Indice degli interventi precedenti e correlati.
NOTA
A proposito di alcune dichiarazioni
del Prof. Roberto De Mattei recentemente
apparse su “Corrispondenza Romana”
Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male;
ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?
(Gv 18, 23)
Mi è stato segnalato l’articolo Caso Viganò: l’arcivescovo e il suo doppio, apparso ieri su Corrispondenza Romana [qui], anche in inglese, a firma del prof. Roberto de Mattei.
Non posso non esprimere il mio stupore per le affermazioni che un illustre intellettuale cattolico, salutato come paladino della Tradizione e che non ha risparmiato alla Gerarchia critiche anche severe ma sempre ponderate e giuste, ha ritenuto di dover formulare nei miei riguardi. In realtà sarebbe stato sufficiente consultarmi a voce o per lettera, per dissipare i suoi sospetti e sentirsi rassicurare sul fatto che tutti i miei scritti, le mie dichiarazioni e le interviste rilasciate sono frutto di una maturazione di convinzioni delle quali rivendico con fierezza la piena paternità.
L’idea di un mio “doppio” dev’essere frutto di qualche consigliere cui improvvidamente il prof. de Mattei ha prestato fede, senza accorgersi che così facendo si è esposto alla pubblica smentita di illazioni totalmente prive di fondamento e che, se mi è consentito, suonano anche poco caritatevoli nei miei riguardi. Colgo quindi l’occasione di questo suo articolo per smentirne le ardite e fantasiose tesi, rassicurando quanti hanno la bontà di leggermi e di ascoltarmi che non esiste nessun ghost writer, e che per grazia di Dio ho ancora il pieno possesso delle mie facoltà, non sono manipolato da nessuno e sono assolutamente determinato a proseguire la mia missione apostolica per la salvezza delle anime.
In altri tempi, de Mattei sarebbe stato orgoglioso di essere al mio fianco nella comune battaglia per la Verità cattolica, per la difesa dell’immutabile Magistero e della veneranda Liturgia tradizionale contro gli assalti dei Modernisti. Egli sarebbe probabilmente stato al mio fianco anche nella denuncia della frode pandemica e dell’intrinseca immoralità dei vaccini sperimentali prodotti con materiale fetale derivante da aborti.
I suoi recenti interventi - con il proprio nome o sotto pseudonimo - hanno dimostrato, non senza un vivo dolore, che se vi è un “doppio”, esso va cercato negli ultimi scritti del Professore; scritti che sembrano composti da un grigio funzionario di regime obbediente alla narrazione mainstream, e non dalla mente acuta e dalla fede genuina del de Mattei che conoscevo. Quantum mutatus ab illo.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo22 Giugno 2021
S. Paulini, Episcopi et Confessoris
Desidero manifestare tutta la mia solidarietà a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Viganò.
RispondiEliminaLa farsa del virus ha fatto cadere tante maschere (sic!).
Che Gesù ci accordi la grazia di esserGli sempre fedeli, come Maria Santissima, S. Giovanni, S. Maria Maddalena e le Pie Donne!
La calunnia è un venticello
RispondiEliminaUn’auretta assai gentile
Che insensibile, sottile,
Leggermente, dolcemente,
Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
Sottovoce, sibilando,
Va scorrendo, va scorrendo
Va ronzando, va ronzando
Nell’orecchie della gente
S’introduce, s'introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo,
Prende forza a poco a poco,
Vola già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d’orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia,
E produce un’esplosione
Come un colpo di cannone,
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
Avvilito, calpestato,
Sotto il pubblico flagello,
Per gran sorte va a crepar.
Il barbiere di Siviglia (Rossini)Atto I/6 Aria La calunnia è un venticello (Basilio)
Il barbiere di Siviglia è un'opera buffa di Gioachino Rossini in due atti, su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima francese di Pierre Beaumarchais del 1775.(Wikipedia, voce, Il barbiere di Siviglia)
Devo ammettere che anch'io sono rimasto sconcertato dall'articolo del prof. De Mattei. Di solito il professore scriveva articoli chiari e cristallini, di una logica ferrea e soprattutto documentatissimi. Questo articolo è nebuloso, poco chiaro, contorto, senza capo nè coda. Non entra mai nel merito e non si capisce dove vuole andare a parare. Tutto ciò che viene fuori è solo un attacco gratuito a Mons. Viganò senza mai entrare nel merito, sproloquiando di un fantomatico ghost writer e solo perché mons. Viganò, invece di continuare a parlare di corruzione nella Chiesa, ha iniziato a parlare dal 2020 di temi ad oggi di vitale importanza (e non solo per i cristiani) quali il Grand Reset, l'immoralità e la pericolosità di questi sieri sperimentali fatti passare per vaccini, il coinvolgimento e la complicità della gerarchia ecclesiastica nel progetto di disumanizzazione anti cristiana e satanica della società, l'accusa di un'istaurazione di un totalitarismo globale che farebbe impallidire perfino i regimi nazisti e comunisti e dulcis in fundo l'accusa chiara (finalmente) che se oggi la Chiesa versa in questo stato miserevole e vergognoso lo si deve alla sua fonte velenosa, vale a dire il Concilio Vaticano II (tesi, che tra l'altro, almeno fino a qualche tempo fa anche il prof. De Mattei portava avanti). Ridicola e offensiva poi questa frase, non solo nel suo contenuto ma anche nella forma esposta: "Nelle dichiarazioni sempre più numerose da lui pubblicate il tono divenne ampolloso e sarcastico e i temi si allargarono ai campi teologico e liturgico, nei quali egli aveva sempre dichiarato di non avere competenza". Ma non si è reso conto il professore dell'assurdità di questa affermazione? Mons. Viganò non è un ingegnere, un dottore, un idraulico o un professore di Storia. E' un Vescovo della Chiesa Cattolica e fino a prova contraria teologia e liturgia sono il suo pane quotidiano, proprio perché un Vescovo per essere tale deve confermare nella fede il suo gregge e custodire e vigilare sulla Sacra Liturgia. Cosa è successo al professore De Mattei? Dove è andata a finire la sua proverbiale lucidità nel criticare, sempre documentato, gli abusi che sono scaturiti con il Concilio Vaticano II e nel difendere la Tradizione Cattolica? Perché si sta spostando sempre più su posizioni di difesa del main stream narrativo che oggi impera? Un'involuzione (e si nota nello stile fortemente contorto nella sua accusa a Mons. Viganò, uno stile che mai il professore aveva avuto prima) veramente preoccupante.
RispondiEliminaNella calunnia, mi pare che si intreccino due elementi, un giudizio non ponderato e l'invidia. Sappiamo come l'invidia sia drammaticamente presente nella Bibbia, VT e NT. In questa nostra epoca diabolica giudizi non ponderati, vecchi e nuovi pregiudizi, invidia, ipocrisia vengono usati e rinnovati di giorno in giorno, in ogni ambiente, tra l'alta e bassa gente, da colui che vuol perdere l'essere umano. Occorre stare molto attenti.
RispondiEliminaIn questa caduta del Prof. Roberto De Mattei, vogliamo oggi vedere il sacrificio del fratello che, per allertare i fratelli, non ha esitato a farsi bendare la testa da qualche auretta assai gentile. La ringraziamo, Professore, abbiamo capito e la sinceramente rinnoviamo la nostra gratitudine per quanto ci ha donato nel tempo. Ora si rialzi con l'aiuto del Signore e riprenda il suo posto di sempre.
A Monsignor Viganò, chiediamo grandissima e santa attenzione, cattolici e non cattolici la stanno guardando, feriti, delusi,in cerca di guida, di luce, di speranza. Il suo ruolo va crescendo in responsabilità, per Amor di Dio, stia attento alle sottile e rovinose tentazioni di chi salendo deve far assegnamento sul Signore Gesù Cristo solo.
Alla faccia del bicarbonato di sodio!
RispondiEliminahttps://makeagif.com/gif/alla-faccia-del-bicarbonato-di-sodioavi-yxZMm6
Bisogna che questo dissidio sia sanato al più presto, per il bene della nostra causa comune. A tal fine cerchiamo di non avvelenare la ferita
RispondiEliminacon ulteriori polemiche.
Non possiamo ipotizzare che ci sia un'ala del mondo "conservatore" più vicino al mainstream che si stia posizionando in previsione di cambiamenti al vertice? Magari un imminente Conclave?
RispondiEliminaO alle volte si possono semplicemente prendere delle cantonate. Tutti sbagliamo.
EliminaVerissimo, ma una cantonata è una cosa la diffamazione aperta è un'altra cosa. In generale serve per screditare la persona bersagliata ma, almeno in questo caso, mi sembra un'arma a doppio taglio. E ci sarebbe da sperare che, come arma, venga riposta al più presto. Probabilmente mic ha "centrato il bersaglio" ma in ogni caso rimane un metodo altamente usurante. Valeria Fusetti
EliminaUn Sacerdote ha detto: pienamente d'accordo con lei, caro reverendo; si può solo ipotizzare che lo stiano ricattando, oppure corrompendo, ma la seconda ipotesi mi sembra più peregrina. Infatti per difendere le sue idee il De Mattei non ha esitato a rinunciare alla sua importante carica scientifica, a quell'epoca. Cosa mai potrebbero offrirgli per portarlo dalla loro parte? più facile ipotizzare un ricatto, una minaccia (la storia insegna, l'espediente fu usato anche con Giuseppe Siri per farlo rinunciare all'elezione papale, già accettata come papa Gregorio XVII)
RispondiEliminahttps://letturine.blogspot.com/2020/09/
RispondiEliminaChi si stupisce oggi o fa finta di non capire o è un povero ingenuo (cfr. Giuliano Ferrara).
