Querida Amazonia - 12.02.2020
Se pare abbia funzionato il fuoco di sbarramento di Sarah/Benedetto, Bergoglio continua a dire e non dire ad alludere e ad aprire spiragli, per la confusione ma soprattutto per il sovvertimento attraverso la prassi, fumosa e dubbia nelle espressioni ma nota nelle intenzioni. E non è forse già una falla lo stratagemma di richiamare l'uso del documento finale in luogo dell'esortazione?
In ogni caso c'è ben altro che il celibato ecclesiastico in campo... Ovviamente, dopo più attenta lettura, ne parleremo.
Intanto appaiono molto eloquenti e significative le dichiarazioni del card. Marx ad Agensir, che non fanno altro che confermare i nostri timori: “Non affronta direttamente alcune domande, ma incoraggia a sviluppare la riflessione sul sacerdozio." Ѐ il suo già collaudato "innescare i processi". Non altro che il magistero liquido di conio conciliare! Ha aperto fessure che diventeranno ulteriori voragini oltre a quelle già ripetutamente denunciate...
Se pare abbia funzionato il fuoco di sbarramento di Sarah/Benedetto, Bergoglio continua a dire e non dire ad alludere e ad aprire spiragli, per la confusione ma soprattutto per il sovvertimento attraverso la prassi, fumosa e dubbia nelle espressioni ma nota nelle intenzioni. E non è forse già una falla lo stratagemma di richiamare l'uso del documento finale in luogo dell'esortazione?
In ogni caso c'è ben altro che il celibato ecclesiastico in campo... Ovviamente, dopo più attenta lettura, ne parleremo.
Intanto appaiono molto eloquenti e significative le dichiarazioni del card. Marx ad Agensir, che non fanno altro che confermare i nostri timori: “Non affronta direttamente alcune domande, ma incoraggia a sviluppare la riflessione sul sacerdozio." Ѐ il suo già collaudato "innescare i processi". Non altro che il magistero liquido di conio conciliare! Ha aperto fessure che diventeranno ulteriori voragini oltre a quelle già ripetutamente denunciate...
O ancora:L’esortazione “non intende sostituire o ripetere il documento finale del Sinodo”, ha sottolineato il presidente dei vescovi tedeschi il card. Reinhard Marx, presentando “Querida Amazonia” oggi a Bonn, ma intende “presentare ufficialmente il documento finale” che va letto integralmente. [Ѐ proprio il documento finale che ha suscitato il nutrito dibattito da noi raccolto qui]
“Chi si aspettava decisioni concrete e indicazioni precise non le troverà in questa esortazione”, ha aggiunto Marx riguardo la “visione ecclesiale”, poiché qui “il Papa ha avviato una ricezione del Sinodo rilevante per la Chiesa mondiale”.
“Come è noto, la maggioranza dei 2/3 dei 280 padri sinodali si è pronunciata a favore di eccezioni al celibato obbligatorio e di un’ulteriore riflessione sull’ammissione delle donne al diaconato nel documento finale del Sinodo”, ha ricordato Marx, temi che sono discussi anche in Germania, ma che “non sono stati i temi principali del Sinodo”. Quindi “l’esortazione post-sinodale non affronta direttamente queste domande, ma piuttosto incoraggia a sviluppare ulteriormente la riflessione sul tema del sacerdozio per consentire la regolare celebrazione dell’Eucaristia”. È una “discussione che continuerà”, “non la vedo chiusa”. Oltre che tema della prossima plenaria dei vescovi, elementi di Querida Amazonia “rientreranno nei corrispondenti forum del cammino sinodale”.
«si dice che più del principio contano i modi di realizzarlo secondo tempi e luoghi. Ma che cosa è mai un principio se sta sotto e non sopra le realizzazioni sue? E come non vedere che esistono stili di realizzazione che invece di esprimere distruggono il fondamento? A questa stregua si può dire: il fondamento del gotico non si discute, bensì il modo di realizzazione del gotico. E poi si toglie di mezzo l’arco acuto.» (Romano Amerio, Iota Unum § 50).
....Ebbene, la mattina di mercoledì 15 gennaio, mentre papa Francesco stava tenendo la sua udienza generale settimanale e Gänswein sedeva come di regola al suo fianco nell’aula Paolo VI, lontano quindi dal monastero Mater Ecclesiae che è la residenza del papa emerito di cui egli è segretario, Benedetto XVI alzò di persona il telefono e chiamò Sarah prima a casa, dove non lo trovò, e poi in ufficio, dove il cardinale rispose.
RispondiEliminaBenedetto XVI espresse, accorato, a Sarah la sua solidarietà. Gli confidò di non riuscire a comprendere le ragioni di un’aggressione così violenta e ingiusta. E pianse. Anche Sarah pianse. La telefonata si chiuse con entrambi in lacrime.
....
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/02/12/il-silenzio-di-francesco-le-lacrime-di-ratzinger-e-quella-sua-dichiarazione-mai-pubblicata/
Sì. Un'Armata di piangina. E questi sarebbero i Lee e i Jackson del Popolo Fedele? Questi insieme al massimo fanno le Suffragette biancoporpora...
EliminaPiangere sul latte versato...speriamo siano lacrime di pentimento.
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/ufficiale-esortazione-bergoglio-chiede-applicazione-doc-finale-sinodo-e-riprende-rito-amazzonico/
RispondiEliminaBypassato il noncelibato (forse grazie al duo Ratzinger-Sarah) ma tranquillamente avvallato il paganesimo (visto che comunque quest'ultimo non appariva come una loro preoccupazione prioritaria).
Fallito il Sinodo amazzonico (ma solo per ora)
RispondiElimina"E’ vero che nel paragrafo 3 della sua Esortazione papa Francesco invita a leggere il Documento sinodale, nella speranza che la Chiesa possa essere “arricchita” dai lavori dell’Assemblea”, ma l’assenza di ogni esplicita menzione di passi o paragrafi del Sinodo sull’Amazzonia è la presa di atto del suo fallimento. Il Sinodo panamazzonico è ridotto a un sogno evanescente, «un testo – come scrive Andrea Tornielli – scritto come una lettera d’amore»".
Silvio Brachetta
"Bergoglio domanda che il Documento venga applicato con tutto quanto esso contiene. E seppur la sensazione sia quella di un testo "sgonfiato" dalle critiche, si divaricano eccessivamente Vangelo e cultura mentre si fa un’apologia velata della Pachamama. Nel frattempo gli "interpreti ufficiali" del pontificato spingono in avanti insieme al sinodo tedesco".
RispondiEliminaLuisella Scrosati
E il card. Mueller democristianeggia alla grande:
RispondiEliminahttps://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/cardinal-mueller-querida-amazonia-is-a-document-of-reconciliation
Ci rifletterò con calma più tardi, ma intanto vi posso dire che il card. Mueller mi ha davvero STUFATO? Il card. Czerny ha preso subito la palla al balzo, usando la dichiarazione di Mueller come assisti, e dicendo che il documento di Francesco conferisce al documento finale del Sinodo "una certa autorità morale" e che ignorarlo sarebbe una mancanza di rispetto all'autorità pontificia. E così devo leggere certi che dicono che il Sinodo e il suo documento finale è stato affossato (Corrispondenza Romana), altri invece il contrario. Esattamente come previsto, d'altronde. Ma è ormai insostenibile che Mueller giochi ancora al normalista.
Ma da più fonti tra loro indipendenti Settimo Cielo ha successivamente avuto notizia di almeno quattro fatti in più, di importanza rilevantissima.
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/02/12/il-silenzio-di-francesco-le-lacrime-di-ratzinger-e-quella-sua-dichiarazione-mai-pubblicata/
*come assisti* -> *come assist*
RispondiEliminaL’esortazione post-sinodale amazzonica? Un docu-mento che presenta delle “fessure”. Parola di don Nicola Bux in una nuova intervista a Vito Palmiotti
RispondiEliminahttp://www.scuolaecclesiamater.org/2020/02/lesortazione-post-sinodale-amazzonica.html
Anonimo delle 14:42
RispondiEliminaTu non ti penti mai vero?
1) Parolin ci fa benignamente sapere (tramite Magister) che si sarebbe dissociato da Bergoglio negli attacchi a Ratzinger !!!!
RispondiEliminaMa non ci fa sapere cosa c'è negli accordi segreti con la Cina (cui peraltro lo stesso Ratzinger si disinteressa bellamente: con Sarah sì con Zen no).
Segno di "tempi brevi" per Bergoglio e corsa al riposizionamento da parte dei traditori.
Quindi: È URGENTE PENSARE AL DOPO PER NON LASCIARLO NELLE MANI DI CHI CONTINUERÀ IL TRADIMENTO.
2) Querida Amazonia è semplicemente UNA CAGATA PAZZESCA.
