Nella nostra traduzione da FIGAROVOX / TRIBUNE del 12 dicembre 2018, Alexandre Del Valle[1] esprime preoccupazione per alcune disposizioni del Patto di Marrakech, che mirano a volgere in positivo le informazioni diffuse dai media sull'immigrazione.
Quella dei truffatori lessicali è una tendenza peraltro già ampiamente diffusa da tempo; ma che evidentemente va sempre più prendendo consistenza. Esempio: ne La vita in diretta su RAI 1, intorno alle 18 di ieri (12 dicembre)[2], ho personalmente assistito a diverse ripetute interruzioni di commenti che parlavano apertamente di islamismo. Innanzitutto all'inviata da Strasburgo, che accennava la presenza sulla Rete di messaggi di islamisti invitanti ad agire proprio sui mercatini di Natale, non è stato permesso di completare il discorso, ma è stata perentoriamente interrotta con una brusca domanda diversiva. In precedenza un commentatore rilevava come gli attentati tipo l'ultimo, e precedenti, siano opera non di islamisti da moschea ma di 'convertiti' (sic) anche se la loro origine nord africana non dovrebbe lasciar dubbi. Insomma il problema non è assolutamente l'islamismo, ma la conversione all'islam di persone non integrate per colpa nostra. E dunque quanto messo in risalto da questo articolo e dal Patto da noi non sottoscritto (qui - qui - qui), in sostanza e di fatto è in opera già da tempo. Questa è la denuncia consapevole del problema: ma i rimedi? Chi, come, dove, quando? Ma non potrà accadere se non recuperiamo le nostre radici greco-romane, su cui si innestano quelle giudaico-cristiane in Cristo Signore, Universorum Rex [qui e precedenti]. (M.G.)
«Il patto di Marrakesh è un appello
per la censura dei media politicamente scorretti»
per la censura dei media politicamente scorretti»
Molto è già stato scritto sul famoso Patto firmato a Marrakech all'inizio di questa settimana da 148 paesi membri delle Nazioni Unite. I suoi redattori sottolineano che questo testo volto a regolamentare migrazioni «più sicure» sarebbe «non vincolante». Ma nulla impedirà più tardi agli Stati firmatari e alle autorità europee di «giudicare» intere parti di detto Patto. Esso implica anche che gli Stati ospitanti abbiano il dovere di concedere ai migranti (regolari o illegali che siano) diritti e assistenza finanziaria «senza discriminazioni»; il che equivale a rimuovere qualsiasi differenza tra nazionale e straniero; in breve, a smantellare moralmente da parte dei redattori le sovranità riconosciute nominalmente.
«Incoraggiare un dibattito pubblico basato sull'analisi dei fatti per cambiare il modo in cui viene percepita la migrazione"
Obiettivo 17 del Patto di Marrakesh
Il Patto di Marrakesh incoraggia i media a combattere e limitare qualsiasi retorica anti-immigrazione, pena la negazione dei finanziamenti pubblici da parte dei governi, essi stessi destinati a sottomettersi alla doxa diversificata che risulta evidente dall'inizio alla fine del testo delle Nazioni Unite. Pertanto, l'obiettivo 17 del Patto richiede «l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione e l'incoraggiamento di un dibattito pubblico basato sull'analisi dei fatti al fine di modificare il modo in cui viene percepita la migrazione». Invita i media a partecipare a un progetto politico-manageriale come «attori» di «Migrazione». Con loro, «gli ambienti universitari», «il settore privato» o ancora le «istituzioni nazionali per la difesa dei diritti umani» (che comprende le ONG che noleggiano barche pro-clandestini come l'Aquarius), sono tutti chiamati a combattere contro idee che non vanno nella direzione di un immigrazionismo tutto rose e fiori. Questo obiettivo n° 17 spinge a demonizzare intellettuali, giornalisti e politici che, nel quadro del futuro dibattito sull'immigrazione annunciato in particolare da Emmanuel Macron, mostrino l'intento di controllare l'immigrazione o, a fortiori, di ridurre o eliminare i crescenti aiuti finanziari ai migranti clandestini che il Patto mette sullo stesso piano di quelli legali.
