Li chiamano stati generali ma a Villa Pamphili stanno facendo le prove generali per la Troika. Verranno direttamente da Bruxelles a farci l’inventario dell’argenteria... (Antonio Maria Rinaldi).
Aggiornamento: il come volevasi dimostrare nella primizia, dall'ultima ora ANSA twittata da Borghi...
<----clicca per ingrandire
Aggiornamento: il come volevasi dimostrare nella primizia, dall'ultima ora ANSA twittata da Borghi...
<----clicca per ingrandire
Hanno assolutamente ragione coloro i quali, in queste ore, si scagliano contro la fantasiosa idea di determinare il futuro dell'Italia (addirittura!) attraverso i cc.dd. Stati Generali dell'Economia.
Mai nome per una 'jam session' di 'esperti' fu più azzeccato: i più famosi 'Stati' della storia, infatti, vennero convocati da un Re mediocre, forse il peggiore - per carattere e carisma - che la Francia abbia mai avuto; questi qua da un Presidente del Consiglio destinato, su questo stesso spartito, a non essere da meno.
E lo 'spirito' pare uguale: il non sapere, di fatto, cosa fare, cosa decidere, cosa essere per chi è stato chiamato, eletto, investito, o solo nominato a farlo. E, quindi, l'affidarsi - con un malinteso senso di magnanimità - alle competenze, alla 'società civile', alle 'realtà imprenditoriali', e via farfugliando.
L'impressione è che gli Stati Generali siano stati voluti e pensati altrove, non certo a Palazzo Chigi. Essendo il senso ultimo dell'operazione esattamente il senso di moltissime operazioni in corso da mesi e da anni: spostare altrove proposte e decisioni per poi 'riempire' di esse involucri normativi da votare a scatola chiusa.
Qui - però - c'è una particolarità: mentre queste kermesses, in genere, erano 'di partito' (perché magari nei congressi di partito si parlava di come orientare l'azione di governo) oggi si è arrivati ad una totale indipendenza del dibattito dai 'luoghi' della politica.
Non solo, quindi, fuori dal Parlamento, ma fuori da ogni contesto che abbia a che fare con la politica.
Non ci si è certo arrivati, sia pure a tappe molto ravvicinate, senza passaggi intermedi: le Leopolde - con quella commistione, sotto l'ala della leadership carismatico-emozionale -affaristica, di economia-società e politica che le contraddistingueva, hanno contribuito a creare questa idea dello spostarsi 'altrove' di un dibattito; così pure le Rousseau, ancora più 'ardite' perché hanno di fatto 'vaporizzato' il dibattito 'ubicandolo' in un luogo che -fisicamente - non esiste: una 'piattaforma', cioè, anche qui con immagine fulminante, una cosa che sta sul mare, mica sulla terraferma...
Con gli Stati Generali, la decomposizione del sistema politico italiano giunge ad un nuovo capitolo: il collocarsi del dibattito politico ufficialmente al di fuori dei luoghi della politica; al di fuori di ogni luogo stabile; il suo porsi, insomma, in perenne transito, per la strada, a mendicare decisioni per non dire proprio a....
Una 'transpolitica', insomma, che non vuole stare da nessuna parte, ma recitare quella che - volta per volta - gli verrà affidata. (Sebastiano Mallia)
Visto che decide tutto Napoleone a 'sto punto il Parlamento puo' andare in vacanza .
RispondiEliminaChi ha avuto, ha avuto, ha avuto... chi ha dato, ha dato, ha dato... scurdámmoce 'o ppassato e salutateme a soreta
Per la libertà di culto.
RispondiElimina"Il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ritiene che, ferme restando le raccomandazioni predette, la loro fattibilità ed applicazione debba avvenire sotto la diretta responsabilità delle autorità sanitarie, civili e religiose”.
Tradotto, le processioni possono riprendere, ma dopo le elucubrazioni delle autorità sanitarie e civili. Il Governo, per ultimo, mette quelle religiose, che invece devono essere messe per prime.
A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio.
Ministero dell'Interno - AOO STAFF - 0086/0036 - Protocollo 0005977 11/06/2020 - 1°
Giuseppe Palma:
RispondiEliminaGli Stati Generali di Conte al posto del Parlamento, unica sede in cui risiede la sovranità del popolo. La Costituzione non conosce né gli "Stati Generali" né le task force, eppure la politica governativa ha abdicato alla tecnoscienza, sia essa medica che economica.
E il Parlamento? E il popolo?
Stiamo andando verso la post-democrazia, verso lo svuotamento delle Istituzioni della Repubblica.
La Costituzione sotto i piedi!
Il potere legittimo -allora come oggi, ieri la monarchia assoluta oggi le istituzioni democratiche- di fatto 'si suicidano', si mostrano deboli ed incapaci di assumere le decisioni che vanno prese e le 'subappaltano' ad altri. C'è un pezzo di Maurizio Blondet, stamattina, che mette in luce coma Luigi, dopo aver convocato gli SG, di fatto non si rese conto che aveva spostato -o finito col condividere- la sua legittimazione a decidere sulla stessa assemblea rappresentativa. L'errore fu doppio: una volta convocata, il Re doveva concedere la Costituzione e rendere la monarchia costituzionale, invece rimase impantanato nel guado, anche perchè l'aristocrazia lo frenò, commettendo l'errore che -di fatto- spalancò le porte alla Rivoluzione. Che poi, questa, sia andata ben oltre è cosa che attiene un piano che va oltre la storia...
