La situazione a Hong Kong è gravissima. Andiamo verso la tragedia e solo un miracolo ormai può salvarci». Parla così il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito della città autonoma, tra le personalità più influenti per via del suo decennale impegno per la democrazia e la libertà. Vedi indice articoli sulla questione cinese in calce al Messaggio del Cardinale [qui].
La protesta per chiedere diritti, democrazia e libertà che da sei mesi va avanti a Hong Kong è ormai degenerata nella violenza. Il cardinale Zen è fermo nel condannare tutte le violenze, anche quelle dei giovani, ma ci tiene a sottolineare che sono stati il governo di Hong Kong e Pechino a scatenarle, non lasciando altra scelta alla popolazione stremata.
Eminenza, la protesta era cominciata in modo pacifico. Perché è degenerata?
Da sempre il governo locale e quello di Pechino cercano di toglierci ogni libertà, rinnegando quello che avevano promesso nel 1997 e cioè di concedere vera democrazia alla città. Dovevano garantircela oltre dieci anni fa e ancora non l’hanno fatto. Per capire come è nata questa divisione orribile bisogna partire dalla Rivoluzione degli ombrelli.
Cinque anni fa il movimento Occupy Central ha dimostrato per tre mesi in modo pacifico per chiedere il suffragio universale. Ma non ha ottenuto nulla.
Abbiamo organizzato un movimento assolutamente pacifico di disobbedienza civile, abbiamo fatto decine di marce senza violenza ma il governo ci ha derisi, non ci ha ascoltati. Già allora, quando i giovani hanno preso in mano la protesta, si rischiava di arrivare alla violenza. Poi tutto è finito perché i leader del movimento sono stati arrestati e messi in prigione. E nessuno è ricorso alla violenza ma nel cuore è rimasta la rabbia e la voglia di ribellarsi. È il governo che l’ha risvegliata.
Abbiamo organizzato un movimento assolutamente pacifico di disobbedienza civile, abbiamo fatto decine di marce senza violenza ma il governo ci ha derisi, non ci ha ascoltati. Già allora, quando i giovani hanno preso in mano la protesta, si rischiava di arrivare alla violenza. Poi tutto è finito perché i leader del movimento sono stati arrestati e messi in prigione. E nessuno è ricorso alla violenza ma nel cuore è rimasta la rabbia e la voglia di ribellarsi. È il governo che l’ha risvegliata.
Cercando di approvare la legge anti-estradizione?
Esattamente. Voi forse non vi rendete conto, ma avrebbe permesso al regime comunista di arrestare i cittadini e di farli processare in Cina. Come potevamo accettare di essere giudicati da una dittatura orribile? Ci siamo ribellati, un milione di persone sono scese in piazza e il governo le ha ignorate. Davanti a questa prepotenza inconcepibile i giovani hanno cominciato a dire: “Marciare pacificamente non serve, noi faremo qualche cosa di diverso”. Il 12 giugno hanno fisicamente impedito ai parlamentari di approvare la legge bloccando le entrate al Consiglio legislativo e il 16 giugno due milioni di persone hanno marciato pacificamente. E il governo cosa ha fatto? Non ha ceduto, ha solo sospeso la legge, scatenando la rabbia dei giovani.
Che cosa pensa del loro nuovo modo di protestare?
Loro dicono che non vogliono organizzazione, non vogliono leader ma essere come l’acqua. La loro tattica non è stupida, ma purtroppo è evidente che non funziona.
Nelle ultime settimane anche i giovani hanno cominciato a essere violenti. Che cosa ne pensa?
Hanno cominciato le loro proteste in modo molto creativo e assolutamente pacifico. Poi ci sono stati alcuni vandalismi e gesti di violenza molto limitata e la polizia ha reagito in modo orribile. Gli agenti, armati fino ai denti, hanno cominciato a picchiare in modo selvaggio, arrestare, lanciare gas lacrimogeni, anche mille in un giorno solo, sparare proiettili di gomma che hanno ferito gravemente tante persone. Poi hanno usato le pallottole vere, sparando a bruciapelo mirando al cuore dei manifestanti ed è un miracolo se finora nessuno è morto per questo. Potete immaginarvi come questo abbia alimentato la rabbia dei giovani, però devo aggiungere una cosa.
Che cosa?
