Riprendo la segnalazione di un lettore sul problema creato da Don Minutella e dal suo seguito col continuare a giustificare con argomenti speciosi la sua falsa tesi della invalidità della Messa una cum il papa regnate; il che contraddice il dogma della Presenza Reale di Cristo - che deriva "ex opere operato" e a prescindere dall'una cum - dalle parole della Consacrazione anche se pronunciate da un sacerdote eretico o scomunicato. Avrei preferito tenermi estranea ad un dibattito che corre il rischio di sfociare in dispute interminabili senz'alcun costrutto. Ma esiste anche una responsabilità nei confronti di quelle anime semplici che sono nel dubbio in questa temperie di grande confusione e si lasciano convincere e trascinare da alcuni argomenti veritieri mentre non sono in grado di discernere su altri che, invece, sviano dalla Verità tutta intera. Inoltre la chiarezza serve anche a non dare agli avversari della Tradizione la possibilità di fare di ogni erba un fascio a causa di una predicazione che offre contenuti tradizionali, ma poi diventa arbitraria e foriera di ulteriore confusione.
Purtroppo l'errore grave che sta commettendo Don Alessandro Minutella è quello dell'essere passato dalle legittime critiche verso l'attuale pontificato, o meglio verso alcune espressioni o alcuni punti dei documenti che ne fanno parte, ad una disobbedienza tout court all'autorità massima attuale visibile della Chiesa. All'inizio pregava per i cardinali Burke, Brandmuller, Muller, ed altri, per il Vescovo Schneider, Negri, ed altri, perché difendessero la sana dottrina, anche con un atteggiamento vigoroso nei confronti delle presunte aperture di Papa Francesco che avrebbero potuto recare danno alle anime, con delle iniziative specifiche che i Pastori della Chiesa possono compiere in situazioni eccezionali, anche per correggere eventuali errori che il Papa possa commettere, quando non parla ex-cathedra, in buona fede. All'inizio il suo atteggiamento, pur con qualche sfasatura, era assolutamente legittimo. In seguito però ha iniziato a rifiutare totalmente l'autorità del Papa attuale, considerandolo solo come il cardinale Jorge Mario Bergoglio, e considerando ancora Romano Pontefice nel pieno dei suoi poteri Benedetto XVI, con un salto nel passato, a 6 anni fa, al 1 agosto 2012... Questo non è accettabile per chi vuol rimanere cattolico apostolico romano.
Su Benedetto XVI e la sua abdicazione rimando alla congerie di articoli pubblicati nel corso degli anni fin dall'inizio. Sulla questione dell'una cum riprendo la conclusione di quanto già pubblicato qui in un precedente articolo.
Non vi è nessun peccato nel nominare nel Canon Missae il nome del Papa ritenuto, ma non provato, decaduto dal Pontificato perché ammesso e non concesso che non sia membro della Chiesa per eventuale indegnità o eresia, ne resta il Capo e il fondamento visibile quanto al governo. Quindi è lecito celebrare e assistere alla Messa “una cum” senza commettere alcun peccato mortale.
Un battezzato scellerato per vita immorale o per mancanza di fede, ma eletto canonicamente Papa non è più membro vivo o tout court della Chiesa, però ne resta il Capo (anche se indegno) quanto al potere di giurisdizione. Quindi la governa visibilmente e lo si deve nominare nel Canone della Messa senza per questo macchiarsi di peccato e sporcare la Chiesa, che è Santa quanto alla sua natura (Corpo Mistico di Cristo), al suo fine (il Cielo), alla sua origine (Dio) e ai suoi mezzi (Sacramenti, Magistero infallibile e Leggi), ma è composta di membri santi e peccatori per divina volontà. Il Papa come membro può essere un peccatore anche contro la fede, ipoteticamente potrebbe essere considerato “eretico”, ma solo in maniera puramente investigativa o dubitativa, come quando S. Tommaso d’Aquino si chiede in forma fittiziamente dubitativa “An Deus sit / Se Dio esista” (S. Th., I, q. 2, a. 3), tuttavia in entrambe i casi resterebbe Capo visibile (anche se indegno) della Chiesa quanto al governo di Essa.
Ora privare oggi, in questo mondo infernale, i fedeli della Messa tradizionale perché viene celebrata nominando nel Canone il nome del Papa regnante è un azzardo scellerato, che espone la maggior parte dei fedeli al rischio prossimo di non poter vivere in stato di grazia abitualmente, privandoli di tutti i Sacramenti amministrati “una cum”.
Credo che interrogativi, perplessità, rifiuti di ogni tipo e di ogni contenuto, grazie a Bergoglio e compagni, siano dilagati nella chiesa con forza incredibile. Don Minutella e le persone che lo seguono sono uno degli aspetti della 'bontà' di questo pontificato.Quando l'insegnamento è univoco conduce, ogni giorno, i milioni e milioni di interrogativi, che albergano nei milioni e milioni di fedeli, ad avere quelle risposte immutabili che rispondono a tutti e ad ognuno, secondo il grado di profondità ed altezza raggiunto dalla Fede di ogni cuore e di ogni mente. E' la risposta immutabile quella che risponde alla varietà infinita delle anime, dei loro tempi interiori e dei loro conseguenti interrogativi. Non sono certo le riposte in perenne mutazione ed adattamento. Questo perpetuo ballo di San Vito della Dottrina in progress, dal ritmo frenetico, finisce con l'essere rigettato in toto specialmente da persone di cuore, quali Don Minutella e i suoi seguaci, che cercano nella Fede in particolare la pace del cuore, cioè il ritmo ampio, sottovoce, costante nel battito. Se poi Don Minutella alza la voce, o pota qua è là gli sviluppi della fede aggiornata, avviluppantesi intorno ai cuori e nelle menti dei fedeli, io personalmente, lo capisco e di tutto cuore gli auguro di poter individuare, nell'esame serale quello che nei suoi pensieri, parole, opere ed omissioni è di Dio e quello che è di Alessandro,lasciando poi sempre più spazio al
RispondiEliminaPrimo e togliendone al secondo.
L'arma più potente contro il male è il Rosario. Sarà la preghiera che vincerà non la lotta, Gesù stesso pregava e digiunava per vincere il male, le lotte nei tempi hanno sempre portato alla separazione dei cristiani, dobbiamo fidarci di DIO lui è l'unico giusto Salvatore.