RispondiEliminaOggi 12 giugno, su iniziativa del governatore Fedriga, in Friuli-Venezia Giulia si è festeggiata la 1^ giornata della Liberazione dai comunisti titini. Grande afflusso di popolazione, ma non si sono visti sardine e PD con le loro insegne; festeggiamenti anche a Gorizia.
RispondiElimina
RispondiEliminaMa a questi "Stati Generali" non era stato invitato anche il Centrodestra? Il quale ha rifiutato, come sappiamo, e forse ha fatto bene. Ma l'invito all'opposizione non dimostra che
questi Stati non si sarebbero occupati di piani segreti e roba del genere?
Mi sa che questi "Stati" sono l'ennesima bolla di sapone, un mare di chiacchere, di progetti.
È il secolo della chiacchera, questo. Del "dialogo" infinito per non dir nulla.
RispondiEliminaRiflessioni in relazione alla festa del 12 giugno in Friuli-Venezia Giulia
Ottima iniziativa del governatore (titolo ufficiale : presidente) della Regione Friuli-Venezia Giulia. Ricordare la fine della barbarie rappresenetata dai miliziani di Tito. Udine non riuscirono ad occuparla, come riuscì loro a Trieste e a una parte di Gorizia.
Verso Trieste stava a fine Aprile dirigendosi un agguerrito reparto della X Mas (2.500 uomini circa ben armati e motivati) proprio per difenderla dagli jugoslavi, ma non ce la fece ad arrivare, fu intercettato e bloccato dagli Alleati, dovettero arrendersi.
Udine fu difesa contro i titini dalle brigate partigiane Osoppo, cattoliche, comunque non comuniste.
Il massacro di Porzus contro di loro fu fatto a tradimento dai partigiani comunisti italiani, schierati con le esorbitanti pretese jugoslave contro l'Italia, per ordine di Mosca. Sempre contro l'Italia i Comunisti nostrani, ieri come oggi, con l'accoglienza indiscriminata dei falsi migranti. Le brigate Osoppo in quei giorni accettarono che diversi elementi fascisti della RSI passassero con loro per combattere contro gli sloveni titini che volevano comunque avanzare il più possibile nel Friuli.
L'esercito partigiano di Tito ebbe sempre una gran fama, nel dopoguerra. In diversi episodi si dimostrò coriaceo e valoroso, a parte la tradizionale crudeltà "balcanica" e comunista che spesso mostrava. Tuttavia, la sua fama è eccessiva, sopravvalutata.
Ad un certo punto i titini erano stati accerchiati da italiani, tedeschi, cetnici. Sarebbero stati annientati, grazie anche all'attivo concorso italiano. Ma i tedeschi attaccarono alle spalle i cetnici, a tradimento, e Tito potè scampare con perdite relativamente modeste (battaglia della Neretva). Tito negoziava in segreto con i tedeschi per passare con loro, perché gli Alleati stavano appoggiando i cetnici, monarchici; poi ci ripensò.
Nel 44 Tito conquistò da solo Belgrado, con le sue forze, si è sempre detto, sorprendendo i tedeschi (Battaglia di Belgrado). I tedeschi furono sorpresi ma non tanto da lui quanto da un soverchiante schieramento di russi, romeni, bulgari, con divisioni corazzate, fanteria, numerosa artiglieria, aviazione che investì massicciamente Belgrado, assieme ai titini assai inferiori e meno armati, prima del previsto, dopo il crollo del fronte tedesco in Romania, sul Prut, con 16 divisioni andate rapidamente in fumo e il passaggio della Romania con Stalin, quale "nemico cobelligerante", come l'Italia di Badoglio (ma noi i tedeschi ci avevano attaccato brutalmente poche ore dopo la resa incondizionata dell' 8 sett, senza dichiarazione di guerra mentre contro i romeni si erano limitati a tirare qualche bomba d'aereo su Bucarest, dopo il loro armistizio; ma Re Michele sfruttò la cosa per dichiarare guerra all'ex alleato, dichiarazione comunque già pretesa da Stalin - i Romeni già trattavano da tempo in segreto con i russi (come ungheresi e finlandesi del resto), i tedeschi furono colti di sorpresa).
H.
«Il punto, secondo Panebianco, è che “tutti sappiamo da sempre che cosa bisognerebbe fare, non c’è bisogno di Stati Generali e al limite neppure delle commissioni di esperti”. Tutti sanno che “bisognerebbe cambiare la normativa sugli appalti per far riaprire i cantieri, tutti sanno che bisognerebbe dare uno scudo e una protezione rispetto alla giustizia amministrativa ai funzionari dell’amministrazione altrimenti non si muovono”. Anche “il meccanismo che porta denaro alle imprese va cambiato, altrimenti quel denaro non arriva” e la giustizia civile “va resa più veloce, altrimenti non arrivano gli investimenti esteri”. Questioni “che si sanno da sempre”, così come si conoscono gli “ostacoli formidabili” che impediscano che le cose si modifichino. Gli impedimenti “sono di ordine amministrativo”, con l’amministrazione che “non ha voglia di accettare dei diktat”, e in parte sono politici, perché “ci sono ampi settori del mondo politico che non hanno voglia di far ripartire i cantieri”. La combinazione delle due cose, resistenze burocratiche e cultura di certe forze, “impedisce di far ripartire il Paese”».
