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mercoledì 10 giugno 2020

Giornata Mondiale di preghiera, penitenza e digiuno 19 giugno 2020 - Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù

Il testo che segue è già tradotto in inglese, italiano, francese, spagnolo, portoghese e polacco. Oggi, 10 giugno, giorno del Santo Angelo del Portogallo e primo della novena del Sacro Cuore di Gesù, inizieremo a diffondere la giornata di preghiera e di riparazione.
Qui trovate le Litanie al Sacro Cuore di Gesù. In comunione di preghiere! In Iesu et Maria

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA, PENITENZA E DIGIUNO 19 GIUGNO 2020 - SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ

Noi, fedeli laici, sostenuti da alcuni Pastori della Chiesa cattolica, ci troviamo ad assistere quotidianamente a tante offese commesse contro Nostro Signore Gesù Cristo, veramente presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia, specialmente in questo momento in cui, in molti paesi, i fedeli sono obbligati a ricevere la Santa Comunione in mano. Questa disciplina, sconosciuta alla prassi della Chiesa, è un oltraggio alla divinità di Nostro Signore Gesù Cristo e alle norme universali di Santa Madre Chiesa.

Ci proponiamo quindi di riparare tutti i peccati commessi contro l’Eucaristia indicendo UNA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA, PENITENZA E DIGIUNO PER IL PROSSIMO 19 GIUGNO, SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ.

Chiediamo al clero, ai religiosi e ai fedeli laici di unirsi a questa giornata di riparazione eucaristica nei modi più diversi: offrendo o partecipando alla Santa Messa e all’Ora Santa, facendo Comunioni riparatrici, recitando il Santo Rosario, comprese le giaculatorie insegnate dall’Angelo del Portogallo ai Pastorelli di Fatima, meditando sulla Passione del Signore, offrendo sacrifici e digiunando. Chiediamo inoltre ai partecipanti di recitare le litanie del Sacro Cuore di Gesù e, privatamente o pubblicamente, di rinnovare l’Atto di Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù, come prescritto da Papa Leone XIII l’11 giugno 1899.

Nella speranza che venga promossa UNA GRANDE CROCIATA DI RIPARAZIONE, esortiamo Pastori e fedeli a unirsi a questa iniziativa e a promuoverla il più possibile. Invochiamo con fiducia Gesù Eucaristia, per i meriti della Madonna del Santissimo Sacramento: Fac cor nostrum secundum Cor Tuum.

Preghiere insegnate dall'Angelo ai pastorelli
«Mio Dio! Credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano».
«Trinità santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori».
* * *
Leone XIII - Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re

« O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, guarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere; e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
« Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Ge­sù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore.
« O Signore, sii il Re non solo dei fe­deli, che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa' che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro, che vivono nell'inganno e nell'errore, o per discordia da te separati: ri­chiamali al porto della verità, all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
« Largisci, o Signore, incolumità e liber­tà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine: fa' che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen ».
* * *
Inno Te sæculórum Príncipem
Nel Breviario non riformato, l'inno dei Vespri afferma: "Te nationum praesides / Honore tollant publico, / Colant magistri, iudices, / Leges et artes exprimant. // Submissa regum fulgeant / Tibi dicata insignia: / Mitique sceptro patriam / Domosque subde civium". ("Te i governanti delle nazioni esaltino con pubblici onori, te onorino i maestri, i giudici, te esprimano le leggi e le arti. Risplendano, a te dedicate e sottomesse, le insegne dei re: sottometti al tuo mite scettro la patria e le dimore dei cittadini"). 
Nell'inno del Mattutino si legge: "Cui iure sceptrum gentium / Pater supremum credidit"" ("A te [Redentore] il Padre ha consegnato, per diritto, lo scettro dei popoli")E ancora: "Iesu, tibi sit gloria, qui sceptra mundi temperas" ("A te, o Gesù, sia gloria, che regoli gli scettri [= le autorità] del mondo"). 
Stessi concetti ribaditi dall'inno delle Lodi: "O ter beata civitas / Cui rite Christus imperat, / Quae iussa pergit exsequi / Edicta mundo caelitus!("O tre volte beata la società, cui Cristo legittimamente comanda, che esegue gli ordini che il cielo ha impartito al mondo!").

