Il nostro appuntamento del 1° di ogni mese, al quale siamo fedeli da oltre due anni, per l'operazione 'Assalto al cielo' con il Card. Burke [qui il precedente] solo per questo mese è spostato al 7 ottobre.
E ciò perché il Cardinale Burke è partito ieri da San Diego per trovarsi in Nuova Zelanda il 2 ottobre. Egli celebrerà la Santa Messa alle 4:15 p.m. (ora locale) in Auckland, Nuova Zelanda. Come sempre ci uniremo spiritualmente.
Oggi la Chiesa si trova di fronte a una minaccia molto più grande degli ottomani: una grave crisi di apostasia e depravazione di sacerdoti, vescovi e laici all'interno della Chiesa.
Siamo sotto attacco da parte "degli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (San Paolo, Ef 6:12).
Proprio come la Chiesa si è rivolta al Rosario 447 anni fa per essere liberata dagli Ottomani, i 123.000 guerrieri del Rosario (più tutti quelli che ogni volta si uniscono a noi grazie ai nostri avvisi) pregheremo insieme al cardinal Raymond Burke il 7 ottobre, 447° anniversario di Lepanto, per rivolgerci ancora una volta alla Madonna attraverso il potere del Santo Rosario per sconfiggere l'opera del nemico.
Abbiamo bisogno di una nuova Lepanto. Unisciti a oi per una nuova Lepanto!
Lepanto: la battaglia e un po' di storia
Battaglia di Lepanto si tenne il 7 Ottobre 1571.
Fu una tappa della Guerra di Cipro (1570-1573), e vide schierate le flotte musulmane dell'Impero Ottomano contro le flotte cristiane della Lega Santa, composta da navi della Repubblica di Venezia, dell'Impero Spagnolo con il Regno di Napoli e Sicilia, dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana e del Ducato d'Urbino federate sotto le insegne pontificie. (in realtà quella che si commemora il 7 ottobre fu la terza e conclusiva, prima si tennero quella del 1499 e quella del 1500).
La battaglia di Lepanto, si concluse con una schiacciante vittoria delle nostre forze alleate, guidate da Don Giovanni d'Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià.
La coalizione cristiana era stata promossa alacremente da Papa Pio V per soccorrere materialmente la veneziana città di Famagosta sull'isola di Cipro, assediata dai turchi, che era veneziana dal 1480. Oltre a questo, c'era in gioco il predominio sul Mediterraneo, da quando l'Impero Ottomano aveva aumentato espansione, potere e influenza a discapito di tutti gli altri, con rischio di egemonia economica e islamizzazione. Per approfondimenti (cfr. bibliografia riportata qui e qui):
La questione degli stendardi
Lo stendardo, benedetto dal Papa, fu consegnato solennemente dal cardinale di Granvelle a Don Giovanni d'Austria, nella basilica di Santa Chiara a Napoli il 14 agosto 1571. Tra i preziosi reperti simbolici della battaglia, oltre la «Cruz de Lepanto» c’'era anche lo «Stendardo di Lepanto», trofeo e simbolo di quella vittoria decisiva per le sorti dell’'intero Occidente.
Si dice che Paolo VI, nell'irenismo del Vaticano II, lo abbia restituito ai turchi, dimenticando il sacrificio degli ottomila eroi della Lega Santa che morirono per la salvezza del Cristianesimo.
Ma quello che Papa Paolo VI restituì ai turchi non era il glorioso stendardo di Lepanto, ma l’'inglorioso vessillo che Mehmet Alì Pascià issò sulla sua ammiraglia, la Sultana.
Un drappo di pesante seta verde sul quale 28 mila e 900 costantinopolitane avevano ricamato, a filo d’oro zecchino, 28 mila e 900 volte il nome di allah.
Furono i veneziani ad arrembare la Sultana (Alì Pascià, già ferito da un’archibugiata, si tolse allora la vita), impossessandosi del vessillo che dopo la vittoria Sebastiano Venier trascinò, assicurato alla poppa della sua Capitana di Venezia, nelle acque del bacino di San Marco per successivamente farne omaggio a Pio V.
La storia dello Stendardo di Lepanto - otto metri di damasco rosso, con bordatura d’oro e al centro l’immagine del Redentore crocifisso e la scritta "In hoc signo vinces" - è invece questa: dopo averlo benedetto in San Pietro, il Papa Pio V l’affidò a Marcantonio Colonna che a sua volta a Messina, l’avrebbe consegnata a don Giovanni d'Austria perché fosse issato al pennone della Real, l’ammiraglia delle ammiraglie.
