Il cardinale Raymond Leo Burke denuncia il “tentativo studiato di ignorare o negare il rapporto degli abusi sessuali con l’omosessualità” in una intervista concessa a Thomas McKenna, presidente dell’americana Catholic Action for Faith and Family. Il porporato americano è noto per la difesa della tradizione bimillenaria della Chiesa che si articola nell’intima e indivisibile connessione tra Tradizione apostolica, Sacra Scrittura e Magistero. Questa sua missione lo ha portato ad entrare in disaccordo anche con qualche scelta del Papa regnante. In particolare è nota la lettera, firmata con altri tre porporati, mediante la quale esprimeva al Papa dei “Dubia” [qui] in merito ad alcuni contenuti dell’esortazione post sinodale Amoris Laetitiae [vedi indice articoli]. Il card. Burke è punto di riferimento di gran parte dell’episcopato americano non “catto-progressista” ma anche di numerosi fedeli in tutto il mondo. Anche ora ha fatto sentire la sua voce anche su un tema scottante per la Chiesa americana (e non solo).
San Diego 16 agosto 2018 - Thomas McKenna : Eminenza, è emersa una nuova ondata di abusi sessuali del clero che sta ad indicare una diffusa pratica dell'omosessualità tra il clero nelle diocesi e nei seminari in tutto il paese. Quale, secondo lei, la causa principale di questa corruzione?
Cardinale Raymond Burke : In seguito agli studi successivi alla crisi degli abusi sessuali del 2002 stato chiaro che la maggior parte degli atti di abuso erano in realtà atti omosessuali commessi con giovani adolescenti. C'è stato un tentativo studiato di ignorare o negare questo. Ora sembra evidente, alla luce dei recenti terribili scandali. che in effetti esiste una cultura omosessuale, che deve essere purificata alla radice, non solo tra il clero ma anche all'interno della gerarchia. È ovviamente una tendenza disordinata.
Penso che il fenomeno sia stato considerevolmente aggravato dalla cultura anti-vita in cui viviamo, vale a dire la cultura contraccettiva che separa l'atto sessuale dall'unione coniugale. L'atto sessuale non ha alcun significato se non tra un uomo e una donna nel matrimonio poiché l'atto coniugale, per sua stessa natura, è per la procreazione. Credo che sia necessario riconoscere apertamente che esiste un problema molto grave di una cultura omosessuale nella Chiesa, specialmente tra il clero e tra la gerarchia, che deve essere affrontata con onestà ed efficacia.
Eminenza, molti affermano che il da farsi per affrontare questo problema e la soluzione per risolvere la situazione sia determinare le migliori procedure e strutture per affrontarlo. È d'accordo con quella proposta? O cosa pensa debba essere fatto per risolvere questa crisi in profondità?
Non è necessario sviluppare nuove procedure. Tutte le procedure già esistono e sono esistite nel corso dei secoli nella disciplina della Chiesa. Ciò che è necessario è un'indagine onesta sulle presunte situazioni di grave immoralità seguita da un'azione efficace per sanzionare i responsabili e vigilare per evitare che simili situazioni si ripresentino.
L'idea che per affrontare tutto ciò debba essere responsabile la conferenza episcopale è fuorviante perché ad essa non spetta la sorveglianza sui vescovi che la compongono. È il Romano Pontefice, il Santo Padre, che ha la responsabilità di disciplinare queste situazioni, ed è lui che deve agire seguendo le procedure che sono date nella disciplina della Chiesa. È questo che può affrontare la situazione in modo efficace.
È stata scossa la fede di molti nella Chiesa, come istituzione santa piuttosto che corrotta. Le persone non sanno cosa pensare dei loro vescovi e dei loro sacerdoti. Come dovrebbero rispondere i fedeli a questa crisi, soprattutto considerando che molti si sentono scoraggiati e si vergognano della loro Chiesa?