Non commentatela, non riconoscete in questo insieme di parole ridicole e insensate una qualsivoglia dignità. Inondatela di ridicolo come si merita.
Cordiali saluti.
Paolo Montagnese
"La lettera ai vescovi del cardinale Hummes, di cui il Papa non era certamente all’oscuro, conferma come lo stesso papa Francesco abbia rinviato fino all’ultimo la sua scelta, sotto la spinta di due opposte pressioni: da una parte quella dei vescovi germanico-amazzonici, dall’altra quella dei cattolici ortodossi, che hanno salutato come un “manifesto” il libro a quattro mani del cardinale Sarah e di Benedetto XVI Dal profondo dei nostri cuori, pubblicato nel mese di gennaio. Questa seconda spinta ha prevalso e l’assenza del cardinale Hummes dalla conferenza stampa di presentazione, si rivela significativa".
RispondiElimina
RispondiElimina"..speriamo siano lacrime di pentimento".
Sono sicuramente lacrime amare, di pentimento; magari un po' tardi, dopo che tutti i buoi sono ormai scappati dalla stalla.
Macché pentimento. Si sono messi a piangere per orgoglio ferito. Questi non sanno cosa vuol dire combattere in difesa di qualcosa. Pensano che esprimere un oppinione o esprimere un giudizio teologico che dispiaccia ai figli del demonio faccia parte del gioco "democratico". Chiha ricevuto insulti e ostracismo da parte di amici e famiglia per la fedeltà alla Tradizione e alla liturgia di sempre in proporzione dovrebbe essere morto di crepacuore.
EliminaFabrizio Giudici ha scritto "posso dirvi che il card Mueller mi ha veramente STUFATO ?" Caro Fabrizio BENVENUTO nel club !
RispondiEliminaAd una prima lettura mi trovo in sintonia con il commento di mons Bux, e ringrazio l' Anonimo delle 16.05 per averlo segnalato. Non avendo tempo oggi rimando un' attenta lettura dell' articolo del prof DeMattei,che ad una prima scorsa mi ha stupita.
RispondiEliminama l’assenza di ogni esplicita menzione di passi o paragrafi del Sinodo sull’Amazzonia è la presa di atto del suo fallimento.
RispondiEliminaIo ho il timore che si sta prendendo un granchio. Ci siamo già dimenticati “Episcopalis Communio"?
Art. 18
Consegna del Documento finale al Romano Pontefice
§ 1.
Ricevuta l’approvazione dei Membri, il Documento finale dell’Assemblea è offerto al Romano Pontefice, che decide della sua pubblicazione.
Se approvato espressamente dal Romano Pontefice, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro.
E in Querida Amazzonia dice:
3. Nello stesso tempo voglio presentare ufficialmente quel Documento, che ci offre le conclusioni del Sinodo e a cui hanno collaborato tante persone che conoscono meglio di me e della Curia romana la problematica dell’Amazzonia, perché ci vivono, ci soffrono e la amano con passione. Ho preferito non citare tale Documento in questa Esortazione, perché invito a leggerlo integralmente.
È approvato esplicitamente? No. Qualcuno potrà sostenere che è approvato, perché invita a leggerlo? Sì. Dunque, altro che fessure. E poi sappiamo bene come funziona, no? Vescovi e magari Conferenze Episcopali prenderanno l'iniziativa e se l'autorità non li ferma...
Detto questo, è chiaro - grazie al resoconto "dietro le quinte" di Magister - che ha dovuto rettificare all'ultimo momento e ha applicato un piano B. L'assenza di Hummes alla presentazione è un segno di irritazione, dunque certe aspettative sono state tradite e questo può anche mettere Francesco tra l'incudine ed il martello. Ma che l'argomento "preti sposati" sia chiuso, mi pare davvero irrealistico.
Il prof. De Mattei, al quale già dobbiamo gratitudine per la magistrale spiegazione che diede ad inizio sinodo (https://www.youtube.com/watch?v=cchLZo8ts48), che è sempre bene tenere presente, ha oggi sapientemente sintetizzato l'esito del lavoro sinodale: "colpo di freno sui “viri probati”; fallimento del Sinodo sull’Amazzonia; aperto contrasto con i vescovi germanico-amazzonici. In questi tre punti può racchiudersi la dinamica avviata dalla Esortazione post-sinodale di papa Francesco Querida Amazonia, presentata il 12 febbraio 2020".
RispondiEliminaTra l'inizio (ottobre) e oggi c'è stata la vicenda del libro del Card. Sarah con il pesantissimo (e straordinariamente profondo, come lo sto assaporando alla terza rilettura) contributo di Benedetto XVI, i cui retroscena oggi sono stati raccontati da Sandro Magister, facendo emergere molto più di un semplice contrasto. Il "silere non possum" preso a prestito da Sant'Agostino dice tutto lo spessore e la densità del rischio che si stava correndo: visto che i protagonisti del rischio ci sono ancora tutti, l'aver sventato il passo non significa che non esista tutta la compagnia di quelli che vorrebbero farlo.
Le "fessure" delle quali ha parlato Mons. Bux esistono tutte.
Sempre tra ottobre ed oggi c'è stato anche un sinodo tedesco con forti accentazioni in piena sintonia alle logiche del sinodo amazzonico, pur interpretate da ben pasciuti panzer teutonici ben più a loro agio tra gli agi dell'opulenza.
Il Signore ci ha fatto il dono di poter gustare quello che potremmo perdere: la grazia del dono dei nostri sacerdoti cattolici. Il breve scritto di Benedetto XVI è come un ciclo sinfonico, o il ciclo di affreschi della Sistina: il sacerdozio nel nome di Cristo ne emerge in tutto il suo splendore, consegnatoci dalla rivelazione, dall'allegoria alla cristologia-pneumatologia, in spirito e verità. "Dal profondo del nostro cuore" smaschera ogni velleità funzionalistica della vocazione e del dono totale di sé, per amore, come già uno scritto precedente aveva sepolto la bufala del clericalismo come spiegazione delle porcherie, parlando piuttosto della gravissima crisi di fede successiva a un certo modo sbagliato, protestantizzato (segnalato anche nel libro con il Card. Sarah) incapace di accogliere la Verità, prima metodologicamente e poi come sapienza del cuore.
Questa vicenda ci lascia anche lo "scempio della Pachamama", difeso nell'esortazione, senza nemmeno provare a rendere conto di un'imprudenza e una grave mancanza di rispetto per le cose sacre. Ma ci lascia la grazia di esserci potuti avvicinare con rinnovato slancio e maggior consapevolezza ai tesori della fede cattolica. Ringraziamo Dio e a Lui affidiamo il prossimo futuro, che non deve vederci polemici, ma saldi nello stare dove ci vuole il Signore, compresa la croce, proprio perché la Chiesa sta vivendo la sua via crucis.
I contraccolpi della frenata del treno in corsa sono un mistero anche per chi ha messo molta legna ad ardere per sprigionare l'energia della vaporiera. Il prof. De Mattei ne fa cenno... Ma questo sinodo ha mostrato che l'attentato, da dentro, ai fondamenti della cattolicità ha molti artefici e sfaccettature. Non le smaschereremo noi: ci penserà Dio.
Non credo proprio neppur io che non lo mettano in pratica,come scrive Fabrizio Giudici useranno i rimandi,e la riforma della curia li aumenterà.Ovvero faranno tutto sirti il naso come il gender all'asilo, un rinvio all'OMS et voilà, non ci possono essere limiti x il sesso manco d'età, decreto buona scuola, decreto buona chiesa,vecchia quanto il paganesimo.Qualcuno poi sopra accenna all'inno ai pagani rimasti,adulterio con idoli si chiama in lingua biblica.
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/ufficiale-esortazione-bergoglio-chiede-applicazione-doc-finale-sinodo-e-riprende-rito-amazzonico/
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/tutto-il-peggio-di-querida-amazonia/
https://www.radiospada.org/2020/02/esortazione-amazzonia-marx-papa-avvia-ricezione-sinodo-rilevante-per-chiesa-mondiale/
https://www.radiospada.org/2020/02/rd-vaticano-conferma-che-non-e-chiusa-porta-a-ordinazione-uomini-sposati/
Tutto il peggio di Querida Amazonia:
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/tutto-il-peggio-di-querida-amazonia/
Mi ritengo un cattolico normale ed aperto sia ad alcune idee progressiste che tradizionaliste.
RispondiEliminaConcentriamoci su un fatto, sul quale credo tutti possano essere d'accordo.
