Nella nostra traduzione dal blog di Fr. John Zuhlsdorf la sua riflessione sul temuto motu proprio che dovrebbe uscire domani versus il Summorum Pontificum e la nostra Messa. Qui l'articolo più recente, dal quale potete risalire ai numerosi precedenti.
Un lettore ha scritto:
QUAERITUR:
Ho appena letto su Rorate che secondo loro venerdì di questa settimana Francesco emanerà un motu proprio che porrà restrizioni alla celebrazione della Messa in latino. Pensa che la data della festività di Nostra Signora del Carmine sia una scelta deliberata? Forse è anche il segno del fatto che il motu proprio non raggiungerà il suo obiettivo.
Un paio di riflessioni: da una parte c’è un articolo di Le Figaro in francese [qui].
Rumor volat, vellicatim volat. Fino ad oggi, le persone con cui ho parlato e che hanno i contatti giusti per sapere cosa si stia ordendo a Roma hanno tutte detto: “Sì, sì, si farà!”, ma non hanno mai circostanziato la loro certezza con prove concrete.
Può darsi che si farà, può darsi di no. Io credo che quest’ultima ipotesi sia più probabile. Ma comunque vada non potremo fare altro che indurire i nostri volti come la roccia, preparare le spalle per il duro compito che ci aspetta e affidare la questione alla Madre di Dio, a San Giuseppe (non dimenticate il protocollo del Padre Bux...) e ai santi del Canone Romano. Non serve a niente entrare in panico e far agitare la gente.
Attenzione, non è che io non creda nell’esistenza di un documento che potrebbe infliggere un duro colpo al Summorum. Sono convinto che la bozza di un documento così disastroso — che periodicamente spunta fuori e poi sparisce — esista già dall’8 luglio 2007. Sarei molto sorpreso se non lo fosse, dato l’odio rabbioso che i modernisti nutrono nei confronti della Messa Tradizionale, che rappresenta un ostacolo al loro obiettivo di ridurre la Chiesa a un’ONG.
Dato che la negazione di una voce di corridoio tende ad accrescerne la credibilità, reggiamole un po’ il gioco. Ammettiamo che venerdì prossimo, festività di Nostra Signora del Carmelo, sarà la data di pubblicazione.
Una scelta deliberata?
Dubito che possa essere deliberata da un punto di vista spirituale. È mai possibile che chi si appresta a emanare un documento del genere sappia che venerdì è una festività di Nostra Signora? È molto più probabile che per lui si tratti di un venerdì come un altro, che consente di utilizzare il fine settimana come cuscinetto per non dover dare spiegazioni.
Ma supponiamo per un momento che la scelta sia deliberata. Allora devo osservare che, durante il Sinodo (“camminare insieme”) per l’Amazzonia, il santuario dell’idolo demoniaco della Pachamama è stato posto proprio all’interno della Chiesa di Nostra Signora del Carmine a Via della Conciliazione, a un tiro di schioppo da (e, direi, nell’anticamera di) San Pietro. Ricordate l’immagine di una donna che allatta un animaletto? Ricordate l’idolo demoniaco rimosso da quella chiesa e gettato al Tevere? Ricordate il demoniaco recipiente cultuale posto sull’altare di San Pietro?
Diciamo dunque che si tratta di un atto deliberato. E allora io dico: BENE.
Che scelgano proprio una festa di Nostra Signora così cara a tanti cattolici tradizionali, molti dei quali indossano lo Scapolare marrone.
Che scelgano un giorno come questo per manifestare ancora più apertamente il loro odio nei confronti dei cattolici tradizionali.
Che scelgano pure la festività di Nostra Signora del Carmine per rendere il loro insulto ancora più infame.
Giù la maschera! [In italiano nel testo, NdT]
Non avrebbero potuto trovare un modo migliore per suscitare una reazione forte a un siffatto insulto.
Ma facciamo un passo indietro ed evitiamo di agitarci prima di essere in possesso di elementi concreti.
Nel frattempo, pregare non è mai di troppo.
- Nostra Signora del Carmine... Nostra Signora Regina dei Sacerdoti... Nostra Signora Regina degli Angeli...
- San Giuseppe... Protettore dei moribondi... Custode della Chiesa universale... Terrore dei demoni...
San Claudio de La Colombière, sacerdote gesuita e confessore di Santa Margherita Maria Alacoque, osservò: “Nessuna devozione è stata finora confermata da un numero maggiore di autentici miracoli dello scapolare del Carmelo”.
RispondiElimina16 luglio - Preghiera di consacrazione alla Vergine Maria del Carmelo
RispondiEliminaO Maria, Madre e decoro del Carmelo,
a Te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio.
Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d’illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio e nella devozione verso di Te.
Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a Te, evitando il peccato e imitando le tue virtù.
Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore.
O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Supplica alla Madonna del Carmine
RispondiEliminahttps://www.veritatemincaritate.com/2019/07/supplica-alla-madonna-del-carmine/#gsc.tab=0
Conclusione di uno dei miei tanti articoli
RispondiEliminaSi tratta di un serio attacco alla Santa Messa e all'Eucaristia, vera fonte e culmine della nostra fede, che ci trova in posizione di assoluto svantaggio, posto che la maggior parte dei fedeli non conosce il Rito antico ed ha accettato supinamente l'imposizione dell'obbligo della Comunione sulle mani e tutte le restrizioni imposte col pretesto della pandemia, insieme alla deformazione del Padre Nostro, del Gloria et alia, e viene via via sempre più distolta dalla realtà soprannaturale che la Catholica trasmette, per poi assestare il colpo finale dal quale non siamo più molto lontani....
