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venerdì 21 giugno 2019

Perché gli atei temono Gesù Cristo?

Prima della mia conversione non penso di essere stato ateo, ma certamente ero agnostico. Mai mi è venuto in mente di biasimare la figura di Gesù Cristo. Pur mettendo in dubbio la sua esistenza, l’evangelo lo consideravo un potente messaggio che come nessun’altro indica la via più dignitosa per i forti mentre nobilita i sofferenti. Perché dunque un tipo come il giornalista Michele Serra, che non ha mai espresso parola contro la pornografia, la violenza fisica e mentale dilagante anche sulle reti tv, s’indigna quando la giornalista e conduttrice del Tg2 Marina Nalesso indossa il crocifisso durante il telegiornale? Cosa rappresenta di così terribile questo simbolo? Non stiamo parlando di preti improbabili, ma del messaggio che, strutturando la forma mentis europea, ha permesso alla società occidentale di diventare la comunità più feconda del pianeta. Basti pensare allo sviluppo delle scienze, della medicina, delle arti, della filosofia, della teologia. Ha alleviato la vita umana  attraverso i diritti umani e, materialmente, con invenzioni come gli occhiali, la stampa, la forma del libro, l’auto, l’aeroplano, ecc.
È il risultato di quella dottrina che, grazie al concetto cristiano di Compassione, ha creato sviluppo a partire dai primi monaci benedettini. È la Compassione, l’amore e il rispetto per l’altro che ha mosso le menti più brillanti a inventare e a costruire per il benessere della comunità, cosa inimmaginabile nel mondo confuciano, taoista, musulmano, induista o buddista. Per fare un esempio, gli ospedali come oggi li intendiamo sono stati creati dai monaci nel IV secolo. E non ci facevano business come gli atei.
Allora perché certi individui sono così allergici al crocifisso? Forse Gesù insegna i metodi più appropriati per massacrare i più deboli? Ha promosso Rivoluzioni consigliando vivamente di utilizzare le ghigliottine per terrorizzare e farsi rispettare dal popolino ignorante? O forse Gesù Cristo ha scritto un manuale per la guerra e come ammazzare un numero infinito di innocenti? Ha descritto come impoverire milioni di kulaki e farli morire di fame insieme alle loro donne e bambini? O forse ha imposto la persecuzione delle razze non ariane? Forse ha suggerito la costruzione di efficaci gulag, lagoai, campi concentramento, di rieducazione e forni crematori? Probabilmente sto sbagliando film. Le disumanità menzionate, come sappiamo, non fanno parte delle Beatitudini ma delle ideologie che hanno messo in pratica l’ateismo. Quell’ateismo ancora oggi ostentato come una bandiera da individui privi di empatia, ignoranti e supponenti. (Agostino Nobile)

31 commenti:

  1. Il signor Serra Michele, dopo aver fatto un carrierone nei giornali che mondanamente contano, ora si sente tanto sicuro da criticare il Signore nostro Gesù Cristo, non ancora direttamente ma, da nobiluomo, attraverso la presentatrice signora Marina Nalesso che indossa una croce sul vestito. Ritengo che l'urto di nervi suscitato dalla semplice croce, sia un richiamo dall'alto rivolto dal Signore nostro Gesù Cristo a tante anime belle, taaanto presuntuose, che lui sta pazientemente aspettando affinché si pongano al Suo servizio. A questo rifletta l'animula candida di Michele Serra.

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  2. bernardo guerrini21 giugno, 2019 09:28

    I buonisti ed i komunisti non hanno capito che ci hanno stancato tutti.... non ne possiamo più. I nostri padri ed i nostri nonni hanno combattuto nel 48 per la libertà.... ed oggi al posto della libertà stiamo vivendo la dittatura regime delle sinistre unite..... basta.....

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  3. Ho pubblicato un commento di tralcio che stranamente è sparito... puoi rinviarlo per favore?

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  4. Cara Mic, non avendolo memorizzato è perso... Sono quelle riflessioni che ti vengono lì per lì, quasi affiorando sorgive dallo stimolo ricevuto di una domanda come questa.

