Questa è la sinistra, bellezza... Di seguito troverete un altro articolo con ulteriori osservazioni e in chiusura una notizia: sulla tv marocchina, un tutorial insegna come truccarsi per coprire le botte dopo le violenze. In altre parole come inserire la mostruosità nel quotidiano, che purtroppo rischia di diventare anche il nostro se persino le femministe continuano a tacere e non si pongono argini non solo legali ma anche culturali, ma prima di tutto spirituali, all'islamizzazione.
Presentato come "esperto in mediazione familiare". L'analista: "Insegnava in tv come far obbedire le mogli"
Mentre tutta la sinistra si schiera compatta contro il Congresso della Famiglie di Verona, la star dell’«evento più atteso dell’anno» è l’imam che – bastoni in mano – insegnava come si educano davvero le mogli. Accade a Milano, l’«avamposto di civiltà» come dice il sindaco Beppe Sala, un arretrato travestito da progressista.
«Fiera della speranza», si chiama. Gli organizzatori, di «Islamic Relief», ne parlano da settimane e ovviamente era stata annunciata da tempo anche la presenza di «ospiti internazionali», sapientemente tenuti un po’ nascosti per creare suspence. Chi siano i grandi ospiti di Milano lo spiega uno dei massimi esperti di radicalismo islamico, Lorenzo Vidino, direttore del programma di ricerca sull’estremismo della George Washington University, che interpellato dal Giornale spiega:
«Di uno dei partecipanti, Al Mutawa, si può trovare in rete un video in cui insegna che la moglie non va picchiata con bastoni pesanti, ma con mano leggera, per farle capire chi comanda. Mourou invece – prosegue il super esperto – è il leader spirituale di Al Nahda, sostanzialmente la versione tunisina dei Fratelli Musulmani, e Rajab Zaki è l’imam della moschea di Finsbury Park, considerato l’epicentro dei Fratelli Musulmani inglesi. E il tutto è organizzato da Islamic Relief, associazione controversa, indicata nella black list dell’antiterrorismo negli Emirati Arabi, vietata in Egitto e Israele. Il fondatore (Hany al Banna) sarà presente a Milano, dove Islamic Relief ha un ufficio».
Islamic Relief, ne va dato atto, ha smentito in passato legami coi Fratelli musulmani. Certo, le immagini dell’imam che mostra puntigliosamente i bastoni discettando del comportamento delle donne mettono in imbarazzo non poco. Anche perché gli organizzatori della Fiera della Speranza presentano Jasem Al Mutawa, come «esperto in mediazione familiare ed educazione dei figli». Ma anche gli altri ospiti, a dire il vero, qualche imbarazzo lo creano. Lo stesso Zaki è stato definito un predicatore d’odio e accusato di sostenere i movimenti fondamentalisti contro Israele.
«La guerra santa islamica – le sue parole ricordate allora – è un obbligo imprescindibile per tutti i musulmani e le musulmane da espletare in tutti i modi, sacrificando la propria vita o con il denaro, la parola o il cuore».
Inoltre, questa non è certo la prima volta che a Milano si segnala la presenza di personaggi espressione dell’area più oscurantista dell’islam. Alcuni hanno anche assunto incarichi di rilievo, o sono stati protagonisti di episodi clamorosi. Il video di Al Mutawa di cui parla anche Vidino risale al 2013. E in quello stesso anno un’altra «star» di un altro evento importante, in quel caso religioso, fece molto discutere in città. Era la festa di chiusura del Ramadan all’Arena civica e l’ospite d’onore era il «sapiente» Riyad Al Bustanji, imam giordano che – si scoprì proprio in quei giorni – aveva rilasciato un’intervista in cui inneggiava al «martirio» religioso dei bambini.
- Fonte
Sulla rete televisiva nazionale 2M “Sabahiate”, un programma al femminile, ha mostrato alle donne il make up adatto per camuffare i segni
La conduttrice del tutorial prova a superare il primo imbarazzo ma tira dritto verso l’obiettivo spiegando dettagliatamente come camuffare il volto martoriato dalle botte, con tanto di modella prestata per l’occasione e i migliori ingredienti, cipria e altro, per far entrare la mostruosità della violenza in un fatto quotidiano.