RispondiEliminaSe è vero che Gesù è l'unico giusto Salvatore, che ci ha dato l'esempio della preghiera e del digiuno, Egli non si limitava a pregare, ma non mancava di insegnare predicando e di soccorrere compiendo miracoli.
RispondiEliminaSolo che Gesù insegnava la Verità e donava Sé stesso. E lo ha fatto fino alla fine, col dono sommo e definitivo, sul Calvario.
Intendevo dire che rimane accanto a Gesù nella preghiera chi ne ascolta tante e non sa più da che parte voltarsi...
RispondiEliminaÈ importante ribadirlo perché il Maligno opera in molti modi per dividere la Chiesa: ci riesce con chi segue le eresie della Santa Sede e si perde nell'immoralità credendo di essere nel giusto, ma ci riesce anche con chi non sa distinguere la critica legittima da quella illegittima. Alla fine mi rendo conto che ben pochi cattolici hanno compreso realmente cosa sia il papato, per esempio facendo riferimento a quella dottrina del "doppio corpo del Papa" richiamata dal card. Burke, e cosa voglia dire Chiesa Corpo Mistico. Un evidente fallimento dell'educazione cattolica degli ultimi decenni.
RispondiEliminaLa deriva ereticale nella chiesa, infiltratasi al auo interno dal basso oltre un secolo fa, è divenuta tangibile dopo il CV2, fino a esplodere come un bubbone purulento nel pontificato attuale. Contestare Bergoglio e il suo magistero è lecito e doveroso, anzi è condizione necessaria per non perdere la fede cattolica.
RispondiEliminaTuttavia, criticare tanto duramente il sommo gerarca di oggi e dire nulla su chi lo ha preceduto, mi pare una valutazione iniqua e fuoviante.
I mali che affliggono la santa Chiesa sono molto più vasti di un semplice pontificato.
"... considerando ancora Romano Pontefice nel pieno dei suoi poteri Benedetto XVI, con un salto nel passato, a 6 anni fa, al 1 agosto 2012... Questo non è accettabile per chi vuol rimanere cattolico apostolico romano."
RispondiEliminaNel mio piccolo, pur continuando ad assistere alla Messa N.O. -se impossibilitato ad assistere alla V.O.- considero ultimo Papa, degno del Trono di Pietro, Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli.
Tutto il resto è "noia"... per non essere scurrile e/o irriverente.
OT Un fulminante commento a MiL:
RispondiElimina« Non bisogna essere dei luminari della psicologia infantile per sapere che un bambino di sesso maschile rifugge tutto ciò che è o diventa "cosa da femmine".
Che piaccia o no ai benpensanti, è così.
Nella mia attuale parrocchia il parroco ha tolto le chierichette e dopo 10 anni di chierichetti solo maschi (con campanello,
piattelli per la comunione, incenso, velo sul calice, ecc. ecc.) quest'anno è entrato il terzo ragazzo di fila in seminario e un altro paio chi stanno pensando.
A voi le conclusioni.»
È vero, ricordo perfettamente nella mia infanzia che era così. Si potrebbe completare con un ulteriore considerazione: che se qualche bambino, purtroppo per lui, subisce influenze effeminanti, magari per il contesto, sarà irresistibilmente attratto dalle "cose da femmine". E questo contribuisce a spiegare molte cose.
"SUL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA E IL CAMBIAMENTO DI BERGOGLIO.
RispondiElimina"È mai accaduto che sia stato mutato un Catechismo? No! Ce ne sono tre ufficiali. Quello Romano (1566), quello di san Pio X (1905) e quello più recente (1992). Non sono mai stati toccati.
La questione non è nel contenuto ma nel metodo.
Il problema non è semplicemente la singola correzione del tema della pena di morte nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
La questione vera è che d'ora innanzi tutto potrà essere cambiato...perché c'è un precedente astuto e furbo. Enzo Bianchi è uno degli stesori dei possibili cambiamenti.... (..)"
Don Minutella
Sono passati cinque anni e mezzo dall'elezione del Bergoglio. Anche il più furioso degli oppositori, se almeno un pochino ragionevole, dovrebbe interrogarsi: possibile che per tutto questo tempo la cristianità sia stata ingannata riguardo al pontefice e che solo uno sparuto gruppetto di persone lo abbia capito? (dico "sparuto" perché la maggioranza di coloro che contestano il titolo di papa a Bergoglio non sono in grado di documentare le proprie convinzioni ma solo le proprie emozioni). Che poi il Bergoglio sia un Papa che non vuole fare il Papa (vuol piuttosto fare la brava pedina di Soros e altri), è un altro discorso.
RispondiEliminaIl problema del Minutella, secondo me, non è la questione dell'ubbidienza come riportato dal lettore citato nel testo a inizio pagina, ma è il fatto di essersi imbarcato a sostenere una teoria molto accattivante per certi cattolici "orfani di Ratzinger" ma molto ardua da dimostrare (sono orfani in realtà di un papa immaginario, poiché anche il Ratzinger aveva le sue pecche, e comunque il tenore di cattolicità di un fedele non si può misurare nel numero di kilocalorie che spende per proclamarsi super fedelissimo del papa regnante o emerito che sia... È dal pontificato woytjliano che certo cattolicume si è autoridotto a patetica tifoseria papista e che pertanto ha perennemente preso fischi per fiaschi e - come nel triste caso del Minutella - seguìto bizzarre sirene).
p.s.: l'ultima bergoglionata è la modifica del Catechismo.
@ citazione lettore 9:39
RispondiEliminaUn limite di don Minutella, in questo caso, è che non individua la ragione della sua critica nel soggettivismo storicista, eredità del concilio per effetto della "ermeneutica della continuità nella riforma dell'unico soggetto-Chiesa" invece che nell'oggetto-Rivelazione. Ed è questo che rende possibili i cambiamenti secondo le mode del tempo rendendo obsoleti persino i documenti post-conciliari
Aggiungo al lettore delle 9.39, che si firma con "io seguo Don Minutella". Se l'intento era quello di mostrare un motivo per seguirlo, avendo egli detto quelle cose giuste riportate nel commento: Don Minutella non è certo l'unico ad aver denunciato i pericoli di questo cambiamento del CCC (è pieno di articoli, da LNBQ a LifeSiteNews, eccetera), ma è l'unico a sostenere assurdità, come l'invalidità della transustanziazione nelle messe "una cum". Mi spiace dirlo, ma questa è un'eresia evidente anche ad un semplice fedele come me. Le eresie possono avere conseguenze diverse nel breve termine (certamente nel breve termine è molto più grave lasciare i fedeli nel peccato mortale e invitarli pure a prendere la Comunione), ma nel lungo termine portano tutte all'inferno. Se si segue qualcuno, si segua chi dice tutte cose giuste.
