L'Osservatorio cardinale Van Thuân dedicherà il suo Decimo Rapporto annuale sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo, previsto in uscita per il mese di ottobre 2018, al tema: “Islam: un problema politico”.
La Dottrina sociale della Chiesa è chiamata in questa fase a svolgere un nuovo compito. Non sembra che la cosa sia avvertita e per questo vale la pena segnalarla. La presenza dell’islam in Europa, sia nella forma del fondamentalismo terroristico, sia nella forma della conquista per via demografica e culturale sostenuta dai fenomeni immigratori, sia per gli investimenti di alcuni Paesi arabi e soprattutto l’Arabia Saudita, è destinata entro breve tempo a creare una situazione esplosiva che molti osservatori, a dire il vero, preannunciano inascoltati da molto tempo.
Ora, di fronte a questa situazione la Dottrina sociale della Chiesa deve assumersi il nuovo compito di valutare l’islam dal punto di vista politico e dire se esso sia compatibile con una società dalle caratteristiche che essa propone. Questo lavoro finora la Chiesa non l’ha ancora fatto, anzi non l’ha nemmeno iniziato. È in corso un dialogo interreligioso con l’islam. Su di esso qui non mi pronuncio, noto solo che è altra cosa rispetto alla valutazione dell’islam dal punto di vista politico. Il dialogo religioso è di tipo pastorale o, anche se ambiguamente, di tipo teologico, ma non concerne l’islam politico in rapporto alla visione cattolica della vita sociale e politica. L’islam è studiato poi da alcune specifiche discipline, come la teologia delle religioni, ma anche in questo caso l’ambito è molto diverso.
Tutti vediamo che l’islam porta con sé una visione dello Stato, dei diritti umani, della donna, della famiglia, del rapporto tra sacro e profano, della morale e del diritto, dell’economia e della politica, del ruolo pubblico della religione e della democrazia. Tutti vediamo che quando entrano in Italia immigrati di religione mussulmana non entra solo una religione ma una civiltà, un blocco unico di concezioni dentro cui si colloca anche l’islam politico. Tutti vediamo che ormai in molti Paesi d’Europa si sono formati – e ancor più si formeranno in futuro – partiti politici islamici che daranno rappresentanza e concretezza alle concezioni politiche dell’islam. Tutti vediamo che si tratta di concezioni molto diverse rispetto a tante che circolano in occidente. Qualcuno dice che sono talmente diverse da impedire l’integrazione. Il tempo stringe, ma i cattolici non si sono ancora mossi su questa strada utilizzando la Dottrina sociale della Chiesa.
Quando si decideranno a farlo (ammesso che si decidano, superando la loro attuale ideologia scioccamente integrazionista), a mio avviso dovranno tenere presente due aspetti fondamentali.
Il primo è di non perdersi nelle questioni periferiche ma andare al nocciolo, ossia al volto di Dio nell’islam, tutto il resto ne deriva in modo molto coerente. Per questo dovranno tornare alla lezione di Benedetto XVI a Regensburg. Il Dio dell’islam è assolutamente trascendente, egli supera ogni categoria umana che non gli si può applicare nemmeno in via analogica. Egli non è una essenza ma una volontà e non è tenuto a rispettare nessuna legge razionale. Egli non parla all’uomo se per “parlare” all’uomo si intende esprimere una verità ed entrare in una relazione dialogica. Egli emette i suoi dettami e non chiede all’uomo di consultarsi con se stesso nel valutarli. Egli, del resto, li ha comunicati non guardando ad un suo Logos ma in modo imperscrutabilmente oscuro. Nell’islam non si può parlare di una morale naturale né di un diritto naturale. Bene è ciò che è prescritto da Dio tramite il Corano e il suo Profeta, male è quanto è vietato. La morale ha una essenza religiosa e legalistica. La legge civile si fonda sulla charia, la legge islamica, e sul fiqh, il diritto islamico. Dovendo quindi – auspicabilmente – valutare l’islam politico alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, è da qui che si dovrà cominciare: dal volto di Dio.