Rendere normale l’orrore e con semplicità - come fosse un evento della quotidianità - introdurlo in uno dei programmi televisivi più seguiti è stato uno shock per il pubblico che nel giro di poche ore ha denunciato l’accaduto sui social network, trasformandolo in vero e proprio caso e obbligando la rete televisiva a scusarsi. Basterà? Al pubblico marocchino no e infatti è già partita una petizione online che chiede all’autorità sulle telecomunicazioni marocchine di prendere dei provvedimenti contro 2M.
E’ molto probabile che il caso si sgonfi tra qualche giorno, ma è davvero significativo nel suo insieme perché accade su un programma al femminile quindi per voce e volti femminili, in uno dei canali 2M più all’avanguardia nella comunicazione marocchina; e accade in Marocco, dove la lotta contro la violenza sulle donne e il lavoro che si sta portando avanti ormai da anni per l’emancipazione femminile sono tutt’altro che banali. Ma evidentemente la strada è ancora molto lunga e a doverla percorrere in salita sono soprattutto le donne che in questa occasione - rappresentando la violenza come un fatto di quotidianità - non sono uscite di certe vincenti. - Fonte
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L'imam insegna a picchiare le donne, ma la sinistra fa la guerra ai pro life
Scena muta sull'islamismo misogino a Milano. Per Pd e compagni il pericolo sono i cattolici
Scena muta. Soltanto nel centrodestra si parla dell'imminente arrivo a Milano dell'imam che spiegava in tv quando pestare le donne.
A sinistra silenzio totale. Il sindaco Beppe Sala, che parla un po' di tutto, non ha detto una parola, nonostante sia stato chiamato in causa dall'assessore regionale Pietro Foroni. E non risultano prese di posizione di un solo esponente del Pd. Dov'è la sinistra? Dove sono le femministe? Perché a nessuno sembra interessare che nella Milano «avamposto di civiltà» arrivi un altro oscurantista, l'imam che spiega quando è lecito pestare le donne, l'ennesimo fautore di una visione letteralista e (quindi) disumana della religione?
La sinistra si auto-rappresenta come moralmente impegnata per l'integrazione. Ma di quale integrazione si parla? A Milano ci sono 200mila immigrati, la metà circa sono donne, molte provengono da Paesi arabo-musulmani, eppure non interessa la diffusione di un'ideologia misogina che propugna un'idea arcaica di sottomissione della donna al punto di arrivare alle percosse?
Dove sono le femministe che l'8 marzo hanno imbrattato la statua di Indro Montanelli rimproverandogli chissà quali vicende di 85 anni fa?
Che domande. La risposta è presto data: hanno altre priorità, hanno priorità esclusive, per ragioni ideologiche. L'8 marzo il movimento «Non una di meno» ha proclamato uno sciopero per le donne e in cima ai pensieri delle femministe c'era «la destra», o il «neoliberismo». Il problema dei problemi per le donne nel mondo, a loro avviso, è il neoliberismo, non l'integralismo, il tribalismo e la teocrazia. E se integralismo c'è, è solo quello cattolico, mica l'islamismo militante che in tanti Paesi del mondo opprime (anche) le donne.
Per la sinistra e per queste femministe è il presunto «integralismo» cattolico il pericolo. Le molte e quotate esponenti del Pd presenti nelle istituzioni, dalle Zone al Parlamento europeo, per questo sono mobilitate, questo soltanto vedono, o fanno di vedere. É la guerra al congresso mondiale delle famiglie di Verona che assorbe le loro energie, tutte le energie. Per l'assessore Piefrancesco Majorino l'imbarazzo era stare nello stesso partito con una cattolica tradizionalista come Paola Binetti. E la consigliera Sumaya Abdel Qader non ha niente da ridire su quell'imam?
