Oggi, i nostri ragazzi del catechismo, seguiranno le varie stazioni della Via crucis nella nostra chiesa. Con l'intenzione dei bambini nella nostra città Aleppo, come pure a Idlib e in tutte le città siriane, chiediamo a Dio di concedere loro la pace e allontanare le guerre, la morte e il dolore.
Ci arrivano le notizie della situazione difficile in Italia, a causa del pericolo del Coronavirus, che sta attaccando il paese, e le scuole sono state chiuse. Preghiamo per i nostri cari bambini italiani affinché il Signore li protegga da ogni danno e da ogni malattia, e che possano tornare alla loro vita normale al più presto.
Offriamo anche per i bambini del mondo, e per tutti coloro che soffrono delle conseguenze terribili delle guerre, fame e malattie ...
Con tutti i bambini del mondo portiamo la croce, per affrontare la paura, il dolore, la guerra e le malattie ...
E con la croce di Gesù, abbiamo la piena speranza della risurrezione in una nuova vita, senza paura e senza dolore (Latin Parish St. Francis in Aleppo)
Cari,però in Italia a rischio sono i vecchi. Leggo che anche in presenza di letti liberi non saranno utilizzati: per loro. I bambini sarebbero bombe di virus x vecchi e adulti, dato che per loro, in genere almeno, sarebbe max una tossetta vaga. Comunque è ridicolo, bar aperti, supermercati aperti, lavoro idem e merci eventualmente infette contro chiese chiuse, scuole chiuse, tribunali chiusi, medici chiusi, mantra unico, non uscire, ma se una famiglia sta in casa se va al parco fa un reato? che differenza ci sia... le mascherine no invece,solo gli infetti, cioe quelli in ospedale. Carceri in rivolta con numerosi morti guarda caso tutti x metadone, mah. Siamo deficienti o ci prendono...
RispondiEliminaLa zona rossa e' estesa in tutta Italia !
RispondiEliminaGiuseppe Conte
Padre Firas: "Ecco come soffre la Siria"
RispondiEliminahttps://oraprosiria.blogspot.com/2020/03/padre-firas-ecco-come-soffre-la-siria.html
Ad Aleppo cadono ancora bombe e missili, soffrite il freddo e la fame, avete tempo per pensare anche ai nostri problemi?
RispondiEliminaQuando ho sentito che siete stati obbligati a chiudere le scuole e poi a bloccare la celebrazione delle messe, ho provato molto dolore perché mi è tornata alla mente la nostra sofferenza e la nostra incertezza: durante gli anni più brutti della guerra ogni volta che aprivamo le porte della chiesa, rischiavamo che ci cadesse un missile in testa. I genitori erano sempre indecisi, ogni giorno, se mandare i figli a scuola. Ma noi siamo una cosa sola, per questo preghiamo per voi: è come se la nostra sofferenza proseguisse nella seconda parte del nostro corpo, che siete voi. Voi in Italia, infatti, fate parte del nostro stesso corpo nella Chiesa. Come potremmo non pregare per voi?
Da quanto tempo lo fate?
Ormai la gente si è abituata al ritornello del prete che chiede di pregare per l’Italia. Succede da diverse settimane, poi però i 660 bambini del catechismo spontaneamente hanno proposto: offriamo la via crucis del secondo venerdì di quaresima per i bambini italiani che non possono andare a scuola. Anche loro infatti ricordavano gli anni in cui non potevano uscire di casa per via delle bombe.