Nella nostra traduzione da LifeSiteNews, riportiamo le parole di un pastore attento e presente, che purtroppo sono mancate dal Soglio, che ha taciuto per molte ore per poi esprimere un messaggio striminzito, più formale che spirituale, deludente per chi si aspettasse edificazione e conforto. E con la solita fissa del pluralismo: “...Questa catastrofe ha gravemente danneggiato un edificio storico ma sono cosciente che ha anche colpito un simbolo nazionale caro al cuore dei parigini e dei francesi, nella diversità delle loro convinzioni....” [vedi].
Il devastante incendio che ha gravemente danneggiato la Cattedrale di Notre Dame a Parigi è un "riflesso emblematico" degli "attacchi alla bellezza infinita della fede da parte dei gravi peccati e dei crimini dei nostri giorni" ha detto un importante cardinale.
Martedì mattina, in un commento a LifeSite, il cardinale Raymond Burke si è dichiarato "profondamente rattristato dalla massiccia distruzione per effetto del fuoco di ieri alla magnifica cattedrale di Notre Dame a Parigi".
Lunedì sera, mentre i cattolici entrano nella Settimana Santa e celebrano i misteri centrali della Redenzione - la Passione, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo - il mondo ha osservato con orrore il cuore dell'adorazione della Francia, la "figlia maggiore della Chiesa", inghiottito dalle fiamme.
"Davanti a un evento così tragico", ha detto il Cardinale Burke, "mi unisco alla preghiera con i devoti cattolici di Parigi, della Francia e di tutto il mondo, per i quali la Cattedrale di Notre Dame è un'espressione vivente della nostra profonda fede in Dio e del nostro ardente amore per lui. "
Mentre molti hanno notano che Notre Dame è un monumento emblematico per l'intera nazione francese, il card. Burke ha sottolineato che "per i cattolici, le chiese non sono monumenti ma sono la casa di Dio, in cui si incontra veramente e concretamente il paradiso". "A causa dell'amore incommensurabile e incessante di Dio per noi nella Chiesa, le chiese sono anche la Casa della Chiesa". "Per questa ragione", ha proseguito il porporato, "i fedeli del XII secolo hanno impiegato solo i materiali più belli e duraturi nella costruzione della Cattedrale, che sarebbe dovuta durare attraverso i secoli fino alla venuta di Nostro Signore alla fine dei tempi".
Il card. Burke ha poi ricordato la visita apostolica di Papa Benedetto XVI in Francia dieci anni fa.
"Nella sua omelia per i vespri nella splendida cattedrale di Notre Dame a Parigi, il 12 settembre 2009", ha detto, "Papa Benedetto XVI ha reso omaggio alla cattedrale quale 'inno vivente di pietra e luce in lode di quell'evento, unico negli annali della storia umana: la Parola eterna di Dio che entra nella nostra storia nella pienezza dei tempi per riscattarci mediante l'offerta di Sé nel sacrificio della Croce".
"La Cattedrale di Notre Dame è davvero un inno di lode al Mistero dell'Incarnazione di Dio, il Figlio nel seno della Beata Vergine Maria", ha aggiunto il cardinale.
Ha anche notato il potere della bellezza di Notre Dame per convertire i cuori degli uomini.
"È doveroso ricordare che fu nella stessa cattedrale che il poeta Paul Claudel (1868-1955) ebbe una singolare esperienza della bellezza di Dio, durante il canto del Magnificat mentre partecipava ai Vespri nel Natale del 1886", ha detto. "La sua singolare esperienza in quella notte di Natale lo ha portato alla conversione alla fede cattolica".
"Non dovrebbe sfuggirci che la via pulchritudinis, la via della bellezza, è il mezzo più importante e insostituibile per annunciare Dio ad una cultura caratterizzata dal secolarismo e dal materialismo", ha dichiarato il Cardinale Burke, fondatore del Santuario Mariano di Nostra Signora di Guadalupe nella diocesi di La Crosse.
Parlando al simbolismo di Notre Dame travolta dalle fiamme la scorsa sera, il cardinale ha detto: "Osservando la Cattedrale di Notre Dame devastata dal fuoco di ieri, uomini e donne di fede sono portati a considerare gli attacchi all'infinita bellezza della fede a causa dei peccati e crimini gravi dei nostri giorni ". "Ciò per la cui costruzione sono occorsi decenni di lavoro accurato e d'eccellenza è stato distrutto nel giro di poche ore."
"L'evento di ieri", ha proseguito, "è una riflessione emblematica quanto sia distruttiva la ribellione dell'uomo contro la bellezza, la verità e la bontà con cui Dio ha creato noi e il nostro mondo e ha redento noi e il nostro mondo attraverso l'Incarnazione Redentrice del Suo Figlio unigenito, lo stesso evento celebrato nell'edificare la Cattedrale di Notre Dame ".
Il Cardinale Burke ha quindi ricordato "con profonda gratitudine" il "grande privilegio" che gli è stato accordato dal Cardinale André Vingt-Trois, allora Arcivescovo di Parigi, di celebrare nella cattedrale di Notre Dame una Messa Pontificale domenica 27 settembre 2015. "Il ricordo dell'offerta della Santa Messa in un edificio così capace di infervorare gli animi non mi abbandonerà mai". "Tutto ciò che riguarda la Cattedrale indica il grande Mistero della Fede celebrato nella Santa Messa".
