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sabato 6 ottobre 2018

Il Cardinale Sarah rifiuta nomina in commissione chiave del Sinodo per i Giovani

Il rifiuto del card. Sarah è significativo. Si parla anche con i comportamenti...

Apprendiamo che il cardinale di Curia Robert Sarah ha declinato l'invito a essere membro della Commissione Informativa del Sinodo per i Giovani. Ha addotto misteriose "ragioni personali".
Era stato votato nella commissione dai membri africani del Sinodo. Ora verrà sostituito dal cardinale Napier, che era arrivato secondo nella votazione.
  • La commissione ha la responsabilità di stabilire "criteri e metodi per la distribuzione di notizie". La maggioranza dei membri è pro-gay:
    Paolo Ruffini di Vatican Media, presidente.
    Don Antonio Spadaro, segretario. 
  • Membri eletti:
    Cardinale del Quebec, Lacroix;
    Cardinale di Vienna, Schönborn;
    Cardinale di Manila, Tagle;
    Arcivescovo di Sydney, Fisher;
    Cardinale di Durban, Napier
Sul sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, incombe l’acronimo LGBT. Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale dell’assise, ha detto che l’espressione «gioventù LGBT», mai usata in precedenza nei documenti dalla Chiesa, è contenuta nel documento base per la discussione.
Invece nel testo uscito dal confronto fra i giovani l'acronimo non è mai citato e il cardinale si è stupito quando, in conferenza stampa, Diane Montagna, inviata di LifeSiteNews, glielo ha fatto notare. E non ha detto che esso sarà tolto, ma che i padri sinodali ne discuteranno. In effetti si può leggere nel paragrafo 197 dell’Instrumentum laboris: «Alcuni giovani LGBT, attraverso vari contributi giunti alla Segreteria del sinodo, desiderano “beneficiare di una maggiore vicinanza” e sperimentare una maggiore cura da parte della Chiesa, mentre alcune conferenze episcopali si interrogano su che cosa proporre “ai giovani che invece di formare coppie eterosessuali decidono di costituire coppie omosessuali e, soprattutto, desiderano essere vicini alla Chiesa”».
Del taroccamento del Sinodo dei Giovani, analogamente a quello della famiglia, parlavamo qui
E poi c'è quella ferula (ma è una ferula? Qui il significato di quella vera) è a dir poco inquietante, persino sconvolgente, usata nella Messa di apertura del Sinodo. Pullulano le immagini (vedi quella a lato), ma ne circolano molte che rendono questa scelta inusuale più che inquietante, che ne sottolineano la coincidenza con il bastone delle streghe e con un simbolismo sinistramente satanico...
Che dire, se non continuare ad affidarci alla nostra Madre Immacolata e a San Michele Arcangelo?

16 commenti:

  1. Finalmente qualche cardinale inizia a tenere la schiena diritta di fronte al sultanato!

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  2. Il Card. Bassetti ne è sicuro: arriverà una sorpresa. E ne è già entusiasta!

    https://www.agensir.it/quotidiano/2018/10/5/sinodo-2018-bassetti-il-papa-ci-fara-qualche-sorpresa-prima-della-conclusione/

    Probabilmente ne è sicuro anche il Card. Sarah. Che "per motivi personali" si è defilato.

    Forse gli era bastato vedere la ferula per vedere le streghe (anche se ora per lui rischia di aprirsi paradossalmente la caccia alle streghe organizzata da "El misericordioso").

    Il sinodo dei terminerà il 28 ottobre. Saranno tutti provati, con la voglia di far festa...
    Visti gli articoli in circolazione forse qualcuno sta già organizzando per la notte del 31?

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  3. E meno male che ha chiesto che si preghi: "Sancte Michael Arcangele".

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  4. "...Che dire,...?"

    "...Qualche Pastore ha capito o no che è finito il tempo di 'schoenbornizzare'...?"
    (E.M.Radaelli, Street Theology", p.130)

    Qualcuno l'ha capito. Sia lode a Dio, Uno e Trino!

