Apprendiamo da Le Salon beige una novità a proposito della Commissione Ecclesia Dei recentemente abolita e trasformata in una sezione della Congregazione per la Dottrina della Fede al fine di continuare "l'opera di vigilanza, promozione e supervisione".
Papa Francesco oggi ha nominato funzionario di questo dicastero l'arcivescovo Patrick Descourtieux che è stato a lungo collaboratore della Pontificia Commissione Ecclesia Dei (vi era stato assegnato nel 2010) e dunque la conosce bene.
Descourtieux, ordinato nel 1986, è stato a Roma presso la Segreteria di Stato dal 1989 per 10 anni. Poi è tornato a Parigi. Eccellente organista, ha suonato a San Luigi dei Francesi per 5 anni. Già rettore di Trinità dei Monti, ha insegnato all'Augustinianum.
Specialista in patrologia, ha insegnato presso la Facoltà di Notre-Dame. Ciò che ci fa ben sperare è che ha una buona conoscenza della liturgia tradizionale ed è venuto incontro a chi ama questa liturgia:
- a Roma ha aperto la Chiesa di Trinità dei Monti ai fedeli romani che volevano celebrare il Triduo pasquale secondo il Rito Antico;
- a Parigi, era uno dei delegati diocesani per la celebrazione in Rito Antico a seconda delle necessità.
...un passo a destra...
RispondiEliminaAnche un orologio irrimediabilmente rotto segna l'ora giusta 2 volte al giorno.
RispondiEliminaGrazie per questa battuta molto elegante e significativa
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RispondiEliminaUn homme comme Descourtieux, qui a été ordonné en 1986, et qui est donc né vers 1960-1961, ne sait pas, ne peut pas savoir ce que c'est que la liturgie traditionnelle de l'Église. Il ne peut en avoir qu'une connaissance abstraite, notionnelle, "archéologique", quel que soit l'"intérêt" ou la "curiosité" qu'elle lui inspire. Il faut en effet être né et avoir grandi dedans pour savoir ce que c'est que la vraie liturgie romaine. C’est ainsi.
Rappelons que l'un des principaux destructeurs de la liturgie traditionnelle, le père Louis Bouyer, était un "converti", ex-pasteur luthérien. La substitution de l'autel par une table, les théories filandreuses selon lesquelles "la célébration eucharistique" n'est pas d'abord un sacrifice, un acte de propitiation, mais un "partage", une confraternisation, etc., c'est lui, avec son ami belge dom Lambert Beauduin, qui les a d'abord théorisées. Bugnini n'a fait qu'en tirer, bêtement, les conséquences.
Sur la fin, face au désastre, Bouyer a voulu prendre ses distances, mais le mal était fait. Comme Guillaume II, il répétait partout : “ Je n’ai pas voulu cela. “ Trop tard…
Tout cela, au fond, c'est du luthéranisme. Quand on comprend cela, on comprend mieux pourquoi Bergoglio, très logiquement, a intronisé une statue de Luther au Vatican et pourquoi certains “théologiens” vous disent maintenant que le grand (et finalement le seul) tort de Luther, c’est d’avoir eu raison cinq siècles trop tôt…
Vatican II, c'est le triomphe posthume de Luther.
Louis Bouyer (Parigi, 17 febbraio 1913 – Parigi, 22 ottobre 2004) è stato un presbitero e teologo francese appartenente alla Chiesa cattolica. Partecipò in qualità di consultore ai lavori del Concilio Vaticano II. Prima della sua conversione al Cattolicesimo nel 1939 era stato ministro luterano.
RispondiEliminaÈ noto per il suo contributo scientifico nell'ambito della spiritualità e la storia del Cristianesimo. Insieme all'allora cardinal Joseph Ratzinger, fu co-fondatore della rivista internazionale Communio. Fu scelto dal romano pontefice come parte del gruppo costitutivo della Commissione Teologica Internazionale nel 1969.
segue su wikipedia
https://www.hommenouveau.fr/2817/religion/mgr-descourtieux-en-charge-du-continent--tradition--a-la-congregation-de-foi---un-signe-vers-la-fsspx--.htm
RispondiEliminaLa Persona giusta al Posto giusto. Persona a me molto cara e mio punto di riferimento oltre ad essere stato il fondatore della Cappella Ludovicea
RispondiEliminaIldebrando Mura