Il Cardinale Burke ha concluso dicendo: "Con i devoti cattolici di Parigi, della Francia e della Chiesa universale, prego che imitando la fede, la speranza e l'amore sacrificale di coloro che per primi hanno costruito la Cattedrale di Notre Dame, potremmo tutti unirci nel ripristinare ciò che è stato perso a causa del fuoco di ieri ".
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/la-chiesa-brucia-nellodio/
RispondiElimina@repubblica
RispondiEliminaIncendio della cattedrale di Notre Dame, la Waterloo dell'idea di nazione https://larep.it/2ImZSsS
Titolo ignobile,degno di una banda di sgarruppati ex-sessantottini mantenuti da un ricco italiano trasferito in Svizzera per pagare meno tasse e farli sentire tutti di sinistra anche se sono dei rozzi liberisti-progressisti.
Non tutti hanno incondizionatamente sottolineato la bellezza di Notre Dame di Parigi, infatti hanno parlato di monumento con molti pregi certo, ma monumento, lì da secoli e secoli, diventato familiare per i parigini, per i francesi,per gli europei, per le moltitudini e moltitudini di ogni provenienza.
RispondiEliminaRicordo una massima( già da me citata altrove) di W.Benjamin, che ora non ritrovo e cito a memoria nell'essenziale, nella critica d'arte molte opere vengono valutate in maniera non giusta, non per ignoranza dell'arte ma, causa la propria morale. Credo che sia per lo sforzo diuturno che i cattolici impiegano nel migliorare i loro costumi, le loro azioni, i loro pensieri, la loro Fede che, se tali sono stati e si sforzano rimanere, acquisiscono una sensibilità in più, una capacità affinata, di intendere il bello, cioè quella sensibilità che poggia sulla morale cattolica. Quindi se noi definiamo Notre Dame di Parigi bellissima, è anche perché una certa sensibilità ci consente di vedere non solo il lavoro umile e sapiente dei nostri padri ma, lega il loro cattolico sforzo morale di ieri al nostro di oggi, tesi loro e noi insieme verso la Santa Madre e la Santa Trinità.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Cardinal Ruini, oggi su LNBQ, non può concludere il suo discorso che facendo riferimento ad "un fondamentale criterio di indirizzo e di orientamento per la nostra vita e le nostre scelte" che era comune al contadino come al grande intellettuale. Che cosa era quel fondamentale criterio di indirizzo e di orientamento? Era quello desunto dal Catechismo di San Pio X e quotidianamente vissuto nello sforzo di piacer a Dio, di lodarlo, di ringraziarlo, di adorarlo degnamente. Fu, era ed è questo sforzo quotidiano, di imitare il Signore nostro, che purifica ed affina le capacità di ognuno di noi, anche quella di poter vedere quello che altri non vedono.
....
RispondiEliminail vedere la cattedrale di Notre Dame de Paris invasa dalle fiamme e che lentamente bruciava non può che essere stato per noi, più che per altri, un colpo al cuore.
Non solo perché stavamo perdendo inesorabilmente un gioiello architettonico di inestimabile valore, ma anche perché quelle immagini (diciamoci la verità) ci hanno provocato un grande senso d’angoscia per il significato simbolico di una civiltà occidentale che da un pezzo ha messo al rogo le proprie radici cristiane e di una Chiesa cattolica che soffre un’era di tribolazione, di persecuzione e di perdita della fede.
Proprio per questo appaiono stridenti (e personalmente a me hanno procurato ancora più tristezza) quei proclami delle autorità e i commenti di “esperti” ed opinionisti che già si sfregavano le mani al pensiero di ricostruire la cattedrale ex novo, magari apportando qualche modifica artistica in stile post-contemporaneo. Ecco quindi che il Presidente Emmanuel Macron prometteva subito di ricostruire l’edificio di Notre Dame de Paris, allargando la partecipazione a donazioni private e alle migliori maestranze del mondo, quasi che al simbolismo negativo della cattedrale in fiamme, volesse subito contrapporre quello di una cattedrale in rifacimento e quindi di una rinascita di Parigi e della Francia, con lui protagonista.
Fu, era ed è questo sforzo quotidiano, di imitare il Signore nostro, che purifica ed affina le capacità di ognuno di noi, anche quella di poter vedere quello che altri non vedono.
RispondiEliminaIl problema e anche il rischio è che ora, nella ricostruzione, tenteranno di imporre quel che vedono loro....
