Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
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lunedì 23 marzo 2020
Quando la Chiesa c'è...
Firenze, Chiesa di San Gaetano, affidata all’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote.
Un sacerdote (in talare, cotta, stola, berretta e tabarro) seduto davanti la porta (della chiesa aperta!) per accogliere le confessioni dei fedeli e dare loro conforto.
Inaudito, il vaticano dona per coronavirus 10 milioni, quanto Berlusconi, nonostante l'8 per mille e il zero ICI, superato dalle piccolissime comunità italiane di valdesi e buddhisti
Con questo flagello sta venendo fuori quello che effettivamente siamo , difronte a Dio e difronte al nostro prossimo . Le notizie riportate dai due quotidiani ci confermano che converra' riflettere sul secondo comandamento .
Sembra una frase fatta, “morto sul campo”. Don Giuseppe era arciprete di Casnigo ormai da quasi quattordici anni e avrebbe concluso la sua missione a Casnigo. L’ha conclusa prima, in un ospedale, a Lovere, colpito dal coronavirus. Già lo scorso anno aveva avuto problemi di salute. Il suo sorriso perenne, la sua disponibilità, ma anche il suo attivismo nella realizzazione di opere importanti e costose, quel sorriso nascondeva le preoccupazioni. “Era una persona semplice, schietta, di una grande gentilezza e disponibilità verso tutti, credenti e non credenti. Il suo saluto era ‘pace e bene’. Sempre cordiale e disponibile verso l’amministrazione pubblica, le associazioni e non solo quelle della parrocchia, partecipava a tutte le manifestazioni senza essere mai invadente. Alla festa dei coscritti del ‘47 non mancava mai. Perfino per le veglie funebri chiedeva prima ai parenti se fosse gradita la sua presenza, per dire la discrezione che aveva. Era amato da tutti, da Fiorano arrivavano ancora i suoi ex parrocchiani dopo anni a trovarlo. Ma aveva anche una capacità incredibile di risolvere i problemi economici, di bussare alle porte giuste per avere aiuti. Si muoveva con il suo ‘galletto’ e quel casco vecchio che sembrava quello di sturmtruppen, ha valorizzato i santuari (l’ultima grana era il tetto della Trinità…) e il recupero della sagrestia opera di Ignazio Hillipront . E naturalmente il nuovo Oratorio, la sua opera maggiore che lo ha preoccupato parecchio. Un arciprete amato da tutti”. Questa la testimonianza di Giuseppe Imberti, a lungo sindaco di Casnigo. Don Giuseppe è “morto da prete”. “E mi commuove profondamente il fatto che l’arciprete di Casnigo, don Giuseppe Berardelli – cui la comunità parrocchiale aveva comprato un respiratore – vi abbia rinunciato di sua volontà per destinarlo a qualcuno più giovane di lui”: le parole sono di un Operatore Sanitario di lungo corso della Casa di Riposo San Giuseppe di Casnigo. Già, don Giuseppe al respiratore aveva rinunciato, anche se ne aveva bisogno, e questa è forse la miglior fotografia dell’anima di un sacerdote che negli anni trascorsi in Val Seriana aveva conquistato tutti: “Era un prete che ascoltava tutti, sapeva ascoltare, chiunque si rivolgeva a lui sapeva che poteva contare sul suo aiuto – comincia cosi il ricordo di Clara Poli, per anni sindaca di Fiorano, dove Don Giuseppe è stato a lungo parroco – per Fiorano è stato un ottimo parroco, grazie a lui e a don Luigi Manenti che era a Semonte, sono riuscita ad aprire il Centro di Auto Aiuto che ha permetto di aiutare tante famiglie e tanti ragazzi sbandati, senza di lui sarebbe stato impossibile. Con lui l’amministrazione è riuscita a mettere in piedi il grande Cre che adesso è davvero diventato un punto di riferimento per tutti i giovani”. Clara si commuove: “Una grande persona”, poi sorride. “Lo ricordo sulla sua vecchia moto Guzzi, amava la sua moto, e quando lo si vedeva passare era sempre allegro e pieno di entusiasmo, ha regalato pace e gioia alle nostre comunità”. ... https://www.araberara.it/don-giuseppe-berardelli-morto-sul-campo-da-prete-ha-rinunciato-al-respiratore-per-donarlo-a-uno-piu-giovane/26523/
Coronavirus, mercoledì Portogallo e Spagna si consacrano al Cuore Immacolato di Maria A presiedere il rito il Cardinale Marto, Vescovo di Leiria-Fatima. I Vescovi spagnoli si uniscono a quelli portoghesi
."Dio non sta parlando, sta urlando" Dio ha usato il coronavirus per fermare l'umanità che vuole "giocare con Dio", ha detto il vescovo di Cuernavaca (Messico), Ramón Castro, nella sua home Elia del 22 marzo davanti a molti fedeli: "Dio non sta parlando, sta urlando".
