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domenica 6 maggio 2018

Reggio Emilia, 20 maggio. Gruppo Preghiera di Riparazione

Premesso che:
  1. contro quanto definitivamente stabilito (tra l'altro) in Catechismo di San Pio X, presso la parrocchia Regina Pacis di Reggio Emilia, in data 20 maggio, ore 20.45, si terrà una blasfema "preghiera" di stampo omosessualista intitolata "La verità di farà liberi: per il superamento dell'omofobia, della transfobia e di ogni intolleranza";
  2. contro quanto definitivamente stabilito (tra l'altro) in Sillabo, Mortalium Animos, Orientalis Ecclesiae, il fatto è aggravato dall'orientamento interreligioso -pancristiano dell'evento, cui parteciperà attivamente la "pastora battista" (sic) Lidia Maggi.
Il gruppo di preghiera-riparazione "20 maggio":
si dissocia pubblicamente dall'evento e rende noto che, in base a indicazioni che successivamente diramerà, si opporrà all'evento in maniera attiva, anche con preghiera di riparazione.
Per informazioni: 346 2317932 - 393 4825963
Per chi volesse approfondire i dettagli: leggere qui

11 commenti:

  1. Radio Spada: a Reggio Emilia la diocesi a un bivio: o con i ‘cristiani LGBT’ o con i cattolici. Ma la scelta sembra già fatta

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  2. A Reggio Emilia il presidente Arcigay, Alberto Nicolini, appoggia il parroco che sta con gli
    Lgbt organizzando una “veglia di preghiera per “le vittime dell’omotransfobia”.
    Il parroco, a sua volta, dice che il vescovo Camisasca è con i gay.
    La domanda sorge spontanea: da che parte sta veramente Camisasca?

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    1. Dalla stessa parte di Ponzio Pilato che non trovò in Gesù nessuna colpa, ma, per salvarsi lui, lo consegnò ai carnefici ...

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  3. La domanda sorge spontanea: da che parte sta veramente Camisasca?

    Penso che stia dove sta la neochiesa: ovunque, per non scontentare nessuno.

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  4. Parole di fuoco07 maggio, 2018 17:28

    «Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l’uomo e l’umanità. Portate il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo».
    S.ATANASIO

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  5. Transfobia: Cioè una preghiera pro minigonne, zatteroni e boa di struzzo? Come ci siamo ridotti!!

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  6. I Vescovi hanno mediamente settant'anni. Erano seminaristi subito dopo il Concilio. Giovani sacerdoti a fine anni '70, primi anni '80, nel furore del rinnovamento, della damnatio di tutto ciò che era venuto prima. Aspettavano la Nuova Pentecoste sicuri che, rinnegando i Padri Antichi, potessero vedere chissà quali frutti nel tempo presente ed in quello futuro.
    Si trovano adesso a guidare diocesi senza preti, senza vocazioni, con ordini religiosi che se ne vanno, con chiese da vendere perché non ce la fanno a manutenerle (per tenerle poi chiuse e vuote di fedeli). Sperimentano l'apostasia generalizzata, l'attacco sempre più veemente contro il religioso. Ma non rinnegano. Non si fanno l'esame di coscienza. "Abbiamo sbagliato tutto" è una frase che non uscirà mai dalle loro bocche che si chiuderanno al mondo rancoroso e frustrante.
    Ciò che più hanno combattuto, ovvero la Tradizione, non solo è sopravvissuta ma, nello sbragamento generale, non solo resiste ma cresce ed attira. Non i vecchi nostalgici ed i "fissati con le devozioni", ma proprio i "mitici" giovani che loro per cinquant'anni hanno cercato di attirare con ogni mezzo e mezzuccio sotto il campanile.......(cit.)

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  7. Ogni anno puntuale il teatrino di Reggio Emilia , "la Diocesi al bivio"...

    Ma al bivio di cosa? Ma se un prete arcobaleno fa da anni lo stesso incontro cosa c'entra Camisasca?

    Questo è lo scorso anno , praticamente con gli stessi toni e le stesse conclusioni in fotocopia:

    Gay Pride nella Diocesi


    Il pensiero del vescovo è noto e non ha mai appoggiato queste iniziative, al più le ha tollerate. Viceversa ha appoggiato le "sentinelle in piedi"

    Quindi questi comitati - che un giorno vanno a chiedere la benedizione e il giorno dopo pare annuncino l'apocalisse in diocesi - non hanno nessun motivo di tirare in ballo il vescovo con la solita patetica pantomima che lascia il tempo che trova.

    (to be censored)

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  8. Gruppo di preghiera-riparazione 20 maggio08 maggio, 2018 12:02

    1. Il Gruppo di Preghiera “20 maggio” conferma tutti i propositi espressi nel primo comunicato, in particolare la veglia di riparazione sulla quale saranno forniti ulteriori dettagli tecnici e logistici prossimamente.

    2. L’adesione e l’appoggio dei rappresentanti di Arcigay alla “veglia anti-omofobia” del 20 maggio a Regina Pacis conferma l’impostazione a stampo omosessualista dell’evento organizzato da don Paolo Cugini.