Certamente mic,
RispondiEliminaavevo scritto un commento descrittivo, su questo rifacimento secondo la loro visione del mondo, che mi sono censurata. E non ho intenzione di riscrivere. Invece sarà bene che noi tutti, cattolici in rete, inondiamo il web con articoli e foto di opere d architetti contemporanei secondo il sano buon senso, anche sui restauri rispettosi. In modo che l'occhio si eserciti, si affini, sia tra le grandi e piccole personalità all'opera, sia tra gli utenti oggi avvezzi al degrado. Esistenzialmente Periferico aveva iniziato un discorso di questo tipo con l'architetto Pier Carlo Bontempi: (Fornovo di Taro, 1954) è un architetto italiano, esponente del Neourbanesimo e del Nuovo classicismo. Egli pone una particolare enfasi in merito al contesto urbano e alla continuità con le tradizioni architettoniche. (Wikipedia)
Inoltre mic,
RispondiEliminacome stiamo imparando, a nostre spese, a leggere tra le righe e nelle parole, dobbiamo anche cominciare a dire sì sì, no no, davanti a quello che vediamo, anche se viene strombazzato come artistico. La menzogna ha invaso ogni attività umana. Non dobbiamo compiacere nessuno nè l'archistar, nè il grande mecenate, nè mai essere conformisti, in particolare per questioni di rispetto sociale.
Ricordiamo inoltre che nel mondo culturale, spirituale, religioso, non esistono capacità acquisite una volta per tutte, nè diritti acquisiti per ricevere la Grazia di Dio, causa conquista sindacale. Grazia di Dio che grazia chi vuole, quando vuole, dove vuole. In sintesi torniamo sempre al punto centrale della serietà e sincerità della nostra Fede, che è conquista, del giorno dopo giorno, completata dalla Grazia che, a piacer di Dio, Uno e Trino, la eleva sopra il suo impegno, sopra i suo sforzo quotidiano.
Tempo fa il mio direttore spirituale mi disse che dopo aver confessati i propri peccati si possono,o meglio si devono mettere le conseguenze nelle mani di Dio. Perché solo Lui può trarre il bene dal male. Io dovevo pregare per le persone che avevo scandalizzato. Così anche a me veniva offerta l' alternativa alla macina da mulino ! La parte difficile era, come sempre, accettare la parte (apparentemente) passiva.La preghiera, e lasciar fare... A questo pensavo ieri guardando, commossa, la foto dell' interno di Notre- Dame: le macerie da cui emergeva l' altare con la croce vuota e, sotto, il gruppo marmoreo della Santa Madre di Dio con il Figlio riverso in grembo.Due statue ai lati, a me sconosciute, purtroppo, e l' altare della Messa di Paolo VI schiacciato sotto le macerie del tetto. Fuori, attorno alla Cattedrale, mentre il Signore " confezionava" il Suo messaggio, una folla di ogni razza e tribù, in ginocchio e con il Rosario tra le mani, pregava e cantava le lodi a Maria ed a nostro Signore. Indifferenti all' eventualità di un attentato. Le preghiere erano il fumo soave che, alzate al cielo dai Serafini, hanno fatto di Notre- Dame l' altare di una Chiesa che, come il suo Signore,è ferita e sfigurata, ma che conosce, perché l' ha sperimentata, la misericordia,l' amore e la giustizia di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. In cordibus Jesus et Mariae.
RispondiEliminahttps://www.sfero.me/article/in-svendita
RispondiEliminaInteressante articolo di Amedeo Rossetti
"E’ dalla Francia che è partito quell’illuminismo capace di emettere solo il buio, tenebra nelle menti, nella storia e nelle culture dei popoli cresciuti e cullati dalla millenaria civiltà cristiana".
UN GIGLIO TRA GLI STERPI
RispondiEliminaNel mese di giugno, arrivando nella stazione di una città del Sud, in uno di quei tratti di periferia ove il treno rallenta, vidi fra tante miserevoli incurie, cresciuto tutto solo in un grosso cumulo di rifiuti abbandonati, uno stelo di giglio fiorito.
Spandeva intorno la sua stupenda bellezza. Era un contrasto inatteso e sublime. E un giglio - mi sono detto - non può che produrre fiori bianchi e svolgere il suo compito, ovunque è destinato a crescere.
Recepivo che un unico giglio, con il suo candore, nobilitava quelle brutture, senza contaminarsi. Compresi allora cosa fare quando due mani da sole non bastano per cambiare il mondo e vana risulta ogni protesta e il realizzare una intesa per cambiarlo.
Dobbiamo tirare a far meglio il nostro compito, ovunque siamo destinati a crescere, che è quello di mettere in pratica i Comandamenti, spandere le opere buone e giuste, renderci utili agli altri anche col buon esempio, lasciando a Dio di regolare le vicende umane.
RispondiEliminaLa Chiesa brucia nell'odio
Odio del mondo regno del Principe di questo mondo, certamente. Un esempio evidente ne è l'odierna Irlanda, governata apertamente dalla lobby che sappiamo, dove il passato della Chiesa viene sempre più criminalizzato in blocco, senza che i vescovi e primati locali osino alzare un dito per difenderlo.
Ma questo odio è comincinato d e n t r o la Chiesa, l'odio di sé della Chiesa o meglio l'odio per la Chiesa dei teologi ribelli e corrotti nella fede, dei Rahner, de Lubac, Congar etc. che sono riusciti a far penetrare i loro esiziali errori nei testi del Concilio, grazie alla complicità di vescovi, cardinali, Papi "novatori", accomunati anche loro nell'odio per il passato della Chiesa, per la dottrina della Chiesa, per la vera pastorale della Chiesa.
Adesso si sta raccogliendo la tempesta risultante dal vento seminato allora. E'un'ulteriore fase del processo autoannientamento della Chiesa, in corso da cinquant'anni e più.
