Santo Angelo Custode del Portogallo
Carissimi,
ho appreso con grande dispiacere che praticamente nessun Vescovo ha ritenuto opportuno sostenere la vostra lodevole iniziativa di indire nella festa del Sacratissimo Cuore di Gesù una giornata di penitenza in spirito di espiazione per le offese e i sacrilegi che l’amministrazione della Santa Comunione nella mano, secondo le modalità imposte dall’Autorità civile ed avallate dai Pastori, inevitabilmente comportano.
Ci sconcerta profondamente constatare quanto zelanti siano tanti Pastori nell’adeguarsi alle disposizioni sanitarie impartite dall’Autorità civile, e quante deroghe conosca il loro rispetto verso l’Augustissimo Sacramento e il Culto divino. La mera eventualità di un possibile contagio da Covid-19 - ammesso e non concesso che questo virus sia più grave di una qualsiasi influenza stagionale, e che come tale, meriti maggiori cautele di quanto non si faccia normalmente - non legittima minimamente la certezza del sacrilegio perpetrato contro le Sacre Specie amministrando la Santa Comunione usando guanti e deponendo l’Ostia Santa nella mano del comunicando. Nulla vi è di più grave, nulla di più detestabile, nulla di più abominevole del sapere che di tali sacrilegi si rendono responsabili non gli adoratori del demonio, ma gli stessi Ministri di Dio, e addirittura i Vescovi, nei quali dovrebbe altresì risplendere la pienezza del Sommo Sacerdozio di Cristo.
Nell’Orazione dolorosissima del Getsemani, Nostro Signore vide anche queste profanazioni, compiute da coloro ai quali Egli avrebbe affidato la perpetuazione dei Sacramenti, fonte delle inesauribili grazie che da quel Getsemani, e poi sommamente sul legno della Croce, sgorgarono dal Costato del Salvatore. Il loro tradimento, come già quello dell’Apostolo Simone, sia per noi di sprone per moltiplicare penitenze e sacrifici, digiuni e preghiere, affinché quanti il Signore si è degnato di far ascendere i gradi del Sacerdozio possano comprendere la gravità della loro colpa, piangere amaramente e confessare, con San Pietro, «Tu es Christus, Filius Dei vivi». Sia questo vostro appello, forse solo apparentemente disertato dai più, come il monito evangelico del canto del gallo.
Mi unisco di tutto cuore a questa vostra lodevole iniziativa, implorando su tutti coloro che vi parteciperanno le grazie che sgorgano dal Cuore divino del nostro Signore e Redentore. Su tutti voi scenda la Benedizione della Santissima Trinità per l’intercessione e la mediazione dell’Immacolata e Addolorata Madre.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/23247982/benedetto-xvi-ratzinger-rinuncia-bergoglio-declaratio-2013-dimissioni-abdicazione-munus-ministerium-bugnolo.html
RispondiEliminaQuando monsignor Lefebvre si recava ad Albano Laziale per poi rendersi in Vaticano per incontrare quanche prelato per discutere i vari problemi, don Francesco Putti (+ 1984), fondatore della rivista SI SI NO NO, lo andava a trovare. I residenti nel priorato lo sentivano dire, tra l'altro, con voce stentorea : « Non ci vada, (in Vaticano) sono tutti dei mascalzoni ». Monsignor Viganò, anche se non usa gli stessi termini, dice la stessa cosa
RispondiEliminaAsianews:
RispondiEliminaBambini cinesi espulsi dalla scuola se vanno in chiesa...
Papa e Segreteria di Stato muti.
La priorità è la campagna elettorale statunitense. Il nemico è Trump. Ed i nemici del proprio nemico sono propri amici.
@ Anonimo 12:36; sant'uomo, quel don Francesco Putti, grande e meritevole la sua opera apologetica ed apostolica. Che Dio l'abbia in gloria e che possa intercedere per Viganò, Trump, Putti, Orban, Salvini, Meloni, e tutti gli uomini/donne di buona volontà, coraggiosi combattenti per il Regno Sociale di Cristo, contro i corifei della menzogna e dell'inganno.
RispondiEliminaDio intercede? Che cosa bizzarra... presso chi?