RispondiEliminaS. GIOVANNI MARIA VIANNEY, CURATO D'ARS
RispondiEliminaIl sacerdote ha motivo e titolo per essere nella gioia. Il suo è ministero di resurrezione, non di morte.
Dispensa a piene mani la grazia del Signore, assolve dai peccati, è punto di contatto tra gli uomini e Dio. Ha nelle mani la verità, quindi la luce, la interpretazione del messaggio luminoso che ogni elemento della creazione reca da parte del Creatore. La sua vita è donazione, quindi, se tale, magnificenza e munificenza, la sua azione ministeriale è sempre accompagnata da una grazia del Signore, sicché qualunque cosa faccia in questo ordine a lui proprio, ha una comparte divina e non è mai solo.
Tutte le benedizioni contenute nella letteratura biblica in rapporto al futuro, scenderanno su di lui, se è obbediente all’indirizzo della sua sacra realtà.
Per ufficio è vicino a Dio, alla Vergine, agli Angeli, ai Santi e può presso di Loro costituirsi potente intercessore quanto più si allontana dal vivere mondano!
Che gli manca per essere nella gioia?
Possono mancargli piaceri mondani, che non la danno mai se non quando sono nell’alveo della Divina Volontà.
Ha sofferenze? Certo, ma può non mancare la gioia, se è nella tranquillità del dovere compiuto nell’attesa della chiamata di Dio.
(card. G. Siri, Esortazione al Clero, 1978)
@Mic 9:51
RispondiEliminaBen detto. Catechismo: la notizia è che «la dottrina può cambiare», e può cambiare secondo la mentalità del mondo.
Io pure ho paura delle sofferenze e soprattutto delle umiliazioni, ma mi rassereno pensando che nemmeno Gesù nell'orto degli ulivi volle provare un sentimento diverso.
RispondiEliminaLe grazie giungono al momento in cui ne abbiamo bisogno. SK 373
San Massimiliano Maria Kolbe
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RispondiEliminaMa esiste anche una responsabilità nei confronti di quelle anime semplici che sono nel dubbio in questa temperie di grande confusione e si lasciano convincere e trascinare da alcuni argomenti veritieri mentre non sono in grado di discernere su altri che, invece, sviano dalla Verità tutta intera. Inoltre la chiarezza serve anche a non dare agli avversari della Tradizione la possibilità di fare di ogni erba un fascio a causa di una predicazione che offre contenuti tradizionali, ma poi diventa arbitraria e foriera di ulteriore confusione.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, Mic.
Qui ci ritroviamo improvvisamente immersi nel mondo alla rovescia, dovendo difendere sacrosanti intramontabili princìpi dalla follia vestita di pietà di chi riesce, atteggiandosi mediaticamente a guida spirituale, ad ottenere un enorme seguito grazie al proprio indubbio ascendente personale.
D’altra parte tutto ciò è certamente sintomo che la situazione della Chiesa si sta sempre più aggravando, mentre da parte dei cardinali dei Dubia continua l’assordante silenzio; loro non si esprimono al riguardo, ma si dice che non vogliano essere identificati come responsabili di uno scisma. Immaginiamo se un chirurgo ragionasse in tal modo: non voglio occuparmi col mio specifico ruolo della cancrena, perché agli occhi dell'opinione pubblica non mi va di essere identificato come il responsabile dell’escissione della cancrena, ciò che in un certo senso arrischierebbe irrazionalmente di additarmi come responsabile della cancrena stessa.
D’altra parte vi sono anche sacerdoti santi che senza far rumore continuano da decenni in un paziente lavoro di preservazione dalla corruzione della vera dottrina e restaurazione del sacerdozio cattolico e della vera Messa!
Ma, come dice un proverbio, fa più rumore un albero che cade piuttosto di una foresta che cresce.
Dicevamo, molte anime semplici ci cascano, anche se non dovrebbe difficile diffidare fin dall’inizio, quando si vedono emergere personalismi di vario tipo. Basta vedere come i fedeli-lettori si rivolgono ai loro guru sui loro blog con incessanti incensazioni, o anche con attacchi frontali verso chi conserva nei loro confronti una posizione un po’ meno disincantata.
In fondo il caso di don Minutella dovrebbe essere abbastanza lapalissiano.
(continua)
(continuazione)
RispondiEliminaEsistono poi altre situazioni in cui vengono proposte, nell’acquiescenza generale, altre soluzioni all’apparenza più accettabili, come di compromesso tutto sommato razionalmente più plausibile, formulate da uno scranno che, al contrario del caso citato, anche se anonimo infonde grande affidabilità, che fonde un certo buon senso con l’intramontabile sana dottrina.
Mi riferisco alle seguenti parole:
"Chiunque abbia una fede pura e una retta coscienza non può sentirsi in comunione con lui, finché non ritratti i suoi innegabili errori; chi d’altronde è obbligato a nominarlo ex officio può farlo sotto condizione o con riserva mentale. Per inciso: l’essere in comunione con un eretico, fosse pure conclamato, non invalida assolutamente la Messa; qualcuno ha mai letto qualcosa del genere nel Magistero o in un trattato di teologia?” (tratto da https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/07/don-elia-dentro-lovile-nonostante-tutto.html)
In questo caso le anime che ci cascano, dietro il silenzio casalingo di uno schermo, non sono forse altrettanto numerose quanto nel clamoroso caso di don Minutella?
So di dispiacere a molti lettori, ma, fin che non arrivi una ritrattazione da parte dell’autore stesso, qui occorre fare chiarezza:
un sacerdote nel Canone della Messa non può farsi "riserve mentali" o pronunciare “sotto condizione” il nome del Papa regnante. In realtà il sacerdote deve (deve!) semplicemente dire e pensare il nome del Papa regnante, non importano i sentimenti che egli può avere nei suoi confronti o le remore (giustificate o no) che egli può avere verso il suo pontificato.