Il secondo aspetto da tenere presente consisterà nel non confondere il modello di società occidentale con quanto proposto dalla Dottrina sociale della Chiesa. Se non dovesse fare questa distinzione, il cattolico impegnato su questo fronte rischierebbe di schierare la Dottrina sociale della Chiesa al servizio del liberalismo occidentale. Dato che l’islam spesso associa occidente e cristianesimo, sarebbe prestare il fianco. Prendiamo per esempio i diritti umani. L’islam ha una visione molto diversa da quella che prevale oggi in occidente. Ma anche la Dottrina sociale della Chiesa ne ha una molto diversa. Non si deve quindi criticare la padella della visione islamica dei diritti umani per cadere nella brace della visione nichilista occidentale dei diritti umani. Possiamo fare anche l’esempio della laicità. Questo concetto è ignoto all’islam, ma anche la Dottrina sociale della Chiesa non sposa per niente – anche se così oggi molti credono – la visione sostanzialmente atea della laicità come neutralità dagli assoluti morali e religiosi. Sarebbe un errore contraddire l’islam rivendicando un concetto di laicità che non è poi quello cattolico ma è quello illuminista.
Il confronto dei cattolici con l’islam ha quindi bisogno dell’utilizzo della Dottrina sociale della Chiesa, intesa come un corpus organico di verità sulla convivenza umana da applicarsi con rigore conoscitivo e valutativo, senza sconti sull’altare di una integrazione vuota di contenuti.
Stefano Fontana - Fonte
Colonia, tensione per la moschea voluta da Erdogan
RispondiEliminaLa nuova moschea di Colonia è una delle più grandi in Europa. E sabato è stata inaugurata direttamente da Erdoğan, finanziata e fortemente voluta dall'unione turco-islamica che è considerata braccio del suo regime. Nel discorso inaugurale ("I terroristi si nascondono qui") attacca gli oppositori.
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=5570132738557818436&postID=3937342409264038580
..... Eppure l'inaugurazione di una simile moschea nel cuore dell'Europa Occidentale non ha fatto alzare nessun sopracciglio. Gli islamici oggi si sentono a casa nel Vecchio Continente e la Germania sta facendo del suo meglio per agevolar loro le cose, incurante di ogni sorta di conseguenza. Alexandre Adler, direttore del Courrier International, già un paio di anni fa scriveva, “i tedeschi non hanno compreso la minaccia islamica. Dopo il crollo del Muro di Berlino nessuno si aspettava una offensiva religiosa, anche se già la cellula di Mohammed Atta aveva ordito l’11 settembre da Amburgo. I tedeschi sono il ventre molle dell’Europa, con la sua capitale cosmopolita Berlino. Siamo un bersaglio facile”. E di cecità parla da tempo anche David Pryce-Jones, saggista inglese, editor letterario del Financial Times, autore di Betrayal: France, the Arabs, and the Jews, un libro sul tradimento filoarabo della Francia dopo il 1967. “Nessuno comprende cosa sta accadendo. Questi combattenti, come quelli che hanno colpito Berlino, non sono ‘radicalizzati’, seguono un dettato religioso islamico. Attaccano perché credono che l’islam sia superiore e più forte dell’Europa. Vogliono vincere, quando per secoli hanno perso. Oggi sentono che Allah e la storia sono dalla loro parte. Vogliono sventolare la bandiera verde dell’islam su tutto l’Occidente. Centinaia di anni fa il cristianesimo era come sono loro oggi. L’unico modo che abbiamo per poter vincere è sconfiggerli, non c’è compromesso. [...] Angela Merkel ha accolto un milione di persone non perché voleva aiutarli, ma perché è debole. Hitler e Stalin hanno distrutto la fiducia nella civiltà occidentale, nessuno si ritiene più virtuoso, nessuno dice più che la civiltà occidentale è meglio delle altre. Pensano di poter fare all’Europa quello che hanno fatto ai cristiani di Mosul. Intanto l’Europa parla di compromesso, mai di vittoria. E in gioco c’è la civiltà occidentale”. ....
Le rappeur Nick Conrad sera jugé en janvier pour « provocation au crime ». Aucune mention d’incitation à la haine raciale. Son clip révoltant n’est donc pas raciste selon les juges français !
RispondiEliminaJuges hémiplégiques... Rappeur noir - aux propos ignobles; donc un artiste.... Imaginons un instant l'inverse ; un même abruti blanc aux identiques ignobles paroles ? La réponse est dans la question. Je refuse la censure ; ce qui me garantira une libre parole envers ce poète en retour... L'Afrique vous attend Monsieur !
