Pagine fisse in evidenza

martedì 1 ottobre 2019

Sinodo amazzonico / Quattro tesi eretiche

Segnaliamo una ulteriore iniziativa in difesa del Depositum fidei in vista del sinodo amazzonico, in programma in Vaticano dal 6 al 27 ottobre. Ma la situazione è più seria che mai. Questa iniziativa - peraltro dal contenuto semplicistico e lacunoso - ha un oggettivo valore di riaffermazione delle verità cattoliche coram populo e soprattutto coram Deo, al pari delle numerose altre e con ogni probabilità farà storia insieme ad esse, oltre a favorire la consapevolezza di molti; ma, a prescindere dai suoi limiti,  anch'essa non avrà alcuna efficacia sul piano universale. Qui indice precedenti

Una nutrita schiera di prelati, sacerdoti e laici cattolici, riuniti nel gruppo di lavoro Coetus Internationalis Patrum, ha prodotto un testo nel quale esprime fondate riserve su alcuni contenuti dell’Instrumentum laboris che appaiono in aperta e grave contraddizione con la dottrina e con la fede che la Chiesa ha sempre insegnato. Il testo, riportato di seguito, è stato redatto in diverse lingue, perché possa avere la massima diffusione urbi et orbi. I sottoscrittori hanno ritenuto di non firmarsi per non incorrere nella rappresaglia che i misericordiosi guardiani della rivoluzione sanno mettere in atto in questi casi.
Al Papa e ai Padri sinodali
Noi, numerosissimi prelati, sacerdoti e fedeli cattolici di tutto il mondo, facciamo presente che l’Instrumentum laboris preparato per la prossima assemblea del Sinodo pone seri interrogativi e desta gravissime riserve, per la sua contraddizione sia con singoli punti della dottrina cattolica, sempre insegnata dalla Chiesa, sia con la fede nel Signore Gesù, unico Salvatore di tutti gli uomini. Ne abbiamo tratto, secondo il metodo classico, quattro proposizioni in forma di “tesi”, riportando i termini del documento. In coscienza e con molta franchezza, l’insegnamento che essi trasmettono è inaccettabile.
La diversità amazzonica, soprattutto religiosa, evoca una nuova Pentecoste: rispettarla è riconoscere che ci sono altri cammini di salvezza, senza riservarli esclusivamente alla propria fede. Gruppi cristiani non cattolici insegnano, d’altronde, altre modalità di essere Chiesa, senza censure, senza dogmatismi, senza discipline rituali, forme ecclesiali, di cui la Chiesa cattolica dovrebbe integrare alcune (IL 30, 39). È distruttivo dello stesso credo riservare la salvezza esclusivamente al proprio credo.
Particolarmente scandaloso è il n. 39, dove si afferma che è «distruttivo dello stesso credo» «riservare la salvezza esclusivamente al proprio credo».
Contro, tra altri: Dominus Iesus 14 e 16.
L’insegnamento della teologia pan-amazzonica, che tenga conto specialmente dei miti, dei riti e celebrazioni delle culture d’origine, è richiesto in tutte le istituzioni educative. I riti e le celebrazioni non cristiane vengono proposti come «essenziali per la salvezza integrale» (IL 87) e si chiede di «adattare il rito eucaristico alle loro culture» (IL 126 d). Sui riti: IL 87, 126.
Contro: Dominus Iesus 21.
Tra i luoghi teologici (cioè tra le fonti della teologia, come la Sacra Scrittura, i Concili, i Padri) si trovano il territorio [dell’Amazzonia] e il grido dei suoi popoli (IL 18, 19, 94, 98 c 3, 98 d 2, 144).
Contro: Dei Verbum 4, 7, 10.
Viene suggerito di conferire l’ordinazione a persone anziane, che abbiano famiglia, e di conferire “ministeri ufficiali” a delle donne. Si propone così una nuova visione dell’ordine che non proviene dalla Rivelazione, ma dagli usi culturali dei popoli amazzonici (che prevedono, tra l’altro un’autorità a rotazione). Si dovrebbe allora fare una separazione tra il sacerdozio e il munus regendi (IL 129 a 2, 129 a 3, 129 c 2). La separazione tra il sacerdozio e il munus regendi va minando le basi eucaristiche del ministero dell’autorità nella Chiesa.
Contro: Lumen gentium 21; Presbyterorum ordinis 13; Pastores dabo vobis 26;
ed inoltre contro: Sacerdotalis cælibatus integre e spec. 21 e 26; Ordinatio sacerdotalis 1, 3 e 4; Pastores dabo vobis 29.