Questa maniera di non affrontare i problemi, non rispondere, mettere da parte le domande più scottanti per lasciare che quella tu ritieni essere la verità si insinui in maniera progressiva e subdola (ma chi ti ascolta non è più sicuro di cosa tu voglia intendere, tanto che dopo 5 minuti che hai pubblicato un documento la cui funzione è di confermare la fede di chi ti ascolta c'è già bisogno di chiarificazioni)ha qualcosa di evangelico??? Gesù non ha risposto a Erode, non ha risposto a qualcuno che lo offendeva dalla Croce, ma ha risposto a chi lo schiaffeggiava ed ha espresso in modo estremamente chiaro i suoi pensieri in una miriade di occasioni. Che cosa ci voleva ai tre Francesco, Sarah e Benedetto di fare un comunicato insieme e chiarire cosa è successo invece di agire a colpi di diplomazie segrete vaticane e letterine fatte passare da un segretario all'altro? E' tanto difficile fare 100 metri a piedi e andare a parlare davanti a una telecamera per far vedere al mondo che in fondo, nonostante tutto,ti vuoi bene? E' forse un motivo di orgoglio venire a sapere certe cose dal blog di un vaticanista invece che dalla voce dei diretti interessati? Per me è un motivo di immensa tristezza. E cosa gli ci voleva a Sua Santità, che amo molto nonostante tutto, a scrivere un suo pensiero CHIARO sulle questioni scottanti nel documento appena pubblicato? Quale testimonianza stiamo dando al mondo???? Di persone con relazioni trasparenti? Di persone sincere e che si vogliono bene??? Di persone con una BUONA NOTIZIA da portare o di persone così terrorizzate che non possono neppure fare i 100 metri che li dividono-tra i loro uffici intendo che sono tutti lì in vaticano- per incontrarsi, esprimere con rispetto opinioni contrastanti, ma devono ricorrere a sotterfugi, missive,smentite e chiarimenti, licenziamenti,nunzi e documenti che sembrano le parole crociate, e chi più ne ha più ne metta???
Caro Anonimo 20.52, lei dà per scontato che tutte le persone siano in automatico in buona fede. Di qui tutte le sue (mi perdoni) ingenuissime domande.
EliminaChe lei ami molto papa Francesco 'nonostante tutto' può essere positivo se questo non significa
prendere per questioni bagatellari delle situazioni assolutamente gravi fino all'eresia. Essere cristiano 'aperto', come lei si definisce, significa tenere occhi, orecchie e cervello aperti a 360°, altrimenti - CON QUESTO CHIARI DI LUNA - cadiamo nella papolatria e peggio: in definitiva siamo solo dei boccaloni prede di personaggi spregiudicati e pronti a tutto.
Scusi la franchezza.
Di Massimo Viglione
RispondiEliminaEsortazione post-sinodale. Un vecchio trucco.
Ma forse anche una svolta
Nell'esortazione post-sinodale amazonica, Francesco, dopo aver, nei mesi scorsi, avallato e fomentato con gesti e parole di assenso ogni follia idolatrico-pagana e ogni errore sulla fine del celibato sacerdotale, in pratica poi non rende concrete tutte le aspettative rivoluzionarie, ma si limita, con le usuali formule verbali, a ribadirne il valore, la necessità, la positività.
Insomma, molte chiacchiere dissolutive ma non troppi fatti.
Già ho letto commenti entusiastici dei soliti moderati che fanno finta di non capire (o non capiscono proprio più ormai, a furia di fare finta di non capire). In realtà, la Rivoluzione, sia nella società ma ancor più nella Chiesa, ha sempre operato alla stessa identica maniera: si corre per un poco, si ottiene molto, poi si chiede molto di più, ma si fa un passo indietro, aspettando che i tempi maturino per rendere possibile l'ottenimento di quanto chiesto in più.
In questo modo, si ottiene un duplice effetto positivo: gridando dieci si consolida otto, e si abitua il mondo a ragionare su dieci, preparandone l'affermazione.
Fermo restando che l'orrore di Pachamama - peraltro rivendicato da Francesco anche nell'Esortazione - supera enormemente il dieci...
A questo punto, comunque, la parola passa al Sinodo tedesco, ovvero alla più ereticale combriccola della storia della Chiesa: accetteranno la parziale retromarcia per non indebolire Francesco, oppure sarà la rivolta definitiva?
In ogni caso, comincio a credere che l'autunno di Bergoglio cominci a essere ora realmente avanzato. Ciò che doveva fare, sostanzialmente l'ha fatto. E comincia perfino a essere "retrò"! Forse...
Temo per lui (e soprattutto per noi) che stia giungendo il "tempo dei giovani", come ha già sentenziato il "cardinale" Marx, attuale leader di riferimento dell'abisso della sovversione ecclesiastica, religiosa e umana. (MV)Massimo Viglione
Don Bux:
RispondiEliminaESORTAZIONE POST SINODALE AMAZZONICA: FORSE NON È ANCORA DETTA L'ULTIMA PAROLA....
"Il libro di Benedetto XVI e Sarah ha esercitato il suo peso?
Sebbene sia stato detto dalle fonti ufficiali che il documento era pronto prima, da dicembre, mi consta che non è così: anzi, che proprio il libro in oggetto ha spinto a rivedere drasticamente la quarta parte dell'Esortazione, la quale comunque presenta fessure nelle quali infilare quanto è rimasto fuori."
"I vescovi dell'Amazzonia [però] chiederanno all'Autorità competente, il Papa - come previsto dall'Esortazione - in ragione della loro situazione particolare, di potersi servire del Documento finale del Sinodo, per venire incontro alle esigenze delle comunità, giacché quel che dice su di esso può essere inteso, dal punto di vista canonico, come un'approvazione espressa alla luce della costituzione apostolica del settembre 2018, Episcopalis Communio.
Si comprende quali siano quelle esigenze. Del resto, ci sono in questa esortazione delle aperture problematiche forse ben maggiori del tema dello stesso celibato, che ha quasi del tutto assorbito il dibattito, facendo passare in secondo piano"
Sandro Magister (12 febbraio) scrive che il mattino del 15 gennaio Benedetto ha telefonato al cardinale Sarah, prima a casa e poi nel suo ufficio, perché non era a casa. Benedetto, dispiaciuto, ha espresso la sua solidarietà a Sarah.
RispondiEliminaContemporaneamente, un ignaro Gänswein sedeva vicino a Francesco durante un'udienza del mercoledì.
Il giorno prima, Gänswein aveva causato enormi reazioni “negando” che Benedetto avesse scritto parte del libro di Ratzinger/Sarah.
Durante la telefonata, sia Benedetto che Sarah hanno pianto.
Poi, il 17 gennaio, Sarah ha incontrato Benedetto due volte, alle 17 e alle 19.
Insieme, hanno scritto un breve comunicato che Benedetto desiderava pubblicare solo a suo nome per esprimere pieno accordo tra i due autori.
Gänswein ha trasmesso la dichiarazione al vice segretario di Stato Edgar Peña, ma il Vaticano non ha mai pubblicato il testo.
Secondo Magister, la dichiarazione di Benedetto è stata il motivo per cui Francesco ha licenziato Gänswein, comparso in pubblico l'ultima volta il 17 gennaio.
Francesco ha capito che i dinieghi di Gänswein sul fatto che Benedetto avesse scritto parte del libro erano mendaci. E così lo ha allontanato.
A parte la pachamama che resta, idolo contrario a Dio, punto fermo di apostasia (con altri) sul celibato si è preferito bypassare con rinvii e prassi, pastorale contro il dogma, il grimaldello che finora ha funzionato alla grande,il borderline funziona sempre per nostro castigo, il concilio insegna, qui si gioca il tutto: stoppate signori Vescovi.
RispondiElimina
RispondiEliminaCalza a pennello il commento introduttivo di Mic : Bergoglio incoraggia la discussione, fa proseguire l'esperimento. Insomma, fa il pesce in barile o meglio il passacarte del documento finale del Sinodo per l'Amazzonia, che già contiene tutti gli elementi ereticali da sviluppare opportunamente, come certi testi del Vaticano II, vedi un po'. Che lo sviluppino le conferenze episcopali e i sinodi locali, in piena libertà, non ha forse il Concilio introdotto una nuova collegialità? E allora, che la si applichi!
E' sempre la stessa tattica, che si rinnova da quasi 60 anni. Con Bergoglio ha preso maggior corpo l'opera dissolvente delle conferenze episcopali nazionali e insomma di tutta la struttura "collegiale" fasulla creatasi in conseguenza del Concilio. Ha preso maggior corpo perché lui, il Papa, così ha voluto.
Purtroppo la stragrande maggioranza del clero e dei fedeli resta passiva. O lo approva o diventa sempre più indifferente. E' ormai narcotizzata da 60 anni di "aggiornamento" agli pseudovalori del Secolo. Bergoglio ha praticamente distrutto i fondamenti stessi dell'etica cristiana, con la Amoris Laetitia. Ma bisogna pur dire che il precedente magistero preconciliare aveva cancellato progressivamente l'idea del peccato originale, del peccato stesso in quanto tale, della colpa, della responsabilità, del Giudizio, dei NOvissimi --- e partendo sempre dalla frase di quella Lettera di S. Giovanni nella quale si dice che "Dio è amore" cioè "carità", come se in questo concetto si potesse riassumere tutto il significato del cristianesimo, all'insegna cioè di un "AMore" che esclude la divina Giustizia!