RispondiElimina
RispondiEliminaGli Stati Generali e le rivoluzione del presente
Furono convocati dopo quasi 150 anni perché la crisi finanziaria rendeva ingovernabile il paese. Gli Stati erano tre: nobili, clero, borghesi. Luigi commise un errore fondamentale quando concesse il "raddoppiamento del Terzo Stato", consentendogli di raddoppiare i suoi rappresentanti, che diventarono così la maggioranza netta dell' Assemblea. Secondo la costituzione, non scritta, si doveva votare per Stato. Molti nobili e preti (molti di loro nobili) erano per le riforme in senso illuminista dello Stato e contro "i privilegi", da abolire. Accettarono di cambiare la costituzione cioè che si votasse per testa, individualmente. Questo era un cambiamento rivoluzionario e lo si vide subito.
Il Terzo si dichiarò Assemblea Nazionale, maggio, e poi Ass. Naz. costituente, luglio.
Era la rivoluzione. Il 14 luglio presa della Bastiglia. Ad Agosto abolizione dei privilegi e dichiaraz. dei diritti dell'uomo e del cittadino.
A che punnto avrebbe il re dovuto concedere la Costituzione? Difficile dire.
Tayllerand, che pure aveva partecipato alle prime sedute, quando cominciò il movimento rivoluz. in piena notte fece svegliare il fratello del Re affinché intervenisse sul sovrano per convincerlo a sciogliere con la forza l'Assemblea cost. Così dice nelle sue memorie. Ma Luigi fece sapere che mai avrebbe fatto ricorso alla forza e fatto spargere il sangue dei suoi sudditi. IL giorno dopo Tayllerand lasciò la Francia per l'Inghilterra e poi l'America.
Assonanze col presente: diventa sempre più seria la situazione americana, occupato e bloccato il centro cmmerciale di Seattle, importante porto sul Pacifico, la sindaca dem gay costringe la polizia a non intervenire, canti balli, vandalismi e saccheggi - Trump inveisce contro la suddetta e minaccia di mandare l'esercito che dal canto suo non ha nessuna intenzione di muoversi (Corr. d. Sera). Ma si può contare ancora sull'esercito negli USA di oggi?
Situazione prerivoluzionaria? Si nota un allargarsi del rifiuto di obbedienza al presidente che appare sempre più isolato. Forse davvero i Dem mirano a far dimettere Trump, sotto l'accusa di non riuscire più a governare il Paese. Un gioco pericoloso, a doppio taglio, che per il momento sta andando loro bene. Nella lotta contro Trump molti gli esponenti gay (sindaci, giudici, attiviste fondatrici del movim. Blacklivesmatters etc) Le reti gay all'opera, non solo nella Chiesa (la "mafia di S. Gallo" ne sembra una componente). Ha ragione mons. Viganò: sono i Figli delle Tenebre ormai in piena luce per far l'opera loro malvagia di odio e dissolvimento.
RispondiEliminaGiusta analisi di Panebianco. Manca solo l'accenno all'azione frenante delle Procure, mi pare.
Il terrore dei giudici, secondo Sabino Cassese, blocca i funzionari. Vedi il Mose che è pronto ma non può funzionare perché manca la firma dei giudici all'ultimo pezzo di carta, per così dire, e i Commissari non si prendono la responsabilità, per paura di finire in galera. Però i Grillini con la loro incultura politica e industriale, dove li metti?
A questo punto bisogna dire: il Paese ripartirà solo se il Centrodestra vincesse alla grande le prossime elezioni. Ma neanche questo basterebbe. Dovrebbe poi prepararsi ad affrontare i sinistri sulle piazze che verrebbero mobilitate e l'eventuale azione giudiziaria a raggera, per così dire. Dovrebbe prepararsi ad una situazione di guerra civile.
Ma tutto questo è allo stato chimerico, le elezioni sono ancora lontane né possiamo esser sicuri del loro esito.
Non riparte niente, non ripartirà nulla, l'aumento del debito con i "prestiti" europei che si annunziano verrà speso poco e male, con la situazione bloccata che ci troviamo. Ripartirà in qualche modo quello che stava funzionando anche prima.
Pensiero di un impolitico: se è vero che gli italiani hanno così tanti miliardi di euro nei loro risparmi, come si dice, non dovrebbero gli italiani offrirsi loro per una patrimoniale spontanea, se così posso dire, che andasse a pagare i debiti, diminuendo in maniera apprezzabile l'indebitamento pubblico? Se uno ha per dire 100.000 euro di risparmio suo fisso, dandone volontariamente 10.000 allo Stato per ripagare il debito pubblico, il 10%, andrebbe forse in rovina, in miseria, restando con 90.000 euro? È solo un esmepio.
Su, che ricomincia il campionato di calcio. Questa non è una bella notizia? Allegria!
https://www.iltempo.it/politica/2020/06/12/news/giuseppe-conte-re-sole-premier-coronavirus-zona-rossa-corriere-della-sera-23259566/
RispondiEliminaIl pensiero di "destra" avrebbe un vantaggio sul pensiero di sinistra : non ha da creare ideologicamente, quasi in un laboratorio intellettuale, una nuova umanità né una nuova società rifacendo l'una e l'altra bensì ha il compito di riconoscere, educare e favorire la libertà dell'azione umana all'interno di un ordine ontologico, morale e sociale inscritto nella natura umana, cui è sotteso realisticamente il senso etico invalicabile del limite e della possibilità del male (in virtù del peccato originale), società che se dovesse riconoscere Cristo come Signore e si dovesse volontarianente aprire alla Grazia diverrebbe allora Cristianità. (Piero Mainardi)
RispondiElimina13 GIUGNO 2020 MORTE DELLA REPUBBLICA.
