Sui migranti, Bergoglio dice le stesse cose di Emma Bonino, di George Soros e dell'intera sinistra condannata dalla storia e anticristica. Non vuole fare il papa, difendere e tramandare la fede. Vuole fare il politico.
Inserendosi nel dibattito di questi giorni sulla nave Acquarius e sull’ineccepibile posizione assunta dal Governo italiano ed in particolare dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini, Bergoglio sostiene che “i migranti possono arricchire la nostra società”.
Usa parole quasi identiche a quelle di Emma Bonino, titolare di una campagna politica dal titolo “Ero straniero, l'umanità che fa bene”, alla quale lo stesso Bergoglio ha dato la sua adesione (politica) - dopo averla definita, al pari di Giorgio Napolitano, “grande italiana” per la sua conoscenza delle questioni che riguardano l'Africa ed averla ricevuta in Vaticano più volte - e grazie alla quale la Bonino viene invitata in molte chiese di questo paese per dibattere sul tema e “ammaestrare le genti”.
Se affermassi, come affermo, che i due - il papa e la leader del pensiero unico dominante - parlano e agiscono in modo sinergico, c'è qualcuno che potrebbe obiettare qualcosa?
Non è singolare che il Vicario di Cristo, il dolce Cristo in Terra - come definiva il papa Santa Caterina da Siena - ed uso quest'espressione con qualche pudore rispetto al caso da esaminare, si trovi così allineato alle posizioni della Bonino e di George Soros?
Potremmo dire anche a quelle di Lilli Gruber - più volte invitata alle riunioni segrete del Club Bildeberger - che invita Salvini nella sua trasmissione con il proposito di togliergli la parola in continuazione, soprattutto quando il Ministro dell'Interno cita George Soros. Il grande speculatore finanziario internazionale - che ha dichiarato egli stesso alle Nazioni Unite il 19 settembre 2016, durante il summit dell’ONU sulle migrazioni, di finanziare i flussi migratori - deve essere protetto. Di quello che fa per destabilizzare il mondo, non si deve parlare. Così com'è necessario far credere che siano innocue le riunioni segrete del Club Bildeberg, nelle quali qualche parola viene sicuramente spesa sulla gestione del fenomeno migratorio, che interessa a tanti, troppi, perchè è un’arma formidabile per destabilizzare intere società. L'ha fatto la Bonino, ospite sempre della Gruber, a “Otto e mezzo” dell’8 febbraio 2018. Nei due minuti finali, con la conduttrice che la guarda attonita, dice: “Se abbiamo finito, vorrei dire una cosa a lei. La prossima volta che viene Travaglio, gli può spiegare che il Gruppo Bildeberg non è il Ku Klux Kan? No, perché io vengo accusata di aver partecipato una volta durante la crisi della mucca pazza. Magari se glielo dice e gli dice anche che lei ci va qualche volta, come Bernabè, come Gozi, come Fabiola Giannotti, come Maurizio Molinari. Il Ku Klux Kan è un’altra cosa! Glielo vuole dire, per favore?”. Il Vaticano l'ha ascoltata: all'ultima riunione che si è svolta a Torino ha inviato il Segretario di Stato, il cardinale Parolin. Se ci va la Chiesa, dev'essere una cosa buona, qualcuno dirà.
Quale Chiesa? Quella di Bergoglio, che è un'altra Chiesa, rispetto a quella fondata da Nostro Signore Gesù Cristo. Egli sa che i migranti o i poveri, in senso più lato, in quanto tali, non si salvano se non si convertono. Non chiede mai la loro conversione, però. Non dice mai una parola sulle opere di misericordia spirituale e non ricorda mai la frase di Cristo riportata nei Vangeli e rivolta al principe delle tenebre. Quando è solo nel deserto, per preparare la Sua missione tra gli uomini, il diavolo Lo tenta più volte. Una di queste volte, Gli dice: «Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane». Nostro Signore gli risponde: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,3-6).
Dice Francesco d’Assisi, il rifondatore della Chiesa Cattolica, di cui Bergoglio ha preso il nome da papa: «Non sono più io che vivo. È Cristo che vive in me». La povertà del santo non è il fine. È un mezzo per operare la conversione, offerto come esempio a colui che vuole imitare Gesù e cercare Dio. Non ha nulla a che fare con le ingiustizie e le diseguaglianze sociali o con la mancanza o lo sfruttamento del lavoro, condizioni e situazioni che l’umanità ha conosciuto lungo tutta la sua storia a causa del peccato originale. Condizioni che c’erano prima della venuta sulla terra di Cristo e che ci saranno sempre, fino alla fine dei tempi. Dio manda nel mondo Suo figlio per salvare le anime, non per soddisfare i bisogni materiali. Gesù non è venuto nel mondo per togliere i poveri dalla loro condizione. È venuto per redimerli e infondere anche in loro il messaggio della salvezza. Francesco si veste della povertà evangelica, quella spirituale. La prima delle beatitudini: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt, 5-3). Il concetto di povero è un concetto religioso, non mondano. Non riguarda la situazione sociale o le condizioni materiali della povertà, ma quelle spirituali. Era già presente nell’Antico Testamento: «Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore» (Sof. 2,3). Il povero è colui che davanti a Dio si mette a nudo, vestito solo della sua umiltà, che non propone nessun merito davanti al Signore, che fa penitenza e confida nella Sua misericordia per essere salvato.