Giunta la flotta nelle acque di Lepanto, presa posizione e recitata la preghiera del marinaio (questa la versione veneta d'allora: «Salve, Regina, rosa de spina, rosa d’'amor, Madre del Signor. Fa che mi no mora e che no mora pecador, che no peca mortalmente e che no mora malamente»), avvenne che tutte le insegne delle 209 galee furono ammainate, lasciando al vento solo lo stendardo di Pio V.
Prima di dirigerle alla volta di Messina, Marcantonio Colonna radunò le sue galee a Gaeta, nel cui Duomo il «Prefetto e Capitano Generale» pontificio fece voto a Sant’Erasmo (patrono dei marinai) di fargli omaggio del sacro stendardo ove fosse tornato vincitore dalla missione. Mantenne, ovviamente, la parola e dopo averla fatta sfilare per le vie di Roma, Colonna portò la bandiera papale a Gaeta, deponendola sull’altare maggiore, ai piedi del Santo.
Conservata dapprima in un bauletto, nel Settecento fu distesa e incorniciata, così da poter essere esposta al pubblico. Nel ’43 una bomba tedesca lo danneggiò, anche se non irreparabilmente: restaurato nel dopoguerra, oggi lo Stendardo di Lepanto è conservato - e visibile al pubblico - nel museo diocesano della cittadina laziale.
Il 7 Ottobre si ricorda anche la Beata Vergine del Rosario
San Pio V ricondusse lo storico evento della vittoria di Lepanto alla preghiera che la cattolicità in pericolo aveva indirizzato alla Vergine nel Rosario.
In quello stesso giorno infatti San Pio V mentre era intento a recitare il rosario ebbe una visione, in cui i cristiani avevano vinto sui turchi, e qualche giorno dopo un messo di Don Giovanni d'Austria gli confermò la notizia.
In ricordo di ciò il papa rifinì l'Ave Maria nella forma in cui la recitiamo oggi, stabilì che ogni chiesa suonasse le campane al mattino, a mezzogiorno e alla sera per ricordare la vittoria dei cristiani sui musulmani, aggiunse le Litanie Lauretane alla recita del Santo Rosario, vi aggiunse l'appellativo "Auxilium Christianorum" e stabilì inoltre che il 7 ottobre diventasse un giorno festivo consacrato a Santa Maria delle Vittorie sull'Islam.
Papa Gregorio XIII poi trasferì la festa alla prima domenica del mese di ottobre intitolandola alla Madonna del Rosario.
È il 447° anniversario
RispondiElimina2 ottobre, Santi Angeli Custodi.
RispondiEliminaPreghiera all’Angelo Custode di San Francesco di Sales: Sant'Angelo, Tu mi proteggi fin dalla nascita. A te affido il mio cuore: dallo al mio Salvatore Gesù, poiché appartiene a Lui solo. Tu sei anche il mio consolatore nella morte! Fortifica la mia fede e la mia speranza, accendi il mio cuore d'amore divino! Fa che la mia vita passata non mi affligga, che la mia vita presente non mi turbi, che la mia vita futura non mi spaventi. Fortifica la mia anima nelle angosce della morte; insegnami ad essere paziente, conservami nella pace! Ottienimi la grazia di gustare come ultimo cibo il Pane degli angeli! Fa che le mie ultime parole siano: Gesù, Maria e Giuseppe; che il mio ultimo respiro sia un respiro d'amore e che la tua presenza sia il mio ultimo conforto. Così sia.
I CRISTIANI SONO MATTI
RispondiEliminaC’è una scena del film Thérèse, di Alain Cavalier che mi è rimasta impressa da quando lo vidi trent’anni fa (il film è del 1986) e che mi torna sempre in mente ogni volta che penso a santa Teresa di Lisieux.
Si vedono due giovani suore che puliscono del pesce e intanto fanno discorsi di ragazze, parlano dell’uomo di cui sono innamorate («Tu gli piaci» «No, non sono il suo tipo») e a un certo punto una dice all’altra: «Siamo proprio due matte, siamo cotte di uno morto duemila anni fa!».
Ecco, il cristianesimo è questo. Una ragazza di oggi (o della fine dell’Ottocento, come era Thérèse Martin, fa lo stesso) che si innamora di un tipo vissuto duemila anni fa e non pensa ad altro che a come piacergli, come fare a sedurlo. Perché è matta? No, perché sa che quel tipo è vivo.
La questione è tutta qui, come aveva perfettamente afferrato già nel 58 d.C. Porcio Festo, un intelligente magistrato romano che, dovendo giudicare Paolo accusato dai Giudei, riassume così il nocciolo della causa: «avevano con lui alcune questioni inerenti la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita» (Atti 25,19).