Tanto ama il mondo, Dio, da consentire ai divorziati risposati, adulteri e concubini impenitenti, di fare la S. Comunione senza confessarsi sacramentalmente? NO.
Questa è impostura.
Comunque sia, l'opposizione (i vari Brandmueller, Burke, Mueller) dovrebbe forse essere più decisa nel denunciare le responsabilità dirette del Papa in tutto ciò, anche se è bene non farsi illusioni sul risultato: "verrà un tempo in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, ma solleticati in ascoltar cose piacevoli, si circonderanno di una folla di dottori secondo i loro capricci e, distogliendo l'orecchio dalla verità, si volgeranno a favole" (II Tim, 4, 3).
T.
Fabrizio Giudici:
RispondiEliminaSe approvato espressamente dal Romano Pontefice, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro.
Grazie. Non lo avevo presente.... Comunque è evidente lo stile gesuitamemte gesuitante...
mercoledì 5 febbraio 2020
RispondiEliminaCosa ci si aspetta dall'Esortazione Apostolica di Papa Francesco? Unità o Verità? Il Papa è infallibile sempre? Don Bux risponde. Intervista a cura di Vito Palmiotti.
http://www.scuolaecclesiamater.org/2020/02/cosa-ci-si-aspetta-dallesortazione.html
Se un padre dicesse una cosa e la madre l’opposto, i figli a chi dovrebbero obbedire? Abbiamo ragione di sperare e pregare che l’Esortazione sia chiara e senza eccezioni. Se non fosse così, si favorirebbe l’avvicinarsi della ‘grande apostasia’ che asservirebbe la Chiesa; la prova che scuoterà la Chiesa (CCC 675-677) ben oltre l’attuale crisi di fede: la persecuzione.
Il cardinale Cláudio Hummes, 85, cresciuto in una colonia tedesca in Brasile, ha confermato che l'ordinazione di uomini sposati sarà discussa di nuovo.
RispondiEliminaHummes, alleato chiave di Francesco, è stato relatore Generale del Sinodo per l'Amazzonia.
Secondo Estado.com (12 febbraio), Hummes ha detto che “la questione ora ha bisogno di essere elaborata dal papa all'interno della Santa Sede".
Un organismo del Vaticano annunciato da Francesco dopo il Sinodo avrà un ruolo importante nell'ordinazione degli uomini sposati "in aree carenti", ha aggiunto Hummes added.
Pertanto, il documento finale del Sinodo (che chiede l'abolizione del celibato e l'introduzione di diaconesse) "non sarà accantonato".
L'arcivescovo di Belo Horizonte, Walmor Oliveira, 65, ha ricordato che Francesco ha commissionato uno studio per aggiornare le questioni concernenti il ministero ecclestiastico, dato che "il documento attuale ha oltre 50 anni" (come se il sacerdozio fosse nel frattempo cambiato".
È talmente tutto alla deriva da rendere tutto assurdo e scontato in ambo i sensi... tanto non c'è più né fede né dignità
RispondiEliminaLA SEDIA SI STA 'SVUOTANDO'?
RispondiEliminaE' finalmente arrivata la tanto attesa esortazione post-sinodale-amazzonica che non contiene l'apertura papale ai viri probati, ai preti sposati, insomma.
Al sollievo delle prime ore, però, sta seguendo un crescente senso di inquietudine per un passaggio di Querida Amazonia: e mai titolo fu così evocativo della telenovela che -probabilmente- ne seguirà.
L'esortazione, infatti, “esprime le risonanze” che il Sinodo ha provocato in Papa Francesco, il quale precisa che non intende né sostituire né ripetere il Documento finale che invita a leggere “integralmente”, auspicando che tutta la Chiesa si lasci “arricchire e interpellare” da esso e che la Chiesa dell’Amazzonia si impegni “nella sua applicazione”.
Insomma, il ghigno di Padre Spataro SJ a commento di QA aveva un ben preciso senso...
Aldilà del merito dei documenti (QA e carte sinodali amazzoniche) è la sostanziale 'cessione di sovranità' a lasciare perplessi. Il tutto in perfetta sintonia con un climax che si sta perpetuando: quello del divenire di un'assemblearismo permanente, dal quale non esce -ne sei vuole esca mai- alcuna parola dalla portata e di normatività magisteriale.
Il che non vuol dire che chi comanda voglia smettere di comandare: è che, all'occorrenza, gli interpreti di questo bizzarro magistero -che si fregia di non voler essere tale- se ne escono dicendo che talvolta un'espressione sinodale o papale è magistero e, talaltra, potrebbe esserlo quella opposta.
Insomma, la Chiesa che da sempre è stata maestra dell'et-et, della 'compositio oppositorum', sta sviluppando una prassi di 'casualis combinatio oppositorum' in cui, secondo ciò che convenga, le opposte possono valere un giorno si e l'altro no.
Una Chiesa in cui il perenne discutere è la regola: e da ben prima di Francesco.
E' come se ad una rinuncia esplicita al pontificato ne stia seguendo, sul piano del magistero, una implicita, che delega, assume, si lascia interpellare, lascia fare, al limite 'provocando'.
La sedia sulla Cattedra di Pietro si sta dunque 'svuotando' anche in un altro modo?
(Sebastiano Mallia)
«si dice che più del principio contano i modi di realizzarlo secondo tempi e luoghi. Ma che cosa è mai un principio se sta sotto e non sopra le realizzazioni sue? E come non vedere che esistono stili di realizzazione che invece di esprimere distruggono il fondamento? A questa stregua si può dire: il fondamento del gotico non si discute, bensì il modo di realizzazione del gotico. E poi si toglie di mezzo l’arco acuto.»
RispondiEliminaRomano Amerio, Iota Unum (§ 50).
Il potente e influente Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), dopo la presentazione pubblica della esortazione, ha espresso tutto il suo rincrescimento in un comunicato in cui si legge: “Purtroppo [il Papa] non trova il coraggio di attuare vere e proprie riforme sui temi della consacrazione degli uomini sposati e sulle capacità liturgiche delle donne di cui si parla da 50 anni”. E poi: “Ci dispiace molto che Papa Francesco non abbia fatto un passo avanti nella sua esortazione. Piuttosto, rafforza le posizioni esistenti della Chiesa romana sia in termini di accesso al sacerdozio che di partecipazione delle donne ai ministeri”.
RispondiEliminaMa davvero il plotone teutonico della dissoluzione sperava in una presa di posizione chiara e 'virile' da parte di papa Bergoglio sui loro desiderata???
EliminaSe stravolgimento ci sarà, questo dipenderà da qualche VIRGOLA in più o in meno, o da qualche NOTICINA a piè di pagina, entrambe da ricercare con cura nel testo con la LENTE DI INGRANDIMENTO!
Ho dato una lettura al documento pontificale e leggo che i laici sono da nominare dai Vescovo con un percorso di preparazione ovvero seminario come dispensatori dei sacramenti (plurale) e cita Confessione, Eucarestia, il Battesimo è di tutti, non cita gli altri ma se si danno i primi si danno tutti e 7. Quindi i laici faranno i sacerdoti e si sposseranno con chi vorranno, e le donne faranno le sacerdotesse in modo analogo, pagano. E' una bomba questo documento papale: preti NON preti, donne pretesse, sacramenti noccioline sciamaniche (c'è anche questo). Conferma del documento finale del sinodo che sdogana appunto le pretesse, i preti sposati in quanto NON preti ma dichiarati tali tanto da amministrare i 7 sacramenti (nulli a questo punto come nulli i preti e pretesse), l'Amazzonia come luogo teologico sciamanico da cui imparare, l'Ordine annullato! Scempio totale con i mass media che applaudono e ripetono la tiritera agli utili deficienti:non si sposano i preti, ma ci prendono n giro alla grande.
RispondiEliminaUna cosa positiva, forse: la notizia della pubblicazione dell'Esortazione apostolica è stata data oggi al GR1 Rai in settima o ottava battuta, subito prima delle notizie sportive. 6 anni fa, 4 anni fa, sarebbe stata la notizia d'apertura.
RispondiEliminaFrancesco sta passando di moda, e non se ne sono ancora accorti.