Il vescovo ha sottolineato che, solo quest'anno, in tutto il mondo sono stati effettuati 50 milioni di aborti, mentre gli uomini si comportano "come se nulla fosse, proclamando la loro pseudo libertà".
Nei Paesi Bassi e in Belgio, i genitori possono decidere l'eutanasia sui propri figli. I bambini possono decidere se vogliono essere "ragazzo" o "ragazza".
“State andando nell'abisso, Dio ci urla." Castro ha sottolineato che un virus microscopico dice all'umanità:
“Ehi, siete fragili, siete vulnerabili, né il vostro successo, né il vostro denaro, né il vostro potere di aiuteranno, capite chi siete, non giocate con Dio."
Castro ha annunciato che la sua diocesi annullerà tutte le liturgie a causa del virus.
Quanto vale la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria da parte del cardinale arcivescovo di Fatima, cioè da parte di chi ha concesso la santa comunione a una coppia di adulteri e da chi mantiene nella piazza del santuario di Fatima un monumento di sapore massonico? Come può Sua Eminenza nel contempo pensare di condurre a Gesù Cristo per mezzo di Maria le pecore, quando le allontana dallo stesso Gesù attraverso l'eresia? Non di meno la consacrazione potrebbe avere un valore solo per la misericordia dello stesso Cuore Immacolato, copia speculare dell'adorabile Cuore di Gesù Cristo; se Gesù si è commosso per il popolo perché “erano come pecore senza pastore”, allora si commuoverà anche la Madonna santa e accoglierà nel suo Cuore Immacolato le pecore tradite dottrinalmente. Certamente vorrei che la consacrazione fosse fatta da quei vescovi che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal e non lo hanno baciato sulla bocca: soprattutto i firmatari superstiti dei dubia e quei pochi vescovi ancora fedeli; consacrino loro il mondo al cuore immacolato di Maria; così sarà un atto ricevibile dal Cielo anche ex parte offerentis, e non solo ex misericordia recipientis. Don Alfredo Maria Morselli
Carabinieri interrompono una Messa a Napoli; a Cremona fermato un fedele. Abusi di potere che i vescovi non denunciano. Eppure le chiese sono aperte e la preghiera è consentita. Il magistrato Rocchi: «Basta leggere la Direttiva del Viminale e comunicare che si esercita un diritto primario. Nessuna norma può autorizzare l'interruzione di una Messa, così è Stato di polizia». Ristabilire il diritto di culto: ecco perché l'autocertifcazione deve cambiare. (Andrea Zambrano)
Questa notizia e' la piu' bella in assoluto !
RispondiEliminaChe consolazione !
Peccato stare così lontani ,spero che ci siano denti per cotanto pane .
Speriamo che non intervenga la polizia...
RispondiEliminaQuando la chiesa c'è e quando non c'è
RispondiEliminahttps://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/21507993/papa_francesco_vaticano_donazione_coronavirus_dieci_milioni_polemiche.html
Inaudito, il vaticano dona per coronavirus 10 milioni, quanto Berlusconi, nonostante l'8 per mille e il zero ICI, superato dalle piccolissime comunità italiane di valdesi e buddhisti
https://www.ilgiornale.it/news/politica/io-medico-ho-benedetto-moribondo-1844675.html
RispondiEliminaCon questo flagello sta venendo fuori quello che effettivamente siamo , difronte a Dio e difronte al nostro prossimo . Le notizie riportate dai due quotidiani ci confermano che converra' riflettere sul secondo comandamento .