Certo che le sa, ma egli non ha alcuna intenzione di custodire e tramandare la fede. Non intende convertire, come più volte ha dichiarato. Non intende proporre - come suo primo dovere - gli insegnamenti di Cristo. Egli vuole fare politica. Una politica buonista, di sinistra, anticristica, che la storia ha condannato. I suoi “alleati” - del resto - non sono i poveri o i migranti. Sono coloro - come la Bonino e Soros - che attraverso i poveri e i migranti vogliono trarre profitto per la loro azione politica e per costruire una società che faccia a meno di Cristo.
__________________Messaggio personale ai lettori e ai miei amici
Lunedì 18 giugno sarò presente a Roma all'ennesima udienza del processo che sto subendo per diffamazione su denuncia da parte dei radicali per le parole “servo sciocco” scritte in corsivo nel mio primo libro di 6 anni fa e per un'altra frase in cui spiegavo come Pannella intervenisse nei rapporti privati tra le persone. Di fronte a questa persecuzione giudiziaria, chiedo a chi vuole una preghiera e a chi può di aiutarmi ad affrontare le spese per la mia difesa, perchè non mi hanno concesso il patrocinio gratuito. Il mio cc è su UNICREDIT intestato Pasquale Quinto IBAN IT 22 I 02008 67171 000104880997. Per i versamenti dall’estero: Codice BIC/SWIFT UNCRITM1B88. Grazie.
Un caro saluto, Danilo Quinto
Ottima fotografia di Bergoglio.
RispondiEliminaE' vero, vuole fare il politico tra l'altro lo fa anche male.
Questa preferenza per la politica e' dimostrata anche dal fatto che, in tante situazioni, e' capace di parlare a lungo senza mai nominare Gesù.
E se è vero, come e' vero, che ha preferito le logiche del mondo alla missione indicata da Gesu', nonostante sia papa, ne consegue che ha perso anche la fede.
"..., ne consegue che ha perso anche la fede."
RispondiEliminaPurtroppo per lui, non credo l'abbia mai avuta. Questa è una tragedia infinita. Ne ho pena, è terribile arrivare alla sua età, al posto che ricopre, senza fede. Se è così, è una finzione lunga una vita che, da cinque anni, si svolge davanti agli occhi della umanità. Strano davvero che non riesca a rimettersi sulla retta Via, o è circondato da pari suoi che, per loro tornaconto, lo lusingano, o non è proprio in grado di percepire, di intuire, di vedere, di sapere che la Chiesa è altra ed è altrove. Non è nel mondo infame che lui omaggia.
RispondiEliminaPour prolonger et approfondir l'article de Danilo Quinto, un nouveau texte de Louis d'Alencourt :
https://legrandreveil.wordpress.com/2018/06/17/le-pape-a-geneve-ce-21-juin-coup-denvoi-ou-coup-dessai/
La Spagna ha concesso un visto di 45 giorni ai clandestini dell’Aquarius, dopodiché tutti rimpatriati;
RispondiEliminaAH! MA ALLORA SI PUÒ!
Vorrei sottolineare, se ancora fosse necessario, che l'Italia in questo frangente, spontaneamente e servilmente, si è messa a servizio di coloro che portavano avanti e portano avanti un piano ideologico, astratto, campato per aria, cioè un piano-finzione partorito nelle zucche di persone che volutamente vogliono ignorare i fatti e sono certe di creare, dalle loro menti evidentemente malate e distorte, un qualcosa che nessuno ha chiesto loro, che non risponde alla legge naturale della crescita sociale ma, anzi violenta sia la legge naturale, sia la società in cui si tenta di applicare queste cxzzxtx. Risultato: miseria, stravolgimento di moralità,di leggi, di economia, di cultura e prima di tutto della religione, elemento unico che tiene insieme l'umano con il divino, in particolare solo della religione Cattolica, l'unica, che deve essere riconosciuta come l'unica vera, altrimenti non ci sarebbe stata questa buriana di folli a volerla scardinare.
RispondiEliminaQuindi l'Italia si è messa a servizio dei suoi stupratori per fare quella alla pari dei lestofanti, che lei poverina non ha riconosciuto e non riconosce neanche come tali, perchè una parte di italiani si vende. Vai a vedere perchè. Non so. Un servilismo antico, genetico, un desiderio di non assumersi la fatica di pensare, così si va a rimorchio dell'ultimo che parla.
Serva Italia, condotta da servi. Ma la chiesa non è stata seconda, quando ha cominciato a far le moine con i barbari pensieri, ha segnato la sua sorte. Serva chiesa, in servo stato.
Interesting :
RispondiEliminahttps://www.theguardian.com/world/2018/jun/17/matteo-salvini-cardinal-burke-critic-of-pope-francis
@irina0052
RispondiEliminaSe la fede non l'ha mai avuta, è chiaramente fuori dalla Chiesa, come insegna il Catechismo. Non avere la fede è motivo invalidante per la legittima elezione a papa, come insegna la bolla "Cum ex apostolatus officio", confermata dalla bolla "Inter multiplices" di san Pio V e dal CIC piano benedettino. Come mai non si ha il coraggio e la coerenza di tirare le conclusioni? Più il tempo passa i fatti parlano da soli.