Anche su Internet
Nelle misure da attuare per «raggiungere questo obiettivo», i redattori del Patto intendono «promuovere informazioni indipendenti, obiettive e di qualità, anche su Internet». Intento del quale non si può mancare di rilevare l'ironia dal momento che, nelle ultime settimane, è proprio sulla Rete che è stato denunciato (a partire dagli Stati Uniti) questo controverso patto sull'immigrazione. Questa consapevolezza deplorata dagli estensori del Patto ha anche provocato polemiche in molti paesi occidentali: il ritiro di Italia e Austria e il rifiuto quasi tutti i paesi dell'Europa centrale e orientale «congelamento» della firma della Svizzera dopo il referendum sul primato della legge nazionale; crisi del governo in Belgio (di fronte al rifiuto del NVA fiammingo di firmare il patto), e astuta prudenza del presidente Macron che ha preferito non apparire a Marrakech inviando Jean-Baptiste Lemoyne. I redattori ed i sostenitori del Patto sulla migrazione si sono contentati di fustigare gli oppositori del testo delle Nazioni Unite, senza mai consegnare il contenuto stesso e nascondendo la inconcepibile affermazione della sua natura «non vincolante». I redattori dell'accordo di Marrakesh e i loro sostenitori politici sono determinati a «sensibilizzare i professionisti dei mezzi di comunicazione alle questioni relative alla migrazione e alla terminologia correlata». Si osserverà che la palese contraddizione di un presunto dibattito «obiettivo» sull'immigrazione e la categoria professionale dei giornalisti «sensibilizzata» ad una terminologia «positiva sulla Migrazione» non sembra urtare più di tanto la «sensibilità» redazionale delle Nazioni unite e delle lobbies multiculturaliste che sostengono il Patto.
I suoi editori intendono applicare questa «terminologia» specifica «stabilendo norme deontologiche per il giornalismo» (e la pubblicità). La parola è venuta meno: parlando di «deontologia» - a dispetto di quella già istituita in Francia e altrove - gli editori intendono quindi mettere qualsiasi divergenza di «percezione» nei confronti dei migranti sullo stesso piano di una mancanza dal punto di vista etico e professionale che introduce la logica delle sanzioni correlative. Se in linea di principio queste sanzioni sono il risultato di una commissione congiunta, il Patto chiede ufficialmente agli Stati di punire i non immigrazionisti togliendo i sussidi statali ai media che «deviano» dal messaggio necessariamente positivo sul «migrante».... minaccia che del resto si è già abbattuta sul settimanale Valeurs actuelles a causa di una copertina che mostra una donna musulmana velata.
La piccola aggiunta nel testo del Patto: «nel pieno rispetto della libertà di stampa» non può ingannare nessuno, perché questo diritto si basa sulla libertà di opinione e sulla libertà di espressione, diritti di per sé soggetti a limiti. La Corte europea dei diritti dell'uomo emette regolarmente sentenze nei casi in cui occorre chiarire se sia l'ingerenza del governo - prevista dalla legge - sia compatibile o meno col diritto alla libertà di espressione di un individuo. Ora, le conseguenze Patto, per quanto non vincolanti esse siano, non fanno altro che ampliare le condizioni di legittimità di questa interferenza. E il cerchio si chiude.
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1. Geopolitologo, dottore in storia contemporanea, consulente e saggista, Alexandre del Valle è professore di geopolitica e relazioni internazionali. Ha appena pubblicato The Strategy of Intimidation, dal terrorismo jihadista alla correttezza islamica (L'Artilleur, marzo 2018).
2. La presenza di Foa non è a tutt'oggi avvertibile né nella scelta dei commentatori né nella diffusione dei contenuti. L'informazione di regime prettamente sinistrorsa è esattamente come prima.
2. La presenza di Foa non è a tutt'oggi avvertibile né nella scelta dei commentatori né nella diffusione dei contenuti. L'informazione di regime prettamente sinistrorsa è esattamente come prima.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha partecipato il 10 dicembre alla conferenza di Marrakesh, che ha accettato il piano Global Compact dell'ONU sulla Migrazione.
RispondiEliminaLa bozza conclusiva contiene 23 obiettivi che non fanno alcuna distinzione tra immigrati legali e illegali o tra migranti economici o rifugiati.
La bozza fa appello ai governi perché "educhino" i giornalisti, con direttive sulla "terminologia" che devono usare, e perché "promuovano 'feste culinarie' per celebrare il multiculturalismo".
L'aspetto negativo del documento è contenuto nell'Obiettivo 15, che chiede di incorporare le necessità sanitarie degli immigrati prendendo in considerazione il Quadro di Priorità e Principi Guida per Promuovere la Salute di rifugiati e Migranti dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità.
Questo Quadro prevede di dare priorità a "servizi sanitari riproduttivi", che significa dare accesso ad aborto e contraccezione.
Il Concilio Vaticano Secondo definisce l'aborto un "crimine abominevole" (Gaudium et Spes 51).
