Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra. Si profila all'orizzonte anche un problematico Instrumentum laboris [qui] per il Sinodo dell'Amazzonia del prossimo ottobre...
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nell'Occidente già cristiano e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga coloro che si espongono con parresìa.
Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
* * *
Riflessione settimanale
Dalle «Lettere» di san Bonifacio
vescovo e martire
vescovo e martire
(Lett. 78; MGH, Epistolæ, 3, 352. 354)
Pastore sollecito che vigila sul gregge di Cristo
La Chiesa è come una grande nave che solca il mare del mondo. Sbattuta com’è dai diversi flutti di avversità, non si deve abbandonare, ma guidare.
Grandi nocchieri furono i primi padri, quali Clemente e Cornelio e moltissimi altri a Roma, Cipriano a Cartagine e Atanasio ad Alessandria. Essi, al tempo degli imperatori pagani, governavano la nave di Cristo, anzi la sua carissima Sposa. Insegnarono, combatterono, faticarono e soffrirono fino a dare il loro sangue.
Al pensiero di queste cose e di altre simili, timore e spavento mi hanno invaso e quasi mi hanno sopraffatto (cfr. Sal 54, 6) le tenebre dei miei peccati. Perciò avrei voluto abbandonare del tutto il timone della Chiesa, se avessi trovato precedenti simili nei Padri o nelle Sacre Scritture. Ma non potendolo fare, l’anima mia stanca ricorre a colui che per mezzo di Salomone dice: «Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri» (Pro 3, 5-6). E altrove: «Il nome del Signore è una torre fortissima. Il giusto vi si rifugia ed è al sicuro» (Pro 18, 10).
Stiamo saldi nella giustizia e prepariamo le nostre anime alla tentazione per ottenere l’appoggio di Dio e diciamogli: «Signore, tu sei stato per noi rifugio di generazione in generazione» (Sal 89, 1). Confidiamo in lui che ha messo sulle nostre spalle questo peso. Ciò che noi da soli non siamo capaci di portare, portiamolo con il suo aiuto. Egli è onnipotente e dice: «Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11, 30). Stiamo saldi nella battaglia fino al giorno del Signore, perché ci sono venuti addosso giorni di angustia e di tribolazione. Moriamo, se Dio vorrà, per le sante leggi dei nostri padri, per poter conseguire con essi l’eredità eterna. Non siamo dei cani muti, non siamo spettatori silenziosi, non siamo mercenari che fuggono il lupo, ma pastori solleciti e vigilanti sul gregge di Cristo. Predichiamo i disegni di Dio ai grandi e ai piccoli, ai ricchi e ai poveri. Annunziamoli a tutti i ceti e a tutte le età finché il Signore ci darà forza, a tempo opportuno e importuno, a quel modo che san Gregorio scrisse nella sua «Regola Pastorale».
"... Non siamo dei cani muti, non siamo spettatori silenziosi, non siamo mercenari che fuggono il lupo, ma pastori solleciti e vigilanti sul gregge di Cristo..."
RispondiEliminaNON SIAMO DEI CANI MUTI
NON SIAMO SPETTATORI SILENZIOSI
NON SIAMO MERCENARI CHE FUGGONO IL LUPO
MA PASTORI SOLLECITI E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
MA PASTORI SOLLECITI
E VIGILANTI SUL GREGGE DI CRISTO
21 GIUGNO.
RispondiElimina«Padre, perché piangete quando ricevete Gesú nella santa comunione?».
Risposta: «Se la Chiesa emette il grido: Non sdegnasti il seno della Vergine, parlando della incarnazione del Verbo nel seno della Immacolata, cosa non si dirà di noi miserabili?!
Ma Gesú ci ha detto: Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna; e allora accostiamoci alla santa comunione con tanto amore e timore.
Tutta la giornata sia preparazione e ringraziamento alla santa comunione » (LdP, 55).
Anche in questo Anno del Signore 2019 le autorità ecclesiastiche sono riuscite a privare la Roma “classica” dell'annuale incontro per strada con il Signore!
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2019/06/roma-classica-non-ha-meritato-la.html#more
Signore il Tuo Sacro Cuore , la Tua carne viva ci viene nascosta !
Quella carne è viva, e appartiene al Sacro Cuore!...
Nella gloriosa solennità del Corpus Domini, una dolcissima meditazione sul Sacro Cuore e l'Eucaristia ed un esame di coscienza sull'ingratitudine del cuore umano - del padre Stefano Manelli (fondatore FI)
https://gloria.tv/article/DSE8mitupcCN6jUKiQuTcxuSC
“Cor Jesu, pax et reconciliatio nostra, miserere nobis”
RispondiElimina“Cuore di Gesù, pace e riconciliazione nostra, abbi pietà di noi”
Davide Carollo IL LATINO NON E' MAI STATO ESPRESSAMENTE ABOLITO DA NESSUN ATTO DELL CHIESA.
RispondiEliminaNella pratica invece ben sappiamo che è andata diversamente! Si è volutamente accantonato il latino, che rappresentava l'universalità della Chiesa assieme ai Suoi Riti. In qualsiasi posto andavi la Messa era identica, sia nella forma che nella lingua.
Oggi basta andare nella parrocchia accanto per trovare una Messa (Sic!) completamente diversa, rimaneggiata dal parroco di turno e dagli immancabili schitarratori e "madri badesse" di turno.
http://www.lanuovabq.it/it/scuola-italia-la-classe-dove-tutti-bocciano-tutti
RispondiEliminaIL FALLIMENTO DI UN MODELLO
"Scuola Italia", la classe dove tutti bocciano tutti
EDITORIALI22-06-2019 Anna Monia Alfieri
Torna il refrain sui costi degli alunni bocciati. Falso problema. Il fatto è che nella scuola statale tutti bocciano tutti: lo Stato, boccia il Ministero, che è l'ammortizzatore sociale più mastodontico della storia europea; le famiglie bocciano lo Stato per il carosello indescrivibile di docenti da un anno all'altro. Bocciare costa? Certamente, in un sistema scolastico fuori controllo, che nega la libertà di scelta educativa. Se il contribuente potesse scegliere attraverso il costo standard di sostenibilità, invece...
N.B. Un quadro d'insieme su dispersi e costi. Eppoi, tra noi, è da considerare cosa si trasmette, come di anno in anno i programmi sono stati ibridati...menti ibride per soggetti ibridi e, ancora, quello che passa il ministero e cosa dovrebbe passare...