    3. Il titolo dell’articolo del Carlino di ieri a proposito di questa vicenda attribuiva a don Cugini le seguenti parole: “Il vescovo ha detto che la Chiesa accoglie i gay”. Non è specificato però come e a quali condizioni li possa accogliere. Nell’articolo summenzionato, che riporta sia le parole di don Cugini che quelle del Presidente di Arcigay, questi ultimi due paiono essere gli interpreti di Sua Eccellenza Mons. Massimo Camisasca.

    4. Ci teniamo a precisare che don Paolo Cugini collabora attivamente con “Progetto Gionata”, portale che si occupa di “cristiani LGBT”.
    Possiamo dichiarare questo con estrema sicurezza per due semplici ed evidenti motivi:
    -nel suo Blog, don Paolo cita il portale “Progetto Gionata” in un recente articolo con le seguenti parole: “Come ricorda il PROGETTO GIONATA, che è il portale di fede e omosessualità in Italia, “le veglie per un mondo senza omotransfobia sono una consuetudine (...)”.
    - La locandina divulgativa per la veglia “anti-omofobia” del 20 maggio è una locandina standard fornita proprio dal portale LGBT, personalizzabile in tutte le città che aderiscono all’iniziativa inserendo i giusti riferimenti logistici (si veda allegato).

    5. Detto ciò, occorre porsi un improcrastinabile interrogativo: cos’è veramente “Progetto Gionata? La risposta non può altro che essere la seguente: un sito formato da quei “gruppi Lgbt che rifiutano e irridono la dottrina della Chiesa” attraverso immagini sacrileghe e blasfeme. In allegato ne segnaliamo solo alcune di esse, da noi censurate per l’indegno scandalo che creano nelle coscienze.
    Interpretazione: don Cugini avalla la blasfemia appoggiando e collaborando con chi irride la Chiesa e il Suo insegnamento. Questa non è questione di estremismo o simili e banali etichette, ma è questione di buon senso e di fedeltà al Cattolicesimo a cui un prete, prima di tutti, dovrebbe essere chiamato guardando al suo ministero. La dimensione non si pone su un terreno laico, ma su un ambito che riguarda la Chiesa, dove ci sono gli insegnamenti e un Magistero che non può essere violato.

    6. La presenza della “pastora” Lidia Maggi è la postilla a quanto detto sino ad ora: il pastore Raffaele Volpe, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), si disse ampiamente soddisfatto riguardo alla legge sulle “unioni civili”. Si può facilmente intuire quale sia il ruolo “simbolico” della Maggi e cosa stia a rappresentare.

    7. A proposito di parole edulcorate come “inclusione”, “dialogo”, “pace” e via discorrendo, è bene ricordare che nel 2014 don Paolo Cugini, allora vice-parroco, annullò il giorno prima un incontro delle “Sentinelle in piedi” che era già stato confermato e divulgato, dopo qualche pressione di alcuni attivisti di sinistra e pro-LGBT.

    Nota conclusiva: in alcuni articoli di stampa sono state attribuite al portavoce Alessandro Corsini frasi mai pronunciate riguardanti le persone con tendenza omosessuale definite “peccatori che non potrebbero entrare in chiesa”; un controsenso mai riferito che escluderebbe dall’ingresso in chiesa quasi ogni cristiano (che è peccatore). Ci si riferiva piuttosto all’impossibilità di promuovere veglie che non parlino di vera conversione, ovvero allontanamento dal peccato contro-natura che, come insegna il catechismo, grida vendetta al cospetto di Dio.

    per informazioni:
    393 4825963 - 346 2317932‬

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  9. Angheran70,
    però all’incontro coifr...ci ed il loro paladino ( similis cum simillibus...) c’e’ andato. O no ? Chi lo ha obbligato ad andare ? E perche, da quando è vescovi di Reggio, non ha sospeso il prete arcobaleno, nonché terzomondista ?

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  10. Ma al bivio di cosa? Ma se un prete arcobaleno fa da anni lo stesso incontro cosa c'entra Camisasca?

    La gerarchia comporta onori ed oneri. Sappiamo benissimo che don Cugini non è spuntato fuori solo ora. Un anno in più, intanto, è un anno in più di atti omissivi da parte di Camisasca, il che è un'aggravante. La sua partecipazione diretta all'incontro aggrava la situazione ancora di più. Che appoggi le Sentinelle non vuol dire niente: se non che, in piena attitudine franceschiana, sta con tutti, anche nelle contraddizioni. Non è questo quello che deve fare un pastore: un pastore deve indicare la differenza tra il bene ed il male.

    Non ci sono scuse. La migliore che posso pensare è che questi pastori temano vendette da Roma, come essere rimossi e lasciare quindi la diocesi nelle mani di uno peggio di loro. Ma questo può accadere comunque e il loro cerchiobottismo impedisce ad una gran parte dei fedeli di riconoscere il male, al quale dunque potrebbero essere comunque lasciati in balia prima o poi. Gira che ti rigira, l'atteggiamento è lo stesso: in barba a tutti i proclami del CVII che in altre circostanze esaltano a spada tratta, considerano i fedeli come un popolo di idioti, assolutamente incapace di sviluppare da sé il discernimento sul bene e sul male, e che vanno trattati dunque come idioti.

    Quando poi il Signore metterà fine a tutto questo, e non sappiamo a che prezzo, anche perché chi dovrebbe opporsi e mettere un freno non lo fa, la credibilità di questi pastori finirà sotto terra: dove eravate quando mendicavamo una parola di Verità e voi non ce l'avete data?

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