16 commenti:

  1. Grazie a Fabrizio Giudici!

    https://santorosarioperlitalia.net/2020/06/10/19-giugno-2020-giornata-mondiale-di-preghiera-e-digiuno/

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  2. Trovo alquanto insolito in giorno di Solennità il digiuno. La Tradizione della Chiesa non lo ammette. Credo sia molto più efficace l'esposizione solenne, per tutta la giornata, del Santissimo Sacramento e la più classica intenzione della Riparazione.

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  3. A Roma era..., ora non piu' .10 giugno, 2020 17:07

    Le bellezze della festa del Corpus Domini
    http://itresentieri.it/festa-del-corpus-domini-di-dom-prosper-gueranger/

    La festa del Corpus Domini, essendo una delle più popolari della cristianità, viene festeggiata con imponenti processioni. A Roma, la processione è presieduta dallo stesso Papa. L’uso della processione nella festa del Corpus Domini è stata introdotta da Giovanni XXII, nel 1316.
    Normalmente la celebrazione del Corpus Domini si festeggia quaranta giorni dopo la Pasqua, ossia il giovedì dopo la festa della SS. Trinità, nei paesi dove è festa di precetto; dove, invece, non è festa di precetto, si posticipa alla domenica successiva, come in Italia dal 1977.

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  4. PER ESSERE BUONI PRETI
    (Tratto da: Don Giuseppe De Luca, L’Annuario del parroco – 1955-1962, pagg. 504-505.)

    Ci si fa poco caso, eppure tutto il resto senza di questo è nulla, nulla, nulla. Il sacerdozio in noi una cosa divina nella fonte, divina nel corso, divina nella foce: pura Grazia, soltanto Grazia, nient’altro che Grazia; in altro parole, soltanto carità, non nel senso di elemosina, bensì di amore di Dio per noi, amore nostro per Dio. Questo amore, vòlto alla salvezza dei fratelli attraverso la celebrazione del Sacrificio, l’amministrazione dei sacramenti, la dispensazione della divina parola, il governo pastorale; questo amore, solleva ad un compito che ci fa operai autorizzati di Dio nella redenzione degli uomini, tramite il sacramento dell’Ordine, che ce ne dà l’investitura, il potere, i poteri; questo amore è l’anima del sacerdozio.

    Orbene, noi nel migliore dei casi andiamo dietro a un sacco di argomenti e di ritrovati, ma di rado di ricordiamo che la via regale, anzi, la via unica, per essere buoni preti è la preghiera. Vivere cioè con Dio, se vogliamo vivere e far vivere per Dio. La preghiera alimenta in noi la Grazia, conferitaci dal sacramento dell’Ordine. Una preghiera continuata, divenuta in noi il nostro organismo interiore: circolazione del sangue, respiro, nutrizione, tutto; una preghiera che non ci abbandona mai, nemmeno come a certa anime predilette da Dio, nelle ore dell’assopimento; una preghiera la quale ci venga trasformando via via in quel nuovo Gesù vivente che avrebbe da essere e ha tutto per esserlo, ogni sacerdote tra il suo popolo.

    Libri, conferenze, congressi, discussioni, studi, tutto sta bene; ma il nostro sacerdozio non è un mestiere, non è una professione, non è un’arte, non è una scienza: è una Grazia, e soltanto di Grazia vive e si fa grande. Abbiamo dunque già quanto basta, per essere buoni preti, ne abbiamo quanto basta e avanza; nient’altro ci occorre da nessuno.

    Ci serve soltanto, in ogni attimo, di metterci nelle mani del Signore. E starci. Può essere persino piacevole, metterci nelle mani di Dio. Starci, invece, è un’altra cosa. Starci, può anche significare stare in croce. Stare in croce, e morirvi; sì, morirvi.

