Appunti
+Giampaolo Crepaldi
Qualche settimana fa, in piena emergenza coronavirus, ho avuto modo di rendere note alcune mie riflessioni [qui], condotte sia come vescovo sia come convinto promotore della Dottrina sociale della Chiesa, sulla nuova situazione sociale creata dall’epidemia. Come ricordavo in quella occasione, questa esperienza richiede di essere valutata prima di tutto in chiave spirituale e nella visione di una teologia della storia umana segnata dalla caduta e dalla redenzione. Scriveva infatti Leone XIII nella Rerum novarum che «le cose del tempo non è possibile intenderle e valutarle a dovere, se l’animo non si eleva ad un’altra vita» (n. 17). Così la Chiesa aiuta gli uomini ad affrontare anche la presente crisi: «La crisi ci obbliga a riprogettare il proprio cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno» (Caritas in veritate, n. 21). Tenendo conto di questa prospettiva, vorrei ora continuare quelle osservazioni interrogandomi più direttamente su alcune direttive di azione, che assieme ai principi di riflessione e ai criteri di giudizio, fanno parte della proposta della Dottrina sociale della Chiesa.
La vera libertà
Il prossimo futuro dovrà essere una fase della vera libertà, ricordando che «la libertà è pienamente valorizzata soltanto dall’accettazione della verità» (Centesimus annus, n. 46). Durante l’emergenza abbiamo vissuto alcune legittime limitazioni della libertà insieme ad altre meno legittime. I dati scientifici non sempre sono stati utilizzati secondo verità, le restrizioni e le sanzioni talvolta non sono state applicate con buon senso, sono emerse anche nuove forme di autoritarismo politico. Il prossimo futuro dovrà essere di vera libertà, non per rivendicare una libertà assoluta, ma per riappropriarsi della libertà da viversi nelle varie realtà naturali, dalla famiglia all’impresa, dal quartiere alla scuola. C’è una grande occasione per superare una libertà artificiale e costruire una libertà reale e naturale, espressione della vera essenza della persona umana e dei fini autentici della comunità politica.
Il ritorno dello statalismo
Per dare concretezza storica ad una vera libertà, bisognerà porre attenzione ad evitare un nuovo statalismo. Certamente lo Stato deve fare la propria parte per garantire la sicurezza nel settore dell’economia e per sorvegliare sulla giustizia. Bisogna però ricordare che un nuovo statalismo potrebbe forse distribuire risorse di tipo assistenzialistico ma difficilmente sarà in grado di promuovere una giusta ripresa economica e sociale (cfr. Centesimus annus, n. 48). Lo Stato dovrà intervenire sui grandi nodi infrastrutturali, ma le risorse dovranno essere messe a disposizione per investimenti e produttività, per la creazione di lavoro vero e non di lavoro assistito. Anche questo fa parte della verità della libertà, in questo caso della libertà economica. Da questo punto di vista ipotesi come il reddito di emergenza, la regolarizzazione in blocco degli immigrati irregolari, le massicce assunzioni nel pubblico impiego condotte senza reali motivi funzionali dovrebbero essere evitate.
Un sistema sanitario sussidiario
Da molte voci si chiede una riappropriazione del sistema sanitario da parte dello Stato centrale. La Dottrina sociale della Chiesa propone a questo riguardo il principio di sussidiarietà: «una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità e aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre» (Centesimus annus, n. 48). Credo quindi che la sanità dovrebbe essere ripensata non con il criterio del ri-accentramento ma in chiave sussidiaria, fondandola sul principio di responsabilità sia delle amministrazioni locali sia dei corpi intermedi. L’accentramento in quanto tale, infatti, può deresponsabilizzare. Serve una sussidiarietà responsabile e coordinata, con la partecipazione anche del privato, delle fondazioni, delle istituzioni religiose aventi una vocazione sanitaria e delle comunità locali.
