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domenica 14 aprile 2019

La storia di Pasquale, ex minatore di 92 anni che ogni giorno guida per 60 km per guardare il mare

Ci ristoriamo anche noi dalle cronache incalzanti contemplando il mare....

"Ogni giorno è un nuovo giorno", e così Pasquale prende la sua auto e guida per 60 km, 30 all'andata e 30 al ritorno. Partenza da Poggio San Vittorino (Teramo), arrivo a Giulianova. Lì, prende la sua seggiola e si siede a guardare il mare. Pasquale ha incuriosito il giornalista Francesco Marcozzi che ha deciso di raccontare la sua storia.
“Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti”. Chissà se anche gli occhi di Pasquale Di Marco luccicano di allegria ogni volta che si mettono a guardare il mare. C’è da scommetterci, perché questa storia ricorda molto Il Vecchio e il Mare. Protagonista un signore di 92 anni che ha lavorato per una vita nelle miniere del Belgio e che oggi vive le sue giornate seduto davanti al mare, da solo.
“Ogni giorno è un nuovo giorno”, e così Pasquale prende la sua auto e guida per 60 km, 30 all’andata e 30 al ritorno. Partenza da Poggio San Vittorino (Teramo), arrivo a Giulianova. Lì, prende la sua seggiola e si mette a guardare il mare. Pasquale ha incuriosito il giornalista Francesco Marcozzi che ha deciso di raccontare la sua storia. “Ringrazio Dio, che mi dà il questo potere di venire qua. E che mi tiene ancora la mente lucida”, ha detto l’anziano a Radio G Giulianova. La foto, bellissima, di Pasquale, è stata pubblicata sulla pagina Facebook “L’abruzzese fuori sede” e, inutile dirlo, ha ricevuto tantissimi like. “Guardò il mare e capì fino a che punto era solo, adesso. Ma vedeva i prismi nell’acqua scura profonda, e la lenza tesa in avanti e la strana ondulazione della bonaccia. Le nuvole ora si stavano formando sotto l’aliseo e guardando davanti a sé vide un branco di anatre selvatiche stagliarsi nel cielo sull’acqua, poi appannarsi, poi stagliarsi di nuovo; e capì che nessuno era mai solo sul mare”. - Fonte

3 commenti:

  1. Che Dio ti mantenga ancora lunghi anni, carissimo Pasquale, e che tu possa godere sempre della splendida vista del mare, così bello a Giulianiva! Buona Pasqua nel Signore.

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  2. Caro signor Pasquale, nel fermo e certo convincimento che lei seduto sulla sua seggiola, in tacita ed estatica ammirazione del mare, è esempio glorioso di umanità, riceva i nostri auguri di Buona Pasqua di Risurrezione e sappia che, di tanto in tanto, in silenzio, con il pensiero, arriviamo anche noi a guardare il mare con lei. Con fraterno affetto,
    I suoi vicini di seggiola.

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  3. È proprio in quanto vicina di seggiola che ho pubblicato questo articolo...

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