Scrive Martino Mora: "Mi chiedo se oggi il grande Omero e il suo eroe Ulisse non verrebbero accusati di procio-fobia.
Scherzi a parte, una scuola del Massachussets ha già bandito volontariamente Omero dai programmi scolastici per i crimini contigui di sessismo e razzismo. Insomma: la realtà dell'oscurantismo spirituale nella tanto decantata società aperta ormai supera la fantasia". L'articolo ripreso di seguito illustra efficacemente l'inquietante fenomeno che, ovviamente, seppur esploso negli USA, riguarda l'intero Occidente. Ne abbiamo già constatate allarmanti avvisaglie...
Ma questi due fenomeni del nostro tempo non avrebbero mai oltrepassato il livello di guardia se non si fossero sommati ad un altro flagello biblico, non meno devastante, un fiume in piena che da qualche mese a questa parte ha rotto tutti gli argini e sta dilagando in tutto il Paese. Ne ha parlato qualche giorno fa, su American Thinker, un tale che utilizza lo pseudonimo A.C. Smith e che ha giustamente ritenuto opportuno ricordarci un film del 2006, Idiocracy, commedia di ambientazione fantascientifica in cui viene rappresentato uno scenario distopico del futuro dove, a causa della maggiore prolificità degli idioti, il livello di intelligenza medio raggiunge livelli talmente bassi da mettere addirittura a rischio la sopravvivenza del genere umano.
Nell’America raffigurata dal film, qualunque cosa somigliasse alla ragione e alla logica era stata del tutto abbandonata. “Nel corso dei decenni i fondamentali erano precipitati così in basso che i contadini annaffiavano i loro raccolti con Gatorade invece che con l’acqua e le persone si comperavano lauree di risulta al supermercato”. Molto divertente, osserva Smith, peccato che in questi ultimi mesi la profezia si sia tragicamente avverata, essendo ormai evidente che non solo il dissenso politico e culturale, ma anche la logica è stata “cancellata”, ed ora osserviamo increduli come, una stupidata dopo l’altra, l’idiozia è diventata il nuovo standard, portandosi dietro nuove regole, convenzioni e persino leggi. “L’idiozia sta diventando necessaria quanto una volta lo era la logica,” e nei grandi dibattiti sui maggiori problemi della nazione la logica non ha più bisogno di essere applicata, al contrario, visto che, oltretutto, è probabilmente “razzista”.
Del resto, la nazione più potente della Terra ha un leader che sempre di più ha l’espressione di uno che sembra chiedere “Dove sono, e cosa diavolo dovrei fare qui?“ Questa è un’assurdità, ok, ma in un’idiocrazia l’assurdità va bene. E quando Biden dice a Nancy Pelosi cose tipo “Whatever you want me to do“ (qualunque cosa tu voglia che io faccia), nessuno, tranne i notiziari conservatori, osa obiettare che è brutto che il leader del mondo libero segnali all’opinione pubblica dell’intero pianeta che lui, Joseph Robinette Biden Jr., detto Joe, in teoria il 46esimo presidente degli Stati Uniti, non è realmente in carica – “nessuno ha eletto Nancy Pelosi alla presidenza l’ultima volta che ho controllato,” annota sarcastico Smith. D’altra parte, “i media mainstream hanno elogiato quasi tutto ciò che Biden fa, ma non sta facendo nulla e tutti fanno finta che questo non abbia importanza,” constata sconsolato l’autore del pezzo.