Siamo anche noi innamorati di un tipo vissuto duemila anni fa, perché convinti che sia ancora vivo e vegeto? E da quant’è che nessuno ci dà del matto?
Se avete tempo e voglia di guardare il film di Cavalier, lo potete trovare qui: https://gloria.tv/video/UTLRxfDJgyzV3nfb9gPtswxag. (La scena che ha colpito me è all’incirca a -51:20).
Non è il film di un credente, e non si può dire che “comprenda” il significato della vita di Teresa di Lisieux, ma Cavalier capisce di non capire il mistero di quella persona e sta con gli occhi spalancati e affascinati davanti a quella “follia”. Ed è già tanto.
LEONARDO LUGARESI
https://leonardolugaresi.wordpress.com/2018/10/01/therese-i-cristiani-sono-matti/
Anonimo Catholicus-Rieti , grazie per quanto sta di volta in volta segnalando , tutte occasioni che aiutano la nostra riflessione . Custodiamoci l'un l'altro .
RispondiEliminaQuesto Papa dopo aver fatto l'incendiario travestito da pompiere, continua a travestirsi da pompiere per continuare a fare l'incendiario.
RispondiEliminaDopo avere detto che Dio non è Cattolico, avere detto che Lutero aveva ragione, che i divorziati possono fare la Comunione, che Gesù si è fatto diavolo e serpente e che era brutto da fare schifo, che le Persone della SS.Trinità litigano sempre fra di loro e aver, come pare, coperto i preti pedofili, adesso si accorge che la Chiesa è sotto attacco di satana, ma guarda un po', e invita i fedeli a pregare nel mese di ottobre, il Rosario e la preghiera a San. Michele Arcangelo.
Le uscite di Francesco hanno giustamente indignato i cattolici più tradizionalisti, che Francesco ha osato chiamare "cani selvaggi" e adesso, dato che sa che il suo comportamento porterà inevitabilmente ad uno scisma per conservare la purezza della Fede ( a Fatima la Madonna ha detto che la vera Fede verrà dal Portogallo), mette le mani avanti e gioca a scarica-barile e vuole dare la colpa di questo probabile scisma ai fedeli tradizionalisti, chiamandoli addirittura diavoli (come i farisei avevano già fatto con Gesù), e invitando i fedeli a pregare contro di loro.
Questo è un comportamento estremamente ipocrita, volto ad ingannare i più ingenui, facendogli credere che si lavora per l'unità e la Chiesa, mentre invece la colpa di un probabile scisma sarà solo di Francesco, dei suoi, e delle loro azioni.
Scisma o non scisma, il Signore ascolta solo le preghiere secondo la sua volontà, che noi possiamo riconoscere in quelle con retta intenzione.
RispondiEliminaE chi prega per la Chiesa e per i fedeli, perché siano preservati dalle insidie del nemico senza entrare in alcuna logica ingannevole, sfugge a qualunque possibile errore.
La Chiesa è e resta una e santa nonostante la scarsa visibilità attuale, e nessun cattolico pensa di fare uno scisma, ma di rimanerci ben saldo, nonostante la temperie oscura, continuando a pregare e ad affidarsi.
A SERVIZIO DELLA MENZOGNA.
RispondiEliminaNell'Instrumentum Laboris in vista del Sinodo dei Giovani compare l'aconimo 'giovani lgbt'. Il cardinale Baldisseri, in conferenza stampa, spiega che l'acronimo c'è perché frutto del lavoro fatto con i giovani, che è stato diligentemente e attentamente preso in considerazione, perché i giovani sono i veri protagonisti.
Lifesitenews fa notare che però nel documento del meeting pre sinodale di marzo con i giovani l'acronimo Lgbt non compare affatto.
"Ah, non compare?"
"No".
"..."
"Avete quindi intenzione di toglierlo?"
"Senta, noi non toglieremo nulla"
Non si può certo dire che la strategia non sia chiara.
https://www.lifesitenews.com/mobile/news/cardinal-were-not-removing-lgbt-youth-from-synod-working-document
https://www.radiospada.org/2018/10/che-cosa-ci-aspetta-al-sinodo-dei-giovani-per-essere-ottimisti/
RispondiEliminaUSA, clinica psichiatrica per i preti "conservatori"
RispondiEliminaIl caso di padre Kalchick, il sacerdote "ricercato" dal cardinale Cupich per aver fatto un esorcismo contro oggetti blasfemi Lgbt, non è isolato. Un blog denuncia che sono molti i preti "conservatori" che vengono inviati dai loro vescovi in una clinica psichiatrica per un "trattamento".