Le bombe molotov lanciate dai giovani non sono accettabili, sono troppo pericolose e per fortuna finora non ci sono stati morti per questo. Però la situazione è disperata, perché il governo locale e Pechino continuano a incoraggiare la violenza. Come principio siamo sempre contro la violenza e lo voglio ribadire adesso, ma non ritiriamo ai giovani il nostro sostegno perché sono disperati. Tutto questo è orribile e noi non sappiamo cosa fare perché il governo non sente ragioni, capisce solo la forza.
Qual è la colpa del governo?
Non si è mai visto un governo che non fa nulla per risolvere la situazione e pacificare gli animi. Vogliono solo sopprimere e i poliziotti, che hanno sempre goduto della stima della gente, sono diventati delle belve. Hanno arrestato più di mille persone in un giorno, anche chi non aveva commesso violenze. Ormai sono oltre 4.000 gli arrestati. Picchiano i giovani anche dopo averli neutralizzati, non permettono loro di vedere gli avvocati al commissariato. Violano la legge in continuazione. Ma c’è di più.
Cosa?
Non permettono a medici e infermieri di soccorrere i feriti. Perfino in guerra la Croce rossa può agire. Alcuni operatori di primo soccorso sono stati arrestati. Anche i giornalisti vengono attaccati.
Joseph Ha, il vescovo ausiliare di Hong Kong, dopo che la polizia ha circondato e assediato il Politecnico è riuscito a entrare per parlare con gli studenti. La Chiesa sembra l’unica realtà interessata alla pace.
Monsignor Ha è coraggioso e ha fatto bene a incontrare i giovani. Ma è stato difficile, gli hanno impedito tre volte di entrare: a questo punto siamo arrivati. Ora ci sono ancora una sessantina di persone dentro l’università, non vogliono arrendersi e dicono che preferiscono morire. La polizia non fa altro che gridare “arrendetevi”, senza fornire una soluzione. In questa situazione è difficile convincerli che la vita vale più di questa battaglia e che c’è ancora speranza.
Come si può sperare in una risoluzione pacifica di questo conflitto?
Umanamente è impossibile sperare davanti alla brutalità e alla persecuzione di polizia e governo. È chiaro che stiamo andando verso la tragedia. Monsignor Ha è coraggioso ma la Chiesa dovrebbe fare di più, opporsi più energicamente al governo. Invece la diocesi spesso è troppo tiepida, per non parlare del Vaticano che non ha ancora detto una parola.
Che ruolo può giocare la Chiesa?
Tanti giovani preti in modo coraggioso hanno aperto le chiese per ospitare i feriti e dare ristoro ai giovani. Noi non abbiamo i mezzi per vincere questa battaglia, perché non abbiamo niente e il governo vuole toglierci anche quei pochi diritti che ci rimangono con la forza e la violenza. Ora abbiamo bisogno del sostegno di tutto il mondo. Io prego tutti i giorni e chiedo anche a voi di pregare per noi perché solo un miracolo può salvarci. (Leone Grotti - Fonte)
Nessun problema, ci sono le Sardine italiane, pescetti simbolo di intelligenza e forza.
RispondiEliminaÈ chiaro che anche la situazione a Hong Kong è per colpa dei populismi e dei sovranismi, quindi le nostre valorose Sardine faranno sentire sicuramente la loro voce di protesta e solidarietà per i giovani di Hong Kong.
Anche le nostre Sardine, infatti, sanno bene che cosa vuol dire combattere e soffrire per la libertà e anche loro sono vittime della brutalità di un regime spietato, il regime fascio/sovranista italiano.
Non è al governo, in mano alla sinistra, ma ha il sostegno della gente e dei poliziotti fascisti ancora fedeli a Salvini.
Perché a questo punto non si candida e non si fa eleggere il signor giullare Grillo? Cosa è andato a fare Beppe Grillo a cena con l’Ambasciatore cinese? Si attendono risposte, anche dal ministro degli Esteri....
RispondiEliminaTra sardine e cinofili (riferito l'imperialismo Cinese) succedono cose strane in Italia..
Fino a che punto potrà durare la silenziosa neutralità vaticana su Hong Kong
RispondiEliminahttps://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/11/21/news/fino-a-che-punto-potra-durare-la-silenziosa-neutralita-vaticana-su-hong-kong-287995/
Il titolo ormai ha valenza universale.
RispondiEliminaOT Nei prossimi giorni mi sottoporrò ad una colonscopia. Routine. Tuttavia qualche preghiera sarebbe ben accetta... ;-)
RispondiEliminaPerché Grillo non si candida?