    Eppure l’unica e sola maniera, l’ unum necessarium per noi, è questo: starci. Risolutamente, e teneramente. In tutta umiltà, ma con intrepido volere. Iddio è nostro, se noi consentiamo ad essere suoi.

    Non ci si pensa, non ci si fa caso, ma Dio è nostro. Nella misura in cui approfondiremo questa espressione, noi realizzeremo il nostro sacerdozio: opera in noi Iddio, nella misura che vive in noi.

    https://books.google.it/books?id=3PkeSyeUiLQC&pg=PP1&source=kp_read_button&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false

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  5. La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la presenza reale di Cristo nell'eucaristia. L'introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività[7].

    Nel 1208 ebbe un'altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell'eucaristia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l'istituzione della festa. Scrisse una petizione anche a Hughes de Saint-Cher, all'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l'iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall'anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All'epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all'interno delle loro diocesi.

    Si dovette aspettare però il 1264, poco dopo l'elezione al soglio Pontificio proprio dell'Ex Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaleon de Troyes, che già contribui' alla Prima Festa del Corpus Domini in Belgio, ed alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Corpus_Domini

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  6. Non voglio conquistarti.
    Non voglio che tu sia del mio parere; voglio soltanto darti questa verità indipendente da me come la luce del giorno; vorrei che anche tu vedessi il sole!
    È colpa mia se la Verità è anche la mia verità?
    Non credi che ne soffra abbastanza?
    Vorrei poterla donare senza toccarla, senza che nulla di me la contaminasse.
    Accettala; non guardare le mani che te la offrono.
    Ho vergogna che Dio debba servirsi di me…

    (Gustave Thibon, Il pane di ogni giorno, Morcelliana, Brescia 1949, p. 121)

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  7. «L’assioma “dov’è il Papa lì è la Chiesa”, vale quando il Papa si comporta come Papa e Capo della Chiesa; in caso contrario, né la Chiesa è in lui, né lui è nella Chiesa». (Charles Journet - 1891-1975, Eglise du Verbe Incarné)

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  8. Preghiera al Cuore Eucaristico di Leone XIII
    (220 giorni d’indulgenza)
    Cuore Eucaristico di Gesù; dolce compagno del nostro esilio, io vi adoro. Cuore Eucaristico di Gesù – Cuore solitario – Cuore umiliato – Cuore derelitto – Cuore dimenticato – Cuore disprezzato – Cuore oltraggiato – Cuore disconosciuto dagli uomini – Cuore amante i nostri cuori – Cuore supplicante d’essere amato – Cuore paziente ad attenderci – Cuore premuroso di esaudirci – Cuore desideroso di essere pregato – Cuore fonte perenne di nuove grazie – Cuore silenzioso che volete parlare alle anime – Cuore dolce rifugio della vita nascosta – Cuore maestro dei segreti dell’unione divina – Cuore di colui che dorme, ma sempre veglia – Cuore Eucaristico di Gesù abbiate pietà di noi. Gesù Ostia, io voglio consolarvi – Io mi unisco a voi – Io mi immolo con voi – Io mi annichilo dinanzi a voi – Io voglio dimenticarmi per pensare a voi – Essere dimenticato e disprezzato per amor vostro – Non essere compreso ed amato che da voi – Mi tacerò per ascoltarvi e mi lascerò per perdermi in voi. Fate che io sollevi così la vostra sete della mia salute, la vostra sete ardente della mia santità, e che, purificato, io vi renda un puro e vero amore. Io non voglio più stancare la vostra attesa; prendetemi, io mi dò a voi – Io vi consegno tutte le mie opere, il mio spirito per illuminarlo, il mio cuore per dirigerlo, la mia volontà per fissarla, la mia miseria per soccorrerla, l’anima mia ed il mio corpo per nutrirli. Cuore Eucaristico del mio Gesù, il cui sangue è la vita dell’anima mia, che io più non viva, ma vivete solo in me. Così sia.
    Pater
    3 Ave Maria
    5 Gloria

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  9. PREGHIERA DA RECITARE PRIMA DELLA COMUNIONE (San Tommaso d’Aquino):

    Dio onnipotente ed eterno, mi accosto al Sacramento del tuo Unigenito Figlio e Signore nostro Gesù Cristo.

