Dissipate aras eorum, et confringite statuas:
lucos igne comburite, et idola comminuite:
disperdite nomina eorum de locis illis.
(Deut. 12, 3)
lucos igne comburite, et idola comminuite:
disperdite nomina eorum de locis illis.
(Deut. 12, 3)
L'adorazione dell'idoletto dozzinale detto Pachamama, dea della fertilità,
alla quale nei tempi arcaici e meno arcaici (sino alla Conquista, che ha
posto fine a questi abomini) si facevano sacrifici umani e riti orgiastici
della fertilità; adorazione nei Giardini vaticani con prosternazioni precedute
da benedizione papale dell'idoletto (vedi video postato da LSNews), tutto
ciò configura un atto idolatrico con l'approvazione del Papa, presente a
tutta la cerimonia, e la sua partecipazione attiva, con la benedizione.
Violazione formale, con quest'atto, compiuto evidentemente in piena coscienza, del Primo Comandamento (Non avrai altro Dio all'infuori di Me). Rinnegamento esplicito del monoteismo, della divina Monotriade.
Si configura la possibilità, da non trascurare affatto, di mettere sotto accusa Bergoglio per eresia in senso formale costituita dalla celebrazione pubblica di un atto di idolatria. Res ipsa loquitur: la cosa parla da sola o di per se stessa. Formale, nel significato aristotelico-tomistico del termine: di un atto compiuto coscientemente secondo quella forma che ne realizza pienamente il fine, individuandolo, rispetto a tutto il resto, secondo una natura o sostanza che è solo sua (forma dat esse rei: la forma dà alla cosa il suo essere, e possiamo anche dire, la sua ragion d'essere).
Non "forma" nel senso di meramente esteriore, formale nell'uso corrente. Forma voluta, che fa essere la cosa o l'atto quello che è, lo inquadra e lo inchioda - il prodotto di una volontà consapevole e cosciente, agente secondo un fine determinato.
Vediamo adesso cosa succederà domani, domenica 27 ottobre, alla Messa di chiusura di questo mostruoso Sinodo. Se Bergoglio avrà un ripensamento o procederà o farà procedere oltre nella blasfemia e nel sacrilegio. Preghiamo sempre perché il Signore si degni di fargli cadere lo spesso velo di errori che ne oscura la vista. Preghiamo tuttavia sempre perché sia fatta la volontà di Dio, secondo l'esigenza della divina Giustizia, offesa oltremodo da decennali infedeltà della Gerarchia, che ora si stanno spingendo oltre ogni limite. PP
Violazione formale, con quest'atto, compiuto evidentemente in piena coscienza, del Primo Comandamento (Non avrai altro Dio all'infuori di Me). Rinnegamento esplicito del monoteismo, della divina Monotriade.
Si configura la possibilità, da non trascurare affatto, di mettere sotto accusa Bergoglio per eresia in senso formale costituita dalla celebrazione pubblica di un atto di idolatria. Res ipsa loquitur: la cosa parla da sola o di per se stessa. Formale, nel significato aristotelico-tomistico del termine: di un atto compiuto coscientemente secondo quella forma che ne realizza pienamente il fine, individuandolo, rispetto a tutto il resto, secondo una natura o sostanza che è solo sua (forma dat esse rei: la forma dà alla cosa il suo essere, e possiamo anche dire, la sua ragion d'essere).
Non "forma" nel senso di meramente esteriore, formale nell'uso corrente. Forma voluta, che fa essere la cosa o l'atto quello che è, lo inquadra e lo inchioda - il prodotto di una volontà consapevole e cosciente, agente secondo un fine determinato.
