Abbiamo visto [qui] che il cattolicesimo democratico è l'espressione politica, sociale e culturale del modernismo teologico di fatto coinvolto nella deriva nichilista dell'Europa un tempo cristiana e civile. Individuato il male occorre trovare i rimedi.
Per approfondire
Paolo Pasqualucci, Per una carta del partito cattolico - Ed. Solfanelli 2014, pagg.72, Euro 8
La richiesta avanzata recentemente da più parti della fondazione di un partito cattolico nazionale, capace di raccogliere i voti dei numerosi cattolici stanchi oltre ogni dire dell'andazzo generale al quale ha contribuito non poco il cosiddetto cattocomunismo e traditi clamorosamente anche dall'attuale centro-destra berlusconiano e non, dovrebbe dar vita ad una discussione il più possibile aperta e globale ai fini dell'elaborazione di una "Carta dei principi" di un partito politico veramente cattolico. Il presente saggio vuole solo approntare dei "materiali" utili all'auspicata discussione. L'argomento è diviso in quattro sezioni.
- La prima riguarda il concetto di partito politico e i caratteri esteriori del partito cattolico.
- La seconda i principi etici e religiosi inderogabili.
- La terza, i principi civili.
- La quarta i principi politici in senso stretto, concernenti la forma di governo o Stato, l'idea di patria e di nazione in relazione alle presenti esigenze storiche.
L’umiliante naufragio del centro-destra, accaduto al termine di una spericolata e innaturale navigazione sulle acque disgraziate e vorticose, nelle quali l’errore liberalista incontra la frottola esoterica, pone il problema di disegnare la figura di un partito politico all’altezza di quella tradizione cattolica che ha costituito il nobile fondamento della vita e della cultura italiana.
Per uscire dall’impotenza rovinosa, fatta cadere nella vita degli italiani da politicanti ora abbagliati/intossicati dalle illusioni intorno ai conciliabili errori dei moderni, ora storditi e depistati da tradizioni inquinate da fiabe bancarie e da oscene licenze, occorre pensare e progettare, con impavido rigore intellettuale, un progetto politico non inquinato da suggestioni oniriche.
Il timore del “si dice“, la capitolazione alle cangianti sentenze del giornalismo in livrea, il rispetto dei pensieri squillanti nel bar, devono cedere il passo a un coraggio mai oscillante, sempre proporzionato alla gravità del pericolo incombente e refrattario alla frivolezza dei rimedi finora messi in atto dalla politica politicante.
La decadenza italiana, leggibile nel numero dei miscredenti e degli eretici inconsapevoli, nei dati sulla denatalità, nelle statistiche sugli esiti catastrofici dei matrimoni, sull’incremento delle tossicodipendenze e dei suicidi da fallimento, non tollera l’esercizio del pensiero dimezzato e smidollato dalla falsa e ingannevole moderazione, che è predicata dai pulpiti della teologia aggiornata da Eugenio Scalfari, e dalle nicchie del liberal-conservatorismo di matrice viennese.
Ora l’intervento di Paolo Pasqualucci nella disputa intorno alle rovine seminate dalla destra inautentica e velleitaria, è proporzionato (fin dal titolo del saggio, edito in questi giorni da Marco Solfanelli: “Per una carta del partito cattolico”) alla serietà dei problemi, che hanno turbato i c. d. conservatori italiani, prima di spingerli nella fossa del liberalismo e del libertinismo conclamato.
Il più serio dei problemi emergenti dalle macerie a destra, d’altra parte, è costituito dall’illusione intorno alla radunata in un solo partito di ideologie e teologie fra loro incompatibili. Si tratta della chimera sincretista, che contempla la surreale immaginazione dell’unità di marciatori discordi, in cammino verso opposti e incompatibili traguardi, Sodoma e l’Eremo francescano della carceri.
Il rigore dottrinale di Pasqualucci può e deve essere condiviso da quanti capiscono infine che la via del pensiero intransigente è tanto aspra e difficile quanto priva di alternative non fallimentari e non ridicole.
Il problema del quale Pasqualucci propone la soluzione non è la ricostruzione della perdente destra laica, non la rielaborazione in modo nuovo del passato missino o di un centro destra dei cattolici moderati depurato delle sue tradizionali ambiguità, ma la fondazione di una destra cattolica, anzi cattolica e nazionale.
