Riprendo da Settimo cielo. Ѐ dura tenere la barra dritta su tanti fronti, ma non siamo senza bussola... L'importante è sapere dalla parte di Chi stare e che non siamo soli; non facciamo come gli Apostoli durante la tempesta! Sul Sinodo per l'Amazzonia vedi indice qui.
Circola da alcuni giorni sul web un video nel quale un sacerdote italiano di primissimo piano, tra i più vicini a Jorge Mario Bergoglio, dice che in Amazzonia la celebrazione della messa da parte di diaconi sposati è già una realtà di fatto, autorizzata dai vescovi del luogo. E papa Francesco, informato della cosa, avrebbe detto: “Andate avanti!”.
L’autore di questa esplosiva rivelazione non è uno qualsiasi. È Giovanni Nicolini, 79 anni, stimato sacerdote dell’arcidiocesi di Bologna, che ha come arcivescovo quel Matteo Zuppi che pochi giorni fa Francesco ha promosso cardinale.
Don Nicolini è attualmente assistente ecclesiastico nazionale delle Associazioni Cattoliche dei Lavoratori Italiani, ACLI, ed è stato in precedenza direttore della Caritas di Bologna, oltre che parroco nel quartiere cittadino adiacente al carcere. Prete dei poveri, dei carcerati, degli immigrati: è questo il suo profilo più noto.
Ma prima ancora è stato figlio spirituale di Giuseppe Dossetti (1913-1996), politico di prima grandezza nell’Italia del dopoguerra e poi, da monaco e da sacerdote, protagonista del Concilio Vaticano II accanto al cardinale Giacomo Lercaro.
Nel solco di Dossetti, don Nicolini ha fondato negli anni Settanta la Famiglia della Visitazione, una comunità oggi formata da una trentina di monaci e monache e da altrettante coppie di sposi, che si dividono tra le campagne del bolognese e le missioni dell’arcidiocesi in Tanzania e a Gerusalemme.
Inoltre, don Nicolini è legato a quell'influente think tank cattolico progressista, noto come "scuola di Bologna", che ha avuto nello stesso Dossetti il suo fondatore e ha nello storico della Chiesa Alberto Melloni e nel fondatore del monastero di Bose Enzo Bianchi i suoi attuali reggitori e guru, entrambi ultrabergogliani.
Ecco dunque il link al video choc di don Nicolini:
> “Sento l’opportunità di ricordare…”
Il video è parte di una più ampia “lezione” di don Nicolini, anch’essa videoregistrata, alla scuola estiva dell’associazione cattolica politico-culturale La Rosa Bianca, tenuta a Terzolas, in Trentino, dal 21 al 25 agosto.
E questa di seguito è la trascrizione testuale delle sue parole, riguardo al celibato del clero e alle “messe” che già ora sarebbero celebrate in Amazzonia da diaconi sposati, con l’autorizzazione dei vescovi del luogo e con l’avallo di papa Francesco. [Su Sinodo Amazzonia vedi indice qui]
* * *
E IL PAPA HA DETTO: “ANDATE AVANTI!”
Sento l’opportunità di ricordare, insieme a voi, che la Chiesa dei preti sta finendo. È una profezia? No, è la realtà. Di questo bisogna tener conto, perché cambia completamente. Adesso stiamo arrivando all’apice della follia, ogni prete porta avanti sei parrocchie, così però è la fine. Questa crisi del presbiterato in ogni caso implacabilmente aumenterà, finché non venga preso molto sul serio il pensiero circa l’opportunità di abolire il celibato dei preti.