RispondiEliminaSembra una frase fatta, “morto sul campo”. Don Giuseppe era arciprete di Casnigo ormai da quasi quattordici anni e avrebbe concluso la sua missione a Casnigo. L’ha conclusa prima, in un ospedale, a Lovere, colpito dal coronavirus. Già lo scorso anno aveva avuto problemi di salute. Il suo sorriso perenne, la sua disponibilità, ma anche il suo attivismo nella realizzazione di opere importanti e costose, quel sorriso nascondeva le preoccupazioni. “Era una persona semplice, schietta, di una grande gentilezza e disponibilità verso tutti, credenti e non credenti. Il suo saluto era ‘pace e bene’. Sempre cordiale e disponibile verso l’amministrazione pubblica, le associazioni e non solo quelle della parrocchia, partecipava a tutte le manifestazioni senza essere mai invadente. Alla festa dei coscritti del ‘47 non mancava mai. Perfino per le veglie funebri chiedeva prima ai parenti se fosse gradita la sua presenza, per dire la discrezione che aveva. Era amato da tutti, da Fiorano arrivavano ancora i suoi ex parrocchiani dopo anni a trovarlo. Ma aveva anche una capacità incredibile di risolvere i problemi economici, di bussare alle porte giuste per avere aiuti. Si muoveva con il suo ‘galletto’ e quel casco vecchio che sembrava quello di sturmtruppen, ha valorizzato i santuari (l’ultima grana era il tetto della Trinità…) e il recupero della sagrestia opera di Ignazio Hillipront . E naturalmente il nuovo Oratorio, la sua opera maggiore che lo ha preoccupato parecchio. Un arciprete amato da tutti”. Questa la testimonianza di Giuseppe Imberti, a lungo sindaco di Casnigo.
RispondiEliminaDon Giuseppe è “morto da prete”.
“E mi commuove profondamente il fatto che l’arciprete di Casnigo, don Giuseppe Berardelli – cui la comunità parrocchiale aveva comprato un respiratore – vi abbia rinunciato di sua volontà per destinarlo a qualcuno più giovane di lui”: le parole sono di un Operatore Sanitario di lungo corso della Casa di Riposo San Giuseppe di Casnigo. Già, don Giuseppe al respiratore aveva rinunciato, anche se ne aveva bisogno, e questa è forse la miglior fotografia dell’anima di un sacerdote che negli anni trascorsi in Val Seriana aveva conquistato tutti: “Era un prete che ascoltava tutti, sapeva ascoltare, chiunque si rivolgeva a lui sapeva che poteva contare sul suo aiuto – comincia cosi il ricordo di Clara Poli, per anni sindaca di Fiorano, dove Don Giuseppe è stato a lungo parroco – per Fiorano è stato un ottimo parroco, grazie a lui e a don Luigi Manenti che era a Semonte, sono riuscita ad aprire il Centro di Auto Aiuto che ha permetto di aiutare tante famiglie e tanti ragazzi sbandati, senza di lui sarebbe stato impossibile. Con lui l’amministrazione è riuscita a mettere in piedi il grande Cre che adesso è davvero diventato un punto di riferimento per tutti i giovani”. Clara si commuove: “Una grande persona”, poi sorride. “Lo ricordo sulla sua vecchia moto Guzzi, amava la sua moto, e quando lo si vedeva passare era sempre allegro e pieno di entusiasmo, ha regalato pace e gioia alle nostre comunità”.
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https://www.araberara.it/don-giuseppe-berardelli-morto-sul-campo-da-prete-ha-rinunciato-al-respiratore-per-donarlo-a-uno-piu-giovane/26523/
Coronavirus, mercoledì Portogallo e Spagna si consacrano al Cuore Immacolato di Maria
RispondiEliminaA presiedere il rito il Cardinale Marto, Vescovo di Leiria-Fatima. I Vescovi spagnoli si uniscono a quelli portoghesi
https://www.acistampa.com/story/coronavirus-mercoledi-a-fatima-la-consacrazione-al-cuore-immacolato-di-maria-13656
PARCE DOMINE - V DOMENICA DI QUARESIMA - B
RispondiEliminaParce, Domine, Parce populo tuo:
Ne in aeternum irascaris nobis.