Opportunamente Pasqualucci sottolinea che tale destra “si iscriverebbe solo parzialmente nella destra post-fascista, dato che nel Msi la componente strettamente cattolica costituiva solo una parte del movimento e nemmeno tanto ampia”.
Il partito, di cui Pasqualucci disegna un’essenziale e ideale figura, si dovrebbe rivolgere alla maggioranza degli italiani che “non sanno più per chi votare, non trovando nelle forze superstiti di centro-destra una difesa anche parziale di certi fondamentali valori cattolici, che anzi ora vengono da quelle forze ignobilmente traditi”.
L’intenzione di Pasqualucci – ovviamente – non è fondare e gestire dall’oggi al domani un partito politico, ma indicare con chiarezza i princìpi che devono guidare l’attività intesa alla formazione di una nuova classe politica capace di condurre un’azione seriamente intesa ad affrontare e risolvere gli angoscianti problemi generati dall’influsso (nella cultura democristiana e in quella delle destre) delle filosofie e delle mitologie anti-cristiane.
Pasqualucci, pur rammentando che i valori fondamentali del cattolicesimo non sono come tali né di destra né di sinistra, ammette che un partito cattolico può essere di destra: “Certamente se la famosa triade Dio, Patria e Famiglia, deve a ben vedere costituire la tavola dei valori fondamentali di un partito veramente cattolico. Si tratta di una triade che, nell’uso tradizionale, è sempre stata considerata di destra e mai di sinistra”.
A ragion veduta Pasqualucci afferma che il partito cattolico
“sarà un partito legalitario, perché operante nell’ambito dell’ordinamento esistente, che tuttavia si propone di modificare e riformare in tutto ciò che non sia compatibile con il cattolicesimo e in tutto ciò che appaia superato e ingiusto, da un punto di vista politico, inteso in senso largo”.
La proposta di Pasqualucci disegna un movimento politico finalizzato all’attuazione di un programma arduo ma non irrealistico, ossia paragonabile a quello che il venerabile Pio XII aveva proposto alla refrattaria Dc, l’indocile partito fondato da Alcide De Gasperi nel solco equivoco tracciato dall’umanesimo integrale di Jacques Maritain .
Il saggio di Pasqualucci, in quanto disegna puntualmente la figura di una destra cattolica e nazionale, immune dalle suggestioni del liberalismo, è specialmente raccomandato quale precisa indicazione della via d’uscita dalle strettoie anacronistiche, in cui stazionano i teorici di una tradizione più antica e più vasta della tradizione biblica e gli astratti reazionari, catturati dai sognati/incapacitanti progetti di restaurazioni asburgiche e/o borboniche..
Non so, per quanto encomiabile sia lo sforzo di dar forma a chi o cosa non ha forma, necessita, a mio parere, del confluire insieme di fattori mai pianificabili.
RispondiEliminaIl più grande ostacolo: le persone cattoliche, quelli che io vedo tradizionalisti inclusi, hanno in comune pochissimo; detto con concetti di sinistra, i cattolici non sono organici, sul serio, alla Fede Cattolica.
Una cultura cattolica è da fondare, il partito potrà essere una delle sue espressioni ma, occorre tanto altro che non è neanche sul mercato, nè esiste esempio da imitare, se non NSGC ma, di umano nessuno nessuno.
Cercare di essere cattolico da solo è problematico, cercare di essere una famiglia cattolica entriamo nella zona miracolo, per un gruppo più grande, un popolo, occorrono santi e martiri e apparizione mariane frequenti come i tg.
Personalmente non posso che portare i miei fallimenti e la mia speranza.
Bello! Ma se hanno fatto tante storie per metter su un governo all'acqua di rose, figuriamoci se non si inventeranno di tutto per non far nascere e/o avanzare un partito del genere. Ma poi quanti siamo? Abbiamo i numeri per fare un partito? Sono domande terra terra, perchè comunque se Dio vuole anche pochi bastano.
RispondiEliminaNessun tg con i suoi "giornalai" parla dell aggressione al Ministro Giulia Bongiorno, da parte di una "risorsa" d'importazione, in pieno centro a Roma
RispondiEliminaPS:il ministro era senza scorta
Fuori tema.