    Il succo era che per gli a-tei Gesù è particolarmente indigesto perché Dio toglie loro ogni appiglio per usare i consueti "schemi-logici" ai quali si appellano convinti d'aver ragione.

    Gesù è vero Dio e anche vero uomo.
    Gesù parla di amore e non muta di uno iota la legge.
    Gesù smaschera il falsario, principe del mondo, nella sua superbia di poter fare a meno di Dio, portando chi è come lui a "credersi dio". E' il dramma, la tragedia dell'umanità non solo a-tea, ma anche che si rivolge a Dio in modo non purificato da schemi e idoli vari.

    Gesù è scomodo, perchè è Realmente Presente, nel sacramento.
    E' un Dio con un cuore, il Sacro Cuore, di cui il Cuore Eucaristico è l'espressione di come Egli ha voluto consegnarsi all'adorazione, alla visita, alla comunione con chi crede.

    E' un Dio che si pone in modo differente, amando e perdonando, nel segno della croce, stoltezza e debolezza per ogni ragionamento umano.
    E' un Dio che parla di gioia e non di moralistici sensi del dovere.
    Che parla di pace, ma non come la dà il mondo.
    Che parla di Regno di Dio, vita eterna, pane supersustanziale...

    In Gesù non c'è un Dio "condominiale" (cum Dominus) in cui le varie forme vanno tutte bene, dato che l'Eterno è sempre quello e si diverte a palesarsi qua e là con vesti alterne...
    Non c'è un Dio adatto a "federazioni Sue", ma solo all'Adorazione Sua.

    Purtroppo non l'hanno più chiaro molti che, essendo Suoi sacerdoti, l'hanno ridotto a simbolo per portare avanti altre idee, disturbati più da chi si appella alla preghiera del rosario che da chi si vanta di aver diffuso aborto, divorzio, droghe leggere e altre amenità (follie) politicamente corrette...

    La precedente era più fresca, ma più o meno volevo dire questo, che Gesù è proprio differente, indigesto all'a-teo, indigesto all'anticristo e perciò così maltrattato oggi che evidentemente l'anti ha molti servitori, più o meno sciocchi, ma molto tronfi.

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  5. Non e' colpa sua :21 giugno, 2019 11:14

    E' veramente singolare oltre che tragicamente divertente assistere a questa levata di scudi verso una persona , in pieno 2019 , quando e' concesso a tutti/e di andare in giro vestiti o spogliati come piu' aggrada , quando vediamo croci e controcroci sui nasi , sugli orecchi , sugli ombelichi , nei tatuaggi davanti dietro , sulle capocce , sui glutei e sulla lingua, di qua e di la' sui corpi dei non credenti . Ci si puo' adornare con spille , spillette e spilloni , collane collanine e collanoni a forma di croce se si e' cantanti/attori/ e bestiari varii MA... se voglio mostrare la Croce semplicemente perche' amo e credo in quella Croce che mi ha redento NON lo posso fare . A questo povero individuo che inneggia alla liberta' sua , la liberta' mia non va bene .
    Madre dell'umanita' , Tu che vedi chi e' l'ispiratore di questa povera persona ,per il Preziosissimo Sangue di Gesu' ottienici la grazia di togliere dagli occhi di quell'anima le spesse scaglie color profondo rosso che vi ha cementato l'ottenebratore . Amen

    I STAZIONE
    Anna condanna Gesu' , il potere condanna l'umilta' , Caifa il Sommo Sacerdote condanna Gesu' come vittima di propiziazione , come agnello , le folle gridano "crocifiggilo" perche' non e' il messìa politico . Pilato e' la codardìa che si lava le mani e condanna l'Innocenza . Gli zeloti lo rifiutano e preferiscono Barabba perche' Cristo non e' un sovversivo , i farisei invece lo tacciano di sovversivo . Anche noi giudichiamo Gesu' , il nostro tempo giudica ancora una volta Cristo , qual'e' il nostro verdetto ?
    Signore Gesu' abbiamo prevaricato con i nostri peccati e Ti abbiamo condannato a morte ! Non permettere Signore che ci accechiamo di nuovo e condanniamo l'Innocenza , non permettere Signore che il nostro orgoglio sacrifichi ancora l'Umilta' in persona . Non permettere che la nostra mente inventi un giudizio ignominioso per rifiutare il Tuo Vangelo , mai un ingannevole scusa egoistica o politica ne' mai la ragion di stato ne' il pretesto della scienza , ne' l'odio di classe , ne' l'odio tra le razze ingannino le nostre coscienze e Ti condannino ! La Tua Grazia Signore purifichi i nostri occhi in questo tempo di confusione al fine di conoscerti sempre nella autorita' della Tua Chiesa , nella Dottrina della Tua Chiesa , nel povero ,nell'inerme,nel rifiutato .