Ma torniamo al punto dal quale siamo partiti e poniamoci la domanda fondamentale sulla cancel culture (cultura della cancellazione), che, ricordiamolo, è una linea di pensiero che spinge verso l’annichilimento – anche attraverso l’online shaming – di prodotti culturali, ma anche di persone, aziende e istituzioni colpevoli di discriminazione nei confronti di minoranze, etnie, generi, ecc. La domanda è questa: perché la cultura della cancellazione – che pure ha dimostrato ampiamente di essere capace soltanto di dividere e di fomentare l’odio tra gli americani – è così drammaticamente in aumento in America? Perché dopo generazioni e generazioni di americani che hanno considerato sacre le libertà di parola e di associazione, nonché la presunzione di innocenza, adesso molti giovani (ed anche meno giovani) sembrano accettare di buon grado, se non addirittura abbracciare con entusiasmo, queste pratiche censorie e liberticide? La risposta migliore la si ottiene se si individuano innanzitutto i beneficiari del movimento, che sono alcuni nemici esterni degli Stati Uniti, in particolare quelli che vogliono “rifare” il mondo, come il Partito Comunista Cinese e, come suggerisce su American Thinker Scott S. Powell, senior fellow presso il think tank conservatore di Seattle Discovery Institute, le élite associate al World Economic Forum di Klaus Schwab, famoso per i suoi incontri annuali a Davos e per la spinta a realizzare il “Grande Reset”.
A queste forze ostili esterne si uniscono nemici interni che si nascondono tra le élite statunitensi, nei partiti politici, nelle burocrazie governative, nel mondo accademico e aziendale, nonché in gruppi come Black Lives Matter (BLM) e Antifa. “Le élite – spiega Powell – usano questi ultimi gruppi nello stesso modo in cui Hitler usava le camicie brune. BLM e Antifa sono essenzialmente i fanti delle élite usati per fomentare la paura interna e la divisione, oltre che per distruggere il legame della società con il suo passato e persino per far precipitare il Paese in una guerra civile, il che facilita il gioco finale di subordinare gli Stati Uniti al Nuovo Ordine Mondiale voluto dall’élite globale”. Insomma, cancellare e distruggere l’eredità americana è necessario per raggiungere la nuova “Terra promessa”: il Nuovo Ordine Mondiale. Quello che probabilmente (ma non necessariamente) i “nemici interni” ignorano è che la cultura della cancellazione è regressiva, non progressiva.
Il futuro distopico immaginato da George Orwell nel suo “1984”, pubblicato nell’anno che segnò l’inizio del regime comunista di Mao Zedong in Cina, il 1949, si è infine avverato. Orwell non ha usato l’espressione cancel culture, ma ha descritto con precisione come la cosa funziona: “Colui che controlla il passato controlla il futuro [e] colui che controlla il presente controlla il passato”. Interessante, per chi ha voglia di approfondire, la ricostruzione storico-critica di Powell sulle radici marx-leniniste della cultura della cancellazione – non che ci fossero dubbi in proposito, ma sempre meglio essere precisi…
Di certo in America (e in tutto l’Occidente) siamo stati troppo lenti ed esitanti ad affrontare la minaccia comunista dalla Cina. Il PCC, ammonisce Powell, non è solo la nostra più grande minaccia militare all’esterno: in realtà, attraverso i suoi programmi multimiliardari di spionaggio e sovversione industriale, accademica e politica in corso negli Stati Uniti, è anche la nostra più grande minaccia esistenziale.
“Il punto di partenza per proteggere le nostre libertà ed espandere le opportunità in America è rifiutare di accettare o facilitare forze che sono chiaramente associate alla repressione e alla tirannia. Anche quando le nostre fazioni politiche e le differenze rendono difficile costruire un consenso, la prima regola è ‘non fare (farsi) del male’. Quando riconosciamo chiari modelli di pratiche che sono stati parte integrante dei sistemi politici più distruttivi della storia umana, gli americani non possono permettersi di essere ingannati. Non c’è posto negli Stati Uniti per la cultura della cancellazione e per la censura”.