Strasburgo, l'islam sparisce dai titoli
RispondiEliminaNon è la prima volta che accade. Anzi. Ormai si può considerare una triste abitudine della stampa italiana che, davanti alle espressioni “fondamentalista islamico”, “terrorismo islamico” perde improvvisamente lo slancio, comincia a balbettare e alla fine lascia cadere l’aggettivo. Fondamentalista, radicalizzato, terrorista. Queste parole, senza aggettivi, evitano il problema (fondamentalismo islamico) per evitare problemi col politicamente corretto. E la prima pagina è fatta. Incomprensibile ma è fatta. Nel caso dell’assassino che ieri sera, a Strasburgo, in Francia, ha sparato sulla folla del mercatino di Natale, il fatto che sia islamico è parte integrante della notizia. Ma il lettore non deve sapere. Il terrorismo è terrorismo. Niente da aggiungere. A meno che l’assassino sia bianco e cristiano. Allora specificare è lecito, perfino doveroso.
Oggi ci diranno che il killer di Strasburgo era legato alla criminalità comune ma ci sarà un motivo se era schedato come fondamentalista islamico potenzialmente pericoloso.
Questa pavidità, che viene spacciata per rispetto, ci dice purtroppo qualcosa su noi stessi. Studiosi come Alain Finkielkraut o Roger Scruton ci hanno messo in guardia: per espiare la responsabilità delle tragedie del XX secolo abbiamo rinunciato alla nostra identità per accogliere l’Altro. Purtroppo l’Altro userà le nostre leggi per arrivare al potere e la sharia per dominarci. Ma forse ha ragione Michel Houellebecq in Sottomissione: l’Europa è stanca di essere libera e non vede l’ora di deporre il fardello.
Secondo Oriana Fallaci, l’Europa divenuta Eurabia sarà il parco giochi degli Emiri. La Francia, per la scrittrice, era una causa persa in partenza. I suoi leader hanno accolto immigrati su immigrati. Quando si sono accorti che ciò costituiva un problema, anche di ordine pubblico, non potevano più fare nulla. E così ripetono cavolate “corrette” o ci vengono a dire che l’attuale migrazione è un inarrestabile processo storico e nulla ha a che fare con il terrorismo. Sappiamo tutti che sono falsità. Alcuni componenti del gruppo che fece una strage al Bataclan erano siriani, giunti irregolarmente in Europa. Quando si parla di islam bisogna sempre aggiungere che è una religione di pace. In effetti i suoi critici rischiano di raggiungere la pace eterna per mano di qualche radicalizzato islamico.
Alessandro Gnocchi, 12 dicembre 2018
Il link
RispondiEliminahttps://www.nicolaporro.it/strasburgo-quelli-che-omettono-la-matrice-dellattentato/
illuminante articolo del Prof. De Mattei
RispondiEliminahttps://www.corrispondenzaromana.it/le-due-anime-dei-gilets-gialli/
Giorgia Meloni:
RispondiEliminaSostenitori dell'Isis stanno inneggiando sul web al terribile e vigliacco attentato di ieri a Strasburgo: 3 uomini uccisi e tanti feriti, tra cui un italiano. Al cordoglio si aggiunge la rabbia per l'ennesimo attacco al cuore d'Europa. Appello al Governo e alla maggioranza: approviamo il reato di integralismo islamico e fermiamo i predicatori di morte a casa nostra, e in Siria sosteniamo senza ambiguità chi combatte sul campo i tagliagole dell’ISIS.
Le rivolte dei francesi - ma anche le speranze di ripresa di noi italiani - saranno vane se serviranno solo a riconquistare un più alto tenore di vita grazie all'arretramento temporaneo del Molok della finanza. Il problema vero è più in profondità - le sue radici non sono materiali, ma spirituali. Bisogna che i nostri popoli "rivedano" radicalmente il concetto di benessere e di libertà. La libertà, infatti, è quella di scegliere di ubbidire alla legge dell'Amore, che regola e disciplina l'ordine naturale, ed il vero benessere è unicamente conseguenza delle Grazie che ne derivano.
RispondiEliminaLa Francia deve anelare a ridiventare "la figlia prediletta della Chiesa"
Per ore Sky ha parlato dell'attentatore di Strasburgo, definendolo "uomo ventinovenne".
RispondiEliminaCi avrebbero fornito anche il numero di scarpe, la taglia dei pantaloni, i valori del colesterolo, pur di non pronunciare le parole tabù: maghrebino, marocchino, terrorista, islamico.
Capisco l'ordine di non contraddire mai la balla dell'Islam ispiratore solo di azioni di pace.
Capisco che informare e prendere per il culo sono ormai sinonimi.
Capisco che la ferocia dell'assassino nato in Francia, troppi morti e feriti per un "uomo ventinovenne", rimarca l'incoscienza e la demenza criminogena dello ius soli.
Quello che non comprendo è come mai questi truffatori lessicali siano talmente idioti da non capire che, un minuto dopo l'attentato, ogni cittadino europeo sano di mente sapeva trattarsi senza ombra di dubbio di terrorismo in nome della solita barbarica professione di fede belluina ed anti-umana.