Chi dunque, dal suo suadente pulpito telematico, afferma il contrario devia dalla retta via sia i sacerdoti che i laici che di lui si fidano leggendo in gran numero il suo blog e i blog che lo rilanciano.
RispondiEliminaRa, ra, ra, ra, ra…
Ber, ber, ber, ber, ber…
L'église à deux papes est en panne…
Y a-t-il un Marchione dans la salle pour la remettre en marche ?
Se si segue qualcuno, si segua chi dice tutte cose giuste.ù
RispondiEliminaTrovamene uno, a parte Gesù Cristo.
Dicevamo, molte anime semplici ci cascano, anche se non dovrebbe difficile diffidare fin dall’inizio, quando si vedono emergere personalismi di vario tipo.
RispondiEliminaÈ vero, e nel caso di Don Minutella è lapalissiano. Ma se questo concetto sacrosanto (di evitare il personalismo) fosse applicato in toto, salterebbero "appartenenze secondarie" di massa. Non sto pensando a singoli nomi di entità, sono molti, e ci ricadono anche molte parrocchie. Qui non scrivo altro perché secondo me queste "appartenenze" intermedie sono un grandissimo problema della Chiesa, che spiega tante cose, e mi partirebbe una "filippica" che ora non ho intenzione di infliggere ad alcuno...
Trovamene uno, a parte Gesù Cristo.
RispondiEliminaPer tagliare la testa al toro: non siamo obbligati a seguire nessun capopopolo. Per seguire Gesù Cristo basta seguire la Chiesa, sapendo distinguere tra chi ne fa parte formalmente, ma non sostanzialmente. La Chiesa Corpo Mistico è perfetta e le dice tutte giuste. Faccio presente che esistono molte voci critiche e pacate di questo papato, che non sono visibilmente seguaci di nessun personaggio più o meno carismatico.
Don Minutella è un Sacerdote molto strano, non tanto per la sua aperta ribellione alle autorità (d'altra parte se non avessimo avuto un più famoso e solido ribelle alle autorità romane non sarebbe nata la Fraternità e non ci sarebbe un piccolo gregge che preserva le Verità contenute nella Rivelazione scritta ed orale), quanto per la sua confusione mentale a livello filosofico e soprattutto, mi si lasci passare il termine, la sua enorme ignoranza a livello teologico. Dire che una Messa è invalida perché si pronuncia il nome di Francesco è così inconsistente che non vale la pena neppure di confutarlo con argomenti seri. In don Minutella mi ha sempre colpito questa sua grande confusione teologica. Si scaglia contro le eresie di Bergoglio ma ama citare i teologi modernisti che hanno forgiato non solo la cultura e la dottrina di questo Papa ma l'intero Concilio Vaticano II. Don Minutella non ci prova neppure ad analizzare il rapporto tra il pensiero scaturito dal Concilio Vaticano II e il pensiero di Francesco. Per lui Bergoglio è semplicemente un usurpatore che ha cacciato il vero Papa. E ne fa una questione personale. E' veramente scoraggiante la sua pochezza di analisi e profondità teologica. Ed è un peccato. Perché oggi ci sarebbe di nuovo bisogno di persone come Mons. Lefevbre che sappiano confutare le eresie di Francesco e di questa neo Chiesa con solidissime argomentazione sia filosofiche che teologiche.
RispondiEliminaDevo aggiungere una cosa la mio precedente commento: pacate, ma non paciose, ovvero dicono pane al pane e vino al vino. Non è un'esclusiva di Don Minutella.
RispondiElimina@Un Sacerdote
RispondiEliminaMi scuserà se pignolo con le parole... nel caso della FSSPX parlerei di "resistenza" e non di "ribellione". Certo: la nomina dei quattro vescovi nonostante un divieto papale esce dalla "resistenza", ma quell'episodio è per ora chiuso (le scomuniche sono state revocate). La FSSPX ha sempre recitato l'"una cum" e, nonostante le critiche, non ha mai contestato l'autorità papale. Chi l'ha fatto ne è uscito. Nessuno all'interno della FSSPX ha mai "scomunicato" un papa regnante. Ecco perché "ribellione" mi pare un termine improprio. Si potrebbe proprio dire che dal confronto FSSPX / Don Minutella si evidenzia il limite da non passare, da "resistenza" (magari criticabile in certi dettagli) a "ribellione".
Doverosa premessa: conosco solo superficialmente le idee di don Minutella e non posso quindi giudicare in modo compiuto le sue dichiarazioni. Inoltre credo che la valutazione canonistica delle sue posizioni sia molto difficile, considerato che, storicamente, le opinioni sull'eventualità di un papa eretico - e sulla possibile reazione dei "buoni cattolici" - siano, teologicamente, assai diversificate. Se ne discusse molto tra il XVI e il XVII secolo.
RispondiEliminaQuindi quello che voglio trasmettere è semplicemente un umanissimo sentimento, una opinabilissima opinione, un umilissimo disagio. Liberissimi di non condividere.
Queste diatribe tra tradizionalisti, specie se ammantate di scienza teologica, non mi piacciono. L'orrore per lo stato miserabile della Chiesa, per le ormai evidenti posizioni eretiche del suo capo sono sotto gli occhi di tutti. Di più, spesso amici cattolici mi chiedono: "ma Bergoglio è veramente papa?. Non mi sento di rispondere. E' per me un Mysterium iniquitatis degno di approfondite riflessioni su un piano non solo storico, non solo dottrinale, ma anche metafisico. Forse un segno dei tempi, un avviso sui tempi ultimi (e non sarebbe il solo segnale). Purtuttavia mi sono sempre tenuto lontano da suggestioni millenaristiche, che spesso affliggono il nostro mondo.
Pertanto, trovo che un eccesso di critiche a don Minutella, soprattutto se operate in ambienti "nostri" siano, forse non formalmente sbagliate, ma inopportune (e nessuno osi richiamare opportune et importune!). Aggiungo (e poi sparatemi pure addosso) che il richiamo al "regnante pontefice" (non entro nel merito di quanto regnante e di quanto pontefice) nella messa VO a cui spesso partecipo, disturba assai anche a me. Devo confessarlo? E' un peccato?