Vediamo adesso cosa succederà domani, domenica 27 ottobre, alla Messa di chiusura di questo mostruoso Sinodo. Se Bergoglio avrà un ripensamento o procederà o farà procedere oltre nella blasfemia e nel sacrilegio. Preghiamo sempre perché il Signore si degni di fargli cadere lo spesso velo di errori che ne oscura la vista. Preghiamo tuttavia sempre perché sia fatta la volontà di Dio, secondo l'esigenza della divina Giustizia, offesa oltremodo da decennali infedeltà della Gerarchia, che ora si stanno spingendo oltre ogni limite. PP
Costoro si comportano da buonisti e da politicamente corretti, cioè falsamente buoni e falsamente corretti, con le cose sacre di Dio, Uno e Trino. Come se la Santa Trinità, che tutto sa e tutto può, non capisse. Possono incantare qualche residuo, ormai, essere umano ma, non certo Dio Altissimo, Onnipotente, Onnisciente. Hanno perso la misura e con essa il senno. Tuttavia, per certo, non riconosceranno i loro errori e continueranno l'arrampicata sugli specchi seguiti dai loro simili, finché lo specchio non si frantumerà sotto i loro piedi e tra le loro mani. Con quest'ultima bestialità, oltre le crepe su ogni suo singolo lato, lo specchio si è crepato da parte a parte.
RispondiEliminaOremus pro Ecclesia Dei adflicta
RispondiEliminaQualcuno, ignorantemente, ha paragonato il paganesimo (in senso lato) greco-romano e la sua provvidenziale, innegabile e positiva influenza sul Cristianesimo, con la barbarie tribale e stregonica dell'Amazzonia a cui dovrebbe aprirsi la chiesa attuale.
RispondiEliminaCerto: il paganesimo classico ha dato molto al cattolicesimo. Giustamente Nicolás Gómez Dávila ha lasciato detto nei suoi Escolios a un texto implícito che: "E' un perfetto cattolico solo chi edifica la cattedrale della sua anima su cripte pagane" e poi:"Il paganesimo è l'altro Antico Testamento del cristianesimo" e ancora: "La Chiesa Cattolica è stata l'ultima creazione del Senato romano".
Ci sarebbero stati i Padri della Chiesa e poi Boezio, Agostino, Tommaso, senza Parmenide, Platone, Aristotele, Plotino, i neoplatonici? Le prime immagini di Cristo sono riprese da quelle di Apollo, le sue prime rappresentazioni simboliche sono immagini solari riprese dai culti tardo-pagani. I vescovi cristiani di un Europa già in corso di lento imbarbarimento provenivano delle migliori famiglie romane, come Ambrogio, come Benedetto.
E invece la chiesa di oggi, chiesa "invertita" in tutti i sensi, in preda ai deliri progressisti e conciliari, intrisa della pervertita pseudo-cultura moderna, del mito fasullo del "buon selvaggio", si rivolge come ispirazione non alla luminosa e numinosa civiltà di Atene o di Roma, ma alle oscure profondità delle tribù selvagge dell'Amazonia, all'animismo animalesco, ai culti stregonici e demoniaci, alle evocazioni infere intrise di sangue, di sacrifici umani, di infanticidi, di lotte tribali senza tregua. E, ancora peggio, al culto tellurico di Pachamama, dea sanguinaria e selvaggia, omologa ben peggiore delle Dee Madri mediterranee sconfitte dalla solarità pagana delle invasioni indoeuropee, prima ancora che dalla religiosità cristiana che ha invece da sempre volto il suo sguardo alla bellezza, alla dolcezza e alla bontà di Nostra Signora mostrataci da Gesù Cristo: "Questa è tua madre".
E' bene che le orride e rozze rappresentazioni di questa dea demoniaca non abbiano insozzato più a lungo il Tevere, il Pater Tiberinus. La fine di questi orrendi idoli non può che essere che una sola: nel fuoco terreno che anticipi e simboleggi il fuoco eterno per i miserabili sostenitori di uno pseudo-cristianesimo sciamanico, tribale e infernale. Che Dio abbia pietà di loro.
Silente
Zarish Neno:
RispondiEliminaEcco! Dopo tutto il casino delle statue, c'era solo bisogno della Giornata del dialogo cristiano-islamico (dedicata alla fratellanza umana). Ma basta prenderci in giro!