Ma, e qui il discorso diventa serio, scrive FR. Z: «Ho il sospetto che tutto ciò sia coordinato. Perché? Nell’ultimo anno in un periodo di un paio di mesi parecchi sacerdoti mi hanno contattato dicendo che stavano per andare nella galera psichiatrica su ordine del vescovo».
http://lanuovabq.it/it/usa-clinica-psichiatrica-per-i-preti-conservatori
In questo caso sì che si potrebbe dire : " Giudicate voi".
Chi andrebbe curato e perche' ?
No , non li manderei alla Clinica Psichiatrica ma , a rotazione , da Suor Elvira per un bel corso di Cristoterapia .
Come mai e perche' il pensiero/intento unico si e' improvvisamente velocemente velocizzato ?
Ave Maria di Charles Aznavour &
RispondiEliminaLes Petits Chanteurs à la Croix de Bois
https://gloria.tv/video/699f1UJXNXEA4z8D23FoHaNQW
Il clan di Bergoglio va avanti nella costruzione della neochiesa arcobaleno.
RispondiElimina"Alla conferenza stampa di presentazione del Sinodo sui giovani, che si apre oggi, appare chiaro che l'uso positivo dell'acronimo Lgbt nel Documento di lavoro è frutto della segreteria del Sinodo e non di richieste dei giovani. È l'ennesima dimostrazione di come la lobby gay agisca all'interno della Chiesa per arrivare al cambiamento della dottrina."
Preti sposati, l’apertura del cardinale Parolin: “Occorre interrogarsi sul celibato. Magistero non è monolite immutabile”
RispondiEliminahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/02/preti-sposati-lapertura-del-cardinale-parolin-occorre-interrogarsi-sul-celibato-magistero-non-e-monolite-immutabile/4661541/
Il 7 ottobre col card. Burke
RispondiEliminaAdsum!
RispondiEliminaIl "nicolaismo" sempre più accentuato nella Chiesa "conciliare
Dalle dichiarazioni del card. Baldisseri sembra di capire che tra gli scopi del Sinodo dei Giovani ci sarà quello di "sdoganare" il peccato contro natura. Dopo l'adulterio, grazie ad Amoris Laetitia, verrà data via libera a Sodoma e Gomorra. Insomma, siamo al "nicolaismo" sempre più spinto. I "nicolaiti", ci informano i commentatori, erano soi disant cristiani che negavano la divinità di Cristo e si abbandonavano ai peccati carnali.
"Apoc., 2, Lettera alla Chiesa di Efeso. 1 ss. [...] "tu hai questo che mi fa piacere: odi le opere dei Nicolaiti, che io pure detesto. Chi ha orecchie per intendere, intenda..."
Bergoglio continua a procedere come un carro armato, indifferente a tutto. Sembra che la "testimonianza" di mons. Viganò non ci sia mai stata. Il Papa fa rispondere da altri o lancia messaggi indiretti, atteggiandosi a vittima di false accuse. Dopo aver detto che chi lo accusa, lui e il suo circolo di cardinali, vuol dividere la Chiesa ed è ispirato dal demonio, invoca la preghiera all'Arc. Michele per l'unità della Chiesa, che sarebbe minacciata non da lui e dai suoi ma da mons. Viganò, che sta cercando di mettere in guardia i fedeli, per salvare il salvabile e per l'onore di NS Gesù Cristo!
Il card. Burke e il card. Brandmueller dovrebbero finalmente procedere alla correzione dottrinale, denunciando il vulnus fatto dal Papa alla dottrina della Chiesa quando ha ordinato di far mettere negli Acta l'interpretazione eterodossa dei vescovi argentini circa la famosa nota di AL, interpetazione dichiarata dal Papa unica valida! Se non è da "correggere" una enormità del genere, allora la parola "correzione dottrinale" ha perso ogni significato.
PP
grazie della citazione, Maria.
RispondiEliminahttps://twitter.com/wandererforum/status/1047695860388249601?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Eembeddedtimeline%7Ctwterm%5Eprofile%3Acantuale%7Ctwcon%5Etimelinechrome&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cantualeantonianum.com%2F
RispondiEliminaDio Onnipotente , per le lacrime della Santa Vergine abbi pieta' di noi !
Bentornato, Josh!
RispondiElimina@Sacerdos quidam
RispondiEliminaTroppo gentili. E' che ci sono stati multipli peggioramenti familiari e mi è davvero difficile essere presente in pratica ovunque. Non mi lasciano un attimo libero. Continue chiamate anche se solo mi trattengo alla stanza a fianco, la cosa inizia ad assumere i risvolti dell'ossessione. Pregate per me. Non so quanto a lungo posso continuare in questo modo, sono ormai anni.
Carissimo, ti porto nel cuore e ti chiamo presto.
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