RispondiEliminaIl presidente del consiglio Conte convoca per oggi gli Stati Generali allo scopo di risolvere la grave crisi economica, sociale e finanziaria che affligge l'Italia causa Covid-19 (e causa la disastrosa gestione dell'emergenza da parte di questo governo criminale di incapaci)
Sono state convocate le inutili task force, le parti sociali, e invitati i burocrati di questa altrttanto inutile UE. (ma cosa c'entrano Ursula von der Leyen, Christine Lagarde e David Sassoli?????)
NON CI SARANNO I PARTITI DI OPPOSIZIONE. Giustamente, perché queste cose si fanno nelle sedi appropriate, cioè il parlamento e non in una villa cinquecentesca. NON SONO STATI INVITATI I PRESIDENTI DI REGIONE, neppure i sindaci.
Ma quello che è grave, tutto verrà fatto in gran segretezza, perché non sarà presente neppure la stampa. Porte chiuse e telecamere spente.
Tutto ciò è molto vicino a quello che viene definito UN COLPO DI STATO, con il parlamento svuotato delle proprie funzioni.
ANCORA UNA VOLTA L'ITALIA, o ciò che ne rimane si troverà ad ESSERE sempre di più LO ZERBINO, IL SERVO SCIOCCO DELL'UNIONE EUROPEA.
Gli stati generali si terranno a villa Pamphilj che viene spacciato dal governo come sede Istituzionale.
UNA CURIOSITÀ : l'unica cosa di istituzionale di cui ci si ricorda è che tale palazzo fu la "sede" di Donna Olimpia Majdacchini moglie del principe Pamphilio Pamphilj e amante del cognato, il cardinale Giovan Battista Pamphilj, salito al soglio pontificio col nome di INNOCENZO X.
Conosciuta come la "Pimpaccia" di piazza Navona, fu una delle donne più potenti di quegli anni, in quanto consigliere del Papa, per questo soprannominata LA PAPESSA.
Salvatore Napolitano
Diversamente da molti altri uomini, l’individuo di una società liberale contemporanea è condizionato ad avere solo fini economici, in un mercato capace di moltiplicare i suoi desideri, assai più che dare ad ognuno le migliori possibilità di raggiungerli.
RispondiEliminaAppello urgente ai cattolici di buona volontà in questo momento difficile – Tempi di Maria -
RispondiEliminaPreghiamo tutti insieme, ogni giorno, i Salmi imprecatori finché Dio non intervenga a fare pulizia!
«Chi asserisce l’impossibilità di pregare “contro” qualcosa delinea una Chiesa sommersa da un'onda pacifista. Ma tutto questo ha una sua causa nel periodo conciliare quando si decise di togliere dal Breviario i cosiddetti salmi imprecatori perché non adatti all'uomo moderno. Eppure, nascondere quei passaggi della Scrittura dove l'amore divino non accetta nessun compromesso con il male ha forgiato giorno dopo giorno una “spiritualità” che non capisce più il dramma del peccato (...)».
Si legga l'articolo INTEGRALE di Luisella Scrosati qui: https://lanuovabq.it/it/il-bianchetto-che-tolse-dai-salmi-lodio-perfetto
https://gloria.tv/post/KFebP3oM1HfS2P8nRS7gY16Dh
Per il suo centenario Alberto Sordi ci regala un nuovo personaggio sbruffone: il Conte del Grillo, mitomane che si crede Re Sole, proclama gli Stati generali della fuffa, fa sfilare i carri allegorici, aziona giostre di cifre inesistenti, si congratula con se stesso e fa il gradasso alle spalle di migliaia di morti e milioni di disperati.
RispondiEliminaMarcello Veneziani
Fatto da notare:
RispondiElimina...
Chiudiamo notando un fatto. Un mondo giù in dinamica trasformativa potente e duratura (è da almeno settanta anni che il mondo si sta muovendo a livello strutturale profondo), per quanto ignaro della sua complessità e fragilità, è stato colpito da un accidente relativamente piccolo. Quaranticinque giorni di lockdown qui e lì con qualche morto in più alle medie stagionali, non avrebbero dovuto perturbare così in profondo ed a lungo un macro-sistema del genere. Ciò vuole dire che il sistema era ad un livello di ordine già pericolosamente vicino alla soglia del disordine. In particolare, notiamo l’effetto catastrofe nei sistemi economici occidentali. Valga per tutti la Germania: morti dichiarati per l’epidemia 8.800 equivalenti a -6,6% di Pil. Altro che effetto farfalla!