La libertà di educare
Gli aspetti ora visti sono espressione di vera libertà, la libertà organica e non individualistica indicata da sempre dalla Dottrina sociale della Chiesa. Dello stesso tipo è la libertà della scuola, fortemente penalizzata durante la pandemia. Ancora una volta si è seguito l’uso di astratte disposizioni dall’alto incapaci di tenere conto delle diversità sociali e territoriali e dei protagonismi da valorizzare nel Paese. Le scuole paritarie sono state messe in seria difficoltà e questo nuovo statalismo laicista ha suscitato una positiva voglia di scuola parentale veramente libera dallo Stato, che produrrà nel prossimo futuro i suoi frutti. In Italia ci vuole una vera libertà di educazione a tutti i livelli, condizione necessaria per la stessa ripresa economica e civile. Anche in questo caso l’accentramento va superato, mentre occorre dare spazio alle famiglie naturali e alle famiglie spirituali della società civile.
Demolire la macchina del Leviatano
Nel nostro Paese il centralismo statalista si concretizza in un sistema burocratico molto rigido. Durante la pandemia si è fatta notare la differenza tra i lavoratori del settore privato, in apprensione per il loro futuro, e i lavoratori del settore pubblico. Nella macchina pubblica, così garantita, ancora una volta si sono dovuti registrare errori e lentezze. Infermieri e medici hanno dato il massimo di sé, ma ciò è avvenuto nonostante i difetti del sistema, anzi a loro compensazione. Da decenni la riforma della burocrazia è all’ordine del giorno e mai risolta. Per farlo serve una nuova visione sussidiaria e incentrata sul bene comune. La realtà non è fatta di singoli cittadini, di anonimi uffici pubblici e dallo Stato, come Grande Individuo. Nella società organica di oggi ci sono soggetti dotati di un grande know-how che non trovano spazio per agire, sia in campo economico che educativo che produttivo. La riduzione della burocrazia richiede una grande riforma capace di ripensare il servizio pubblico, distinguendo tra loro i concetti di pubblico e di statale.
La vera libertà fiscale
La vera libertà per cui bisogna combattere in questa fase di ripresa è anche quella fiscale. Non solo una patrimoniale è da evitare, ma anche il mantenimento di una fiscalità di Stato esosa e oppressiva. Il sistema fiscale va commisurato alle imprese e alle famiglie, non agli individui. Il fisco deve ritrovare i suoi criteri di moralità: deve essere usato per il bene comune e deve essere proporzionato. Già la Rerum novarum auspicava: «la proprietà privata non venga oppressa da imposte eccessive» (n. 35). Durante la pandemia le tasse sono state solo rinviate, bisogna che vengano radicalmente diminuite in concomitanza con la ristrutturazione dell’apparato burocratico e i suoi costi. Per aiutare le famiglie e le imprese non bisogna dare sussidi a pioggia, bisogna abbassare le tasse, riscoprendo il significato fiscale e sociale del diritto naturale della proprietà privata.
Meglio un prestito nazionale
È stato ormai deciso che la ripresa avverrà con un forte aiuto finanziario dall’Europa. Non si tratta di un aiuto gratuito e a fondo perduto, né finanziariamente né politicamente. Dal punto di vista del bene della nazione e del principio di sussidiarietà sarebbe stato da preferire l’idea caldeggiata da diversi economisti di un prestito nazionale. Ciò non sarebbe stato in contrasto con la critica all’accentramento statalista vista sopra, perché avrebbe riguardato il reperimento delle risorse e non il loro utilizzo. Sussidiariamente parlando, la prima scelta da attuare è di fare da sé e da questo punto di vista l’Italia avrebbe potuto fare da sé, stante la cospicua entità del risparmio privato. Se consideriamo l’ordine naturale delle cose, la famiglia e la nazione vengono prima dello Stato e delle istituzioni sovra-statali. Bisognerà evitare che dietro ai finanziamenti per il dopo-coronavirus si faccia valere nuovamente un europeismo ideologico che schiacci la nazione condizionandone la vita e la libertà.
Nuovi poteri all’orizzonte
Un altro pericolo per la nostra vera libertà e al quale porre molta attenzione nel prossimo futuro è la possibile emergenza di nuovi poteri sovranazionali motivati dalla necessità di fronteggiare le emergenze. Il coronavirus è stato un esperimento mondiale. È possibile che, sulla scorta di questa esperienza, si producano in futuro nuove emergenze, magari di tipo ecologico e ambientalistico, per motivare una stretta delle libertà e per instaurare forme di pianificazione centralizzata e di controllo uniformato. Le forze che spingono per un nuovo globalismo fondato su un “nuovo umanesimo” e anche durante la pandemia ne abbiamo avuto prova.