Comprendo pienamente la rabbia, il senso profondo del tradimento che molti fedeli sentono, che io stesso condivido. I fedeli dovrebbero insistere affinché la situazione sia affrontata con onestà e determinazione. Ciò che non dobbiamo mai permettere è che questi atti gravemente immorali, che hanno tanto macchiato il volto della Chiesa, ci facciano perdere la fiducia in Nostro Signore, che è il Capo e il Pastore del gregge. La Chiesa è il suo corpo mistico e non dobbiamo mai perdere di vista quella verità.
Dovremmo vergognarci profondamente di ciò che certi pastori, certi vescovi hanno fatto, ma non dovremmo mai vergognarci della Chiesa perché sappiamo che è pura e che Cristo stesso, è vivo per noi nella Chiesa, che Lui solo è la nostra via di salvezza. Esiste la grande tentazione che la nostra giustificata rabbia su questi atti gravemente immorali ci porti a perdere la fede nella Chiesa o ad essere arrabbiati con la Chiesa, invece di arrabbiarci con coloro che, anche se hanno avuto la più alta autorità nella Chiesa, hanno ha tradito quell'autorità e hanno agito in modo immorale.
Esistono da secoli nel Pontificale romano ( il libro liturgico latino-cattolico che contiene i riti eseguiti dai vescovi ) i riti per la degradazione dei chierici e anche della gerarchia che abbia gravemente fallito nel proprio ufficio. Credo che sarebbe utile rileggere quei riti per comprendere profondamente ciò che la Chiesa ha sempre capito, e cioè che i pastori possono andare fuori strada, anche in modo grave, e quindi devono essere appropriatamente disciplinati e persino allontanati dallo stato clericale.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
La lobby c'era, tentacolare. Il disordine subentrato nella creazione con il peccato originale è l'essenza del "disturbo" di queste anime sofferenti "che non erano capite" e che ora dettano la dottrina, diventando omoeresia, malgrado l'evidenza che gli abusi ecclesiastici sui minori hanno un orientamento ben preciso, invisibile solo all'ideologia.
RispondiEliminaQuando l'orientamento si fa adulto si arriva a convivenze di fatto, specie nelle Americhe, con i tanti Charamsa che hanno "stabilizzato l'amore", reclamandone il diritto (canonico).
Al dolore e alla denuncia della sporcizia è subentrata la scelta (o la cambiale, firmata in bianco al conclave) del non-giudicare chicchessia. L'angelo di luce al vangelo ha sostituito Vanity fair. Anzi: si è giunti a riscrivere la Bibbia quando certe vicende non finivano bene (Genesi 19). Chi l'ha fatto, ha visto benedetta pure la carriera vaticana.
La lobby c'è, ancorata saldamente al mondo, parte del mondo e grave malattia della Chiesa.
La chiesa in uscita non si limita più all'outing, adesso è proprio fuori dal seminato.
Tutto peraltro già magistralmente argomentato da Nostro Signore (Mt 18, 6-10): Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
"...Non è necessario sviluppare nuove procedure. Tutte le procedure già esistono e sono esistite nel corso dei secoli nella disciplina della Chiesa..."
RispondiEliminaQuesta risposta è risposta a tutti i problemi dell'aggiornamento, CVII compreso.
Ormai è chiaro a tutti che l'aggiornamento, come le nuove procedure, come le esigenze dei tempi nuovi, sono solo PRESTESTI per infilare nei nuovi documenti, nuovi dogmi pastoral- ecumenico- sincretista- lassisti senza darlo a vedere.
20 agosto 1914 morì Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto) a Roma.
RispondiEliminaè stato il 257º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica (1903-1914). Fu proclamato santo nel 1954.
SANCTE PIE DECIME ORA PRO NOBIS!
Ma una domandina sulla correzione fraterna???
RispondiEliminaMa quale correzione fraterna, ma mi faccia il piacere........piuttosto su Il sismografo c'è un articolo molto chiaro che parla apertamente di omosex nella chiesa e fa 2 nomi e cognomi di coloro che frenarono i tentativi di portare allo scoperto la piaga, sono ancora vivi e vegeti, dare un'occhiatina non guasta......ah i lupi, i lupi che infestavano e ringhiavano, hanno ottenuto ciò che volevano, ma prima o poi i nodi vengono al pettine, BTW, Pineda il nuovo appena nominato è dichiaratamente omo, super protetto e raccomandato da Maradiaga, okkio, la lobby è oltre che potente ben ammanicata coi poteri forti, come dice Pro liturgia "La peur a du reprendre certains cardinaux lorsque J.Ratzinger est devenu pape, il ne savait de trop : il fallait d'une façon ou d'une autre le pousser vers la sortie et le reduire en silence."