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  5. "I giovani" sono solo un pretesto per fare passare tutto quello che hanno già deciso di fare passare. Poi sempre con queste foto con sorrisi a 920 denti ... che aprano le bocche per rispondere al memoriale Viganò, piuttosto.
    Francesco Maria Dalfini su Fb

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  6. Ottimo il rifiuto del card, Sarah!

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  7. La sigla LGBT in ambito "cattolico" dovrebbe essere semmai LGBTSJ...

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  8. Per tentare di uscire, io per primo, dallo strazio di questa situazione, condivido questa ispirazione: il motivo per il quale ci è chiesto di stare nella Chiesa in un momento come questo è esattamente lo stesso che permise all'umanità di Gesù, vero Dio, di vivere e bere fino in fondo il calice richiesto dal Padre (Lc 22,42).
    Noi, come Corpo di Cristo-Capo, siamo nella condizione di rivivere qualcosa di quella notte al Getsemani: pregare per non entrare in tentazione, fare la volontà di Dio, essere confortati dagli angeli, sudare sangue.
    In questi giorni nella Santa Messa abbiamo ascoltato Giobbe alle prese con le sue prove, permesse da Dio.
    Giovedì: "Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò,
    due volte ho parlato, ma non continuerò".
    Venerdì:"Comprendo che tu puoi tutto e che nessun progetto per te è impossibile. Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano?
    Eccoci al dunque: perché il Signore Dio permette tutto questo?
    Stiamo lì con Lui, Realmente Presente in corpo sangue anima e divinità.
    Accostiamoci e riceviamoLo adoranti, nel Ss.mo Sacramento, offrendo noi stessi con Lui.
    Purifichiamoci dai nostri peccati nel Confessionale, dove agisce il sangue di Cristo.
    Se Dio lascia che ciò accada è perché è il solo modo per salvare milioni di anime che altrimenti andrebbero perdute. Sarebbe successo lo stesso se Gesù fosse sceso dalla croce.
    Preghiamo dunque, in questa Chiesa il cui Corpo è capace anche di schifezze, ma che ha ancora chi decide di stare e portare la croce, nello stesso sacrificio di Cristo-Capo.
    Se noi soffriamo, Dio e la Beata Vergine (il "collo" dal quale transita tutta la vita di grazia increata e soprannaturale che dal Capo informa il Corpo ancora vivo) soffrono ancora di più. Ma questa sofferenza non è né vana, né sciocca. Se non ci fosse, se cessasse magicamente, se finisse a motivo di qualche utile compromesso con il signore di questo mondo, allora l'Agnello avrebbe sparso il proprio sangue senza effetto... Allora tante anime precipiterebbero nell'eterna rovina. Invece ancora dal Cielo si tenta di acciuffarle, dando ancora una possibilità, grazie al corpo che ancora accetta di portare la croce.
    Saremo perseveranti, saremo buoni, saremo quello che fatichiamo ad essere non per nostro merito, ma perchè faremo vivere così tanto Cristo in noi da diventare come Lui.
    Chiediamolo come grazia, scoltiamo le parole di Gesù in questa notte al Frantoio che ci spreme nell'olio consacrato che siamo in grado di dare... Chiediamolo a San Michele, che ci conforti e ci sostenga, come l'angelo che visitò Gesù. Coraggio. Stiamo lì.

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  9. Penso che abbia fatto bene , dato il "parterre du roi" . E' gia' stato sconfessato due volte . Non e' forse scritto nella Sacra Scrittura “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe."? Non e' il momento adatto . C'e' un tempo per parlare e un tempo per tacere , pregare , soffrire , offrire . E' meglio se li accompagna con il Santo Sacrificio e la preghiera a cui possiamo unire la nostra .
    "Gesù, pensaci Tu" !