Non può farlo perché diversi anni fa credo sia stato condannato per
omicidio colposo, avendo ucciso provodato un incidente stradale
nel quale ci furono delle vittime. Credo gli sia stata ritirata la patente a vita.
E che il suo casellario penale mostri appunto quella condanna,
che gli impedisce di candidarsi a deputato.
Questo ho letto sui giornali, un tempo.
L'informazione è comunque da controllare.
Avere una visione d'insieme della geo-politica dovrebbe essere il minimo necessario a chi vuole avere una rilevanza mondiale; prima di mettersi a novanta gradi con Pechino la Diplomazia vaticana aveva dato uno sguardo alla storia della Cina? Ha considerato la Diplomazia vaticana che la fine del protettorato inglese di Hong Kong non avrebbe mai potuto essere semplicemente un cambio di scartoffie? E che il cambio avrebbe necessitato di decenni e decenni di assestamento? Invece di fare comunella con Pechino, perché la Diplomazia vaticana, non ha fraternamente fatto presente a Pechino che con Hong Kong era necessario avere un diverso approccio? Hong Kong aveva avuto infatti una storia, con l'eccezione dell'occupazione giapponese (1941-1945), britannica, dal 1841 al 1941 e dal 1945 al 1997, cioè con un forte influsso occidentale. La Diplomazia vaticana ha il dovere di avere uno sguardo che vada oltre i piedi che si prostra a baciare in untuosa ed imbarazzante umiltà di scena.
RispondiEliminaCaro Fabrizio, siamo con te!
RispondiEliminaAve Maria!
OT ma, non troppo:
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/contro-la-societa-aperta-e-la-sua-origine-metafisica/
CONTRO LA SOCIETA’ APERTA (e la sua origine metafisica)
Maurizio Blondet 23 Novembre 2019 16 commenti
Com’è che la società “aperta”, affermata ed esaltata come il regno di tutte le libertà, e i diritti individuali, sta diventando sempre più restrittiva e dogmatica? E come mai la promozione che essa propaganda di ogni “diversità” finisce per sboccare, nella realtà, in omogeneità? Perché chiunque si scosti dal consenso libertario è per definizione sospetto? Anzi da reprimere come “fascista”?...
Fabrizio@ come ha detto mic siamo con te ! Ma colgo l' occasione per chiederti il nome del parroco per il quale hai chiesto preghiere dopo un incidente. Può anche sembrare assurdo ma mi sento a disagio nel pregare per una persona di cui non conosco il nome. Ovviamente prego ugualmente, ma se non ti sembra troppo puerile ...! Grazie. In cordibus Jesus et Mariae. Valeria
RispondiEliminaMi sorge un dubbio. Ma non è che in tutto questo caos e violenza ci sia lo zampino degli americani. Hong Kong è una finestra sulla Cina troppo attraente. E non dimentichiamo che Hong Kong appartiene alla Cina da millenni. Che ci piaccia o no. Insomma ripassiamo perché era in mano britannica.........e poi ci ragioniamo. Con questo non intendo dire che è bello essere in mano cinese ma.......
RispondiEliminaMa finirà come col Tibet nel 1959........con buona pace di tutti, Trumpone compreso. Oggi andando in libreria cattolica (si fa x dire) ho contato una ventina abbondante di titoli di libri scritti e/o firmati papachamamista,roba da non credere, il più intrigante? L'alfabeto verde di PF. Senza parole. Evidentemente non ci eravamo accorti dell'immensa e poliedrica cultura del tipo, RR riflettici su. Anche noi abbiamo le sardine in città, qua si chiama saraghina/plurale saragheini, ma p.zza Cavour è minuscola....
RispondiElimina@Fabrizio Giudici, coraggio, sia positivo,quell'esame l'ho fatto anch'io , tutto OK, un pensiero e una preghiera.Lupus et Agnus.
@Valeria
RispondiEliminaDon Paolo.
Ci sono molti disordini in varie parti del mondo e lo zampino non è unico (almeno, non è riconducibile ad un unico schieramento politico), perché se in Cina o in Iran si può pensare ad un interesse USA, non è così in Cile dove il presidente contestato è filoamericano.
RispondiEliminaComunque a Hong Kong non si può che stare con i manifestanti (tra cui il cardinale Zen): la Cina è una delle dittature peggiori esistenti oggi sulla faccia della terra, distrugge chiese ogni giorno, imprigiona preti e perseguita i fedeli.