@ Anonimo
RispondiElimina18 giugno 2018 10:44
Come lei avrà letto ho scritto 'non credo',il coraggio che personalmente rinnovo ogni giorno è resistere alla tentazione di sbattere la porta. Perchè tentazione? Perchè andare è facile, restare in questa condizione è difficile. Non ho inoltre punti autorevoli dove confluire in alternativa. Uscire per uscire, mi sembra vano. Preferisco restare e scrivere questi commenti, che possono essere condivisi. Non ho la preparazione teologica per sentirmi pari ad un qualsiasi principiante teologo. Cerco di usare un po' di buon senso attraverso il quale possiamo incontrarci in tanti. Quali conclusioni possiamo noi trarre? Dove sono le guide? Non vede la difficoltà che abbiamo ad organizzare un rosario? Non abbiamo coraggio? Coerenza? Forza? Certamente, non l'abbiamo.Questa lunga incertezza ci ha fiaccato, ci siamo lasciati fiaccare da questa lunga incertezza, sì il disorientamento succhia l'anima ma,questa piccola, minuscola, battaglia che conduciamo in tanti è come un canto che rincuora, unisce, nella consapevolezza che ognuno, scrivendo, affila le sue armi, diventando, giorno dopo giorno, cattolico migliore. Per me basta.
Non avere la fede è motivo invalidante per la legittima elezione a papa
RispondiEliminaNessuno può darci l'autorevolezza di affermare una cosa simile. A volte la fretta mi fa essere meno attenta nella moderazione. A certe affermazioni preferisco non dar spazio piuttosto che star lì a confutarle, come peraltro già fatto un'infinità di volte!
@mic Non la pensava così Paolo IV nel 1500 quando il popolo aveva ancora il sensus fidei. Per questo scrisse che bastava l'evidenza "sine ulla declaratione" di tribunali ecclesiastici. Oggi non è più così: troppi si autodefiniscono cattolici ma non sanno nulla, né vogliono sapere nulla del catechismo, seppure minimale. Per questo Suor Lucia di Fatima disse a Padre Fuentes il 26 dicembre 1957: "Padre, dica ai fedeli che si preparino a non aspettarsi più nessuna indicazione di fede dai superiori, dai sacerdoti, dai vescovi e dal papa...". Figurarsi se con tutta la piaggeria clericale e la corruzione, oggi si trova ancora un prelato o un teologo di vaglia che si arrischia a denunciare un'apostasia così mostruosa! Troppo tardi. Siamo su di un piano inclinato senza possibilità di ritorno. D'altra parte questo è il senso cristiano della storia, se uno la vuole sapere leggere... "sine ulla declaratione".
RispondiEliminaCi pensi su, ancora un po', almeno per salvare se stessa!
@irina "Dove sono le guide?". Non ci sono, ma resta quello che hanno insegnato di immutabile in precedenza. Si è realizzata la profezia di Zaccaria, ripresa da Gesù prima della passione:"Percuoterò il pastore e si disperderanno le pecore". Infatti mai come in questo tempo ogni sacerdote, ogni vescovo, ogni movimento, ogni associazione fa per sé.
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiElimina18 giugno 2018 19:57
Oggi anche su Riscossa Cristiana vi era qualcosa di simile al suo 'tirar le conclusioni' un invito cioè ad agire. In concreto, secondo lei, cosa è da fare? La sua conclusione qual'è? Dire:lui e/o loro sono fuori dalla Chiesa? Mi alzo e lo dico? A chi lo dico? dove lo dico? Una vecchia matta. Non mi rovinerei certamente la reputazione ma, sarebbe una sceneggiata come tante, più o meno stravagante.
L'unica cosa che mi convince è lo studio di 'quello che hanno insegnato di immutabile in precedenza.' Questo solo mi convince. Occorre un piano di vita. Grazie.
Una noticina sull'immagine, che forse ha scelto mic.
RispondiEliminaSono quei dettagli che mi fanno saltare la mosca al naso, quelli che mi urtano.Un sindaco siciliano, finito in carcere innocente,sostenevano molti, ed io sono propensa a crederlo, era chiamato 'vasa vasa' per il tipo di saluto che si scambiava con il prossimo in generale. Dal volto sembrava persona fine e colta dimostrò di essere in carcere dove leggeva e studiava con passione.
Costui non mi piace neanche nel 'vasa vasa', come se appesantisse, in qualche modo materializzasse, sporcasse anche questo gesto, che nel pensier si finge, essere manifestazione del suo grande amore per il prossimo. No, anche in questo è finto, teatrale, enfatico, eccessivo verso terra. Mai verso il Cielo. E'una sua caratteristica come, suo malgrado, dimostra da cinque anni.
@irina.