@°Anonimo 20:52 . “Questa maniera di non affrontare i problemi, non rispondere, ha qualcosa di evangelico??? … Per me è un motivo di immensa tristezza.” Caro amico, è ovvio che non ha niente di evangelico, né d cristiano, e ciò poiché quella che lei chiama ancora “Chiesa Cattolica” è in realtà una falsa chiesa, gnostica e massonica: l’hanno trasformata così i prelati modernisti, ribelli e traditori di Cristo, in 60 anni di scalata al potere, di occupazione di tutte le sedi cattoliche ( cfr S. Anastasio) ,dal colpo di stato dei cardinali massoni nel conclave del 26 ottobre 1958 (dove Siri fu costretto a rinunciare all’elezione, già accettata con nome di Gregorio XVI) fino a quello della mafia di san Gallo (con dietro Soros, Obama, Clinton e massonerie varie? chissà…) che ha scalzato dal soglio petrino Ratzinger per insediarvi Bergogio, l’uomo giusto per dare la spallata finale alla Chiesa-istituzione, al papato, alla fede cattolica residua (pocghissima) del gregge di Cristo, il vero liquidatore fallimentare della Chiesa di Cristo. Basti pensare alla folle dichiarazione di Abu Dhabi, alla stregonesca sceneggiata della Pachamama in San Pietro e nei giardini vaticani, fino alla recente a dichiarazione (da manicomio, cristianamente parlando) del cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, (“Il documento sulla fratellanza umana nel solco del Concilio Vaticano”), pubblicato in occasione del primo anniversario della dichiarazione di Abu Dhabi, in cui il porporato afferma che “l’impegno della Chiesa cattolica per il dialogo interreligioso che apre le vie della pace e della fraternità, fa parte della sua missione originaria e affonda le sue radici nell’avvenimento conciliare”. Verità? No menzogna spudorata (tranne che per il riferimento al CV II, un cumulo di ambiguità e menzogne travisate). Dialogo interreligioso come missione originaria della Chiesa? Ecumenismo, pace tra le religioni, rispetto delle false religioni: tutte scuse, paraventi per depistare, per nascondere le reali intenzioni dei prelati modernisti: rifiuto del’incarico loro affidato da Cristo . evangelizzare tutte le genti, a costo della vita (martiri docent), e chi si rifiuterà sarà condannato. Stop, fine. L J C !
RispondiEliminahttps://www.arcsanmichele.com/index.php/vita-della-chiesa/129-vaticano/12829-querida-amazonia-le-conseguenze-di-una-svolta-che-non-c-e-stata
RispondiEliminaPer quanto la pubblicazione del libro "Dal profondo del nostro cuore" possa aver disturbato le grandi manovre in territorio amazzonico (con velleità di farne tesoro su larga scala), i manovratori non hanno alcuna intenzione di recedere dal proprio intento.
RispondiEliminaIl già collaudato meccanismo di non dire ciò che sto dicendo e di permettere anche di capire quel che non dico, rimandando ad altri e ad altro testo il succo del "magistero" (non solo liquido, ma paludoso peggio della foresta pluviale), è il metodo con il quale opera la scuola dei cattivi maestri (Mt 16,5-12 e Mc 8,14-21), all'opera nella sofisticazione del pane che dovrebbero dispensare a motivo di Gesù Nostro Signore.
Ebbri del rombo dei bolidi forniti loro dai principali che servono, anche se inchiodano sulla terza corsia dell'autostrada per non investire il cane, passano come un bulldozer su ogni piantina che fa capolino sulla buona terra, per costruire la anche quarta corsia e andare sempre più veloci, come il motus all'approsimarsi della fine.
Ai piedi della tavola imbandita da questi eretici commensali, mi sento come il cagnolino che fa festa per le briciole che le mani distratte lasciano cadere divorandosi la brama di mondo. Quelle briciole sono pane vivo disceso dal cielo e stare ai piedi della mensa del sacrificio è un posto d'onore.
Durante la via crucis di Nostro Signore persino la Mamma dovette assistere senza poter "fare qualcosa" allo svolgersi della volontà di potenza dei detentori del potere, a vario titolo. La gloria di Dio -che lascia compiere il sacrificio del Cristo- si materializza nella resurrezione che ormai i cattivi maestri riducono a simbolo (la tomba vuota) della loro idea di riscatto e progresso, saldamente ancorata al suolo e a quella terra che sta per ricoprirne il cadavere, senza un trascendente per respirare il Cielo.
Il catechismo ci è di aiuto ai punti 675, 676, 677.
Leggo.
RispondiElimina1)presentare ufficialmente quel documento (sinodo),quelle persone (del sinodo) conoscono meglio di me,, invito a leggerlo integralmente, tutti si impegnino nella sua applicazione
2)sogno la ricchezza di culture (pagane), donare alla Chiesa nuovi volti amazzonici (pagani), trovare forme di lotta,gli altri sono invitati (al paganesimo)
3) come essi immaginano il buon vivere (basta seguire la propria coscienza o opinione, Scalfari conferma)
4) (panteismo)la foresta è un essere, o vari esseri, (fa parlare gli indigeni:) noi siamo acqua terra aria vita dell'ambiente (non anima e spirito), mistero prezioso (dei minerali) che ci supera (super umano), amazzonia come madre (madre terra) e luogo teologico (tutti là ad imparare la santità)
5) la Chiesa si riconfigura in un'inculturazione che non disprezza nulla (del paganesimo) ma da portare a pienezza (temo non sia pienezza cattolica ma secondo il nuovo vangelo),culture precolombiane che sono una ricchezza (pagane), Cristo cosmico
6) Cristo cosmico, il risorto che penetra tutte le cose perché ha incorporato nella sua persona (minuscolo dove leggo ) l'universo materiale ( e chi se frega delle anime) e lo ha ormai trasformato per sempre ( tutti salvi a prescindere direi), Cristo è nel fiume, alberi,vento,nell'Eucaristia assume il mondo e lo risuscita (il peccato non esiste)
7) i Vescovi hanno rilevato che gli evangelizzandi sono evangelizzatori,la superstizione ed il paganesimo non sono tali,accogliamo il loro modo di credere (senza evangelizzare dunque
8) le pachamame non sono idoli ma loro simboli che vanno rispettate, non si deve chiamare il loro "errore pagano", e le feste religiose loro vanno bene al momento e si deve rispondere piuttosto alle loro legittime aspirazioni (pagane)
9) nei sacramenti divino e cosmico, grazia e creato (senza creature), i scaramenti non si devono separare dalle cose ( idoli forse),le pachamame e gli elementi della terra, natura,come mediazione di vita soprannaturale, cioè grazia su un altro piano (con l'aiuto della droga?) continua
RispondiEliminaIl papa non ha approvato formalmente il Documento finale del Sinodo Amazzonico.
Ha preso atto del documento e ha invitato a leggerlo e approfondirne i temi
dominanti, che sappiamo quali sono. Non c'è stata la svolta eversiva dall'alto auspicata
in particolare dalla Conf. Episc. ted. Però la rivoluzione continua, la sua
attuazione è demandata alla prassi, gestita dagli episcopati locali, secondo il metodo
attuato con particolare intensità da Bergoglio, che vuole una "Chiesa sinodale".
Una mezza vittoria dei "conservatori" o una vittoria temporanea, apparente? Può aver frenato
Bergoglio il libro di Sarah e Ratzinger? E' possibile, in quanto espressione di un malessere dell'alto clero più diffuso di quanto si possa pensare.
Adesso bisognerà vedere se l'attuazione della eversione del sacerdozio demandata alla prassi di conferenze e sinodi pilotati sarà capace di continuare nella sua strada oppure no, se ci sarà nella Gerarchia e nella Chiesa una reazione degna di questo nome.
T .
Una visuale addomesticata
RispondiEliminahttps://www.ilsussidiario.net/news/letture-lodio-verso-gli-ultimi-papi-una-questione-politica/1985028/
Domanda : Un documento/documenti "furbo /i" di un Vicario "furbo" ?
RispondiEliminaDa Stilum Curiae
RispondiElimina...
Cosa possiamo ricavare dalla vicenda?
Benedetto XVI e il card. Sarah hanno testimoniato l’importanza del pensiero cattolico. Far pensare è il compito della filosofia, diceva Paul Ricoeur. L’attivismo oggi prevalente nella Chiesa e oltre, non aiuta anzi allontana tanti. Chi è cattolico deve, con determinazione, affermare la verità, e attendere con pazienza il tempo della grazia che la Provvidenza prepara. La Chiesa nella sua totalità non può incorrere nell’eresia. Se siamo membra di un corpo: non vi sono leggi sociologiche e politiche ma prevale la realtà della grazia, realtà ontologica e soprannaturale che rende l’uomo santo e gradito a Dio
https://www.marcotosatti.com/2020/02/13/querida-amazonia-cuori-doloranti-e-sospetti-futuri/
"I commentatori di sinistra, a cominciare da Luigi Accattoli e a finire al Manifesto, parlano senza esitazione di uno stop, di un rinvio a tempi indefiniti, a risposte non date a domande e proposte precise contenute nel documento finale, che non entra però a far parte dell’Esortazione, e resta là, domanda inevasa. Vedremo se dal Sinodo della Germania – che certamente si trova privo di una stampella importante, e sulla quale forse contava – verranno altre provocazioni."