EliminaMa del resto, se diciamo che due protestanti e Salvini e Meloni lottano per il regno sociale di Cristo, già si appare ridicoli...
Per inciso, posso anche concordare con alcune o molte politiche dei personaggi succitati, ma ergerli a defensores fidei lo trovo surreale e risibile.
https://www.chiesaromana.info/index.php/2020/06/11/salus-populi-romani-12-giugno-2020-in-diretta/
RispondiEliminaSupplica Perpetua alla Madonna Salus populi Romani -
- 12 Giugno 2020
Ogni notte alle ore 23,50
https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=CUryearBp6E&feature=emb_logo
Ennesimo incendio di una chiesa in Francia.
RispondiEliminahttps://www.lesalonbeige.fr/tentative-dincendie-de-la-cathedrale-de-rennes/
13 giugno San Antonio di Padova
RispondiEliminaSant' Antonio da Padova
Il predicatore
Giunse intanto l’ora in cui la Provvidenza si era riservata di manifestare sant’Antonio al mondo. Un semplice discorso, che egli deve inaspettatamente rivolgere a dei giovani confratelli, rivela una così meravigliosa eloquenza che i suoi superiori, riconoscendo la loro trascuratezza, si affrettano a farne un predicatore. Intorno alle cattedre su cui predicava l’umile frate non vi furono più che prodigi nell’ordine della natura e nell’ordine della grazia. A Roma, egli meritava il nobile appellativo di arca del Testamento. A Bologna e nell’Italia del Nord convertì folle di eretici e nell’ultima Quaresima che predicò in Lombardia apportò profonde riforme sociali in favore dei poveri e degli umili. A Padova, a Verona lo si pregò spesso d’intervenire in affari di ordine temporale. Non ci è possibile seguire in tutto la sua luminosa scia; ma non potremmo dimenticare che una parte importantissima dei pochi anni del suo potente ministero spetta alla nostra patria.
Sant’Antonio e la Francia
San Francesco aveva desiderato ardentemente di evangelizzare egli stesso il bel Paese di Francia infestato dall’eresia; vi mandò almeno il più caro dei suoi figli, la sua immagine vivente. Quello che san Domenico era stato nella prima crociata contro gli Albigesi, Antonio lo fu nella seconda e appunto allora meritò l’appellativo di martello degli eretici. Dalla Provenza al Berry, le varie province sono scosse profondamente dalla sua parola ardente. Predica a Bourges, a Limoges, ad Arles. È custode nel Limousin. Fonda il convento di Brive, dove si mostrano ancora le grotte che egli abitò. Dovunque le folle accorrono per sentire la sua parola. In mezzo ai trionfi e alle fatiche, il cielo consola con deliziosi favori la sua anima rimasta quella di un bambino. In una casa solitaria del Limousin, il Bambino Gesù, raggiante di una meravigliosa bellezza, discese un giorno tra le sue braccia e gli prodigò carezze chiedendo in cambio le sue. In un giorno dell’Assunzione, egli era tanto triste riguardo a un certo passo dell’Ufficio di quel tempo, poco favorevole all’assunzione della SS. Vergine al cielo in corpo e anima. La Madonna venne a consolarlo nella sua povera cella, lo assicurò sulla vera dottrina e la lasciò rapito dal fascino del suo dolce volto e della sua melodiosa voce.
Gli oggetti perduti
Si racconta che nella città di Montpellier, dove insegnava la teologia ai frati, essendo sparito il suo Commento ai Salmi, il ladro fu costretto da Satana stesso a riportare l’oggetto, la cui perdita causava al santo i più vivi rimpianti. Parecchi vedono in questo fatto l’origine della devozione che riconosce Antonio come il patrono delle cose perdute: devozione basata fin dall’origine sui miracoli più splendenti e che continue grazie hanno confermato fino ai nostri giorni.