T.
RispondiEliminaL'illuminisme, ou idéologie des Lumières — "Aufklärung" en allemand — a une origine très précise : les loges judéo-maçonniques, qui se sont précisément donné pour mission de diffuser LA lumière de la RAISON, une raison qui exclue la lumière de la Foi. Si son expression la plus brillante est, effectivement, française, à cause du génie de la langue qui le diffuse à cette époque et qui est celle de toute l'élite cultivée de l'Europe, il ne faut cependant oublier que son origine est anglaise et remonte, en fait, à Cromwell. C'est de l'Angleterre, et non de la France, que l'illuminisme — qui n'est qu'une variante du cabbalisme, ou luciférisme — est parti.
RispondiElimina"New York : un homme avec des bidons d'essence arrêté à la cathédrale Saint-Patrick".
Tiens… tiens…
https://francais.rt.com/international/61146-new-york-homme-avec-bidons-essence-arrete-cathedrale-saint-patrick
[ULTIM'ORA] Un uomo che aveva con sé due taniche di benzina è stato arrestato ieri sera davanti alla cattedrale di San Patrizio a New York: lo ha reso noto la polizia della metropoli. L'uomo, un residente del New Jersey di 37 anni, voleva entrare nel luogo di culto ma è stato fermato dalla sicurezza della cattedrale, che ha chiamato la polizia. L'episodio segue il devastante incendio della cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
RispondiEliminaFonte Ansa.it
https://www.maurizioblondet.it/maledetti-vandali-barbari-di-ritorno/
RispondiEliminaMALEDETTI VANDALI , barbari di ritorno
Maurizio Blondet 18 Aprile 2019 36 commenti
“Architetti e storici si interrogano: la nuova Notre Dame dovrebbe essere meno sovraccarica di significato cristiano”
Non so se dobbiamo maggiormente ringraziare la Francia o l'Inghilterra per il subentrare della riproposizione moderna del peccato originale. L'occasione però è ghiotta per rileggere alcuni un passaggi della Spe Salvi, precisamente quelli dedicati alla subentrante "trasformazione della fede-speranza cristiana nel tempo moderno".
RispondiEliminaAl punto 16 Benedetto getta uno sguardo sulle componenti fondamentali della cultura propria del tempo moderno. Esse appaiono con particolare chiarezza in Francesco Bacone (1561-1626), interprete della nuova correlazione di esperimento e metodo che mette l'uomo in grado di arrivare ad un'interpretazione della natura conforme alle sue leggi e di conseguire così finalmente "la vittoria dell'arte sulla natura" (Novum Organum). La novità sta in una nuova correlazione tra scienza e prassi. Ciò viene poi applicato anche teologicamente: questa nuova correlazione tra scienza e prassi significherebbe che il dominio sulla creazione, dato all'uomo da Dio e perso nel peccato originale, verrebbe ristabilito. In pratica: l'uomo si salverebbe da solo. Al punto 17 Benedetto XVI definisce questo modo di pensare "sconcertante": fino a quel momento il recupero di ciò che l'uomo nella cacciata dal paradiso terrestre aveva perso si attendeva dalla fede in Gesù Cristo, e in questo si vedeva la "redenzione". Ora questa "redenzione", capace di riconquistare il paradiso perduto, non si attende più dalla fede, ma dal collegamento appena scoperto tra scienza e prassi. Non è che la fede, con ciò, venga semplicemente negata; essa viene piuttosto spostata su un altro livello –quello delle cose solamente private ed ultraterrene– e allo stesso tempo diventa in qualche modo irrilevante per il mondo. Questa visione programmatica ha determinato il cammino dei tempi moderni e influenza pure l'attuale crisi della fede che, nel concreto, è soprattutto una crisi della speranza cristiana. Così anche la speranza, in Bacone, riceve una nuova forma. Ora si chiama: fede nel progresso. Per Bacone, infatti, è chiaro che le scoperte e le invenzioni appena avviate sono solo un inizio; che grazie alla sinergia di scienza e prassi seguiranno scoperte totalmente nuove, emergerà un mondo totalmente nuovo, il regno dell'uomo. Così egli ha presentato anche una visione delle invenzioni prevedibili – fino all'aereo e al sommergibile. Durante l'ulteriore sviluppo dell'ideologia del progresso, la gioia per gli avanzamenti visibili delle potenzialità umane rimane una costante conferma della fede nel progresso come tale.
Di lì (punto 18) l'affermazione di due categorie che entrano sempre più al centro dell'idea di progresso: ragione e libertà. Il progresso è soprattutto un progresso nel crescente dominio della ragione e questa ragione viene considerata ovviamente un potere del bene e per il bene. Il progresso è il superamento di tutte le dipendenze. E' progresso verso la libertà perfetta. Anche la libertà viene vista solo come promessa, nella quale l'uomo si realizza verso la sua pienezza. In ambedue i concetti – libertà e ragione – è presente un aspetto politico. Il regno della ragione, infatti, è atteso come la nuova condizione dell'umanità diventata totalmente libera. Le condizioni politiche di un tale regno della ragione e della libertà, tuttavia, in un primo momento appaiono poco definite. Ragione e libertà sembrano garantire da sé, in virtù della loro intrinseca bontà, una nuova comunità umana perfetta.