RispondiEliminaProprio in questo momento,su canale 2000, una biblista sta spiegando la Bibbia al femminile.
Il tema è Eva. La conduttrice ha fornito l'assist e la Biblista(?) si è liberata in volo per la schiacciata.
Naturalmente per confutare le cattive e ideologiche(anzi extra bibliche,come le ha definite)interpretazioni del brano relativo ad AdamoEva e il serpente.
Innanzitutto ha spiegato che, come anche la Chiesa formalmente riconosce oggi, si tratta di miti ovvero,parole sue, di fatti mai accaduti ma che accadono sempre.
La causa,poi, di una distorta e colpevolizzante idea della donna, deriva dalla (tardiva) concezione del peccato originale risalente a Sant'Agostino.
Successivamente, prima che cambiassi canale, ha spiegato che il divieto di mangiare dall'albero della conoscenza era rivolto solo ad Adamo, e che gli aggettivi riferiti alla mela, buona, desiderabile ecc.sono attributi di Dio.
Dunque la donna, biblicamente la sapienza, (alla faccia del divieto) voleva attingere alla conoscenza o sapienza.
Insomma, la povera e bistrattata Eva,voleva fare una cosa buona.
Francamente non me la sono sentita di andare oltre.
Questo sul canale della CEI.
Antonio
Nel momento in cui la regalità di N.S.G.C. viene appena appena intaccata, ogni sedicente "partito cattolico" degenererà in "democrazia cristiana" (nel senso peggiore del termine).
RispondiElimina(un po' OT un po' no....)
RispondiEliminasecondo voi, che peso bisogna dare a questa notizia inopinata ?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/06/04/francesco-blocca-il-documento-dei-vescovi-tedeschi-a-favore-dellintercomunione-il-testo-integrale-della-sua-lettera/
"Timeo Danaos......" ?
<< Il cattolicesimo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe: amalgama, ordina,vivifica e si suicida...>> ( A.Gramsci- "l'ordine nuovo" 1919).
RispondiEliminaHa capito un secolo fa ciò che molti "cattolici" non capiscono oggi.
D.C. docet.
Antonio
Mic, ho sbagliato, naturalmente volevo inserire il commento nell'articolo precedente, benché non è del tutto fuori luogo nemmeno relativamente a questo articolo.
RispondiElimina(un po' OT un po' no....)
RispondiEliminasecondo voi, che peso bisogna dare a questa notizia inopinata ?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/06/04/francesco-blocca-il-documento-dei-vescovi-tedeschi-a-favore-dellintercomunione-il-testo-integrale-della-sua-lettera/
"Timeo Danaos......" ?
Il ministro per la famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana, ha scritto al Tempo. È una lettera breve e preziosissima che ci mostra la vera forza della fede: l'amore per Dio. (Cit. Sergio Mura)
RispondiEliminaEgregio direttore,
ringrazio Lei, Il Tempo, la Sua redazione e tutti coloro che mi hanno espresso sostegno nei giorni in cui è in atto un forte tentativo di attacco non solo nei miei confronti, ma contro i valori in cui la maggioranza silenziosa e pacata del Paese si rispecchia. Quanto si è visto ricorda amaramente le previsioni di Gilbert Keith Chesterton: «Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate», una profezia che non sembra più così remota. Ed è quello che è successo. Abbiamo affermato cose che pensavamo fossero normali, quasi scontate: che un Paese per crescere ha bisogno di fare figli, che la mamma si chiama mamma (e non genitore 1), che il papà si chiama papà (e non genitore 2). Abbiamo detto che gli ultimi e gli unici che devono avere parola su educazione, crescita e cura dei bambini sono proprio mamma e papà, principio sacrosanto di libertà. La reazione - di certi ambienti che fanno del relativismo la loro bandiera - è stata violentissima. È partita un’accanita raffica di insulti, offese, anche personali, minacce (che saranno portate all’attenzione degli uffici competenti). I social hanno amplificato la portata di questa azione, da taluni condotta a tavolino. Viviamo in tempi strani. La furia di certa ideologia relativistica travalica i confini della realtà, arrivando anche a mettere in dubbio alcune lampanti evidenze, che trovano pieno riscontro nella nostra Costituzione. «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio», recita l’articolo 29, che sarà il principio azione da ministro.