RispondiEliminaCon tutto il grande rispetto per mons. Viganò, mi chiedo se sia prudente dar credito all'idea, come sembra fare lui nel documento qui riportato, secondo la quale questa epidemia sarebbe poco più di una influenza stagionale. Quest'interpretazione, che pure circola, è contraddetta da scienziati seri e preparati, come quelli che in Italia stanno studiando la cura adatta utilizzando il plasma e quindi ultimando uno studio di alto livello scientifico, non ancora pubblicato. Stanno ultimando le necessarie mappature genetiche. Proprio questi virologi sottolineavano la natura particolarmente insidiosa di questo morbo, capace di "nascondersi" per poi colpire all'improvviso e con gran velocità.
Dal punto di vista scientifico, la situazione appare ancora fluida, quanto alla precisa individuazione delle caratteristiche di questo virus. Se è assai simile al virus dell'influenza, piuttosto ben conosciuto, come mai tanta difficoltà nello stabilire le sue caratteristiche?
Bisognerebbe distinguere il lavoro di quelli impegnati seriamente a combattere il virus dai tentativi di certe forze di sfruttare la situazione per altri fini.
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EliminaÈ lo stesso appunto che giustamente si rivolge a Bergoglio quando si mette a pontificare su questioni che non gli competono, né per competenza professionale, né per ruolo, come l'ecologia.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=U9pkAsthVok
RispondiEliminaLE RIVELAZIONI DELLA LETTERA DI VIGANÒ: IN ATTO OPERAZIONE COLOSSALE CONTRO L'UMANITÀ - Amodeo
Con tutto il grande rispetto per mons. Viganò, mi chiedo se sia prudente dar credito all'idea, come sembra fare lui nel documento qui riportato, secondo la quale questa epidemia sarebbe poco più di una influenza stagionale
RispondiEliminaSuperficiale analisi o mala fede?
Il documento non lo afferma. Si limita a dire : "ammesso e non concesso...".
Credo che la posizione più realistica sia quella di non sottovalutare l'epidemia ma nello stesso tempo di non lasciarsi condizionare dal terrorismo psicologico con cui ci hanno bombardati per giustificare l'emergenza e le limitazioni della libertà imposte che sono andate oltre il necessario.
Brava Maria.
RispondiEliminaPurtroppo, nonostante le lettere e gli interventi di Mons. Viganò di grande importanza per coraggio e competenza, prevale l'atteggiamento del cercare a tutti i costi il pelo nell'uovo.
Fino a poco tempo fa nessuno osava aprire bocca e il CVII era un tabù.
Ora che finalmente c'è un Vescovo che, con grande umiltà e rigore logico, ha il coraggio di accusare quegli errori e tutto quello che ne consegue, nessun ringraziamento, ma silenzi, o critiche alla parolina, o deduzioni sbagliate, o problemi futuri su questioni come la futura correzione di quegli errori
Io invece urlo il mio GRAZIE al Mons. Viganò, una guida e un esempio per tutti noi. E grazie sempre al Signore per averlo rettamente ispirato e guidato per intercessione sicura della Santissima Vergine Maria.
RispondiEliminaMalafede o superficialità nell'interpretare il passo del documento di MOns. Viganò?
Rileggiamo. "Ammesso e non concesso che questo virus sia più grave di una qualsiasi influenza stagionale e che come tale meriti maggiori cautele di quanto non si faccia normalmente..".
Che cos'è che l'autore "non concede"? Che il virus sia più grave di una qualsiasi influenza stagionale etc. L'espressione "ammesso e non concesso" si usa in genere per dubitare di una certa verità. È volutamente ambigua. Il senso che comunque si ricava dalla frase è senza dubbio il seguente: l'autore dubita fortemente del fatto che l'epidemia attuale sia più grave di una qualsiasi influenza stagionale". Ma questa opinione appare poco prudente, allo stato attuale. Non inficia comunque le critiche legittime al governo per il modo con il quale ha amministrato l'emergenza.
Che l'epidemia debba già esser declassata a poco più di una influenza non siamo ancora scientificamente attrezzati per affermarlo. O lo siamo noi mentre gli scienziati litigano di continuo tra di loro perché ancora non ci si raccapezzano con questo virus?
L'accusa di malafede è ridicola.