Finché questo celibato dei preti resta, la discesa è inarrestabile, anche perché molte volte non si riflette sul fatto che io, per esempio, sono un prete, ma prima di essere prete io sono un monaco. Francesco, che è qui, è un monaco, ed essendo [noi] una piccolissima comunità monastica di preghiera abbiamo regalato alla Chiesa di Bologna cinque preti, però noi l’abbiamo potuto fare perché apparteniamo a un’altra razza. Ma finché continua una situazione per la quale – sapete, vero? – il fatto del rimanere celibi è una pura disposizione d’ordine disciplinare, giuridica, non è un voto, non è un dono di Dio, non è sostenuta dalla vita della comunità… Niente, è lui che non si sposa, per regola non può sposarsi. Ma è chiaro che quando vengo a sapere che un prete di trent’anni, che viene a confessarsi da me, adesso lo mettono in una grande campagna da solo, quello in sei mesi l’amante ce l’ha. E quindi questa discesa sarà adesso rapidissima. L’altro ieri mi dicevano che si calcola che nel 2030 a Bologna ci saranno 30 preti, adesso ce ne sono 450, e sono già molto calati. E quindi questa struttura di Chiesa non ci sarà più.
Viene fatto il sinodo dei vescovi in Amazzonia. Nell’Amazzonia noi abbiamo saputo che una sera, da una sperduta missione parrocchiale dell’Amazzonia hanno fatto una telefonata, era un vecchio diacono, sessantenne, sposato, che diceva al suo vescovo: “Io devo dirti che domani la messa non c’è, perché non c’è neanche un prete”. E il vescovo gli ha detto. “Vai là e di’ la messa”. Diacono sposato, i figli già sistemati, vengono chiamati gli “anziani”, e i vescovi di là gli hanno dato l’autorizzazione a presiedere la liturgia. L’hanno detto al papa e il papa ha detto: “Per ora non possiamo scrivere niente, voi andate avanti!”. Io mi sono chiesto, quando ho saputo che lui convocava il convegno dei vescovi mondiali in Amazzonia, chissà che possa o voglia dire qualcosa. Però la Chiesa, nella sua struttura concreta, giuridica, esistente, è alla fine.
* * *
Fin qui le parole di don Giovanni Nicolini, da cui nascono delle domande che esigerebbero risposta, prima ancora che cominci il sinodo dell’Amazzonia.
È vero o falso ciò che egli dice sulle “messe” già ora celebrate in Amazzonia da diaconi sposati?
Ed è vero o falso il via libera che papa Francesco avrebbe dato?
Probabilmente per 'messa' intendeva una liturgia della parola con annessa distribuzione della Santa Comunione
RispondiEliminaE allora non c'è niente di strano. Un diacono non può celebrare validamente la Messa, nemmeno con il permesso del Papa. È una notizia da verificare meglio, secondo me.
Eliminahttps://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/09/10/news/il-papa-non-paura-di-uno-scisma-nella-chiesa-1.37435836
RispondiEliminaTutto si inserisce nel progressivo svuotamento di significato della Messa. Con celebrazioni palesemente invalide per difetto del celebrante direi che siamo arrivati al capolinea.
RispondiEliminaE ceedo che sia inutile continuare a disquisire se Bergoglio è papa o no. È evidentissimo che non è cattolico e deve essere deposto, se non lo è già automaticamente per manifesta eresia. Che solo un prete possa dire Messa è una cosa che si impara(va) al primo anno di catechismo.
Certamente che lo sa. Chissà quando i giornalisti (e chi li legge) capiranno finalmente che egli non è uno sprovveduto, un male informato o un semplice ingenuo!
RispondiEliminaLa ex sede apostolica è persa, è crollata definitivamente con Bergy. Non c'è più speranza di recuperarla. Prima che sia corrotta anche la chiesa ortodossa (ci son segni di scricchiolamento), la chiesa ortodossa (che per quanto scismatica rispetto alla chiesa cattolica, mantiene la successione apostolica valida) dovrebbe dar vita a un nuovo patriarcato occidentale di cui ora è monca, sostitutivo della chiesa cattolica. Il patriarca prenderebbe sede a Ravenna, in quando città latina, bizantina e dantesca al tempo stesso. Il patriarca ortodosso cattolico occidentale di Ravenna sarebbe pure il papa di tutta la cristianità, come è stato fino al 1054. I riti ammessi nella suddetta chiesa occidentale sarebbero la Divina Liturgia Orientale, il Vetus Ordo Missae di San Pio V e il rito antico ambrosiano per la zona ambrosiana. Questi riti sarebbero ammessi sia in lingua liturgica, che locale ed eventualmente riveduti da apposita commissione liturgica. Il primo problema che si porrebbe però è... il filioque... Questa nuova chiesa ortodossa cattolica occidentale cestinerebbe senza pietà tutto il magistero cattolico successivo al 1958 e dovrebbe rivedere tutto il magistero cattolico dal 1054 al 1958, ispirandosi al principio di non contraddizione rispetto al magistero dei primi sette santi concili.