Alexandre Del Valle
«Impiccate i bambini bianchi», a processo il rapper Nick Conrad
RispondiEliminaLa videoclip rimossa da Youtube per «incitamento all’odio razziale». Lui si difende: «Non sono razzista». Salvini: «Roba da matti»
«Entrate negli asili nido e uccidete i bebè bianchi. Acchiappateli e poi impiccate i loro genitori». Il rapper parigino Nick Conrad sarebbe rimasto probabilmente per sempre un (poco) emerito sconosciuto nel panorama musicale se non gli fosse balenata in mente l’intuizione di scrivere un testo così atroce. «Je rentre dans des crèches, je tue des bébés blancs, Attrapez-les vite et pendez leurs parents» recita il verso in lingua originale, contenuto nel suo ultimo brano "Pendez les blancs", "Impiccate i bianchi" appunto. La canzone contempla anche un coro:
un coro: «Appendeteli tutti, appendete i bianchi. Nessuna pietà, muoiano tutti insieme, dai l'esempio, torturali in gruppo» intona l'allegro ritornello. Conrad è stato interrogato dai giudici sabato e rimesso in libertà, in vista del processo per istigazione all’odio razziale che comincerà il prossimo 9 gennaio, in cui rischia fino a 5 anni di carcere e 45mila euro di multa. Il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, ha chiesto e ottenuto di rimuovere da tutto il web la videoclip in cui si vede, o meglio si vedeva, un uomo bianco raggiunto da una pallottola alla schiena e impiccato con il sinistro avvertimento «questo è solo l'inizio». Intervistato da RTL, il musicista assicura che il testo non voleva in alcun modo incitare alla violenza e di «non essere razzista». Figuriamoci se lo fosse stato: c’è da chiedersi cos’altro bisogna scrivere per meritarsi certe accuse.
.....
https://www.corriere.it/esteri/18_settembre_30/impiccate-bambini-bianchi-processo-rapper-nick-conrad-dca1ace8-c483-11e8-a181-ae01ca7df8b0.shtml
Su facebook al rapper nero riconoscono l'odio razzista; ma i giudici francesi no da quanto apprendiamo dal commento più su....
RispondiEliminaIl secondo aspetto da tenere presente consisterà nel non confondere il modello di società occidentale con quanto proposto dalla Dottrina sociale della Chiesa.
RispondiEliminaBen detto. Spesso noi ci vantiamo della nostra società civilizzata occidentale, dimenticando che spesso non è più una civiltà cattolica, anche se rimane qualche vestigia.
Possiamo fare anche l’esempio della laicità. Questo concetto è ignoto all’islam, ma anche la Dottrina sociale della Chiesa non sposa per niente – anche se così oggi molti credono – la visione sostanzialmente atea della laicità come neutralità dagli assoluti morali e religiosi.
In generale per noi cattolici la cosa più importante è la conversione dei fratelli islamici alla vera fede. L'integrazione in questo senso potrebbe aiutare, ma se penso ai "valori occidentali" che spesso l'integrazione sottintende (aborto, libertinaggio, femminismo, laicismo, ecc), potrebbe anche allontanarli ancor più. Sarebbe interessante sentire alcuni di questi convertiti per capire come meglio aiutare questi fratelli. Ovviamente in questo periodo storico c'è poco da aspettarsi dalle gerarchie per le quali noi e loro già adoriamo lo stesso Dio.
E.M. Radaelli, Street Theology, pp.71-83, Fede & Cultura, 2016
RispondiElimina"...Sarebbe poi, il Dio rivelato da Nostro Signore Gesù Cristo,anche lo stesso dei Musulmani...(Giovanni PaoloII, Parigi, 31-5-80; Idem, Casablanca, riferendosi a sé ed ad alcuni marocchini presenti, 19-8-85)...(Francesco I Evangelii gaudium, n.252, 24-11-13)...(Paolo VI, 8-8-65): addirittura 'le tre vie più autentiche', formula in contrasto con il I sinodo di Toledo(400d.C.), che dichiara: 'Crediamo nell'unico vero Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo...Crediamo che non ci sia natura divina o di angelo o di spirito o di una qualche forza, di cui si creda che sia Dio' (Denz 188), per chiarire bene che il costitutivo metafisico del Dio rivelato da Nostro Signore va inteso posto unicamente dalle tre Persone di Padre, Figlio e Spirito Santo; malgrado ciò, la formula di Paolo VI verrà confermata quaranta anni dopo dal 'Papa Teologo':'L'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam credono nell'unico Dio, Creatore del Cielo e della terra' (Benedetto XVI, Roma, 16-3-06); Ma se il Denzinger non lo conoscono nemmeno i 'Papi teologi', chi mai allora?