    Abbi pieta' di noi Signore... !

    II STAZIONE
    La crudelta' dell'uomo ha inventato la croce , Dio e la sofferenza si sono uniti in quel segno , e' questo +piu' che li unisce : il segno della croce . Cristo e' IL VERBO e nel Suo silenzio e' ancora Parola , la Croce ora e' la prima lettera dell'alfabeto di Dio , d'ora in poi e' questo il segno integrale dell'uomo e del suo destino . La Croce : Un Dio che scende in terra per redimere e un uomo redento che puo' salire al cielo . La Croce : Un Dio che abbraccia tutti gli uomini questo e' il segno del Regno ma ..a quale prezzo ! Con che cosa potro' pagare Signore cio' che hai dato per il mio riscatto ! Vieni o Croce , Segno del Gran Re , venga a noi il Tuo Regno .

    Abbi pieta' di noi.. !

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  6. L'odio per GS Nostro Signore, per la Croce come simbolo, per la Chiesa, dall'esterno e dall'interno

    "Il mondo non può odiare voi ma odia me, perché attesto di lui che le sue opere sono malvage"( Giov 7, 6).
    Qui è la radice dell'odio verso Cristo e il vero cristianesimo. La religione e l'etica fondate sulla verità rivelata dimostrano l'insufficienza e la malvagità delle opere del mondo, quelle che hanno un fondamento solo mondano, poiché il mondo è "il regno del Principe di questo mondo" (Gv 12, 31). La Chiesa cattolica deve essere "segno di contraddizione" nei confronti del mondo, dei suoi valori solo terreni. Nel momento in cui cessa di esserlo, come è accaduto oggi, per essa è la fine, diventa oggettivamente "apostatica". (Sull'odio del mondo per Cristo, più estesamente Giov 15, 18-25).
    La Croce, come simbolo è odiatissima da ebrei e musulmani, da sempre. Ma anche dagli atei.
    Pensiamo a tutte le invettive contro la religione cristiana da parte della grossolana letteratura libertina e materialista che proliferò tra la fine del Seicento e la Rivol. Franc. in Francia, alimentata anche da paesi protestanti come l'Olanda, p.e. (questi ultimi stampatori soprattutto della libellistica anonima che denigrava la monarchia cattolica).
    Alla base dell'odio dell'ateo e miscredente c'è la soppressa sensazione che il cristianesimo abbia ragione, che lui-lei, ateo e spesso libertino-na nella sua vita privata, vada a finire all'inferno. Pascal: "Les hommes ont mépris pour la religion; ils en ont haine et peur qu'elle soit vraie" - "Gli uomini temono la religione; la odiano e temono che sia vera [in quello che dice]".
    C'è poi, più sottile e assai peggiore, l'odio per il cristianesimo come odio di sè, dall'interno, da parte degli eretici nutriti come serpi nel seno stesso della Chiesa. Questo odio si traveste da misericordia e sentimenti d'umanità e vittimismo, tali da togliere all'annuncio cristiano ogni rigore, logica, verità, efficacia. E' l'odio che si nasconde nella falsa misericordia, da Giovanni XXIII all'attuale Papa, quella che non vuole più condannare gli errori, del "medico che fa la piaga sporca", non curandosi affatto di guarire il malato. Questo è l'odio più tremendo, che è diventato via via più manifesto, con le continue richieste di scuse per t u t t o il passato della Chiesa, l'autodissoluzione pseudo-esegetica dei Testi Sacri, della morale cattolica, l'elogia delle altre religioni e dei teologoumeni degli eretici, insomma l'autodemolizione manifesta di tutto l'edificio edificato nei secoli. Quest'opera, posta in essere dal Concilio in poi, che altro può essere se non manifestazione di un odio profondo verso la Chiesa?
    L'odio della Gerarchia attuale per la propria religione, incoraggia ovviamente i nemici di fuori, che diventano sempre più aggressivi. Quest'odio va denunciato e combattuto, a cominciare dalle eresie nelle quali prende corpo.
    PP