Infine, già che ci siamo, avete mai sentito parlare di Bari Weiss? È la giovane scrittrice che ad un certo punto si è sentita in dovere di dimettersi dal New York Times perché non sopportava il “pensiero di gruppo”, cioè l’indottrinamento progressista che ora pervade quel giornale. Ebbene, è appena uscito un suo saggio sul City Journal, “The Miseducation of America’s Elites”, che vale senz’altro la pena di leggere. Lo stesso tipo di pensiero di gruppo che è stato l’incubo della Weiss si è ormai impadronito anche delle prestigiose scuole superiori private del Paese, ormai prigioniere dell’ideologia della “giustizia sociale”, nelle quali i genitori ricchi stanno versando enormi quantità di denaro col risultato di far indottrinare i figli. Scuole in cui l’idea di mentire per compiacere un insegnante, cosa un tempo normale nell’Unione Sovietica, è ormai la regola. “A Brooklyn – scrive Weiss – un insegnante di discipline scientifico-tecnologiche noto per essere friendly verso gli studenti scettici ha riso quando mi ha riferito dell’ultima assurdità: gli studenti gli hanno detto che la loro lezione di storia aveva un’unità su Beyoncé e si sono sentiti obbligati a dire che amavano la sua musica, anche se non era vero. ‘Ho pensato: non hanno nemmeno diritto alle proprie preferenze musicali’, ha detto. ‘Cosa significa quando non puoi nemmeno dire la verità sulla musica che ti piace?’ Un insegnante di inglese a Los Angeles riconosce tacitamente il problema: chiede alla classe di disattivare i propri video su Zoom e chiede a ogni studente di rendere anonimo il proprio nome in modo che possano avere discussioni disinibite.”
Non esistono dati affidabili di indagine sulla libertà di espressione tra gli studenti delle scuole superiori, ma la scorsa settimana, la Heterodox Academy – un gruppo formato da 4 mila e passa accademici impegnato a contrastare la mancanza di diversità di punti di vista nei campus universitari – ha pubblicato il suo rapporto annuale, basato su un sondaggio sulla libertà di espressione nei campus: è risultato che, nel 2020, il 62 per cento degli studenti universitari intervistati ha convenuto che il clima nel loro campus impedisce agli studenti di dire cose in cui credono.
L’economista austriaco Joseph Schumpeter sosteneva che il capitalismo non cadrà perché non riesce a produrre prosperità, ma piuttosto perché ne produce così tanta da generare una classe di ricchi oziosi con niente di meglio da fare che lamentarsi che la società deve essere abbattuta perché non è perfetta. Il saggio di Bari Weiss conferma in pieno la tesi di Schumpeter, nonché il dato di fatto che l’imbarazzante distopia di Idiocracy è diventata la realtà concreta e tangibile dei nostri giorni. Parafrasando Mao Zedong, “Grande è l’idiozia sotto il cielo. La situazione è indecente”.
(Rob Piccoli - Fonte)
https://www.lanuovabq.it/it/cosi-oms-e-gates-sono-i-padroni-della-nostra-salute
RispondiEliminaCosì Oms e Gates sono i padroni della nostra salute
ATTUALITÀ25-03-2021
La priorità vaccinale cela un’operazione di potere che, con OMS, Banca Mondiale e Gavi, arriva fino a Bill Gates. La Bussola intervista Pier Francesco Belli, esperto di governance sanitaria: «L’UE ha “ceduto” all’OMS, finanziata da Gates, il controllo di epidemie e malattie infettive, favorendo anche procedure d’emergenza per bypassare le leggi. Gates ha rastrellato azioni delle società di biotecnologia che costruiscono vaccini Ogm, più veloci rispetto a quelli tradizionali. È questo il nuovo business delle case farmaceutiche». E l'Italia si è legata mani e piedi a questo sistema....
https://lanuovabq.it/it/draghi-e-la-scuola-una-promessa-vergognosa
RispondiEliminaDAD
Draghi e la scuola, una promessa vergognosa
POLITICA25-03-2021 Riccardo Cascioli
«Se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse. Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell'infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi ieri nel discorso al Senato, in vista del Consiglio europeo di oggi e domani a Bruxelles. Applausi in aula per questo impegno a preoccuparsi della riapertura delle scuole.