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2019-10/giornata-dialogo-cristiano-islamico-cei-intervista-savina.html
Card. Müller:
RispondiElimina“L’uomo è obbligato solo a obbedire a Dio interiormente ed esternamente, mentre l’obbedienza verso i superiori ecclesiali e civili è semplicemente subordinata alla loro autorità sulla comunità che guidano e per la quale devono essere ritenuti responsabili dinanzi a Dio. Ecco perché può essere necessario in coscienza di rifiutarsi di obbedire a un ordine concreto, senza mettere con ciò in discussione l’istituzione dei superiori ecclesiali (Tommaso d’Aquino, S. Th. II-II q. 104 a. 5). Quando San Paolo resistette faccia a faccia a San Pietro – che gerarchicamente era chiaramente il suo superiore – non fu una correzione fraterna fatta in privato, ma, piuttosto, fu una difesa pubblica della Fede nella sua pienezza e alla luce delle sue conseguenze interne ed esterne. “
https://www.ilfoglio.it/preghiera/2019/10/25/news/il-papa-beffardo-che-inguaia-parecchio-noi-cristiani-282754/
RispondiEliminaSilente,
RispondiEliminacome sempre...standing ovation !
Persino Dioniso/Bacco e le Menadi sono su un piano antropologico infinitamente superiore alle pachamame.
RR
https://www.aldomariavalli.it/2019/10/26/strano-dunque-vero-6/
RispondiEliminaVatican News autocensura il teologo che ammette: riti pagani al Sinodo
RispondiEliminadi Marco Tosatti
Stilum Curiae, 26 ottobre 2019
Dietro le alte mura del Vaticano devono essere veramente nervosi. E tanto più nervosi devono essere gli spin doctor mediatici del Pontefice regnante, che dopo aver nominato ieri Maestro delle Cerimonie Pontificie il Comandante della stazione dei Carabinieri, che forse permetterà che le statue della Pachamama appaiono in San Pietro durante la messa di chiusura del Sinodo, si sono esercitati in un bel compitino di censure.
Verso chi? Verso Paul Gunther Süss, teologo cattolico tedesco, che vive e lavora in Brasile dal 1966, uno dei motori nascosti – ma neanche tanto – delle spinte in avanti del Sinodo, e un esempio vivente, insieme agli altri vescovi e prelati di origine tedesca, di come il Sinodo sia un prodotto largamente teutonico, un bell’esempio di colonizzazione culturale e ideologica.
Paul Süss era stato intervistato tempo fa da Vatican News. E aveva parlato liberamente. Ma soprattutto aveva detto, riferendosi alla cerimonia di prostrazioni varie nei giardini vaticani, davanti al Pontefice, e al seguito di altri riti a Santa Maria in Traspontina: “Poi qualcuno ha scritto che era un rito pagano. Sì, e allora? Anche se quello era un rito pagano, è sempre un gesto di adorazione. Un rito ha sempre a che fare con l’adorazione. Il pagano non può essere liquidato come niente. Che cos’è il pagano? Nelle nostre città non siamo meno pagani che nella giungla. Dovreste pensarci” [*].
Sarà anche vero, ma in genere non ci prostriamo a sedere all’aria davanti al frigorifero o al televisore. Fingiamo di più.
Però capite bene che in quest’atmosfera, in cui Paolo Ruffini nega – nonostante video e fotografie – che qualcuno si sia prostrato nei giardini vaticani, e anzi rimprovera i giornalisti che fanno domande avventate; il Pontefice che fa ammettere dai carabinieri che le statue Pachamama salvate dalle acque sono state usate in chiesa per dei riti di preghiera; che le polemiche sulle derive pagane del Sinodo stanno montando al calor bianco; beh, che uno delle menti organizzatrici del Sinodo ammetta tranquillamente che sì, nei giardini vaticani sono state celebrate cerimonie pagane, potrebbe, se ci fossero ancora dei giornalisti curiosi a seguire i lavori creare qualche problema.
Così è scomparsa l’intervista, sostituita da un’altra.
[*] Da schrieb dann einer, das sei doch ein heidnischer Ritus. Ja und? Selbst wenn das ein heidnischer Ritus gewesen wäre, dann handelt es sich trotzdem um einen Gottesdienst. Ein Ritus hat immer etwas mit Gottesdienst zu tun. Das heidnische kann man nicht abtun als nichts. Was ist heidnisch? In unseren Großstädten sind wir nicht weniger heidnischer als da im Urwald. Das soll man sich mal überlegen.