RispondiEliminaNon c'è bisogno di attendere le provocazioni della Germania per essere preoccupati dei 'processi' già innescati da querida amazonia (e precedenti).
Mentre Fabrizio Giudici ha ricordato che il Documento finsle è già stato definito magistero...
…… l'Eucaristia è Dio in un frammento di materia (impanazione luterana) ci fa preoccupare per l'ambiente, per cui accogliamo danze e canti loro degli indigeni coi loro simboli(pachamame) e loro feste sciamaniche
RispondiElimina………..il ministero del sacerdozio non monolitico (vuol dire che non è la stessa cosa ovunque?) si sfuma in ciò che è delegabile o non. Riprende poi col dire che l'Ordine abilita a presiedere, (non parla di celebrare, declassando a messa protestante anche qui)senza alcuna precisazione sul fatto che non sia delegabile (ed è quindi tutto fatto, prassi di delegare a presiedere). Dato che avere sacerdoti è diritto, dice (confermando quanto prima quindi), i laici faranno i sacramenti (logicamente saranno nulli di conseguenza) al plurale. Quindi non solo battesimo ma altri sacramenti che esigono l'Ordine vengono fatti dai laici per dare il diritto.L'Eucarestia va data anche senza Sacerdoti ma non specifica che viene solo offerta, no i laici, ha scritto, faranno i sacramenti. E pure la confessione! Quindi faranno maturare (non ordinare, falsi incarichi allora)diaconi (ecco gli sposati), religiose e laici: se maturare significasse Ordini allora non sarebbero più religiose e laici, ma preti e ...pretesse. Non sacerdoti ma vita nuova coi laici, con l'autorità (quali ordini?) e coi doni dello Spirito Santo (queste 2 formulazioni ultime fanno pensare chiaramente a preti sposati e..pretesse.
………...audacia dello Spirito (quale?), non si annacqua l'audacia, (viva l'ecclesia laica o... i preti sposati), faranno le associazioni ( gli ordini quindi) come Repam
Padre Livio Fanzaga:
RispondiEliminahttps://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://radiomaria.it/il-papa-chiude-le-porte-ai-rivoluzionari-niente-preti-sposati-ne-diaconesse/&ved=2ahUKEwi3sb6twM7nAhWIyKYKHRo5AvsQFjAEegQIBhAB&usg=AOvVaw1o5-0zGS5lb-01VHR2O84v
È solo una porta socchiusa. Di fatto l’esortazione rimanda al documento di chiusura del sinodo come via applicativa... quindi basta saper aspettare il tempo della ricezione del documento. Qualche conferenza episcopale applicherà i viri probati e il documento che produrranno per tale atto sarà ufficializzato dalla Santa Sede. Allo stesso modo si fece per la lettera di applicazione di AL da parte della conferenza episcopale dell’America Latina.
RispondiElimina"Ma soprattutto Francesco si trova in contraddizione con un principio da lui propugnato sin dall’inizio del pontificato: il principio di sinodalità, per cui i vescovi sono chiamati a partecipare con il papa alla guida della Chiesa. Francesco ha emanato persino un documento, a futura memoria, per consentire che vi siano sinodi di vescovi con potestà deliberativa. E adesso che un sinodo come quello dell’Amazzonia prende una decisione a regolare maggioranza di due terzi, lui salta a pie’ pari la questione e non la menziona in alcun modo".
RispondiEliminaMarco Politi
Di fessure, anzi di spifferi atti a far passare di tutto e di più, ce ne sono a volontà, dal par.90 in poi,è tutto un non dire, ma anche, possibilmente si, ma anche ni, insomma gesuitando gesuitando il sinodo diventerà scisma, intanto osserviamo il posizionamento di taluni, Marx molla la DKKK, e si installa a Roma dove possiede una lussuosa residenza che ha fatto di recente restaurare con 'modiche' spese milionarie, Hummes ha avuto una crisi di nervi e attualmente è fuori Roma, Parolin dispensa parole al miele sul libro a 4 mani, mentre sanno tutti che eliminerebbe volentieri colle proprie mani i 2 coautori, el lider maximo deve ancora smaltire la rabbia incontrollabile e tremenda scaricata su Gaenswein, il post di Magister, che non è tipo da sprecar parole a vanvera tipo Accattoli, dice molto sulla 'libertà' di cui gode Ratzinger al ME, adesso con il segretario presente h.24 sarà ancora più difficile far passare alcunché.Un grazie a Tralcio, come sempre esaustivo, e a RR, breve, ma concisa e tagliente come sempre, in attesa delle nuove puntate della telenovela, vi lascio questa notiziola, il Vaticano che non si occupa di anime, ma di affari sì,perbacco, dopo il partrenariato con Lapo Elkann,i finanziamenti al film su e di Elton John, ha recentissimamente comprato un tot di azioni di Giochi preziosi, cifra consistente, come lorsignori possono ben vedere, frega niente della chiesa docente, ma di quella affarista frega eccome. Lupus et Agnus.
RispondiEliminaNon vero quel che di con i mass media, la porta è stata spalancata non solo ai simboli amazzonici come le pachammamme,ma pure ai diaconi,religiosi e laici preti tutti e senza neanche l'ordine, anzi valorizzare gli sciamani e madre terra come viene ridotta Maria nella preghiera blasfema
RispondiElimina. ..Repam e Aparecida faranno testo per i sacramenti che sono un diritto ,per cui dovere fare che i laici diano 7 sacramenti.....in una pastorale differenziata(con vangeli diversi tra loro)////donne coi carismi (sciamane) da impiegare x sacramenti.... Evviva gli opposti per far vincere la sintesi, se uno dice bianco e l'altro nero facciamo che è grigio,il no diabolico, però evitare di confrontarsi x far vincere i visionari....trabocchiamo per dono senza pragmatismo limiti
RispondiElimina.. No a pragmatici pipistrelli con soluzioni limitate,tanta creatività dunque e fantasie soggettive....incukturiamoci nel paganesimo che non si deve ritenere tale. ...raccogliamo la luce dei pagani (mica È Cristo luce)/./affasciniamoci con le altrui religioni e qui cita pagani,protestanti ( non accettano 7 sacramenti) saltando gli ortodossi che sono troppo cristiani....preghiera a Maria non accettata da tutti: diventa madre terra,vento ecc. per i pagani che è la stessa cosa...la risurrezione di Gesù l'ha illuminata proprio come noi e ..pensare che io avevo letto che era piena di grazia e unita a Dio fin dal concepimento di Gesù
RispondiEliminaAnonimo 8.52 @ Marisa
RispondiEliminagrazie per il suo commento che mi riempie di gioia, e considero un complimento perché significa che, nonostante tutti i miei peccati (che ritengo superino abbondantemente quelli di Francesco, Sarah e Benedetto messi insieme, persone che amo nonostante tutto perché hanno dato la vita per il Signore e hanno molti meriti e nessuno di essi, come nessuno di noi, può essere identificato con la cosa più infelice che ha fatto nella vita), forse il mio cuore non si è ancora così totalmente indurito e riesco ancora a presumere la buona fede degli altri.
Non credo che le cose di cui stiamo parlando siano bagatelle e lo dimostra il tono delle mie domande che sono serie, anche se a lei possono sembrare ingenue.
Dio nel farsi uomo per salvare il mondo ha creduto alle buone intenzioni dell'essere umano anche quando tutto sembrava perduto. Anche noi dobbiamo credere che anche se all'apparenza tutto lascerebbe presumere il contrario, nel cuore dei nostri fratelli c'è un anelito di bene, fosse pure una tenue scintilla. Se lasciamo che la scintilla timidamente accenda quello che c'è attorno, allora forse può esserci un cambiamento. Ma se estinguiamo anche quella scintilla allora ciò che resta è il nulla, e al Signore non resta altro da fare che distruggere questo mondo.
Anonimo 16,27, il problema è che quello che lei ritiene con uno spiffero di bene,e non è solo lui,sta portando le anime all'inferno come il pifferaio magico.A me pare che usi piuttosto lo spiffero di bene presenti in molti pagani per suonarci la melodia mortale.Costui e costoro non possono essere accettati come ignoranti per la loro carica.Vediamo di non essere più buoni di Dio stesso,e degli Apostoli che li chiamavano sinagoga di satana
RispondiEliminaAlle anime semplici non occorrono mezzi complicati
RispondiEliminaSanta Teresa del B. Gesù
https://www.radiospada.org/2020/02/gravissime-dichiarazioni-del-card-muller-su-querida-amazonia/
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda depenno definitivamente il card. Mueller dalla lista dei buoni: questo suo atteggiamento è il chiaro indicatore di un limite insormontabile del carattere, è uno di quelli che cercano sempre un compromesso. Basta.