Qui al solo leggere le diagnosi degli esperti si capisce il problema. Tutti parlano di massa monetaria, ripresa produzione, produttività, riforme per il mercato, catena del valore, distribuzione. Ma il sistema è un sistema aperto con diverse bocche d’entrata (materie, energie, idee, capitali) e due di uscita: scarti e cose o servizi da consumare. Se l’organismo ha l’occlusione intestinale in uscita, a ritroso si blocca l’appetito. Poiché il consumatore è anche il produttore, il suo status economico è fondamentale, se da occupato diventa precario o da precario a disoccupato o da occupato a disoccupato, c’è problema. Ma poi se ne aggiunge un altro poco frequentato da chi ha una disciplina fondata sul fantasioso apriori del "calcolo razionale", la condizione psichica. Se l’outlook è tra l’incerto ed il negativo, anche chi ha non spenderà. In pratica, prudentemente si taglierà il superfluo, il rimandabile, l’inessenziale. Peccato che l’intero sistema economico occidentale si basi sul superfluo, il rimandabile e l’inessenziale. (Pierluigi Fagan)
In Canada niente respiratori ai malati di SLA e down
RispondiEliminahttps://www.laverita.info/conte-tenta-un-altro-scaricabarile-ma-la-costituzione-parla-chiaro-2646171340.html
RispondiEliminaPriorità della sinistra. Salvare economia italiana? Aiutare italiani in difficoltà? Investire per il futuro con una strategia sensata? Riqualificare e ridurre la spesa corrente? Nulla di tutto ciò: abrogare il decreto sicurezza così da far ripartire gli sbarchi (peraltro mai cessati dal dopo-Salvini) e la sarabanda delle ong.
RispondiEliminaGli Stati generali di Giuseppe Conte a Villa Doria Pamphili come Genova 2001 del G8? Lo scenario forse è esagerato, ma sicuramente l'invito rivolto dal premier a tre esponenti della troika, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente della Bce Christine Lagarde e la direttrice operativa dell'Fmi Kristalina Georgieva, rischia di aizzare non poco gli animi, già esasperati, di molti italiani. Sicuramente, quelli dei manifestanti dei Cobas che scenderanno in piazza al grido "Fermiamo la banda degli Stati generali". Non sono i black bloc di 19 anni fa, ma come hanno dimostrato le varie manifestazioni di protesta delle ultime settimane (non solo in Italia) a volte basta una scintilla per far scoppiare la rivolta. Per questo Conte e il Viminale hanno deciso di blindare Villa Pamphili con 700 agenti delle forze dell'ordine, sottolinea il Corriere della Sera, "compresi tiratori scelti, artificieri e squadre a cavallo che pattuglieranno i prati intorno alla sede della presidenza del Consiglio". Tutto per non far trasformare la passerella di Conte in un disastro politico.
RispondiEliminaUn micro Bindelberg de noantri........
RispondiEliminaRoberto Artemisia
Accettare che Conte chiami “Stati Generali” il raduno che ha indetto il pugliese con la sua junta, è segno insieme di impostura, di ignoranza profonda di cultura politica, per tacere della cultura generale.
RispondiEliminaGli Stati Generali che Luigi XVI chiamò nel 1789, erano la convocazione di un Parlamento; il contrario esatto di quello “convocato” dal piccolo Ceausescu pugliese fra gli applausi mediatici, partitici e l’approvazione del Colle : che è un ricevimento ad inviti, senza alcun mandato deliberativo, e nemmeno consultivo. E a porte chiuse.
Maurizio Blondet
M è normale che un governo si riunisca con esponenti stranieri per decidere per l'Italia. È costituzionale? Sveglia!!!
RispondiElimina"... Donna Olimpia Majdacchini moglie del principe Pamphilio Pamphilj e amante del cognato, il cardinale Giovan Battista Pamphilj, salito al soglio pontificio col nome di INNOCENZO X...."
RispondiEliminaSapevo di Donna Olimpia come tenutaria di bordelli, ma avevo dimenticato le precise connessioni sociali. Grazie.
Donna Olimpia è certamente lo spirito guida di questa contemporanea riunione in Villa, le anime in pena non riescono ad aver e a dar pace né di qua, né di là. Quando visitai il palazzo, mi fu sottolineata la sua ottima conduzione dei bordelli improntata a grande igiene. Sono presenti dunque diverse affinità elettive tra Donna Olimpia, la "Pimpaccia" di Piazza Navona, gli organizzatori e gli invitati all'Evento Generale del giugno 2020. Similes cum similibus congregantur.
Anche il tecnocrate Casaleggio ha il suo piano tecnocratico, elaborato dai suoi teNNici, non alternativo a quello di Colau, ma da affiancare. Avanti... siore e siori... che c'è posto per tutti i tecnocrati... la Cuovid-19 è venuta proprio a fagiuolo... gatta ci cuova...
RispondiEliminaAggiungo
RispondiElimina13 giugno 2020 14:04
...di Donna Olimpia era famosa anche l'avidità. Affinità su affinità...
Gli “Stati Generali” del 1789 rappresentarono involontariamente l’inizio della democrazia. Quelli di oggi ne sono la morte.
RispondiEliminaFare paragoni tra Conte e Luigi XVI è un grave errore. Luigi convocò (a malincuore, costretto dalle pressioni del ministro delle finanze Necker) un organismo previsto dalla tradizione della monarchia assoluta (benché prassi in disuso da oltre un secolo) e che inglobava il Terzo Stato (la borghesia). Fu una convocazione “ad maiora”, cioè verso un miglioramento socio-economico che includesse tutte le istanze, comprese quelle – appunto – della borghesia.
Luigi, mal consigliato da uno dei fratelli (il conte d’Artois, futuro re Carlo X), commise l’errore di chiudere le porte delle Tuileries al Terzo Stato dopo che questo aveva protestato sul voto per “ordine” e non per “testa”. Quel giorno (20 giugno 1789) i rappresentanti del Terzo Stato si riunirono nella sala della pallacorda (una palestra) e giurarono che non si sarebbero mai divisi se prima non avessero dato alla Francia una Costituzione. Da quel momento iniziò la Rivoluzione francese.