La libertà o è vera o non è libera
Infine sarà impossibile percorrere la strada della vera libertà senza la libertà di nascere una volta concepiti, di essere procreati e in modo umano, di nascere sotto il cuore di una mamma e di un papà, di non essere costretti a morire per volontà altrui facendoci credere di morire per volontà nostra, senza la libertà vera di poter educare i nostri figli. L’uscita dalla crisi della pandemia ci faccia riscoprire che «oggi il fattore decisivo è sempre l’uomo stesso» (Centesimus annus, n. 32) e non le strutture, e che «lontano da Dio l’uomo è inquieto e malato» (Caritas in veritate, n. 76). - Fonte
Stamattina sono stato alla S. Messa, sacerdote in guanti e mascherina che passa tra i banchi a distribuire la S. Comunione, al termine mi inginocchio per fare il Ringraziamento, interviene l'assistente che immediatamente impone a tutti di uscire dalla Chiesa, mi sono arrabbiato, gli ho detto non potete non far fare il Ringraziamento e gli ho detto in faccia, "ecco gli effetti di avere cancellato l'esorcismo di Leone XIII al termine della S. Messa, vi siete piegati alla Massoneria".
RispondiEliminaUna Vergogna. Una vergogna la CEI, una vergogna i Vescovi, una vergogna. I risultati del Vaticano II, il dialogo con chi cerca in tutti i modi di distruggere la Fede, subdolamente, con la scusa dell'epidemia.
Il Signore spazzerà via questi mercenari che sono scappati a gambe levate non appena i lupi sono entrati nel recinto.
Dai loro frutti li riconoscerete.
Nulla deve rimanere di questo obbrobrio di "buonismo".
Ireneo anche la mia parrocchia un tempo praticabile, oggi è irriconoscibile proprio per la rigorosa applicazione di queste regole. E ringrazio il Signore perché ho trovato la possibilità di tornare alla Messa bella di Sant'Anna in via Merulana (domenica pomeriggio ore 16). Oggi più bella che mai...
RispondiElimina@ Ireneo: "vi siete piegati alla Massoneria".": ben detto, caro amico, ma forse era il caso di aggiungere anche che la Massoneria è entrata nelle loro file, così come gli infiltrati comunisti sin dal tempo di Lenin e Stalin, i protestanti fin dal tempo della riforma liturgica (i famosi 6 "consiglieri" affiancati da Paolo VI al massone Annibale Bugnini, al fine di rendere il nuovo rito quanto più gradito possibile ai luterani, quindi un rito cattoprotestante, poco catto, molto protestante), così come i calabraghe verso i cd "fratelli maggiori" (vedasi Agostino Bea e la nefasta Nostra Aetate): Ecco, questo io gli avrei aggiunto, ma forse sarebbe scoppiata una rissa, meglio allora lasciarli al loro destino, come dice lei, il Signore prima o poi li spazzerà via, e di loro non resterà nemmeno il ricordo. L.J.C.
RispondiEliminaFatti edotti dalla storia sappiamo che il popolo deve avere la possibilità di conoscere la vera libertà, che non è quella urlata dal mondo, ma è quella un tempo creduta ed insegnata dalla Chiesa, quella che si fonda su Gesù Cristo e sul Suo Insegnamento. Se la chiesa continua a latitare flirtando con il mondo come avviene da generazioni e generazioni, la dottrina sociale della chiesa crolla su se stessa perché non ha l'armatura della Fede che dalle fondamenta in terra la può elevare verso il cielo. La Chiesa deve, senza compromessi con il mondo, riprendere ad insegnare la Verità alle nuove generazioni, ai suoi fedeli e alle persone del mondo che hanno orecchi per intendere, senza mai più cadere nell'illusione che il mondo ormai sia cristiano adulto. Ogni generazione nasce neonata in balia di forze avverse è compito della Chiesa ricordarlo e ricordare che la formazione spirituale di ogni essere umano è affar suo per tutto il tempo della vita di ogni nuovo nato. Grazie a Mons. Crepaldi, ora urge stringersi alla Tradizione, al Catechismo di San Pio X per capire chi vogliamo essere da grandi. Idioti o Cattolici?
