L’opera di distruzione della vita religiosa da parte del Vaticano continua implacabile. Questa volta è il turno delle Piccole Suore di Maria Madre del Redentore, un ordine religioso nato in Francia, e che conta attualmente circa centoventi religiose. Inutili gli appelli alla Segnatura per la congregazione considerata troppo tradizionalista. Le suore rinunceranno ai voti.
L’opera di distruzione della vita religiosa da parte del Vaticano continua implacabile. Questa volta è il turno delle Piccole Suore di Maria Madre del Redentore, un ordine religioso nato in Francia, e che conta attualmente circa centoventi religiose; di cui cinque hanno deciso di obbedire al diktat di Roma, e le altre centoquindici, divise in tre comunità, verranno sollevate dai voti presi a suo tempo, e torneranno laiche, dovendo lasciare le loro case e le attività di cura e di assistenza agli anziani che erano la caratteristica di questa congregazione. Accusata però, soprattutto, di una spiritualità considerata troppo “tradizionale”. Il Grande Inquisitore della Congregazione per i Religiosi, il francescano Josè Rodriguez Carballo, braccio destro e uomo di fiducia del Pontefice regnante per questo genere di "cucina", ( e l’uomo del più clamoroso crack finanziario mai vissuto dai francescani) ha colpito ancora. Un copione che ricalca quelli già vissuti dai Francescani dell’Immacolata (ancora commissariati dopo sei anni! (vedi) Ma chi hanno ammazzato per essere trattati così?), della Familia Christi [qui], della Fraternità dei Santi Apostoli e così via. Ormai un format abituale nel regime vigente.
Appare davvero strana e inspiegabile l’operazione a cui probabilmente non sono estranei appetiti vescovili per le proprietà della piccola congregazione. Le Piccole Suore di Maria madre del Redentore curano anziani, collaborano nella pastorale delle parrocchie, aiutano i poveri e vivono una spiritualità considerata oggi in Vaticano troppo “classica”, cioè: amore di adorazione all’Eucarestia, preghiera fervente d’intercessione e filiale devozione a Maria. Le suore sono state pre-visitate nel 2009 per decisione del vescovo di Laval, che i laici che sostengono le suore accusano di avere un certo interesse verso l’amministrazione dei loro beni. Ma l’iniziativa non ha avuto successo. Nel 2016, con Braz de Avis e Carballo, una nuova visita. Non più – o non solo – per motivi amministrativi ma per il grave sospetto di tradizionalismo o di classicismo, come dicono i francesi. Le suore sono state incolpate di avere problemi gravi di governo (anche se risulta che la maggioranza delle suore abbiano testimoniato meraviglie della superiora), di immobilismo, di disconoscenza della “nuova teologia della vita consacrata…” e di altri gravi reati come quello di eccessiva preghiera…Le superiori – esiliate in altri conventi – erano accusate di “autoritarismo deviante”, e alle suore è stata chiesta l’obbedienza senza appello “senza – dicono – che la preoccupazione di una dritta coscienza abbia una parola da dire, e senza che mai ci sia stato spiegato il minimo fondamento oggettivo di tutte queste misure romane: così ci sarebbero due pesi e due misure”.
Le suore hanno respinto le accuse come false e inventate dai visitatori. I commissari e la Congregazione hanno dato loro ragione, almeno in parte, ma hanno mantenuto i provvedimenti presi; cioè, confermano il commissariamento. Le suore hanno fatto appello a quello che era il tribunale supremo di giustizia nella Chiesa, la Segnatura, ormai, con la gestione del diplomatico Mamberti evidentemente incapace di andare contro volontà superiori, che ha confermato la sentenza del Dicastero. Ma le suore hanno deciso di non accettare quella che a loro – e non solo a loro – pare una ingiustizia evidente. Hanno reso pubblica la loro decisione: “Il 17 settembre 2018, il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Religiosi, Mons. Braz de Aviz, ci ha scritto un ultimatum: o accettiamo il Commissario “senza riserve”, o non lo accettiamo, nel qual caso il la legge prevede che potremmo essere licenziati dall’Istituto”.
Allora, hanno scritto le suore, “Dopo aver acquisito la certezza morale per tutto quest’anno che l’accoglienza del commissario apostolico all’interno del nostro Istituto, causerebbe un danno grave e certo, nel più o meno lungo termine, sia per quanto riguarda la comprensione del carisma lasciato da Dio a Madre Maria della Croce, nostra Fondatrice, solo per il modo di viverla; dopo aver proposto molte volte soluzioni di appeasement, senza che ci sia stata data alcuna risposta; previa consultazione con persone autorizzate e competenti; dopo aver pregato molto e sempre volendo rimanere fedeli e obbedienti alla verità, ci è sembrato che non avessimo altra scelta che rinunciare ai nostri voti”.