Oggi la situazione è diversa. Gli “Stati Generali” di Conte non hanno nulla a che vedere con quelli del XVII-XVIII° Secolo, tant’è che vanno letti al contrario.
Primo. Quelli di oggi a Villa Pamphili sono una trovata pubblicitaria e non un organismo istituzionale. Tuttavia, quelli odierni hanno purtroppo un peso effettivo: le decisioni che verranno prese saranno poi quelle che questo governo, o qualsiasi altro governo di centrosinistra, porteranno avanti.
Secondo. Gli “Stati Generali” del 1789 avevano l’obiettivo di far pagare le tasse ai nobili e al clero, quelli di oggi di restaurare una specie di “sistema feudale” camuffato da modernità e digitalizzazione. Non a caso degli “Stati Generali” del 1789 facevano parte anche i rappresentanti della borghesia, mentre a quelli di oggi il grande assente è proprio il Parlamento.
Terzo. Le decisioni che riguardano la Repubblica devono essere prese nelle sedi istituzionali previste dalla Costituzione, in primis il Parlamento, unica sede depositaria della sovranità popolare. In Parlamento siedono i rappresentanti eletti dal popolo e le sedute sono pubbliche. Gli “Stati Generali” di Conte si tengono invece a porte chiuse e vi partecipa la crème della élite interna e sovranazionale (sono presenti il capitale internazionale, apolide e senza volto, la Ue e gli esponenti delle multinazionali). Completamente assente è il popolo, infatti il Parlamento è fuori. Di contro, gli “Stati Generali” del 1789 non tennero affatto fuori il popolo: oltre ad essere rappresentato dal Terzo Stato (benché solo la borghesia), il popolo poteva assistere alle sedute plenarie. Oggi a Villa Pamphili le porte sono chiuse.
Giuseppe Palma
Stati generali, Von der Leyen: “Italia deve fare riforme ambiziose”
RispondiElimina( Ecco quali sono: taglio dei salari, precarizzazione, privatizzazione del SSN, taglio della spesa pubblica, svendita dei beni pubblici, riduzione dello Stato sociale, taglio delle pensioni e aumento dell’età pensionabile)
RispondiEliminaPer essere obiettivi, a questi c.d. Stati Generali, Conte non aveva invitato anche il Centrodestra che però non ha voluto andarci, considerandoli (forse a ragione) una buffonata?
Da Parigi arrivano immagini da guerra civile -dichiara on. Paolo Grimoldi- con la polizia caricata da gruppi di violenti che secondo alcuni media userebbero addirittura dei mortai. La sinistra, con la scusa dell'antirazzismo, sta scatenando in Europa una guerra interetnica che potrebbe portare alla catastrofe dopo la sinistra catastrofe del coronavirus. Vedere i poliziotti francesi gettare a terra le manette in segno di resa ed impotenza, fa paura. Chi difenderà la gente normale dalle violenze e negozi e uffici dai saccheggi? E come si giustificano i cori antisemiti dei manifestanti "antirazzisti"? Non permetteremo che l'Italia finisca come la Francia di Macron.
RispondiElimina"Non permetteremo che l'Italia finisca come la Francia di Macron."
RispondiEliminaChi non lo permetterà? Sembra una china inesorabile....
https://m.ilgiornale.it/news/politica/abbraccia-figlio-4-mesi-multa-400-euro-mamma-1869906.html
RispondiEliminaAbbraccia il figlio dopo 4 mesi. Multa di 400 euro alla mamma
Ma le forze dell'ordine sono quelle che conoscevamo o la mutazione riguarda anche loro?
RispondiEliminaCome difendersi dai violenti, sempre più aggressivi?
I governi devono lasciare mano libera alla polizia, contro violenti armati. Ma sta succedendo il contrario. P.e. in America la polizia, messa sotto accusa in modo ignobile, viene tolta di scena e i violenti incalzano. Si moltiplicheranno i casi Seattle?
Allora bisogna cominciare a pensare all'autodifesa, cominciando dalla protezione di certi monumenti e delle chiese. La Destra sta ragionando solo in termini di legalità costituzionale, di difesa della costituzione. Giustissimo. Ma contro la violenza di piazza che diventa eversiva e insurrezzionale, sai che ci fai con la difesa della Costituzione...
Giusta la difesa della legalità costituzionale ma la Destra cominci ad organizzare una risposta di piazza, nella legalità si può ancora fare. Gli eversori sono protetti dai soliti noti, da forze politiche che giocano alla rivoluzione dal 1945, nel nostro paese e non solo.
Bisogna ormai capire che una parte significativa della sinistra euro-americana, che va dai democratici usa ai (postcomunisti) e ai loro fiancheggiatori sta iniziando la guerra civile nella Euro-America, la sta iniziando come ultima risorsa loro per far fuori Trump, l' odiatissimo, il politico improvvisato che gli rotto le uova nel paniere.
Ma voi ve li immaginate Craxi e Andreotti che organizzano gli "Stati Generali"? E pure a porte chiuse? Con Berlinguer fuori e Pertini zitto?
RispondiEliminaNon possiamo negarlo: l'antipolitica degli ultimi ventotto anni ha prodotto dei mostri. E la democrazia costituzionale non esiste più.
PD e Renzi corresponsabili di Conte e dei 5Stelle.