RispondiEliminaCapisco perfettamente il suo problema: lo vivo e lo soffro quotidianamente. Più che i teologi diplomati, che debbono difendere la pagnotta, mi confortano i miei parenti atei e molti conoscenti che, con semplicità e schiettezza affermano che Bergoglio non è cattolico. Detto questo, sarebbe riduttivo e semplicistico incolpare l'ultimo occupante la Sede di San Pietro. Bisogna avere la serenità e il coraggio di constatare: da un lato che già negli anni 50 la fede era diventata fiacca, convenzionale e vissuta con insofferenza e senso di inferiorità da gran parte dei fedeli, sia laici che sacerdoti; d'altro lato che il modernismo, non più combattuto come ai tempi di san Pio X, ma anzi, sottovalutato e rinnovatosi, si era ormai infiltrato, talora inconsapevolmente, nel pensiero di molti maestri della fede. La tragedia si compie in modo irreversibile quando viene eletto nel 1958 Angelo Roncalli. Gli elettori e tutti quelli che avrebbero dovuto vigilare e denunciare l'impedimento non lo fecero, forse perché non ne ebbero il coraggio, o forse per altro motivo. Oggi non è così difficile per noi rilevare pesanti tracce e attestazioni di modernismo negli scritti di Roncalli: alcune pagine eloquenti del "Giornale dell'anima", alcune lettere terribili a Don Ernesto Bonaiuti, alcuni libri di Giulio Andreotti come "A ogni morte di papa", "I quattro del Gesù", "Don Giulio Belvederi", il libro di Gioele Magaldi "Massoni. Società a responsabilità illimitata", nel quale l'autore sfida il lettore che non credesse l'appartenenza di Roncalli alla massoneria, a querelarlo, nel qual caso sarebbe disposto a pubblicare i relativi documenti. L'elenco potrebbe continuare, ma è sufficiente per capire che col conclave del 58 si aprì una piccola falla nella diga ecclesiale, che coi successori di Roncalli si è ingrandita sempre più ed ora sta per travolgere quel poco che ancora resta della vera Chiesa. Chi soltanto ora si accorge della tremenda verità e ne prende coscienza... SEGUE
@irina. SEGUITO.
RispondiEliminaChi soltanto ora si accorge della verità e ne prende coscienza cosa può fare, dice lei? Cosa può sperare, aggiungo io? Mi alzo e lo dico? A chi lo dico, dove lo dico? Deve essere chiaro che siamo già entrati in un clima di persecuzione. Ormai è passato troppo tempo e la falsa gerarchia si è consolidata; attraverso la graduale distruzione della liturgia Lex orandi=Lex credendi il popolo cristiano non ha più un vero pensiero cattolico, né gli interessa più in questo clima di totale relativismo. Chi scrive apertamente queste cose è costretto a restare anonimo, finché può. Chi le dice, deve badare bene a chi le dice, scrutando attentamente se l'interlocutore è un tipo che già si interroga su questi misteri ed è disposto a tutto per trovare la verità, perché la stragrande maggioranza dei sedicenti cattolici di oggi vuole solo il consenso, dice di volere la pace, ma vuole solo essere lasciata in pace, vuole stare con la maggioranza, non vuole perdere gli amici, non vuole essere etichettata come pazza, strana, asociale, estremista. Quando io cominciai a scoprire molte di queste cose, ingenuamente mi sentii in dovere, come insegna il profeta Ezechiele, a comunicarle ad altri, anche a sacerdoti, per ammonirli. Non solo ho perso quasi tutti gli amici (ne ho guadagnato alcuni nuovi), ma non ho ricevuto né confutazioni solide, né conforto spirituale, ma solo disprezzo e imbarazzo. La nostra fede non piace al mondo, ma il grosso del popolo oggi vuole piacere al mondo, perciò chi crede come noi è per lo meno evitato dal mondo, emarginato, condannato alla solitudine, in attesa di una persecuzione più pesante. Questo è il prezzo della Verità in questa vita. Vorrei potere organizzare qualcosa per illuminare gli ingannati desiderosi di salvezza, ma non ne sono capace; del resto penso che ormai gli spazi e le occasioni siano chiuse se non per qualche occasionale incontro privato al fine di contattare uno dei pochi sacerdoti cattolici apostolici romani rimasti che non siano in comunione di fede con l'infedele Bergoglio, nell'attesa che Nostro Signore cessi la punizione data al popolo infedele e ridoni al più presto, nei modi che lui solo sa, il Sommo Pastore alla Sposa in vedovanza.
Parce, Domine, parce populo tuo.
Ti capisco perfettamente, perchè anch'io sto in questa situazione (da piangere). Spesso prego per il papa Francesco affinchè Dio lo illumini con pensieri buoni per fargli comprendere che così facendo in modo ambiguo crea solo malessere tra i fedeli. Chi ci può ancora guidare nella ricerca della strada giusta, anche se difficile da realizzare, che ci porta alla salvezza (Gesù)? Attualmente devo stare attenta con chi confidarmi (praticamente nessuno), solo con mio marito ogni tanto mi posso sfogare. Gli amici, tutte persone per bene, che sono cattolici praticanti ferventi, sono tutt'ora completamente d'accordo con il papa e lo elogiano in ogni occasione. Hanno capito che io non la penso come loro, ma evito di mettermi in continuazione contro le loro idee. In fondo spero ancora che capiranno da soli dove andremo finire a questo passo! E penso: Gesù pensaci tu! Però sono sicura del fatto mio e non mi lascerò mai convincere del contrario. Mi conforta che non sono da sola e lotterò fino alla fine. Quando la situazione diventerà più evidente (eresia palese), non avrò timore di manifestare apertamente la mia contrarietà a questo papato. Nel frattempo preghiamo ......
EliminaÈ la prima volta che scrivo.
ridoni al più presto, nei modi che lui solo sa, il Sommo Pastore alla Sposa in vedovanza.