RispondiEliminaBene. Solo non capisco cosa aspetti ancora Mons. Crepaldi ad abbandonare una volta per tutte il Cammino Neocatecumenale ed a troncare la sua stretta amicizia con il Sig. Kiko Arguello.
RispondiEliminaRitengo si tratti dell'unica ombra del suo ministero episcopale. Peccato.
Tomista
A Digione guerra urbana fra ceceni e magrebini. La dolce Francia è un ricordo letterario.
RispondiEliminaCarissimo Ireneo, anche io ho avuto la stessa reazione di ribellione in parrocchia mia, non per la Comunione sulla mano da cui mi astengo (ritengo di dover fare solo quella spirituale ) ma perche' in una chiesa vuota, ancorche' contingentata, in ginocchio in un banco libero sono stata invitata ad occupare i banchi che la sorvegliante aveva stabilito, con la giustificazione che dopo dovevano sanificare. Per questo dico che i nostri cervelli sono stati spinti verso l'area psichiatrica delle psicosi fobico ossessive, non ragionano piu' da se' ma spinti da una paura esagerata. Pero' nel segreto del mio cuore avevo il rammarico di aver perso la calma, ho realizzato che anche questi "soprusi" sono meravigliose occasioni da offrire ai Sacri Cuori di Gesu' e di Maria. Ogni giorno di piu' realizzo che questo sia il tempo in cui Nostra Signora ci chiede aiuto per recuperare anime, riparazione, abbassamento nell'umilta'.
RispondiEliminaSr. Maria Consolata Betrone : "Gesù, Maria, Vi amo, salvate anime!"
Per acquistare il dono dell’umiltà sono necessarie quattro cose: spernere mundum, spernere nullum, spernere seipsum, spernere se sperni: cioè disprezzare il mondo, non disprezzare alcuno, disprezzare se stesso, non far conto d’essere disprezzato. A questo non sono arrivato: a questo vorrei arrivare.
San Filippo Neri
Carissimo, lei saprà che le maschere sono un rituale massonico, il divieto di inginocchiarsi davanti a Dio è l'essenza del diabolico, la S. Comunione in mano è un sacrilegio, che mettersi, un sacerdote, i guanti per distribuire il Corpo di Cristo è follia, quindi, perché se non per viltà i Vescovi italiani si piegano a pratiche RIDICOLE da un punto di vista sanitario e sconsigliate da centinaia di medici? Per paura del Governo? Cosa fanno, chiudono sine die le Chiese d'Italia? Dov'è attualmente una situazione epidemiologica tale da imporre di ridurre le persone a presentarsi imbavagliati nel Santuario dell'Altissimo per una messinscena, perché di questo si tratta, fare finta che persone a mt. di distanza possano contagiarsi. Perché in una palestra i praticanti tenendo 2 mt. di distanza possono correre, fare esercizi, ginnastica, al chiuso, senza mascherina, ed in Chiesa al proprio banco, da soli, no? Perché i Vescovi italici valgono meno dei gestori di palestre per il Governo?
EliminaC'è chi non è d'accordo e dichiara "noi musulmani non dovremmo attaccarci tra di noi, ma prendercela coi cristiani"
RispondiEliminaRiccardo Zenobi
"Lo Stato dovrà intervenire sui grandi nodi infrastrutturali, ma le risorse dovranno essere messe a disposizione per investimenti e produttività, per la creazione di lavoro vero e non di lavoro assistito. Anche questo fa parte della verità della libertà, in questo caso della libertà economica. Da questo punto di vista ipotesi come il reddito di emergenza, la regolarizzazione in blocco degli immigrati irregolari, le massicce assunzioni nel pubblico impiego condotte senza reali motivi funzionali dovrebbero essere evitate."
RispondiEliminaQueste e le altre condiderazioni dovrebbero essere vigorosamente portate avanti da opposizioni annichilite che non possono continuare a parlare solo sui social perché il parlamento è bypassato e le agorà pubbliche sono inflazionate dai sinistri... ai quali spesso si allinea il partito dei doppiogiochisti di Taiani.