RispondiElimina"In previsione di un cambiamento di vertice", al Vaticano...
Intanto un'altra iniziativa della Chiesa che va contro l'ideologia dominante, mirante a bloccare il ddl Zan.
Il Corriere della Sera di stamattina riporta nella home page la notizia straordinaria (nel clima attuale) di una Nota diplomatica inviata nei giorni scorsi dal Vaticano al Governo italiano contro il ddl Zan. Si affermerebbe, nella Nota, che nel voler imporre una giornata nazionale contro l'omofobia e a favore della tendenza lgbt etc anche a tutte le scuole, incluse le cattoliche, si violerebbe la libertà di espressione etc dei cattolici : si violerebbe quindi il Concordato revisionato nel 1894. Giuste osservazioni.
La possibile violazione del Concordato è cosa grave, anche se la violazione sembra di per sé limitata ad un ambito ristretto. Importante e anche sorprendente che il Vaticano di oggi abbia fatto un passo ufficiale così impegnativo, prospettando (giustamente) la violazione del Concordato.
Il Concordato non si occupa di questioni teologiche o di etica ma soprattutto di questioni organizzative, giuridiche. Ma le questioni morali sono implicitamente ricomprese nelle questioni giuridiche e organizzative.
Attendiamo ora gli sviluppi.
Forse qualcosa si sta muovendo all'interno della Gerarchia?
Lo speriamo vivamente anche se è bene non illudersi troppo.
Z.
Non potendo vedere, ascoltare, sapere tutto atteniamoci ai fatti, senza illuderci. Ora siamo tutti esposti a diventare, nostro malgrado, traditori. Preghiera continua, una giaculatoria continua per fare muro contro i malefici pensieri.
RispondiEliminaA onor del vero mi pare poi che se l'argomento ad hominem invocato dal prof. de Mattei contro Mons. Viganò, quello della supposta incompetenza di Sua Eccellenza in materia "teologica e liturgica", dovesse valere, a fortiori si ritorcerebbe contro de Mattei stesso. Infatti nel suo opuscolo a favore dei vaccini il prof. de Mattei svolge ampie considerazioni di carattere etico, non essendo un filosofo né un teologo morale e, dunque, essendo costretto ad appoggiarsi ad argomentazioni altrui.
RispondiEliminaIl prof. de Mattei, inoltre, si guarda bene dal trattare il punto fondamentale, senza il quale le argomentazioni che avanza potranno essere valide tutt'al più ad un livello puramente astratto, ossia su un piano meramente teorico lontano dalla considerazione degli elementi circostanziali specifici; considerazione che invece è necessaria nei casi di immediata vicinanza alle ultime decisioni pratiche. Qui non si tratta, infatti, di stabilire semplicemente se in linea teorica generale le autorità possano in certi casi imporre vaccinazioni di massa, ma si tratta in primo luogo di sviscerare tutte le ragioni particolari del caso specifico, relativo alla situazione in cui hic et nunc ogni genitore è chiamato a decidere se vaccinarsi e fare vaccinare i propri figli con questi particolari (cosiddetti) "vaccini" anti-covid-19!
Ora, in circostanze come quelle attuali una adeguata considerazione etica dei fatti non può non tenere conto del fondamentale dato consistente nella massima contingenza che caratterizza l'attuale situazione: 1) si tratta di terapie nuove e del tutto sperimentali (!!!), approvate e, anzi, rese obbligatorie (per ora solo nei confronti degli operatori sanitari) nella certezza che 2) un numero notevole di validissime terapie alternative non sono state adeguatamente prese in considerazione, ma, tutto al contrario, sistematicamente affossate (come dimostrano palesemente episodi clamorosi come l'articolo contro l'uso dell'idrossiclorochina ritirato da "The Lancet", o il trattamento riservato al competentissimo prof. Didier Raoult, uno dei migliori virologi al mondo, sempre a proposito dell'uso dell'idrossiclorochina e senza parlare delle varie terapie proposte da molti medici italiani al nostro ministero).
Il secondo punto (esistenza di valide terapie alternative ai vaccini) smonta inoltre ogni altra argomentazione basata sulla presunta emergenza pandemica, che ha giustificato l'approvazione e vendita dei vaccini in base a rapidissime e limitatissime procedure di emergenza. Infine, se di reale emergenza pandemica non si tratta (e basterebbe dare un'occhiata alle statistiche ufficiali della mortalità causa covid-19 per fasce di età), nemmeno vigeranno le condizioni di emergenza assoluta che giustificherebbero, eventualmente (e anche qui ci sarebbe tanto da discutere), l'uso di vaccini prodotti a partire da linee cellulari provenienti da aborti volontari.
Non tematizzare tutte queste specifiche problematiche fattuali (e anche molto altro) rende, a mio modesto avviso, inapplicabili al nostro caso le argomentazioni puramente astratte del prof. de Mattei.
Risposta ineccepibile dell'arc Viganò, come sempre di una "lucidità" insuperabile. Ringraziamo il Signore di averci dato una "grande luce" in queste tenebre apocalittiche
RispondiEliminaMah!
RispondiEliminaMI piacerebbe proporre a chi aveva la possibilita' di frequentare il Prof.De Mattei di andarlo a visitare . Di parlagli direttamente,e se del caso fare da mediatore/trice.
Anonimo 11:57
RispondiEliminaSacrosanto che la Chiesa abbia rivendicato la libertà dai rischi di natura giudiziaria in riferimento al dl Zan. Ma la funzione della Chiesa non è piuttosto quella di richiamare i principi spirituali dai quali discendono quelli morali sociali e antropologici? E la violazione del concordato andava denunciata anche nel momento in cui le autorità civili hanno sancito le restrizioni in tema di culto pubblico
Giusto, una mossa per fare vedere che la Chiesa ha ancora una parvenza di cattolicità.
EliminaMa sempre e solo sul piano politico e giuridico: Gesù Cristo e la Sua Parola, fondamenta di quel diritto, sono sempre trascurati e assenti.
Sono spostati anche quando assumono posizioni cattoliche.
Aloisius
Ringrazio Antonio per il riferimento agli articoli che si trovano sul sito di don Nitoglia Effedieffe. Non li conoscevo, ma non penso di essere ingenuo nel stupirmi del prof. De Mattei. il mio stupore è lo stesso di quello di Mons. Viganò. Anch'io ho sempre visto il professore come un paladino della Tradizione soprattutto nel campo che gli compete, quello storico. Trovo la sua storia sul Concilio sul Vaticano II, un libro non solo molto ben scritto e incredibilmente documentato, ma indispensabile ad ogni cristiano per aprire gli occhi su cosa sia veramente stato il CVII. Ammetto, invece, che non lo seguo tanto sui social, preferendo altri autori e soprattutto preferendo passare il mio tempo libero con dei sani libri. Constato, invece, cogliendo l'impressione di Mic, che con Bergoglio e soprattutto con il covid, il mondo tradizionalista si è vieppiù frammentato e la notevole figura di mons. Viganò, affrontando quei temi che il professore vorrebbe che non affrontasse, costringe molti cattolici tradizionalisti a riposizionarsi. La dura e chiara posizione di un vescovo conciliare contro il concilio Vaticano II fonte vera e principale di tutte le aberrazioni scaturite in questi 60 anni nella Chiesa ha sconvolto il sonno di molti buoni cattolici. Se prima accusare il concilio era quasi solo un gioco accademico e salottiero con mons. Viganò il tema sta diventando sempre più centrale ed esplosivo costringendo molti buoni cattolici tradizionalisti a uscire allo scoperto e a riposizionarsi. Non penso cara Mic che il problema sia il prossimo conclave. Per quanto molti amino insistere su chi sia il vero Papa e cosa succederà alla morte di uno dei due, il vero problema all'interno della Chiesa sta diventando sempre più squisitamente teologico, come ai tempi dell'arianesimo. Ecco perché la posizione chiara e netta di mons. Viganò sta terremotando il cattolicesimo sia conservatore che progressista. Li costringe a scegliere tra la Verità e l'errore, tra l'ortodossia di sempre e l'eterodossia, gli errori e le falsità del concilio. Nascondersi ora diventa sempre più difficile e questo comporterà una lotta sempre più aspra e accanita anche tra gli stessi tradizionalisti
RispondiEliminaEsattamente !
RispondiElimina
RispondiEliminaCertes, les temps douloureux que nous vivons sont propices à toutes les volte-face. On en a des exemples tous les jours. Mais pourquoi, sous quelles pressions, pour ne pas dire sous quelles menaces, le Prof. Roberto de Mattei, que j'estimais sincèrement, s'est-il prêté à pareille opération de diffamation envers Mgr Viganò, dont, il y a à peine quelques mois, il vantait encore le " courage " ? C'est atterrant et j'en ai beaucoup de peine pour lui.
Moi même, mon cher ami, moi même.
EliminaSegni dei tempi: se Melloni può criticare apertamente Bergoglio perché de Mattei non dovrebbe poter attaccare Viganò? Ormai la crisi ha travolto tutto e tutti
RispondiEliminaNon di rado, su questo blog vengono espresse posizioni/opinioni differenti sui vari temi trattati.