Attenzione pericolo urgente
RispondiEliminaBlondet
https://www.google.com/search?q=blondet&oq=blondet&aqs=chrome..69i57j0l2j69i60l3.2575j0j4&sourceid=chrome&ie=UTF-8
https://www.maurizioblondet.it/attenzione-pericolo-urgente/
RispondiEliminaLupus e Fabrizio:
RispondiElimina1) sulla cultura poliedrica: esistono i "ghost writers", Lupus, non lo sapevi ?
2) tra le altre cose in Cina con la politica del "figlio unico", maschio, hanno sterminato migliaia di bambine. E là non è che le abortivano, no: aspettavano il parto, e le uccidevano appena affaciatesi fuori dal canale del parto, conficcando loro una specie di spillone alla base del cranio. Qualcuna è miracolosamente sopravvissuta, non so con quali danni neurologici permanenti.
La pratica era ancora diffusa fino a qualche anno fa, e come sempre, colpiva molto di più le fasce socioeconomiche più svantaggiate (contadini, artigiani, operai...).
USA o non USA, meglio non vivere in Cina.
OT Da noi è caduto un altro ponte autostradale (le notizie sono sui giornali). Fortunatamente, pare niente vittime. Inoltre tutta la rete Vodafone del nord-est, a quanto ho capito, è rimasta bloccata per ore (infatti io sono rimasto isolato da internet fino a pochi minuti fa, anche perché si è bloccata pure la rete fissa, pur essendo Telecom). Mettendo tutto insieme, certamente sarà solo una suggestione, oggi ho iniziato a pensare che per i prossimi mesi sarebbe utile fare scorta di provviste essenziali.
RispondiEliminaLa Nuova Versione di Cristo Re ha completamente de-potenziato la vera Festa di Cristo Re così come è nata e così come è stata voluta dal papa Pio Xi che l'aveva istituita in quella precisa forma ... bisogna avere il coraggio e la semplicità per vedere che qui non ci sono errori o sviste, ma ci sono precise e decise scelte teologiche in campo ... la Chiesa ha ufficiamene rinunciato, e non solo di fatto, a proclamare Cristo Re della storia e della società e delle Nazioni ... Cristo è stato relegato di fatto nel privato e di diritto ai margini della città politica e culturale ... ha vinto quel Laicismo e quell'Indifferentismo che i Papi, dalla rivoluzione Francese a Pio XII, avevano sempre condannato con chiarezza indubitabile... hanno chiamato questo "Karakiri" teologico "libertà di coscienza e laicità dello stato" ... ma non è laicità, è soltanto "vuoto di Dio" nella realtà storico-sociale oltre che nei cuori e nelle menti ... In realtà, - secondo questo modo di pensare, non solo dominante ma ufficiale (il che non significa Vero e autorevole Teologicamente) tutti i Martiri di Cristo Re (molti dei quali morti con la spada in pugno) sono morti invano, illusi da un sogno temporalista, idealisti di un Progetto Costantiniano, integralista, fondamentalista, sovranista, populista, preconciliare, materialista e anti-democratico di Cristianità storica. rdv
RispondiEliminaNel blog abbiamo pubblicato molto su Christus Rex
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/10/cristo-re-delluniverso.html
Ci sono i link ad altri testi
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/daniele-di-soroco-la-festa-di-cristo-re.html
Anch'io l'avevo pensato, non l'ho fatto e mi son trattenuta dal dirlo ad altri per timore che si cadesse nell'arrembaggio; ognuno cerchi di avere ben chiaro quali sono le sue strette necessità e cominci ad esercitarsi con l'essenziale, questo è quello che sto cercando di fare. I vecchi hanno bisogno di poco, fatte salve le medicine, i giovani hanno bisogno di più cibo, vestiti ed altro, quindi è meglio lasciare sui banchi il più possibile per le giovani famiglie in particolare.
RispondiEliminaRiguardo al ponte caduto più che al maltempo ho pensato alla mala progettazione, alla mala messa in opera, alla mala istruzione. E' meglio cominciare a far da sè il più possibile e non fidarsi troppo delle infrastrutture moderne e postmoderne.
Riguardo al ponte caduto più che al maltempo...
RispondiEliminaC'è stata una frana...
Per il resto dite bene: usiamo la giusta prudenza.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSul ponte caduto, io rimanderei ogni giudizio dopo una prima valutazione dei tecnici. È certamente un caso molto diverso dal Morandi, che crollò da solo.
RispondiEliminaChiusa anche la A21 (Torino Piacenza Brescia) all'altezza di Villanova d'Asti per una voragine che si è aperta sul manto stradale.