24 commenti:

  1. Ci domandiamo: sorvolando pure sui problemi “di memoria” e “di principio” di questi documenti, se costoro temono addirittura di apporre una firma in calce alle loro idee, come pensano di opporsi al nemico?

    RispondiElimina
  2. "Tra i luoghi teologici (cioè tra le fonti della teologia, come la Sacra Scrittura, i Concili, i Padri) si trovano il territorio [dell’Amazzonia] e il grido dei suoi popoli (IL 18, 19, 94, 98 c 3, 98 d 2, 144)".

    Forse, gli ebrei sono anche un luogho teologico, per questo abbiamo la dichiarazione Nostra Aetate.

    RispondiElimina
  3. Prima di tutto è palese, a mio parere, questo voler mettersi nei panni di Dio, Uno e Trino, e, voler dare una spiega e un'aggiustatina pastorale alla Sua Parola, tacitandola e misurandola con il proprio metro.
    Esempio, per assurdo:

    Da una prostituta ed da un omicida può nascere un santo, come da oneste persone timorate di Dio, Uno e Trino, può nascere un debosciato, ladro ed omicida.

    Ora se io dico che bisogna, tutte e tutti, diventare prostitute ed omicidi, perché figli santi nascono in mezzo a loro e spronare le persone oneste e timorate di Dio a diventare come i primi, cado in un corto circuito pieno d'ignoranza, perché io non sono nella mente di Dio che TUTTO sa; pieno di superbia millantatrice, perché pretendo di avere un'onniscienza che non ho, perché pretendo di essere creduto come onnisciente che non sono, e pretendo che quello che ho detto venga agito, messo in pratica da chi ascolta la mia parola, che è ignorante, superba e millantatrice.

    " Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre" (Mt 3,9). Noi, no. Nessuno lo può. Detto brutalmente: sono fatti Suoi, di Dio, NON nostri. Il compito a noi affidato è SOLO quello di andare e predicare il vangelo ad ogni creatura. E magari lo si fosse fatto sempre, umilmente e con amor di Dio!!!

    Infine si ha l'impressione che sia una forma di onanismo,cioè le vecchie masturbazioni fisiche che, ripetute, hanno finito col dare forma anche alla mente e quel sistema mentale lo si applica al reale indiscriminta/mente, cioè con una mente che non è più capace di discriminare se non tra le sue voglie ed i pensieri corrispondenti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì é passati dal "la prostituta ed il pubblicano possono essere migliori di voi" al "la prostituta ed il pubblicano sono the best" tout court. Questa è la malafede, del resto la manipolazione della verità serve a molti.

      Elimina
  4. Sono cose inaudite che indicano la putrefazione del pensiero cattolico in chi, al contrario, dovrebbe difenderlo e salvaguardarlo. La Chiesa non è fatta per creare "nuovi fondamenti" diversi da quelli che sono già stati dati né per le novità ma per conservare il depositum fidei fino al ritorno del suo Signore.

    RispondiElimina
  5. Forse un tempo era così, ma dopo aver letto queste notizie uno rimane a dir poco dubbioso non tanto sulla fede di costoro quanto sulla loro salute mentale, dunque Fioramonti ministro PI torna col cavallo di battaglia 'fuori i crocifissi dai luoghi pubblici' spalleggiato da qualche ardito clericale che dice 'Sì, perché sono il simbolo di Salvini'.....l'altra news è, se possibile, ancora peggio, gli zuppini bolognesi hanno lanciato l'idea dei tortellini halal, senza carne di maiale, acciocché gli islamici possano festeggiare S.Petronio degnamente........ora chiunque sia stato in paesi islamici non si sognerebbe mai di chiedere una costina di maiale solo perché ospite, e mi fa specie che ci si indigni per le punizioni corporali inflitte dall'imam padovano ai bambini della madrassa che non recitavano bene le Sure e venivano picchiati, frustati ed umiliati davanti ai compagni, io mi chiedo dove vive questa gente che si meraviglia e se si rende conto che quando comanderanno loro, e non manca molto, altro che queste punizioni.

    RispondiElimina
  6. La Corte costituzionale apre le porte al suicidio di Stato. Il ministro dell'Istruzione vuole rimuovere il crocefisso dalle scuole. Il sistema ha dichiarato guerra al cristianesimo, ma Bergoglio tace. Bergoglio non pensa a difendere la religione cristiana. Pensa ai migranti.