Le priorità e i pericoli sono altri per la sinistra. In Zona 3 (Pd) hanno approvato un bando che esclude espressamente le associazioni impegnati in iniziative di contrasto della legge 194. Qualche anno la sinistra protestava per l'Ambrogino d'oro a Paola Bonzi, la fondatrice del Cav che, senza fare discorsi o teorie, ha aiutato 22mila donne, le ha aiutate a diventare madri di 22mila bimbi. Certo, è Paola Bonzi che va fermata no? Mica un imam che spiega quando le moglie possono essere pestate. Forse con gli occhiali dell'ideologia si vede il mondo alla rovescia.
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Sulla tv marocchina, un tutorial insegna come truccarsi per coprire le botte dopo le violenzeSulla rete televisiva nazionale 2M “Sabahiate”, un programma al femminile, ha mostrato alle donne il make up adatto per camuffare i segni
La conduttrice del tutorial prova a superare il primo imbarazzo ma tira dritto verso l’obiettivo spiegando dettagliatamente come camuffare il volto martoriato dalle botte, con tanto di modella prestata per l’occasione e i migliori ingredienti, cipria e altro, per far entrare la mostruosità della violenza in un fatto quotidiano.
Rendere normale l’orrore e con semplicità - come fosse un evento della quotidianità - introdurlo in uno dei programmi televisivi più seguiti è stato uno shock per il pubblico che nel giro di poche ore ha denunciato l’accaduto sui social network, trasformandolo in vero e proprio caso e obbligando la rete televisiva a scusarsi. Basterà? Al pubblico marocchino no e infatti è già partita una petizione online che chiede all’autorità sulle telecomunicazioni marocchine di prendere dei provvedimenti contro 2M.
E’ molto probabile che il caso si sgonfi tra qualche giorno, ma è davvero significativo nel suo insieme perché accade su un programma al femminile quindi per voce e volti femminili, in uno dei canali 2M più all’avanguardia nella comunicazione marocchina; e accade in Marocco, dove la lotta contro la violenza sulle donne e il lavoro che si sta portando avanti ormai da anni per l’emancipazione femminile sono tutt’altro che banali. Ma evidentemente la strada è ancora molto lunga e a doverla percorrere in salita sono soprattutto le donne che in questa occasione - rappresentando la violenza come un fatto di quotidianità - non sono uscite di certe vincenti. - Fonte
Mi sarebbe piaciuta una pur delicata ed educata riprovazione e presa di distanza dell'Arcivescovo Mons Delpini nella cui Diocesi è avvenuta la trasmissione. Attesa inutile. O almeno dell'Ufficio addetto al Dialogo interreligioso della Curia, ma evidentemente era solo un mio sogno, per di più di un povero illuso, intollerante e contrario al dialogo, tradizionalista. Forse anche fascista. Peccato. Li vedrò comunque ai tavoli del prossimo Ramadan. Non mi resta che constatare, amaramente, il defilarsi meschino di Pastori che in realtà sono dei mercenari.
RispondiEliminaLoro hanno assorbito con il latte materno la loro "identita'" e non gliene importa niente di cosa pensino gli altri e la affermano . Siamo noi cattolici che abbiamo perso la nostra " identita' ", la nostra cultura relativista ci ha rammollito e ci invita a nasconderci come se noi fossimo arroganti , dittatori , non ecumenici ....
RispondiEliminaSe lo fanno a casa loro , per quanto mi riguarda , sono solo fatti loro . Se lo fanno a casa nostra in maniera così (passatemi il termine) "spudorata" vuol dire ( ma questo gia' lo sappiamo ) che la magistratura , la politica , ecc. ecc glielo lascia fare...
"Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente ...
https://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/abbiamo-detto-gli-editoriali/se-la-fede-non-diventa-cultura
Se noi lasciamo che si abbandoni la nostra cultura frutto di una Fede fatta da tanti anelli di una lunghissima catena che parte da Nazareth ...e' perche' si vuole che altri idoli ne occupino il posto .
Non è difficile immaginare che questo è solo l’inizio per mettere a tacere chiunque non si inginocchia al pensiero unico. Dal nazionalismo e suprematismo bianco passeranno a censurare chi considera la famiglia naturale l’unica vera famiglia, a chi è antiabortista, a chi è contro l’utero in affitto ecc ecc....