In ambedue i concetti-chiave di "ragione" e di "libertà", però, il pensiero tacitamente va sempre anche al contrasto con i vincoli della fede e della Chiesa, come pure con i vincoli degli ordinamenti statali di allora. Ambedue i concetti portano quindi in sé un potenziale rivoluzionario di un'enorme forza esplosiva.
Più chiaro di così... Papale papale.
https://www.liberation.fr/checknews/2019/04/18/d-ou-vient-la-video-montrant-un-flash-de-lumiere-sur-le-toit-de-notre-dame-avant-l-incendie_1722145
RispondiEliminaSarà credibile?
RispondiEliminaDi nuovo torna ad imperversare l'anonimo francese antisemita (commento delle 12:16),
questa volta con la ridicola tesi che l'Illuminismo francese sia stato un prodotto
del cabalismo? Ve lo immaginate Voltaire "cabalista"?
Com'è che passano commenti del genere, li controlla qualcuno che conosce il francese?
O
Non sono mai stato un millenarista e sono sempre dubbioso su certe 'rivelazioni' che pullulano in ogni blog di visionari ed affini, ma, c'è un ma, già i due fulmini sul Cupolone mi avevano fatto venire i brividi, però devo dire che la violenza, quasi la furia demoniaca delle fiamme che divoravano la cattedrale e il pinnacolo caduto giù come un tizzone ardente, mi hanno sgomentato, forse sono più di un segno, ma i cugini si rifiutano di ascoltare, parlano solo di ricostruire, chissà come, e comunque passeranno decine di anni prima che si possa ri-vedere Notre Dame, fatta ricostruire da Victor Hugo nel XIX secolo, scrittore non propriamente devoto. A margine vorrei aggiungere i numerosi furti di ossa nei cimiteri di campagna nella mia zona, segni di pentacoli, candele rosse e nere e anche profanazioni di tabernacoli e furto di ostie, ma a quanto pare c'è un bug anche da noi, mai scatta l'allarme. Un grazie particolare a Tralcio per la trascrizione del bellissimo brano della Spe salvi, mi si dice l'unica scritta da cima a fondo di proprio pugno da Benedetto XVI. Lupus et Agnus.
RispondiElimina(ANSA) - PARIGI, 18 APR - Il presidente francese Emmanuel Macron, nel corso del colloquio telefonico avuto martedì scorso con Papa Francesco dopo l'incendio a Notre-Dame, ha invitato il Santo Padre a Parigi. E' quanto ha riferito lo stesso Macron rivolgendosi ai 300 pompieri ricevuti oggi all'Eliseo per ringraziarli del loro lavoro a Notre-Dame. Il Papa verrà "a tempo debito", ha aggiunto Macron.
RispondiEliminaInaudito! Un file audio raccapricciante dal Vaticano
RispondiEliminaNotre Dame: tutti mobilitati per la costruzione. La Basilica unisce cristiani, uomini di fede e non credenti. Da simbolo cristiano a icona laica della storia francese - 16.04.2019
https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/il-mondo-alla-radio/il-mondo-alla-radio-prima-parte-16-04-2019.html
Dal maggio del ‘68 agli scandali o
RispondiEliminadal Vaticano II agli scandali?
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2944_Padre-Ferraz-Costa_Dal_Vaticano_II_agli_scandali.html
ahimè....lo "spirito-di-Assisi" continua a colpire, con la sua fasulla solidarietà che ci porta alla fratellanza del panteon NWO
RispondiEliminaRiassumendo tutti i fatti e i commenti, sorge la domanda: CUI PRODEST?
RispondiEliminaTento una ricostruzione.
1) Il risultato di questo incendio è la devastazione di un simbolo importantissimo della Chiesa cattolica e delle radici cristiane.
È un fatto che tutto il mondo e i media hanno messo in secondo piano la natura religiosa della cattedrale, che è invece la funzione oggettivamente ed evidentemente primaria.
Il bombardamento mediatico ci "insegna", invece, fino al lavaggio del cervello, che è il simbolo di una nazione, di grande valore storico e artistico che ha ANCHE un valore religioso.
2) Il papa prima tace, poi quando parla è peggio.
Come al solito, andando contro la missione della Chiesa, ai spertica a confermare questo capovolgimento e deformazione della verità.
Altrimenti i laicisti e i mussulmani si offendono.
Il tutto a pochi giorni da quell'orrendo e grottesco gesto - devastante come l'incendio di Notre Dame - di prostrarsi a baciare i piedi del presidente del Sudan.
3) La cattedrale è dello Stato e i fondi sono stati già raccolti da facoltosi "privati"
Architetti e politici hanno già ipotizzato che la ricostruzione avverrà con varianti che renderanno visibile il forte ridimensionamento dell'origine cristiana, la loro interpretazione laicista del cristianesimo.
È un monumento di tutti, quindi non è"politicamente corretto" che simboleggi solo la religione cattolica.
Col sigillo papale, perche' Dio non è cattolico vuole tutte le religioni, la Chiesa deve accogliere tutti e creare ponti fare entrare tutti, e a tutti dare le sue perle.