RispondiEliminaAttenzione: Non si può parlare di vedovanza della Chiesa. La Chiesa-Sposa è Sposa del Signore. Al momento manca di guida sicura da parte del Suo Vicario sulla terra, che purtroppo ha nel clero molti imitatori. Molti di più dei suoi predecessori...
@mic. Certamente il Signore è il vero Sposo della Chiesa; ogni vescovo lo rappresenta; in modo eminente il vescovo di Roma. Il tema della vedovanza è significativamente presente in Lamentazioni 1,1; 5,3, Apocalisse 18,7. Grazie.
RispondiElimina"...Vorrei potere organizzare qualcosa per illuminare gli ingannati desiderosi di salvezza,..."
RispondiEliminaOggi sono andata in banca, poi a vedere se un certo negozio era aperto, tornando indietro, era l'ora di pranzo, ho messo la testa in una chiesa aperta e letto che di lì a poco sarebbe stata celebrata la Santa Messa, mi sono fermata. Tornata a casa sono passata davanti ad un'altra chiesa da dove usciva un gran rumore di musica ad alto volume, son entrata ed ho visto che nel cortile adolescenti e non ancora adolescenti si muovevano al ritmo della musica. Cosa ho imparato in questa uscita:
1)le giovani donne stanno riprendendo ad indossare la gonna e/o vestiti completi;
2)i loro movimenti sono però ancora quelli dei pantaloni, cioè non son aggraziati;
3)i comportamenti, il modo di parlare, di ridere denunciano poco lavoro sulla propria femminilità allo stato brado;
4)hanno sì rimesso i vestiti ma la lunghezza è ancora mini e le scollature maxi;
5)i pantaloni sono ancora sulla cresta dell'onda, non sono scomparsi, in particolare i pantaloncini;
6)alla Santa Messa a cui ho partecipato con una dozzina di persone, le signore, tranquillissime erano vestite più o meno come le signore di fuori;
7)nell'oratorio che ho citato sopra, mi sono cadute le braccia, perchè il modo di stare insieme, di fare qualcosa insieme non si discostava in nulla da un centro sociale. E forse oggi i centri sociali sono più propositivi, forse.
Questo per dire che il da fare non manca.
Quei poveri adolescenti, in un cortile di cemento, circondato da cemento,con musica ritmata a tutto volume, nelle primissime ore del pomeriggio di fine giugno, facendo mossettine, si divertivano, perchè il divertimento dei giovani è universalmente ritenuto questo. A mio parere è un divertimento da cartellino timbrato, convenuto,ufficiale, preordinato, imposto, disperato come chi impone, suggerisce loro di divertirsi in quel modo. Non è possibile in questi oratori estivi fare altro? Altro che sia diverso dalla minestra che passa il mondo? L'altro giorno su Riscossa un articolo tracciava una biografia di Thomas S. Eliot e nel particolare citava "Delitto nella cattedrale". Sarebbe impensabile durante il tempo di un oratorio estivo allestire con i ragazzi un dramma con significati di tal portata? Provare e riprovare, imparare a memoria, preparare scene, costumi,tagliare e cucire, pitturare fondali, occuparsi dei suoni o con voci o con strumenti di fortuna o con strumenti se qualcuno è capace di suonare.Ognuno con il suo compito.
La Chiesa ha sempre fatto leva sulla vera arte, l'ha dimenticato insieme a tutto il resto? O è solo l'accidia che le fa ritenere oggi che i gggiovani si divertono con la cagnara?
Il nostro compito, senza fare tanti sermoni a quelli andati fuori strada, è riportare in auge quello che è sempre stato ed ha sempre recato un gran bene. E' anche una questione culturale, cioè sviluppare tra le buone cose anche il buon gusto. Il bello che la Chiesa ha sempre tenuto in gran considerazione, non era certo per portarlo in giro per mostre, era per amor di Dio chè Lui avesse il meglio del meglio e noi suoi figli, nel nostro piccolo e nella nostra miseria, potessimo essere ed avere il bello, quello fatto con le nostre mani per amore Suo e con amore del ben fatto per essere donato agli altri.
Questa foto di un tizio ( chi sia sia )
RispondiEliminache bacia i piedi e' inquietante .
@irina.
RispondiElimina"Il nostro compito, senza fare tanti sermoni...". Carissima, le ultime cinque righe che hai scritto, mi piacciono in modo particolare, perché riflettono i criteri delle opere da me compiute per larga parte della mia vita. Non ho però la soddisfazione di vederne i frutti. Eppure le iniziative teatrali e culturali proposte, simili alle mie, sono ottime e fattibili, da incoraggiare. Occorrerebbe però che dopo ci lavorassero sopra dei bravi sacerdoti, capaci di trasformare la materia in strumento di catechesi e di salvezza. Qui casca l'asino. I sacerdoti da me conosciuti, al massimo ne hanno ricavato un'occasione di socializzazione e nulla di più in ordine alla vita eterna. Diciamolo francamente: il pesce puzza dalla testa e oggi dai sacerdoti, come dal papa è rarissimo ascoltare un minimo richiamo alla vita eterna. Il punto vero è dunque un altro. Senza accorgercene siamo tutti preoccupati di dovere fare qualcosa di tangibile. E' il pragmatismo, parente stretto del modernismo di cui siamo un po' tutti vittime. La vera risposta per questi tempi e non solo, la dà il Vangelo di Giovanni (Gv 6,28-29): "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Gesù rispose: Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato". In questo tempo che ci è dato vivere non resta molto spazio per iniziative esteriori, come ho già detto. E' prioritario e non scontato salvare la propria fede, a costo, ovviamente, di essere presi per pazzi o delinquenti, come disse Gesù: "Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome" (Mc 13 13) e ancora: "Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome" (Mt 24 4-5). Personalmente mi sento molto più in sintonia col programma espresso dalla Terza Lamentazione 25-29 ... e dintorni (leggere dalla Bibbia!), quando il fedele si sfoga con Dio per la devastazione subìta dalla città santa.