RispondiEliminaL'arcivescovo Sepe non annulla il Congresso dei Radicali nella basilica di San Giovanni a Napoli e chiede al parroco di sedersi al tavolo con la Fondazione che gestisce la chiesa. Ma don Salvatore non arretra: “Vado solo se la chiesa torna del tutto al culto. Basta profanazioni in basilica”. #salviamolechiese: scrivete alla @NuovaBQ per sostenere il sacerdote.
RispondiEliminaAndrea Zambrano
http://www.lanuovabq.it/it/sepe-non-sfratta-i-radicali-dalla-chiesa-il-don-resiste
“Quanto diversa si mostra oggi spesso la Chiesa. Per alcuni è diventata un’entità puramente sociologica, che – rispondendo alla logica delle pari opportunità per i sessi – deve adattarsi al mainstream politico e sociale. Come in un parlamento ci si sta preparando a negoziare come politici, con riferimento a presunte nuove scoperte scientifiche – in particolare delle scienze sociali e umane, sulla fede e sulla dottrina della Chiesa, a metterle in discussione, per poi realizzare una cosiddetta riforma della Chiesa con decisioni di maggioranza prese in modo democratico, dietro le quali in fin dei conti spesso null’altro si nasconde che un adattamento al pensiero del mondo.”
RispondiEliminaCard. Woelki
“Oggi abbiamo molte, molte, scuole di rigidità all’interno della Chiesa, che non sono scisma, ma sono percorsi pseudo-scismatici cristiani che alla fine finiscono male”, ha detto.
RispondiElimina“Quando si vedono cristiani rigidi, vescovi, preti, sacerdoti, dietro di loro ci sono problemi, non c’è la santità del Vangelo, per questo dovremmo essere miti, non essere severi, con le persone che sono tentate da questi attacchi, perché stanno attraversando un problema, e dovremmo accompagnarli con mitezza”.
Fa pensare che anche Conte, in un analogo contesto di bieca gestione del potere, abbia tirato in ballo un "discorso mite".
RispondiEliminaMa aveva già detto tutto Orwell...
Mamma mia...Dio ci scampi dalla loro "mitezza"!!!
EliminaAch'io penso che sia solo una liturgia della parola.
RispondiEliminaMa se fosse così perché ci sarebbe stata, sempre che sia vero,l'autorizzazione del papa? E perchè questo prete l'avrebbe indicata come una realtà di cambiamento. Il Diacono che celebra la liturgia della parola è una possibilità già prevista.
siv
La sede è impedita. Si perseveri nella fede nonostante gli strali di una gerarchia prona ai poteri secolari.
RispondiEliminaDa ricordare:
RispondiElimina"Sono quelli che si inventano le novità ad essere nello scisma."
Mons. Lefebvre
Chi fa lo scisma è la parte che sbaglia.
L’ideologia è il peggior nemico della Fede. E Bergoglio, da tempo, ha fatto dell’ideologia mondialista la propria ragione di vita.
RispondiEliminaSiccome sono convinta e certa che per rimettere in piedi il mondo, sempre lasciandolo pur zoppicante perché di più non è possibile a noi, ripeto che nostro compito è la liberazione del vaticano dai suoi indegni abitanti, gestori, servitori. Si cominci con un Angelus, piazza San Pietro piena, con un 'Ben Preparato' Coro Maximo del Dies Irae, tanto da poter essere guida a tutti gli astanti che avranno ricevuto fotocopia del testo, in modo che sia la piazza intera a recitarlo all'unisono. Questo ripetuto ogni Domenica, finché non usciranno con la valigetta per tornarsene a casa loro. L'ingresso alla piazza,ovviamente, deve avvenire alla spicciolata, ognuno per conto suo, naturalmente.