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  10. Gesù all'anima:

    « Quando crederai il mondo abbandonato ai prepotenti e ai tiranni, e tutto schierato contro la Chiesa, allora sappi che il trono del mostro è minato e che si dissolve in un baleno per una pietruzza dal monte che lo percuote. Lasciami fare perché io armonizzo la libertà e le esigenze della divina gloria, e lascio il corso agli uomini cattivi per poi trarne la divina gloria. Anche nel piccolo lo vedrai, perché certi violenti spariranno dalla sera al mattino e le famiglie riacquisteranno la pace e la prosperità. Adora Dio e lascia a Lui, che tutto vede e dispone e permette, la cura del pacifico ordine del mondo. Lasciati dunque portare
    anche tu dalle misteriose vie della sua Provvidenza e prega... Oh la preghiera! Prega, prega, prega e sii certo di operare pregando, perché la più potente delle azioni è la preghiera.»

    da uno scritto del Sac. Dolindo Ruotolo

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  11. Gli hanno dato quella nomina per farlo tacere, ma lui ha capito.

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  12. Invece dei melensi sproloqui sinodali

    Ricordo, sull'antina del baule della 2CV che fu inseparabile compagna dei miei vent'anni, l'adesivo "Aperite portas Redemptori".
    Mi è venuto in mente oggi, quell'adesivo, mentre sentivo e leggevo tutti quei melensi sproloqui sinodali di 'ascolto dei giovani', 'scuse ai giovani', 'apertura ai giovani', 'Chiesa dei giovani' ... come se il desiderio dei giovani - assai meno ingenui e superficiali di quanto molti stimano - fosse quello di essere rincorsi (e magari strumentalizzati da chi vuole celarsi dietro di essi per modificare la Dottrina!).
    Se aveste più ingegno e - soprattutto - più Fede sotto quelli zucchetti capireste che i giovani (e non solo loro) non vogliono essere blanditi ma affascinati, e se fuggono non è perché non sentano abbastanza parlare di sé stessi, ma perché, mentre voi siete così impegnati ad aprirvi a tutti, loro non sentono più parlare abbastanza di Colui che, da 2000 anni, non ha mai smesso di affascinare e di aprire a Lui chiunque Lo incontrasse. ( Mauro Visigalli )

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  13. Andrà esattamente come per il sinodo sulla famiglia, i progressisti faranno passare le loro tesi a prescindere dall'esito, i conservatori protesteranno a parole ma poi accetteranno di fatto tutto quello che ordina Bergoglio. Il solito, collaudato gioco delle parti dei ladri di Pisa vaticani

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  14. Il papa, i giovani e la ferula biforcuta
    Per la Santa Messa di apertura del sinodo dei giovani papa Francesco ha usato una ferula che gli era stata donata durante l’incontro con i giovani al Circo Massimo. È un bastone che termina con due punte, attraverso le quali passa un grosso chiodo. Guardando la ferula più da vicino, si vede che alla confluenza dei due rami c’è una protuberanza, una specie di naso.
    https://benedettoxviblog.wordpress.com/2018/10/07/lorribile-ferula-biforcuta-siamo-nel-campo-dellesoterismo-della-magia-del-neopaganesimo/

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  15. "Il Forum dei [sedicenti, NdR] cristiani Lgbt ad Albano Laziale è solo uno degli episodi di questi giorni che promuovono l'agenda gay nella Chiesa, ma è particolarmente significativo per le sue implicazioni. Ci vorrebbe un intervento magisteriale autorevole per chiarire il giudizio sull'omosessualità, ma non c'è segno che questo possa avvenire. Tutt'altro."

    «A sponsorizzare il “Forum nazionale dei cristiani Lgbt” non è un vescovo qualunque, ma monsignor Marcello Semeraro che, oltre ad essere il presidente della società editrice di Avvenire, è anche uomo di fiducia di papa Francesco, tanto da essere stato chiamato come segretario del C9. Semeraro, ci racconta un entusiastico Avvenire che vede avvicinarsi la meta dopo un lungo cammino, ha aperto i lavori con un “lungo, caloroso intervento”. E il sempre presente 'inviato sul fronte Lgbt' Luciano Moia ci racconta commosso tutti gli sforzi per far cambiare nella Chiesa la comprensione dell’omosessualità, finora impedita da una “sessuofobia introiettata”».

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