RispondiEliminaMa vedo che in questo caso il prof. De Mattei ha raccolto l'unanimità dei commenti a suo sfavore!
Bravo! Che bella impresa!
Ma ... si tratta veramente del prof. De Mattei, o non piuttosto del suo "Ghost Writer"? :-)
RispondiElimina"Se prima criticare il Concilio era una sorta di gioco accademico o salottiero..."
Dopo la presa di posizione radicale di mons. Viganò, non può più essere così. Ci voleva certamente l'intervento a piedi uniti di un vescovo contro il Concilio e i suoi errori per
svegliare tante coscienze.
Ma non diciamo che nei decenni precedenti chi criticava il Concilio lo faceva più altro come " per gioco accademico o di salotto".
Il primo critico è stato Romano Amerio, nel suo fondamentale Iota Unum, libro che di certo non possiamo catalogare fra i libri dell'accademia fine a se stessa o salottieri.
Chi si lascia sfuggire giudizi del genere evidentemente non conosce l'ampia letteratura critica sul Concilio, sia di origine laica che ecclesiastica, che ha trovato alla fine negli scritti di mons. Brunero Gherardini approfondimenti di rilievo ed una sintesi assai efficace.
Vero, ma mi sembra che siano rimasti in un ambiente più ristretto; la presenza critica e costante di mons Viganò, e se mi si permette, anche gli interventi di mons Schneider, sono stati e sono tutt'ora di grande importanza ed utilità per stimolare la riflessione critica di molti fedeli. Posizioni che, mi sembra, stanno incoraggiando altre riflessioni, catechesi, ricerche storiche ecc che si sommano e si intrecciano anche nel web, oltre che in un fiorire quasi quotidiano di una vivace pubblicistica, che arricchiscono e fortificano la Fede di molti. E perciò anche rinsaldato l'amore per La Cattolica. Per questo spero che questi attacchi poco equilibrati finiscano al più presto. Valeria Fusetti
EliminaMa non diciamo che nei decenni precedenti chi criticava il Concilio lo faceva più altro come " per gioco accademico o di salotto"
RispondiEliminaIn realtà facevano tutti molto sul serio; ma venivano sistematicamente ignorati e dunque silenziati. Molto noti agli amanti della tradizione (lo stesso De Mattei, con alcuni suoi scritti, fa parte della schiera). Alcuni di loro amati maestri, per i fedeli alla Tradizione, compresa la sottoscritta (penso soprattutto ad Amerio, Gheradini, lo stesso Pasqualucci); ma di fatto sottoposti ad una sorta di damnatio memoriae che perdura tuttora.
Questo perché purtroppo neppure i pastori conservatori, ad eccezione di mons. Schneider, hanno mai accettato un dibattito pubblico sul concilio; ma Viganò, con l'autorevolezza del suo ruolo e la chiarezza dirompente dei suoi interventi ha fatto finalmente breccia e il dibattito in qualche modo si è svegliato. Lo testimoniano i numerosi interventi, suoi e correlati, in tutto l'orbe cattolico, di cui aggiorno continuamente l'indice...
Peccato questo attacco ad personam. Spero sia stato utile per indurlo ad una maggiore prudenza nelle frequentazioni, che comunque gli vengono imposte dai numerosi e pressanti contatti da cui è bombardato, ammesso e non concesso possa esserci qualche presenza discutibile... ma da lì a trarne illazioni, ce ne corre... E, poi, la stessa autorevolezza di De Mattei, pur nella sgradevolezza dell'inusitato stile di questa bordata, pone l'intera questione sul tappeto e serve a mettere all'erta tutti noi da qualunque possibile deriva in cui ci si possa incagliare nel mondo della Tradizione, pur nelle diversità di sfaccettature che dovrebbe costituire una ricchezza e non essere foriera di divisioni...
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RispondiEliminaCaro anonimo delle 16:44, ho usato la frase "accusare il concilio era quasi solo un gioco accademico e salottiero" più che altro come un iperbole, per sottolineare che anni addietro erano pochissime le persone che vedevano nei documenti del concilio la fonte delle future eresie. il termine gioco è sicuramente fuorviante perché anch'io sono convinto che facevano molto sul serio e avevano visto molto lontano, ma erano pochissimi e non solo perché erano ostracizzati (anche), ma soprattutto perché quasi tutti eravamo veramente convinti che il problema non era il concilio, ma la sua attuazione. In seminario combattevamo i progressisti alla Rahner e alla Kung, ma noi seminaristi tradizionalisti non mettevano assolutamente in dubbio il concilio, anzi...Stravedevano per Giovanni Paolo II e ancor di più per il suo Prefetto della Fede, il cardinal Ratzinger e il concilio era intoccabile anche per noi, non per paura di essere emarginati, ma per vera convinzione. Dopo gli anni bui del decennio 1970-1980 finalmente erano arrivate le persone giuste pr ricondurre la barca di Pietro sulla rotta giusta. Eravamo convinti che un papa come Giovanni Paolo II aiutato dal suo Prefetto avrebbe prima o poi allontanato i teologi eretici e corretto tutte le storture dottrinali del dopo concilio. Negli anni ottanta-novanta e fino a metà del decennio 2000-2010 non ho conosciuto preti tradizionalisti che non erano anche convinti conciliaristi. Certamente l'avvento di Internet, ha permesso ai cattolici tradizionalisti di confrontarsi maggiormente e con più libertà e ha permesso di approfondire il dibattito sul Concilio stimolando personaggi di classe come Mons. Gherardini, il prof. De Mattei e il prof. Pasqualucci a criticare apertamente con dei libri il concilio. Il pontificato eretico di Bergoglio e la scelta precisa di mons. Viganò, vescovo conciliarista, di puntare il dito contro il concilio hanno certamente accelerato questi processi di critica che sono ormai inarrestabili. Come ho specificato nel precedente intervento, la lotta sta diventando sempre più teologica e il concilio non può più sfuggire ad un'operazione di verità.
RispondiEliminaIo vi dico quello che sento, ovvero che mi sembra che la questione sia prendendo una brutta piega. Generalmente queste cose accadono per concorso di colpa. Spero che si chiariscano privatamente o, se realisticamente dovesse essere impossibile, chiudano lì la questione contra personam perché non porterà a niente di buono per la Chiesa.
RispondiEliminaLa cosa peggiore che potrebbe succedere, poi, è la formazione di due tifoserie contrapposte.
RispondiEliminaCondivido con Giudici.
RispondiEliminaAggiungo che Mons. Viganò non meritava un attacco inspiegabile di questo tipo.
Il diavolo divide il fronte più pericoloso, attacca il nemico più forte.
I questo caso lo ha fatto tentando lo stimatissimo prof. De Mattei.
Con tutto il rispetto e senza nulla togliere ai suoi meriti, il prof. De Mattei a mio avviso ha sbagliato.
Qualunque critica, anche se per ipotesi fosse stata giustificata - e questa per me non lo è affatto - doveva farla in privato.
Non solo il chiarimento, a danno fatto, ma la critica.
Non posso credere che il prof. De Mattei non abbia previsto il danno di un attacco pubblico di questo tipo, al fronte rimasto cattolico e all'unico Vescovo che ha avuto il coraggio di prendere una posizione così forte e chiara.
Non mi avventuro in spiegazioni, anche perché uno è Vescovo e l'altro è laico, quindi anche l'invidia non la vedo come spiegazione, sebbene non possa escludersi a priori.
Ma pregherò per loro e soprattutto per Mons. Viganò, che sappia porgere l'altra guancia e non cada nelle trappole del demonio.
Aloisius
Non conosco bene i tempi della diatriba, anche perché noi la vediamo solo da quando è emersa; però mi chiedo se la causa scatenante non siano state le differenti opinioni sulla illiceità del vaccino. Purtroppo mi pare piuttosto frequente che certi battibecchi personali derivino da dispute di questo tipo.
RispondiEliminaTeniamo anche conto che entrambi sono molto esposti (Viganò in particolare) e questo provoca certamente stress. Preghiamo per loro.
Solitamente siamo in grado di riconoscere nell'altro quello che conosciamo o per esperienza diretta o per esperienza indiretta che si è impressa in noi.
RispondiEliminaIl fango è arrivato. Corrispondenza romana pubblica in inglese la rivelazione del supposto ghostwriter di mons. Viganò
RispondiElimina... the analysis of lexical and stylistic elements leads us to only one possible author: "Cesare Baronio," or "Baronius," creator and author, from 2010 to 2020, of the blog Opportune Importune....
https://www.corrispondenzaromana.it/vigano-case-who-is-the-real-author-of-the-writings-of-archbishop-vigano/
RispondiEliminaMi pare che Mons.Viganó abbia fatto quanto era richiesto nel caso sulle accuse gratuite ed immotivate.Ha anche chiarito che continuerà a difendere la Chiesa nella verità e la verità si trova anche nel mondo sociale con l'obiezione di coscienza all'aborto ed ai vaccini fetali e modificanti il dna (trascrittasi inversa), e si trova pure nel politico mondo anticristico dove Putin, Trump e Orban con Bolsonaro sono gli unici ad opporsi all'anticristo politico finanziario .
RispondiEliminaCosì la vede Andrea Sandri; ma a me francamente ripugna questo modo di "sparare nella direzione giusta"
RispondiElimina...
