Riguarda la traduzione in lingua inglese; ma siamo tutti coinvolti nella decisione. I comportamenti qui riportati coincidono con quanto già accade anche in Italia. Siamo consapevoli che dalle petizioni non ci si possano aspettare gli effetti voluti. Ma almeno servono a far sentire voci che riaffermano la retta fede... (circa la traduzione italiana, vedi precedenti qui - qui - qui - qui - qui - qui).
Santo Padre, per favore non cambi il Padre Nostro!
LifeSiteNews si unisce all'Istituto Ruth per portare avanti una petizione di significato solenne per tutti i cattolici ... la Parola di Dio in senso letterale.
Come forse avete sentito, papa Francesco ha recentemente cambiato la traduzione italiana delle parole della preghiera del Padre nostro. E ora, corre voce che stia considerando di cambiare anche la traduzione inglese.
Questa petizione, quindi, educatamente, ma fermamente, chiede al Santo Padre di lasciare invariata la preghiera del Padre Nostro.
Il cambiamento proposto è, dal familiare "non indurci in tentazione" a "non abbandonarci alla tentazione".
Il dotto biblico olandese P. Reto Nay spiega che questa traduzione non è fedele al testo originale:
"Il testo del Padre Nostro ci è tramandato nel Nuovo Testamento, dove è stata scritta in greco antico la frase "E non ci indurre in tentazione", contenuta sia in Mt 06:13 che in Lc 11:4 con identiche formulazioni ...Ciò significa che la formulazione della preghiera non può essere attribuita ad un errore di trasmissione o di un fraintendimento".
La ripetizione continua delle preghiere di base ha incorporato profondamente queste parole nella nostra psiche [e nel nostro spirito -ndr].
La ripetizione continua delle preghiere di base ha incorporato profondamente queste parole nella nostra psiche [e nel nostro spirito -ndr].
Lo sforzo richiesto di annullare queste parole familiari distruggerebbe i nostri schemi di preghiera e causerebbe confusione tra i fedeli.
L'affermazione di papa Francesco secondo cui l'attuale traduzione è "non buona" è un suo giudizio privato. La sua opinione è contraria alla forza della tradizione che risale alla traduzione di san Girolamo in latino e al testo greco degli stessi Vangeli.
Inoltre, bisogna ricordare che la tentazione, in sé, non è cattiva. Essa mira, acché Dio permetta che siamo tentati (anche se non oltre la nostra capacità di superarlo), sia per permetterci di mostrare il nostro amore per il bene che per perfezionarci nella preghiera.
Viene riferito da fonti non specificate che il cambiamento nella traduzione francese è stato fatto da Papa Francesco d'autorità, con poche opportunità di discussione su un cambiamento così importante.
Il tentativo di cambiare la preghiera del Padre nostro creerà molta confusione nel culto pubblico della Chiesa.
Alcune persone diranno silenziosamente la preghiera del Signore in riunioni pubbliche, usando le parole familiari.
Altri, non disposti a scendere a compromessi con una nuova traduzione, pregheranno in latino, che è familiare a molti.
Stiamo già osservando casi in cui i sacerdoti stanno preparando testi latini da distribuire durante la messa.
Il Papa non è un esperto in traduzione.
Molti cattolici si interrogheranno se in questa circostanza sarà oltrepassata le sua autorità e si chiederanno se sono obbligati a seguirlo.
Questo tentativo di cambiare la preghiera del Signore creerà inutili divisioni all'interno di una Chiesa universale già divisa.
Per sottoscrivere la Petizione |
L'appello - che ho firmato - manca però di un'informazione: che l'idea della traduzione non è esclusiva di Papa Francesco, avendo p.es. la CEI proposto la cosa già tempo fa; non mi stupirei se altre conferenze episcopali fossero pure della stessa idea. Dunque la motivazione "Papa Francesco non è esperto di traduzioni" non regge. Valgono comunque numerosi argomenti che già mesi fa sono stati portati all'attenzione (il più evidente è anche il più semplice: Dio non abbandona nessuno, dunque pure la nuova traduzione è soggetta allo stesso "problema" che si voleva correggere).