RispondiEliminaSì. Hai ragione, brava Irina, la cancrena parte tutta da lì. E l'Italia ha subito la metastasi
Elimina"La ex sede apostolica è persa, è crollata definitivamente con Bergy. Non c'è più speranza di recuperarla. Prima che sia corrotta anche la chiesa ortodossa (ci son segni di scricchiolamento), la chiesa ortodossa (che per quanto scismatica rispetto alla chiesa cattolica, mantiene la successione apostolica valida) dovrebbe dar vita a un nuovo patriarcato occidentale"
RispondiEliminaLa Chiesa, in quanto sposa del divino Redentore, è corpo del di Lui capo. Dunque è prima di tutto "affare" di Dio ed è lui che permette tutta questa confusione a causa delle nostre infedeltà. Fare un "programma" di recupero, come se fosse un'operazione razionale a tavolino, sa tanto di progetto puramente umano. Anche chi distrugge la Chiesa fa progetti a tavolino, considerandola pura creatura umana. In realtà non è così. Quello che il Cristiano deve fare è vivere in grazia di Dio, lontano dalle passioni, immerso nella preghiera. Poi, per grazia, sa cosa deve fare ma non perché ha costruito un progetto a tavolino!
Carissima Mic, scusami l'obbligato anonimato. Fammi capire una cosa: un prete pervaso da insano modernismo, quindi menzoniero durante una conferenza afferma che il papa avrebbe autorizzato in Amazzonia da tempo delle "messe" presiedute dai diaconi permanenti.
RispondiEliminaA parte la disparità della terminologia, chissà cosa intende il don per "messa" e per "presiedere una messa" il "mondo tradizionale" compatto si sarebbe fidato "ipso facto" della parola di un prete modernista e rivoluzionario.
A me la compattezza del mondo tradi mi è parsa come una manovra per attaccare il papa: pur di attaccarlo si darebbe credito alle parole di un rivoluzionario.
"Ѐ dura tenere la barra dritta su tanti fronti, ma non siamo senza bussola... L'importante è sapere dalla parte di Chi stare "
RispondiEliminaBen detto , Gesù Crocifisso è la nostra "cartina di tornasole"
Sullo scisma nella Chiesa.
RispondiElimina"Non mi fa paura" = "Me ne frego!"
Erit enim tempus cum sanam doctrinam non sustinebunt, sed ad sua desideria coacervabunt sibi magistros prurientes auribus, et a veritate quidem auditum avertent, ad fabulas autem convertentur. (Epistula secunda ad Timotheum)
RispondiEliminaA "lui" i populismi ricordano Hitler. A me l'eutanasia ricorda Hitler e pure Stalin. Ma "lui" per esclusione, se non vuole chi combatte quelli che stanno cambiando la visione antropologica cristiana, sta facendo pubblicità esattamente a Hitler. E pure a Stalin. Se ne renderà conto? Capisco chi è obnubilato dall'ideologia. Non capisco chi ha scelto di seguire la Verità.
RispondiEliminaanonimo 11,50 mi spiega per cortesia quale differenza nota tra un "prete invaso da insano modernismo, e quindi menzognero" ed un tizio che si fa chiamare Papa che afferma "le stesse cose da lei citate?": Le faccio qualche piccolo esempio, Dio non è cattolico, chi sono io per giudicare mons Ricca?,il serpente è simbolo del diavolo, Gesù si è fatto serpente, peccato, diavolo, Maria non è nata santa…. . Peraltro il tizio che non ha paura dello scisma (dato che lui è la cupola dell'apparato totale ed ignora la Potenza di Dio ) si limita, bontà sua, ad invitare "a trattare con mitezza " quei mentecatti "che hanno problemi e sono rigidi" ovvero che sono da TSO, ovvero come insultare chi si oppone al suo "insano modernismo ed al suo prossimo paganesimo totale ab-usando della struttura che fu cattolica. Lui non ha paura e fa male perché lo scismatico è lui, ma noi lo scisma lo esigiamo dichiarato urbi et orbi: non ne possiamo più, non degli insulti (pipistrelli, peperoncini, mentecatti, rigidi…) che possiamo accogliere con gioia, ma del tradimento di Cristo e del Suo Vangelo.