Nel frattempo a Laval si è costituito un Comitato di sostegno alle religiose, che conta quasi tremila persone, e che ha la sua voce in un sito, https://www.soutienpsm.com/.
Tutto questo avviene in un Paese in cui la situazione delle vocazioni è – a dir poco – disastrosa, e dove la questione degli abusi clericali sta pian piano emergendo in tutta la sua gravità. E la Santa Sede si permette di compiere operazioni inspiegabili condotte con una violenza e una determinazione che sarebbe stata ben più adeguata in altre situazioni, e per colpe reali. [Fonte]
Senza contaminazioni siamo una setta…….Sono sempre più perplesso.
RispondiEliminaBisogna essere perplessi dei sedicenti cattolici. È del tutto evidente che un gruppo anticattolico si è impossessato dei posti di comando della Chiesa per distruggerla. Ed i "cattolici" al di la di piagnucolii non vanno
EliminaAttenzione, potrebbe essere un passo importante (ve lo segnalo il tempo reale, sto ancora leggendo):
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/news/cdl-burke-bp-schneider-issue-declaration-of-truths-to-correct-rampant-doctrinal-confusion-in-church
Jan Bentz / LifeSiteNews
Diane Montagna Diane Montagna Follow Diane
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NewsCatholic ChurchMon Jun 10, 2019 - 3:15 am EST
Cdl Burke, Bp Schneider issue ‘declaration of truths’ to correct rampant ‘doctrinal confusion’ in Church
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ROME, June 10, 2019 (LifeSiteNews) — Cardinal Raymond Burke and Bishop Athanasius Schneider, together with several other bishops, have issued a public declaration of truths of the faith to remedy the “almost universal doctrinal confusion and disorientation” endangering the spiritual health and eternal salvation of souls in the Church today.
Some of the truths which are elucidated in the declaration implicitly reference statements made by Pope Francis, while others relate to points of confusion that have arisen or intensified during the current pontificate. Still others address moral errors in society that are gravely harming lives, as much of the Catholic heirarchy stands by in silence.
The eight-page document (see full text below), released in several languages on Pentecost Monday, June 10, is entitled Declaration of the truths relating to some of the most common errors in the life of the Church of our time.
Included among the 40 truths of the faith is that “hell exists” and human souls who are “condemned to hell for any unrepented mortal sin are eternally punished there by Divine justice”; that the “only religion positively willed by God” is that born in faith in Jesus Christ; and that “homosexual acts” and gender reassignment surgery are “grave sins” and a “rebellion” against divine and natural law.
Signatories of the declaration include: Cardinal Raymond Burke, Patron of the Sovereign Military Order of Malta; Cardinal Janis Pujats, Archbishop emeritus of Riga, Latvia; His Excellency Tomash Peta, Archbishop of the archdiocese of Saint Mary in Astana, Kazakhstan; Jan Pawel Lenga, Archbishop-Bishop emeritus of Karaganda, Kazakhstan; and Athanasius Schneider, Auxiliary Bishop of the archdiocese of Saint Mary in Astana.
Uè, che bello! Hanno condannato l'ecumenismo, la libertà religiosa, la collegialità episcopale, l'idea che Dio abbia voluto l'uomo per "se stesso" (intendendo l'uomo, non Dio) e che Gesù con l'Incarnazione si sia "in qualche modo" unito ad ogni uomo? Che gioia, non l'avrei mai detto!
Elimina
RispondiEliminaEdward Pentin
The signatories, who include ++Burke and +Schneider, intend that the declaration act as a “fraternal and filial aid for the Supreme Pontiff” during this “extraordinary situation” of “general doctrinal confusion and disorientation"
Dunque è proprio la correzione anche da un punto di vista formale?
Madre Maria Canopi diceva che per pregare occorre forza fisica, a tal fine curava le sue figlie con grande cura.
RispondiEliminaOra noi impieghiamo gran parte delle nostre forze sulla tastiera, che pur qualche risultato l'ha dato ma, non basta.
Propongo un mese di silenzio estivo in qualche luogo dove poter pregare insieme, da mane a sera, senza parlare tra noi mai, neanche durante i pasti o altro tempo. Questo per non perdere l'unione con il Cielo.
Pregare su due massimo tre punti dei nostri, in grande sintesi: Fede, Patria, Famiglia..e abbiamo inteso tutto, no?
Rimane chiaro che ognuno all'interno di un campo sceglie, liberamente, il problema, il nodo, che ritiene più urgente e su quello rimane per tutto il mese.
Che ne dite?
Sto guardando e il nostro traduttore è all'opera. Più tardi pubblico. Guardo tutto e vediamo...
RispondiEliminaDunque è proprio la correzione anche da un punto di vista formale?
RispondiEliminaSarebbe bello che fosse una correzione formale ...