Flectamus iram vindicem,
Ploremus ante Judicem;
Clamemus ore supplici,
Dicamus omnes cernui:
Parce, Domine, Parce populo tuo:
Ne in aeternum irascaris nobis.
Nostris malis offendimus
Tuam Deus clementiam
Effunde nobis desuper
Remissor indulgentiam.
Parce, Domine, Parce populo tuo:
Ne in aeternum irascaris nobis.
https://www.youtube.com/watch?v=jSB8D-M0mVI
Vescovo rompe il silenzio
RispondiElimina."Dio non sta parlando, sta urlando"
Dio ha usato il coronavirus per fermare l'umanità che vuole "giocare con Dio", ha detto il vescovo di Cuernavaca (Messico), Ramón Castro, nella sua home Elia del 22 marzo davanti a molti fedeli: "Dio non sta parlando, sta urlando".
Il vescovo ha sottolineato che, solo quest'anno, in tutto il mondo sono stati effettuati 50 milioni di aborti, mentre gli uomini si comportano "come se nulla fosse, proclamando la loro pseudo libertà".
Nei Paesi Bassi e in Belgio, i genitori possono decidere l'eutanasia sui propri figli. I bambini possono decidere se vogliono essere "ragazzo" o "ragazza".
“State andando nell'abisso, Dio ci urla." Castro ha sottolineato che un virus microscopico dice all'umanità:
“Ehi, siete fragili, siete vulnerabili, né il vostro successo, né il vostro denaro, né il vostro potere di aiuteranno, capite chi siete, non giocate con Dio."
Castro ha annunciato che la sua diocesi annullerà tutte le liturgie a causa del virus.
https://www.radiospada.org/2020/03/il-virus-di-wuhan-e-la-chiesa-patriottica-cinese/
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2018/01/cina-vaticano-una-riflessione-ecclesiologica/
RispondiEliminaDomine non sum dignus
RispondiEliminaQuanto vale la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria da parte del cardinale arcivescovo di Fatima, cioè da parte di chi ha concesso la santa comunione a una coppia di adulteri e da chi mantiene nella piazza del santuario di Fatima un monumento di sapore massonico?
RispondiEliminaCome può Sua Eminenza nel contempo pensare di condurre a Gesù Cristo per mezzo di Maria le pecore, quando le allontana dallo stesso Gesù attraverso l'eresia?
Non di meno la consacrazione potrebbe avere un valore solo per la misericordia dello stesso Cuore Immacolato, copia speculare dell'adorabile Cuore di Gesù Cristo; se Gesù si è commosso per il popolo perché “erano come pecore senza pastore”, allora si commuoverà anche la Madonna santa e accoglierà nel suo Cuore Immacolato le pecore tradite dottrinalmente.
Certamente vorrei che la consacrazione fosse fatta da quei vescovi che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal e non lo hanno baciato sulla bocca: soprattutto i firmatari superstiti dei dubia e quei pochi vescovi ancora fedeli; consacrino loro il mondo al cuore immacolato di Maria; così sarà un atto ricevibile dal Cielo anche ex parte offerentis, e non solo ex misericordia recipientis.
Don Alfredo Maria Morselli
Carabinieri interrompono una Messa a Napoli; a Cremona fermato un fedele. Abusi di potere che i vescovi non denunciano. Eppure le chiese sono aperte e la preghiera è consentita. Il magistrato Rocchi: «Basta leggere la Direttiva del Viminale e comunicare che si esercita un diritto primario. Nessuna norma può autorizzare l'interruzione di una Messa, così è Stato di polizia». Ristabilire il diritto di culto: ecco perché l'autocertifcazione deve cambiare.
RispondiElimina(Andrea Zambrano)