Per non dire dell'atroce , ereticale, video messaggio, più marrano che maldestro, di Papa Bergoglio, 6-1-16...si sente poi la voce di Papa Bergoglio affermare che gli uomini lì rappresentati sono ' son credenti che trovano Dio in diversi modi' a suo dire accomunati 'dall'unica certezza:che siamo tutti figli di Dio' immemore però:
1)che c'è un solo modo di trovare Dio, ed è quello che passa per Gesù Cristo, v.1Tm, 2,5s:'Uno è il Mediatore fra Dio e gli uomini, Gesù Cristo', concetto riaffermato da Leone XIII nell'Enciclica Fidentem piumque, Denz 3320;
2) 'figli di Dio ' possono essere detti solo i cristiani, v. Lumen Gentium 9 e 32 (Denzinger 4123 e 4158)e 1 Gv, 1, 12: 'A quanti però lo hanno ricevuto diede il potere di diventare figli di Dio', per cui,
3)chi ciò non crede, non è nato da Dio, cioè non è 'figlio di Dio', cioè non lo sono nè possono esserlo gli infedeli (Ebrei talmudici e Islamici), gli eretici, i pagani, e gli atei (Buddhisti), tutti di certo 'creature di Dio' finchè non si battezzano, solo così ricevendo il carattere di 'figli nel Figlio'...
% segue
% segue
RispondiElimina"...Ecco casa afferma con impareggiabile precisione san Tommaso: 'Il nome di DIO sta a designare l'essenza (v.S.Th.,I,13,8); perciò, come è vero che l'essenza è le tre Persone, così è vero che Dio è le tre Persone'( S. Th., I; 39, 6). Ma se DIO 'è le tre Persone', non può essere altro che le tre Persone. Non può essere una Persona. Il Monoteismo non può essere che trinitario, e Dio non può essere che quello rivelato...
Il monoteismo islamico, raccogliticcio amalgama di ancestrali stratificazioni animiste con ereticalità nestoriane e infiltrazioni talmudiche, altro non è che una pretenziosa fuga su tutta la linea da ciò che essenzialmente richiede in realtà una fede: il Mistero. Il monoteismo islamico non è che una spadata sul Mistero, sulla Trinità, semplificata in 'Unicità' (per gli islamici i cristiani sarebbero solo dei 'politeisti').La questione posta dal monoteismo 'secco' della nozione islamica, che sostiene che Dio è una sola Persona, per la dottrina cattolica si esaurisce qui: è una nozione senza oggetto, perchè il suo oggetto, così formulato,non esiste...
Quindi i tre monoteismi sono uno inconciliabile con l'altro, e solo uno di essi, non rifuggendo dal riconoscere in Gesù Nazareno 'l'unico Mediatore fra Dio e gli uomini'(loc.cit.), è vero, consistente, reale. Dio è cattolico, eccome se è cattolico. Anzi: è soltanto cattolico..."
% segue più tardi
%segue
RispondiElimina"...Dio comanda a chi gli vuol promettere imperitura fedeltà, di non adorare, di non lodare, di non rendere culto alcuno ad altri che non sia lui, e ciò non solo riferendosi a idoli umani, idolatrandoli, ma a tutti i falsi déi, alle false nozioni religiose, alle false fedi, perchè, come dice il Salmo ( nella versione dei Settanta, la più vicina a noi, sicchè la più cattolica):'Tutti gli déi delle nazioni sono demòni' (Sal 95,5). 'Tutti', chiaro?...
Va rilevato a margine, che in ogni caso né Ebrei talmudici né Islamici pensano neanche lontanamente d'insegnare la dottrina eguagliante dei modernisti, che ritengono inaccettabile, sicché i Papi devono anche subire l'umiliazione di imparare dai fuorviati ciò che essi per primi dovrebbero insegnar loro. Verrebbe da dire : 'Ben gli sta', se non fosse per l'immensità della falsificazione così raggiunta.