Detto questo: la rivolta delle élite non ci spaventa e non ci spaventa affrontare la dittatura del pensiero unico. Andiamo avanti, con grande motivazione, abbiamo tanti progetti da attuare. Lo facciamo con i tantissimi che - come Voi - ci hanno manifestato la loro solidarietà. Siete stati e siete numerosissimi e a tutti va un sentito ringraziamento. La storia ci conforta. «Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri!», diceva San Pio X. E noi siamo fieri di non aver paura di dirci cristiani, di dirci madri, padri, di essere per la vita. Abbiamo le spalle abbastanza larghe per resistere agli attacchi gratuiti rispondendo con l’evidenza dei fatti, la forza delle idee e la concretezza delle azioni. Onore a un giornale libero che ha il coraggio di esprimere posizioni controcorrente. Mai come in questo momento battersi per la normalità è diventato un atto eroico.
Con stima
Lorenzo Fontana, Ministro della Famiglia
Ancora una volta questo blog si dimostra un gioiellino..
RispondiEliminaPer intendere correttamente la Regalità è buona cosa capire come Pio X intendeva l'Azione Cattolica ("falange di Cristo Redentor" si dice in BIANCO PADRE) e perché non vedeva di buon occhio quella formazione che sarà il PPI da cui verrà la DC e forse leggere pure "lo hanno detronizzato" di Mgr. Lefebvre.
Non concordo col disfattismo di EP e per questo vi chiedo se ripartire dal carlismo di Tejada e quindi unire Trono e Altare anche qui potrebbe secondo voi essere una strada percorribile ed eventualmente in che modo associarsi per fondare una Unione Cattolico Monarchica italiana che sia un partito cattolico votabile ed effettivamente votato dai cattolici che non trascurano la Verità e pensano che essa sia nella Tradizione.
Professore lei c'è?
Qualcuno sarebbe eventualmente disposto a unirsi a me e al professore per prendere contatto coi legittimisti italiani?
@ Antonio "Questo sul canale della CEI. Antonio" : caro Antonio, quasi la invidio, lei che riesce ancora a guardare Sat 2000, anche se solo per pochi minuti. Personalmente, questo canale l'ho cancellato dalla mia memoria (anche se non dal telecomando), così come Rai 3 e quasi tutti i TG, sia in casa Rasi che Mediaset. Tante e tali sono le menzogne che propalano, il lavaggio del cervello che ci vogliono fare, che mi irrita solo il guardare quei visi, quel loro smanettare, quel fare i saccentoni; ma che andassero a c.....e ! Ho letto che la Madonna, in una sua recente apparizione, avrebbe detto di non guardare più la TV : anche se fosse solo una suggestione di un/a veggente, per me è oro colato.
RispondiEliminaDalla CDF sono arrivate due buone notizie negli ultimi giorni: lo stop alle donne-prete e una pausa alla Comunione ai Luterani. Prendiamole come due buone notizie che intralciano i piani degli eretici, ma certamente non mettono nessun punto fermo. La seconda specialmente:
RispondiEliminahttps://cronicasdepapafrancisco.com/2018/06/04/ma-davvero-francesco-blocca-leresia-della-chiesa-in-germania/
RispondiEliminaUnire trono e altare, partire dal carlismo di Tejada...
Una bella idea, certamente. Se ci fossero il trono e l'altare. Mi sembra che attualmente in Italia manchino tutti e due.
Prescindendo dall'altare, chi potrebbe occupare "il trono"? Non mi sembra di vedere in giro "pretendenti" all'altezza.
PP
Onore e stima a Fontana, parole così cattoliche non credo siano mai state pronunciare da un politico italiano.
RispondiEliminaDi questi tempi, veramente, non si sentono nemmeno in Chiesa ed e' veramente confortante che un ministro le pronunci.
Che la Madonna abbia le dia una protezione particolarissima e potente.
Sul partito politico cattolico, invece, concordo con EP, sono molto scettico.
RispondiEliminaPer non diventare una nuova DC ed essere coerente, dovrebbe prevedere una scuola di formazione e condizioni di accesso, e permanenza, rigidissime.
Di questi tempi, un partito così entrerebbe in conflitto anche col Vaticano.