RispondiEliminahttps://m.dagospia.com/intanto-diecimila-metri-papa-parla-scisma-chiesa-come-se-213354
RispondiEliminaIl papa parla di scisma nella chiesa come se chiedesse noccioline alla hostess
Manca comunque di freni inibitori. Sospetto sia un grave bipolare. Ho avuto un collega così e ha fatto vedere a tutti i sorci verdi.
EliminaPer 11 settembre 2019 12:28
RispondiEliminaQuel che mi sembra di cogliere e che mi impressiona e' il parlare in prima persona : "Non mi fa paura" = "non fa paura a me Jorge"
Domanda :
Così facendo sto procedendo con prudenza e la necessaria umilta' per "maturare interessi" ( anime ardenti, accrescimento della fede) alla Chiesa che Dio mi sta chiedendo di amministrare ?
Così facendo sto ascoltando lo Spirito Santo ?
Oppure così facendo " So quel che devo fare sono sicuro di me e come un timoniere esperto cavalchero' le onde e i venti contrari con energia e polso fermo " per portare la Chiesa ( che non e' mia ne' di altri sulla terra) nel bel mezzo delle sabbie mobili ?
Certo che le domande formulategli in aereo mi sembrano proprio......xyz .
"È vero o falso ciò che egli dice sulle “messe” già ora celebrate in Amazzonia da diaconi sposati?"
In che parte dell'Amazzonia ? Un onesto vaticanista prenderebbe un aereo e una settimana di ferie per andare a constatare con i propri occhi.
Dopo la laurea in filosofia alla Cattolica di Milano, Nicolini (Mantova 1940) scopre la vocazione sacerdotale. Recatosi a Roma per frequentare gli studi teologici alla Gregoriana, ha modo di conoscere – sono gli anni del Vaticano II – mons. Ancel (primo vescovo operaio) e, soprattutto, il cardinal Lercaro, mons. Bettazzi e don Dossetti.
RispondiEliminahttp://www.famigliedellavisitazione.it/wp/chi-siamo/la-storia
Beh il curriculum vitae ci avvicina al suo ( di Mons.Nicolini) pensiero , le sue frequentazioni ( mons. Bettazzi mi dice moltissimo !), i suoi formatori ci fanno presumere che il suo pensiero non si sia modificato negli anni . Ha fondato una "famiglia" , come ha forgiato/indirizzato le menti di questa famiglia facendole aderire al suo modello di Chiesa ?!?
Siamo sempre lì :" IO sono il tuo Dio e non avrai altro Dio all'infuori di me !"
http://www.famigliedellavisitazione.it/wp/chi-siamo/la-storia
La Chiesa dei preti sta finendo" una frase da profeti di sventura che vogliono che finisca, per fare spazio alla chiesa di Lutero. Sì perché nella concezione protestante tutti sono sacerdoti. Questo anche perché i luterani non possono amministrare validamente i sacramenti, perché sono scomunicati.
RispondiEliminaSì , e' l'invidia del diavolo .
RispondiEliminaComunque, posto che adesso i padroni controllano il web e censurano, cosa pensano di fare? Censurare per sempre? Cacciare dai posto di lavoro i Salviniani? Interdire dai pubblici uffici i sovranisti? Come mi confermava ieri un caro amico, docente da trentacinque anni di Storia e Filosofia nei Licei, nonché comunista sfegatato: "Col 9 settembre, siamo diventati noi i fascisti. Ci dovremmo vergognare. E comunque, il despota che pensa di censurare la stampa, la piazza e il libero pensiero, la storia insegna che è destinato ad un ben misero fallimento".