Ma c’è veramente da applaudire? No, c’è da indignarsi,...
Beda il Venerabile: “Dio inizia mirabilmente l’opera della nostra redenzione, inviando un angelo a una vergine, che la nascita divina avrebbe consacrato, perché anche il demonio aveva iniziato l’opera della nostra caduta mandando il serpente alla donna per sedurla con lo spirito d’orgoglio”.
RispondiEliminaSan Gregorio Magno: “Non è un angelo normale, ma l’Arcangelo Gabriele che viene inviato alla Vergine Maria. In effetti, solo il più grande degli angeli poteva venire ad annunciare il più grande degli eventi. La Scrittura gli dà un nome speciale e significativo, si chiama Gabriele, che significa forza di Dio. Fu quindi alla forza di Dio che fu riservato di annunciare la nascita del Dio degli eserciti, del forte in battaglia che è venuto a trionfare sulle potenze dell’aria”.
Quello che stiamo vivendo è la dimostrazione mondiale che la pratica dei vizi, diventati diritti, ha come risultato la follia dei capi e delle moltitudini.
RispondiEliminaScribi = i media; farisei = i chierici della chiesa e della cultura.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Guai! Guai!...
Per fortuna i miei insegnanti di medie e superiori sono già morti.
RispondiEliminaSperiamo che almeno per una volta da questa parte del mondo non si facciano le scempiaggini che caratterizzano troppo spesso quell'altra...
...ma non mi faccio troppe illusioni .
Fa bene a non farsi tante illusioni: ha mai ascoltato i leaders delle Sardine?
EliminaPrima addomesticati. Poi imprigionati. Questo è stato il nostro percorso finora. Siamo quasi alla stretta finale. Ci vogliono piegare a tutto, con la falsa promessa di un ritorno alla normalità. Invocano resilienza, ci chiedono pazienza. Ma il virus ormai ci ha traghettato verso un nuovo mondo. Il suo mito durerà per sempre. Se qualcuno, malauguratamente, dovesse dimenticarlo, ecco pronta la "giornata della memoria", a ricordarci che è sempre vivo,vigile, in agguato.
RispondiEliminaAveva ragione Ernst Jünger quando scrisse:
" La condizione dell'animale domestico si porta dietro quella della bestia da macello."
Accettato l'ultimo addomesticamento, abbiamo firmato la nostra condanna. Eccoci qua dunque, con una maggioranza pronta ad avallare l'idea di una vaxxinazione di massa, quasi fossimo capi di bestiame. In fila, a porgere il braccio alla "scienza", credendo a false promesse, a proclami messianici. Oggi più che mai, quindi,la nostra condizione è quella dell'animale domestico: liberato, rinchiuso, ed ora anche vaxxinato per volontà del padrone. La coscienza di tale condizione sarebbe un primo passo per uscire dall'oblio. Nonostante il periodo, però, la primavera tarda ad arrivare. L' inverno della consapevolezza è destinato a durare ancora a lungo. Ci stanno conducendo al macello, eppure la maggior parte di noi sorride, si fida, varcando con entusiasmo la porta del "mattatoio". Dobbiamo prenderne atto. Noi vi abbiamo avvisato.
Amaramente constatiamo che questo e' "il tempo degli incapaci".
RispondiEliminaIn ogni branca .
Sono lettore abituale dell’American Thinker e ho visto il film Idiocracy due o tre anni fa. Ne consiglio la visione a tutti (non so se è stato doppiato in italiano ma vale la pena cercarlo): sia pur satiricamente, rappresenta il futuro distopico che sono convinto ci aspetti — e nel quale siamo in parte già dentro. Un bel po’ dentro. L’abbassamento del quoziente intellettivo, parallelo a quello morale, è molto avanzato e sicuramente entrambi sono correlati: intelligenza razionale e intelligenza emotiva sono molto più vincolate tra di loro di quanto si sia abituati a credere.