Come il Miniatro Fontana, del resto:le sue affermazioni cristiane sulle persone omosessuali non saranno certo gradite da Bergoglio e i suoi fedeli.
https://www.maurizioblondet.it/ricordo-il-fosforo-di-crotone-penso-allilva-di-taranto/
RispondiEliminaRICORDO IL FOSFORO DI CROTONE. PENSO ALL’ILVA DI TARANTO
Maurizio Blondet 4 giugno 2018 23 commenti
Era il ’93, e il giornale mi mandò a coprire i disordini che stavano avvenendo a Crotone. Operai di una fabbrica pubblica in perdita, di cui era stata decretata la chiusura dal governo (Ciampi), stavano bloccando strada e binari ferroviari,e bruciavano la pericolosa sostanza che producevano nella vecchia fabbrica: fosforo
https://www.byoblu.com/2018/05/10/i-pirati-di-soros-denunciano-litalia-di-francesca-totolo-esclusivo-byoblu/
RispondiEliminaL'”allegra brigata” di Soros denuncia l’Italia alla Corte Europea, per i morti in mare del novembre 2017. Ecco tutti gli opachi intrecci delle ONG coinvolte, con nomi e cognomi. Ed in un video esclusivo anche le prove che la Guardia Costiera libica ha ragione: Sea Watch fa “pirateria” umanitaria, e solo l’intervento dei libici salva quelle vite che tutte le ONG mettono cinicamente a repentaglio.
di Francesca Totolo.
http://www.ilgiornale.it/video/mondo/open-society-e-rivoluzioni-colorate-1404608.html
RispondiEliminaOpen Society e le rivoluzioni colorate
Fausto Biloslavo Matteo Carnieletto Ven, 02/06/2017 - 12:22
Nel centro di Barcellona, Open society, la discussa fondazione filantropica del miliardario americano George Soros, ha sede in un antico orfanotrofio delle suore che non esiste più. L’ebreo ungherese sopravissuto al nazismo e al comunismo sovietico è diventato uno degli uomini più ricchi al mondo e spende quasi un miliardo di dollari l’anno in nome di libertà e diritti umani secondo i suoi fan. Per interferire negli affari interni di paesi stranieri che non gli vanno a genio come la Russia di Putin e favorire l’invasione dei migranti è il parere dei detrattori. Jordi Vaquer, il giovane direttore catalano di Open society foundation nel vecchio continente, è l’uomo di Soros in Europa. In un’intervista esclusiva al Giornale alza il velo sulla controversa filantropia del miliardario Usa (Riprese e montaggio di Matteo Canzano)
http://www.ilgiornale.it/news/politica/migranti-meloni-sfida-ong-legge-fermare-soros-1536455.html
RispondiEliminaMigranti, la Meloni sfida le Ong: "Una legge per fermare Soros"
Il finanziere ungherese ha già messo le mani sull'Italia. La Meloni: "Siamo stanchi di questi sciacalli della speculazione". E FdI lavora a una pdl per blindare le Ong che favoriscono i clandestini
Andrea Indini - Lun, 04/06/2018 - 15:49
Ho programmato da ieri la lettera della Dottrina della fede con alcune chiose che non si può fare a meno di espimere. Più tardi potrete leggerla.
RispondiEliminaAnonimo delle 21,53 sostanzialmente hai ragione ma stavo facendo scorrere i canali del telecomando e,pur sapendo di farmi del male, ho voluto sentire con le mie orecchie fin dove si può arrivare.
RispondiEliminaMi fa piacere che almeno tu abbia preso in considerazione il mio post, perché si tratta di cose molto gravi come, ad esempio, la negazione della dottrina del peccato originale.
Mi ero solo dimenticato di aggiungere che tutte quelle belle cose esprimevano,sempre secondo la grande biblista e la conduttrice femminista, il "genio" femminile.
Antonio
Sul partiti cattolico, di cui avremmo molto bisogno, posso solo dire che allo stato attuale e inattuabile, per mancanza di materia prima: i cattolici.
RispondiEliminaSono anche certo che,oltre l'attuale gerarchia apostata, i primi ad osteggiare un simile partito sarebbero
proprio fedeli o,per lo meno, la loro stragrande maggioranza.