RispondiEliminaNon so bene.
RispondiEliminaE forse mi sbaglio.
Ma quando il rischio di uno scisma e della sua lacerazione devastante dentro la Chiesa, diventa oggetto di un’intervista ad alta quota e della sua beneducata leggerezza, ecco, a me pare che qualcosa di irreparabile (a viste umane) sia già accaduto.
Franca Negri
Copio-incollo: "Mi piacciono le critiche, mi consentono di sapere piú comodamente chi colpire" Pseudo Franciscus
RispondiEliminaTosatti sull'intervista di Bergoglio in aereo:
RispondiEliminaQuesta è la stessa persona che non ha voluto vedere cardinali che avrebbero voluto parlare, discutere con lui di disagi e problemi (Burke, Caffarra, per non citarne che due) e che di conseguenza ha rifiutato a priori un dialogo. Quante risposte hanno avuto le persone, laici, preti, vescovi, cardinali che gli hanno scritto privatamente? E quante risposte hanno avuto i firmatari di petizioni, richieste filiali e via supplicando nel corso di questi anni? La spiegazione più caritatevole che io possa trovare è quella di uno scollamento dalla realtà, cioè l’incapacità di valutare in maniera fredda, distaccata, senza sentirsi immediatamente aggrediti e attaccati, le azioni e le parole che possano sottendere o esplicitare una critica. Se ben ricordate, la lettera firmata da più di una decina di cardinali prima del Sinodo sulla Famiglia avrebbe provocato – secondo quanto era stato riportato all’epoca – reazioni eccezionali. Preferisco ancora pensare a uno scollamento fra visione personale e realtà oggettiva, piuttosto che ammettere una qualche forma di pontificia impudenza. Come farebbe Müller, per salvare ruolo e figura, se non l’uomo….
«Allora Pietro, presolo in disparte, si mise a fargli delle rimostranze», racconta il vangelo.
RispondiEliminaMa Gesù si volta e lo redarguisce: va via, allontanati da me, Satana; tu non ragioni secondo Dio, ma secondo gli uomini (Mc. 8,32s).
Pietro, in certo qual modo, aveva cercato di liberarsi dell’imitazione e, invece di seguire, voleva camminare davanti, determinando per proprio conto la direzione del cammino.
Ma egli viene rimesso bruscamente al suo posto: va via e va dietro a me!
Imitazione significa realmente andar dietro, prendere la direzione che viene assegnata, anche se questa direzione è diametralmente opposta al proprio volere. Proprio perché è intesa in senso così letterale la parola può penetrare nella zona più intima e profonda dell’uomo.
Da qui si può già capire un po’ che si intende quando la chiamata dei discepoli, e con essa la natura dell’apostolo, viene descritta nei vangeli in forma stereotipa, con l’unica parola di Gesù: seguimi!
Impressione :
Quando visitai la Chiesa dedicata al Curato d'Ars mi trattenni ad osservare le reliquie del Santo . Non mi colpirono tanto gli indumenti lisi e rammendati ma dignitosi o anche la disciplina ed altro quanto mi commossero fino alle lacrime le sue pantofole chiuse ( mi sembra fossero di feltro)tutte sformate osserando le quali ,anche non avendo letto la biografia del SantoCurato, si intuiva la stasi dovuta alle ore e ore e ore passate nel confessionale : A DISPOSIZIONE . Cio' che manca al giorno d'oggi e' lo "stare"dentro la Chiesa , dentro a un Confessionale . Quando sei stato Ordinato Sacerdote Non sapevi che ti saresti caricato della Croce ?
C'è chi non si accontenta di custodire il deposito della fede (1 Tm 6,20): non è che così finisce per impugnare la verità conosciuta?
RispondiEliminaC'è chi pensa che l'uomo non possa uscire dal suo stato di male e sofferenza e trasforma la salvezza nella fratellanza di un'umanità china sul ferito da fasciare, almeno finché, deciso che non serve più soffrire, sarà meglio se morirà: disperazione della salvezza?
