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venerdì 9 marzo 2018

In memoria di Mario Palmaro

Il 9 marzo 2014, dopo una penosa malattia, muore prematuramente Mario Palmaro, insigne giurista, giornalista e scrittore italiano, uno dei più lucidi bioeticisti ed esponenti del giusnaturalismo; devo a lui molte delle attitudini e delle cose che so, essendomi formato anche su molti dei suoi libri, tanto giuridici che non. Uno dei suoi più grandi insegnamenti, però, è la sopportazione, l'accettazione e finanche la valorizzazione della malattia, esperienza terribile che oggi si pretende di rimuovere con un'iniezione o una spina (o per sentenza, testamento o diagnosi), ignorando che, se si lancia un vulnus nel concetto generale e assoluto di dignità umana, inevitabilmente questo stesso concetto sarà distrutto, disumanizzando i malati e uccidendoli nel nome della loro "dignità" e del loro "interesse"; lo ricordo quindi con questo estratto del suo testamento, che vale perfino più dei suoi pregevoli libri e articoli. Il buon Dio gli ha impedito di vedere gli ulteriori sfasci della società italiana (con le ultime leggi contro la famiglia - divorzio breve e unioni civili - e la vita - testamento biologico - votate e approvate, come c'era da aspettarselo, da Parlamento, Governo e Presidente nominalmente "cattolici" ) e della Chiesa (su cui bisogna tacere per decenza)... eterna memoria, e grazie!

Scriveva Mario Palmaro
“La prima cosa che sconvolge della malattia è che essa si abbatte su di noi senza alcun preavviso e in un tempo che noi non decidiamo. Siamo alla mercé degli avvenimenti, e non possiamo che accettarli. La malattia grave obbliga a rendersi conto che siamo davvero mortali; anche se la morte è la cosa più certa del mondo, l’uomo moderno è portato a vivere come se non dovesse morire mai.
Con la malattia capisci per la prima volta che il tempo della vita quaggiù è un soffio, avverti tutta l’amarezza di non averne fatto quel capolavoro di santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare. Guardi il Crocifisso e capisci che quello è il cuore della fede: senza il Sacrificio il cattolicesimo non esiste. Allora ringrazi Dio di averti fatto cattolico, un cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma che ha nella Chiesa una madre premurosa. Dunque, la malattia è un tempo di grazia, ma spesso i vizi e le miserie che ci hanno accompagnato durante la vita rimangono, o addirittura si acuiscono. È come se l’agonia fosse già iniziata, e si combattesse il destino della mia anima, perché nessuno è sicuro della propria salvezza.
D’altra parte, la malattia mi ha fatto anche scoprire una quantità impressionante di persone che mi vogliono bene e che pregano per me, di famiglie che la sera recitano il rosario con i bambini per la mia guarigione, e non ho parole per descrivere la bellezza di questa esperienza, che è un anticipo dell’amore di Dio nell’eternità. Il dolore più grande che provo è l’idea di dover lasciare questo mondo che mi piace così tanto, che è così bello anche se così tragico; dover lasciare tanti amici, i parenti; ma soprattutto di dover lasciare mia moglie e i miei figli che sono ancora in tenera età.
Alle volte mi immagino la mia casa, il mio studio vuoto, e la vita che in essa continua anche se io non ci sono più. È una scena che fa male, ma estremamente realistica: mi fa capire che sono, e sono stato, un servo inutile, e che tutti i libri che ho scritto, le conferenze, gli articoli, non sono che paglia. Ma spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l’antico duello.”
Roberto De Albentiis su Fb

13 commenti:

  1. Non sono in postazione e dal cellulare non ho potuto fare che questo.
    Penso spesso a Mario Palmaro che ho conosciuto solo attraverso i suoi scritti ma che continuo a portarmi ne cuore.
    È cosa buona e giusta ricordarlo e abbeverarci ancora ad una fonte limpida e di grande profondità.

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  2. Una prece per Mario Palmaro e per la famiglia.
    Molto bello il pezzo di Gnocchi e quello di Blondet in ricordo, leggibile su "Riscossa cristiana" sino a domenica.

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  3. Una preghiera per Mario Palmaro. E mi si consenta un fuori tema, forse. Il vescovo di Palermo: "la Chiesa chieda scusa per il silenzio del passato sulla mafia". Questo presule ha la memoria parecchio corta....ha completamente rimosso dall'archivio della memoria uno dei discorsi più vibranti di Giovanni Paolo II nella valle dei templi prorio contro la mafia. O la famosa espressione del cardinale suo predecessore Pappalardo.....mentre Roma si consulta Sagunto è espugnata. Ma quelli erano altri Pastori lungimiranti e con la memoria ben a posto.