"...al massimo ne hanno ricavato un'occasione di socializzazione..."
RispondiEliminaSì, mentre scrivevo ho pensato che queste attività oggi vengono usate con fine di scavo psicologico e/o come scrive lei per socializzare. Nei fatti manca la consapevolezza di essere cristiani, manca la coerenza, lo sforzo di coerenza, che si rende visibile, naturalmente, all'esterno. Manca la consapevolezza della presenza di NSGC accanto a noi; a mio parere, è questo il dramma. La Sua presenza non informa la nostra vita dalle radici fino alle foglie più esposte. Purtroppo no, se non in casi rari e nascosti. Che son sale e lievito.
L'Islam n'est ni une secte, ni une religion ethnique.
RispondiEliminaPapa Francesco sui migranti: "Senza di loro l'Europa si svuota"
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-sui-migranti-senza-loro-europa-si-svuota-1543084.html
Papa non si preoccupi , staremo piu' larghi .
RispondiElimina"ne consegue che il Papa ha perso anche la fede"
In effetti, come facciamo a stabilire con assoluta esattezza che "ha perso la fede", senza entrare nella sua coscienza? De internis non curat Ecclesia, poiché solo Dio "scruta i cuori e i reni".
Possiamo però affermare che il suo insegnamento appare inquinato da gravi errori, tali da interrogarci sulla qualità della sua preparazione teologica e sulla qualità della sua fede.
Se sia così per ignoranza o per malafede, non possiamo dirlo.
Il fatto che domini nella Gerarchia attuale una fede inquinata da gravi ambiguità ed errori, possiamo constatarlo dalla stessa pratica dell'odierno "ecumenismo", giustificata dal Concilio in poi da tutti i Papi con l'affermazione, diventata quasi un luogo comune, che "le tre grandi religioni monoteiste adorano lo stesso Dio, in quanto derivanti dalla fede di Abramo".
Domanda: se anche ebrei e maomettani adorano lo stesso nostro Iddio, perché non adorano come noi Gesù Cristo riconoscendolo come Figlio di Dio? Per gli ebrei Egli è un impostore, un falso profeta, un mago, figlio di una prostituta (sono gli insulti che gli vengono rivolti nel Talmud, mai rinnegati). Per i musulmani è un uomo eccezionale, un profeta, ma non è Dio, è stato un precursore di Maometto (sic), non è morto sulla Croce, il giorno del giudizio giudicherà Lui stesso i cristiani, mandandoli all'inferno per sempre poiché credono nella sua divinità! Assieme a sua madre farebbe parte della Trinità nella quale credono i cristiani!
Il fatto è che n o n adoriamo lo stesso Dio, solo noi cristiani adoriamo il vero Dio, rivelatosi Uno e Trino. Bisogna dunque chiedersi, cercando di dare una risposta onesta, di che qualità sia oggettivamente la fede di Papi, cardinali, vescovi e sacerdoti che continuano da quasi 60 anni a propalare questo esiziale errore sui fondamenti stessi della nostra fede.
Risposta provvisoria: sembra la "qualità" di chi sta professando, magari senza accorgersene, un'altra religione, una sorta di d e i s m o del quale le tre grandi religioni monoteistiche sarebbero tre manifestazioni, storicamente diverse ma riconducibili ad un'unica idea di Dio, un'idea però solo "razionale", quella del Dio "ente di ragione", ricettacolo dell'idea di tolleranza e umanità, come intese dal pensiero laico.
Vedi la c.d. "parabola dei tre anelli" nell'opera teatrale "Nathan il saggio" di G. E. Lessing, il famoso illuminista e massone tedesco.
PP
L'Islam n'est ni une secte, ni une religion ethnique.
RispondiEliminaInfatti è una teocrazia. Ed è per questo che è violenta, pericolosa e non integrabile.
RispondiEliminaUn caso esemplare di religio instrumentum regni, mirando il suo "profeta"
alla fondazione di un impero arabo con l'uso della forza. Una religione
figlia dello spirito del mondo e del suo demiurgo.
Z.
Una volta ho letto, quando ero giovane, che l'Islam fosse o un'eresia cristiana o un'ideologia ebraica.
RispondiElimina@PP
RispondiElimina"...di che qualità sia oggettivamente la fede di Papi, cardinali, vescovi e sacerdoti che continuano da quasi 60 anni a propalare questo esiziale errore sui fondamenti stessi della nostra fede..."