RispondiEliminahttps://fsspx.news/it/news-events/news/lesortazione-post-sinodale-%C2%ABquerida-amazonia%C2%BB-55095
RispondiEliminaVerissimo: alle anime semplici non occorrono mezzi complicati.
RispondiEliminaLa vicenda dell'esortazione post-sinodale (che completa l'iter dell'instrumentum laboris, dei criteri di partecipazione al sinodo, dei "riti" di apertura, della conduzione delle commissioni, del documento finale) ha il potere di semplificare il quadro.
Se ancora si poteva pensare a fratelli in buona fede animati da differenti sensibilità pastorali, ora bisogna avere il coraggio di vedere all'opera qualcosa di brutto...
Ma brutto davvero, senza nemmeno più un po' di pudore. Capace di recitare la parte degli scontenti per non aver ottenuto nero su bianco quello che hanno in mille sfumature di grigio.
(...) In cinese, la parola “crisi” si traduce con due caratteri: 危機. Il primo carattere, 危, indica la pericolosità, mentre il secondo, 機, indica l’opportunità. Che questa nuova crisi ormai mondiale diventi anche un’opportunità di rinforzare i legami di solidarietà, di crescere in umiltà, di rallentare l’usitato sfrenato ritmo di vita per ricentrarsi sull’essenziale: l’amore incondizionato di Dio – che ci vuole «sale della terra e luce del mondo» – per ogni persona.
RispondiEliminaAnche l’Esortazione apostolica di papa Francesco sull’Amazzonia utilizza questo tipo di linguaggio e lo enfatizza con l’uso di immagini, inserzioni di poesie, concetti ambientalisti di facile presa, espressioni caricate di profetismo sociale, drastici giudizi storici che colpiscono ma che sembrano improvvisati, immagini dall’impatto lirico: “Dalle vette più alte della cordigliera, dove le nevi sono eterne, l’acqua scorre e traccia un solco vibrante nella pelle antica della pietra: il Rio delle Amazzoni è appena nato. Nasce ad ogni istante. Discende lenta, sinuosa luce, per crescere nella terra…”.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/allusioni-ambiguita-e-poesia-dimmi-come-parli-e-ti-diro-che-magistero-e
A volte mi e' capitato di ascoltare le liriche catechesi di Mons.Ravasi e Mons.Ronchi dei Servi di Maria , solo che , dopo un po'....
https://www.youtube.com/watch?v=PiTTFdzAMzg
....
RispondiEliminaSe Francesco non ha fatto alcun gesto decisivo contro il celibato sacerdotale, non lo ha difeso in alcun modo in particolare. Si riferisce a ciò che è stato votato al Sinodo, affidando alle conferenze amazzoniche il compito di attuare il documento finale. Questo è il motivo per cui, lungi dall’aver evitato il pericolo, lo lascia planare sulla Chiesa.
(Fonte: FSSPX – FSSPX.Actualités – 13/02/2020)
Ma brutto davvero, senza nemmeno più un po' di pudore. Capace di recitare la parte degli scontenti per non aver ottenuto nero su bianco quello che hanno in mille sfumature di grigio.
RispondiEliminaQuello che dici è vero e si riassume nella vecchia strategia "affermare 2+2=6 per ottenere 2+2=5" con i normalisti contenti. Però ci possono essere anche altri scenari, come quello di Viglione. Del commento di Viglione ritengo importante il concetto di analizzare la situazione con gli strumenti giusti, come il "catalogo di stereotipi" dei rivoluzionari. È vero che una volta che vai al potere si scontrano inevitabilmente le fazioni di chi vuol procedere a velocità diverse: quindi una parte di scontento potrebbe essere anche vera. Stiamo a vedere.
"Il lettore dell’Esortazione apostolica di papa Francesco sull’Amazzonia non si imbatte quasi mai in considerazioni specificamente derivate dalla Dottrina sociale della Chiesa. Eppure, tutti e quattro i “sogni” enunciati nell’Esortazione richiamerebbero per loro natura i principi di riflessione della Dottrina sociale della Chiesa".
RispondiEliminaStefano Fontana
Inutile nascondersi dietro a un dito. Due e solo due erano i punti per cui teologi, presuli e “cattolici impegnati” di lingua tedesca attendevano con ansia l’esortazione apostolica Querida Amazonia: abolizione celibato sacerdotale e diaconesse. Reazione?
RispondiEliminaUn esempio: La “Comunità femminile Cattolica Tedesca” (kfd) critica duramente il Papa dichiarando, per bocca della sua vicepresidente federale Prof.ssa Agnes Wuckelt: “La lettera del Papa è un duro colpo per tutte le donne che avevano sperato in un’indicazione mirante all’attribuzione di pari diritti (per uomo e donna) nella Chiesa Cattolica. È assolutamente incomprensibile come dalle conclusioni centrali tratte dal Sinodo Amazzonico possa essere derivata una dichiarazione tanto devastante.” Come dire: incomprensibile che il Papa non faccia quello che dicono i vescovi. (tedeschi)
https://www.sabinopaciolla.com/profonda-delusione-per-i-grandi-sostenitori-della-chiesa-progressista-in-germania-e-in-austria/
" Le donne che avevano sperato in un’indicazione mirante all’attribuzione di pari diritti (per uomo e donna) nella Chiesa Cattolica. "
C'e' da rabbrividire di fronte a queste virago per le quali mi vien da commentare : " Poveracce "!
Eppure NSGC vuole che cooperiamo alla Sua Legge di Amore con il salvagente di Sua Madre : la Corona del Rosario .
Per Mic
RispondiEliminahttps://www.laciviltacattolica.it/articolo/commento-alla-esortazione-apostolica-di-papa-francesco-querida-amazonia/
Mic. Leggi questo prima dell'articolo de La Civiltà cattolica....
RispondiElimina"Negli uomini comuni gli impulsi inferiori (le passioni) non solo forniscono l'energia ma la orientano. Anche negli uomini superiori l'energia proviene dal basso (da dove potrebbe provenire in un essere incarnato?) ma essa è diretta, utilizzata dalle pulsioni alte. Non bisogna dunque lottare contro le passioni in quanto motore, ma togliere ad esse il timone".
G. Thibon, La scala di Giacobbe
"Tu disprezzi le regole, le tradizioni e i dogmi. Non vuoi opporre alcuna cornice dottrinale a tuo figlio o al suo discepolo: pretendi di trasmettere loro le tue virtù solo con l'irraggiamento del tuo esempio, con il puro scambio affettivo. Benissimo. Gli versi da bere un vino prezioso - solo che ti dimentichi di fornirgli una coppa! E di sicuro la coppa senza il vino non è che un nido di polvere e di ragnatele. ma il vino senza la coppa? Scorre inutilmente sul suolo e, mescolato con la terra, produce il fango peggiore".
RispondiEliminaG. Thibon. La scala di Giacobbe
https://www.radiospada.org/2020/02/spadaro-entusiasta-ci-spiega-come-leggere-querida-amazonia-attuazione-post-sinodale/
RispondiEliminaNon si può certo non riconoscere che Francesco-Bergoglio il coraggio ce l'ha abbondante, cosa che non è di altri, tanto da prendere il toro dell'opposizione per le corna e gettarlo a terra, zittiti mentre lui ha fatto. Quando c'è "polarismo ed opposizione" si deve trovare "una nuova via" e lui la trova sempre.
Per Fabrizio:
RispondiEliminaSì, è vera una parte dello scontento: tra le file moderniste non tutti hanno la stessa furbizia.
A proposito: Padre Spadaro ha fornito l'interpretazione autentica di QA.
Lunga quasi quanto QA.
Il motore interno dell’Esortazione – lo anticipiamo subito – è nel decimo paragrafo del quarto capitolo: «Ampliare orizzonti al di là dei conflitti». Quando ci sono polarità e conflitto bisogna trovare soluzioni nuove, uscire dall’impasse cercando altre vie migliori, forse non immaginate prima. Ma questo trascendere la dialettica è pure uno dei criteri fondamentali dell’azione del Pontefice. È bene sempre tenerlo a mente.
Il Sinodo ha aperto un processo di approfondimento – all’interno di uno più ampio di riforma della Chiesa – che dovrà tenere in caldo i temi emersi. L’Esortazione è una tappa fondamentale per l’opera post-sinodale di attuazione.
Diciamo subito che Querida Amazonia è un testo peculiare per alcuni aspetti che cercheremo di porre in rilievo. È la prima volta che un documento di tale importanza magisteriale si presenta esplicitamente come un testo che ne «accompagna» un altro, cioè il Documento finale del Sinodo, intitolato Amazzonia: nuove strade per la Chiesa e per un’ecologia integrale.