RispondiEliminaP.S.: Farei meglio a dire “ero” lettore abituale perché data la stolida persistenza nella fede cieca nel massonico katechon di QAnoniano conio, ho smesso di leggerlo, ed è un peccato perché vi scrivono persone sane e intelligenti ma tristemente abbindolate.
RispondiEliminahttps://lacrunadellago.net/2021/03/24/il-mondialismo-ha-creato-loperazione-terroristica-del-covid-litaliagate-e-ancora-lo-scandalo-che-puo-far-saltare-i-piani-del-nuovo-ordine-mondiale/
RispondiEliminaIl mondialismo ha creato l’operazione terroristica del Covid per arrivare al Grande Reset: l’Italiagate è ancora lo scandalo che può far saltare i piani del Nuovo Ordine Mondiale
24 Marzo 2021 Cesare Sacchetti 22 Commenti
CE LO DICE LA SCIENZA?
RispondiEliminaNe "L'ideologia tedesca" (1846) Karl Marx distingue nettamente e genialmente la "scienza" dall'"ideologia", affermando che ciò che spesso viene fatto passare per "scienza", non è nient'alro che una costruzione ideologica.
Il fatto che Marx sia stato il primo a ricadere nell'errore e a confondere i due piani (il suo "socialismo scientifico" era in gran parte soltanto un'ideologia ) non toglie valore alla sua distinzione. Grandissima parte di quello che la tv, la scuola, l'università ci fanno passare per "scienza" è soltanto costruzione ideologica che si serve del dogma dell'infallibilità delle scienze naturali (cioè dello scientismo) per fare passare come indiscutibili le più spericolate e inverosimili ipotesi (a partire da quella per la quale deriveremmo direttamene dalle scimmie). Per questo diffido e diffiderò sempre da chi dice: "ce lo dice la scienza". Perchè quella che viene gabellata per scienza è spesso soltanto ideologia. La quale prolifera sull'ignoranza spirituale dell'uomo moderno.
Martino Mora
ASSURDO E VERGOGNOSO!
RispondiEliminaOggi è la Giornata nazionale dedicata a DANTE, il sommo poeta.
Purtroppo in Europa invece di celebrarlo si arriva persino a censurarlo. In Belgio e Olanda, infatti, una nuova traduzione dell’Inferno della Divina Commedia di Dante, tradotta in fiammingo, ha rimosso Maometto per non essere “inutilmente offensivi”.
Le parole di Dante sono state rimosse. Per i buonisti di oggi bisogna cancellare persino la storia della letteratura. Dante, per qualcuno, è razzista, islamofobo e poco inclusivo. Ma ci rendiamo conto?
https://m.ilgiornale.it/news/cronache/divina-commedia-belgio-e-olanda-i-riferimenti-maometto-1933707.html
Salimmo su, ei primo ed io secondo, tanto, ch'io vidi delle cose belle che porta il ciel, per un pertugio tondo; e quindi uscimmo a riveder le stelle. - inferno canto XXXIV
RispondiEliminaIo ritornai dalla santissim'onda, rifatto sì, come piante novelle rinnovellate di novella fronda, puro e disposto a salire alle stelle. purgatorio canto XXXIII
All'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disiro e il velle; sì come rota ch'egualmente è mossa, l'amor che move il sole l'altre stelle. Paradiso canto XXXIII
COMMEDIA IL SOMMO POETA
25 marzo 1300 iniziò il viaggio di Dante nell'aldilà; 25 marzo 421 a mezzogiorno (cioè 1600 anni fa) fu fondata Venezia.
RispondiEliminaCitazione dantesca che calza a pennello per i nuovi sudditi del regime terapeutico:
RispondiElimina"Questi sono da chiamare pecore, e non uomini; ché se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l’altre l’andrebbero dietro; e se una pecora per alcuna cagione al passare d’una strada salta, tutte l’altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare" ("Convivio").