    RispondiElimina
  7. Circa i gravi difetti del prossimo sinodo.
    Un vescovo dell'Amazzonia, Mons. José Luis Azcona, vescovo missionario emerito di Marajó, ha denunciato le gravi carenze del Sinodo prossimo, che "non conosce l'80% del popolo amazzonico", la sua condizione culturale, le forme della sua religiosità popolare, che - egli sostiene - non li aiuta affatto ad avanzare verso la Fede che salva (cioè la cattolica). "Questo dovrebbe essere il PRIMO quesito da porre in un sinodo. SECONDO punto da esaminare: sono presenti in molte regioni l'80% di pentecostali, non di cattolici".
    "L'Amazzonia non è più cattolica" dichiara il vescovo, "un Instrumentum laboris che non tiene affatto conto di questi due grossi problemi e che il pentecostalismo ha causato gravi danni al cattolicesimo di vaste aree dell'Amazzonia, dà una prospettiva deficiente dei problemi religiosi del paese, ....e allora questo sinodo è inutile!"
    https://gloria.tv/video/DwmF2nwFxNur2LVaudBNXmKqo
    ------------------------------
    Quindi vedremo un sinodo, non solo palesemente eretico e apostatico, ma pure costruito con superficialità e balorda ignoranza dell'argomento trattato.

    RispondiElimina
  8. Buongiorno,

    A nome di Radio Spada precisiamo che il commento precedente postato a nome nostro, sebbene trascriva una frase apparsa sul nostro sito, non è stato inserito da nessuno di noi e nemmeno da qualcuno da noi autorizzato.
    Anche perché non abbiamo l’abitudine di andare ad creare dibattiti su siti altrui a nome del nostro.
    Se in passato fossero successe altre cose simili, il presente commento vale anche per esse.

    Grazie, cordialmente.
    RS

    RispondiElimina
  9. "Sinodo Amazzonico: quattro tesi eretiche"! Magari fossero solo quattro!

    RispondiElimina
  10. A nome di Radio Spada precisiamo che il commento precedente postato a nome nostro, sebbene trascriva una frase apparsa sul nostro sito, non è stato inserito da nessuno di noi e nemmeno da qualcuno da noi autorizzato.

    E' più che ovvio che la moderazione passa i commenti così come arrivano.
    Mi meraviglia il tono della vostra comunicazione. Non pensavo che tra noi o tra i nostri lettori ci fossero dei compartimenti stagni....
    Vorrà dire che se dovessero arrivare altri commenti del genere li censureremo.

    RispondiElimina
  11. Però permettetemi: alla faccia delle sinergie!

    RispondiElimina

  12. L'unica "sinergia" valida è quella con Nostro Signore,
    questa è l'ennesima dimostrazione.

    [Se ne deduce, comunque, che bisogna essere ancor più pignoli,
    quando vengono riportate nel commento altre fonti,
    pretendere una citazione esatta, con tutti i dati]

    RispondiElimina
  13. Premesso che la vera sinergia è la comunione che è solo il Signore a creare tra chi "rimane" in Lui, nelle vicende umane la sinergia operativa rende più efficace qualunque azione o operazione. 
    Nel caso di specie, come in altri, pubblicare una frase della quale il commentatore indica la fonte (verificata), non mi pare debba implicare l'obbligo di farsi carico di render noto l'intero contesto o inserire altri dati. Piuttosto crea sinergia nella misura in cui mette in luce un altro punto di vista.
    Se qualcuno citasse nostri contenuti mi aspetterei semplicemente che venisse indicata la fonte e non vedrei motivo di adombrarmene, a meno che non ne venisse fatto un uso strumentale o falsificato....

    RispondiElimina
  14. Gentile Maria,
    non c'è nessun male nell'estrapolare una frase dal nostro sito, semplicemente volevamo chiarire che il nome del commentatore "Radio Spada" NON faceva riferimento alla redazione di Radio Spada.
    Abbiamo pensato quindi di scrivere l'altro commento, per evitare che si pensasse che i nostri membri di redazione si aggirano per gli altrui blog suscitando dibattiti o provocazioni.

    RispondiElimina
  15. Diversamente sinergici02 ottobre, 2019 15:24

    Salmo 133: "Quanto è bello e soave che i fratelli [nella fede] vivano insieme" (in sinergia).

    O forse no?

    RispondiElimina
  16. Cara mic, l'osmosi tra compartimenti completamente stagni non può esistere. A volte, anzi direi troppo spesso, a me pare che nessuna particella seppur buona e sebbene del tutto intenzionata a passare tra gli uni e gli altri "contenitori" - in senso ampio definibili "ecclesiali"- sia messa però in grado di poterlo fare, proprio a causa della(incomprensibile? particolaristica?) ermetica chiusura delle pareti degli stessi.