L’Esortazione dunque non supera il Documento finale, né intende dargli semplicemente il suo sigillo. Francesco lo assume tutto e lo accompagna, guidandone la ricezione all’interno del percorso sinodale, che è in divenire e non può certamente dirsi concluso. Il Papa si esprime perché vuole dare impulso al processo sinodale. Addirittura, Francesco decide questa volta di non citare affatto il Documento perché questo avrebbe dato l’impressione di una selezione dei contenuti. Invece il suo obiettivo è quello di invitare a una lettura completa perché esso arricchisca, sfidi e ispiri la Chiesa: proprio questi sono i tre verbi usati dal Pontefice.
Il ministero petrino, con questa Esortazione, si palesa chiaramente nella sua dimensione di ministero di accompagnamento e di discernimento. Il Sinodo si afferma come una realtà fondamentale nella vita della Chiesa che ha un tempo di preparazione, un evento centrale e un processo post-sinodale di attuazione nel quale l’Esortazione si inserisce.
Chiaramente quello di Francesco è un contributo alla riflessione sul rapporto tra primato e sinodalità, del quale si avverte sempre di più l’esigenza.
Sviluppare una cultura ecclesiale marcatamente laica. Francesco intende fare un discorso che valorizzi l’ampia ministerialità della Chiesa. Scrive anche dei diaconi permanenti e ritiene che dovrebbero essere molti di più in Amazzonia. Ma anche i religiosi e i laici sono chiamati ad assumersi importanti responsabilità per la crescita delle comunità. Anzi, ribadisce che, come afferma il Codice di Diritto Canonico (517) che è possibile che il Vescovo affidi la partecipazione all’esercizio della cura pastorale della parrocchia a un diacono o a un’altra persona che non abbia la qualifica di sacerdote.
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In due righe: fiumi, foreste, sogni, poesie, ecologia, liberazione, danze tribali...
Gli indigeni buoni e il loro grido urbano... La "santità amazzonica" che non consiste nello stare il più possibile con Dio, per diventare santi con Lui. La pachamama è pietà popolare.
Dunque la nuova Chiesa è altrove, tutta lì, sulla piroga, dialogante e ascoltante.
Cristo? Una scusa per convocare e tenere sinodi, producendo carta (povere foreste...).
Gesù: un "indignato" per i poveri, intesi solo economicamente (poveri poveri...).
Il sacerdote "presiede"... Non è l'Alter Christus che si sacrifica... E' il presidente!
@ Anonimo
RispondiElimina14 febbraio 2020 13:10
Grazie! Questo è stato l'errore della vita mia.
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0965_Giuramento_Antimodernista.html
RispondiEliminaFormula del Giuramento Antimodernista:
Io, ……..., accetto e credo fermamente tutte e ciascuna le verità che la Chiesa, col suo magistero infallibile, ha definito, affermato e dichiarato, principalmente quei capi di dottrina che si oppongono direttamente agli errori del nostro tempo.
E per primo credo che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza e perciò anche dimostrato col lume naturale della ragione per mezzo delle opere da Lui compiute (cfr. Rm. 1, 20), cioè per mezzo delle opere visibili della creazione, come la causa per mezzo dell’effetto.
Secondo: ammetto e riconosco le prove esteriori della rivelazione, cioè gli interventi divini, e soprattutto i miracoli e le profezie, come segni certissimi dell’origine divina della Religione cristiana; e questi stessi argomenti io li ritengo perfettamente proporzionati all’intelligenza di tutti i tempi e di tutti gli uomini, anche del tempo presente.
Terzo: credo anche con fede ferma che la Chiesa, custode e maestra della parola rivelata, è stata istituita immediatamente e direttamente da Cristo stesso, vero e storico, durante la sua vita tra noi, e che è fondata su Pietro capo della gerarchia apostolica, e sui suoi successori attraverso i secoli.
Quarto: accolgo sinceramente la dottrina della Fede trasmessa fino a noi dagli Apostoli per mezzo dei Padri ortodossi, sempre nello stesso senso e nella stessa sentenza, e rigetto assolutamente la supposizione eretica dell’evoluzione dei dogmi da un significato all’altro, differente da quello che la Chiesa ha tenuto dall’inizio; e similmente condanno ogni errore che pretende di sostituire al deposito divino, affidato da Cristo alla Sposa perché fedelmente lo custodisse, un ritrovato filosofico o una creazione della coscienza umana, formatasi lentamente con sforzo umano e perfezionantesi nell’avvenire con progresso indefinito.
Quinto: ritengo in tutta certezza e professo sinceramente che la Fede non è un sentimento religioso cieco che erompe dalle latebre della subcoscienza per impulso del cuore ed inclinazione della volontà moralmente informata, ma un vero assenso dell’intelletto alla verità acquisita estrinsecamente con la predicazione; assenso per il quale noi crediamo vero, a causa dell’autorità di Dio la cui veracità è assoluta, tutto ciò che è stato detto, attestato e rivelato dal Dio personale, creatore e Signore nostro.
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RispondiEliminaMi sottometto anche, con tutto il dovuto rispetto ed aderisco di tutto il cuore a tutte le condanne, dichiarazioni e prescrizioni contenute nell’Enciclica Pascendi e nel Decreto Lamentabili, specialmente per ciò che concerne la cosiddetta storia dei dogmi.
- Così pure riprovo l’errore di coloro che pretendono che la fede proposta dalla Chiesa possa essere in contraddizione con la storia, e che i dogmi cattolici, nel senso in cui oggi sono intesi, siano incompatibili con le origini più autentiche della religione cristiana.
- Condanno pure e rigetto l’opinione di coloro che affermano che il cristiano erudito si rivesta di una duplice personalità, del credente e dello storico, come se allo storico fosse lecito sostenere ciò che contraddice la fede del credente, o porre delle premesse da cui conseguisse che i dogmi sono falsi o dubbi, così che essi non siano negati direttamente.
- Riprovo allo stesso modo quel metodo per giudicare e interpretare la Sacra Scrittura che, mettendo da parte la tradizione della Chiesa, l’analogia della Fede e le regole della Sede apostolica, ricorre ai metodi dei razionalisti e, con non minore audacia quanta temerità, accetta come suprema ed unica regola solo la critica testuale.
- Inoltre rigetto l’opinione di coloro i quali ritengono che gli insegnanti delle discipline storiche e teologiche, o coloro che ne trattano per iscritto, debbano anzitutto sbarazzarsi di ogni idea preconcetta sia sull’origine soprannaturale della tradizione cattolica sia sull’assistenza divinamente promessa per la perenne salvaguardia dei singoli punti della verità rivelata, per interpretare poi gli scritti di ciascuno dei Padri, al di fuori di ogni autorità sacra, solo con i principii della scienza e con quella libertà di giudizio ammessa per l’esame di un qualunque documento profano.
- Mi dichiaro infine del tutto estraneo a quell’errore dei modernisti che pretende che non vi sia, nella sacra tradizione, nulla di divino o, ciò che è ben peggio, che ammette ciò che vi è di divino in senso panteista; così che non rimane nulla di più del fatto puro e semplice, assimilabile ai fatti ordinarii della storia: e cioè che degli uomini, col loro lavoro, la loro abilità, il loro talento, continuino nelle età posteriori la scuola inaugurata da Cristo ed i Suoi Apostoli.
Mantengo pertanto fermissimamente e manterrò fino al mio ultimo respiro, la fede dei Padri nel carisma certo di verità che è, è stato e sarà sempre nell’episcopato trasmesso con la successione Apostolica [1]: non in modo che sia mantenuto quello che può sembrare migliore e più adatto al grado di cultura proprio di ciascuna epoca, ma in modo che la verità assoluta ed immutabile, predicata in origine dagli Apostoli, né mai sia creduta, né mai sia intesa in un altro senso [2].
Mi impegno ad osservare tutte queste cose fedelmente, integralmente e sinceramente, a custodirle inviolabilmente e a non allontanarmene sia nell’insegnamento sia in una qualunque maniera con le mie parole ed i miei scritti. Così prometto, così giuro, così mi aiutino Dio e questi santi Vangeli di Dio.»
https://www.youtube.com/watch?v=3eueQ9L9xE4&list=RD3eueQ9L9xE4&start_radio=1
RispondiEliminadolce Napoli (Italia) suol beato ove sorridere volle il creato...
l'impero dell'armonia...
Credo che incontrare questa cultura, cattolica, faccia del bene a chi l'accoglie...
Santa Lucia pari gli occhi ai ciechi!
" a chiunque lo desiderava conferiva l’incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture. Tale condotta costituì, per la casa di Geroboàmo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra."
RispondiEliminaPRIMA LETTURA (1Re 12,26-32; 13,33-34)
Geroboàmo preparò due vitelli d’oro: ne collocò uno a Betel e l’altro lo mise a Dan.
https://www.veritatemincaritate.com/2020/02/schiavi-o-liberi-la-bellezza-di-vivere-da-figli-di-dio/
Attualizzazione mia :
Se Dio non provvede allora provvedo io ....
..a nominare i sacerdoti , il culto e gli apparati varii .
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