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  7. L’a-teo è intrinsecamente (non ne faccio una questione morale, ma di impossibilità che sia altrimenti) incapace di castità. Infatti posso non impossessarmi di ciò che mi capita a tiro e mi attira soltanto in nome di una coscienza di alterità dal mondo e dalle sue voglie e dai suoi schemi. Non a caso il “nettare” della cultura classica antica (la Grecia dei filosofi e la Roma del diritto) si sviluppa in un contesto imbevuto di eros e di vizio, agli antipodi del messaggio evangelico. Non è lo stoicismo come filosofia della rinuncia a fare la differenza o il senso di un dovere del quale venire caricati, bensì un’umiltà profonda che porta a pensare come posso offrire amore tenendo il cuore puro, piuttosto che essere nella tenebra e pretenderlo o arraffarlo. Una porta stretta, che tra l’altro, a parte la difficoltà di varcarla, va pure trovata e per gli accecati non è affatto scontato. L’adattamento alla moda, in ogni tempo, cozza inevitabilmente con la castità di Gesù, che è Dio essendo anche uomo: se può essere ammirato o imitato il modo equo-solidale di relazionarsi di Gesù, facendo spallucce sulle altezze della sua castità, l’a-teo e il credente vizioso rimangono estranei ed allergici alla sua castità che non è addomesticabile alle nostre voglie di possesso delle creature amando esclusivamente noi stessi e peccando contro Dio invece di adorarlo e glorificarlo in esse. Purtroppo per costoro la Sacra Scrittura non lascia margini (Mt 5,27-32 / 1Cor 6,9 / Ef 5,5 / Rm 1,26-28). Gesù annuncia all’umanità ciò che è dal Padre, ovvero il progetto originario sull’uomo e la donna esortando a non corromperlo e rovinarlo. Gesù capisce le difficoltà (“Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”), ma la misericordia che offre al peccatore non ha nulla a che vedere con l’autorizzazione a continuare a peccare contro il sesto e contro tutti gli altri comandamenti. E se il Mistero Grande tra Gesù e l’umanità ecclesiale è visibile in quello che esiste tra lo Sposo e la Sposa, l’adulterio è proprio l’incapacità di stare in questo mistero, per impossessarsi d’altro, senza castità. L’a-teo è incapace di questa castità evangelica e perciò detesta il segno della croce che la caratterizza. Oggi il vizio e la pretesa di “accogliere” certe pretese di “amore” hanno fatto breccia anche tra i consacrati al punto che recentemente si ha l’impressione che chi ha titolo per spiegare appartenga immancabilmente a una schiera di soggetti condizionati e ottenebrati da manie che hanno prodotto una degenerazione logica. La castità non può che venire dal cuore di Cristo e fuori da quel cuore non può esistere. L’a-teo che ha in odio Cristo questo lo sa bene. Altrove troverebbe appigli, in quel cuore no.

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  8. Stamattina un convegno a Napoli con la speciale partecipazione di Francesco Bergoglio.
    Assurdo!
    Un papa che parla da politico...con un'infarinatura religiosa.
    A tanto è arrivata a prostituirsi la chiesa (con la minuscola.... l'istituzione!!!) Pur di sopravvivere????
    Signore vieni presto!

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  9. E' molto semplice da spiegare, l'ateismo è una 'religione' dogmatica che non ammette confronti, è contro dio a prescindere, in specie Gesù Cristo, mai ho sentito attacchi da parte di questi leoni da tastiera giornalettistica contro Maometto e l'AT, quelli non si toccano, ma si sa, il coraggio o si ha o nessuno può dartelo e questi sinistri sedicenti maitres à penser insultano solo dove non c'è contraddittorio, che menti geniali.......