RispondiElimina«È una grande sofferenza per la Chiesa negli Stati Uniti e per la Chiesa in generale, e per me personalmente, il fatto che tutto ciò sia potuto accadere. Se leggo i resoconti di questi avvenimenti, mi riesce difficile comprendere come sia stato possibile che alcuni sacerdoti abbiano potuto fallire in questo modo nella missione di portare sollievo, di portare l’amore di Dio a questi bambini. Sono mortificato e faremo tutto il possibile per assicurare che questo non si ripeta in futuro. Credo che dovremo agire su tre piani: il primo è il piano della giustizia e il piano politico. Non voglio in questo momento parlare dell’omosessualità: questo è un altro discorso. Escluderemo rigorosamente i pedofili dal sacro ministero: è assolutamente incompatibile e chi è veramente colpevole di essere pedofilo non può essere sacerdote. Ecco, a questo primo livello possiamo fare giustizia ed aiutare le vittime, che sono profondamente provate. Questi sono i due aspetti della giustizia: uno è che i pedofili non possono essere sacerdoti e l’altro è aiutare in ogni modo possibile le vittime. Poi, c’è il piano pastorale. Le vittime avranno bisogno di guarire e di aiuto e di assistenza e di riconciliazione. Questo è un grande impegno pastorale e io so che i Vescovi ed i sacerdoti e tutti i cattolici negli Stati Uniti faranno il possibile per aiutare, assistere, guarire. Abbiamo fatto delle ispezioni nei seminari e faremo quanto è possibile perché i seminaristi ricevano una profonda formazione spirituale, umana ed intellettuale. Solo persone sane potranno essere ammesse al sacerdozio e solo persone con una profonda vita personale in Cristo e che abbiano anche una profonda vita sacramentale. Io so che i Vescovi ed i rettori dei seminari faranno il possibile per esercitare un discernimento molto, molto severo, perché è più importante avere buoni sacerdoti che averne molti. Questo è il nostro terzo punto, e speriamo di potere fare e di avere fatto e di fare in futuro ogni cosa sia in nostro potere per guarire queste ferite.»
RispondiEliminaBenedetto XVI, Intervista concessa ai giornalisti durante il volo diretto negli Stati Uniti d’America (15 aprile 2008)
...
RispondiEliminaAdesso che la chiesa progressista americana, quella più vicina a Bergoglio, quella da lui premiata con varie berrette cardinalizie, appare vergognosamente colpevole di abusi omosessuali in serie, Bergoglio dirà ancora “Chi sono io per giudicare?”, o proverà ad invertire la rotta, quantomeno per salvarela faccia?
Staremo a vedere, ma è certo che stiamo vivendo la fase finale della tragedia: è un lento declino, quello del pontificato di Bergoglio, che lascerà morti e feriti sul campo, in numero altissimo. Ma avrà anche diviso i discepoli di Cristo e gli uomini fedeli alla vera Chiesa: da una parte coloro che sono nella Chiesa, ma non sono “della Chiesa”, come diceva sant’Agostino, dall’altra i Giuda di ogni genere.
Come Giuda sembrò vincitore, per qualche tempo, e Cristo apparve sconfitto, così la finta Chiesa è sembrata per qualche tempo inarrestabile. Ma forse, visto mil clima da disfatta, il buio più profondo sta per passare, e la Risurrezione si avvicina…
Il link: http://www.marcotosatti.com/2018/08/20/super-ex-chi-sono-io-per-giudicare-ha-dato-il-via-libera-allomoeresia-nella-chiesa/
RispondiEliminaL'articolo è del 2012. Qui ne viene proposto solo l'inizio.
RispondiEliminaRoberto Marchesini ha intervistato don Oko in esclusiva per La Nuova Bussola Quotidiana.