L'idea che mi sono fatta: ci deve essere una strada 'laica' che conduce nel mondo delle potenze dell'aria, dove si viene a contatto con i demoni, che non risultano come tali, per il semplice motivo che un 'laico' non crede a queste entità ma, alle sue capacità. Ci devono essere esercizi e regole praticabili e che arrivano a segno, indipendentemente dalla morale. Il grande inganno, a mio parere, sta proprio qui. Molti sacerdoti e laici hanno scambiato questo via vai con il mondo dell'aria, come se si trattasse del modo spirituale. Certamente questi demoni difficilmente si fanno riconoscere ma, c'è sempre qualcosa che li smaschera, volendoli smascherare:e via a recitare una bella, pacata Ave Maria e ancora e ancora. Quindi per dirla semplice credo che molti consacrati abbiano preso fischi per fiaschi, non sono palesemente santi ma, hanno dei poteri che derivano loro da queste tecniche che li mettono in contatto con le potenze dell'aria, le quali all'inizio si mostrano molto servizievoli. Anche molti laici son addentro a queste tecniche. Questo è quanto credo di aver capito fin qui. Insomma la scelta è tra Gesù Cristo e l'anticristo, anche nel mondo che non vediamo. Anche nel mondo invisibile ognuno sarà tentato come in quello visibile e come nel mondo visibile è custodito, così lo è in quello invisibile. Nessuno è tentato al disopra delle sue forze. Non bisogna farsi intimidire, nè si deve presumere delle proprie forze. Questi sono frammenti che ho messo insieme nel passato prossimo, la certezza che siano oro colato non l'ho, nè l'ho dell'assemblaggio che ho fatto. Un'ipotesi.Incompleta. E per tornare al tipo di fede dei Papi e dei vescovi mi sembra quasi ovvio che persone con aneliti spirituali così così, siano stati pesantemente tentati proprio in questo campo, unitamente a quello sessuale e di potere, che possiamo considerare quasi fusi insieme. Che poi son le tentazioni di Gesù nel deserto variamente combinate secondo le persone.
RispondiEliminaL'islam non è né l'una né l'altra. E'una religione autonoma. Ma ha preso vari elementi dall'una e dall'altra, li ha presi da filoni eretici dell'una e dell'altra, presenti nella penisola arabica (sette cristiane nestoriane, docetiste - sette ebraiche samaritane). Ha preso elementi anche dal manicheismo. Tutto ciò è negato dai musulmani ma è stato dimostrato dagli studiosi occidentali.
Z.
@PP La frase "Ne consegue che il papa ha perso anche la fede" non l'ha scritta L'Anonimo, ma Aloisius nel 1° commento in testa. Le altre disquisizioni sul tipo di fede praticata mi sembrano inutili elucubrazioni, perché il problema non è giuridico, ma teologico. Del resto, per sapere se domani ci sarà ancora il sole nel cielo, non ho certo bisogno di leggere il bollettino ufficiale dell'areonautica firmato e timbrato in carta bollata. Ciò che è evidente si impone da sé ed è un insulto a Dio ricoprirlo di nebbia.
RispondiEliminaHo sentito parlare del Corano come di un Vangelo gnostico (sono note le commistioni ebraiche e cristiane proprie della realtà dei luoghi della presunta rivelazione) intrecciato con i detti gli uomini del deserto... il tutto sviluppato in un contesto violento e conquistatore che ha conservato le caratteristiche originarie con l'aggravante che religione e politica sono strettamente conglobate.
RispondiEliminaIo ne so meno di voi, e leggo i vostri commenti sulle origini dell'Islam con interesse. Aggiungo che tanti anni fa, sul Riformista (era l'epoca della 2a Guerra del Golfo), fu pubblicato un articolo su uno studio (di un tizio che, comprensibilmente, rimase celato dietro uno pseudonimo) che sosteneva che la base del Corano fosse nient'altro che una specie di compendio del cristianesimo, poi dirottato su altri significati anche per ignoranza interpretativa: a sostegno portava una serie di interpretazioni etimologiche deviate, per esempio le "vergini" in Paradiso sarebbero state invece chicchi d'uva, con riferimento alla metafora cristiana del tralcio e della vite.
RispondiEliminaRingrazio Anonimo h. 0,36 per la precisazione e PP per la risposta, sempre interessante.
RispondiEliminaConclude PP:
"...Risposta provvisoria: sembra la "qualità" di chi sta professando, magari senza accorgersene, un'altra religione, una sorta di d e i s m o del quale le tre grandi religioni monoteistiche sarebbero tre manifestazioni, storicamente diverse ma riconducibili ad un'unica idea di Dio, un'idea però solo "razionale", quella del Dio "ente di ragione", ricettacolo dell'idea di tolleranza e umanità, come intese dal pensiero laico"
Io chiamo tutto questo apostasia.
Credo essa sia la causa prima dell'eresia da lei ben descritta (perche' di questo si tratta) e del successivo tradimento.
Giuda ci "insegna" che dall'apostasia si si può passare direttamente al tradimento (apostasia di Giuda confermata dal suicidio, per il rimorso, prettamente umano, di aver manadato a morte un uomo innocente, non il Figlio di Dio che aveva avuto la grazia si conoscere direttamente per tre anni).
Ogni tipo di abuso nella Chiesa (e fuori di essa), nasce a mio avviso dalla perdita della fede.
O da una sua considerevole.diminuzione.
È vero, come dice lei, che non possiamo leggere nell'animo di Bergoglio, non oserei nemmeno pensarlo.
Ma da fedele non ' necessario farlo.