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  10. Fuori argomento ma importante.
    Leggo in rete che il card. Tombin è ora a capo della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Detto cardinale è particolarmente "gay friendly" al punto da deprecare l'espressione del Catechismo che definisce gli atti omosessuali come "intrinsecamente disordinati".
    Nella diocesi di detto cardinale si fanno "Messe dell'Orgoglio gay" che prevedono una benedizione speciale per chi partecipa ai gay pride.
    Ora è logico chiedersi:
    dal momento che il fine della Messa è la santificazione delle anime in vista dell'Al di là e per meritarsi il Paradiso evitando l'Inferno, qui la finalità della Messa è chiaramente rovesciata se non proprio pervertita!!
    Non prevedendo la santificazione delle anime (com'è possibile prevederla con questi fini?) tali messe sollecitano i fedeli ad andare al gay pride dove, com'è noto, si agitano uomini nudi e scolacciati, eccitati ed eccitando altri non certo in direzione della virtù cristiana.
    Ma non è chiaro abbastanza che qui ci troviamo davanti ad una "Chiesa rovesciata" che spinge al peccato, non alla grazia, che esalta il disordine, non l'ordine stabilito da Dio? Non ci sono più parole davanti a tanto orrore!!!!

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  11. anonimo 11,14, la via crucis si ripete esattamente oggi, è impressionante come le cos e siamo parallele: Papa Caifa regnante Anna emerito, Bergoglio regnante Ratzinger emerito, sinedrio, conclave,la folla segue i pontefici ed il sinedrio oggi come ieri, Pilato è il potere temporale che si è separato lavandosene le mani:libero stato in libera Chiesa, gli zeloti, i farisei, i sadducei allora si erano uniti per combattere Gesù,pur divisi tra loro oggi atei e miscredenti, battezzati, modernisti e pseudotradizionalisti si sono uniti contro Cristo ed il papato,ed anche le analogie qui sono impressionanti.

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  12. Propongo di indossare tutti la corona del Santo Rosario, nostro vanto ed orgoglio!!!!!

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  13. Però nella "laicissima" Francia sta accadendo questo

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/linchiesta-choc-sulla-radicalizzazione-francia-scuole-1714707.html

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  14. https://www.repubblica.it/cronaca/2019/06/21/news/eutanasia-229289320/
    È stata guadagnata qualche settimana, Deo gratias...sono certo che, grazie alla Lega, non si proseguirá per tale strada mortifera;temo,però che, alla fine, i giudici avvoltoi la legalizzeranno di fatto. Infami !

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  15. Il nettare della cultura antica in un contesto imbevuto di eros e di vizio?

    Non generalizziamo. La decadenza morale, nelle classi alte, comincia ad insinuarsi a Roma dopo la vittoria nella seconda guerra punica, quando lo Stato romano aveva già cinque secoli di vita. E' noto dalle istorie che per secoli si è mantenuto a Roma un fortissimo senso della famiglia, tipico del resto delle popolazioni italiche. Il matrimonio era rispettato. Poi, con le grandi conquiste e relative ricchezze è cominciata lentamente la decadenza. Processo del tutto normale.
    Non tutti gli atei sono libertini. Esistono anche atei che sono persone del tutto normali, buoni padri di famiglia, magari migliori di certi credenti in lite perenne con il sesto comandamento.

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  16. http://blog.messainlatino.it/2019/06/cresime-napoli-da-parte-dellistituto.html

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  17. https://gloria.tv/video/ousK4MvRNF6V6XfwfbW3igxe1

    I matti sono casti e lo sono senza litigare...
    Sanno che cosa è un peccato. E sanno che lo si vince attraverso preghiera e digiuno.
    Affamati d'altro da ciò che è materia, liberati e liberi.
    Il meglio di loro non viene da loro, ma è dono. Dono per "esagerati" e Dio esagera.

    I normali sono capaci di tenere tutto sotto controllo ignorando l'oltre...
    Nessun peccato, solo "cose brutte" evitate attraverso la misura. Una dieta, il fitness.
    Bastano loro, senza cercare altro. Non per forza libertini, ma libertari.
    Migliori di altri, perché più "equilibrati". Capaci di risultati, soppesando pro e contro.