Mesure superfétatoire en france ou les media sont déjà en état de sujétion totale au pouvoir en place par l'intermédiaire des aides à la presse et par le fait qu'ils sont détenus par une poignée de milliardaires oligarques mondialistes.
RispondiEliminaLa démocratie n'existant pas sans presse libre diverse et indépendante du pouvoir, les arrestations arbitraires de gilets jaunes ne sont que la confirmation de ce que nous sommes désormais dans une dictature avec tous ses attributs habituels, verrouillage de la liberté d'expression, répression politique, et violences policières extensives.
Londra ha fatto decadere tutte le richieste da parte dei profughi cristiani. Un tremendo voltafaccia del Partito Conservatore di Theresa May, che ha preferito i migranti di religione islamica per non urtare sensibilità interne.
RispondiEliminahttps://www.uccronline.it/2018/12/13/linghilterra-accoglie-1-112-siriani-a-patto-che-non-siano-cristiani/
Dichiara l’eurodeputato On. Lancini -.“In Francia si vive uno stato di tensione costante, oggi apprendiamo che il killer di ieri sera non solo è un cittadino francese ma è anche nato sul nostro continente. Il nome dell’attentatore dei mercatini è Cherif Chekatt, già schedato come estremista islamico radicalizzato. É un figlio dei ghetti in cui queste comunità si chiudono autoisolandosi dal resto della società occidentale, realtà a parte che non si integreranno mai realmente con la nostra cultura ed ideali. Questa marginalità in cui loro si auto-relegano è figlia dell’immigrazioni di massa e di anni di politiche migratorie senza coerenza generate dal finto perbenismo dilagante nella nostra società. Dobbiamo continuare a vigilare e a ragionare su come interrompere questi flussi incontrollati prima che il problema diventi endemico. In caso contrario penso che dovremo prepararci a vedere scene simili anche in Italia”
RispondiEliminaNoi possiamo espellere i jihadisti, come quello che intendeva avvelenare le acque in Sardegna, perché non hanno la cittadinanza italiana. Noi non dobbiamo approvare lo ius soli e concedere facilmente cittadinanze, come invece vogliono le sinistre.
In Europa, dietro il paravento burocratico cosmopolita, lo stato nazionale si prostituisce ai plutocrati ed ai loro liberti.
RispondiEliminaISLAMISTA E NON ISLAMICO ...PERCHÉ?
RispondiEliminaCerchiamo di capire in che imbuto ci siamo infilati noi occidentali e sostenitori del “politically correct” e come poterne uscire. Da anni accogliamo ed ospitiamo genti di diversa nazionalità e religioni, tra i quali tanti islamici di cui non sappiamo assolutamente niente, né delle loro abitudini di vita e alimentari, né della loro religione, in prevalenza sunniti, sciiti o di altra ramificazione. In primis chiariamo un punto fondamentale nel linguaggio comune, giusto per comprendere chi sono i nuovi arrivati, la loro religione e le nostre convinzioni. Ieri c’è stato l’ennesimo attentato e tutti, dico tutti, stampa e Tv e politici annessi si sono guardati bene dal pronunciare la parola islamico ed associarla al terrorista, sono stati coniati diversi sostantivi nell'occasione per descrivere l’attentatore, anche ridicoli a dir il vero, ma mai si è andati con definizioni oltre il normale “terrorista islamista”. Ma che significa islamista ? Perché non chiamarlo col suo vero nome ovvero islamico ? Perché camuffare il vero credo del fedele islamico ? Allora, fino a poco più di un decennio fa, “islamista” era un sostantivo indicante uno “studioso della cultura islamica”, mentre l'aggettivo islamico si riferiva genericamente al rapporto con l'Islam o con l'islamismo inteso sia come religione, sia come sistema politico, sociale e culturale, preciso che la descrizione proviene dal vocabolario Zingarelli e non è di mia inventiva. E’ anni fa che un quotidiano, apertamente di sinistra, ha trasformato il sostantivo in aggettivo, quindi il termine islamista è di uso prettamente giornalistico e viene usato per la prima volta dal quotidiano "L'Huffington Post" il quale intende rappresentare l'aderente ai movimenti terroristici di matrice islamica (”Unione Europea Terrorismo Islamista”) in una formula “astrusa”... sì, per confondere meglio le idee delle persone. Siamo quindi a subire oltre gli omicidi di ieri e quelli degli anni addietro anche le bugie giornalistiche per coprire la vera natura di una religione. Religione che tra l’altro va in netta contrapposizione alle nostre costituzioni occidentali... ma questo pare non interessi la stampa. Curioso vero ? Quando si parla della chiesa e del cristianesimo tutti pronti a ricordarci che questo è un paese laico e per gli islamici è diverso ? Loro sono esenti dalle leggi di uno stato e dalle costituzioni ? Ok... i terroristi... chiamateli come vi piace, tanto ai morti e vittime per loro mani, come li chiamate non interessa... più. Ma è sicuro che alle prossime parlamentari europee so già quel che faranno tanti europei e questo mi consola. 12122018
Chissà perché “la natura «non vincolante del Patto sulla migrazione” mi ricorda tanto la natura «non dogmatica» del Concilio Vaticano II…
RispondiEliminaOS
Così parlò non Zarathustra, bensì Moscovici, l'ultimo uomo di nietzscheana memoria. Così parlò aprendo alla Francia: "Può sforare il tetto del 3%, non è paragonabile con il caso Italia". Senza perifrasi, senza pudore. L'euroinomane senza cuore concede alla Francia ciò che nega all’Italia. E voi volete davvero seguitare a permanere in questo lager finanziario chiamato Unione Europea? Davvero non avete inteso, o fingete di non intendere, che l'Unione Europea è l'unione delle classi dominanti europee contro i popoli e i lavoratori europei?