Cui prodest, dunque?
Alla Massoneria? SI
Ai laicisti progressisti, materialisti e di sinistra? SI
Ai mussulmani? SI
Agli architetti ambiziosi pronti a scolpire il loro nome su questa ricostruzione? SI
Ai modernisti cattolici, rappresentati da Bergoglio, smaniosi di piacere al mondo e non a Cristo? SI
Minimo comun denominatore? TUTTI ANTI-CRISTIANI E POTENTI, papa e gesuiti modernisti compresi, ormai chiaramente asserviti al mondo e a baciare i piedi "ai portatori di pace in terra".
Tutto il resto, Vangelo compreso, non conta.
Insomma, mi sembra evidente che questo incendio, direttamente o no, va bene a tutti e al
Nuovo Ordine Mondiale.
Vista le forze in campo e il collante anticrisriano che le unisce, è raguonevole pensare che questo incendio non sia affatto casuale
Tra l'altro molto facile da realizzare, molto più facile delle torri gemelle.
La colpa sarà del maggiordomo e della mancanza di fondi per la prevenzione.
E senza tanti traumi, si distrugge un simbolo, lo si svuota di significato e se ne mette un altro.
È ragionevole pensare che la Massoneria abbia causato questo i
Nelle ultime ventiquattr'ore non mi sono collegato per starmene un po' in pace in questi giorni del triduo... VI segnalo che la politica francese si è svegliata e Marine Le Pen ha appoggiato l'iniziativa di molti che stanno protestando e chiedendo di ricostruire Notre-Dame com'era:
RispondiEliminahttps://twitter.com/MLP_officiel/status/1118826791026724870
Ci sono anche delle petizioni online da firmare:
https://www.change.org/p/pour-la-reconstruction-à-l-identique-de-la-flèche-de-notre-dame
https://www.change.org/p/architectes-des-batiments-de-france-pour-la-reconstruction-à-l-identique-de-notre-dame-de-paris
https://www.citizengo.org/fr/pc/170087-pour-reconstruction-lidentitique-fleche-notre-dame-paris
Probabilmente ce ne sono altre, forse c'è un po' di dispersione. Ma è un bene che se ne interessino i politici (magari anche strumentalmente), così da ricompattare le fila. Anche perché mi sa tanto che dalle gerarchie non ci possiamo aspettare niente, come al solito.
Qualcuno sa se il generale in pensione a cui è stata affidata la direzione della ricostruzione è un cattolico affidabile o una foglia di fico?
RispondiEliminahttps://www.churchmilitant.com/news/article/five-star-general-and-fervent-catholic-to-head-notre-dame-reconstruction-ef
RispondiEliminaDire che "è ragionevole pensare che la Massoneria abbia causato questo",
non è affatto "ragionevole", trattandosi di un'ipotesi basata sul "cui prodest".
Lo "a chi giova?" può applicarsi a tanti: a tutto il fronte laicista di oggi,
sempre più violento contro la Chiesa e la religione cristiana; all'islamismo,
soprattutto quello radicale, che difatti ha gioito scompostamente in rete per
il danno grave subito dal famoso simbolo cristiano rappresentato da Notre Dame.
Lei ha letto solo il refuso finale, che pensavo di aver cancellati
EliminaSe legge l'intervento ho scritto una lista.
Mi sembra ovvio che sono sospetti senza prove, è una riflessione, ragionevole quanto la Sua.
RispondiEliminaUn tentato incendio della Catt. di S. Patrizio a NY
due giorni prima di quello di Parigi?
Un tipo strano arrestato dalla polizia a New York,
due giorni prima dell'incendio di Notre Dame,
mentre voleva entrare nella Cattedrale di S. Patrizio,
con due taniche di gas, due bottiglie di plastica
di infiammabile, due grossi accendini. Ha detto
che voleva prendere una scorciatoia attraverso la
chiesa per raggiungere il suo furgone parcheggiato
dietro, il quale era rimasto con poco gas.
Ma il serbatoio del furgone è risultato a posto.
Ha 34 anni, un cognome italo-americano. Un isolato,
insegnante di filosofia, già costretto giorni fa dalla
polizia ad uscire da una chiesa nel New Jersey,
dove voleva restare per la notte. L'uomo viene
tenuto sottochiave e verrà incriminato.
Il New York Times dà i particolari della storia,
consultabile in rete.
Siamo ormai al delirio universale, favorito
dal venir meno del Katechon, cioè della
Chiesa cattolica.
A chi giova ?
RispondiEliminaAl dio superbia !
Prophétie pour la France de Marthe Robin :
RispondiElimina«La France tombera très bas, plus bas que les autres nations, à cause de son orgueil et des mauvais chefs qu'elle se sera choisie. Elle aura le nez dans la poussière. Il n'y aura plus rien. Mais dans sa détresse, elle se souviendra de Dieu. Alors elle criera vers lui, et c'est la Sainte Vierge qui viendra la sauver. La France retrouvera alors sa vocation de Fille aînée de l’Église, elle sera le lieu de la plus grande effusion de l'Esprit Saint, et elle enverra à nouveau des missionnaires dans le monde entier.»