C'è chi ritiene che tanto Dio, che è veramente buono e non ha giudizi da esprimere, alla fine salva tutti: basta crederlo. Non è presunzione della propria salvezza?
C'è chi non comprende che il peccato vuota la creatura e preferisce togliere ogni preoccupazione sul peccato, piuttosto che togliere il peccato: è ostinazione nel peccato?
C'è chi ritiene così straordinario (e casuale) che una persona sia fedele ai propri voti, da preferire ridiscutere sempre ogni fedeltà e vocazione: sarà invidia della grazia altrui?
C'è chi non si converte e resta com'è, senza lasciarsi trasformare dalla grazia di Dio, sicuro che tanto alla fine tutto s'aggiusti: non è la premessa dell'impenitenza finale?
Sono tutti peccati (addirittura bestemmie) contro lo Spirito Santo. Gesù ha detto che quelli non possono essere perdonati (in eterno). Forse perché c'è l'orgoglio di chi non ha nessuna intenzione di mettere Dio al primo posto e invece mette l'uomo al suo posto?
Non giudichiamo il cuore delle persone (il che non ci compete), ma solleviamo dei sani dubbi in chi ha così tante e malriposte certezze da rischiare l'en plein (sei su sei) in una materia nella quale anche uno solo di quei peccati sarebbe tragicamente grave.
Preghiamo per la salvezza delle anime e perché la misericordia di Dio non sia impedita da loro stessi, escludendola perché bestemmiata da chi dovrebbe invocarla. Facciamoci umili a nostra volta, perché potrebbe toccare anche a noi di cadere. E ricordiamoci il dolore che Dio ha per ogni anima perduta e quante se ne perdono (visione permessa a Fatima dalla Madonna: "ci mostrò un grande mare di fuoco, che pareva che si trovasse sotto terra; immersi in questo fuoco, i demoni e le anime come se fossero braci trasparenti e negre o color bronzo, dalla forma umana, che fluttuavano nell'incendio, trasportati dalle fiamme, che uscivano da loro stessi, insieme a nugoli di fumo e cadevano da tutte le parti, simili alle faville che cadono nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra gridi e gemiti dì dolore e di disperazione che facevano raccapricciare e tremare di spavento... La Madonna ci disse con bontà e tristezza: «Avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato. Se faranno quello che io vi dirò, molte anime si salveranno e ci sarà pace...».
So' soddisfazioni, dotto'...avete letto Occhetto che dice che il popolo è una brutta bestia e che bisogna rieducare la gente (secondo lui, a colpi di manganello?) Questo partito si distruggerà da solo. É più forte di loro, sembrano le comiche.La cosa triste é che le recitano sulla nostra pelle. A questo punto sarei spaventato davvero, se non fossi certo che, come in una novella grassoccia del suo conterraneo Boccaccio, a fare saltare il banco ci penserà Renzi.
RispondiEliminaDUBIUM:
RispondiEliminaE' scismatico chi non è d'accordo con le idee di un Papa o chi rinnega la Dottrina professata da sempre dalla Chiesa?
Molto perplesso da un Conte incattivito, aggressivo in parlamento. Finto scandalo per tutto, urletti di pseudo indignazione, un atteggiamento che leggo criticato non solo da me, ma anche da autorevoli studiosi e politologi quali Ernesto Galli della Loggia, che prevede per questo governo un triste destino. Speriamo abbia ragione, ne va del futuro nostro, dei figli e dei nipoti.
RispondiEliminaOggi e' il SS.mo Nome di Maria - l'otto è stata la Nativita della Madonna, il 15 è la festa dei Sette Dolori o Madonna Addolorata..... questo è un mese Mariano, chiediamo alla Madonna di proteggerci davanti a queste belve e di schiacciare la testa come fa col serpente..... lo chieda per intercessione al Figliolo ed a Dio Padre, poi chè noi stiamo sospesi nell'aria nell'attesa che la Chiesa di Cristo venga ripulita dal maligno....