Dalle vicende a me intorno posso dire che forti, lunghe influenze sono iniziate a gennaio, chi le ha curate come tali oltre gli anti/piretici che era solito usare, ha abbondato in sciroppi contro la tosse unitamente a bevande regolari di acqua calda con miele e limone spremuto anche per settimane e settimane dopo che la febbre era scomparsa. Quando si è capito che 'l'influenza forte e lunga' era il covid è scoppiato il panico, non si sapeva come affrontare questo male, si sono provate terapie diverse, un amico medico è morto in rianimazione; poi gli ospedali pieni con il messaggio di recarsi al pronto soccorso solo con i sintomi chiari. Aspettando i sintomi chiari un'altra persona a me vicinissima è stata portata via su una seggiola causa respiro molto difficoltoso. Nel mentre era partito il tam tam dell'eparina. Una signora che conosco bene, 86enne, aveva già avuto la 'forte influenza' a casa ma, conoscendo i trombi li riconobbe su di sé e si fece ricoverare, dopo quattro o cinque giorni è tornata a casa sana e salva. Conoscenti anziani che per motivi loro prendevano dosi ridotte di anticoagulanti hanno continuato a prenderli per bocca ed hanno superato magnificamente la forte influenza. Il conoscente che è stato in rianimazione poi in corsia, infine in albergo mi ha confermato che in corsia erano tutti maschi ed una sola donna, i maschi erano tra i 40 ed i 60 anni. Quindi il covid si presenta come influenza con febbre e poi tosse, bisogna intervenire subito affinché non diventi un polmonite interstiziale acuta con trombi nelle piccole arterie con esito spesso infausto. Siccome in altre situazioni, che una testimone mi ha descritto, i morti sono stati gli uomini tra i 40 e 60 anni, due ipotesi ho fatto su questa coincidenza, a) questa età per il maschio è di passaggio tra il pieno vigore e l'ingresso nella vecchiaia, quindi sono anni delicati ed ancora di grande lavoro; b)mediamente il maschio non ama essere ammalato visto che 'è forte' e può affrontare le intemperie, un raffreddore, un po' di tosse, un po' di febbre come se niente fosse. Queste due ipotesi separate o intrecciate tra loro potrebbero essere la causa sotterranea della preponderanza maschile dei malati. Questo è quello che ho visto e saputo dai fatti a me vicini.
RispondiEliminaDetto questo è bene aver chiaro che qualunque sia la causa del covid, qualunque sia l'emergenza e come la si sai affrontata e come la si sia usata è ora tempo di riconoscere che il Signore ha voluto dire e vuole dire qualcosa di importante ad ognuno di noi ed a tutti noi insieme. Un sincero esame di coscienza personale e sociale è ora necessario.
https://www.centromachiavelli.com/2020/06/12/trump-bandiera-arcobaleno-lgbt-ambasciate/
RispondiEliminaTrump: niente bandiere arcobaleno sulle ambasciate americane
Il contenuto della lettera di Mk s. Viganò non era la pericolosità del covid, ma il comportamento dei pastori e la questione spiritiale importantissima della Comunione in mano
RispondiEliminaMa vi siete fermati a fare le pulci a un pensiero secondario che mon ha nulla di spirituale.
RispondiEliminaIn questo momento l'opinione sull'epidemia non è una questione secondaria. Bisognerebbe esprimerla con la dovuta cautela, in modo da non favorire le interpretazioni di quelli (i grandi media) che si approfittano di quest'opinione espressa in forme poco "astute" per denigrare l'intera lettera e non entrare mai nelle importanti questioni di merito da essa sollevate.
Sembra un concetto semplice da illustrare ma evidentemente è concetto difficilissimo per la mentalità "tradizionalista", cosiddetta.
"Ma vi siete fermati a fare le pulci a un pensiero secondario che mon ha nulla di spirituale"
RispondiEliminaChe mons. Viganò ripetutamente nei suoi discorsi sminuisca (irragionevolmente) la portata del Covid è cosa palese.
Che mons. Viganò faccia un'analisi drammaticamente veritiera e coraggiosa della crisi della Chiesa è altrettanto palese.
Che mons. Viganò con forza e convinzione equipari a Fatima una rivelazione privata (Civitavecchia) non verificata e problematica è pure altrettanto palese.