RispondiEliminahttps://www.adhocnews.it/facebook-al-bando-il-nazionalismo-bianco-saranno-vietati-tutti-i-post-dai-contenuti-suprematisti/
RispondiEliminaAl di là della retorica
Le donne musulmane hanno finora subito questa situazione d'inferiorità perché la ritengono
anche loro, evidentemente, fondata sul Corano, ritenuto parola di Allah. Il
Corano autorizza in effetti a disciplinare la moglie, anche con le cattive.
Un conto però è la teoria, un conto la pratica. Bisognerebbe vedere quanto
venga effettivamente applicata questa prassi, del tutto inaccettabile. Anche
san Paolo dice che la moglie deve essere sottomessa al marito, non autorizza
però quest'ultimo a picchiarla. Anzi, ricorda all'uomo che anch'egli "viene
dalla donna", che quindi va rispettata e trattata con onore, in quanto sposa
e madre, il che significa attribuirle dignita`e autorità nella famiglia.
Ma, al di là della retorica sulla emancipazione e l'uguaglianza femminile, imperversante
in Occidente, la verità è che le donne oggi, in Occidente, in generale perché ci sono
sempre le eccezioni - le donne sono detestatissime dagli uomini, che le considerano
arroganti, invadenti, sboccate, bugiarde e lascive all'estremo, insomma piene di tutti i vizi. Però gli uomini non hanno il coraggio di mettere le donne in riga, vili come sono diventati. Forse perché bisognerebbe "menarle"? Vista l'ultima gazzarra femminile in Parlamento, per lo stralcio del c.d. "porn revenge"?
Credo che molti sarebbero contenti di farsi musulmani, se non altro per poter finalmente
sistemare a dovere le donne, calmandone il sempre più accentuato isterismo a schiaffoni, giustificati dalla religione, che si vuole di più?
Noi cerchiamo di combattere l'islam corrompendogli le donne con l'ideologia dell'emancipazone, sessuale e non. Loro, all'opposto, attirano gli uomini in Occidente, con l'immagine di una società autoritaria, finalmente misogina, fondata sulla forza.
Chi prevarrà? Ai posteri l'ardua sentenza...
O
Ritirati 600 bambini dalla scuola elementare !!
RispondiEliminaQuesto dovrebbero fare i papa' e le madri orgogliosamente cattoliche , orgogliose di seguire l'Unica Verita', altro che hallowen , le zucche e quant'altro...Mah ! Dal "vietato vietare" si e' man mano passati al " diritto di avere ogni vizio possibile " e pure ben illustrato per filo e per segno perfino sui quotidiani del mattino in modo da aggiornarsi durante la colazione .
Papà Abdul Ma, 46 anni : “Questo è un lavaggio del cervello. “Portiamo qui i nostri figli in modo che possano lavorare come avvocato o insegnante, non essere istruiti sull’essere gay o lesbiche”.
https://www.birminghammail.co.uk/news/midlands-news/lgbt-row-schools-plea-parents-15911686
Per O. 28 marzo 2019 22:09
RispondiEliminaRitengo che nessuno voglia che la questione sia menare o non menare , il punto (per me )e' ristabilire l'ordine dato da Dio che e' la Somma Autorita' in Cielo e che ha dato : al padre di famiglia , al Papa , al Presidente della Repubblica , al Re , al...al...di essere l'autorita' in terra e di poterLo rappresentare . Questo per noi . Per quanto riguarda gli altri popoli , che ognuno arrivi alla cosiddetta democrazia secondo i propri tempi e la propria cultura . La nostra responsabilita' di cattolici e' di farci vedere coerenti con quel che professiamo , praticanti , amorevoli gli uni con gli altri e forse... saranno incuriositi di conoscere Gesu' e cosa insegna e perche' ci attrae tanto . Il nostro compito e' fargli intravvedere quanto e' desiderabile stare dalla parte dell' Unica Verita' .
S.Paolo dice che la donna deve essere amata , rispettata,onorata , ecc?
E' vero perche' nell'altra/nell'altro alberga Gesu' , ma lo dice San Paolo gia' cristiano , dopo il percorso di conversione , NON il Saulo ancora non convertito che presenziava alla lapidazione di Stefano . Tra l'altro S.Paolo ha anche raccomandato alla donna di coprirsi il capo durante l'azione liturgica come segno di sottomissione alla Prima Autorita' che e' Dio .