Don Oko, quando e come, storicamente, si è affermata la lobby omosessualista all'interno della Chiesa?
Esistono diversi tipi di lobby, e da secoli esistono in tanti ambienti. Questo non è un aspetto specifico della Cheisa cattolica. Dopo il Concilio vaticano II, ai tempi della rivoluzione sessuale del 1968, la teologia cattolica morale ha cominciato ad accettare le idee che prima erano considerate estranee al Magistero della Chiesa e alla morale tradizionale. Uno degli esempi può essere l'insegnamento del prete cattolico americano Charles Curran, che difende l'uguaglianza degli orientamenti omosessuale ed eterosessuale. In questo modo l'omosessualità smise di essere considerata contro la legge naturale e contro la Rivelazione. Questo modo di considerare la sessualità umana è si è infiltrato in tanti seminari e monasteri nel mondo. In conseguenza, in molti seminari diocesani e abbazie di tutti i continenti hanno cominciato a sostenere l'idea che esistono due orientamenti sessuali equivalenti: eterosessuale ed omosessuale. Così si chiede ai chierici esclusivamente la castità, considerata come l'astinenza da atti impuri, e la capacità di vivere il celibato, senza entrare nel merito del loro orientamento o tendenze sessuali. In questo modo l'omosessualità come tendenza e tipo di personalità ha finito di essere un ostacolo all'ordinazione sacerdotale. Negli anni Settanta e Ottanta del Ventesimo secolo i sacerdoti con tendenze omosessuali hanno cominciato a creare molti problemi in tante diocesi ed abbazie nel mondo. Lo scandalo degli abusi sessuali su minorenni, esploso negli anni '80 negli USA, è in gran parte dovuto a preti gay e nel 2002 questa situazione ha portato a un vero e proprio terremoto. Nel 1989, don Andrew Greeley, scrittore e sociologo cattolico, ha scritto sul settimanale americano National Catholic Reporter di Kansas City a proposito della “mafia lavanda” [locuzione che indica la lobby gay all'interno della Chiesa cattolica] in un articolo che ha indignato alcuni e ha trovato d'accordo altri. Secondo Greeley il sacerdozio stava diventando sempre più gay, e non era più rappresentativo della Chiesa universale.
A questo proposito, lei parla di omoeresia. Quali sono le caratteristiche?
L'omoeresia è un rifiuto del Magistero della Chiesa cattolica sull'omosessualità. I sostenitori dell'omoeresia non accettano che la tendenza omosessuale sia un disturbo della personalità. Mettono in dubbio che gli atti omosessuali siano contro la legge naturale. I difensori dell'omoeresia sono a favore del sacerdozio per i gay. L'omoeresia è una versione ecclesiastica dell'omosessualismo.
Nella lettera pubblicata oggi ed indirizzata al “Popolo di Dio”, di tutto si parla fuorché di omosessualità. Ed anche ai TG, che finalmente ne accenanno (mica siamo ai tempo di BXVI) si parla di pedofilia e non di omosessualità e pederastia.
RispondiEliminaMentre quest’ennesimo scandalo è l’ennesima dimostrazione che omosessualità maschile e pederastia - e sodomia - vanno a braccetto. E da secoli.
Altrimenti come si “riprodurrebbero”?
"Ma quale correzione fraterna, ma mi faccia il piacere ... Pineda il nuovo appena nominato è dichiaratamente omo, super protetto e raccomandato da Maradiaga, okkio, la lobby è oltre che potente ben ammanicata coi poteri forti" :
RispondiElimina--- e poi voi mmi cestinate perché afferno che gran parte del clero puzza di marcio, di zolfo ? ma chi state difendendo, voi, i buoni o i cattivi ? per chi lavorate davvero ? riuscite a rimanere fedeli al "si si, no no", all'aut aut, o vi siete allineati al "si, ma anche", all'et et ... ? Spero per voi che non concorriate a confondere le anime, a spingerle verso la falsa obbedienza (il colpo d maestro di Satana, come insegna Mons. Léfèbvre), cioè obbedienza a falsi pastori,a lupi travestiti da agnelli, in tal caso vi carichereste di colpe non indifferenti. Che Dio vi illumini, che ci illumini tutti. Pace e bene (un cattolico rimasto a Pio XII).
