sono presenti anche nel VO (ad esempio evito di rispondere al salmo reponsoriale, preghiera dei fedeli, scambio segno di pace ecc..) e men che meno leggo alcunche' al microfono in quanto la messa deve leggerla solo il Sacerdote. Naturalmente rispondo solo in latino, e nella medesima lingua recito il Gloria, il Credo e il Pater Noster , e infine S.Comunione solo in ginocchio e sulla lingua e dal Sacerdote ignorando completamente tutto quello che fanno i modernisti.
RispondiElimina"Mi manca la Messa Bella che riesco ad avere solo una volta al mese..."
RispondiEliminaMessa bella, soprattutto vera e buona
Carissima Maria, le vicissitudini del VO consistono nell'averlo solo una volta al mese?
RispondiEliminaL’uso che facciamo del corpo e la purezza
RispondiEliminail 13 gennaio 2018 / Omelie P.Giorgio Maria Fare' / Carmelitano
https://www.veritatemincaritate.com/category/omelie/
Non solo l'invocazione n.4 è da saltare, Maria, ma TUTTA questa cosiddetta messa, che Messa non è.
RispondiEliminaSono le vicissitudini di chi partecipa al NO.
RispondiEliminaSono rimbambita ;) Ho corretto.
Circa il biritualismo sai bene che concordo con te sui principi, ma non riesco a fare a meno della messa, anche se è carente so bene quanto...
Seconda lettura diluita, preghiera dei fedeli imbastardita... ma il celebrante è un buon sacerdote.
RispondiEliminaMessa bella, soprattutto vera e buona
RispondiEliminaOvvio
Penso che Dio legga nei nostri cuori la voglia di Lui e capisca che, se partecipiamo a Messe non adeguate, non è per carenza nostra ma del mondo (intenso come regno del principe malefico).
RispondiEliminaPerfettamente in linea con Anonimo delle 7,03. Proprio non capisco questi pseudo tradizionalisti che "devono" fare comunque le letture, addirittura i ministri dell'Eucarestia, i lecca lecca dei parrocci, inviare articoli antimodernisti ai sicuri amici tradizionalisti per poi abbassare le orecchie in sacrestia e nei consigli pastorali (di cui continuano a fare parte). Un po' di coerenza, di coraggio, di palle, altrinenti zitto e cuccia ché campiamo lo stesso.
RispondiEliminaIo non sono di quelli che "devono fare comunque le letture". Non mi sono posto il problema quando me l'hanno chiesto. Punto.
RispondiEliminaCoerenza coraggio palle credo si manifestino anche in altri modi.
È la parrocchia in cui ho fatto la catechista e ho attraversato, dopo aver rifiutato un contesto eretico come il cammino NC, tutto il periodo postconciliare e trovo il parroco (che celebra il VO una volta al mese, intanto, e aderisce alla possibilità di far crescere il gruppo con la formazione) e sacerdoti secondo il cuore del Signore.
E in un contesto del genere mi metto a fare la schizzinosa?
Intanto ho verificato una volta di più che il sacerdote non è di quelli che si "allineano"!
Quello del Lettorato è uno degli Ordini minori, che la Chiesa fin dall'antichità ha riservato, in quanto tale, ai soli fedeli di sesso maschile in quanto essi diventano, ricevendolo, dei chierici minori.
RispondiEliminaNella Riforma filoprotestante di Paolo VI/Bugnini invece è stato artatamente fatto diventare uh semplice 'ministero', svincolato da ogni grado gerarchico.
Nell'Ordo Missae del 1970 è poi chiaramente detto (e per questo era necessario desacralizzare il lettorato) che in mancanza di un Lettore, qualunque fedele può sostituirlo : una cosa da sempre esclusa nella Chiesa, fin dall'epoca apostolica.
Così i laici si clericalizzano mentre i preti si laicizzano e si crea una 'bellissima' osmosi tra sacerdozio comune dei fedeli e quello ordinato, propedeutica all'unione confusa con le sette eretiche d'ogni tipo che i nouveaux théologiens hanno programmato fin dal principio...
https://finedeitempi.wordpress.com/2018/01/14/la-santa-messa/
RispondiEliminaCaro Sacerdos quidam
RispondiEliminaSo bene che purtroppo Paolo VI, con gli ordini mminori ha abolito anche il servizio all'altare. E molto me ne dolgo. È problema della Chiesa è problema di tutti noi che ci troviamo in un contesto schizofrenico. Sono scesa al compromesso? Ok. È vero. Non so quanto possa essere grave....
A proposito della incombente settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (che inizia con la festa per la Cattedra di San Pietro e si conclude con la ricorrenza della Conversione di San Paolo)... Intenzioni di preghiera per tutta l'ottava:
RispondiElimina18. Pregare per la conversione di tutti coloro che sono nell'errore.
19. Pregare per la conversione di tutti gli scismatici.
20. Pregare per la conversione del Luterani e dei protestanti d'Europa in generale.
21. Pregare per la conversione degli Anglicani.
22. Pregare per la conversione dei protestanti d'America.
23. Pregare per la conversione dei Cattolici non più praticanti.
24. Pregare per la conversione degli Ebrei.
25. Pregare per la conversione degli Islamici e di tutti i pagani.
Più dettagli qui: https://www.radiospada.org/2017/01/ottavario-di-preghiera-per-la-conversione-dei-non-cattolici/
@ Mic:
RispondiEliminaci sono cose che si fanno senza rifletterci troppo, e dunque senza avvertenza vera... :)
Io sto attenta alle intenzioni e se sono tendenziose e politiche non rispondo. Dovremmo farlo in massa
RispondiEliminaPRIMA LETTURA (1Sam 15,16-23)
RispondiEliminaL’obbedire è meglio del sacrificio. Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re.
https://www.veritatemincaritate.com/2018/01/disobbedire-a-dio-e-idolatria-di-se-stessi/
Chiediamo alla Vergine Maria e allo Spirito Santo la grazia di una obbedienza docile alla Sua Volonta'.