"De Mattei ha commesso l'errore di scrivere un'apologia della vaccinazione (non so con quanta reale convinzione) pensando di esorcizzare così la sua vera (e giusta) preoccupazione: che il complotto diventi la nuova frontiera del "tradizionalismo" che ne uscirebbe snaturato. In realtà si può essere scettici e critici, anche profondamente critici, su tutta la vicenda pandemica e contemporaneamente difendere la Tradizione dagli esaltati e dai paranoici. Monsignor Viganò ha commesso l'errore grave di essersi messo con gente che con la Chiesa cattolica, al di là dei proclami roboanti, non ha più niente a che fare. In questo momento de Mattei spara nella direzione giusta, e c'è davvero da sperare che, alla fine, emerga tutta la verità."
Mi sono limitata a scrivergli questo:
RispondiEliminaA me francamente ripugna questo modo di "sparare nella direzione giusta"... Sono disposta a guardare in faccia la verità, se necessario, ammesso che la verità sia quella; ma le macchine del fango penso non giovino a nessuno.
Beh, se de Mattei ha scritto una apologia della vaccinazione senza troppa convinzione, Andrea Sandri si dovrebbe chiedere: per chi l'avrebbe scritta?
RispondiElimina@ mic
RispondiElimina23 giugno 2021 08:33
non riesco ad andare in molti siti, Corrispondenza Romana è uno di questi.
Nei casi più spinosi, si può fare un copia e incolla delle frasi/sintesi?
@ 23 giugno 2021 08:33
RispondiEliminaSe questo fosse vero...poveri noi! Raggirati da tutti.
Abate Faria su Tosatti oggi:
RispondiEliminaInvece di un dibattito, si è creato immediatamente uno scontro. Gli amici-alleati di ieri per una causa importante, son diventati nemici di oggi (persino nemici accesi ) per una causa di cui abbiamo il diritto di sospettare che ci sia sotto qualcosa di politico, qualcosa di oscuro.
Se ciò non fosse, se avessimo capito male, cari amici, vi esortiamo a confrontarvi, come gli apostoli Paolo e Barnaba. Solo con un confronto-dibattito pubblico potreste permettere a noi tutti di capire le ragioni degli uni e degli altri.
Questa rottura sta diventando ideologica, sta provocando eccessi spesso esasperati di comportamento tra “tradizionalisti”.
Ma siamo impazziti? Si direbbe sia stato organizzato un complotto per rompere definitivamente lo schieramento “tradizionalista”.
I fumi di satana entrano in tutte le fessure, probabilmente.
("su Tosatti" nel senso di "sul sito di Tosatti")
RispondiEliminaIo avrei notato un'altra stonatura molto rilevante in quanto proviene dalla parte del prof. de Mattei. Su Corrispondenza Romana sono apparsi articoli irragionevolmente contrari e ostili alla Russia di Putin. Questo non perché sia ragionevole proporre Putin e il suo paese come "santini", ma perché accusare la Russia di attuare una politica improntata al principio dei "boots on the ground", apparentandola strettamente alla Cina e richiamando il passato sovietico, corrisponde ad una prospettazione totalmente unilaterale della situazione geopolitica (mi riferisco in particolare a questo articolo a firma di Luca Della Torre: https://www.corrispondenzaromana.it/cina-e-russia-allattacco-delloccidente/). Infatti escludere in assoluto gli USA dall'elenco delle superpotenze che da sempre e tutt'ora attuano una tale forma di politica internazionale, è addirittura RIDICOLO. A partire dalla guerra contro la Spagna del 1898 (se non già dal "repulisti" attuato nei confronti dei nativi americani e dalla guerra civile americana) la storia degli Stati Uniti è una storia ininterrotta di guerre in cui non si è fatto altro che mettere "boots" sul terreno altrui... È necessario richiamare la sceneggiata pietosamente falsa e pretestuosa di Colin Powell che agitava la boccetta di antrace per accusare il regime di Saddam, onde invadere, come poi avvenne, l'Iraq? Ripeto, questa esclusione è addirittura ridicola e testimonia chiaramente di una presa di posizione del tutto "politica", che nulla ha a che vedere con la considerazione delle cose che dovrebbe sempre contraddistinguere uno studioso o un ricercatore! Può dunque sorgere il legittimo sospetto che anche questo insistito attacco a Mons. Viganò possa essere dovuto a motivazioni politiche di qualche genere...
RispondiEliminaHo scritto ancora a Sandri:
RispondiElimina"Andrea Sandri trovo strana questa certezza sulla "gente con cui Viganò si è messo", visto che tra loro ci sono anch'io e aggiungo Tosatti e Valli. Non conosco altre frequentazioni (quella con Viglione* per quanto ne so potrebbe essere stata occasionale) perché con lui ho solo rapporti via mail e io stessa gli ho fornito molto materiale. E tra l'altro non penso che lui si identifichi con qualcuno.... Per il resto casco dalle nuvole e torno a ripetermi cui prodest? Alla fine, potrei sbagliarmi, ma ho l'impressione che più che la tradizione c'entrino schieramenti politici diversi.... Siamo in un momento di svolte epocali e dobbiamo tenere alta la guardia..."
*Viglione lo ritengono esaltato e a volte lo trovo anch'io sopra le righe...
Avevano criticato Viganò per il contesto della conferenza cui ha partecipato; ma a suo tempo avevo affermato che non possono identificarlo con i contesti in cui è chiamato a parlare...
Aggiungo, ma perché guardar tanto alle frequentazioni (con le quali non è necessariamente identificabile e magari vengono usate strumentalmente per delegittimarlo) e non a quello che dice? Sulle sue posizioni l'unica nostra perplessità, già espressa, riguarda le accentuazioni politiche, peraltro conseguenti alla svolta epocale che stiamo vivendo, ma che forse da parte di un pastore richiederebbero un profilo di maggiore prudenza...
Per il resto preghiera, attesa e saldezza in Corde Matris!
RispondiEliminaUn "copia e incolla" di passi dall'articolo su Corrispondenza Romana io non lo farei.
Mic decide in modo assolutamente sovrano, sia chiaro.
Ma CR è un sito facilmente accessibile, chi vuole leggere questo articolo se lo vada
a leggere lì.
Dietro quest'attacco feroce a mons. Viganò sembra esserci qualcosa di oscuro, come ha detto Tosatti sul suo blog. E come sembrano presentire molti commenti apparsi qui.
Detto in altre parole, meno diplomatiche: qualcuno sta tendando di "far fuori" mediaticamente mons. Viganò e sembra aver trovato nel prof. De Mattei lo strumento adatto all'operazione, quali che siano le motivazioni personali del professore nella vicenda.
Mic, sono perplesso anch'io. Faccio presente che, sulla vicenda, giornalisti americani sostengono di aver individuato il "ghost writer" in una persona differente. Non so se si sta sparando nella direzione giusta, ma mi pare che si stia sparando nella nebbia.
RispondiEliminaNel mio piccolo, credo che il criterio più semplice per districarmi sia: tenere presente queste cose, ma concentrarmi sui contenuti. I contenuti possono essere di due tipi:
1. argomentati su questioni logiche/teologiche/eccetera.
2. testimonianze più o meno dirette.
Sulle prime questioni mi interessa poco se una cosa la dice Tizio/Caio/Sempronio: verifico se sta in piedi.
Sulle seconde questioni certamente è importante l'autorevolezza di chi parla, e
si cercano comunque cose che corroborano la testimonianza. In questo campo, per esempio,
Viganò ha testimoniato su cose che ha visto personalmente nella vicenda Mc Carrick; non c'è ghost-writer che conti qui e alla fine la testimonianza di Viganò è stata corroborata.
Ovviamente non è sempre tutto così semplice, ci sono aree grigie che ricadono in parte nell'una e in parte nell'altra. Basta associare ad ogni questione una specie di "indice di affidabilità" senza dare per scontato che sia completamente vera o completamente falsa.
Va detto che nel nostro mondo certi tendono a crearsi dei guru, e dovrebbero evitarlo. Una delle cose che ho sempre apprezzato qui è che la nostra Maria è davvero molto competente e al contempo è totalmente lontana dallo stereotipo del "guru". Prova ne è la sostanza dei commenti, dove non si vedono esternazioni da "tifosi" (che purtroppo sono molto presenti in altri siti, non necessariamente per colpa degli autori).
PS Una nota tecnica però devo farla. L'analisi "stilometrica" mi sembra un po' campata per aria: certe espressioni ficcanti introdotte da un certo autore facilmente si fanno strada in altri autori che discettano della stessa materia. Pensate per esempio ad una vasta terminologia introdotta da Bagnai ("tuttosubitista", "zerovirgolista") che oggi usano sia i suoi sostenitori, sia certi suoi detrattori che persone neutrali.
PS2 Per me è inevitabile riflettere anche sulla questione dell'anonimato o degli pseudonimi: da un lato se non ci fossero certi problemi sarebbero risolti alla radice; dall'altro non vedo proprio come sia possibile farne a meno in moltissimi casi, di questi tempi.
L’attacco del Prof. DE MATTEI non è sui contenuti che Mons. Viganò ha via via esposto nel corso del 2020/2021, ma nei confronti di un fantomatico personaggio che lo starebbe manipolando quasi fisicamente a mo’ di burattino. Il merito della questione sollevata da De MATTEI doveva essere relegata nel privato tra i due. La diatriba resa pubblica sortisce l’effetto di una delegittimazione vicendevole, perseguendo così l’unico devastante fine: evitare la pericolosa compattazione del mondo della “Tradizione” su Mons. Viganò e screditare totalmente le argomentazioni tradizionali, così da renderle inoperative, con buona pace di decenni di sacrifici anche da parte di famiglie e fraternità religiose. Insomma l’operazione si può definire il colpo da maestro per seppellire definitivamente la “preoccupante minaccia tradizionale”. Poi seguirà la persecuzione alle comunità Ecclesia Dei (vedasi Digione).