Per il presidente Paolo Savona solo i «bot di guerra» possono evitarci una patrimoniale. Si tratta di obbligazioni senza scadenza in grado di garantire una cedola fissa esentasse. L'ex ministro: «Gli italiani non sono cicale, ma formiche che mantengono le cicale estere».
RispondiEliminaProf. De Donno - “Governo ‘troppo impegnato’ per ascoltarmi. Potevamo salvare migliaia di vite”
RispondiEliminahttps://www.radioradio.it/2020/06/prof-de-donno-governo-troppo-impegnato-per-ascoltarmi-potevamo-salvare-migliaia-di-vite/
No, non è semplicente impegnato... Non gliene importa degli Italiani, questi esseri "devono" accudire agli invasori AFRO-ISLAMICI, come vuole assolutamente il Deep State del NWO potenziato "eticamente" dagli appelli compulsivi reiterati pubblicamente ad hoc da Jorge Bergoglio, Soros e la sinistra "antifascista"...GLI ITALIANI DEVONO ESSERE
ERADICATI dalla loro nazione!!!
Cesare Sacchetti:
RispondiEliminaSi percepisce un'enorme carica di negatività nelle persone. La campagna di odio e terrorismo dei media ha preparato il terreno per far emergere dalla popolazione i peggiori istinti. Questa rabbia non si sta riversando contro il regime. Si sta riversando sul vicino di casa.
Carissimo Ireneo , cio' che lei illustra e' l'assoluta verita'e così ragionarebbe chi ancora e' dotato di sano equilibrio ma la paura innescata ( oserei dire il terrore e la riprovazione ) e' tale che tutti continuano a portare le mascherine anche nei luoghi aperti , a strofinarsi e strofinarsi di disinfettante . E' orribile vedere sacerdoti che indossati guanti e maschera distribuiscono l'Ostia consacrata sui guanti mediante l'uso delle pinze , il che, Dio mi perdoni , richiama alla mente il Teatro anatomico di Padova . Stiamo parlando di un Cuore , del miocardio del Cuore di Gesu' ! Bisogna ingoiare le lacrime , farsi forza ,pensare alle sofferenze patite da Lui anche per noi, pregare per i Pastori e umiliarsi e difenderli per amore di Lei : l'Immacolata Ausiliatrice , affinche'la nostra sofferenza offerta ottenga da Dio ,quando vorra' ,che i loro occhi siano liberati dallo spesso vetro smerigliato che non gli consente di vedere . Al pomeriggio la mia parrocchia apre alle 16.oo , non c'e' mai nessuno fino alle 18,00 e allora posso sedermi e inginocchiarmi in qualunque dei 100 posti contingentati( capienza dell'aula 300)perche' non c'e' sorveglianza alcuna in quelle ore . Sì e' vero il diavolo si sbellichera' dalle risate ma noi, per grazia di Dio , restiamo piantati sulla roccia ,ai piedi deella Croce , con i Sacri Cuori di Gesu' e di Maria . E' tempo di penitenza , puntiamo alla vetta , dove si trova l'Amore Ardente.
RispondiEliminaOmelia: S. Teresa Margherita Redi: l’olocausto d’Amore nascosto - p.Giorgio Maria Faré ( dal minuto 18,40 )
https://www.youtube.com/watch?v=V6KNnn5UN-s&feature=youtu.be
Se non è un circo psicotico questo, cos'è?
RispondiEliminaArriva una task force sul sesso: cosa non si può fare col Covid
https://m.ilgiornale.it/news/cronache/chiusa-task-force-colao-ce-n-unaltra-gi-pronta-1870995.html
Conte convoca gli stati generali: verso il nuovo ordine mondiale.
RispondiEliminaRASSEGNA STAMPA - Commento del Giorno 17 giugno 2020
di Pier Luigi Bianchi Cagliesi.
https://www.youtube.com/watch?v=1xBO2-hXvKQ
Partiamo da questa serie di tweet.
RispondiElimina«La cosa si fa così.