Ci credo anch'io, alla profezia di Marthe Robin. L'unica cosa che vorrei capire è quanto in basso vuol dire "con il naso nella polvere". Quanto vorrei sapere a che punto siamo... Ma forse è una curiosità insana.
RispondiElimina"La Cattedrale di Notre Dame è stata costruita per fede nel Signore, non per incentivare il turismo"
RispondiEliminaArcivescovo di Parigi contro il massone laicista Macron
Chère Mic, ceci sera mon dernier message sur ce blog.
RispondiEliminaA l'imbécile qui, hier, Jeudi Saint, m'a traité d'antisémite sur votre blog (il a signé "O", mais je crois qu'il aurait pu signer P, ou PP, ou Paolo Pasqualucci, car c'est de lui qu'il s'agit ; il m'avait déjà insulté de la même manière l'an dernier, c'est un courageux !), et à qui vous m'avez empêché de répondre, par lâcheté de votre part, voici ce que j'aurais voulu répondre — mais je destine maintenant ma réponse à votre seule considération, en espérant que, une fois pour toutes, vous en tirerez la leçon :
« Les juifs, et plus exactement les hébreux, furent le peuple de la promesse, le peuple dit “élu”, parce que Dieu lui avait donné pour mission et raison d'être de préparer l'incarnation du Messie, Notre-Seigneur Jésus-Christ. Mais à partir du moment où ce peuple a renié sa mission et rejeté sa raison d'être, ce peuple est devenu, à juste titre, le peuple réprouvé. Il n'y a rien d'"antisémite" à faire ce constat, il a été celui de toute l'Église — nouvel Israël — jusqu'à Vatican II.
« Les chrétiens sont les héritiers des hébreux, mais non des juifs, c'est-à-dire de ceux qui ont refusé de reconnaître la messianité et la divinité de Jésus et qui, après l'avoir fait mettre à mort, ont construit leur idéologie de refus autour du talmudisme.
« Rappelons, avec le Prof. Peter Schäfer, juif, spécialiste mondial incontesté de la littérature talmudique, que le Talmud a en quelque sorte condensé tout son enseignement sur Jésus dans le traité “Guittin” du Talmud de Babylone, fol. 57a.
« À un personnage nommé Onqelos, neveu de Titus, qui le cite devant lui par un procédé de nécromancie (ou de spiritisme) et qui lui demande : « Quelle est ta punition [dans l'autre monde] ? » Jésus, le fils “bâtard” de la "prostituée Marie", répond : « Bouillir dans la merde. » (« What is your punishment ? — With boiling excrement. »)
C'est incroyable, mais c'est comme ça. (Et c’est ce qui explique pourquoi saint Louis, notamment, a fait brûler tous les talmuds qu’on a pu trouver dans Paris à l’époque.)
Saint Louis était sans doute un grand "antisémite", aux yeux de votre imbécile !
Il avait seulement le sens de l'honneur français et de la dignité humaine, toutes choses dont votre imbécile, que vous protégez, n'a pas la moindre idée.
Après avoir cité ce texte dans son livre "Jesus in the Talmud" (Princeton, 2007, p. 85), le Prof. Schäfer, aujourd'hui directeur du Musée juif de Berlin, développe un assez pénible commentaire sur l'eucharistie, dont le lecteur ne peut pas ne pas conclure que, pour les rabbins talmudiques et les juifs “religieux”en général, les chrétiens, au fond, quand ils communient, mangent de la merde…
J'insiste là-dessus parce que j'ai été insulté par votre imbécile le Jeudi-Saint, jour de l'institution de l'eucharistie par Notre-Seigneur Jésus-Christ, le merdeux.
Pour toutes ces raisons, de grâce, ne parlons jamais de "judéo-christianisme" pour définir l'origine de notre sainte religion. Le christianisme puise ses racines, certes, dans l'hébraïsme, mais pas dans le judaïsme. Et rejetons absolument l'affirmation mensongère selon laquelle « les juifs sont nos frères aînés ». Simple question de décence. Chose, encore une dois, qu'ignore vôtre O-P-PP et qui le défend.
Bonne fête de Pâques quand même ! Et à la douce pitié de Dieu.
Proprio non riesco a capire la sua filippica. Nessuno di noi, né tanto meno Paolo Pasqualucci, qui o altrove parla di giudeo-cristianesimo. Siamo ben consapevoli e l'abbiamo detto e ripetuto che la nostra civiltà è greco romana, fecondata dal cristianesimo, che ha portato a compimento l'ebraismo (quello puro della Torah, e non quello talmudico rabbinico che si è sviluppato nell'ambito giudaico).
RispondiEliminaE nemmeno si confonde con l'antisemitismo l'anti-giudaismo di conio giovanneo.
Per il resto si cerca semplicemente di non cadere nel complottismo tirando in ballo gli ebrei ad ogni piè sospinto.
Non ho passato il suo precedente messaggio perché non volevo alimentare inutili diatribe.
Ora mi ritrovo questo che la redazione ha pubblicato e per questo le rispondo. Ma finisce qui.
Francia – Un altro simbolo obiettivo di vandali senza scrupoli, la statua di santa Barbara protettrice dei minatori e dei vigili del fuoco. I soliti “ignoti” hanno rimosso la statua dalla sua base e l’hanno gettata a terra, fracassandola. Una vera e propria aberrazione per gli abitanti di Cocheren, in Moselle, e soprattutto per le corporazioni minerarie e i vigili del fuoco.