Voglio rimanere su un piano emozionale, non dottrinale: se devo fare il gioco della torre, e devo scegliere chi buttar giù tra il più incattivito dei sacerdoti sedevacantisti (e non credo sia il caso di don Minutella) e il più soave, collotorto, sempre sorridente, "talare no, è troppo, ma clergymen sì", "bisogna capirlo il papa, il mondo ci è ostile" dei sacerdoti conciliatoristi, magari pure anche un po' conservatore, di quelli che ti dicono "ma si può celebrare dignitosamente anche la messa conciliare", di quelli che: "sui migranti lei ha ragione, ma il papa è il papa e poi, un po' di carità, suvvia!, indovinate chi io butterei giù?
Silente
Da ignorante chiedo: può un sacerdote impartire la benedizione con la mano sinistra? Credo di aver imparato fin da bambino che la genuflessione va fatta piegando il ginocchio destro (non il sinistro) e che il sacerdote o anche il Papa impartisce sempre la benedizione con la mano destra, non con la sinistra. Mi ha sorpreso notare in un recente video di don Minutella che lui invece dà la benedizione usando la mano sinistra. Si può?
RispondiEliminaGian i video di Minutella sono speculari, la mano sinistra è in realtà la destra, la cosa è facilmente verificabile quando vengono mostrati dei libri, i titoli si vedono come allo specchio. Criticare Minutella si può, ma non su questa cosa.
Elimina@ "È mai accaduto che sia stato mutato un Catechismo? No! Ce ne sono tre ufficiali. Quello Romano (1566), quello di san Pio X (1905) e quello più recente (1992). Non sono mai stati toccati."
RispondiEliminaMa come sarebbe a dire, se è dal Vaticano II che stanno cambiando praticamente tutto della dottrina cattolica, anche al di là di quanto può racchiudere un catechismo (che è per forza di cose un compendio della Fede)!
Ieri ho già accennato al 'ribaltone' operato dai Papi conciliari pre-bergogliani circa le riunioni di preghiera interreligiose e gli incontri ecumenici, prima stigmatizzati (Pio XI, Mortalium animos).
Ma si pensi ad esempio anche alla dottrina cattolica sulla libertà religiosa e la laicità dello Stato, che il Vaticano II (specialmente Dignitatis humanae) ha completamente rinnegato e ribaltato in senso antropocentrico e liberalista.
E prendiamo poi un Benedetto XVI che pubblicamente ha rifiutato l'obbligo del ritorno degli eretico-scismatici alla Chiesa Cattolica Romana, dicendo senza alcun pudore: "d'altra parte questa unità [dei cristiani] non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo
del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no!" (dal suo discorso ai cristiani non cattolici del 19-8-2005 nell'arcivescovado di Colonia in Germania).
E ho fatto solo i pochi esempi che mi sono venuti in mente in questo momento, ma ce ne sarebbero molti altri.
Come si fa a dire che Papa Bergoglio sta facendo cose mai fatte prima da nessun altro?
Papa Bergoglio sta solo portando a termine il Vaticano II, fonte ufficiale dei mali odierni nella Chiesa.
Togliersi le fette di prosciutto dagli occhi, please...
"il richiamo al "regnante pontefice" (non entro nel merito di quanto regnante e di quanto pontefice) nella messa VO a cui spesso partecipo, disturba assai anche a me"
RispondiEliminaMi ritrovo nella stessa condizione, in quanto, per me, non è né "pontefice" né "regnante" ma, in quel frangente, non ragiono di lui: guardo (ascolto) e passo. Come insegna Dante.
@Gian 15:30
RispondiEliminaDon Minutella benedice regolarmente con la mano destra, ma per effetto della ripresa video effettuata con il cellulare l’immagine risulta invertita.
Più volte lo ha spiegato egli stesso, rispondendo ad alcune domande in merito rivoltegli da diversi spettatori dei suoi video.
Voglio rimanere su un piano emozionale, non dottrinale
RispondiEliminaEd è meglio non farlo, visto che il piano emozionale è proprio quello con cui la Chiesa viene attaccata da anni, ed è quello contro cui Cristo stesso ha messo in guardia più di un mistico, perché Satana ci gioca. Molto meglio rimanere su un piano razionale e dottrinale.
http://itresentieri.it/a-proposito-di-don-minutella-non-bisogna-essere-in-comunione-con-papa-francesco-ma-con-benedetto-xvi-il-quale-pero-e-in-comunione-con-papa-francesco/
RispondiElimina@mic
RispondiEliminaCondivido pienamente il suo articolo. L'ermeneneutica della continuità per essere tale necessità di non dare una piega sogettivista su ciò che fondano i sacramenti, a partire da tesi personalistiche per demolire i sacramenti stessi. Occorre risolvere il concetto e il termine di eresia in colui che la istituisce tenendo slegato
da tutto ciò il sacramento stesso. Il sacramento stesso ha una sua validità in sé per un atto consacratorio che rispetta le parole e la volontà stessa del Signore. Affermare come certi utenti fanno, il definire come invalida anche la formula consacratoria avvenuta nel periodo del concilio è una forzatura strumentale per abbattere tutto ciò che soggettivamente non si vuol riconoscere.
RispondiEliminaLa Nuova Messa non è a apriori invalida però resta ambigua e pericolosa per la fede
La formula consacratoria del Novus Ordo Missae non può definirsi come tale invalida. Questo lo ha riconosciuto anche mons. Lefebvre, oltre a eminenti liturgisti come lo scomparso mons. Klaus Gamber ("non si può sostenere, come a volte succede, che la Messa secondo il NO Missae sida di per sé invalida, ma il numero delle messe realmente invalide potrebbe essere notevolmente aumentato dal tempo dell'introduzione delle riforme. Né le pressanti implorazioni di benemeriti Cardinali {Ottaviani e Bacci], né le accorate suppliche di fedeli da tutto il mondo, riuscirono a far desistere Paolo VI dall'introdurre in modo generale il nuovo Messale. Ciò dimostra quanto egli fosse personalmente impegnato in tutte queste riforme"(K. Gamber, La Riforme della Liturgia Romana - Cenni Storici - Problematica, tr. it. in Una Voce, Docum. n. 10, 1980, p. 33)).