Non può non sorgere la domanda come possa lo stesso personaggio risultare credibile su uno dei suoi cavalli di battaglia (quello valido) quando, dei tre, due sono suscettibili di forte perplessità, ma da lui sono portati avanti come fossero sullo stesso piano in quanto ad importanza per la vita di fede e la salvezza dell'anima.
RispondiEliminaMons. Viganò sbaglia nel mettere Civitavecchia sullo stesso piano di Fatima?
A me non sembra affatto che sbagli. Civitavecchia non avrà l'importanza di Fatima e non sarà stata riconosciuta dalla Chiesa, tuttavia, dalla accurata ricostruzione di mons. Viganò nella sua intervista, si evince che i messaggi della Madonna riportati dai "testimoni" di Civitavecchia coincidono in pratica con quelli manifestati a FAtima. Allora, dov'è lo scandalo?
Lo stile della Madonna a Civitavecchia non sembra identico a quello riportato a FAtima, avutasi però 75 anni prima, quando si parlava in modo molto diverso; tuttavia nelle dichiarazioni di Civitavecchia riportate nell'intervista non si notano frasi ambigue sulla fede o tirate nello stile del Vaticano II.
Se è vera, come sembra, la storia dell'incontro privato di un testimone di Civ. con Suor Lucia nella clausura in Portogallo, questo fatto non confermerebbe l'autenticità di Civitavecchia?
I tre temi del messaggio dall'Alto contenuti nelle rivelazioni di Fatima e Civitavecchia sono di un'evidenza palmare : 1. apostasia della Gerarchia. 2. L'attacco alla famiglia.
3. il pericolo di una terza guerra mondiale o qualcosa di simile.
Per quest'ultimo aspetto, basta vedere come si è deteriorata negli ultimi dieci anni la situazione nel Mediterraneo e come si stia deteriorando sempre di più, purtroppo, anche quella dell'Italia, giusta le dichiarazioni della Madonna a Civitavecchia. E come si sia deteriorata la situazione attorno al Mar Nero. Per non parlare della ascesa economico-politica della Cina, potenza comunista.
Il punto che meriterebbe una certa maggior prudenza, negli interventi di mons. Viganò, resta quello, secondario ma attualmente importante, delle valutazioni sull'epidemia in corso. Non bisogna fornire ai detrattori appigli per l'argomento cui sempre si attaccano: "questo è inutile leggerlo, è uno di quelli che crede essere la tragedia del Covid-19 il frutto di un complotto massonico".
"... sminuisca (irragionevolmente) la portata..."
RispondiEliminaNon credo sia 'irragionevolemente' l'avverbio esatto. Scriverei: 'sminuisca in maniera parziale la portata del Covid'. Infatti 1)una pandemia era 'in calendario da anni'. 2) ' la scienza' ne era informata. 3)Ne erano informati anche i 'Servizi'.4) Avvisaglie di polmoniti interstiziali acute e/o serie sul suolo italiano si sono avute fin dagli ultimi mesi del 2019. 5) Il primo documento esce a fine gennaio. 6)La reazione pubblicizzata ed auspicata è tra il serio e faceto. 7)Il governo rassicura di essere pronto. 8) Non vengono date alla popolazione indicazioni semplici su una profilassi di base da osservare. 9)Aereoporti, porti, stazioni ferroviarie, confini rimangono aperti. 10) Gli ospedali cominciano a riempirsi oltre misura. 11) Panico. 12)Medici, pazienti, personale ausiliario arrivano a mani nude sul campo di battaglia. 13)Cominciano a morire pazienti, medici e personale ausiliario. 14) Gli infetti vengono mandati e/o portati nelle RSA è falcidia. 15) I media bombardano con aggiornamenti 'mirati' dal governo. 16) si invita a non andare in ospedale se non con sintomi conclamati. 17) Le autopsie non vengono permesse né consigliate. 18) Medici Ippocratici cominciano ad assumersi in toto la loro responsabilità. 19) Scienziati di alto rango non vengono ascoltati perché propongono terapie semplici ed economiche. 20) I morti vengono cremati in fretta e furia...