Se entro domani non cadono tutte le teste dei "deretani" di cui si circonda, questa lenzuolata (opera certa di un gostwriter navigato) avrà un solo valore: fornirgli un lasciapassare per l'Incontro di Dublino senza rischiare fischi e contestazioni.
RispondiEliminam.vatican.va/content/francescomobile/it.html#salastampabollettino
La cricca che fa capo a Coperton de Copertoni è al lavoro da qualche lustro in curia per sopire, insabbiare e cammuffare la triste realtà della nota lobby, ostacolando ogni tentativo di rimuovere la sporcizia. La rendita di posizione non è da poco per chi ami il potere: il deposito pullula di scheletri nell'armadio. Si parva licet componere magnis, stando a quanto scrive oggi Tosatti, il detto "fare orecchie da mercante", andrebbe riletto in Vaticano con "orecchie da elefante".
RispondiEliminaCard. Burke: "Sarebbe utile rileggere quei riti" [per la degradazione dei chierici e della gerarchia contenuti nel Pontificale Romano]:
RispondiEliminaDobbiamo dedurre che sui quei tomi si sia accumulata la polvere di qualche secolo?
Se sì:
ma stando a Bergoglio la Chiesa cattolica non era un'arcigna matrigna?
http://www.marcotosatti.com/2018/08/20/lettera-del-papa-sugli-abusi-ma-non-vede-lelefante-nella-sacrestia-o-non-ne-parla-perche/
RispondiEliminahttps://costanzamiriano.com/2018/08/21/ecco-perche-uomini-omosessuali-come-me-non-dovrebbero-essere-sacerdoti/
RispondiEliminahttps://intuajustitia.blogspot.com/2018/08/il-famoso-incontro-tra-papa-paolo-vi-e.html
RispondiEliminaSull'incontro (1979) tra Polo VI e mons. Lefebvre
Due dettagli ignorati emergono dalla recente indagine: gli abusi risalgono ad oltre 20 anni fa, non ve ne sono di recenti. E non si tratta di pedofilia, ma di pederastia omosessuale. Precisazioni che non diminuiscono affatto la gravità dello scenario, ma lo contestualizzano ⤵
RispondiEliminahttps://www.uccronline.it/2018/08/21/abusi-report-sui-preti-in-pennsylvania-cosa-stanno-nascondendo-i-media/
RispondiEliminaComincia la visita del Papa in Irlanda in un clima di accesa contestazione da parte delle lobby gay e femministe e dei loro amici
questa sera comincia la visita ufficiale del Papa in Irlanda, anche se lui arriverà tra qualche giorno. Tutti i media locali sono scatenati contro di lui (vedi giornali su internet). Nella recente lettera da lui pubblicata, nella quale parla anche degli abusi sessuali del clero, riferendosi alla Pennsylvania, dicono i media, ci sono solo parole. Vogliamo fatti, dicono, riforme.
Si sa quali sono queste riforme: abolizione del celibato ecclesiastico, sdoganamento dottrinale dell'omosessualità, donne-prete, etc. Inoltre, vogliono che i laici controllino la Chiesa. Il "popolo di Dio" deve prendere in mano la situazione, con le donne in testa, deve attuare le riforme del VAticano II.
Recentemente, poiché il prete officiante (itinerante) non era arrivato per la Messa, una donna, ministro del governo, cattolica ultraprogressista, si è sostituita a lui di sua iniziativa nella Liturgia della Parola. La cosa ha destato (tuttavia) scandalo. I "laici" vogliono che la Chiesa metta a disposizione tutta la documentazione sui preti coinvolti negli scandali: non solo quelli condannati ma anche quelli indagati. Bisogna sapere che negli ultimi anni la Chiesa locale ha messo in pratica ampie misure di protezione dei "fanciulli" nelle sue istituzioni. Le statistiche diocesane dicono che dal 1975 al 2013, p.e., su 106 accusati in una serie di diocesi i condannati sono stati solo 7. Sempre troppi, per la Chiesa cattolica, ma ben 99 su 107 erano innocenti!