....
RispondiEliminaAll’inizio, la stessa agenzia ufficiale di Vatican News aveva detto che la Pachamama non era un idolo ma la Madonna dell’Amazzonia. Poi, visto che alla bestemmia si aggiungeva il danno, le fonti vaticane hanno cercato di correggere il tiro parlando di mero simbolo della fertilità, senza valore religioso. Al ritrovo delle statuette nel Tevere, Papa Francesco ha dichiarato che erano state esposte senza nessuna intenzione idolatrica. Ma la versione di uno dei grandi “guru” del Sinodo, Paulo Suess per l’appunto, mischia nuovamente tutte le carte: una versione che concorda perfettamente con gli scritti della “teologia india”...
https://panamazonsynodwatch.info/it/2019/10/25/cosa-importa-se-e-un-rito-pagano/
Ma di questi nessuno, tanto meno Bergoglio, si occupa?
RispondiEliminaLa Turchia deporta a forza i rifugiati cristiani siriani tra i jihadisti di Idlib
https://www.tempi.it/turchia-rifugiati-siria-idlib-jihadisti-amnesty-international/
"...“Poi qualcuno ha scritto che era un rito pagano. Sì, e allora? Anche se quello era un rito pagano, è sempre un gesto di adorazione. Un rito ha sempre a che fare con l’adorazione. Il pagano non può essere liquidato come niente. Che cos’è il pagano? Nelle nostre città non siamo meno pagani che nella giungla. Dovreste pensarci” [*]..."
RispondiEliminaHo pensato e propongo un esempio:
Un marito torna a casa e trova sua moglie nel talamo con un altro. Il marito chiede spiegazioni e lei risponde:' e allora? Anche se questo non sei tu, è sempre stato un atto di amore, non puoi liquidare costui come niente...' Alla meglio il marito prende fedifraga e amante e li mette alla porta. Non a caso, nella antichità, l'idolatria veniva assimilata alla fornicazione.
Se poi i monsignori sono usi alle orge, lo dicano. Da quello che so, il Dio Trinitario è un Dio geloso. Si spieghino. Vogliono forse fare di noi fedeli, degli infedeli, idolatri, fornicatori orgiastici?
"La suora ecuadoregna Inés Azucena Zambrano Jara, delle Missionarie di Maria Immacolata e di S. Caterina da Siena, ha lodato l'atmosfera che ha regnato in queste settimane di lavori e la testimonianza di umiltà fornita da papa Francesco. "L'ho visto - ha detto la religiosa, raccontando un episodio avvenuto in aula - inclinare la sua testa e permettere a due indigeni di dare a lui una benedizione; un gesto di evangelizzazione". La suora, che opera in Colombia e che partecipa come uditrice, si è definita una "madre sinodale".
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/sinodo-in-chiusura-scontro-su-celibato-e-rito-amazzonico
RispondiEliminaMa il padre tedesco Paul Suess conosce la Scrittura?
C'è da dubitarne. Afferma che, anche se si tratta di un rito pagano
si tratta pur sempre di un atto di adorazione, a Dio si intende.
Ma non dice la Scrittura più volte che "tutti gli dèi dei gentili
sono demoni", vengono dal demonio, in modo diretto o indiretto, vale
a dire celandosi il demonio anche dietro deità all'apparenza mite e
gentile? E non dice san Paolo che i sacrifici fatti agli dèi son fatti
ai demoni? Che non ci può essere niente in comune fra Cristo e Beliar?
Possibile che non la conosca, la Scrittura?
Dobbiamo comunque dire, senza fare il processo alle intenzioni, che ciò
che egli dice è contrario alla lettera e allo spirito delle SCritture,
Antico e Nuovo Testamento; che egli, in quanto sacerdote, sta tradendo
il suo mandato propagando false dottrine, quelle che avviano chi ci crede
sulla via larga che porta alla perdizione.