Proclama vero qualcosa che con tutta evidenza non lo è. Non prendere in giro chi non è d’accordo. Non ancora. Invece, chiedi loro, con la tristezza nei tuoi occhi, perché tu non possa solo essere generoso e giusto.
Se resistono, svergognali.»
L’autrice descrive nei tweet seguenti, con esempi, quello che stiamo anche noi vivendo nel nostro paese. Falsità che nessuna persona sana di mente potrebbe credere sono proclamate autentiche. Poco per volta, alternando adulazione a intimidazione, sommando menzogna a menzogna, diventa impossibile dissentire, perché la minaccia è perdere lavoro, posizione, soldi. Quanti si possono permettere di resistere al male, sapendo che sarà la loro rovina? Se non a se stesso, uno deve anche pensare alla propria famiglia. E’ così che i regimi vincono.
Davvero pensate che le dittature persistano perché dichiarano “fai così perché qui comando io”? No. Il modo con cui acquisiscono e mantengono il controllo è la sfacciata bugia fatta passare per verità; è la paura di emergere dalla massa di chi acconsente, di dire qualcosa di diverso dall’opinione comune. Se sono loro a creare l’opinione, se possono manipolare le coscienze fino a fare accettare l’inaccettabile, a far credere l’evidente falsità, allora per loro è fatta. Si vuole credere; si vuole obbedire.
Mentiranno, asserendo che è verità. Ti diranno che lo fanno per amore; per includere il diverso, per dare una possibilità al debole. Contro la violenza, contro chi odia.
Tu prova ad essere diverso dal gregge, e dissentire. TI butteranno fuori; ti diranno che sei un odiatore e un violento; e quindi ti minacceranno, e farai meglio a stare attento se cammini la sera da solo. Non credere che essere famoso o fare parte di quella stessa minoranza per cui loro asseriscono di parlare ti possa proteggere. Al contrario: peggiorerà solo le cose. Non possono permettere che tu sia un esempio. Ti dovranno distruggere.
«”Non avrai altro Dio all’infuori di me” ci ricorda che genufletterci davanti a falsi dei è una strada per l’inferno. Puoi pensare che stai firmando per la giustizia sociale, per terminare un oppressione, una autentica utopia, ma no. Verranno anche per te.»
Se dubiti di ciò che sai vero, se sei disposto a tacere sulla menzogna per non metterti nei guai, per loro sei a posto. Il cittadino ideale. Quello che non pianta grane, e fa tutto quello che loro dicono.
Se collabori a diffonderla, sei dei loro. Ti si aprono tutte le porte; almeno, quelle che i servi possono aprire.
«Cedi su piccoli punti, e si aspetteranno che tu ceda di più. Chiedi perdono per cose che non hai fatto, e sarai ritenuto responsabile per quelle cose, e di più. Non accettare il cavallo alle porte.»
A breve verrà votata, e probabilmente approvata dato la maggioranza corrente, la legge Zan-Scalfarotto contro la cosiddetta omofobia. I casi denunciati forse riconducibili a una discriminazione di tale tipo l’anno scorso sono stati 26. Ventisei. Per ovviare a questo evidente problema sociale si stanzieranno sei milioni all’anno (anche i tuoi soldi, bimbo) perché gli amichetti di qualcuno resistano alla violenza, ovvero promuovano il loro stile di vita. Non so cosa ci faranno; forse si pagheranno pieghevevoli per illustrare la gioia del sesso anale ai bambini delle elementari e party a tema in qualche locale; non ci vuole un genio a capire l’orientamento delle associazioni che ne beneficerranno. Ma questo è il meno; perché, poi, si potranno colpire i dissenzienti con la forza della legge. Probabilmente questo post potrebbe essere usato contro di me in tribunale. Il testo è sufficientemente vago da farci entrare di tutto. Perché, capite, certo, i soldi: ma il potere, il potere di fare tacere chi non d’accordo con te: quello davvero conta.
Sta già accadendo. Il cavallo è dentro le mura, e da esso sono usciti uomini che ti sorridono e ti invitano ad accoglierli, tendendo la mano. Ma nell’altra hanno una spada, e ha sangue sopra.
Mentre il mondo discute di virus e di vaccini, di recessione e di crisi dell'occupazione, il clero si prepara CULturalmente al Nuovo Ordine Mondiale ...