Antonio
Saviano, che relazione c'è tra le tragedie degli immigrati e Salvini? Li annega forse Salvini quei poveretti? Centinaia di migranti muoiono asfissiati o annegati; morivano già ieri con un altro governo ma da oggi la responsabilità è del nuovo ministro? Sono i buonisti della mala ora come te ad essere corresponsabili di quelle morti; chi alimenta il business dell'accoglienza e continua ad abbattere confini e leggi, È colpevole chi fa circolare per tutta l'Africa il messaggio che qui siamo pronti ad aiutarli, ad offrir loro una gran bella vita, invece di metterli in guardia e di invitarli a rimanere nei loro paesi per costruirsi un futuro migliore. È la mancanza di buon senso, il denaro, la volontà di distruggere noi e loro, il progetto di svendere il lavoro, di formare una schiavitù dei tempi moderni... sono queste cose che annegano gli uomini.
RispondiEliminahttp://www.affaritaliani.it/politica/mentre-la-sinistra-mangia-pop-corn-i-giallo-verdi-fanno-sul-serio-543955.html
RispondiElimina
RispondiEliminaSe i "migranti" annegati nel Mediterraneo (una percentuale minima, comunque) fossero rimasti a casa loro, non sarebbero annegati. Elementare, Watson. E basta chiamarli "disperati", è solo retorica. I "disperati" siamo noi italiani, che stiamo scomparendo come popolo, sotto l'azione combinata della denatalità provocata soprattutto dai vizi diligentemente tollerati e promossi da una classe politica insana e dell'invasione straniera di massa.
L'azione contro le ONG collegate con l'ONU, che sono agenti della dissoluzione delle Nazioni dietro l'alibi dell'aiuto ai popoli c.d. arretrati, e contro i ben noti programmatori di tale dissoluzione, è sicuramente una delle vie da percorrere con la massima celerità.
Le navi delle ONG (e delle marine dei paesi europei) non fanno in realtà opera di salvataggio, se non in rari casi, quando ci sono naufragi: il loro è un servizio di traghetto mediterraneo, efficiente e ben organizzato, grazie all'appoggio delle autorità italiane. Sono dei Ferry-boats, con prezzi fissi, stabiliti dai trafficanti.
DAlla fine della colonizzazione quanti miliardi di dollari ha ricevuto l'Africa in aiuti? Sembra siano più di mille. La cifra esatta non la sa nessuno. E'un pozzo senza fondo, che è servito soprattutto ad arricchire le elites locali, è la truffa del secolo finto-umanitario e ipocrita. La nostra frontiera sud è sul mare, dobbiamo bloccare l'invasione sul mare. I rimpatri sono praticamente impossibili.
Z.
Devo ammettere che Cristo Re per me già prima della scoperta del rito antico e di tutto quel ch'è Tradizione era importante per me che di anni ne ho pochi e che non ho quindi una storia militante come quella che alcuni di voi (da cui devo e voglio imparare) possono vantare. Mi pare di aver capito che il nipote di Vittorio Emanuele III si sia sposato senza il Regio assenso e per di più ora sia cittadino svizzero quindi come pretendente legittimo c'è solo il figlio di Aimone d'Aosta, che porta il nome del Duca di Ferro:Amedeo. Detto questo bisognerebbe tornare alla Tradizione e agli uomini di Dio che celebrano l'antico rito, per far capire che la Tradizione è intrinsecamente monarchica perché ha come fondamento Cristo Re e da questo partire per una rifondazione della società anche a mezzo dell'Unione Cattolico-Monarchica. Un programma certo lungo e ambizioso ma non è sotto gli occhi di tutti che serve far qualcosa per uscire da questa crisi nella Chiesa?Piano piano, un passo per volta.Se qualcuno volesse e potesse agire non mi lamenterei,dato che a me è data solo l'autonomia di pensiero.
RispondiEliminaVorrei anche avere modo di approfondire la biografia del prof.De Mattei (certamente non repubblicano.. a proposito mi piacerebbe che il "suo" Convegno sul Modernismo fosse visibile da internet, se riuscite a farglielo sapere) e la storia di Alleanza Cattolica (di cui fu membro) se qualcuno cortesemente ha fonti da indicarmi..