RispondiEliminaMa che vi importa? Fintanto che non è peccato continuare a recitare la versione antica, bisogna farsi sentire in Chiesa. Lo stesso vale per il Sanctus che trasforma orrendamente il Deus sabaoth in Dio dell'universo (degli oceani, delle piante...) e per l'Agnus che "togli i peccati del mondo". Io continuerò a recitarli secondo coscienza finché l'autorità vescovile me lo impedisca.
RispondiEliminaLuca
Ma guarda , quando si dice il caso !
RispondiElimina"Scrutami, o Signore, e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio cuore." (Salmo 26:2)
Il salmista ha il desiderio di piacere a Dio e di gustare le Sue benedizioni, ma è consapevole che per ottenere ciò è necessaria una determinata condizione spirituale. Egli sa molto bene che non è possibile andare a Dio presentando la propria giustizia ne i propri meriti. Se desideriamo anche noi essere graditi al Signore, come il salmista, allora, è opportuno chiedergli di esaminarci affinché possiamo trovare la Sua approvazione. Innanzitutto chiediamogli di scrutarci, di farci un esame profondo affinché ci possa essere rivelato cosa non va nella nostra vita. Questo, però, richiede da parte nostra una totale arrendevolezza nelle Sue mani e una completa fiducia nella Sua Onniscienza. Poi, chiediamo ancora al Signore di provarci, sperimentarci, con lo scopo di vedere quali sono i nostri veri sentimenti o se vi è qualche peccato a noi oscuro e mostrarci quello che dobbiamo correggere per piacere a Lui. Infine, chiediamo al Signore di purificarci, di togliere dal nostro cuore ogni scoria; soltanto Lui può farlo per mezzo del sangue di Cristo, certi che il Padre accoglierà a Sé e benedirà coloro che sono stati lavati dal sangue del Suo Figliolo.
(Fonte: www.paroledivita.org)
Scrutami, o SIGNORE, e mettimi alla prova;
purifica i miei reni e il mio cuore.....
Prima della sera della vita continua a "scrutinarmi" e dammi la forza di vincere me stesso . Amen
O ritorniamo a Roma-Gerusalemme o ritorniamo a Sodoma-Gomorra... è come durante ogni grande disastro ... credono che bombarderanno solo le città degli altri e che loro se la caveranno ... vivono da illusi e da stupidi... poi improvvisamente un tegola gli cadrà in testa, ma sarà tropo tardi per salvarsi ... o l'Occidente "cristiano" ritrova la voglia di vivere o moriremo tutti in una grande Colonia Islamica del Nord.
RispondiEliminaIl Signore - quando ci incontreremo con Lui - ci chiederà conto se abbiamo difeso la nostra civiltà cristiana, se abbiamo difeso le tombe dei nostri cari, se abbiamo difeso la lingua, le tradizioni sacre, la verità Rivelata che ci è stata data in eredità.
L'ignavia, la vigliaccheria, l'inattività, la mollezza, la timidezza, la paura, l'indifferenza, l'ignoranza, l'egoismo, il disamore per i padri ... tutto ciò sarà giudicato con molta severità dal signore. nessuno può approfittarsi della Bontà del signore impunemente! Non saremo giudicato solo per la nostra vita privata ma ancor più per la nostra !testimonianza pubblica".
Il signore dice. chi si vergogna di me davanti agli uomini io mi vergognerò di lui davanti al Padre mio e agli angeli del cielo! E l'Apostolo delle Genti - che invitava tutti a convertirsi subito a Cristo e ad abbandonare tutte le altre Religioni che sono più o meni idolatriche - gridava "Non mi vergogno del Vangelo di Cristo!"