Dunque ritengo che il primo motivo di sdegno di Dio Padre verso la sua Chiesa deviata sia dovuto alla confusione dei tre monoteismi sostenuta dai Pastori più alti, mentre la Provvidenza permette che ci siano ancora bambini che nella loro fede adamantina, al contrario degli adulti fedifraghi che li seguivano e dei Pastori che confondono la verità con le menzogne, piuttosto che rinnegare Gesù e abbracciare l'Islam si lasciano decapitare (v. Il Foglio, 10-12-15), o che ci siano ancora famiglie come quella di Asia Bibi, la quale, mentre il Papa più misericordioso del mondo si porta in aereo ed in Vaticano tre famigliole islamiche, tre famiglie cioè della tessa nozione religiosa la cui legge giudica Asia rea di morte solo per aver bevuto allo stesso calice di alcune donne islamiche, in attesa di essere impiccata per tale sacrilegio della loro dottrina, vive da cinque anni in condizione estreme in una fetida cella senza luce e umanità, il marito ed i cinque figli pellegrinando nascosti di Paese in Paese, divisi dall'eroica loro moglie e madre, marito e figli cui il Trono più alto non concede un millesimo dell'ospitalità concessa agli islamici, ma 12 secondi 12 della sua misericordiosa attenzione; per non dire delle vergini cristiane rapite a centinaia da Boko Haram, seviziate ed uccise, o 'date in mogli' ai rapitori...
Se i Pastori più alti non torneranno ad essere 'piccoli come bambini', non ritroveranno mai l'unica via alla santità che essi per primi devono indicare: la purezza del cuore, sola via contro il timore dell'uomo, contro il machiavellismo, contro la blandizie, contro la viltà anche. E a costo della vita, anche."
fine
“Bruxelles, la capitale dell'Unione Europea, nel 2030 sarà a maggioranza musulmana". La previsione è di Redouane Ahrouch, fondatore del Parti Islam, che corre alle amministrative del prossimo ottobre. "Oggi il 33 per cento della popolazione è di religione islamica” ha detto Ahrouch all’Adnkronos. “Su 1,2 milioni di abitanti, ci sono 400mila musulmani. Nel giro di 12 anni, nel 2030 saremo in tutto 1,3-1,4 milioni e noi saremo la maggioranza". Numeri confermati dagli studiosi. “Quasi un terzo della popolazione di Bruxelles è già musulmana”, ha indicato Olivier Servais, sociologo dell’Università di Lovanio. I fedeli islamici, a causa dell’immigrazione e del tasso di natalità, dovrebbero diventare la maggioranza “entro quindici o venti anni”. Numeri che non sembrano impensierire i burocrati e i benpensanti dell’Europa che stanno ballando sul Titanic. Per loro non c’è cultura, religione, idee, solo lo status quo da preservare. Hanno tutti i propri soldi in banche sicure, l’unica immigrazione che conoscono sono i ristoranti etnici e le tate dei loro figli che vanno alla scuola privata e si frequentano solo fra di sè. Per gli altri, come si diceva a Vienna a fine impero, hanno predisposto un bel funerale.
RispondiEliminaGiulio Meotti
Un sindaco orgoglioso di essere un "disobbediente civile" e un "fuorilegge"? Amico dell'ex presidenta e di Saviano, HA SBAGLIATO MESTIERE!
RispondiEliminaTra i reati commessi "favoreggiamento all'immigrazione clandestina"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/02/riace-arrestato-il-sindaco-lucano-favoriva-limmigrazione-clandestina-anche-con-matrimoni-di-comodo/4662760/
Posso fare una domanda :" Ma 'sto Saviano chi e' "?
RispondiEliminaScatta il soccorso rosso. "È uno Stato autoritario"
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/manette-sindaco-riace-aiutava-i-clandestini-1583377.html
Azz ... il bue dice cornuto all'asino .
Mi dicono che al TG (1 o 2 non ho capito) di ora pranzo la vicenda è stata raccontata attraverso le parole di un amico del sindaco, di cui evidentemente condivide gli "ideali", piangente e dolente per l'ingiustizia che il sindaco sta subendo...