Risponde alla canea contro Salvini
RispondiEliminahttp://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/migranti-tunisi-italia-la-nuova-rotta-degli-ex-detenuti-dopo-l-indulto_3102730-201702a.shtml
UN PARTITO CATTOLICO?
RispondiEliminaSolamente quando Roma avrà riacquistato la fede. Cioè con Pio XIII e dopo il Secondo Concilio di Trento.
RispondiEliminaIl partito cattolico del XXI secolo resta un'utopia, allora arrangiamoci con quello che passa il convento.
--Mi sono limitato a far valere un'esigenza, a mio avviso fondamentale, elaborando una base di discussione da cui partire. Un partito cattolico adatto alle esigenze del tempo presente ci vorrebbe e come (un partito-movimento di battaglia, deciso a difendere i suoi valori e a imporli nella prassi, non ovviamente un partito di baciapile o di "democratici cristiani"). Ma i cattolici sono oggi una sorta di "volgo disperso che nome non ha" e non solo in politica. Sono così per colpa innanzitutto dei cedimenti e tradimenti della attuale Gerarchia, infeudata agli pseudovalori del Secolo.
-- Le formazioni, gli ambienti cattolici fedeli alla Tradizione della Chiesa, encomiabili per l'impegno nel campo morale e religioso, per ciò che riguarda la politica sembrano a me legati a schemi del tempo che fu. Come quello che porta a far dire che "la Tradizione (cattolica) è intrinsecamente monarchica". Forse il "tradizionalismo" lo sarà, ma non l'esser cattolici in fedeltà alla Tradizione della Chiesa, cosa che prescinde dalla forma di Stato e di governo, monarchica o repubblicana, oligarchica che sia.
-- Il convento passa Lega e Fratelli d'Italia quali unici partiti politici che al momento si battono in qualche modo per difendere valori cattolici fondamentali e la patria italiana dall'invasione straniera e dall'oligarchia europea. Bisogna appoggiarli anche se non si è d'accordo su tutto quello che dicono (personalmente, trovo sbagliato eliminare la riforma delle pensioni (aprendo buchi nel bilancio) e insistere sulle autonomie locali, già ampie). Vuol dire che "il partito cattolico del XXI secolo" nascerà dalla prassi, in modo tumultuoso, all'insegna di quello spirito di improvvisazione che, nel bene e nel male, ci caratterizza come popolo. E se non nascerà, pazienza. L'importante, a questo punto, è che nasca un vasto schieramento patriottico deciso a combattere la Rivoluzione Sessuale e l'invasione afromaomettana.
PP
Tunisia, tra gli ex detenuti in fuga via mare verso l’Italia: “La Guardia costiera ci lascia passare”
RispondiEliminaDa luglio 2500 indulti, molti tentano la traversata: «Bastano 400 euro, la metà di un mese fa». Lo scafista: «È un gioco politico, il presidente chiederà soldi all’Italia per chiudere la rotta»
http://www.lastampa.it/2017/10/25/esteri/tunisia-tra-gli-ex-detenuti-in-fuga-via-mare-verso-litalia-la-guardia-costiera-ci-lascia-passare-QUQ3ZfNxKmJwXoX1LUMTwN/pagina.html
OK. Quindi contro Salvini chi è rimasto?
RispondiEliminaIl PD, le Coop, le Ong, Soros e la mafia.
http://www.imolaoggi.it/2018/06/05/migranti-belgio-bene-la-linea-di-salvini-stretta-sulla-migrazione/
Il Belgio comincia a capire. Ungheria Polonia Slovacchia Austria Spagna Italia votano contro modifica trattato Dublino...
Professore la mia forma mentis è quella che lei ha certamente intuito e che fa apparire probabilmente come anacronistico il mio tradizionalismo, ma in un tempo di poche idee ben confuse io un’idea l’ho e la evidenzio.Dato che la sua analisi è corretta e che uno dei partiti citati non vivendo sulla Luna l’ho votato anch’io 3 mesi fa sono ben contento che ci sia un Ministro di nome Fontana e se è vero che “chi ben comincia è a metà dell’opera” io auspico come lei che sia un primo piccolo segnale nella giusta direzione, un primo piccolo segnale in controtendenza. Grazie per il dibattito, sempre molto utile e stimolante!!
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