RispondiEliminaDiego Fusaro
A differenza dell'Italia, la Francia paga da anni, se non da decenni, il debito pubblico con i fondi donati all'africa Subsahariana. Mentre gli africani scappano proprio dai francesi, Macron continua a sfruttare l'Africa. Il debito pubblico francese è per questo al 97% perchè gli africani ve lo stanno pagando. Altrimenti, sareste al 130%
RispondiEliminaAh... e mentre la Germania se la ride.. PERCHÈ NON FINITE DI PAGARE I DEBITI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
"Con Moscovici sta montando un gran casino sulla questione del deficit Italiano. La proposta del governo era inizialmente 2.4% (poi ridimensionato a 2.04%), minimamente necessario per reddito di cittadinanza, flat tax e quota 100.
RispondiEliminaQualche minuto fa, il tecnocrate ha fatto sapere che nemmeno il 2.04% è ancora sufficiente, per non incorrere nella procedura di infrazione; in questo modo, sotto il 2%, non ci saranno i soldi per fare nulla. Ovviamente dei numeri non frega niente a nessuno - sono un mero pretesto - ma l’€uropa non vuole assolutamente che si facciano manovre popolari e in favore delle fasce più deboli (autoctone).
Questo è un momento storico, poiché si potrà realmente capire di che pasta è fatto questo governo. Se l’abbassamento del deficit è stato una tattica per far uscire allo scoperto i nostri aguzzini, dovremo levarci il cappello di fronte alla loro abilità politica e, per noi, si aprirà una stagione totalmente nuova; se, invece, il governo cederà a Bruxelles, sarà meglio preparare le spranghe" A. R.
A proposito d truffatori lessicali, di manipolatori del linguaggio al fine di controllare le menti delle masse (impone do la dittatura della neolingua, arma di distruzione di massa delle coscienze), già alcuni ani fa, appena insediatosi papa Francesco, il professor Luciano Pranzetti denunciava la sottile, subdola manovra del dittatore argentino nel suo articolo http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV486_LP_Sovvertimento_semantico.html; un abile trucco per far passare il sovvertimento teologico, nascondendolo dietro a quello semantico, linguistico. Lo stesso banale trucco semantico già adoperato dai comunisti, quando etichettavano le loro dittature come "repubbliche democratiche".
RispondiEliminaIncredibile. Merkel vuole imporre il Global Compact anche ai Paesi che non l’hanno firmato!
RispondiEliminaSecondo lei, il GC varrebbe anche per i Paesi che non l’hanno firmato. Lo ha detto al Bundestag durante un dibattito parlamentare.
Martin Hebner, deputato dell’AFD, aveva detto che un certo numero di paesi, compresi Stati membri dell’UE, tra i quali l’Italia, aveva respinto il Patto delle Nazioni Unite sulla migrazione, il cancelliere Angela Merkel ha replicato così (circa a 2’50”):
“Se, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la prossima settimana, il patto verrà discusso e adottato, uno stato membro potrà richiedere un voto. Per questo voto, sarà necessario che i due terzi dei paesi ONU lo approvino, e in questo caso si applicherà a tutti. Questo è il caso quando le decisioni vengono prese a maggioranza.”
https://voxnews.info/2018/12/13/merkel-global-compact-valido-anche-per-chi-non-ha-firmato-video/
Tajani: "...non ci faremo intimorire. Serve FBI europea contro il terrorismo"
RispondiEliminaeccola qua..ideona...Chomsky docet..
* Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che sia il pubblico a chiedere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
*aggiungo io -cedere sovranità ..