Giuseppe Palma
Coronavirus, Speranza firma un accordo per 400 milioni di dosi del vaccino sviluppato a Oxford
RispondiEliminaL'annuncio del ministro Speranza: «Insieme ai ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda ho sottoscritto un contratto con AstraZeneca per l'approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea»
https://www.corriere.it/salute/20_giugno_13/coronavirus-speranza-firma-accordo-400-milioni-dosi-vaccino-oxford-l-europa-58c8e7a4-ad77-11ea-84a7-c6d5b5b928b0.shtml
Cesare Sacchetti
RispondiEliminaSassoli: "che futuro può esserci senza una visione europea?" Il futuro della visione europea è quello della povertà di massa. Il futuro della visione europea è quello dove i migranti sostituiscono gli europei. Il futuro della visione europea è l'inferno.
Gli "Stati Generali" a Villa Pamphili uccidono una seconda volta Goffredo Mameli
RispondiElimina(di Giuseppe PALMA)
Nel 1849 villa pamphili fu oggetto di scontro tra le truppe francesi, a difesa dello Stato Pontificio, e quelle della Repubblica Romana retta dal triumvirato di Mazzini, Armellini e Saffi. In quell'assedio perse la vita il poeta Goffredo Mameli, di 23 anni, autore dei versi del nostro Inno Nazionale.
Poco prima della capitolazione, l'Assemblea Costituente riuscì ad approvare la Costituzione Romana, un capolavoro che sarà la base sulla quale nascerà la Costituzione del 1948. Non a caso la nostra Costituzione è per certi versi considerata l'erede di quella del 1849. Morta sotto i colpi dei cannoni francesi, resusciterà dopo 99 anni.
Nell'assedio dell'estate 1849, Mameli si prese una pallottola nella gamba e morì pochi giorni dopo di cancrena. Ancora oggi in una scalinata della Villa è visibile una palla di cannone francese conficcata in un gradino.
Nella fuga, Giuseppe Garibaldi perse anche la moglie Anita, seppellita di corsa per paura di essere catturati dai francesi o dagli austriaci.
Nell'agosto 1849, catturati dagli austriaci, furono fucilati - tra gli altri - Angelo Brunetti detto Ciceruacchio e il figlio Lorenzo, di appena 11 anni, tutti sostenitori della Repubblica Romana e al seguito di Garibaldi.
Da ieri Villa Pamphili è invece sede degli Stati Generali voluti da Conte, in sfregio sia alla Costituzione del 1849 che a quella del 1948, le quali non conoscono né gli "Stati Generali" né le task-force, ma solo il Parlamento, unico depositario legittimo - per entrambe le Costituzioni - della sovranità popolare. Il grande assente a questa pagliacciata Pd-5stelle-ItaliaViva è proprio il Parlamento, non perché vi avrebbe dovuto partecipare, ma perché il destino del Paese dovrebbe essere discusso e deciso solo in seno alle Camere elettive e non in una Villa a porte chiuse.
Chi partecipa agli "Stati Generali" di Conte? Il capitale internazionale, apolide e senza volto, la manovalanza politico-governativa (interna e sovranazionale) e la crème delle corporazioni (i cui vertici non rappresentano più i loro associati ma solo se stessi). Popolo e Parlamento fuori.
Se dunque Villa Pamphili nel 1849 fu il simbolo della libertà e del costituzionalismo moderno, oggi rappresenta la restaurazione. Agli "Stati Generali" messi in piedi da Conte si parla di modernizzazione del Paese, ma in buona sostanza si tratta di una Restaurazione travestita da digitalizzazione e finta modernità. I primi ad essere sacrificati sono infatti la Costituzione, il Parlamento, il popolo e la democrazia.
Ma voi, sì, parlo con voi, che vi siete lavati la bocca per decenni con le parole Costituzione, democrazia e libertà, oggi tacete - e in alcuni casi avallate - questo scempio. Lo fate per avidità, per tifoseria o interesse personale, paurosi che una eventuale caduta del governo Conte possa portare il Paese ad elezioni anticipate, e allora sì che non governereste più per i prossimi trent'anni. Del resto, di Mameli non ve ne sono più.
A Villa Pamphili muoiono oggi il Parlamento, la democrazia e la Costituzione. Ma a voi che ve ne frega? Avete il monopattino.
GLI “STATI GENERALI”: DALL’UOMO NERO ALL’UOMO IN LEBOLE.
RispondiEliminaCerto: è ridicolo che in una repubblica che scelse di essere parlamentar-assembleare per paura del ritorno del Uomo Nero, lo spazio di proposte e scelte si sia spostato da Montecitorio e Palazzo Madama a una villa patrizia in cui i capi del governo al più organizzano cene e cocktail per ospiti di riguardo.
Sì, è ridicolo ma non sorprendente. Negli ultimi quattro mesi l’Italia è stata governata senza il parlamento a forza di decreti, decretini e comunicazioni a reti unificate e plaudenti. Insomma: non è tornato l’Uomo Nero ma è arrivato l’Uomo in Lebole. Che del ducione non è solo una versione aggiornata nel look e nella retorica ma anche un continuatore più o meno inconsapevole. Proprio con la faccenda degli Stati Generali. Che altro non sono che il ritorno, per ora temporaneo, della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, l’assemblea fascista in cui la rappresentanza politica fu sostituita da quella del "lavoro e delle professioni". Insomma: l’Italia guidata non dalla sintesi e dallo scontro di linee politiche, incarnate da partiti votati dai cittadini, ma da consorterie di potere del tutto autoreferenziali. E ciascuna chiusa nella difesa dei propri interessi. Ristretti e, appunto, corporativi.