La rete omosessuale esiste ed è attiva anche qui all'interno della Chiesa e da tempo. Ma spadroneggia, assieme al femminismo, nell'intera società, con un governo da essa dominato. E' proibitissimo nominare l'omosessualità, vera causa di certi mali, discorsi coraggiosi come questi del card. Burke rischiano di portare in galera chi li fa.
L'arciv. di Dublino per l'ennesima volta ha chiesto scusa a tutti, in particolare "alle madri singole, alle donne vulnerabili, etc." per il "dolore" che la Chiesa ha inflitto loro in passato. E'appunto la linea dei media anticristiani.
E'chiaro che la Chiesa non può continuare ad andare avanti così. LÍrlanda sta diventando un caso esemplare di persecuzione della Chiesa nella forma di un soffocamento progressivo mediante aggressione costante dei media e dei politici, impegnati a sostituire la morale cristiana con l'immorale pseudo-etica della Rivoluzione Sessuale e dei c.d. "diritti umani", come intesi dal laicismo più deteriore.
scotus
GRANDIOSO card BURKE: la Sua non è un'opinione ma un ribadire quegli elementi certi derivanti da uno studio condotto sui casi di abuso da parte di sacerdoti.
RispondiEliminaLa stragrande maggioranza di questi sacerdoti sono omosessuali!
“La ‘pastorale giovanile’ non può ammettere il capriccio e non può rimandare ad una presunta futura maturazione che non verrà mai. Se non si inizia subito ad introdurre i bambini e i giovani nell’esperienza delle leggi rituali e liturgiche, atte ad educare alla spiritualità, alla proprietà, alla vera devozione, domani avremo un popolo di Dio estraneo alle leggi fondamentali della vita interiore e del culto liturgico”.
RispondiEliminaPace e bene 20 ago.h.20.34.
RispondiEliminaleggi bene il post, non è una difesa dei sunnominati, anche a noi fa schifo questo comportamento, ma il post iniziale verteva sull'omosessualità, c'entra niente con la correzione filiale o fraterna, poi ognuno agisce secondo la propria coscienza, nessuno di noi difende alcuno, facciamo solo nomi e sottolineiamo il fatto che la lobby è ultra potente ed extra ecclesia, cioè governa il mondo.
http://www.lastampa.it/2018/08/21/vaticaninsider/amoris-laetitia-magistero-in-continuit-e-pur-sempre-in-corso-di-maturazione-Y7F5CbimzpXvKvQn2SYNdO/pagina.html
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/news/new-york-seminary-had-to-hide-handsome-ones-when-mccarrick-visited-priests.
RispondiEliminaIn questo seminario, le persone che sentono forti le pulsioni sessuali (etero o omo che siano) si cerca di tenerle lontane. E, comunque, TUTTI sono spinti a:1) chiedere i giusti aiuti della Grazia Divina contro i 3 Peggiori nemici della salvezza eterna: il diavolo, le passioni e se stesso; 2) ad assumere anche una serie di precauzioni pratiche, tipo fuggire le occasioni e l'ozio. E non dimentichiamo che i protagonisti di certe vicende sono, per lo più, cresciuti in un'atmosfera modernista, non cattolica. Questo senza voler dar credito a siti complottisti americani che parlano di (allora) giovani omosessuali che il partito comunista avrebbe infiltrato nei seminari fin dal '45.
RispondiEliminahttps://sspx.org/en/media/video/video-inside-tour-st-thomas-aquinas-seminary-38640
Brava Rr che qui sopra ha il coraggio di affermare: "...mentre quest’ennesimo scandalo è l’ennesima dimostrazione che omosessualità maschile e pederastia - e sodomia - vanno a braccetto. E da secoli.. Infatti pedofilia e sodomia sono depravazioni contigue, collegate. Non per nulla il prossimo obiettivo delle lobby lgtb sarà la legittimazione della pedofilia. Ecco perché insistevano così tanto con la possibilità di coppie gay di adottare bambini. Miserabili.
RispondiEliminaQuanto osservato da scotus hm 11.19, dimostra che la pedofilia e' dunque un grande alibi accelerare per la nuova riforma protestante, quella interna e decisiva.