(Domenico Pennino)
I tifosi tedeschi dell’Eintracht Francoforte stanno mettendo a ferro e fuoco una parte di Roma con lanci di bombe carta, scontri con la polizia e atti vandalici riducendo Piazza del Popolo in condizioni pietose. Sono le stesse persone che in Germania non si permetterebbero mai di compiere gesti del genere ma quando vengono in Italia si lasciano andare a gesti di inciviltà, razzie e distruzione. È ancora vivo il ricordo dei tifosi olandesi che deturparono la Barcaccia in Piazza di Spagna. Europa unita vuol dire rispetto delle regole in tutte le nazioni non una doppia morale verso l’Italia e gli italiani.
RispondiEliminaSiamo entrati in una dittatura. Questi signori sono servi di qualcuno. Bisogna capire chi è/sono questi qualcuno e gentilmente dir loro che non siamo interessati a mettere in pratica le loro ideone. Per gli altri inoltre è veramente non dignitoso prestarsi a fare i Kapò dei popoli che dovrebbero governare con giustizia. Questo significa aver tradito il mandato che hanno ricevuto dai loro connazionali.
RispondiEliminaDeficit di Bilancio e Condanna della UE. Ora è una questione di dignità, uscire immediatamente, per decreto, in caso di misura di infrazione
RispondiEliminahttps://scenarieconomici.it/deficit-di-bilancio-e-condanna-della-ue-ora-e-una-questione-di-dignita-uscire-immediatamente-per-decreto-in-caso-di-misura-di-infrazione/
http://attivonews.com/eurogendfor-la-polizia-europea-con-totale-immunita-giudiziaria-ora-contro-i-gilet-gialli/
RispondiEliminaÈ la prima volta che Salvini (almeno finora) tace su Fb!
RispondiEliminaUn bel tacer ogni tanto ci vuole ma oggi non è un buon segno. Oserei sperare che possa essere un segnale di serio esame di una situazione surreale per la quale occorre una soluzione creativa e inedita (mai sentito parlare del 'pensiero laterale'?)... altrimenti sono guai seri.
Ma ho l'impressione che sia come andare disarmati contro i carri armati.
C'è rischio che Conte diventi il nostro Tsipras... Dio non voglia!
E non mi piace affatto quel che ho appena visto dal Tg: la manovra prevede proventi oltre che da tagli alla spesa pubblica anche da alienazioni patrimoniali... Ricordate i pezzi di Mar Ligure e di Sardegna venduti alla Francia da Renzi e Gentiloni (e salvati in extremis prima dalla ratifica. Ma nessuno ne ha dato conferma)?
RispondiEliminaA leggere certa stampa siamo l'unico paese in cui ci sono soggetti che tifano contro la propria nazione. E hanno pure spazio e visibilità.
RispondiEliminaIl sogno europeista. Un sogno a forma di cetriolo.
RispondiEliminaTerrorismo, Sassari: scarcerati 5 pakistani per decorrenza dei termini
RispondiEliminahttp://www.imolaoggi.it/2018/12/12/terrorismo-sassari-scarcerati-5-pakistani-per-decorrenza-dei-termini/
Giusto in tempo per consentire loro di trovare un impiego nei mercatini di Natale!
Complessa analisi di Bagnai sulla situazione:
RispondiEliminawww.startmag.it/economia/la-manovra-ritoccata-ai-confini-della-surrealta-lanalisi-di-bagnai-lega/
RispondiEliminaUna questione di dignità, bisogna uscire immediatamente...
Uscire immediatamente da dove? Dall'Europa? Occorrerebbe in ogni caso un voto del Parlamento,non si può fare per decreto.
Di Maio e Salvini si stanno scontrando con la dura realtà, come previsto. Uscire dall'Euro adesso vorrebbe comunque dire far crollare il sistema bancario italiano e di conseguenza l'intera nostra economia. Il dilettantismo non paga, in nessusn campo. In economia poi è letale. La dura realtà non è solo quella del prevedibile muro elevato dai Poteri Forti cosiddetti nei nostri confronti. E'anche quella di tanti imprenditori italiani che non seguono affatto il governo nel suo braccio di ferro con l'Europa.
Che fine ha fatto il prof. Savona? E "l'arma segreta" che avrebbero avuto Salvini e Di Maio?
Ma adesso non è il momento delle recriminazioni, dell'avevo detto io, etc. Erano facili profezie, del resto.
Bisogna che il governo esca nel modo migliore dalla situazione nella quale si è cacciato.
In ogni caso, bisogna esser realisti e saper perdere, quando è il caso, per restituire caso mai in un secondo tempo, magari con gli interessi. Lo "strappo" contro l'immigrazione è stato molto grave, agli occhi dell'elite mondialista. Non ci consentono di farne un altro con la faccenda del deficit. In questo momento dobbiamo cedere sulla manovra. Cedere, ovvio, non integralmente ma trovare un compromesso, come sta cercando di fare Tria a Bruxelles.
Come poi rispondere alle irritazioni delle rispettive basi elettorali, è problema da affrontare in un secondo momento.