RispondiEliminaPadova, nepalese picchia la moglie: "Non sapevo fosse reato in Italia"
RispondiEliminaL'uomo dovrà comparire davanti al giudice per rispondere di violenza, lesioni volontarie e minacce. La donna si trova in una comunità con la figlia di 11 mesi
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/padova-nepalese-picchia-moglie-non-sapevo-fosse-reato-italia-1583623.html
http://www.imolaoggi.it/2018/07/07/kosovo-900-moschee-finanziate-dallestero-nel-paradiso-dei-foreign-fighters/
RispondiEliminaPerché l'UE non risponde a questi quesiti? Da anni portiamo prove e dati del fatto che in Kosovo lo Stato Islamico fa proselitismo e ha creato in questo stato, in piena Europa, una roccaforte. Difendere i cristiani in Kosovo è fondamentale per difendere l'Europa.
"Si vous ne contrôlez pas les imams, c'est eux qui vous contrôleront !"
RispondiEliminaL'État doit prendre le contrôle de l'islam en France pour éliminer les réseaux islamistes turcs, pakistanais et frères musulmans.
Alexandre Del Valle
Intanto in via XX settembre a Cagliari apriranno una moschea... e si sente troppo silenzio di rottami di fede rasegnata ed allontanata... la Cristianità a Cagliari sta soffrendo?
RispondiEliminaNicola Borghero
Giorgia Meloni:
RispondiEliminaIntroduzione del reato di integralismo islamico e controllo sui fondi per la costruzione di moschee e centri islamici in Italia: questi i due impegni che Fratelli d’Italia chiedeva al Governo di assumersi oggi alla Camera. Ma è stata bocciata. Dalla Boldrini, dai Grillini, dal Pd e dalla Lega che, incredibilmente, ha votato con loro e non con noi. Sono francamente senza parole.
https://www.alexandredelvalle.com/single-post/2018/10/05/rappeur-haine
RispondiElimina"Soumis à l'idéologie du cosmopolitiquement correct, le but de l’Establishment et des Juges a surtout consisté à ne pas créer une jurisprudence qui inscrirait dans le marbre la pénalisation du racisme anti-blanc."
J'analyse le phénomène de banalisation du racisme anti-Blanc à travers l'affaire Nick Conrad.
Alexandre del Valle
«Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.» Il Vaticano apre le porte ai musulmani, ma non li evangelizza. Non solo, hanno la faccia tosta di accusare Salvini, che cerca di arginare l'invasione musulmana, di andare contro il Vangelo.
RispondiElimina«Signor Primo Ministro, ho un messaggio da trasmettere - sono andato in tutti questi quartieri [a predominio islamico, ndr], dai quelli settentrionali di Marsiglia, da Mirail a Tolosa, fino Corbeil, Aulnay, Sevran (la cintura parigina) - la situazione è eccessivamente degradata e l'espressione "riconquista repubblicana" è particolarmente esemplificativa, perché oggi, in queste aree, è la legge del più forte che si è imposta: quella dei narcotrafficanti e degli islamici che ha preso il posto di quella della Repubblica. Dobbiamo ancora dare sicurezza a questi quartieri, ma credo che sia essenziale cambiarli radicalmente. Sono dei ghetti». E' il ministro dimissionario [del governo Macron] che parla e che punta il dito contro il diritto d'asilo e l'immigrazione che "vanno fermati", "la situazione è già ingestibile".
RispondiElimina“Oggi viviamo fianco a fianco (musulmani e non musulmani, ndr). Ma domani ho paura che potremmo ritrovarci gli uni contro gli altri”. È con queste parole che l’ex ministro degli Interni francese, Gérard Collomb, lascia il suo posto nella squadra di governo.
RispondiElimina“Accogliere è giusto ma bisogna accogliere nel modo giusto”, precisa. “Oppure aumenteranno i problemi e la situazione in futuro diventerà ingestibile”, ha affermato l’ex sindaco socialista di Lione mettendo così in guardia sul rischio di un’immigrazione sregolata e senza integrazione. Insomma, in poche parole un ministro di sinistra uscente con un’esperienza politica di una vita intera alle spalle ha informato il popolo francese che la guerra civile potrebbe essere alle porte.