Purtroppo le parole "aiuto fraterno e filiale" sanno poco di correzione.
Inoltre, altre parole come "generale confusione e disorientamento dottrinale" possono essere tranquillamente interpretate come deviazioni dottrinali di una parte del clero, e non necessariamente anche del papa.
Quindi, l'ipocrisia di Bergoglio potrebbe ancora dispiegarsi in tutta la sua dimensione, facendo il papa per l'ennesima volta orecchie da mercante ...
La cosa più agghiacciante di questa storia è il fatto che dai Sacri Palazzi, una volta presa la decisione di distruggere una realtà sana, vanno avanti fino in fondo a qualsiasi costo, senza fermarsi né davanti a eventuali cambiamenti di circostanze, né davanti alla pessima pubblicità (che pure è la cosa che generalmente temono di più).
RispondiEliminaOvviamente sappiamo bene cosa succederebbe se qualcuno (prete o vescovo) decidesse di accogliere quelle suore "ufficialmente laicizzate" e di metterle in condizione di proseguire nella loro vita di preghiera e di carità.
Un'amara considerazione: se quel "qualcuno" fosse invece un laico qualsiasi - cioè uno non ricattabile dai sullodati Sacri Palazzi -, il tutto si ridurrebbe ad una spesa abbastanza ben quantificabile e neanche tanto grossa. Nel caso delle Piccole Suore di Maria, basterebbe il solito riccone che rinuncia a comprarsi un nuovo yacht. (Non che ci sia da aspettarsi che un riccone sappia commuoversi, eh! soggetti come Giuseppe d'Arimatea sono più unici che rari).
Altre realtà di spirito tradizionale, infatti, sono sempre state sorrette da laici che... potevano permetterselo. Siamo al paradosso che la stragrande maggioranza dei preti è ultimamente ricattabile perché nel caso si attiri antipatie curiali perderebbe vitto e alloggio.
Alcuni anni fa, con alcuni amici, si calcolava che l'avviare e sostenere una comunità di seminaristi "tridentini" (vitto, alloggio e tutta la formazione) sarebbe costato pressappoco quanto un appartamentino in periferia. Le vocazioni non mancano: mancano piuttosto persone che investano su di esse, poiché il clero e la gerarchia hanno smesso di investirvi.
Ora in vendita si trovano case ad 1euro, che necessitano un buon restauro, inoltre lo stato ha messo in vendita palazzi, caserme, aziende dismessi. Opportunità esistono, occorre saper cercare e selezionare e occorre manovalanza capace e non rapace anzi proprio devota. Persone con capitali ingenti sempre rinnovantesi esistono, oltre che individuarli occorre presentarsi con un piano preciso, chiaro. Alla fonte occorre sapere quello che si vuole, essere certi che non siano presenti, tra i volonterosi, ego troppo esuberanti, inoltre essere certi che si sta rispondendo ad un bisogno reale. Non sono i mezzi che mancano solitamente, sono le persone disposte ad impiegare la vita. Credo che in Francia non sia tanto diverso da qui, certo è che un convento di suore va posto in un posto riparato e difeso da una comunità 'seria'.
RispondiEliminaTrovo pazzesco che debbano rinunciare ai voti.
Purtroppo le parole "aiuto fraterno e filiale" sanno poco di correzione.
RispondiEliminaUna correzione al Papa non può che essere filiale. "Fraterno" probabilmente è rivolto ai pari grado in gerarchia. Non credo che il fatto che Francesco l'accetti sia ormai un punto fondamentale. Il documento serve ai "fedeli abbandonati" per avere un punto di riferimento organico. Volendo spingersi oltre, LifeSiteNews dice:
While the signatories do not specify what form such public professions might take, one might reasonably imagine they could include a bishop making a profession in his cathedral, a priest making a profession in his parish, a religious superior making a profession in their monastery or friary, or a lay group making a profession at a public event or on the internet.
Dunque, sempre attendendo di leggere tutto e comprendere, una professione di fede la possiamo fare senza che sia approvata dal Vaticano. Se ci saranno vescovi coraggiosi... è da vedere.
Per quanto riguarda l'articolo de LNBQ non è affatto il primo.
https://www.corrispondenzaromana.it/nota-esplicativa-alla-dichiarazione-sulle-verita-riguardanti-alcuni-degli-errori-piu-comuni-nella-vita-della-chiesa-nel-nostro-tempo-nel-nostro-tempo-la-chiesa-sta-vivendo-una-del/
RispondiEliminahttps://gloria.tv/article/H966awz7QJaU1XGGGJUFScw9i?fbclid=IwAR3sT_7FGvoFCiWRZ5ryz4RkGr9on6MarMwRUW_8rZpXO01Fat5t9PLSHZY
RispondiElimina@Moscatelli
RispondiEliminaE non solo:
4. Dopo l’istituzione della Nuova ed Eterna Alleanza in Gesù Cristo, nessuno può essere salvato soltanto mediante l’obbedienza alla legge di Mosè, senza avere fede in Cristo come vero Dio e unico Salvatore dell’umanità (cfr. Rm 3,28; Gal 2,16).