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  18. Sul Foglio di ieri 21/06/2019 c'è un articolo di Giulio Meotti dal titolo l'Egiziano con sei guardie del corpo. Si parla dell'autore di Fascismo islamico, pubblicato in Italia da Garzanti, egiziano che cerca di promuovere un islam pacifico, ma è perseguitato dai radicalisti islamici. So che l'argomento è fuori tema, ma vi segnalo egualmente l'articolo perchè l'intolleranza islamica è forse maggiore di quella degli atei italici...

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  19. https://www.tempi.it/a-maloula-i-jihadisti-volevano-azzerare-il-cristianesimo-ma-siamo-ancora-qui/

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  20. https://www.dropbox.com/s/lgvwsgklpzbw5ua/190622-Omelie-Debolezza.m4a?dl=0

    Eh sì... Grande sciocchezza sapersi bisognosi di salvezza.
    Così tiriamo da soli il bavaglino. E restiamo impigliati. Qualcuno quasi soffocato...
    Uno può apprezzare fin che vuole le filosofie e le culture umane, ma Gesù è ben altro.

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  21. anonimo 18,58. C'è una differenza abissale tra il buon ateo di oggi e il buon ateo classico, è venuto Cristo, e questi buoni atei lo rifiutano: è tutto detto. Io quindi preferisco non il cristiano di facciata soltanto, che è peggio nell'ipocrisia soltanto all'ateo, ma il cristiano che cade ma si pente e pian piano evita anche le cadute, con la Grazia, la sconosciuta attuale.

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  22. Non si tratta di preferenze, si tratta di non generalizzare.
    E' un fatto che esistono anche atei "virtuosi" per così dire, ieri
    come oggi. Quasi sicuramente una minoranza, nello schieramento della
    miscredenza. Se l'ateismo, come fenomeno spirituale, fosse
    sempre e soltanto legato al vizio e alla corruzione dei costumi
    sarebbe facile spiegarlo.

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  23. Il vizio è un peccato divenuto abitudine.
    Il peccato è un atto grave, voluto, deliberato, contro la volontà di Dio.
    L'a-teo non considera Dio, tanto meno la sua volontà.
    Pertanto non esiste alcun peccato.
    Il vizio di cui l'a-teo virtuoso non è schiavo è vizio per chi lo considera tale.
    L'a-teo non lo considera vizio, ma non lo fa perchè non piace o fa proprio schifo a lui.
    Ovvero l'a-teo fa la propria volontà e a volta essa coincide con quella di Dio.
    Non credendo a Dio, l'a-teo è virtuoso credendo a se stesso.
    Il focus non è se un a-teo è privo di vizi, ma che l'a-teo è privo di Dio.
    Per quella che è la nozione di vizio/peccato l'a-teo è del tutto disinteressato al tema.
    Non è una questione di moralismo, ma è un dato di fatto, intrinseco alla condizione.
    Che poi l'a-teo, virtuoso quanto ci pare, possa essere infastidito dal crocifisso tanto quanto lo è un a-teo vizioso, è perchè in Gesù non vede il salvatore dal peccato (che in quel caso non commette), ma uno dei tanti disturbi al proprio fare-da-sè, da dio-in-terra.

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  24. L'ipocrisia è la grande tenda dietro la quale molti atei si mascherano perbene e neanche sanno che è ipocrisia ma, la ritengono saper vivere virtuosamente nel loro mondo. Si trova anche tra coloro che si ritengono e si presentano credenti. In sintesi diciamo che l'ipocrita si può presentare come ateo e/o come credente; sono persone comunque che si allineano all'ambiente nel quale trovano conveniente stare, meglio salire. Fermo restando che, dal più bieco calcolo, può sempre spuntare una conversione sincera.