    Mi accosto come infermo al medico della vita; come immondo alla fonte della misericordia; come cieco alla luce dell’eterna chiarezza; come povero e miserabile al Signore del cielo e della terra.

    Imploro pertanto l’abbondanza della tua immensa larghezza perché tu voglia guarire la mia infermità, lavare le mie sozzure, illuminare la mia cecità, arricchire la mia povertà, coprire la mia nudità, per cui riceva il Pane degli Angeli, il Re dei re, il Signore dei signori, con tale riverenza e umiltà, con tale purezza e fede quale si richiede per la salvezza della mia anima.

    Concedimi, ti prego, di ricevere non solo il Sacramento del Corpo e del Sangue del Signore, ma anche la realtà e la virtù di questo Sacramento.

    Dolcissimo Dio, fa’ che io riceva il Corpo del tuo Unigenito Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo che egli prese nel seno della Vergine Maria, in modo da essere unito al suo corpo mistico e annoverato fra i suoi membri.

    Concedimi, Padre amorosissimo, di contemplare infine apertamente e per sempre il Figlio tuo diletto, che ora mi propongo di ricevere adombrato sotto i veli eucaristici. Tu che vivi e regni, o Dio, insieme con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    PREGHIERA DA RECITARE DOPO LA COMUNIONE (San Tommaso d’Aquino):

    Ti ringrazio, Signore, Padre onnipotente, eterno Dio, che non per mio merito, ma per sola degnazione della tua misericordia, ti sei degnato di saziare col prezioso Corpo e Sangue del tuo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo, me peccatore e servo indegno.

    supplico perché questa Comunione non sia per me motivo di castigo, ma piuttosto pegno salutare di perdono; mi sia armatura di fede e scudo di buona volontà; liberazione dai miei vizi, distruzione della concupiscenza e dissolutezza, aumento di carità e di pazienza, di umiltà, di obbedienza e di tutte le virtù.

    Sia mia salda difesa contro le insidie di tutti i nemici sia visibili sia invisibili, quiete perfetta delle passioni carnali e spirituali; con te, unico e vero Dio, stabile unione e possesso beato del mio fine.

    Degnati, ti prego, di ammettere me peccatore a quell’ineffabile convito, dove tu col tuo Figlio e con lo Spirito Santo sei luce vera, sazietà piena, gaudio sempiterno, giocondità completa e felicità perfetta.

    Per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

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  10. Oggi è giovedì, giorno dell'istituzione del Sacerdozio e dell'Eucaristia. In riparazione di tutte le profanazioni passate e recenti perpetrate nei confronti di questo Augusto Sacramento ri petiamo spesso durante la giornata la seguente giaculatoria: "Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento" e, poiché siamo nella novena del Sacro Cuore di Gesù, aggiungiamo: "Dolce Cuore di Gesù, fa' ch'io t'ami sempre più".

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  11. La Messa è l'Ultima Cena? Comunione sulla mano e dintorni .

    Catechesi di P. Serafino M. Lanzetta, tenuta a Radio Buon Consiglio l'8 giugno 2020.

