I Vescovi di tutta Italia chiedono al popolo fedele di unirsi in preghiera per il bene del nostro Paese in questo tempo di grave crisi sanitaria. Pregare san Giuseppe e la sua Santissima Sposa Maria perché la pandemia cessi presto e l'Italia possa rifiorire.
Si invitano tutti ad aderire a questa storica preghiera nazionale e a diffondere questo invito a tutti i propri contatti mail e telefonici così da essere tutti assieme in preghiera per l'Italia giovedì sera (vedi sussidio consultabile o scaricabile qui).
Conferenza Episcopale Italiana
In preghiera per il Paese
In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce)1 , simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.
“A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa” (Leone XIII).
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1. Il dovere di cronaca mi impone di non modificare il testo; ma francamente il Santo Rosario ridotto ai misteri della luce (di conio recente), con tutto il rispetto...
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1. Il dovere di cronaca mi impone di non modificare il testo; ma francamente il Santo Rosario ridotto ai misteri della luce (di conio recente), con tutto il rispetto...
"Se guardiamo cosa sta succedendo attorno a noi ci accorgiamo che il bene comune si impone nuovamente come fine morale. Si tratta di riscoprire che la società ha dei fini che non si è data mediante una deliberazione umana. Questa epidemia ci divide fisicamente perché abbiamo paura del contagio reciproco, ma in un altro senso ci unisce verso un obiettivo comune, e questa è la funzione del bene comune: legare gli uomini tra loro in vista di un unico fine".
RispondiEliminaStefano Fontana
Siate ostinati, fratelli
RispondiEliminaC’è una caratteristica di fondo che deve avere la nostra preghiera: l’ostinazione. Un altro modo di chiamare l’ostinazione è la parola costanza. La nostra preghiera se non è costante, se non è ostinata, se non è fedele allora non porta frutto. Esattamente come quando si fa un’attività sportiva, o si coltiva un campo, ciò che conta è la costanza, la fedeltà, la fatica di ogni giorno. I più grandi campioni sono stati degli ostinati. Nella preghiera vige la stessa regola. Ma il vero motivo per cui smettiamo presto di pregare è la mancanza di pazienza, di attesa. Noi vorremmo tutto e subito. Non siamo disposti a nessuna fatica. Eppure è la disposizione a faticare che ci dice quanto ci teniamo o meno a qualcosa. Pregare non è facile, ma la preghiera vera è l’ostinazione della preghiera: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa”. È sapere che ogni preghiera non è mai a vuoto che ci spinge a non scoraggiarci, specie quando sperimentiamo che le nostre richieste sembrano inascoltate, o il nostro bussare è a vuoto, o il nostro cercare è solo un vagare senza meta. E basterebbe ricordarsi che la nostra preghiera non è a una vaga divinità ma un padre buono, e ciò servirebbe ad alleggerire molte sensazioni sbagliate che abbiamo: “Qual è l’uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!”. Il vero problema è metterci d’accordo su cosa siano le cose buone. È qui che cominciano i veri problemi, perché molte volte noi crediamo buone delle cose, ma Dio sembra negarcele, eppure credere significa credere che Egli vede molto più lontano. Così la preghiera è anche il luogo in cui le nostre richieste si allargano e prendono la forma di Dio stesso. (Mt 7,7-12)...don Luigi Maria Epicoco
"I Vescovi di tutta Italia chiedono al popolo fedele di unirsi in preghiera per il bene del nostro Paese in questo tempo di grave crisi sanitaria".
RispondiEliminaMi verrebbe da dire ciechi che guidano altri ciechi. Perchè ciechi? Perchè vedono (o vogliono vedere) solo la crisi sanitaria ma non vedono la profonda crisi morale, la loro stessa apostasia perchè si sono consegnati alla scienza (nuovo loro idolo insieme a pachamama), invece che confidare in Dio, facendo a meno della potenza infinita della preghiera impetratoria del popolo unito a Gesù nel Santo Sacrificio.
Pensano a preservare la vita fisica (per carità nessuno dice che non sia giusto) ma chiudendo ai fedeli la sorgente che zampilla per la Vita Eterna.
Come sono attuali le parole del Signore:
"Non ti accade forse tutto questo perché hai abbandonato il Signore, tuo Dio, al tempo in cui era tua guida nel cammino?
E ora, perché corri verso l’Egitto a bere l’acqua del Nilo? Perché corri verso l’Assiria a bere l’acqua dell’Eufrate?
La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Renditi conto e prova quanto è triste e amaro abbandonare il Signore, tuo Dio, e non avere più timore di me”.
“Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare”. Anche i potenti infatti sono mortali.
Piuttosto è “Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio, che ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto contiene, che rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri” (Sal 146,5-7).
I fedeli non hanno bisogno delle loro esortazioni, già pregano e anche molto. Piuttosto hanno bisogno dei sacramenti, del pane di Vita Eterna, di cui ora sono forzatamente digiuni.
Non si vede in giro nessun minimo accenno a Dio, solo cartelli arcobaleno con la scritta "andrà tutto bene", nessuna immagine sacra, né scritte "io confido in Dio", o "ritornate a Dio e tutto passerà".