Tuttavia le modifiche introdotte nel Canone sono state tali da permettere di alterare oggi il significato complessivo della Messa, spostandolo dalla preminenza della Croce (sacrificio espiatorio e propiziatorio) a quella della Resurrezione. Una cosa, a ben vedere, gravissima. Vedi p.e. lo spostamento dell'espressione "mysterium fidei" nella formula di consacrazione del vino, a invocazione successiva alla consacr. stessa, con esplicito riferimento alla Venuta del Signore (del Cristo glorioso, evidentemente).
"Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti[per decenni, al posto di 'per molti' e forse ancora oggi] in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me". E subito dopo:
"Mistero della fede. {Fedeli}: "Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta".
Che bisogno c'era di spostare il "mistero della fede"(1 Tim 3,9, usato in un altro senso) a dopo la Consacrazione se non quello di voler introdurre una prospettiva escatologica esplicita, di "superamento" per così dire del momento del Sacrificio espi.-propiziatorio? Tutto ciò non crea una situazione di ambiguità, sufficiente a disertare, per quanto possibile, questa Messa, come pur ammoniva di fare mons. Lefebvre? Se alla Nuova Messa si voleva dare un taglio "ecumenico", interconfessionale e persino interreligioso, lo spostamento d'accento sulla Resurrezione e l'avvento del Cristo Glorioso - che, non dimentichiamolo, con l'Incarnazione si sarebbe "unito ad ogni uomo", secondo l'errore penetrato in GS 22.2 - la nuova significazione data al mysterium fidei era in un certo senso necessaria.
ABilmente, con un piccolo ritocco, si è spostato il baricentro della Messa, pur mantenendo ancora formalmente valida la Consacrazione, dandole un significato che non è più cattolico. Non vediamo qui all'opera una sottigliezza diabolica?
PP
C'è di più, PP. Pur permanendo la validità. L'ho spiegato nel mio libro sulla questione liturgica.
RispondiEliminaCito pag. 41-42
L’Eucaristia non ripete la Cena ma riattualizza il sacrificio del Calvario.
È vero che la Messa nasce nell’Ultima Cena. È lì l’istituzione dell’Eucaristia. Tuttavia essa non riproduce e non ricorda la Cena, ma ciò che il Signore vi ha compiuto e ci ha consegnato: è da lì ch’Egli porta i Suoi direttamente sul Calvario, dove a breve si compirà il Sacrificio. Ce lo dice anche dal verbo espresso al futuro (e non al participio passato) nella formula consacratoria : “effundetur” — la cui traduzione è “sarà versato” e non “versato” — con chiaro riferimento al Sangue già transustanziato da Gesù al termine della Cena, che non è solo un convivio, sia pure trattandosi attendibilmente della Cena pasquale ebraica; ma trasporta appunto al Calvario, il luogo del Sacrificio del vero Agnello.
È questo il Novum, l’inedito, che dobbiamo custodire e vivere e che rende possibile il riscatto e la risurrezione per noi (nobis) e per i molti che faranno questo in Sua memoria. La nostra Pasqua è nell’Agnello senza macchia (poi gloriosamente Risorto) che si è offerto in espiazione per noi e che a noi si offre in carne, sangue, anima e divinità una volta
compiutosi il Sacrificio, dopo averci liberati dal peccato, per assimilarci a Lui e rendere gradita al Padre, nella Sua, anche la nostra offerta.
È questo che non è più significato pienamente nella liturgia riformata, nella quale come segno più che eloquente, persino l’Altare è sostituito da una mensa mentre quel versato, usato al passato nella traduzione in lingua volgare, sembra narrare più che compiere. Invece ciò che avviene è Azione di Cristo (mediante il Sacerdote) non è una narrazione.
Inoltre Gesù nella Cena non proclama la sua morte salvifica, la anticipa, introducendo a ciò che sta per compiersi sul Calvario e che rimane come eterno presente in ogni presente della storia della salvezza che è la nostra storia.
...
RispondiEliminaLa seconda edizione del saggio di Mic sulla Riforma Liturgica risulta esaurita presso l'editore Solfanelli.
La faccenda della traduzione errata di "sarà versato" con "versato", giustamente messa in rilievo da Mic, rende l'ambiguità della Nuova Messa ancora più grande e porta argomenti all'accusa rivoltale, di aver subdolamente tentato di sostituire l'azione consacratoria del sacerdote "in persona Christi" con un racconto del sacrificio del Calvario.
PP
Ad ogni modo, mi pare che il "fenomeno don Minutella" si stia sgonfiando: relativamente poche, e in calo costante, le visualizzazioni dei suoi filmati e le condivisioni degli stessi, almeno da quel che rilevo dalla pagina fecebook di Radio Domina nostra. Per contro, il "fenomeno", ben conoscio di questo calante appeal, posta diverse volte al giorno, si deve credere per un bisogno di supplire allo sgonfiamento della sua presa sui fruitori di questo social.
RispondiEliminaRimane tutta intera la gravità delle sue affermazioni sulla validità della Messa. Tuttavia, credo che ormai buona parte dei suoi antichi sostenitori lo abbiano messo da parte. Fine del "fenomeno"? Speriamo.
Un encomio a PP e Mic per la chiarezza del loro esposto
RispondiEliminae congratulazioni a Mic per il suo successo editoriale di cui PP ci ha qui informati
A Fabrizio Giudici delle 21.44 di ieri riguardo al mio post delle 15:15. Non è la prima volta che Lei mi aggredisce senza alcun motivo. Preciso due cose: 1) non intendo risponderLe, non riconoscendoLe quell' "autorità di correzione" nei miei confronti che Lei si arroga; 2) visto che le figure retoriche dell'ironia e del paradosso Le risultano ignote, Le assicuro che la mia decisione, in un eventuale, ipotetico, intellettuale, ludico "gioco della torre", di buttar giù un conciliatorista modernista (a Lei probabilmente simpatetico) e di salvare il sedevacantista (che ritengo molto più cattolico del primo), non è solo emozionale, ma perfettamente, lucidamente, profondamente, intellettualmente, dottrinalmente, sillogisticamente razionale. Buona serata.
RispondiEliminaSilente il discorso di "buttar giù" e, per contro, "salvaguardare" mi sa tanto di tifoseria più che di disputa razionale....