Speriamo Salvini abbia imparato a non fare proclami trionfali prima del tempo ("La manovra non si tocca" etc.). In politica, bisogna colpire duro, quando si colpisce, ma con calma e mantenendo il dovuto riserbo, salvo esaltarsi d o p o , se l'avversario è al tappeto.
Z.
Una questione di dignità, bisogna uscire immediatamente...
RispondiEliminaEspressione estemporanea ed irrealistica, come tante altre buttate lì. Meraviglia che venga da Scenari economici, che parla di decreto (il che presume il voto parlamentare) ma non accenna ad alcun piano ... In concreto occorre, ancor prima e oltre al voto del Parlamento, occorre un piano competente serio ed efficace per 'uscire' nella maniera meno traumatica possibile!
E non dimentichiamo una corrispondente volontà politica, che significa ideali condivisi da una maggioranza.
Oggi “Libération” lancia un appello «anti-nazionalismi» (WeEuropeans), sottoscritto dalla solita intellighenzia, Saviano in primis. Ora, posto che occorre fegato per dare retta a “Libération” (le uscite pro pedofilia dei tardi anni ’70 le ricordiamo tutti, giusto?), mi chiedo cosa ci voglia a capire che l’euroscetticismo è figlio dell’eurofilia, che inneggiare a Bruxelles quando hai i gilet gialli in casa non è poi così geniale e che, soprattutto, quest’appellite acuta, quest'aristocratico contarsi, fra illuminati che sanno sempre come salvare il mondo, ha vagamente scocciato.
RispondiEliminaGiuliano Guzzo
I Gilet Gialli arrivano a Londra. Manifestazione presso il Westminster Bridge a favore della Brexit.
RispondiEliminaLitigare con l'Europa non andava bene, come pure spendere fino ad arrivare a un deficit del 2,4 per cento. Per settimane editorialisti e professori in cerca di notorietà ci hanno spiegato gli errori del governo sovranista, calcolando in miliardi e miliardi i danni già provocati dalla politica irresponsabile del duplex Matteo Salvini-Luigi Di Maio. E adesso?
RispondiEliminaMaurizio Belpietro
Il professore Savona il piano per uscire quasi indenni dall'euro dittatura ce l'ha, ma lo deve firmare Mattarella in ultima istanza, anche contro il voto favorevole del parlamento, lo stesso Mattarella che non lo ha voluto alle finanze perché non piace agli amici suoi.......la politica irresponsabile l'hanno fatta i 4 governi precedenti, soprattutto il penultimo, adesso dobbiamo pagare salato per tutti, che poi se si eliminassero veramente le province + i fancazzisti parassistatali e si diminuisse il numero dei parlamentari, scandaloso, il doppio di quelli USA, il deficit sarebbe risolto da un pezzo, ometto i bonus e tutti i privilegi di casta.......vediamo che succederà a maggio......la Germania mai ha pagato per le guerre perse e mai lo farà....
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/290748921787716/UzpfSTE2MjMzOTgyMzE6Vks6MTA4NzE3MzY3MTQ2MTI4MQ/
RispondiEliminaConferenza stampa al termine del Consiglio europeo e dell'Euro Summit di Bruxelles
RispondiEliminaRealismo e sangue freddo, per il bene dell'Italia, questo occorre soprattutto. E niente calcoli elettorali
Pensare che il Deficit "si sarebbe risolto da un pezzo" se avessimo davvero abolito le Province e dimezzato il numero dei parlamentari, significa, a mio avviso, non rendersi conto dell'effettiva portata dei problemi. I risparmi ottenuti da questi tagli sarebbero stati gocce nel mare. Con questo, non voglio dire che non si sarebbero dovuti fare. Un taglio decente a tutte le pensioni sopra un certo livello, hanno scritto i giornali, avrebbe apportato risparmi per circa mezzo miliardo. Il deficit dell'INPS di quanto è? Una seria lotta agli sprechi, e senza licenziare nessuno, ci farebbe molto probabilmente risparmiare alcuni miliardi di euro. Ma chi la fa? Se ne parla da tanto.
E adesso che si fa? Ci si chiede. Tutti sfottono il governo, dopo i proclami, hanno buon gioco. Pare (secono il Giornale) che l'intoppo finale sia costituito dalla Germania, preoccupata dalla salviniana quota 100, che provocherebbe una spesa nettamente più ampia di quella preventivata dal nostro governo. I tedeschi chiedono una limatura a questa quota, sembra.
Concedendola, non direi che Salvini perderebbe la faccia. Si arrenderebbe alla forza maggiore, che è sempre quella dei mercati (dietro Bruxelles). Siccome la politica da sempre è un do ut des, potrebbe anche ottenere qualcosa in cambio di una "limatura" a quota 100, p.e. maggior libertà d'azione contro l'immigrazione clandestina. Lo dico come esempio.