Il potere non aspetterà per condizionare subdolamente le menti inermi dei poveri parrocchiani della domenica, non dovremo certo attendere di vedere un segnale ufficiale pubblicato, di cambiamento nefando della celebrazione, perché esso è già in atto! Avevamo già posto attenzione a ciò che sta avvenendo in attuazione delle novità sinodali e in più con le variazioni dei Nuovi Messali e davvero sembrava arrivato il momento della verità. Già in quel momento, ma poi anche in seguito all'atteggiamento dei vescovi inopinatamente succubi a Cesare per le restrizioni Covid, sembrava non più dilazionabile una resistenza ATTIVA e pubblica. Ma che fare se tutti (o quasi) i sacerdoti si sono adeguati?
E dunque ancora una volta mi ero chiesta se chi ne ha autorità si sarebbe limitato ad intervenire con interviste, libri, conferenze e proclami invece che con un'azione, tanto anomala perché inedita, quanto ormai ineludibile....
Siamo invece ancora qui; ma ben consapevoli che l'Eucaristia è la riattualizzazione incruenta del Santo Sacrificio del Calvario, è la sommità dell'Amore di Dio che si è fatto uomo e si è consegnato alla morte di Croce per darci la salvezza prima di risorgere per la nostra rigenerazione e ascendere al cielo per sedersi alla destra del Padre.
Dobbiamo seguire la Sua strada, che comprende il Calvario, mentre adempiamo al nostro compito di sentinelle non mute che l'allarme lo lanciano, anche se sembra voce che grida nel deserto. Solo l'Amore e la fedeltà, e non gli anatemi contro questo e contro quello, ci salveranno.
Noi che ci siamo affidati alla scuola di Maria, nostra tenera Madre, dovremmo essere quegli "apostoli degli ultimi tempi" di cui parla Luigi Grignion de Monfort. Ci diamo quindi il tempo di pregare, pregare, pregare. E di crescere nell'Amore, quello vero, quello di Gesù. Prepariamoci e affidiamoci finché siamo in tempo. Nessuna preghiera resta inascoltata, anche se non sempre ci è dato vedere se quando e come potremo vederne gli effetti.
Ho pubblicato la Supplica
RispondiEliminaTanto per sdrammatizzare... Stanotte ho sognato che il titolo del Motu Proprio era "Voci deprecabili" (in realtà "Deprecabiles voces", che però non so sia latino corretto).
RispondiEliminaInfatti gridiamo a Lei Nostra Signora del Monte Carmelo a cui abbiamo consegnato le chiavi del nostro cuore,di tutto cio' che ci appartiene,della nostra vita,della nostra morte. Grazie per il privilegio di servirLa!
RispondiEliminaPS: Ho sognato anche cose più piacevoli, tipo essere in mezzo a campi di grano.
RispondiEliminaIo invece ho sognato una luna stranissima, che aveva assunto l'aspetto di un insieme di forme geometriche simmetriche...
RispondiEliminaSecondo La Croix, che sottolinea la recente apertura della parrocchia personale a Montauban, le tensioni tra tradizionalisti e diocesi si attenuano...
RispondiEliminahttps://www.la-croix.com/Religion/Entre-traditionalistes-eveches-tensions-sapaisent-2021-07-15-1201166385
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/16/0469/01014.html
RispondiEliminaLa voce era vera.
RispondiEliminaLettera Apostolica in forma di Motu «Proprio» del Sommo Pontefice Francesco «Traditionis Custodes» sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970 :
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/16/0469/01014.html
Ho dato una scorsa. Peggiore non poteva essere. Mi viene un solo epiteto: maligna..
RispondiEliminaLettera del Santo Padre Francesco ai Vescovi di tutto il mondo per presentare il Motu Proprio «Traditionis Custodes» sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970 :
RispondiEliminahttps://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/16/0469/01015.html
" (...) mi rattrista un uso strumentale del Missale Romanum del 1962, sempre di più caratterizzato da un rifiuto crescente non solo della riforma liturgica, ma del Concilio Vaticano II, con l’affermazione infondata e insostenibile che abbia tradito la Tradizione e la “vera Chiesa”. Se è vero che il cammino della Chiesa va compreso nel dinamismo della Tradizione, «che trae origine dagli Apostoli e che progredisce nella Chiesa sotto l’assistenza dello Spirito Santo» (DV 8), di questo dinamismo il Concilio Vaticano II costituisce la tappa più recente, nella quale l’episcopato cattolico si è posto in ascolto per discernere il cammino che lo Spirito indicava alla Chiesa. Dubitare del Concilio significa dubitare delle intenzioni stesse dei Padri, i quali hanno esercitato la loro potestà collegiale in modo solenne cum Petro et sub Petro nel concilio ecumenico, e, in ultima analisi, dubitare dello stesso Spirito Santo che guida la Chiesa.
RispondiEliminaProprio il Concilio Vaticano II illumina il senso della scelta di rivedere la concessione permessa dai miei Predecessori."
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/16/0469/01015.html
Il senso del mio sogno era che il titolo sarebbe stato uno sberleffo. "Traditionis custodes" lo è ancora di più, un capolavoro.
RispondiEliminaVedo che sega anche la possibilità di parrocchie personali, che un paio di vescovi avevano recentemente stabilito.
RispondiEliminaDovreste avere avuto una conferma delle inequivocabili intenzioni di Francesco e della Gerarchia a lui unita: per loro tutto incomincia col Concilio Vaticano II.
RispondiEliminaLa misericordia modernista è servita!
Nel caso vi fosse qualche dubbio...
Oggi sul suo blog Fr. John Zuhlsdorf si limita a pubblicare i testi del motu proprio e della lettera astenendosi dai commenti, per la sua salvezza, dice...
RispondiElimina