RispondiEliminaSignori, io qui lo dico: ora vedremo discussioni infinite su manutenzione deficitaria, gestione pubblica vs privata e compagnia cantante. Tutti temi legittimi e pertinenti, per carità: ma chi non inizia a comprendere che ora stiamo vivendo la punizione per aver messo Cristo da parte non verrà a capo di niente. E dunque prepariamoci a sprofondare per mesi ed anni.
RispondiEliminaHo espresso un pensiero personale poiché mi vien naturale, quando sento di strade che sprofondano, ponti che crollano, muri che collassano su se stessi e altre calamità, visualizzare strade romane, ponti romani, mura e muri romani che lì dove erano, stanno malgrado siano stati costruiti da più tempo senza l'ausilio della ssscienza né della tecccnica moderne. In fiduciosa attesa del responso tecnico, 'liberamente' sospendo il pensiero personale avventatamente condiviso.
RispondiEliminaChe il calcestruzzo dei romani fosse un materiale da costruzione con proprietà per certi versi superiori al cemento armato è cosa nota - purtroppo nessuno è ancora riuscito a riprodurre la giusta proporzione tra gli ingredienti:
RispondiEliminahttp://www.lescienze.it/news/2017/07/05/news/minerali_segreto_calcestruzzo_romano-3591389/
Quello che stiamo vedendo, però, è carenza di manutenzione.
"... è carenza di manutenzione."
RispondiEliminaQuesto è un punto molto dolente, la maggior parte dei disastri derivano dalla mancanza di manutenzione, cioè manca il costante tenere in ordine con le mani. Si mettono a punto macchinari su macchinari, con cui si fa il lavoro grosso e non si fa più e non si sa più fare il lavoro fino, costante, con le mani, si guarda il grande pericolo e non si sa più individuare il piccolo pericolo che domani si assommerà a piccole altre trascuratezze che trasformeranno un mese di pioggia in un'alluvione che tutto travolge. Dietro questo imbarbarimento ha giocato una mentalità indotta, diventata poi di comodo, che ha disprezzato il lavoro manuale; questo è accaduto nel nostro paese il cui popolo ha reso con le sue mani magnifico un territorio pieno di contrasti, che richiede costante cura manuale accompagnata da un sapere che solo la dedizione dona. L'Ora et Labora, era parte del nostro modo d'essere prima della Grande Corruzione.
Tanto per dare un'idea del problema...
RispondiEliminahttps://www.startmag.it/smartcity/autostrade-ecco-lo-stato-di-salute-dei-viadotti-lanalisi-di-occhiuzzi-cnr/
Se fossi un grande del CNR istituirei corsi con premi molto sostanziosi per la ricerca della giusta proporzione degli ingredienti del calcestruzzo romano. No?
RispondiEliminaCredo che ci siano studiando in tutto il mondo e siano molto motivati... Per il resto, bisognerebbe chiedere ad un esperto.
RispondiElimina"un territorio pieno di contrasti, che richiede costante cura manuale "
RispondiEliminaStupendo commento . Mi viene da sorridere a pensare che alcune volte si incontra nelle strade delle nostre citta' lo spazzino ( ehm , operatore ecologico) spolveratore ; mi spiego : in autunno cadono le foglie dagli alberi e occorre spazzarle via dai marciapiedi , come fare? Semplice , con il macchinario che soffia via le foglie , una specie di aspirapolvere che funziona al contrario , con il risultato che le foglie svolazzano di qua e di la' ma sempre lì stanno perche' basta un po' di vento o il passaggio delle macchine a rifarle svolazzare dov'erano . La pala e la scopa di saggina dove sono finite ? Lo stesso discorso vale per falciare quei pochi metri di verde pubblico , mentre in Alto Adige rasano chilometri di colline in silenzio e con l'ausilio della vecchia falce fienaria nelle nostre citta', quando decidono di riordinare quel poco di verde pubblico , si vedono operatori ecologici tutti scafandrati , con la mascherina , con le cuffie coprirumore , con l'arma impropria del decespugliatore ( lo dice la parola stessa che dovrebbe servire solo per i cespugli) a falciare in sei ore e con rumore assordante ed inquinante pochi metri quadrati di erba ! Ed e' solo un piccolo esempio..