In ogni caso, un politico di razza, uno statista, non si cura dei lazzi e dei cachinni della folla, per sua natura vile e portata ad infierire, quando si è messo in una situazione sbagliata e pericolosa, dalla quale deve assolutamente uscire, per il bene comune, per il bene dell'Italia (e per poter continuare l'esperimento di governo in corso, che ha avuto finora alcuni aspetti molto positivi, come sappiamo).
Z.
21:25 - 23:15 Venere nera
RispondiElimina23:15 - 01:20 Scambisti
01:20 - 02:05 La cultura del sesso
02:05 - 03:15 Le ragazze di Phnom Phen
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Questa e' la cul-tura che si propala attraverso i mezzi di comunicazione e questa e' solo una tv (cielo tv) ,dopo tutta 'sta cul-tura certo che non ti ricordi manco una poesia , direi che i neuroni sono tutti abbrustoliti . Altro che censura ci vorrebbe! Ci vorrebbe la blindatura ermetica dei pornocervelli , dovrebbero fare la ruggine !
Qu’on le veuille ou non, le totalitarisme islamique a été importé via l’immigration et ses conséquences. Il a été diffusé et sponsorisé par les États islamiques « amis » que nous laissons saper les fondements de nos sociétés sur notre propre sol.
RispondiEliminahttps://decodeurs360.org/international/comment-fabrique-t-on-des-jihadistes/
RispondiEliminaLa cul-tura da proibire
ma perché i governi non chiudono i siti pornografici su internet, tanto per cominciare a ripulire l'ambiente? Quelli "legali" ospitati da Google e Youtube, che ci fanno sopra miliardi di dollari di guadagni? Per paura di violare la libertà di espressione? Ma qui non si violerebbe nessuna libertà di espressione, dal momento che la libertà di corrompere il prossimo, a fini di lucro, non può esser ammessa tra le legittime "libertà di espressione".
DA DIE WELT
RispondiEliminaSotto il titolo: Der Migrationspakt – eine Einladung an alle? (Il Patto sulle migrazioni – un invito per tutti?) il direttore Stefan Aust e il giornalista Helmar Bűchel nel loro ampio contributo evidenziano tra l’altro i gravi pericoli per la libertà di stampa prospettati in certe esortazioni agli Stati a negare “finanziamenti pubblici o sostegno materiale” ai media che “sistematicamente” criticano la politica immigratoria promovendo “intolleranza, ostilità verso lo straniero, razzismo, altre forme di discriminazione” (NdR: ma chi decide se un articolo è “intollerante”? Chi non sopporta le critiche, pur ragionate, a certe politiche immigratorie? Vogliamo tornare alla censura sovietica, magari in salsa buonista-cattofluida?).
E poi ancora:
. "Il Patto di fatto estende i diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati di guerra, a tutti coloro che, per ragioni economiche - comprensibili - lasciano i loro Paesi d'origine e cercano fortuna nelle regioni ricche del mondo, specialmente in Europa"
. “Il Patto parifica usi, costumi, diritto, comprensione della democrazia, relazioni culturali e sociali dei migranti a quello dei Paesi ospitanti. Sottovaluta cioè (…) la realtà dell’odierna immigrazione con tutte le sue ombre” .
. “Il Patto è un invito agli Stati di origine dei migranti a risolvere i loro problemi interni di disoccupazione, carenza di alloggi, diritti umani, crescita della popolazione, scarsità di divise ecc… attraverso l’esportazione di una parte della loro popolazione. (…) E’ un programma inedito di immigrazione senza confini, un invito per tutti”.
Mic, e gli altri:
RispondiEliminaNON ascoltate TG, RAI, Mediaset, La Sette, Sky, ecc., che ogni giorno, ogni minuto, riferiscono poco e male ciò che fa, o non fa, farebbe, o non farebbe, il governo giallo-verde, e. He minuto per minuto mettono in campo un “battage” di propaganda, un fuoco di fila di “disinformacija”, da far invidia alla TASS,Pravda e media comunisti simili- del resto loro “padri spirituali”. Manco all’epoca di Silvio, una cosa così !
Per farsi un’idea, bisogna solo attenersi alle dichiarazioni ufficiali, ai voti in Parlamento, alle decisioni prese in Consiglio dei Ministri.
Altrimenti, non se n’esce più.
Salvini sta zitto, perché la crisi di governo è dietro l’angolo, e NON ci si può permettere di andarci ORA, con Mattarella che ha sicurmente sempre in tasca la lista dei “tecnici” da chiamere alla bisogna.
Stringere i denti, far passare la legge di bilancio, ed andare avanti così almeno fino alle Europee. Poi,a voti contati, si vedrà.
http://secretnews.fr/2018/12/19/pacte-marrakech-eglises-transformees-mosquees/
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