RispondiEliminaPiù di una volta ho citato quel corto che vidi al cinema qualche decennio fa, regista Margarethe von Trotta, titolo La forza dei sentimenti.
RispondiEliminaUna giovane donna viene lasciata e/o tradita dal suo uomo, come dicono i tedeschi, disperata, oltraggiata va in un boschetto con la sua macchina e tenta il suicidio. Passa uno sconosciuto, si rende conto di quello che sta accadendo, la tira fuori dall'abitacolo, l'aiuta a riprendere coscienza e la violenta. Non ricordo se è lei stessa a denunciare la violenza o altro personaggio di passaggio ma,l'importante è che si arriva in tribunale e lei deve testimoniare contro il suo salvatore- violentatore. La sua testimonianza, che avrebbe dovuto essere contro, diventa testimonianza a favore dello sconosciuto e aperta accusa del suo uomo che l'ha tradita e/o lasciata.
La forza dei sentimenti.
I sentimenti esistono e se ben custoditi sono la bilancia tra un pensiero cristallino ed una volontà, sempre indocile, che viene temperata da essi e guidata dal pensiero. Vanno distinti dal sentimentalismo, che è un sentimento che non si conosce in modo approfondito e non conosce l'altro, in modo sufficiente. Ora seguendo quello di cui stiamo parlando, mi sembra che Don Minutella rischia di cadere nel sentimentalismo, Silente convive serenamente con i suoi sentimenti che conosce nel dettaglio e li ha accettati per quello che sono, Fabrizio Giudici e mic pretendono troppo da se stessi e da noi; se la religione è quella forza che tiene unita tutta la nostra vita, sono certa che tiene insieme anche i nostri sentimenti, chiede di purificarli certamente, come chiede di purificare il nostro pensiero e le nostre intenzioni,le nostre opere.
Mi permetto di dire anche io la mia su questo neo fenomeno interno alla chiesa di Roma: siamo veramente prossimi alla fine dei tempi! Falsi profeti sono sorti e lui (d. Minutella) è l'ultimo dei giorni ns. Prima di lui però va ricordato anche "FRA DON PADRE BEATO E SANTO" ENZO BIANCHI. Non per paragonare i 2 sui contenuti ma sui rispettivi modi di porsi. Il primo sembra essere l'unico erede del cattolicesimo romano,autentico e verace difensore della sana dottrina e della liturgia,quindi UNICO possessore della Verità e PASTORE del vero popolo di Dio (SODALIZIO MARIANO). L'altro (Bianchi),responsabile tra i molti,delle neo eresie riemerse a galla dopo secoli di sonnolenza. Entrambi follemente presi dal proprio ego e perversamente intrisi di orgoglio e superbia. Entrambi FALSI PROFETI!!! Sul secondo non voglio perderci nemmeno troppo tempo per le sue distorsioni dottrinali talmente evidenti e già ampiamente contestate da ben più illustri di me. Sul secondo però,altre parole,vorrei spenderle perché,è un uomo di Dio (sacerdote vero anche se sospeso). Basta però vedere i suoi video su youtube per capire che qualcosa (e molto più),NON TORNA. Fanatismo ed esaltazione di se allo stato puro! Megalomania delirante!!! Ma chi si pensa di essere???! Ma che SUPERBIA nel solo pensare che, il "suo",sarà il "manipolo degli eletti che si salveranno". Che le "sue",in comunione con Benedetto xvi,sono le vere messe!! Che Francesco non é il legittimo Papa e lo sia invece Benedetto ... tutte queste sono pure menzogne, falsità ideate ed orchestrate dall'unico vero artista della bugia che,è Satana!!! Il grande separatore e diffusore di zizzania... Tra l'altro, é quantomeno curioso, il fatto che SOLO ora si sia accostato al cattolicesimo tradizionale,celebrando la s. Messa nel v.o.,quando,fino a poco tempo fa,era il classico modernista che celebrava la s. Messa nel n.o.! Illuminazione divina o servo di un disegno diabolico volto a far scomparire del tutto il VETUS ORDO? Già,perché se arrivano voci in Vaticano che,nelle parrocchie dove si celebra il v.o., ci sono i "minutelliani" che spargono le loro eresie (alcuni anche con molta arroganza e prepotenza), la conseguenza sarà proprio che il Vaticano farà chiudere sia le parrocchie dedicate al v.o. sia le chiese dove si appoggiano i sacerdoti che officiano nel v.o. Pertanto vi do un consiglio fraterno a voi fedeli e seguaci di minutella: prendete le distanze da questo sacerdote ormai invasato,tornate nell'ovile di Pietro e non siate sedevacantisti,oppure,se proprio volete persevarare nell' errore, abbiate la bontà di NON VENIRE nelle ns parrocchie o chiese dove,da anni (e non da giorni,come state facendo voi),abbiamo costruito comunità di fedeli al servizio del v.o. e dove regna la serenità e la pace di N.S.G.C. Andate invece in altri posti,statevene per conto vs,seguite il vs falso profeta!!! ALTRIMENTI SARÀ PER VOI UNA CACCIATA IMMEDIATA!
RispondiElimina@Silente
RispondiEliminaIl mio post non era un'aggressione, ma una constatazione molto semplice. Può notare che nessuna delle mie proposizioni ha la sua persona né come soggetto né come complemento oggetto: ho fatto affermazioni su emozionalità e razionalità. Quanto al gioco della torre, nel caso considerato non è mai razionale (infatti ricade nella fallacia logica della "falsa dicotomia"): perché per garanzia di Cristo non saremo mai messi dinnanzi alla necessità di scegliere di seguire un Don Minutella o un modernista (anche se potrebbe capitare, invece, che la scelta giusta ci costi davvero molto in termini di sacrificio, ma è un'altra questione).
Dopodiché lei è liberissimo di essere d'accordo o no e di riconoscere o no le correzioni di chicchessia. Il fatto è che questo è un forum pubblico, ci leggono in molti di più di quanti scrivano, dunque è necessario evitare che passino messaggi errati, indipendentemente dalle intenzioni di chi li scrive.
PS Quanto a Don Minutella... speriamo che si renda conto degli errori fatti e rientri in carreggiata. È un peccato sprecare energie che, opportunamente guidate, potrebbero essere molto utili.