Certo, rispetto alla Camera dei Fasci e della Corporazioni, gli Stati Generali di Villa Pamphili hanno prodotto delle interessanti novità. I consiglieri nazionali del duce erano eletti - sì: era una farsa. Ma almeno si salvò la forma - erano italiani e le loro sedute erano pubbliche.
Invece gli ospiti, dal vivo o in remoto, del Conte de La Pochette non li ha eletti neppure un consiglio circoscrizionale, sono “europei” perché la sovranità - monetaria e dunque anche politica - l’abbiamo svenduta a Berlino – proprio come capitò al ducione declinante - le assise sono segrete come le riunioni del Bilderberg e la stampa resta fuori ai cancelli. A piangere e a frignare ma, alla fine, prona e pronta a scrivere il suo pezzo elogiativo da Cinegiornale Luce per l’Uomo in Lebole.
Tanto valeva organizzare tutta la faccenda a Villa Torlonia.
Così: per coerenza.
Biagio Buonomo
Il governo ha autorizzato un vaccino anti-Covid nemmeno sperimentato. Il vaccino lo produrrà AstraZeneca, casa farmaceutica già accusata di frode. AstraZeneca è vicina a Bill Gates. Il governo ha consegnato la salute degli italiani nelle mani di Bill Gates.
RispondiEliminahttps://t.co/sIF1eii0H7
https://www.nicolaporro.it/stati-generali-a-villa-pamphilj-conte-guida-la-leopolda-grillina/
RispondiEliminaIl pm Maria Cristina Rota, che ha sentito il premier lo scorso vederdì, lascerà il suo ufficio al nuovo procuratore Angelo Antonio Chiappani, fedelissimo di Palamara...
RispondiEliminahttps://m.ilgiornale.it/news/politica/fedelissimo-palamara-sostituir-pm-che-indaga-su-conte-1870174.html
A Villa Pamphili show di Giuseppi tra dichiarazioni «green» e tante chiacchiere. Intanto l'Ue, mentre regala la passerella al premier, avanza le sue richieste: più eurotasse e riforme pro Germania subito. I soldi del Recovery fund? Forse dal 2021.
RispondiEliminaSe le polizie caricano e menano i partecipanti a proteste anche solo vagamente di “destra”, a cominciare dalla Manifestation pour tous contro il matrimonio omosessuale in Francia alcuni anni fa, hanno l’appoggio, il sostegno e la copertura giuridica del governo.
RispondiEliminaSe invece a caricarli e menarli sono frotte di delinquenti pro Blacks, pro gays, pro tutto ciò che NON è cultura europea, cristiana e occidentale “tout court”, sanno che, se reagiscono con forza, come dovrebbero, i loro governanti NON li proteggeranno, ma li daranno in pasto ad un’opinione pubblica, o meglio, una parte dell’opinione pubblica, più chiassosa, fomentata dai media potenti, creatori di sostegno e consenso.
Tutti a temere l’ “Uomo nero” da 75 anni a questa parte, mentre il vero pericolo era l’ “Uomo rosso” in tutte le sue manifestazioni ed incarnazioni.
Bene, forse ora siamo alla resa dei conti finale, tra finte sorprese, piagnistei ipocriti, indignazioni di facciata.
Non so come finirà a novembre in USA, ne’ come finirà qui da noi con un PIL che precipita di giorno in giorno, cui dovrebbe rimediare un laureato in Storia!!!
Ma se è scritto che ci sia una guerra civile, che sia, e non se ne parli più.
RispondiEliminaLa CAmera dei Fasci e delle Corporazione era un progetto serio.
Contro la democrazia individualistica ed astratta delle democrazie capitalistiche doveva realizzare una democrazia basata sul lavoro. Doveva esprimere la volontà politicamente rilevante di tutte le categorie professionali, senza abolire ovviamente la proprietà privata, e realizzare una forma di cogestione dei lavoratori alle imprese. Per ciò che riguarda la rappresentatività doveva dar voce anche alle categorie operaie. Le corporazioni, inquadrate dai sindacati fascisti, dovevano procedere alle elezioni dei loro rappresentanti, si sarebbe avuto una sorta di Parlamento ma del popolo e della borghesia lavoratori. Si ebbero dibattiti teorici accaniti notevoli, che coinvolsero filosofi e giuristi come Spirito e Volpicelli e altri. Ma alla fine Mussolini ebbe paura di realizzare quella che sarebbe stata effettivamente la novità del fascismo e che aveva suscitato interesse anche all'estero, Stati Uniti compresi. Ebbe paura o credette di non avere nel paese una forza sufficiente per far funzionare il nuovo sistema. E cosa fece? Fece nominare i rappresentanti delle corporazioni dall'alto, inquadrandoli nel Partito Naz. Fascista. Così le Corporazione diventarono un organo del regime senza più quell'autonomia, anche parziale, che avrebbero dovuto avere secondo il progetto iniziale, che prevedeva una democrazia del lavoro proveniente dal basso, dagli elettori per categorie produttive, dai "produttori".
Gli Stati Generali del nostro premier sembrano una cosa improvvisata, nell'ambito di un continuo rutilare di proposte, discussioni, progetti, uno più velleitario dell'altro, l'agitarsi senza posa di chi intravede in realtà poche vie d'uscita dalla crisi ecoomico-finanziaria e tutte sgradevoli. "Stati Generali", come nome, porta pure sfortuna, vedi Francia, anno 1789.
mp