RispondiEliminaIn fondo basta seguire il pensiero del mondo:la Chiesa 'del passato' e' corrotta e perversa, bisogna chiedere perdono, distruggere e capovolgere tutto.
La pedofilia non ha nulla a che vedere con l'omosessualità.
E' una perversione tipica dei cattolici che seguivano la dottrina anteriore al CVII e che ha generato mostri!
Raggiungendo vette elevatissime di spiritualità e pensiero teologico, i modernisti, soprattutto gesuiti, ci insegnano invece che combattere la pedofilia e' solo una questione di sesso.
Basta consentire ai preti di sposarsi e fare sesso con le consorti, magari anche sacerdotesse, e ogni istinto pedofilo svanisce.
Oppure, se sacerdoti e sacerdotesse preferiscono lo stesso sesso, non c'è problema, nessuno può giudicare questa inclinazione, potranno convivere e predicare, tanto i pedofili non sono omosessuali.
Meno male che abbiamo il protestantesimo, dono dello Spirito Santo, che aiuterà i gloriosi modernisti cattolici in questa opera di purificazione interna della Chiesa.
Quante sorpresone ci fa lo Spirito Santo!
E meno male che il Signore ha ispirato quei sapienti modernisti riunitisi a San Gallo, che hanno convinto il precedente papa a dimettersi.
Finalmente ha capito che il suo grado di modernismo, sebbene piu' volte manifestato, era troppo lento e prudente, concedeva troppo al fronte tradizionalista.
Quel summorun pontificum, poi, e' stato veramente intollerabile.
Serve un papa più deciso a portare a compimento quei cardini modernisti inseriti ad arte nel CVII, che unisca la Chiesa al mondo e ai protestanti con una serie di ponti.
E la pedofilia svanirà.
Nella fase successiva, dopo l'ennesima scoperta di migliaia di crimini pedofili nascosti dalla perversa Chiesa del passato, che ha sempre operato nell'errore e nella perversione, saranno i fedeli, sapientemente protestantizzati, ad acclamare le riforme della Chiesa, partecipandovi dall'interno.
Sempre bravi i nipotini di Guida l'iscariota....!
Pur essendo vero che il peccato è sempre esistito anche tra il clero - il 'Liber Gomorrhianus' di San Pier Damiani è dell'XI secolo - va detto che la famigerata "apertura al mondo" operata dal Concilio Vaticano II ha aperto le cateratte, smantellando le difese della Chiesa che fino ad allora avevano in qualche modo evitato il peggio.
RispondiEliminaIl Cardinale Ratzinger ricordava, appunto, come
«nei primi anni dopo il Vaticano II il candidato all'episcopato sembrava essere un sacerdote che fosse innanzitutto "aperto al mondo": in ogni caso, questo requisito veniva messo al primo posto.» (in 'Rapporto sulla Fede, a cura di Vittorio Messori, ed. Paoline).
Ovviamente il mondo, con tutta la sua corruzione non solo morale ma anche ideologica, è entrato da allora all'interno della Città santa dilagando senza quasi più ostacoli.
Come sempre, dunque, "cherchez Vatican II" e troverete il colpevole.
Quale effetto possono avere i due eventi (l’Incontro Mondiale delle Famiglie, già iniziato, ed il prossimo Sinodo sui Giovani) sul modo in cui l’omosessualità è vista e compresa nella Chiesa? La questione è particolarmente importante perché diversi scrittori e commentatori influenti stanno chiedendo un cambiamento nella dottrina e nella pratica della questione della omosessualità, chiedendone la sua normalizzazione. Il più avanzato tra questi è lo scrittore gesuita padre James Martin, S.J., che ha più di 250.000 seguaci su Twitter ed è ospite abituale delle principali reti televisive, e che proprio oggi parlerà in qualità di relatore all’Incontro Mondiale delle Famiglie.