RispondiEliminahttps://www.laverita.info/alla-facolta-teologica-della-chiesa-insegnano-che-essere-gay-e-bello-2646185969.html
Un amico ci ha esposto una teoria che condividiamo: dietro il coronavirus opera secondo lui un preciso esperimento psico sociale volto a scoprire fino a che punto il potere può spingersi “contro” i popoli. Temiamo che sia così: è l’unica spiegazione, vedendo in azione, per la prima volta con tanto zelo, vigili, carabinieri, poliziotti e altri personaggi in uniforme, tesi a multare, colpire, reprimere condotte non in linea con le “grida” manzoniane del governo. Non ricordavano analogo accanimento nei confronti dei malviventi, degli spacciatori di droga e dell’intera fauna umana multietnica che rende invivibili pezzi sempre più grandi del territorio. Sopportiamo, tolleriamo tutto, anzi sono moltissimi i volontari della delazione dagli indici puntati contro i reprobi. Chi viaggia in treno, ascolta ad ogni fermata un pistolotto registrato che invita a segnalare al capotreno “chi manifesta sintomi del virus “. Quali, di grazia? La tosse, lo sguardo torvo, il respiro affannato, magari dopo una corsa per non rimanere a terra? Diventiamo tutti medici, virologi, esperti in grado di additare l’untore, il criminale postmoderno a piede libero.
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/un-potere-ostile-e-narcotico/
I luminari e il coronavirus.... Testo perfetto dei Rimbamband
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/figlidelpresidenteputin/videos/290165848776366/
Riecheggiando Rino Gaetano (R.I.P.)
Magari fosse di sinistra. Magari fosse figlio della Troika. Magari fosse filo-tedesco o filo-cinese/venezuelano. Avrebbe in ogni caso una linea, una consistenza, un obbiettivo, sapremmo da cosa difenderci e come reagire. Ma il governo Conte Orfei, che ha piantato le sue tende a villa Doria Pamphili per lo spettacolo del Circo, dieci giorni come ogni circo, non è nulla di tutto questo. O meglio, è a turno tutto questo, un po’ l’uno un po’ l’altro, un po’ l’altro ancora.
RispondiEliminahttp://www.marcelloveneziani.com/articoli/benvenuti-al-circo-conte/
Cesare Sacchetti:
RispondiEliminaÈ una società a due velocità. Nella prima, il distanziamento sociale e le mascherine sono regole ferree per i comuni mortali. Nella seconda, quella delle élite, il distanziamento sociale non esiste. È una dittatura, ma se continuate a chiamarla "regola" andrà avanti per sempre.
"Durante la pandemia da Covid-19 la politica si è inventata molti miti in funzione autoconsolatoria e di servizio al potere per limitare le libertà. Il primo è il mito della pandemia, con dati che ancora non tornano; e poi il mito dell’emergenza per rinsaldare il potere; il mito della scienza, degli esperti e dei virologi; il mito della paura alimentato dai media h24; il mito dell'"insieme si può" e il mito, nella Chiesa, per cui prima di essere buoni cristiani dobbiamo essere buoni cittadini".
RispondiEliminaStefano Fontana
Grande Veneziani...
RispondiElimina"Dove finiscono le idee e non cominciano i fatti, là governano i Giuseppi".
Lettera ricevuta da un caro amico avvocato che lavora a Bologna ma che vive in un paese della provincia.
RispondiEliminaCaro PG, nel paese dove vivo (….) in una casa di fronte alla mia, la proprietaria ha affittato la villa di famiglia (tre piani, tre appartamenti), che aveva ereditato, ad una ONG che si occupa di migranti da integrare e si è trasferita a Bologna in un bilocale.
Nella villa la ONG ospita tra sei e otto migranti, e mi vien detto che ciò rende 4-6mila euro al mese.
L’affittuaria che prima girava in 500 ora si è comperata un Suv Audi piuttosto caro (e questo passi).
Quello che lascia perplessi è un altra cosa. Il capo-casa, migrante anch’esso, dopo un annetto, ora gira in BMW coupé.
Ma anche le provviste giornaliere fornite dalla ONG, che prima arrivavano con furgoncini usati, ora arrivano su maxi Suv.