E' assolutamente indispensabile convertirsi a Cristo appena ci è dato - per esclusiva sua Grazia, ma non senza che un padre o un testimone o un maestro ci abbia proclamato a voce alta il Vangelo di Cristo - di capirne il Messaggio. No alla ignavia, no alla ignavia, non alla ignavia! No alla pusillanimità. No all'accidia. Il principale Vizio capitale del giorno d'oggi. E' la non voglia di vivere e di fare il bene. Accidia, torpore malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene, pigrizia, indolenza, infingardaggine, svogliatezza, abulia. questo è il male profondo della nostra società. E non è fuggendo in Convento, o in Sacristia, o in un qualsiasi istituto di cultura, o in qualsiasi volontariato, o in qualunque attività frenetica, o in qualunque piacere sensuale, o in qualunque droga o sogno o esperienza mistica del sé, - non è fuggendo dalla realtà che troveremo il bene, la salvezza, l'amore, la vita, la luce, la felicità, il volto della bellezza, il Padre. La nostra società sta morendo e ha assoluto bisogno di Ritornare al Padre e di Rinascere a vita Nuova! VisNova Visnova VisNova ... tutto per Grazia. (Rosario Del Vecchio)
sono abituato a vivere la Fede in semplicità. mai mi ero posto il problema di chi manda cosa e soprattutto il perché. Sono di fronte ad una prova, ad una tentazione? Bene, la affronto facendo tesoro dell'insegnamento di Gesù, nella preghiera, facendo il possibile. Se inciampo, chiedo perdono a Dio.
RispondiEliminaSta storia del cambio del Padre Nostro mi ha messo in confusione.
Dio è cattivo perché mi induce in tentazione? al verbo "indurre in" si attribuisce un significato negativo?
e allora si usa il termine "abbandonarci alla" in modo tale che non vi sia la percezione di un soggetto che produce la tentazione?
mah.... perché tutte le volte si devono complicare le cose...
Ormai siamo all'aperta apostasia. Lo sostiene Dom Giulio Meiattini in questa attenta e ottima analisi dell'instrumentum laboris.
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2019/07/02/sinodo-amazzonico-ed-ecco-a-voi-il-cristianesimo-biodegradabile/
Nel sito preparato dal Vaticano si può leggere il documento e vedere come veramente sia in atto qualcosa di orribile e tremendo. Il sito intero è molto importante da indagare per rendersi conto di cosa stanno realmente preparando.
http://www.sinodoamazonico.va/content/sinodoamazonico/it.html
In Francia non ha creato nessun problema.
RispondiEliminaSaluti
Teresa
Sciolta la Familia Christi:
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2019/07/ultime-da-familia-christi-in-articulo.html?m=1
Mi dispiace moltissimo per questi bravissimi e coraggiosi sacerdoti. Mordor avanza...
RispondiEliminaPater Noster
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificétur Nomen Tuum:
advéniat Regnum Tuum:
fiat volúntas Tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum
cotidiánum da nobis hódie,
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos
dimíttimus debitóribus nostris.
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a Malo.
RispondiEliminaQuando Nostro Signore fu tentato da Satana,
non fu "indotto in tentazione" da Dio Padre?
Ciò significa che il Padre permise che la
tentazione avesse luogo, così come permette
che abbia luogo nei nostri confronti, per
metterci alla prova. Credo sia stato sempre
interpretato il concetto, come tentazione non
per dannare ma per mettere alla prova.
Se non siamo provati, come attraverso il fuoco,
il fuoco delle tentazioni, delle malattie,
delle sventure, non possiamo santificarci
veramente.
Comunqe la frase andrebbe letta sempre con l'altra
metà: non ci indurre in tentazione ma liberaci dal
male.
Io che vivo in Francia, da quando ci hanno imposto la nuova versione, la recito in italiano così come la conoscevo.
RispondiEliminaIo la recito in l'antico, come faccio per il Sanctus, per il Dominus non sum dignus (preghiera del centurione), per il pro multis e "non per il papa Francesco" ma per i prelati ancora cattolici, se ci sono.
EliminaCatholicus, scusi: DominE, non sum dignus ecc...
RispondiElimina"Domine" è il vocativo, caso usato nell'invocazione.
"DominUS" è invece nominativo (caso del soggetto).
Pardon, volevo dire in latino (ma gli smartphones sono proprio "una caxxta pazzesca", cambiano le parole a tradimento)
RispondiEliminaLeggo solo adesso, ma sapevo della storia del Padre Nostro da tempo.
RispondiEliminaAlcuni parlano di "protestantizzazione" della liturgia: potrebbe questo essere un altro episodio di questo fenomeno.
Lascio i commenti ad altri.