L’economista Federico Caffè, prima di scomparire (dal 1987 non se ne seppe più nulla) aveva già capito che stava sorgendo un totalitarismo stupido, fatto solo di volontà, per cui la scienza e la logica sarebbero stati secondari.
RispondiElimina«A che cosa serve più parlare, discutere, spiegare? Tanto, qualunque cosa io dica, tutto andrà in un altro modo».
Silvio Brachetta
Dante: Borgonzoni, attacchi giornale tedesco inaccettabili, si scusino
RispondiEliminaRoma, 25 mar. - "Le bassezze e le inesattezze contenute nell'articolo della Frankfurter Rundschau sull'opera di Dante Alighieri, rappresentano un'inaccettabile attacco non solo alla figura del Sommo Poeta, ma alla cultura mondiale nel suo complesso. È difatti innegabile come il patrimonio culturale prodotto dal poeta fiorentino sia un’inestimabile fonte di conoscenza e di sapere che appartiene al mondo intero, che proprio oggi ne ricorda il settecentesimo anniversario della nascita. Oltre alla imperdonabile infondatezza della ricostruzione compiuta dal periodico tedesco, appare davvero di pessimo gusto aver scelto proprio la data in cui, universalmente, si rende giusto omaggio ai suoi natali. Pretendiamo scuse immediate dagli autori: non consentiremo, infatti, che faziosità, inesattezze e partigiano rancore, da Dante costantemente avversate con l'impegno e la cultura, offuschino un simbolo dell'italianità, del nostro sapere e della nostra comunità”.
“In Dante, Maometto subisce un destino crudo e umiliante, solo perché è il precursore dell’Islam”. È un caso la nuova traduzione politicamente corretta della Divina Commedia di Dante che circola in Belgio e Olanda.
RispondiEliminaNella traduzione in fiammingo dell’opera, a cura di Lies Lavrijsen, il personaggio viene rimosso per per non essere “inutilmente offensivi”, ha detto l’editore Blossom Books. Ne dà notizia il quotidiano belga di lingua olandese De Standaard. E il caso viene ripreso dal giornalista Giulio Meotti nella sua newsletter. Il traduttore di Anversa Lies Lavrijsen ha rimosso le parole su Maometto. “In Dante, Maometto subisce un destino crudo e umiliante, solo perché è il precursore dell’Islam”, dice l’editore Myrthe Spiteri.
Come Dante raffigura Maometto – I versi che Dante dedica a Maometto tendono a ridicolizzare il Profeta. E naturalmente vanno contestualizzati. Il che è certo meglio di una censura. Dante lo paragona a una botte sfondata, quel dannato gli appare aperto e spaccato dal mento fino all’ano, “da dove si scoreggia”. Gli si vedevano le interiora e anche il “sacco che trasforma quel che si mangia in feci”. I due si parlano e Maometto dice a Dante: “Osserva come è malmesso Maometto, tutto storpiato! Davanti a me se ne va in lacrime mio genero Alì, con il volto squarciato dal mento alla fronte”.(Ovviamente citiamo i versi in parafrasi). Maometto si trova nella nona bolgia, dove sono puniti i seminatori di discordie.
https://voxnews.info/2021/03/25/dante-censurato-rimosso-verso-contro-maometto-dalla-divina-commedia/
Purtroppo i cretini che hanno fatto ciò non tengono in alcun conto di come è trattato Gesù Cristo nel Corano, un profeta qualunque e si ridicolizzano i cristiani che credono sia il Figlio di Dio. Quindi nessun rispetto! Eppure mai nessuno si è sognato di censurare il Corano. Nei Paesi europei c'è un malinteso senso del rispetto, quando si tratta di Islam e dintorni. Mi sono convinto che la maggior parte dei diplomati, laureati e insegnanti europei sono una manica di imbecilli. Tipicamente europeo, di questa Europa attuale.