Nel paesino citato, ci sono anziani che vengono sostenuti finanziariamente dalle famiglie più solidali e dai due-tre negozi di alimentari che hanno acceso prestiti “irredimibili” ai bisognosi.
Finché ce la faranno. Il Parroco del villaggio si premura di sostenere quanto può e come può i bisognosi, con l’aiuto di ragazzi volonterosi.
Persino il farmacista ormai provvede i bisognosi con medicine non mutuabili.
Ciò detto, questo è un sintomo della generosità degli italiani e del loro senso di solidarietà.
Bene quindi. Ma quando passa il BMW coupé con radio al massimo volume, per intenderci modello film di Verdone quando impersonava il burino di turno, le persone capiscono chi governerà presto in paese.
E come.
Invitare a non comperare più Repubblica, non votare Zingaretti e Conte, non “comperare “ più bergoglionate, è corretto?
OT leggo e vedo che la famosa coppia, amatissima e seguitissima da milioni di imbecilli, dato che loro ci guadagnano un mucchio di soldi coi followers, e parlo di Ferragni - Fedez ha ottenuto chiavi e permesso di visitare, solo loro 2, che ,per inciso, non fanno altro che sbandierare il loro fiero ateismo, la Cappella Sistina, in rete si è scatenato il finimondo........
RispondiElimina"Tutti siamo il risultato di mescolanze più o meno antiche. L'idea di razza è infondata" ( Alberto Piazza, genetista).
RispondiEliminaLa biologia è una scienza triste, perchè è utilizzata sistematicamente, almeno da due secoli, a questa parte. da ideologi che si fingono scienziati e da pseudo-scienziati che parlano da ideologi. Prima per imporre il razzismo coloniale e l'evoluzionismo materialista, ora per imporre l'ideologia del meticciato.
Martino Mora
Massimo Viglione:
RispondiEliminaUn ringraziamento ai provax
Una pornosatanista come testimonial del vaccinismo.
Più sinceri di così!
Se muoiono le imprese, crolla tutto.
RispondiEliminaLa chiusura forzata per oltre 50 giorni, imposta alle imprese dal governo italiano, le sta decimando e va ad aggiungersi agli annosi guai che contraddistinguono il sistema economico italiano, con la più alta pressione fiscale al mondo, la burocrazia bizantina, l'incertezza normativa, la lentezza della giustizia civile, il costo proibitivo dell'energia, l'inefficienza dei trasporti, l'assenza della banda larga, la carenza di infrastrutture.
Chiunque conosca il funzionamento di un’azienda lo avrebbe potuto ragionevolmente prevedere e prevenire, mettendo immediatamente in atto le contromisure. Purtroppo, ciò non è accaduto.
Le misure che avrebbero dovuto essere adottate contestualmente al c.d. “lockdown”, sono:
- sospensione per le imprese dei versamenti di imposte, tasse e contributi e di tutti gli adempimenti fiscali fino al 31 gennaio 2021, similmente al provvedimento del Regno Unito;
- restituzione delle somme versate a titolo di acconto imposte per il 2019 in base al principio del loss carry back
- riduzione di 20 punti della pressione fiscale sulle imprese per portare il il TTRC Total Tax Rate and Contribution sulle imprese italiane, almeno, al livello della media UE: EU 38%, Italia 59%;
- restituzione di tutti i crediti vantati dalle imprese nei confronti dello Stato italiano (53 miliardi al 2018)
- possibilità di compensare senza limiti i crediti fiscali vantati dalle imprese (circa 4 miliardi).
-sospensione del DURC fino al 31 gennaio 2021
- trasformazione del sussidio del reddito di cittadinanza in contributo alle imprese per la assunzione e formazione, prevedendo per il beneficiario del RDC l’impossibilità di rifiutare il lavoro offerto.
- reintroduzione del c.d voucher lavoro per i lavori occasionali e stagionali di tutti i settori.
Queste misure potevano essere adottate immediatamente, senza aspettare lunghi processi di riforma, ed avrebbero scongiurato la catastrofe economica che si sta prospettando per i prossimi mesi.
Elena Vigliano su Fb