RispondiEliminaIl problema, vaccini sì-vaccini no, è gravissimo, ma non è la questione dirompente appena uscita fuori.
RispondiEliminaLa questione dirompente è: uno dei due mente.
E comunque la verità, se e quando verrà alla luce, sarà per ognuno di noi una lama nel cuore.
Quello di De Mattei è un affondo ributtante... e poi si serve di Siffi per mandarlo ko, data l'indifendibilità del personaggio.
RispondiEliminahttps://www.corrispondenzaromana.it/caso-vigano-chi-e-il-vero-autore-degli-scritti-di-mons-vigano/
RispondiElimina
RispondiEliminaLetto dunque l'articolo a doppia firma di CR contro mons. Viganò.
Si divide in due parti.
Prima c'è la c.d. "analisi stilometrica" che vorrebbe individuar elementi stilistici negli interventi di Viganò, tali da far apparire questi interventi come prodotti di una penna altrui, quella del supposto "Baronio". Ebbene, non sono un esperto, ma quest'analisi mi sembra piuttosto superficiale. Le espressioni scelte non provano nulla in quanto le possiamo ritrovare nel linguaggio comune oggi alla c.d. galassia tradizionalista, quando si occupa polemicamente del Concilio, della riforma liturgica, etc. La terminologia imputata sarebbe quella che usa termini come : "controchiesa", "setta conciliare", "novatori" riferiti tutti ai progressisti (quante volte Amerio usa il termine "novatori" in Iota Unum e altrove? l'ha reso comune lui, riprendendolo da un cardinale fedele alla tradizione). Ci sarebbero poi: offertorio talmudico" per indicare l'offertorio montiniano (Viganò) e "preghiera giudaica" (Baronio): modo di indicare l'offertorio del NO piuttosto diffuso tra chi lo ha criticato appunto perché modellato su una preghiera rabbinica.
Se poi mons. Viganò ha trovato motivo di ispirazione stilistica da qualche intervento del cosiddetto BAronio sulla liturgia o sulla crisi della Chiesa, non vedo come la cosa in se stessa possa rappresentare una colpa. Di ispirazione dal suddetto o da altri. Nel primo articolo contro mons. Viganò, il prof. De Mattei ricordava esser sempre stata prassi nella Chiesa da parte di vescovi, cardinali, papi, quella di servirsi di "ghost-writers" per le bozze dei loro documenti, non avendo essi il tempo materiale di condurre ricerche specifiche. Potrà esser stata una prassi poco elegante, da un certo punto di vista, ma si è trattato di una prassi sempre ammessa.
Il punto essenziale non è questo e non potrebbe esserlo, data la sua intrinseca debolezza.
È invece rappresentato da quella che dovrebbe essere una rivelazione la cui evidente intenzione sembra quella di affossare mons. Viganò: l'essersi affidato (se questo è il caso) ad un collaboratore privato che avrebbe una personalità ambigua, addirittura gay-friendly, si vuol far intendere. Eccolo, dunque, messo alla gogna il fustigatore dei vizi del clero e "il nemico" di Papa Francesco!
La personalità del supposto collaboratore di mons. Viganò è esposta in dettaglio, con un'analisi che non è certo "stilometrica". Un'analisi di diverso tipo, che, se abbiamo letto bene, si basa anche sui "si dice". Sulle fonti di questa documentazione così negativa per il personaggio contro cui è diretta, gli autori dell'articolo non ci illuminano.
Naturalmente, se abbiamo letto bene.
Tutti si possono sbagliare, nel leggere, nell'interpretare.
Su una cosa tuttavia temiamo di non sbagliarci: quest'attacco così feroce e gratuito a mons. Viganò difficilmente porterà bene a chi l'ha sferrato.
Philologus
L'inghippo è da cercare anche qui. Il punctum dolens è sempre il concilio:
RispondiEliminahttps://www.catholicworldreport.com/2020/08/13/a-response-to-archbishop-viganos-letter-about-vatican-ii/
Precedenti
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/09/vaticano-ii-larcivescovo-vigano.html
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/08/larcivescovo-cm-vigano-risponde-p.html
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/08/p-thomas-weinandy-risponde-ad-un.html
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/10/thomas-g-weinandy-ofm-papa-francesco-e.html
Richiamo la vostra attenzione sulle mie chiose qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/08/perche-il-vaticano-ii-non-puo.html
"Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all'in giù, nella mano d'un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente (...) dava loro fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura." (Manzoni - Promessi sposi)
RispondiEliminaMi scrivono che De Mattei aveva avvertito più volte Viganò privatamente sul Siffi e le sue discutibili peculiarità...
RispondiEliminaSono orientato a pensare che De Mattei faccia parte di certi ambiti che non nomino altrimenti vengo censurato un’altra volta e che la polemica stia venendo sfruttata ad arte dai servi del Nemico. Sono però d’accordo sul fatto che questa polemica, trasformata in diatriba pubblica, finisca per danneggiare entrambi i personaggi. Ma d’altronde, contrariamente forse al 99,9% di chi legge e scrive qui, non penso che nessuno dei due sia rappresentativo e utile della e alla causa tradizionale e che sé questa polemica è scoppiata è perché c’è del marcio in entrambi, dietro auree vesti. Spero che il mio commento duri prima di cinque minuti qui e che questo blog non diventi la versione di destra della censura social, perché ci ho anche collaborato e ho immensa stima per chi ne ha cura.
RispondiElimina*se questa
Elimina**più di cinque minuti
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RispondiEliminaHo già manifestato la mia solidarietà a Mons. Viganò (con il primo di codesti commenti).
RispondiEliminaConosco il "mondo della Tradizione" da da circa quaranta anni e non mi stupisco di questa rissa, perché in tanti anni ne ho viste di ogni sorta e all'ultimo sangue.
Provo a centrare il bersaglio?
Quel che infastidisce di Mons. Viganò è il suo smascheramento dei "conservatori", il suo "sì si no no".
Dottrina tradizionale e dottrina conciliare non stanno insieme.
Tuttavia i "conservatori" pensano che sia possibile conciliare l'inconciliabile.
Un esempio? Eccolo:
Père Basile Vallet, La liberté religieuse et la Tradition Catholique, préface de A. M. Stickler, 6 voll., 2521 pp., Éditions Sainte-Madeleine, Euro 180,01.
@Philologus: "quest'attacco così feroce e gratuito a mons. Viganò difficilmente porterà bene a chi l'ha sferrato" : caro amico, temo che di queste conseguenze al De Mattei non importi un fico secco; ormai è passato dall'altra parte della barricata, ha fatto il salto della quaglia, e chi l'ha visto l'ha visto. Personalmente, non gli dedico più di queste briciole di tempo che impiego a rispondere a lei e ad altri amici del blog. Io sto con mons. Viganò, a dispetto di tutti e di tutto (oltre che con Francesco Lamendola, in campo laico), gli altri vadano dove vogliono, e buon viaggio...
RispondiEliminaNon trovo scandaloso questo attacco di De Mattei ma rivelatore di mondi tradizionalisti deputati a conservare i novatori. Quindi l' attacco a mons. Viganò è un ottimo segno: non avendo trovato fango per contestarlo, stanno cercando di emarginarlo e questo evidenzia come irriti il mondo dei novatori e pseudotradizionalisti di sostegno loro. Buon segno che l'Arcivescovo ha colpito nel cuore. Peraltro l'accusa a buon occhio appare sterile. Vogliono farlo fuori e questo potrebbe far riflettere su come non abbiano altrettanto irritato in decenni altre posizioni marginali su eretici papati vacanti.Il gioco fatto dalla piovra del greet reset che conduce il tutto è stato molto hegeliano ed astutamente satanico:destra sinistra sintesi.Si stanno svelando i cuori ed i falsi agnelli come richiedono i tempi di separazione tra grano e zizzania. Non trovo neppure colpe nel Monsignore sulle sue posizioni politiche: il pedosatanismo con adrenocromo di certa parte provata col caso Epstein non può che essere combattuto dalla Chiesa. Mi meraviglia il commento di Antonio sopra che parla di marcio in entrambe le parti. Porti le prove se lo ritiene vero, io non lo constato. Il fatto che si voglia screditare mons. Viganò va a suo onore.
RispondiEliminaNon trovo scandaloso questo attacco di De Mattei ma rivelatore di mondi tradizionalisti deputati a conservare i novatori. Quindi l' attacco a mons. Viganò è un ottimo segno: non avendo trovato fango per contestarlo, stanno cercando di emarginarlo e questo evidenzia come irriti il mondo dei novatori e pseudotradizionalisti di sostegno loro. Buon segno che l'Arcivescovo ha colpito nel cuore. Peraltro l'accusa a buon occhio appare sterile. Vogliono farlo fuori e questo potrebbe far riflettere su come non abbiano altrettanto irritato in decenni altre posizioni marginali su eretici papati vacanti.Il gioco fatto dalla piovra del greet reset che conduce il tutto è stato molto hegeliano ed astutamente satanico:destra sinistra sintesi.Si stanno svelando i cuori ed i falsi agnelli come richiedono i tempi di separazione tra grano e zizzania. Non trovo neppure colpe nel Monsignore sulle sue posizioni politiche: il pedosatanismo con adrenocromo di certa parte provata col caso Epstein non può che essere combattuto dalla Chiesa. Mi meraviglia il commento di Antonio sopra che parla di marcio in entrambe le parti. Porti le prove se lo ritiene vero, io non lo constato. Il fatto che si voglia screditare mons. Viganò va a suo onore.