    È proprio vero che ciò che conta è la sostanza e non la forma nel ricevere la S. Comunione? L'Eucaristia è il Corpo di Cristo, perciò anche il mio corpo deve assumere le fattezze del Corpo immolato del Signore per essere degno di riceverlo. Inginocchiato e ricevendo la Comunione in bocca, esprimo l'abbassamento del Verbo che si fa carne per farsi pane.
    Tutte le possibili obiezioni che si muovono alla Comunione in bocca e in ginocchio sono riassumibili in un'idea teologica di fondo che equipara la S. Messa all'Ultima Cena. Di qui l'autorizzazione a prendere e a mangiare. La S. Messa, in verità, non ripresenta l'Ultima Cena, ma il Sacrificio della Croce, istituito nella «notte in cui il Signore veniva tradito», quale sacrificio visibile dell'offerta che Cristo fa di Se stesso sul Calvario una volta per tutte.
    Se l'Ultima Cena non è l'istituzione memoriale del Sacrificio dell'Agnello, la Croce è una mera esecuzione di un condannato a morte.
    https://www.youtube.com/watch?v=PalA1dSTsEU

    Testo suggerito : The Fourth Cup dell'Autore Scott Hahn
    https://www.amazon.it/fourth-cup-Scott-Hahn/dp/1524758795/ref=sr_1_1?adgrpid=76336201870&dchild=1&gclid=Cj0KCQjwrIf3BRD1ARIsAMuugNtYYza5qzkaui8KdZqW3degrQaXpuARMLQIjAkIFOQrBl7EJrd05YUaAtTnEALw_wcB&hvadid=358475058647&hvdev=c&hvlocphy=1008736&hvnetw=g&hvqmt=e&hvrand=12050442257500513727&hvtargid=kwd-300246172974&hydadcr=18638_1763944&keywords=the+fourth+cup&qid=1591892587&sr=8-1&tag=slhyin-21

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  12. La Messa coram Sanctissimo di stamattina per chiudere questo Santo giorno memoria del SS.Corpo e Sangue di Gesu'.Chiesa di San Simeon Piccolo (Venezia)
    https://www.facebook.com/circololiturgicopio7/videos/363907221249706/UzpfSTY2ODQ3MzYyMzI3MDA3NToyOTcwMjE0NTU5NzYyNjI1/

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  13. https://www.facebook.com/associazionetriarii/videos/637198803543364/?__xts__[0]=68.ARB3xmtX6urdZXiLoVBhK3tIxt3T1Hh9FCbh4s7DIPxMneuZmJjwz3aioTRxOS6GRYfVscA46_UH2Ft_s1Hsw4TJhtgoP3x90qEDmnCN6rdlqT38_n0b0myz2Cbg2S9scvdessS4ogCskhWAnzTriBnubjXI23F0Pi-iBU4rHKiGlhHDu6NP71Z_hu-_Y6nb0Fm0_3KcaYB-LWvAPMgosNfGHBWPfaSXlxU-NgDW_-vXtcYkULd32WQ3KSti4k6oVw7lJFHbjL1f8uLUAQXoBRmeKTCihkDU42_uaWBcYNBZceCQc94EO5ECFwxk4vO2M5XZw3fgd1vLt35p0_Q

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  14. Per favore, quando segnalate il link...

    Testo suggerito : The Fourth Cup dell'Autore Scott Hahn
    https://www.amazon.it/fourth-cup-Scott-Hahn/dp/1524758795/ref=sr_1_1

    https://www.facebook.com/associazionetriarii/videos/637198803543364/

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  15. radicatinellafede
    13 giu 2020
    Valida non è buona
    https://www.youtube.com/watch?v=2k-VdbunU7Q

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  16. Il suo abbraccio verso il cristianesimo gli è costato la vita
    Mohamed Abou Kar Ibrahim, giovane della Somalia, ha abbracciato il cristianesimo dopo aver studiato e la ricerca che lo ha condotto alla conoscenza del Signore Gesù e ha preso la sua vita cristiana con gioia e pace. Anche una rivelazione alle autorità governative e al Partito Islamico somalo con ampia popolarità. Fu arrestato e abbattuto la sentenza di risposta: La risposta è lasciare l'Islam e la sua punizione per l'uccisione nella Sharia islamica. Così è stata la sentenza degli assassini di lapide con le pietre.. Membri di questo partito, brutale, colpiscono il giovane Mohammed Abou Kar da vicino fino a quando il suo cranio si è rotto..

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