Oggi e' Venerdì ed a maggior ragione questa domanda e' rivolta a me : " Gesu' , quante volte Ti ho fatto sfigurare ?"
RispondiElimina"O Signore, fa’ che la mia condotta sia tale da procurarTi gloria ed attirare molte anime al Tuo amore."
Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 – 1953).
https://cordialiter.blogspot.com/2019/03/lapostolato-dellesempio.html
RispondiEliminaOT
Dichiarazioni allucinanti del "governatore" Zaia sulla Giornata della Famiglia.
Riportata dal Corriere della Sera di oggi:
"Considero una patologia l'omofobia".
I sani sarebbero dunque i veri malati? sani sono infatti quelli
che, affidandosi al buon senso e alla recta ratio,
considerano il vizio contro natura alla stessa maniera di
san Paolo: una "turpe passione" dalla quale bisogna difendere la
società? O, se non si vuole affidarsi al Nuovo Testamento, alla
maniera di Platone, nella sua ultima e incompiuta opera, Le Leggi:
un disordine temerario: "..bisogna riconoscere che tale piacere
[sessuale] sembra esser stato attribuito dalla natura al
genere femminile e a quello dei maschi in quanto far loro si
uniscono per la generazione, ma l'unione dei maschi coi maschi o delle
femmine con le femmine è contro natura, atto temerario creato fin da
principio da disordinato piacere".
Z.
Ambiguità dei politici a parte, c'è una questione da chiarire sul congresso di Verona: è una manifestazione politica per il supporto alla famiglia tradizionale e non è focalizzata sulla morale cattolica. Dunque non ci possiamo aspettare delle lezioni di catechismo.
RispondiEliminaPS Sul piano politico, molto peggio è stato Salvini quando ha detto che i diritti acquisiti non si toccano.
QUESTO o LO FANNO FUORI.... O lo emarginano o viene fuori un casino estremo.... Vedremo .... Almeno uno che ha detto cose sensate..... (ndr)
RispondiElimina“Alla radice del crollo dell’Occidente, c’è una crisi culturale e identitaria [...]. Questa auto-asfissia conduce naturalmente a una decadenza che apre la porta alla barbarie.
Sono scandalizzato da tutti quegli uomini che muoiono in mare, a causa dei traffici umani, degli ambienti mafiosi e della schiavitù organizzata.
Resto perplesso di fronte a questi migranti senza documenti, senza progetti, senza famiglia.
Pensano di trovare qui il paradiso terrestre?
Se è bene aiutarli, credo che sia bene farlo a casa loro, nei loro villaggi, presso le loro tribù.
Non si possono accogliere tutti i migranti del mondo[...].
La Chiesa non può cooperare con questi traffici umani che sembrano una nuova edizione della schiavitù. Trovo scandaloso che si usi la Parola di Dio per giustificare tutto ciò“. [...]
Vedete che siete invasi dall’Islam: ed essi vogliono islamizzare il mondo intero”.
Cardinale africano Robert Sarah
Magari Sarah prendesse la guida del "piccolo resto", dei pochi veri cattolici rimasti in circolazione; prima, però, dovrebbe dire pane al pane e vino al vino, cioè chiamare apostati, eretici e traditori i chierici modernisti, usurpatori di tutte le sedi cattoliche, dalla prima in giù. Forza eminenza, aspettiamo lei, L.J.C. !
Elimina
RispondiEliminaFinalmente un cardinale che rompe il muro d'omertà pretesco sullo
scandalo della c.d. "immigrazione", la quale altro non è che
un'invasione musulmana di massa, in corso da molti anni, organizzata
con la complicità dei governanti laici ed ecclesiastici del fu Occidente
cristiano.
O.
Attacchi a Londra, quattro persone accoltellate alle spalle.
RispondiEliminaL'aggressore non è stato preso e non si sa chi sia, ma è già stato definito un depresso.
http://www.imolaoggi.it/2019/03/31/attacchi-a-londra-quattro-persone-accoltellate-alle-spalle/