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  4. Difficile accettare la morte delle sentinelle più sveglie, più umili, più generose. Difficile capire perchè, mentre la tempesta infuria e poche fiammelle rimangono accese. C'è un solo pensiero, per me, che non fa disperare, sono stati chiamati di là per continuare a combattere sostenendo,invisibili, quelli che rimangono di qua senza forza, disorientati, frastornati oppure irretiti nel peccato. Credo sia questo il significato di tante morti inspiegabili di uomini e donne, nel loro pieno vigore, di giovani e di giovanissimi, con una vita appena iniziata: il sacrificio supremo al quale, nel silenzio del loro cuore, hanno detto sì, per amor di Dio e dei fratelli. L'anima nostra pur capendo, non capisce veramente. Solo a sprazzi, può reggere al dolore della separazione e restiamo, come assenti a noi stessi,sempre cercandoli con Fede, con Speranza, con Carità.

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  5. Stabat Mater dolorósa
    iuxta crucem lacrimósa,
    dum pendébat Fílius.

    https://www.tempi.it/alfie-evans-per-monsignor-paglia-si-tratta-di-sospendere-una-situazione-di-accanimento-terapeutico#.WqLh0ZPOV7P

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  6. Un grandissimo cattolico ed un esempio di cristianità per tutti noi... indimenticabile il suo libro scritto a quattro mani con l'amico Gnocchi... "L'ultima messa di Padre Pio"... dove con la consueta discrezione... ma con la determinazinoe a comprendere bene la volontà di Dio... tramite le indicazioni fornite dal mistico di Pietralcina... si cerca di comprendere "la legittimità"... delle modifiche liturgiche inserite attraverso il Novus Ordo Missae che entrerà in vigore nella primavera del 1969...S olo chi ha il coraggio della fede e la fermezza di un cuore indomito nel seguire la volontà del Maestro... può aspirare ad esplorare gli anfratti... del dubbio sull'operato terreno... nell'ottica di rendere sempre e comunque gloria al SIgnore. Sia sempre lode al Signore che saprà di certo custodire questo suo figlio prediletto nel luogo riservato dal Padre per i figli di Dio!

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  7. Prega per noi e per la Chiesa, Una Santa, Cattolica e Apostolica

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  8. Rosario Del Vecchio10 marzo, 2018 10:03

    Ricordate: per Grazia di Dio ... Vita e Indissolubilità del Matrimonio - unite a Paternità e a Apertura alla Meraviglia - faranno crollare questo Sistema diabolico costruito contro Dio (a partire dalla Rivoluzione Francese - passando per Nazismo e Comunismo e Sessantotto e Femminismo e Gay libertino e Islamizzazione - fino ai 5 Stelle e all'Euro-schiavitù) -

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  9. Palmaro è mancato nel momento in cui io avevo da poco iniziato a "studiare"... Negli anni successivi ho trovato e letto molto di quello che ha scritto, trovando grandi quantità di materiale. E comunque nel suo "testamento" c'è un paragrafo brevissimo, che trovo un portentoso riassunto della situazione:

    E perché io voglio capire – e lo chiedo ai lettori della Bussola – che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi.

    Perché è questo il problema: non i "cattivi", che ci sono sempre stati, e in questo momento semmai sono riusciti a prendere il potere, che si prende e poi si perde con la stessa facilità. Il problema sono i "buoni" che soffrono di dissonanza cognitiva: vedono benissimo tutto il male che ci circonda e lo denunciano, tranne che per le radici, che non sono in grado di vedere (o le vedono, ma non sanno che fare). E per rendere testimonianza pubblica, aspettano sempre il "placet" di qualcuno (associazione, conventicola, movimento, setta, ecc...). Il segno dei tempi è che Cristo ci chiede di dare testimonianza individuale, proprio perché è l'unica autentica, perché viene da dentro e non da meccanismi di appartenenza. E sono proprio questi meccanismi di appartenenza il vero marcio, una forma di fariseismo e di imbiancatura di sepolcri.

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  10. Bravo Fabrizio, è proprio questo il nodi cruciale, recentemente ho avuto un piccolo scontro con miei colleghi cattolici fautori del "zitto e prega, non si parla male del papa e del clero, basta mormorazioni..." E via discorrendo.
    Vedono e tacciono volutamente, biasimando chi riconosce la verità della situazione.
    E brava Maria per aver ricordato Mario Palmaro e lo spunto per colmare la mia ignoranza

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  11. C’è una sua frase che mi sono annotato sul telefonino e porto con me, un suo insegnamento: “Dio non si è fatto crocifiggere per salvare gli uomini dalla guerra, dalla povertà, dall’invidia, dal matrimonio andato male, dalla tristezza. Lo ha fatto per salvarli dalla dannazione eterna. E i sacramenti sono il mezzo per uscire da questa terribile malattia. Mario Palmaro”. Mario è guarito. Così possa essere di noi.
    Maurizio Blondet

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  12. E sono proprio questi meccanismi di appartenenza il vero marcio, una forma di fariseismo e di imbiancatura di sepolcri.

    Centrato uno dei meccanismi che inceppano l'attuazione di azioni davvero incisive.

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  13. Per chi lo desidera si può ancora continuare ad aiutare concretamente la vedova Palmaro e i loro 4 figli.

    Questo sotto è il link alla benemerita Associazione creata poco dopo la dipartita del prof. Palmaro, con tutti i riferimenti utili per dare un contributo.

    https://sangiuseppeassociazione.blogspot.it/?m=1

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