@Irina
RispondiEliminaFai bene a distinguere tra "sentimenti" e "sentimentalismo". Io però non ho mai scritto di "sentimenti": ho scritto di "emozioni". Ora, può essere benissimo che intendiamo con "emozioni" cose diverse: io mi attengo a come vedo usato questo termine nella cultura moderna e vedo il suo significato ricadere perfettamente nella sfera del "sentimentalismo".
@ fabrizio giudici
RispondiEliminaSicuramente Silente non ha diciotto anni, nè ventotto, nè trentotto, nè..., nè..., invecchiando si torna bambini e si torna bambini, in particolare, per un certo piacere al gioco, che da piccoli era il nostro modo di scoprire il mondo e da vecchi, bene invecchiati, diventa il piacere di aver scoperto che gran parte della vita è stata un gioco, cadute e lacrime comprese. E se Silente vuol buttare giù dalla torre qualcuno, ha tutta la mia approvazione e con piacere gliene passo qualche altro. Caro Fabrizio, tra le scoperte della vita c'è anche quella di sapere che i vizi capitali con il peccato originale ti appartengono tutti ma, sai anche che con l'aiuto di NSGC non hanno avuto il sopravvento, li hai potuti dominare. Sono certa che chi legge capisce, anche se giovane. E capisce anche NSGC e sorride.
Sono oltre 5 anni che i principi della chiesa hanno eletto JMB e nonostante tutte le sciagure che ha prodotto nella Vera Chiesa non hanno avuto il coraggio di ammettere l'errore. Ora in particolare tra coloro che si definiscono "tradizionalisti" si dibatte se un "Don Minutella" qualsiasi abbia la supponenza di giudicare un falso papa. Sembra di essere tornati al tempo dei "Promessi Sposi", reso famoso anche dal VdR felicemente regnante, quando Renzo, che stava recandosi dall'Avv. Azzecca Garbugli, per sciogliere gli impedimenti dirimenti del suo matrimonio, e tenendo quattro capponi, destinati alla pentola, questi si beccavano tra di loro. Siamo sinceri i principi della chiesa postconciliare hanno fatto la scelta "giusta", come avrebbe consigliato Agnese, eleggere il più scaltro tra i cardinali, che conoscesse la Legge ma la sapesse manipolare, ingarbugliare, modificare senza darlo a vedere. Questo lo può fare solo Uno che crede di essere al di sopra della Legge. "Non serviam!"
RispondiEliminasi dibatte se un "Don Minutella" qualsiasi abbia la supponenza di giudicare un falso papa. Sembra di essere tornati...
RispondiEliminaIl punto non è la supponenza di don Minutella ma il fatto che - oltre a non avere l'autorità per affermare che Bergoglio è un falso papa (pur in presenza delle distorsioni e anomalie anche da noi denunciate fin dall'inizio) - alterna affermazini giuste ad errori grossolani ed omissioni. Tutto ciò di certo non aiuta la salus animarum....
Naturalmente non so se nello specifico le argomentazioni di Don Minutella siano inoppugnabili. Così come non so se lo siano le vostre che mi paiono però leggermente pretestuose. Il vero problema non è Minutella, ma una chiesa rappresentata da un papa sulla cui legittimità gravano seri dubbi, sul cui magistero è lecito stendere un pietoso velo e sulla cui apostasia vi sono crescenti evidenze. Ma vi pare così strampalato sostenere che con questo papa e con la chiesa che costui rappresenta, non si possa essere in comunione? Quanto alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, a me pare che sia spirata con la scomparsa di Pio XII, da lì è iniziata una inesorabile, lenta metamorfosi che l'ha luteranizzata e massonificata. Possibile che, di fronte a tanto scempio, troviate stimoli per prendervela con Don Minutella, sempre più simile alla "voce di colui che grida nel deserto"?
RispondiEliminaO CON ME O CONTRO DI ME!
RispondiEliminaMi sto chiedendo che senso abbiano le vostre “sparate” contro don Alessandro Minutella:
Visto che da anni state anche voi in ogni modo avversando, a ragione, questo disastroso pontificato che sta riducendo la Santa Chiesa ad una onlus di sinistra in cui la figura di Cristo, della Santa Vergine e dei Santi, come pure le realtà dell’inferno, del purgatorio e del Paradiso sono taciute e messe da parte, direi quasi disprezzate, in ossequio a un becero ecumenismo, per l’ostentazione di un misericordismo mieloso e vuoto secondo il quale ognuno è l’unico padrone di sé stesso e non ha bisogno né di conversione men che meno di adorazione eucaristica perché queste sono considerate robe da vecchi bigotti.
Tutte queste cose voi le state scrivendo da tempo sul vostro sito, salvo poi inveire pesantemente con colui (unico nella chiesa) che urla con tutta la sua forza quelle stesse verità di fede che voi continuate invece a biascicare in sordina.
Dov’è il problema? Avete qualcosa da perdere …oltre la fede? …avete paura di esporvi? Come dice giustamente don Alessandro “non esiste la fede a costo 0!”
Leggo testualmente dall’intestazione del vostro sito:
"Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà."
Vi chiedo in tutta umiltà: “e voi dove state andando e …con chi, verso quale destinazione??? …Come intendete adempiere a questi vostri propositi? …aspettando? …e che cosa? …un altro papa? …forse più cattolico? …e intanto, tutte le anime che si stanno perdendo?”
…CHE ASPETTINO TEMPI MIGLIORI!!!
È questo, secondo voi, il percorso da seguire, la meta da raggiungere?
Una verità che non sia difesa fino in fondo, fatalmente diventa una “mezza verità”!
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona» (luca 16, 13)
Questa è parola di Dio; TENETELA BENE A MENTE, PERCHÉ AL MOMENTO OPPORTUNO ANCHE A VOI NE SARÀ DOMANDATO CONTO!
Vi auguro ogni bene, che la luce dell’Altissimo vi illumini il cammino, nell’attesa di Colui che bussa.
Viva Cristo RE!
Non "spariamo" contro don Minutella, semplicemente abbiamo messo in guardia da alcune sue prese di posizione.
RispondiEliminaLa sua di sparata invece non tiene conto dei nostri precisi argomenti che non confuta ma si dilunga in una apologia...
Che dire? Niente di più o di meno di quanto diffusamente si può leggere in questa discussione.