Da quel che sto leggendo, sembra proprio che abbiano considerato tutti i punti caotici di questi tempi...
Assurdo che debbano rinunciare ai voti!!!
RispondiEliminaE poi, i voti perpetui credo non si possano annullare, o no?
Completamente d'accordo, comunque il problema si porrebbe se l'eventuale seminario o comunità vorrebbe sopportare di essere al margine della Chiesa della pubblicità. Ricordiamo che chi governa la Chiesa di Cristo e quella della pubblicità è la stessa persona e se ora il Papa promuove la seconda i futuri sacerdoti di un seminario finanziato da laici, dovrebbero resistere all'ostracismo, molta gente non li riconoscerebbe, i vercovi li avversarebbero. Penso ai sacerdoti della FSSPX.
RispondiEliminaIl Sovrano Militare Ordine di Malta proibisce il VO:
RispondiEliminahttp://wdtprs.com/blog/2019/06/chief-of-the-vichy-knights-of-malta-forbids-the-extraordinary-form/
L'iniziativa è lodevole, certo. Però secondo me dovrebbero compilare un nuovo SILLABO degli errori, nero su bianco, chiaro e tondo, a vantaggio del Gregge disorientato.
RispondiEliminaE' necessaria una sottolineatura CHIARA e diretta, esplicita, non implicita, degli errori - antichi e nuovi - pronunciati dalla Caput mundi in questi nefasti 6 anni, definendo appunto ERRORE ciò che si oppone alla Dottrina perenne, oltre che richiamare e proclamare le verità di sempre. Come farebbe un bravo insegnante dei tempi antichi: distinguere il vero dal falso, segnalare l'errore commesso dagli erranti (chiunque essi siano, in alto o in basso) e CONDANNARE rigorosamente l'errore pronunciato, per poter con AUTOREVOLEZZA del Munus docendi (che il Vertice usa ora in modo subdolo e traviante) ridefinire e ribadire la Verità immutabile che Cristo ha consegnato ai suoi Apostoli: per illuminare e correggere e indirizzare al Vero le pecore confuse ! v. : Insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori (e anche gli erranti!= eretici).
Ma vi siete accorti che, come nella Chiesa docente, (diventata dialogante-INCLUSIVA con tutti gli errori) anche nelle scuole da molti anni questa correzione rigorosa non esiste più, fin dalle elementari ? l'esempio venne dato dall'alto in quel fatidico 1962: "...La Sposa di Cristo (!) non vuole più usare l'arma del rigore ecc.." e questi sono i frutti dopo 60 anni.
Ferrara espugnata, tra gli sconfitti c'è anche il vescovo
RispondiEliminahttp://lanuovabq.it/it/ferrara-espugnata-tra-gli-sconfitti-ce-anche-il-vescovo
Questo e' essere cristiano virile militante !
Se vogliono entrare in politica , partito piu' - partito meno , rinuncino LORO ai voti religiosi , al pregresso giuramento di militare nell' esercito del Signore , al pregresso giuramento di portarGli anime ! Tornino nelle loro famiglie , si candidino e vivano dei proventi derivanti dal loro lavoro !
Altro caso analogo
RispondiEliminahttps://www.castelloincantato.it/2019/06/09/a-luglio-via-le-suore-da-cristo-re-i-fedeli-insorgono/
Mentre tutti i media celebrano il mese dei cosiddetti "Gay pride", che ogni anno diventano sempre più volgari e blasfemi, c'è un popolo che cresce silenzioso e potentissimo. E' il popolo di Maria, quello che tra l'8 e il 9 giugno, ha camminato tutta la notte per raggiungere la Casa Santa di Loreto e rimettere tutta la vita nelle mani della Madonna. Colei che vuole portare tutti in Paradiso, attraverso di noi.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/macerata-loreto-il-cuore-di-maria-trionfera
Madre Teresa di Calcutta diceva che le prime ore della mattina le passava a pregare per attingerne la forza per la giornata di duro lavoro che l'avrebbe attesa. Le "contemplative" il loro lavoro lo trovano nel pregare tutto il giorno non tanto per se stesse, quanto per il mondo. Bisogna prporio essere degenerati nella fede per non capirlo.
RispondiEliminaGiovanni Cerbai
Lamentablemente las modernistas de Teología Liberal Marxista, las acogen con júbilo, mientrás que las santas consagradas que viven la pasión de Cristo las rechazan, más Nuestro Señor Jesucristo las acoge en Su Sagrado Corazón y las abraza
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