RispondiElimina
RispondiEliminaEn quoi le fait, pour Mons. Viganò, d’avoir repris dans ses textes, ici ou là, des expressions tirées d’un auteur discutable, rend-t-il ses propres textes discutables, au point de s'acharner à démontrer qu’ils ne sont pas de sa main ?
Saint Bernard, dans ses traités et ses sermons, citait volontiers des poètes aussi discutables, ou équivoques, qu’Ovide ou que Lucain, lorsqu’il en approuvait la justesse d’expression. Cela doit-il nous conduire à condamner saint Bernard ?
En vérité, « qui veut noyer son chien l’accuse de la rage », et tout donne à penser que c’est malheureusement à une vilaine opération de ce genre que s’apparente la prétendue « démonstration » du Prof. De Mattei.
mic ha scritto:
RispondiElimina"Mi scrivono che De Mattei aveva avvertito più volte Viganò privatamente sul Siffi e le sue discutibili peculiarità...".
Tuttavia le parole esplicite di Mons. Viganò sembrano contraddire queste informazioni: "In realtà sarebbe stato sufficiente consultarmi a voce o per lettera, per dissipare i suoi sospetti [...]"; a meno che, e questo ingarbuglierebbe ancora di più la già triste vicenda, gli avvertimenti non siano stati inoltrati per via puramente indiretta...
RispondiEliminaIL prof. De Mattei aveva avvertito più volte privatamente mons. Viganò sul Siffi etc?
Anche se fosse, ciò non giustifica l'attacco odierno.
Forse che Viganò è un dipendente di De Mattei, da poterlo rabbuffare pubblicamente in questo modo? NOn hai fatto come ti avevo detto di fare, allora ti punisco (crudelmente) davanti a tutti? Nonsense.
La giustificazione non regge.
Tutto l'insieme dà l'impressione di un'operazione studiata a tavolino ed eseguita a sangue freddo. E non, per mettere sull'avviso mons. Viganò, in nome della verità [sic] e per il suo bene, bensì per distruggerlo completamente, rovinandogli (se possibile) la reputazione.
Mons. Viganò era ed è ancora un pugno in un occhio per molti, su schieramenti contrapposti.
Non lo amano ovviamente i sostenitori di papa Francesco ma nemmeno deve esser popolare tra i c.d. "conservatori". Per questi motivi: - ha attaccato il papa pesantemente, con i documenti alla mano, invitandolo a dimettersi - ha attaccato senza se e ma il Concilio, ponendolo giustamente all'origine dei presenti mali della Chiesa - ha sostenuto apertamente Trump nella campagna elettorale americana, un peccato oggi gravissimo - propugna ora il ritorno alla Messa cattolica di sempre.
Le sue opinioni sul fatto contingente della pandemia e sull'interpretazione del Gran Reset (che è un dato di fatto) sono probabilmente estreme e non sempre condivisibili. Ma rappresentano un elemento secondario. Non è certo a causa di queste che dà fastidio allo establishment. I "conservatori" cattolici non vogliono che il Concilio venga messo in discussione. Accettano solo le critiche al Postconcilio (moderate, possibilmente) e sono convinti che la linea Woytila-Ratzinger sia quella della Restaurazione della Chiesa. Quanto si ingannano! Nulla hanno capito della cristi della Chiesa, delle sue cause, che vanno in profondità e si sono coagulate nel frutto marcio che è il Concilio.
Per quanto un isolato, Viganò, con la sua insistita azione critica nei confronti del Concilio e adesso anche a favore aperto della Messa dell'Ordo vetus, filtrante nei media, un fastidio non piccolo doveva cominciare a darlo.
Philologus
Molto interessante anche l'intervista a don Curzio Nitoglia su Visione TV, trasmessa poco fa, in merito a questo accadimento. Da ascoltare!
RispondiEliminaVisioni distorte
RispondiEliminahttps://campariedemaistre.blogspot.com/2021/06/un-appello-e-una-messa-punto-per-mons.html
Domande spassionatae per chi è al corrente della visione politica di De Mattei e dei suoi referenti, come anche di quelle di Viganò e dei suoi referenti...
RispondiEliminaDe Mattei si è suicidato innanzi al tradizionalismo. Domanda: perché?
Viganò si accoda al complottismo di più statia maniera. Domanda : perché?
Disquisire sulle divisioni o sui protagonismi è troppo elementare. Poi ognuno cerchi i suoi paladini, se ne ha bisogno.
daouda
Non trovo scandaloso questo attacco di De Mattei ma rivelatore di mondi tradizionalisti deputati a conservare i novatori.
RispondiEliminaIn che senso? Quale sarebbe il movente del pliniano?
Daouda,
RispondiEliminanon vedo suicidi, vedo una guerra aperta e credo che la tradizione c'entri poco rispetto alle rispettive posizioni. Siamo arrivati a un punto nodale in cui si scontrano visioni contrapposte e dobbiamo accogliere tutta la Grazia possibile per starci dentro con sereno equilibrio, com'e giusto che sia, perché fede e vita (compresa la politica) sono interconnesse.
Il nostro sforzo maggiore sarà quello di tenere il fronte con tutte le scremature del caso...
Ho letto prima De Mattei e poi l'articolo di Campari e De Maistre che lo appoggia: Un paternalismo da far vomitare, affermano di voler "aiutare" mons. Viganò, praticamente lo invitano a dire quello che desiderano loro. Mi domando: ma tra gli effetti collaterali del vaccino, oltre le trombosi, c'è anche il delirio di onnipotenza?
RispondiEliminaVATICANO-Papa Francesco al grande pubblico di oggi
RispondiEliminaNon mancano i predicatori che, soprattutto attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, possono disturbare le comunità. Si presentano non principalmente per annunciare il Vangelo di Dio che ama l'uomo in Gesù, crocifisso e risorto, ma per insistere, come veri custodi della verità... qual è il modo migliore per essere cristiani.
E affermano con forza che il vero cristianesimo è quello a cui aderiscono, spesso identificato con alcune forme del passato, e che la soluzione alle crisi di oggi è tornare indietro per non perdere la genuinità della fede. Anche oggi, come allora, c'è la tentazione di chiudersi in alcune delle certezze acquisite nelle tradizioni passate."
Papa Francesco ha detto che questi "nuovi predicatori" possono essere riconosciuti dalla loro "rigidità", che contrasta con "predicare il Vangelo che ci rende liberi, ci rende gioiosi."
https://www.catholicnewsagency.com/news/248105/pope-francis-warns-against-preachers-who-sow-division-online
E' vecchia!
RispondiElimina...
RispondiEliminaMa ora i progressisti stanno godendo come pazzi a leggere le schermaglie fra i tradizionalisti.
La rottura all’interno del mondo “tradizionalista” che dovrebbe preoccupare di più è stata recentissimamente annunciata grazie ai dissensi e agli attacchi diretti ed indiretti, garbati e meno garbati, tra il prof. de Mattei e SER Mons. CM Viganò.
Comincia il prof de Mattei con un articolo del 1° di giugno sul fumo di satana entrato nel mondo dei tradizionalisti, commentando il simposio virtuale a Venezia del 30 maggio sull’Era post Covid, organizzato da mons. Viganò con personaggi curiosi e di dubbio prestigio, o almeno inadeguatezza per un convegno con mons. Viganò: Aleksander Dugin e Robert Kennedy.
Dugin è stato definito il filosofo più pericoloso al mondo, seguitore di Heidegger e Nietzsche, ma ispirato anche da Evola e Guenon. Robert Kennedy è un famoso membro dell’establishment anti-establishment, sostenitore di Hillary Clinton, con tre mogli, ma che si definisce fervente cattolico. De Mattei non glielo perdona.
Segue la reazione dei sostenitori pro-Viganò, che attaccano il libretto del prof. de Mattei sulla liceità morale della vaccinazione. Questo mini-saggio di de Mattei doveva rappresentare solo una opinione scientifico-morale sul vaccino Covid, eppure è diventato incredibilmente motivo di conflitto morale tra tradizionalisti. Infatti il primo scontro in proposito, è stato fra de Mattei e mons. Athanasius Schneider, ma non so come si sia concluso.
Immediatamente il prof. de Mattei replica con il recentissimo articolo, estremamente pungente e personale, sul “caso dell’arcivescovo Viganò e il suo doppio”, dove si domanda, leggendo i suoi scritti e valutando i suoi comportamenti di ieri e di oggi, quale Viganò sia il dr Jekyll e quale o Mr. Hyde (quello di ieri o di oggi?); e supponendo uno sdoppiamento di personalità o una forma di plagio da parte di qualcuno.
Io mi son chiesto se questo stile usato da de Mattei per rimproverare Viganò, non meriti le medesime considerazioni che lui rivolge a Viganò.
Invece di un dibattito, si è creato immediatamente uno scontro. Gli amici-alleati di ieri per una causa importante, son diventati nemici di oggi (persino nemici accesi ) per una causa di cui abbiamo il diritto di sospettare che ci sia sotto qualcosa di politico, qualcosa di oscuro.