Questi sono alcuni dei punti da non sminuire, inoltre occorrerebbe stendere una cronologia esatta della mortalità, delle indicazioni date e delle disdette alle indicazioni date dal governo, regioni, comuni; occorrerebbe un quadro della tempistica del necessario trascurato e del superfluo imposto da parte del governo...occorre avere un quadro completo, veritiero della portata caotica con cui il Covid è stato gestito dal governo, con nomi e cognomi dei componenti delle 'task forces' di cui il governo si è avvalso. Il Covid è stato spaventosamente letale perché si è sommato a patologie pregresse, ma soprattutto perché si è sommato al virus/confusione e si teme che sia stato il più letale di questo tipo di virus cioè il virus/confusione/intenzionale.
@Mic
RispondiEliminaPerchè pubblica commenti come quello 14 giugno 14:03 che squalificano il blog così equilibrato nei contenuti?
Rettifico 18:03
RispondiEliminaPuò esprimersi come l'ultimo Anonimo un lettore occasionale che non conosce il mio pensiero e le ragioni per cui pubblico anche commenti critici o in dissenso, censurando peraltro quelli (un'infinità!) non commestibili... Identificare il blog con "alcuni" commenti lo trovo riduttivo e poco generoso nonché superficiale.
RispondiEliminaMi pare logico che il dissenso, in primo luogo, non ci fa essere autoreferenziali, in secondo luogo, non fa altro che dare il polso della situazione e, inoltre, stimola gli approfondimenti, come dimostrano i due commenti successivi a quello stigmatizzato (e altri precedenti: es. quello di Anna da me richiamato).
E' evidente a chi mi conosce che sono questi che corrispondono esattamente al mio pensiero, che non sempre riesco a esprimere puntualmente nelle discussioni perché non ne ho né il tempo né l'energia, mentre confido nei molti che lo fanno al mio posto, com'è accaduto anche questa volta.
"...Anche sul Covid19 si potrebbe opinare all'infinito: si tratta di questioni mediche, sociali e poi politiche, che riguardano la salute corporale, che hanno degli addentellati con la pratica della religione, ma opinioni rimangono, non certo dogmi di fede. In ogni caso sminuire, come fa mons. Viganò, la gravità di questa malattia suona come un insulto alle orecchie di chi ne ha subìto drammaticamente le conseguenze..."
RispondiEliminaNon si sta opinando, si sta cercando di radunare i fatti per poter dare un giudizio non di parte, equanime. Faccio mia la sua scaletta, riguardo al covid e ripeto, occorre raccogliere i FATTI MEDICI,i FATTI SOCIALI,i FATTI POLITICI,i FATTI RELIGIOSI con le ripercussioni reciproche che hanno generato ed individuare con esattezza le responsabilità colpose o dolose. E questo in onore di coloro che sono morti e dei loro cari; parimenti nel tentativo di restituire ad un intero popolo la fiducia, oggi calpestata, nei governanti a venire.
Ho appena cancellato il commento dell'Anonimo che torna alla carica con Civitavecchia e il covid perché mi pare che ulteriori elucubrazioni non facciano altro che alimentare una polemica sterile.
RispondiEliminaDevo darmi il tempo per esprimere con maggiori approfondimenti quel che penso in un articolo ad hoc.
Ringrazio Anonimo 10:16
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RispondiEliminaNon direi che il commento parzialmente critico di mons. Viganò dell'anonimo del 14 giugno fosse tale da "squalificare il blog".
Se questo blog vuole (come vuole) alimentare una discussione seria su temi importanti, quello era sicuramente un intervento da pubblicare e Mic ha fatto bene a pubblicarlo, proprio per alimentare la discussione in modo corretto e rispondere con raziocinio a certe critiche, che si presentavano peraltro in modo attendibile.
I commenti che possono squalificare il blog, se pubblicati, sono di altro tipo.
Grazie per questa precisazione. Del resto il dibattito che cerco di promuovere è quello che anima il confronto e costruisce, perché abbiamo sempre bisogno di imparare in tutti i campi nonché di purificare la nostra fede per inverare sempre più i principi. Non sono infatti questi da mettere in discussione, ma non ci esimiamo dal riaffermarli quando vengono distorti o traditi.
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