RispondiEliminahttps://m.facebook.com/nuages57/posts/2299587920255395
https://www.lifesitenews.com/news/allah-akbar-as-notre-dame-burned-muslims-celebrated-on-social-media
RispondiEliminaC’entra niente quello che è accaduto stanotte, quelle fiamme, quel dolore che abbiamo sentito come della perdita di una casa comune, c’entra niente tutto questo col voto che andremo a dare? A cosa siamo di fronte in occasione di questa tornata elettorale? Alle mode, ai consigli dati su internet, a quello che dicono amici o parenti a seconda delle tradizioni e dei venti che tirano, a un voto dato “di pancia”? O finalmente quello che è accaduto ci può cominciare a far aprire gli occhi su chi siamo veramente, sulla grandezza che il nostro animo porta, che il nostro cuore ha nascosta dentro, grandezza e solidarietà, fratellanza e profondità, che l’incendio di Notre Dame può rimettere in luce, può far risorgere in noi?
RispondiEliminaPossiamo ricordare chi siamo veramente? Quello che è all’altezza dei nostri desideri? Quell’Europa che nasce ben prima delle istituzioni, da una magnanimità nel sentire, nel ragionare, nel pregare che è insita dentro l’esistenza di ognuno di noi?
C’è un racconto di Raymond Carver che si intitola “Cattedrale”. Due americani, uno dei quali cieco, davanti alla tv, in tarda serata.
Danno un documentario sulle cattedrali medievali. Il cieco chiede all’amico di descrivergli com’è fatta una cattedrale, ma questi non riesce a farlo. Sembra non aver più alcuna categoria per descriverla. Non sa da dove cominciare.
Il cieco lo invita a guidare la sua mano su un foglio, in modo almeno da fargliela disegnare. Ci provano, e mentre disegnano cominciano a provare felicità, percepiscono una grandezza che li rende ancora più amici, che corrisponde pienamente ai loro cuori.
Quella descritta da Carver è la sfida che aspetta tutti noi.
Nicola Campagnoli
Ecco la scena che più mi ha colpito dell'incendio di NOTRE DAME: mentre gli ISLAMISTI radicali gioiscono sui social, una folla di francesi cristiani si riuniscono in canti di preghiera davanti alla cattedrale in fiamme.
RispondiEliminaNotre Dame è bruciata ma si è salvata. E tutto ciò sembra essere quasi un MESSAGGIO: l'Europa è a un passo dalla distruzione della sua civiltà e solo un risveglio della sua coscienza identitaria può salvarla.
Ora TOCCA A NOI raccogliere questo messaggio e agire.
"Bisogna ricordare per cosa è stata costruita la Cattedrale di Notre Dame. È stata costruita per un pezzo di pane che noi crediamo sia il corpo di Cristo. Questo ha smosso una collettività a costruirla: la fede nel Signore, non per incentivare il turismo"
RispondiElimina(Omelia del vescovo di Parigi che rimprovera Macron per non aver mai nominato i cristiani)
”La bellezza è cosa fragile. Fragile e lenta. Lenta come questi ultimi mille anni, e ancora oltre. Ci mette tempo a venire alla luce, la bellezza. È quasi come una vita umana. Anzi, a dirla tutta, è molte vite umane messe insieme: ingegno, arte, visione, sogni. Il meglio dell'essere umano, l'appello alla sua destinazione ultima, la più alta.
RispondiEliminaMa basta un soffio, una scintilla, un battito di mani. E quando si frantuma, lascia un vuoto assoluto, simile al rimbombo della morte, che fa eco a un caos primordiale, e scava, brucia, devasta. Ma interpella, anche. E un dialogo comincia. Solitario e udibile appena. Che esige preghiera e vasto silenzio. E qualche volta molte lacrime.
Lo sapeva Gesù, in lacrime davanti a Gerusalemme qualche giorno prima della sua Pasqua.
Ieri come oggi. Come tante altre volte nella storia della bellezza umana. Fragile, sì.
A sei giorni dalla Pasqua, contempliamo la città di Parigi dal nostro monte degli ulivi: da qui, da questa vallata, "Dominus flevit", e noi con lui, la nostra - e la sua - bellezza infranta.
Grazie, Notre-Dame!!”
(Un padre gesuita che vive a Parigi)
Grenoble : il ne reste plus rien de l’église Saint-Jacques entièrement dévastée par un incendie la nuit dernière vers 2h30.
RispondiEliminahttps://france3-regions.francetvinfo.fr/auvergne-rhone-alpes/isere/grenoble/grenoble-incendie-ravage-eglise-106-personnes-sont-evacuees-1608293.html
http://www.fdesouche.com/1195167-munich-24-blesses-a-la-messe-de-paques-suite-a-lirruption-dun-desequilibre
RispondiEliminahttps://www.ledauphine.com/vaucluse/2019/04/21/bouches-du-rhone-depart-de-feu-dans-une-eglise-au-centre-d-eyguieres
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RispondiEliminaSe in Europa non ci fossero musulmani, queste cose non succederebbero.