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  25. Tralcio scrive: Non a caso il “nettare” della cultura classica antica (la Grecia dei filosofi e la Roma del diritto) si sviluppa in un contesto imbevuto di eros e di vizio, agli antipodi del messaggio evangelico.. Gli consiglierei di rileggersi qualche buon testo di storia della filosofia, o di qualche pagina di Padri della Chiesa come Giustino, che di quella cultura classica da lui così deprecata era imbevuto. Da parte mia, mi limito a ricordargli questo aforisma, decisamente illuminante, di Nicolas Gomez Davila: "E' un perfetto cattolico solo chi edifica la cattedrale della sua anima su cripte pagane".
    Silente

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  26. Leopardi era ipocrita? era forse corrotto?
    E Lucrezio?

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  27. Stimato Silente (ed estendo la riflessione anche ad altri interlocutori che hanno sottolineato la bontà della cultura classica), non era mia intenzione disistimare vertici di intelligenza e sapienza umana per me inarrivabili... Quindi, senza rinunciare ad approfondire (ammesso e non concesso che non l'avessi già fatto) cotanto nettare stillato dalla filosofia e dal diritto ancora ancorati a una cultura pagana, chiedo scusa a chi abbia trovato eccessiva la mia argomentazione sull'impossibilità dell'a-teo di tematizzare cristianamente la corruzione (che ci riguarda tutti a motivo del peccato originale) e ancor più l'inedito cristiano della redenzione che transita dalla nozione di peccato, volontà di Dio e purezza del cuore.
    Ribadisco (terza volta) che non ne faccio una questione moralistica, né di maggior o minor ipocrisia. Per edificare cattedrali si parte da cripte pagane. Un mattone resta pur sempre un mattone, un arco sesto un arco sesto, una pietra d'angolo quello è. Dio usa per pietra d'angolo lo scarto dei costruttori di questo mondo... Vorrà pure dire qualcosa. Perché bisogna dire che Leopardi era un corrotto pensandolo un libertino o un vizioso? O semplicemente, con il passar del tempo, un agnostico?
    Avevo iniziato commentando il fastidio per la presenza del crocifisso.
    Temere Gesù (tema del post) è un'espressione potenzialmente ambigua, dal momento che il timor di Dio è un preziosissimo dono dello Spirito santo, fondamento dell'umiltà necessaria all'uomo per non perdere di vista il senso della realtà: siamo dentro una natura corrotta, siamo piccole particelle nell'universo, notiamo/soffriamo la nostra debolezza morale fisica (pensiamo Leopardi), ci sappiamo mortali... E sappiamo che Dio detesta i superbi 8Sant'Agostino, Confessioni). Eppure... C'è Gesù.
    E cambia tutto. Solo se c'è Lui. Senza di Lui no. Tutto qui.

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  28. https://www.tempi.it/per-la-corte-suprema-la-croce-della-pace-non-discrimina-nessuno/

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  29. https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/europee-anche-fontana-mostra-il-rosario-preservare-valori-cristiani-in-ue/ar-AABZ0Ym?ocid=sf

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  30. David Botti:
    Da Bologna confermiamo tutto.
    La grandinata è stata davvero strana.
    Forse si deve considerare che
    - se Padre Roberto O.P. quest'anno non ha potuto accoglierci per fare l'adorazione riparatrice,
    - ha pregato come sappiamo prega lui.

    L'ultimo sabato della Madonna in Cattedrale Padre Roberto si è fatto dalle 23:55 alle 06:00 del mattino...
    Ave Maria

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  31. IL NUOVO IPOCRITA. Secondo la nota definizione di La Rochefaucauld, "l'ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù". Non è più così.
    Infatti non ci sono più gli ipocriti di una volta. Quelli che si fingevano virtuosi pur essendo privatamente viziosi, rendendo così pubbicamente omaggio alla virtù, cioè predicando bene e razzolando male. Vizi privati e pubbliche virtù, si diceva anche.
    In tempi di pensiero unico liberal, cioè di sovversione dei valori postsessantottina, adesso accade l'inverso. Poichè in molti ambienti non è più possibile fare carriera o nemmeno essere tollerati senza dirsi abortisti, omosessualisti, pansessualisti, libertini, femministi, genderisti, eutanasici, erotomani, pornofilici e via dicendo, anche chi non la pensa in quel modo deve spesso ipocriticamente adeguarsi. Perciò oggi l'ipocrisia è un omaggio che la virtù rende al vizio.
    Martino Mora

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