    Sarà magari una mia impressione, forse viziata da eccessivo spirito critico, ma l'ho voluta sottoporre a te e agli altri lettori del tuo meritorio blog.

    RispondiElimina
  17. trasportare una citazione da un contesto,di partenza (contesto che citato quale fonte può essere letto nella sua interezza) consente ad un altro conteso, di arrivo, di aggiungere, senza appesantire, altri argomenti in qualche modo attinenti, connessi alla citazione; uno vedrà la connessione ed un altro non la vedrà o forse non la vedrà nessuno, questo ultimo è un ambito che non è il nostro, è dello Spirito Santo. Coloro che sono impegnati in un blog, tipo questo, cercano di esercitare, come possono e sanno, le opere di misericordia spirituale, a mio avviso, chi intuisce che una citazione è pertinente, è di aiuto, ad un'altra argomentazione altrove, deve citarla, ben sapendo che potrà anche non essere letta da nessuno ma, se non lo fa viene meno ad un'occasione che lo Spirito Santo potrebbe usare per uno, nessuno...centomila frequentatori del blog di arrivo.

    RispondiElimina
  18. A ben riflettere, vedo una curiosa dinamica nella mancata osmosi e sinergie con altri contesti (ad eccezione di pochi). Il fatto è che per i conservatori conciliari sono sempre stata 'scomoda' a causa delle critiche mosse al papa (loro arrivano solo fino a un certo punto. Anche se ora essendo stato superato ogni limite... ). E c'è sempre la discriminante del non riconoscere nel concilio le radici della crisi. Invece per i tradizionalisti, che spesso rasentano il sedevacantismo, sarei addirittura 'modernista' a causa delle mie posizioni equilibrate. Poi ci sono alcuni contesti per i quali non ho spiegazioni o mi pare di cogliere un aspetto di rivalità che poco si addice alla fede che professiamo...

    RispondiElimina
  19. Non farei un problema di sinergie e non,"a maggior gloria di Dio " non perdiamoci in sciocchezze volute da nemico. Giusta è la sinergia, giusta è la citazione della fonte firmandosi come anonimo o proprio nome. TORNIAMO AL VANGELO DI SAN MARCO "ANADATE AD EVANGELIZZARE TUTTO IL MONDO, CHI CREDERA' IN ME SI SALVA, CHI NON CREDERA' IN ME SI DANNA". Chi cita la gaia terra come fonte di santità ha dimenticato il Vangelo tout court, quindi chi parla in questo modo è un ladro o un brigante,parole sempre del Vangelo per riconoscere tali elementi che non entrano dalla Porta del Vangelo e si fingono pastori o pecore. Non è gaia terra o lo sciamano di turno a salvarci, ma GESU' CRISTO UNICO SIGNORE di TUTTI i POPOLI.

    RispondiElimina
  20. Concordo.

    Giusta è la sinergia, giusta è la citazione della fonte firmandosi come anonimo o proprio nome

    Invito che rivolgo ai commentatori.

    RispondiElimina
  21. Mic, pensi davvero che anche tra coloro che criticano aspramente il corso bergogliano, ma parlano e scrivono ufficialmente con estremo riguardo e persino ammirazione verso il CVII, in cuor loro non ci siano delle fortissime riserve circa la "riforma liturgica" del 67 e circa tutto lo svolgimento post-conciliare (compresi quei passi spediti verso un semi-sincretismo di fatto, effettuati tramite gli incontri e i documenti più vari durante questi ultimi 40 anni)?

    RispondiElimina
  22. Ne sono sicura. Ma non si riesce a farli sbilanciare pubblicamente. Eppure gioverebbe moltissimo alla verità ma soprattutto all'inizio della restaurazione.

    RispondiElimina
  23. Lo sai perché, a mio avviso, non c'è verso di "farli sbilanciare", mic? Perché ciascuno di loro è legato affettivamente in modo che può arrivareca a rasentare/toccare l'idolatria (la quale impedisce ogni possibilità di riflessione critica verso, appunto, l'idolo) nei rigusrdi di uno o di un altro dei pontefici specie post-cinciluari -e soprattutto verso GPII e BXVI. Per me questa è la ragione principale, almeno per quei discretamente critici "solo in cuor loro" (che non ce la fanno accessori pubblicamente) verso il Concilio e il post.

    Essi intuiscono (non so dire se "sanno" consapevolmente) certo che questi ultimi decenni hanno portato a dei traviamenti dottrinali di cui non è possibile che non siano stati responsabili anche le massime guide ante-Bergoglio, ma che tuttavia per il motivo addotto e supposto da me sopra, non riescono proprio a dichiararlo, e del tutto neanche a se stessi, probabilmente...

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.