RispondiEliminaIl card. Burke e mons. Schneider invitano a pregare giornalmente almeno una decade del Rosario e fare un giorno di digiuno alla settimana per scongiurare l'apostasia "amazzonica", dal 17 settembre al 26 ottobre:
RispondiEliminahttp://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/crusade
Hanno ragione...ma a che punti siamo arrivati...
EliminaCarissimo dell' 11 settembre 2019 19:33
RispondiEliminala Vergine Madre dellEquilibrio ' Le renda merito per
il bel cristiano commento .
Dio La benedica !
Vorrei dire che nessuno può autorizzare uno che non è prete, ancorché diacono, a dire nessuna Messa perché quella Messa non sarebbe valida per difetto del ministro. Può essere al massimo una riunione di preghiera ma il pane ed il vino restano tali e quindi la Messa, in cui misticamente ma realmente essi si transustanziano divenendo Corpo e Sangue di Cristo, non c'è. Questo straordinario miracolo può avvenire solo nelle mani di un sacerdote.
RispondiEliminaCarlo De Giovanni
Ormai a lui lo scisma non fa ne caldo ne freddo..... anzi lo sta cercando per addossarci poi la colpa.... capito che uomo e'???? infatti mi riferisco all'uomo e a tutta la banda.... il Papa ed il Papato è un'altra cosa che a Lui non interessa....
RispondiEliminaCara Maria, dobbiamo pregare, sempre pregare e fare penitenza come dice il Card. Burke o Mons. Schneider, comunque insieme alla preghiera ci vuole un'azione forte di coloro che sono rimasti davvero Cattolici..... non dimentichiamo mai che Gesù entrò nel tempio invaso dai pagani che invece di pregare Dio, si erano messi come in un supermercato a fare vendite o mercanteggiamento di materialismo, ma Cristo non ha avuto paura di usare le maniere forti contro costoro e li ha cacciati con le funi e rovesciando loro addosso anche i banchi ed i tavoli.... con questo gesto Gesù ci ha insegnato che ci vogliono anche le maniere forti contro coloro che seguono il demonio, che persegue sempre il metodo di provare a distruggere la Chiesa... dunque Gesù la strada ce l'ha indicata.
RispondiEliminaUn chiarimento sulle celebrazioni dei diaconi (e altro ancora) qui:
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2019/09/16/verso-il-sinodo-amazzonico-mistica-indigena-no-grazie-in-gioco-ce-leucaristia/amp/
Intanto, la stessa “creatività liturgica” si faceva strada nelle comunità ecclesiali di base latinoamericane, approfittando del carattere informale di piccole assemblee. In esse si dava libero sfogo all’immaginazione, sia nelle “celebrazioni della Parola”sia nella stessa celebrazione eucaristica. L’ex frate Leonardo Boff diede il suo avallo teologico, sostenendo che la “liturgia è espressione della fede e non realizzazione di un rito sacro”. E aggiungeva: “Evidentemente il popolo apprezza la liturgia canonica ufficiale; ma crea pure dei riti, mette in scena la Parola di Dio con grande spontaneità, sa organizzare grandi celebrazioni adoperando la Bibbia e gli oggetti significativi della propria regione, oppure i cibi tipici”. Nella sua corrispondenza col cardinale Ratzinger, rispondendo alle osservazioni della Congregazione per la dottrina della fede, il teologo della liberazione ammetteva che nelle comunità ecclesiali di base, a causa della mancanza di sacerdoti, si celebra una “Cena del Signore” presieduta da un “coordinatore laico”: evidentemente non si tratterebbe di una vera Messa (data l’assenza di un sacerdote), ma non sarebbe neanche una mera para-liturgia. Boff suggeriva l’ipotesi che tale “coordinatore laico agirebbe come ministro straordinario nell’ambito del principio supplet Ecclesia (oeconomia)”[10]. E questo presiedere la Cena costituirebbe uno dei nuovi ministeri laicali che “reinventerebbero” la Chiesa dalle fondamenta…