PP
"Papa Francesco ha annunciato che gli idoli di Pachamama che erano stati rimossi dalla Chiesa di Santa Maria in Traspontina e gettati nel Tevere all’inizio di questa settimana sono stati recuperati. Ha presentato scuse formali affermando: “Come vescovo di questa diocesi, mi scuso con coloro che sono stati offesi da questo atto”. Ha anche suggerito che gli idoli pagani sarebbero stati presenti alla Messa di chiusura del Sinodo dell’Amazzonia nella Basilica di San Pietro di domenica. Per la prima volta da quando gli idoli sono apparsi alla cerimonia di apertura del Sinodo amazzonico, lo stesso Papa Francesco ha confermato oggi l’identità degli idoli come dea pagana Pachamama.
RispondiEliminaChiediamo a tutti i fedeli cattolici nelle vicinanze di Roma di andare alla Basilica di San Pietro questa domenica 27 ottobre. La messa di chiusura dovrebbe iniziare alle 10:00 ora di Roma. Sebbene sia improbabile che alle persone venga concesso l’accesso alla Basilica, vi esortiamo a pregare il rosario fuori dalla Basilica prima e durante la Messa. Chiediamo alla nostra beata madre Maria di intercedere per prevenire questo male che sta permettendo agli idoli pagani di profanare lo stesso posto in cui avrà luogo il Santissimo Sacrificio della Messa".
E intanto a Santa Maria in Traspontina... ma senza intenzioni idolatriche, no... prosegue la dea amazzonica è stata ricollocata e offerta alla venerazione (se non l'adorazione) dei fedeli. Il che è gravissimo!
Il testo sopra è ripreso da Stilum Curiae.
RispondiEliminaGrazie, cara Rosa delle 15:42. Continuiamo la buona battaglia.
RispondiEliminaSilente
https://www.maurizioblondet.it/i-preti-di-pachamama/
RispondiEliminaPACHAMAMA HA GIA’ I SUOI PRETI
Maurizio Blondet 26 Ottobre 2019 31 commenti
L’entrata di Pachamama nella Chiesa ha trovato i suoi sacerdoti consacrati già pronti ad “accoglierla.
Don Favarin, il prete anti-Salvini e pro-accoglienza che ha fatturato 2 milioni di euro con la sua cooperativa (video)...
Don Albino Bizzotto difende zingaro 38 enne che ha messo incinta bambina di 13 anni...
Ripreso su https://santorosarioperlitalia.net/2019/10/26/282/
RispondiEliminaL'ho ripreso. Grazie!
RispondiEliminaNel Rito Romano Antico, ovvero nella Messa di sempre della Chiesa di sempre, oggi è la Festa della Regalità Sociale di NSGC.
RispondiEliminaMi sembra opportuno come non mai ricordare a tutti l'immensa importanza di questa Festa, voluta da Pio XI proprio per ribadire la necessità della cristianizzazione della società e del mondo intero, il cui Re è Gesù Cristo.
Pio XI ribadiva ciò come freno al laicismo, per la ri-conversione della società una volta cristiana.
Noi dobbiamo ribadirlo per la riconversione del clero una volta cattolico.
Agli idoli di questo clero, di ogni genere e tipo, e a tutti coloro che lo seguono nell'idolatria, noi ribadiamo la nostra fede incrollabile in Cristo Re, e la nostra fermissima volontà della restaurazione di una società pienamente cristiana, sacrale, gerarchica, ordinata.
Di quella società nella quale tutti i sovrani piegavano il ginocchio dinanzi a Lui e portavano la sua croce sopra le loro corone.
E come non leggere un sottile messaggio, un avviso un attacco: ieri Cristo Re oggi madre terra. Ma il nostro è un Dio geloso...
RispondiElimina@PP
RispondiElimina"ma..conosce/conoscono le S. Scritture?"
E' la domanda principe in tutto questo ambaradan.
Di fatto con ciò che si insegna nei seminari da decenni (Rahner, Schillebeeckx, Chardin, Panikkar...) non so se è rimasto tempo per le S. Scritture.
O non le conoscono.
O se le hanno mai conosciute, dan loro l'importanza poco più di un flatus vocis della scoria della storia:
le hanno ben presto annullate con varie nouvelle teologie, col metodo storico critico, col non credere all'ispirazione della Parola di Dio etc.