RispondiEliminaLa "Lettera al popolo di Dio" sugli abusi sessuali ignora la questione omosessualità e non parla mai di vescovi. Mentre pastori ormai compromessi restano ai loro posti
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2018/08/22/quel-che-il-papa-dice-e-quel-che-non-dice/
https://www.breviarium.eu/2018/08/22/passerella-omosessualista-colombia-usa-church-militant/
RispondiEliminaUna passerella omosessualista fra le Americhe. Ecco i nomi.
Il gesuita padre James Martin ha parlato oggi 23 agosto, in qualità di relatore, all’Incontro Mondiale delle Famiglie, in Irlanda. Fa un certo effetto ascoltare le sue parole mentre siamo ancora sconcertati da quanto è accaduto negli Stati Uniti riguardo agli abusi sessuali a carattere prevalentemente omosessuale. Fa effetto e fa molto pensare che mentre tutto questo è accaduto, sia stato comunque concesso al gesuita l’uso di una così importante piattaforma mediatica, quale è l’evento mondiale delle famiglie, per perorare la causa omosessuale, per altro in maniera confusa e ambigua. Una ambiguità che oramai è diventata insopportabile ed insostenibile.
RispondiEliminaGuardia costiera e Chiesa cattolico-conciliare. Due cose che sembrerebbero non avere nulla in comune. Invece sono profondamente affini. Se la Guardia costiera italiana, invece di proteggere le coste italiane, pattuglia tutto il Maghreb, c'è qualcosa che non va, per usare un eufemismo. Allo stesso modo, se la Chiesa cattolica, invece di salvare le anime, se ne disinteressa come fa Bergoglio, o peggio le porta alla perdizione con la predicazione dei James Martin di turno, beh, allora anche qui c'è qualcosa che non va, per usare un eufemismo. Ma c'è qualcosa che torna in questa magnifica "società aperta" a tutte le follie del pensiero unico?C'è qualcosa che resta in piedi in questo mondo al contrario?
RispondiEliminaDa Dublino ci fanno sapere che "non commettere atti impuri" vuol dire non ti mettere le dita nel naso. Mentre sprofondiamo in un cristianesimo a tinte pastello tutto carino, tondo e paffuto come lo zucchero filato, ci sembrava di ricordare che Gesù Cristo si dichiarasse Figlio del Padre e il Padre è il Dio degli eserciti e colui che ha distrutto due città col fuoco. Non ricordiamo però il motivo. Probabilmente non riciclavano la spazzatura. Visto che le religioni si equivalgono, non abbiamo nemmeno più capito perché Cristo sia morto in Croce, visto che fare ooooom sotto un sicomoro va bene lo stesso. Santa Caterina da Siena e san Paolo non li hanno ancora scomunicati quindi possiamo andare a letto con la frase standard del cattolico contemporaneo "poteva andare peggio".
RispondiEliminaVedo a dire le preghiere a Santa Caterina: è la mia Santa preferita insieme a San Michele Arcangelo che è quello con la spada, ma in qualche rappresentazione anche con la lancia o l'archibugio, e a San Giuseppe, che faceva il falegname, quindi aveva un'ascia..
Silvana De Mari
Fa specie vedere che Avvenire, il giornale dei vescovi italiani, tessa le lodi di un sacerdote come il gesuita padre Martin che del discorso ambiguo ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Lo mette bene in evidenza padre Longenecker, laureato alla prestigiosa Università di Oxford, a proposito della curiosa espressione spesso usata da Martin: “prete gay”.
RispondiEliminaNew Ways Ministry ci dà la breaking news che il diacono permanente Ray Dever, che sostiene la “famiglia gay”, ha servito liturgicamente alla Messa di chiusura, presieduta dal card. Kevin Farrell, dell’Incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino. Egli assisterà anche alla Messa di domenica nel Parco della Fenice, che sarà presieduta da Papa Francesco.
RispondiElimina"Papa Francesco sia il primo a dare il buon
RispondiEliminaesempio a Cardinali e Vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro"
Monsignor Carlo Maria Viganò, lettera di testimonianza
RispondiElimina"Che sarà presieduta da Papa Francesco..."
E'lo stile Novus Ordo, Vat II : il sacerdote non celebra ma "presiede" la sinassi eucaritica;
la sinassi concelebra assieme a lui.