RR
RispondiEliminaEra un commento ironico, si sa che el pampero non brilla in niente se non nel ripetere fino alla nausea 4 concetti 4, tra l'altro pure in pessimo ital-porteno, i ghost writers hanno fatto la fortuna di 0bama e la nostra rovina, intanto per la Cina, si sa come è sempre stata : regimi spietati centralizzati, imperiali o komunisti x il popolo nulla cambia, sempre repressi oppressi soppressi, le donne poi, ricordi i piedi a forma di giglio che dovevano avere e le torture ad essi connesse ed annesse per deformarli?......vedremo cosa oseranno fare ad Hong Kong.......Lupus et Agnus.
@ Giudici
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=yEFcNJLRmjE
#TgTalk 16 - Cadiamo a pezzi - 25.11.2019
Ho guardato il video, grazie. Però, diciamocelo, c'è un problema con queste analisi. È vero che le infrastrutture sono state svendute a privati che ci lucrano senza investirci abbastanza e sono oltretutto cordate in parte con proprietà straniera. È corretto togliere le concessioni (a parte il fatto che bisogna vedere se e come si può fare...) e dove necessario lo stato può riprendere certe aziende in mano.
RispondiEliminaTuttavia questa è un'analisi superficiale. Innanzitutto non è solo un problema di irresponsabilità della proprietà per disinteresse - voglio dire, uno può pensare che siccome molte aziende private non sono più di proprietà italiana, allora non si sentono coinvolte. In Francia e Germania i concessionari privati non sono certo così "xenodiretti" come i nostri, più o meno hanno gli stessi problemi - per ora non è caduto nessun ponte eclatante come il Morandi, ma hanno molti casi minori come noi. Anche da loro sono state fatte stime e le infrastrutture problematiche si contano nelle decine di migliaia. Questo numero, però, dice anche che non è solo un problema di concessionari: per esempio, da noi ci sono problemi anche con molte strade gestite dall'ANAS. Il problema è morale, riguarda gli uomini coinvolti nella gestione: se tutto tornasse in mano allo stato non ci sarebbe nessuna garanzia di fare meglio. Purtroppo tutte le analisi che non tengono conto di questo aspetto - e per tenerne conto bisogna per forza entrare nella prospettiva cattolica - rimangono monche.
"... e per tenerne conto bisogna per forza entrare nella prospettiva cattolica ..."
RispondiEliminaQuesto è certo, ed è certo che nessuno rende esplicito questo presupposto. Gli errori e le omissioni della chiesa, visti attraverso i crolli in ogni ambito della vita privata ed associata, mostrano tangibilmente, fin dalla vita terrena, che fuori dalla Chiesa non vi è salvezza, la mondanizzazione della chiesa nuoce ai vicini ed ai lontani. Il sale che perde il sapore serve solo ad essere calpestato. Per questo è così importante che si riprenda il giusto sentiero, i cattolici devono fare di tutto per riordinare la chiesa. Questa è la loro missione. Solo così il mondo potrà purificarsi.
Ultime notizie: chiusa anche l'A26 perché le inchieste per corruzione dei tecnici che avrebbero dovuto verificare lo stato di alcuni ponti fanno sospettare che ci siano grossi problemi.
RispondiEliminaNon so se i non genovesi sono in grado di comprendere cosa è successo stasera e cosa succederà nei prossimi giorni se la chiusura di quei tratti autostradali dovesse essere confermata - e, peggio ancora, se il problema si estendesse alle altre autostrade, perché non ce ne è una in cui non ci siano viadotti sotto osservazione. La situazione potrebbe degenerare rapidamente fino a diventare un problema di ordine pubblico.
RispondiElimina«Il governo sta gradualmente rafforzando il suo controllo sulla Chiesa, e ora le restrizioni sono portate direttamente contro ciò che è al centro della comunità ecclesiale, le vocazioni».
RispondiElimina"La risposta data dal Papa su Hong Kong è problematica. Soprattutto per aver messo nello stesso calderone le proteste a HK con quelle dei gilet gialli in Francia. Quale sarebbe il legame? Soprattutto se poi si dice candidamente 'non so valutare'" (Matteo Matzuzzi).
RispondiEliminahttps://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/11/26/news/il-papa-molla-hong-kong-non-so-valutare-289098/
«La Cina è sotto il controllo del Partito Comunista, che è più grande di Dio. Ogni chiesa deve appendere slogan che promuovono la dottrina comunista e tutte le chiese devono essere “sinizzate”», ha detto alla comunità di una chiesa un funzionario dell’Amministrazione per gli affari religiosi.
RispondiElimina