Dio dimora nel cuore di chi, pentito, prega sinceramente, ama altrettanto sineramente e crede sinceramente che l'unico salvatore è Gesù Cristo il quale ci avvertì riguardo ai falsi profeti.
La notizia della sospensione delle Sante Messe con i fedeli in Croazia è stata pubblicata ieri sera dal sito internet dell'Arcidiocesi di Fiume, ma non è stata confermata dalla Conferenza Episcopale.
RispondiEliminaOggi si riunisce la Conferenza Episcopale croata e dovrebbe prendere una decisione in proposito.
Si sa che vi sono dei vescovi che sono contrari, ad esempio il vescovo di Sisak (non lontano da Zagabria), mons. Vlado Košić, forse il vescovo più amato di tutta la Croazia, il quale è stato l'unico a non suggerire di prendere la Comunione sulla mano.
Attualmente la pagina dove è stata pubblicata la notizia è stata cancellata.
Probabilmente qualcuno conosceva la notizia e l'ha pubblicata in anticipo, forse anche per fare capire ai vescovi l'aria che tira tra i fedeli, molti dei quali hanno reagito infuriati.
Faccio notare che questa misura in Croazia è del tutto sproporzionata all'attuale stato delle cose, vi sono a oggi 69 casi, di cui uno solo serio. Il ritmo cresce di 10 cntagiati al giorno. Inoltre già le chiese sono mezze vuote, molti hanno paura e stanno a casa.
Domani, faccio notare, è la solennità di san Giuseppe, patrono della Croazia. Si rischia così di non potere celebrare il santo patrono del Paese....
Ieri sera avevo scritto a caldo un commento proprio sull'onda dell'impressione sulla scia del commento che precede (09:16). L'avevo cancellato perché volevo evitare di essere polemica ma, per essere realista, lo ribadisco:
RispondiEliminaNota CEI: La montagna ha partorito un topolino.
... ridiculus mus (ridicolo topo) lo chiama Orazio...
Comunque speriamo sia la scintilla che determini la ripartenza del Fascio di His e che finalmente questo cuore ri-pompi nuovo sangue nelle arterie del corpo mistico . Ho preparato un bel post del Cuore Immacolato di Maria , bellissimo , su sfondo azzurro , oggi lo applico su un drappo bianco e lo metto fuori al balcone con una bella candela accesa al profumo di gelsomino .
RispondiEliminaCare anime d' Italia , Santa preghiera !
https://www.facebook.com/2374010806255888/videos/139407720804235/UzpfSTEwMDAxMjg1Mjk3MDgwOTpWSzoyNTI1NDQxMDAwODkzNTQz/
RispondiEliminaS.Messa da Randazzo .
Coronavirus. Un’istruzione della CEI ai sacerdoti, perché non facciano “i don Abbondio”
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/03/17/coronavirus-un%E2%80%99istruzione-della-cei-ai-sacerdoti-perche-non-facciano-%E2%80%9Ci-don-abbondio%E2%80%9D/
Siamo all'Apocalisse.
RispondiEliminaNon si conoscono ancora le decisioni della Conferenza Episcopale croata a proposito delle Messe con il popolo, ma molti sacerdoti fanno già sapere che le confessioni sono sospese (a meno di pericolo di morte immediato).
Sono mercenari, non pastori...
Oggi ho portato un lumino all'obelisco della Madonna Consolata patrona di Torino, un sito aveva chiamato a raccolta i torinesi, perché nel 1830 ci aveva scampato dal colera. Pensavo di trovarne molti, invece solo il mio, come è possibile, mi sono detta, aver perso così il senso della nostra patrona? Il santuario della Consolata era il fiore all'occhiello di Torino! Quante grazie ricevute! Eppure... Un solo lumino. Ho chiesto di moltiplicarlo per mille! All'interno un vecchio sacerdote Santo mi ha confessato, dispiaciuto che il rettore non gli permetta di dare nemmmeno la santa Comunione fuori Messa...
RispondiEliminaAl santuario Ausiliatrice poco distante invece ciò avviene ogni giorno, se richiesto.
Ho detto: Don Renzo, preghiamo per il suo Rettore...!
Lodo Dio pubblicamente per avermi dato in passato sacerdoti ancora santi a Torino per la direzione spirituale (parlo degli anni 2000-2010).
Per chi legge questo messaggio, se abita in zona, può fare una capatina alla Consolata? (era deserta stamattina...), nella cappella delle Grazie... Uniamoci, torinesi, con un lumino e una supplica. Grazie, vi voglio bene
Sono stata in chiesa stamane: aperta, portone spalancato, tanta luce, ma deserta. Non un prete in giro, pochissimi lumini, neanche una candela accesa al Tabernacolo. Mi sono chiesta se ci fosse il Santissimo, ho pregato, come se ci fosse.
RispondiEliminaTante pubblicazioni estemporanee per seguire la Quaresima da casa.
Mi sembrava di essere in un tempo protestante, calvinista per la precisione...
Io ho recitato il Rosario per conto mio, con i misteri gaudiosi.
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