Mi basta constatare - con moltissime prove concrete inoppugnabili - che Bergoglio non è cattolico.
E per essere più precisi, che non lo e' perche' si comporta oggettivamente come una persona che ha perso la fede e che non ama le radici della religione che dovrebbe rappresentare, ne' il clero e i fedeli che invece continuano ad amarla.
Non credo che sia un peccato di giudizio, che spetta ovviamente al Signore, ma una difesa per non (rischiare di) perdere la vista e finire nel burrone per seguire guide cieche.
Da dolore, a un cattolico, dover diffidare del papa e di buona parte del clero.
Come mi ha dato dolore, ieri sera (u L7) rivivere l'omerta' ultratrentennale del Vaticano, compreso BXVI, sul caso di Emanuela Orlandi e il putridume immondo e inconfessabile che c'è dietro.
Il testimone principale della triste vicenda di Emanuela Orlandi è ancora vivo, vegeto e bene in sella, perché da Nuzzi in qua non viene mai tirato in ballo? AS, le iniziali, non ci vorrebbe molto e sotto il pontificato di GP2, spiace dirlo, non è quello l'unico mistero insabbiato con cura......
RispondiEliminaGiovanni Paolo II Papa dal 16 ottobre 1978 fino al 2 aprile 2005 ( per totali anni 26 ... )
RispondiEliminaEmanuela Orlandi sparisce 22 giugno 1983 appena cinque anni dopo l'elezione a Papa quando ancora questi era giovane e forte . Ai vertici della Curia negli anni ‘90 c’erano Giovanni Battista Re, il sostituto per gli Affari generali della segreteria di Stato della Santa Sede, e Jean-Louis Tauran a capo dei Rapporti con gli stati che, come spiega il sito del Vaticano, "coadiuva il Sommo Pontefice nell'esercizio della sua suprema missione" e come tali i due “si sarebbero occupati direttamente della vicenda Orlandi” mentre il nome di Re era spuntato fuori già dalla lettura della prima sentenza istruttoria sul caso, firmata dal giudice Adele Rando nel 1997”.
Dal 1983 al 2004 sono trascorsi 21 anni , hanno interrogato i protagonisti dell'epoca piu' vicini al Papa ?
Ad esempio i predetti Cardinali compreso il Cardinale Dziwisz e la fanno finita con le ipotesi ?
Poi ci fu il il caso della guardia svizzera Tourney... anch'essa un bel groviglio .
Requiem
Salvini e Zingaretti visitano la villa confiscata dai Casamonica
RispondiEliminahttps://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/salvini_casamonica_villa_sequestrata_roma-3810305.html
Nicola Zingaretti. «Stanzieremo 200 mila euro per abbattere questa villa, trasformarla in giardino e darla al comitato di quartiere». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Cittadino Zingaretti , non sono d'accordo !
Perche' abbatterla , utilizzatela piuttosto per ospitare ragazze madri che vogliono tenersi il bambino finche' non abbiano trovato un lavoro con cui mantenersi ,oppure per ospitare 2 o piu' nuclei familiari in difficolta' economiche e con bimbi piccoli che possano condividere la casa aiutandosi a vicenda ad allevare i bambini . Vogliono essere idee da sviluppare e lei passerebbe alla storia come un politico lungimirante . Scusi eh ma che ce ne facciamo di parchi e parchi che nessuno custodisce ! Sia realista .
RispondiElimina"Si comporta oggettivamente come una persona che ha perso la fede"
Questo è il punto: dobbiamo dire che "oggettivamente", sulla base dei suoi fatti e detti, mostra di aver perso la fede. Non possiamo però dire che l'abbia persa anche "soggettivamente". Può anche essere, non lo nego, e forse è così ma non possiamo stabilirlo noi. Non sarebbe pertanto giusto emettere il giudizio senza l'avverbio.
Detto in altro modo: gli errori contenuti nei fatti e detti del Papa possono costituire eresia in senso "materiale" ma non ancora "formale", se la forma si compie quando l'eretico è tale anche "soggettivamente", ossia quando nega o mette in dubbio ostinatamente una verità di fede.
Però, che sia tale anche "soggettivamente" ossia in senso formale, che dimostri insomma l'animus dell'eretico, lo deve dichiarare l'autorità ecclesiastica competente, come è successo nel caso di Lutero e di altri.
Queste potrebbero sembrare questioni solo "giuridiche" ad una considerazione affrettata ma in realtà non lo sono: la competenza "giuridica" a dichiarare eretico l'eretico attua nientedimeno che l'imputazione, morale e teologica, del peccato di eresia, dell'eresia in quanto peccato mortale.
In ogni caso, la questione "solo giuridica" della competenza a dichiarare eretico l'eretico ha sempre costituito una pietra d'inciampo formidabile, quando si è trattato di mettere sotto accusa Papi non meritevoli o indegni (vedi vicende del Grande Scisma, Concilio di Costanza, etc.).
PP
" Ridicolizzare il ruolo del Pontefice, fargli perdere credibilità, portandolo ad esser considerato e riconosciuto un qualsiasi uomo pieno di difetti errori ecc. ecc . ? "
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2018/06/22/le-amnesie-del-pontefice-pezzo-grosso-ha-una-sua-ipotesi-affascinante/
Devo confessare che questo dubbio l'ho avuto anche io .