RispondiEliminaCit. Italo Zamprotta
Oggi i festeggiamenti per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia, nella Basilica di San Marco il Patriarca Moraglia cita Seneca: “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”
RispondiEliminaArticolo tedesco su Dante.
RispondiEliminaUn utente su Facebook scrive: “Ecco l’articolo: l’ho letto tutto. Sono allibito. Dove sarebbe “l’incredibile attacco a Dante?”. Si tratta di un noioso articolo che parte dalla poesia provenzale per poi parlare della Divina Commedia e arrivare a Shakespeare. Nulla di che. “Plagiatore”? Si cita un articolo del 1919 (!) dell’arabista Miguel Asin Palacios, secondo il quale Dante conosceva la storia dell’ascesa in cielo di Maometto e si sarebbe ispirato. Arrivista? Si parla di spirito agonistico invitando a “non sottovalutare” Dante, non certo per attaccarlo”.
Giulio Meotti:
RispondiElimina“Ci è vietato di amare ciò che siamo e ci è ordinato di accogliere tutto ciò che ci accusa". L’intervista al filosofo Pierre Manent: “L’Unione Europa è debole e in declino totale. Non vogliamo più la libertà e la responsabilità di governarci. E poiché non vogliamo più continuare la nostra storia, cosa possiamo fare se non disfarla e decretarla malvagia? Siamo popoli docili sotto sorveglianza. La nuova religione politica ci ordina di dissolverci nell'umanità".
Storpiato, censurato, distorto, edulcorato, additato, deriso e festeggiato.
RispondiEliminaQuesto è il trattamento che oggidì riserviamo a Dante nelle scuole, nella critica, nei media nella cultura popolare.
IUS SOLI E AFFINI.
RispondiEliminaLa logica della battaglie culturali del progressismo liberal sono le stesse da almeno mezzo secolo. Che si tratti dello Ius soli, dell'aborto, del matrimonio omosessuale o dell'utero in affitto, il meccanismo è sempre lo stesso. Si prende un desiderio di un gruppo di individui (a volte spontaneo, più spesso creato artificialmente dai media al servizio della Rivoluzione culturale) e lo si trasforma in "diritto". Dopo questo artificio retorico (cioè il gioco di prestigio di chiamare "diritti" i desideri) il gioco è fatto. Chi vuole negare i "diritti" dei bambini extracomunitari nati in Italia, delle donne, degli omosessuali o di qualsiasi altra categoria? Chi vuole a togliere "diritti" alle persone? Solo I fascisti, razzisti, populisti, medioevali xenofobi, omofobi, sessisti ,e via dicendo neologismi inventati dalla neolingua orwelliana al servizio della Rivoluzione culturale. Il meccanismo è questo da cinquant'anni. E' voluto dal potere economico, finanziario, mediatico e culturale secondo la strategia di una continua ingegneria sociale tendente all' atomizzazione integrale della società contro ogni legame sociale costitutivo . Funziona così da mezzo secolo, ma qualcuno non l'ha ancora capito. Ed essendo i desideri potenzialmente infiniti, così i "diritti" saranno potenzialmente infiniti, finché a colpi di ingegneria sociale non si sarà distrutto completamente quello che resta della nostra civiltà. Davvero vogliamo permetterglielo?
Martino Mora
“Se i medici vaccinati possono contagiare, il motivo della sanzione per i non vaccinati che sta studiando la Cartabia quale sarebbe?” (Barbara Balanzoni @barbarab1974 – Twitter, 27 marzo 2021). Solo una domanda, per capire la cosa (lo so che è così e quindi anche vaccinato, continuerò comportarmi come prima… ma la Cartabia lo sa?).
RispondiEliminaBILL GATES ED IL SUO PIANO PER IL CONTROLLO DEI VACCINI
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/dS4fqcM8FPMV4qJTs2PpnTejj