Se ciò non fosse, se avessimo capito male, cari amici, vi esortiamo a confrontarvi, come gli apostoli Paolo e Barnaba. Solo con un confronto-dibattito pubblico potreste permettere a noi tutti di capire le ragioni degli uni e degli altri.
Questa rottura sta diventando ideologica, sta provocando eccessi spesso esasperati di comportamento tra “tradizionalisti”.
Ma siamo impazziti? Si direbbe sia stato organizzato un complotto per rompere definitivamente lo schieramento “tradizionalista”.
I fumi di satana entrano in tutte le fessure, probabilmente.
Mi domando con preoccupazione come il mondo della tradizione, che dovrebbe esser preoccupato di difendere il “deposito della fede” secondo tradizione divina, apostolica ed ecclesiale, reagirà alla tentazione di dividersi ancora di più grazie a fatti che non sono così evidentemente dottrinali.
Se questi fatti lo fossero in parte, dovrebbero esser materia di approfondimento e discussione, non di rottura come sta avvenendo.
Pensate a come diventa argomento di soddisfazione per i progressisti vedere vescovi pro vax e altri no vax che si lanciano “pseudo-scomuniche” come i papi degli scismi medioevali.
Pensate a come gode Tornielli.
RispondiElimina"Papa Francesco", l'homme sans "certezze acquisite", sans "tradizioni passate", sans "forme del passato", sans fermeté doctrinale ("rigidità"), sans théologie ("Dieu n'est pas catholique", "Marie n'est pas corédemptrice", etc., etc.), sans rien, tout nu comme un ermite chinois… Il n'est même plus "Vicaire du Christ"… Bref, une feuille au vent… Un nuage qui s'effiloche… Un vrai maître pour notre temps… Bouddhiste ? Même pas… Ah, on comprend qu'il n'aime pas Mgr Viganò !
Deludentissima l'uscita di Campari & De Maistre: purtroppo vedo delinearsi le tifoserie che temevo.
RispondiEliminaUno ovviamente può muovere tutte le critiche che vuole, ma quale sarebbe la "fuorviatura"? È stata sbandierata una caduta di un signore che forse è il ghostwriter (una sola, anche se pesante, il "gay wedding"; perché in tutta la "scheda" che è stata pubblicata non vedo altre cose oggettivamente gravi, se non allusioni), ma nessuno mi ha spiegato in che modo questa possa influire sui contenuti delle uscite di Viganò. Per par condicio ora dobbiamo vedere sbandierati i fatti privati di tutta la redazione di Corrispondenza Romana? Chi garantisce che sono tutti impeccabili? Ovviamente non ci si deve neanche porre il problema, finché non ci sono cose sospette in quello che pubblicano. Capite che questo atteggiamento è sbagliatissimo?
PS Di Don Nitoglia c'è una trascrizione?
Un Libro sui “Vaccini” e gli Attacchi a Viganò: Possibile un Collegamento?
RispondiElimina“Mors Tua, Vita Mea”. Un libro che affronta il problema da diversi punti di vista. Ci sono quindici interventi di altrettante personalità. Il libro è curato dal prof. Massimo Viglione e introdotto da monsignor Carlo Maria Viganò; contiene un contributo di monsignor Athanasius Schneider oltre a riflessioni di prelati, filosofi, medici, giuristi, storici e attivisti per la vita. Pur trattando un argomento specifico, gli autori allargano i propri orizzonti all’ambito politico-sociale che caratterizza l’attuale sistema, venutosi a creare con il Covid e il vaccinismo di massa. Certamente si tratta di un’opera che metterà in luce gli aspetti menzogneri, socialmente e moralmente negativi della sperimentazione di massa che si sta operando. Qualcosa che non piacerà né a Big Pharma, né a Big Tech né a Big Finance, ben correlate in questa operazione. Sarà casualità, ma nei giorni immediatamente successivi all’annuncio è partita una campagna che cerca di screditare uno dei principali protagonisti di questa battaglia alla ricerca della verità, mons. Viganò. Una coincidenza fortuita, sicuramente, no? Bisognerebbe essere molto maliziosi per sospettare che vi sia qualche collegamento fra i due eventi; anche se solo i ciechi (o quelli che vogliono esserlo) possono non vedere quanto lunghe e stillanti interessi siano le braccia di Big Pharma e compagnia, nel mondo della politica, della sanità e dell’informazione.
https://www.marcotosatti.com/2021/06/23/un-libro-sui-vaccini-e-gli-attacchi-a-vigano-possibile-un-collegamento/
PS Di Don Nitoglia c'è una trascrizione?
RispondiEliminaL'ho ascoltato. Non ci aiuta perché diventa un attacco ad personam all'inverso nei confronti di De Mattei, anche se lo colloca in un contesto geopolitico preciso, ovviamente di segno opposto alla visuale di Viganò...
Preparatevi, perchè i prossimi attacchi saranno per voi, insieme a Tosatti e Valli...
RispondiElimina
RispondiEliminaBig Pharma ha colpito ancora, ma questo è stato un autogol.
Rispondo a chi mi chiama in causa:mi sembra di aver chiarito che potrebbe essersi trattato di un patto, in buona o cattiva fede, tra destra e sinistra per la sintesi continuata a iosa. Se io voglio portare avanti un discorso modernista e faccio avanzare pattuglie estreme in tal senso come pure agevolo una resistenza che non mi combatte, sarò applaudito da entrambi quando accontenteró entrambi scontentando entrambi. Non si tratta di un gioco di parole. Sono stati accolte posizioni varie di un mondo già settario tradizionalista senza problemi ed ora invece si attacca chi ha colpito nel centro del problema che è globale sia nel senso mondiale e sia nel senso socio-politico e metafisico.Come rileva un commento mons. Viganò ha irritato i capi del mondo che sono i padroni del vaccino. Ormai si sa dalle email di Fauci che egli era implicato nel laboratorio di Wuhan e persino la tv ha parlato di origine del covid da quel laboratorio, oltre ad altre bugie da lui dette. Trump aveva ragione sia su questo che sull'idrossiclorochina come dimostrano studi scientifici. Le cose che dice l'Arcivescovo vengono da alcuni ritenute complottismo ma non sono altro che denuncia di un complotto provato per chi vuole approfondire . Il fatto che Bill Gates abbia presentato il brevetto per il vaccino nel 2019 denuncia già da sè il complotto . Brevetto registrato nel 2020 con 060606. Al commento che dice che De Mattei si è suicidato nel mondo tradizionalista direi che ha dimostrato di lanciare accuse vuote e che dargli peso fa il gioco di chi ha l'ha voluto. Che Mons. Viganò si accodi al complottismo è falso per chi ha approfondito la guerra in corso condotta con armi non convenzionali,in quanto denuncia un complotto che solo i ciechi che non vogliono approfondire possono dire che non esista.Rinnovo la stima aMonsignor Viganò. Questo attacco dimostra che sta colpendo nervi scoperti.
RispondiEliminaL'ho ascoltato. Non ci aiuta perché diventa un attacco ad personam all'inverso nei confronti di De Mattei, anche se lo colloca in un contesto geopolitico preciso, ovviamente di segno opposto alla visuale di Viganò...
RispondiEliminaPessima cosa, pessima. Purtroppo è partita la reazione a catena.
Se ho capito bene, all'udienza generale oggi Francesco ha riversato la sua consueta dose di bile contro i "rigidi", questa volta bollati nello specifico come "predicatori che si definiscono guardiani della verità" e che usano "i nuovi mezzi di comunicazione". È una delle sue ossessioni principali, forse seconda solo ai migranti, ma sarà un caso la concomitanza temporale?
RispondiEliminaPro memoria : "L'arcivescovo ribelle Viganò irriconoscibile…"
RispondiEliminahttps://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/vigano_monaco_manifestazione_papa_francesco_ratzinger_vaticano_curia_guerre_papi_germania_marx-4993760.html
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina(editato)
RispondiEliminaAntonio, ho letto solo ora il tuo commento delle 13:23.
Punto interessante:
Ma d’altronde, contrariamente forse al 99,9% di chi legge e scrive qui, non penso che nessuno dei due sia rappresentativo e utile della e alla causa tradizionale e che sé questa polemica è scoppiata è perché c’è del marcio in entrambi, dietro auree vesti.
Io non conosco per niente certi retroscena, non so se "marcio" è un termine adatto, ma prendo l'affermazione come un buon "repetita iuvant" al fatto che non esistono persone perfette, cosa che dobbiamo sempre tenere a mente, evitandone l'idealizzazione. Evitare l'appiattimento su un qualsiasi personaggio di riferimento ha oltretutto l'effetto positivo di creare "compartimenti" stagni che evitano la propagazione del danno: il tradizionalismo sopravviverebbe all'affondamento di Tizio, Caio, Sempronio o altri.
Questo, però, purtroppo è "solo" ciò che attiene alla realtà. Ma la narrazione della realtà se ne frega e può creare il film che preferisce. Ora, è vero che il nostro ambiente è sostanzialmente impermeabile alla narrazione, ma non lo è il resto del mondo - arrivo al punto - inclusa una certa fetta di persone che ha capito la gravità delle cose che stanno accadendo, ha "scoperto" il mondo della Tradizione (anche grazie a mons. Viganò: sono tanti per quello che vedo di persona) e ci si sta avvicinando. Forse è proprio questo l'obiettivo? Il che si riaggancia al mio commento delle 20:22.
Il video con l'intervista a don Curzio è già sparito.
RispondiEliminaMarco Cosmo ha sentito Siffi che si riserva denuncia al duetto De Mattei e smentisce di essere Baronio.
RispondiEliminaPro memoria : "L'arcivescovo ribelle Viganò irriconoscibile…"
RispondiEliminaIn quell'occasione Viganò stava partecipando in incognito alla manifestazione organizzata da De Mattei (col quale evidentemente era in contatto) e nell'immagine sono ritratti vicini...
Che ''drama'', come dicono gli anglofoni... E il tutto per cosa?
RispondiElimina"Il video con l'intervista a don Curzio è già sparito". Ma cosa sta succedendo? Nello stesso giorno sono spariti tutti i video di don Minutella (condivido molto poco di quello che dice, ma è giusto, visto anche il suo carisma, che abbia la libertà di esprimersi) e visione tv (o qualcun altro in sua vece) in poche ore fa sparire il video di don Curzio. Cara Mic, è possibile recuperare questo video in qualche modo e postarlo da qualche parte?
RispondiEliminauna certa fetta di persone che ha capito la gravità delle cose che stanno accadendo, ha "scoperto" il mondo della Tradizione (anche grazie a mons. Viganò: sono tanti per quello che vedo di persona) e ci si sta avvicinando. Forse è proprio questo l'obiettivo? Il che si riaggancia al mio commento delle 20:22.
RispondiEliminaLo penso anch'io...
Cara Mic, è possibile recuperare questo video in qualche modo e postarlo da qualche parte?
RispondiEliminaProverò a chiedere a don Curzio
@23 giugno 2021 19:23
RispondiElimina''Avvertimento'' un po' inquietante...
Comunque, ammesso e non concesso, la prosa di Baronio non è ampollosa, ma elegante e piacevole (oggigiorno l'eleganza non paga, eh?). :)
RispondiEliminaMa il video di don Curzio, non è quella già visto da Mic (vedi sopra) e da lei
giudicato non utile perché risolventesi, alla fine, in un attacco ad personam
contro De Mattei?
Non gettiamo altra benzina sul fuoco.
Mi sembra che finora Mic abbia mantenuto una posizione estremamente equilibrata
in questa incresciosa ed incredibile vicenda, senza peraltro nulla concedere alle
sconcertanti esternazioni di De Mattei.
Questo video sarebbe da lasciar perdere, anche perché, in genere, queste polemiche
feroci finiscono con citazioni in giudizio (che anzi sembrano già in arrivo).
Mic è padrona, per carità, ma, basandomi sul suo stesso espresso pensiero, io non trascriverei
o comunque non pubblicherei il video di don Curzio.
Z.
RispondiElimina"L'arcivescovo ribelle Viganò…"
C'était déjà le qualificatif que ses ennemis — et ils étaient nombreux, tant chez les conservateurs que chez les novateurs — donnaient à Mgr Lefebvre, "l'archevêque rebelle"… Sans parler des torrents d'injures et d'insanités qui, chaque jour, se déversaient sur lui de tous côtés, certains cardinaux allant jusqu'à le traiter de "fou", de "taré", de "schismatique", de "luthérien", et que sais-je encore.
En toute charité, bien entendu.
Les plus anciens doivent s'en souvenir.
Cinquante ans plus tard, Mgr Viganò subit le même sort… Toujours des mêmes secteurs… Et, comme son Divin Maître, avec la même perfidie… Mais il sait, parce que c'est aussi un bon bibliste (n'en déplaise au Prof. De Mattei), que le chiffre 50, dans la Sainte Écriture, est synonyme d'achèvement et de récompense. La sienne viendra donc tôt ou tard, n'en doutons pas. Pour ma part, je la lui souhaite vivement et l'assure d'avance de mes pauvres prières.
@Z 22:45
RispondiEliminaConfermo quanto detto prima e non mi sarei mai sognata di pubblicare quel video che rivela diverse cose ma non lo ritengo edificante.
La richiesta a don Curzio indicata sopra serve a offrire un link a Un Sacerdote per venire incontro al suo evidente interesse.
Grazie Mic. Cosa significa gettare altra benzina sul fuoco? Un video di un sacerdote famoso è stato pubblicato e dopo qualche ora sparisce. Io non ho avuto il tempo di vederlo e come me penso tante altre persone. Starà poi a me come a tante altre persone valutarne il contenuto. Non è con la censura che si risolve il problema. Purtroppo il prof. De Mattei ha scritto due orribili articoli di puro gossip solo per attaccare una personalità che è diventata un punto di riferimento per molti cattolici e non è facendo come gli struzzi che le cose vanno a posto. L'ho scritto nel mio secondo intervento: la presenza di un Papa eretico, i due anni di covid, la presenza invasiva e ingombrante, oltre che carismatica di un don Minutella, e le nette prese di pozioni di Mons. Viganò hanno terremotato anche, anzi soprattutto, il mondo tradizionalista (che, en passant, non è mai stato molto unito). I suoi componenti si stanno riposizionando e per quanto dispiaccia questa lotta anche dura tra cattolici tradizionalisti, in questo contesto, è inevitabile e fisiologica e, ripeto, fare gli struzzi non serve a nessuno. Il problema che mi preoccupa è un altro. Perché il video di don Nitoglia è durato così poco e proprio su un canale, visione TV che rischia la chiusura viste le sue ricorrenti critiche contro questa dittatura sanitaria e contro la chiesa bergogliana? Se l'ha deciso lo stesso don Nitoglia è giusto rispettare la sua decisione, ma se no, chi ha deciso la scomparsa di quel video e solo quel video da un canale che ha invitato spesso il sacerdote per intervistarlo e che Francesco Toscano (così mi pare si chiami il direttore di Visione Tv) ammira tantissimo?
RispondiEliminaAnch'io polvere sarei interessata all'intervista a Don Curzio allo scopo di documentarmi e basta .Tutto rientra nella trama del tappeto del Salvatore, anche i nodi.
RispondiEliminaConcordo che fare gli struzzi non serve ma fa danno. De Mattei si è qualificato da solo e già avevo preso le distanze da lui per altri motivi di non compatibilità. Mi pare che questo eccessivo protezionismo non abbia portato che ai frutti odierni. La caratteristica principale della Chiesa è stata la costante persecuzione: ora chi sono i perseguitati? Guarda caso l'ortodosso cattolico Mons.Viganò e don Minutella che riconosce Papa Benedetto XVI ed anche con buone ragioni. Un' antichiesa che si finge Chiesa scomunica il secondo ammantandosi della finta veste e cerca di demolire il seguito del primo inattacabile diversamente.
RispondiEliminaEvidentemente a Don Nitoglia è scappato qualcosa fuori dai denti. Di certo più che giustamente! Ieri sera Toscano ha ripreso duramente Meluzzi per un passaggio poco chiaro. Cosa mai accaduta perchè Meluzzi è un portabandiera inossidabile,seguitissimo
RispondiEliminae amatissimo. Allora ho pensato che questa reazione di Toscano fosse legata al video precedente con Don Nitoglia, video sparito. Ricordiamo tra l'altro che Visione Tv è stata l'unica a registrare l'intervento di Mons. Viganò per il raduno di Venezia e a renderlo disponibile per tutti. Sono tra quelli che non ha visto il video con Don Nitoglia e volentieri lo vedrei, ma capisco che la vita di queste tv libere corre sul filo del rasoio e possono essere silenziate senza neanche dare le motivazioni. Non rimane che aspettare pazientemente. Prima o poi riuscirà fuori. Qualcuno l'ha registrato leggevo nella chat di ieri sera dove era presente anche Aldo Maria Valli.
Metto il link al video di don Nitoglia nella pagina del nuovo articolo pubblicato stamane
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RispondiEliminaSi può vivere anche senza poter vedere il video di don Curzio.
Sì, è vero. Tuttavia desidero far notare che il clima attuale è dittatoriale in sommo grado e più o meno ovunque. Ricordiamoci di ciò che accadde negli Stati Uniti d'America nei confronti di Donald Trump, al tempo delle elezioni presidenziali!
EliminaChi tira le fila di questa dittatura agisce ovunque nello stesso modo, spesso scomposto.
Noi cerchiamo di non agitarci e di invocare senza sosta la Divina Provvidenza.
San Giovanni Battista, prega per noi!
Grazie, mic!
RispondiEliminaComunque non posso accedere per via che il sito non fornisce connessione protetta.
Che è lo stesso motivo per cui non posso andare anche su Corrispondenza Romana e molti altri. Poco male i commenti mi aiutano a sapere quanto basta.
RispondiElimina# anelante
Non metterei sullo stesso piano mons. Viganò e don Minutella.
Ottima persona, don Minutella, per carità, e animato da
sacro zelo per la Chiesa ma che, a quanto
risulta dalle cronache, crede di
essere ispirato direttamente dalla Madonna nelle sue
critiche all'establishment!
D'altra parte, mai eppoi mai, il mondo avrebbe potuto mettere in essere questo bordello, detto in sanscrito, se la Chiesa fosse rimasta CHIESA.
RispondiEliminaLa Chiesa è rimasta CHIESA. La Chiesa non cambia. È il peccato di troppi suoi membri (non riteniamocene non responsabili) ad averla cosparsa di fango per effetto di una impropria commistione col 'mondo'....
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