È paradossale che, mentre si è giunti - col dichiarato intento di salvaguardare i cittadini dal contagio del Covid-19 - a limitare diritti e comprimere libertà come se la vita fosse sacra e intoccabile, il ministro della salute Speranza, rilanci ora una legge per l'eutanasia sollecitando le ASL a garantire il servizio sanitario di assistenza al suicidio medicalmente assistito. E lo fa in concomitanza ed in appoggio della raccolta di firme di un’associazione di area radicale per il referendum che vuole modificare il reato di omicidio del consenziente. È lo stesso ministro che già un anno fa dichiarava "legge di civiltà" l'aborto "con metodo farmacologico in day hospital"... Che valore ha la vita per chi decide le nostre sorti dall'alto?
Molto opportunamente un articolo del centro studi Rosario Livatino non esita a rivolgergli un preciso invito: Invece di spingere le ASL a commettere un reato, il ministro della salute garantisca le cure palliative, mettendo in risalto che sostanzialmente le ASL vengono sollecitate alla consumazione di quello che resta pur sempre un delitto, pur in assenza di norme che abbiano ancora fatto seguito alla sentenza della Corte che ha stabilito alcune condizioni di non punibilità per azioni di aiuto al suicidio. Oltretutto, mancando una legge del Parlamento, non è chiaro come dipendenti di una ASL possano aiutare al suicidio senza essere sottoposti a un procedimento penale.
Il solo entrare in certi dettagli ripugna; ma questa è la realtà da guardare in faccia per respingerne l'aberrazione. Infatti c'è di più. Il ministro ignora un passaggio pregiudiziale prescritto dalla Consulta per ogni procedura ‘legale’ di fine vita: l’avvenuto ricorso alle cure palliative. Se una delle condizioni di non punibilità è che il paziente “sia affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche reputate intollerabili”, prima di farlo morire è doveroso provare a lenire quelle sofferenze. Però la legge sulle cure palliative, pur approvata dal Parlamento all’unanimità nel 2010, trova limitatissima attuazione per carenza di investimenti.
Dunque il ministro della Salute non fa quello che a lui compete, cioè rendere operativa una legge che ha l’obiettivo di alleviare il dolore; mentre fa quel che a lui non compete, cioè scavalcare il Parlamento a proposito di aiuto al suicidio ed eutanasia, scaricando sulle ASL responsabilità che vanno rigorosamente disciplinate.
Ricordiamo che, in continuità con tutta la tradizione della Chiesa è anche la dottrina sulla necessaria conformità della legge civile con la legge morale, come appare dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII:
«L'autorità è postulata dall'ordine morale e deriva da Dio. Qualora pertanto le sue leggi o autorizzazioni siano in contrasto con quell'ordine, e quindi in contrasto con la volontà di Dio, esse non hanno forza di obbligare la coscienza...; in tal caso, anzi, chiaramente l'autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso (Summa Theol., I-II, q. 93, a. 3 ad 2.)» (n.30).È questo il limpido insegnamento di san Tommaso d'Aquino, che tra l'altro scrive:
«La legge umana in tanto è tale in quanto è conforme alla retta ragione e quindi deriva dalla legge eterna. Quando invece una legge è in contrasto con la ragione, la si denomina legge iniqua; in tal caso però cessa di essere legge e diviene piuttosto un atto di violenza». E ancora: «Ogni legge posta dagli uomini in tanto ha ragione di legge in quanto deriva dalla legge naturale. Se invece in qualche cosa è in contrasto con la legge naturale, allora non sarà legge bensì corruzione della legge».Ora la prima e più immediata applicazione di questa dottrina riguarda la legge umana che misconosce il diritto fondamentale e fontale alla vita, diritto proprio di ogni uomo. Così le leggi che, con l'aborto e l'eutanasia, legittimano la soppressione diretta di esseri umani innocenti sono in totale e insanabile contraddizione con il diritto inviolabile alla vita proprio di tutti gli uomini e negano, pertanto, l'uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Si potrebbe obiettare che tale non sarebbe il caso dell'eutanasia, quando essa fosse richiesta in piena coscienza dal soggetto interessato. Ma uno Stato che legittimasse tale richiesta e ne autorizzasse la realizzazione, si troverebbe a legalizzare un caso di suicidio-omicidio, contro i principi fondamentali dell'indisponibilità della vita e della tutela di ogni vita innocente. In questo modo si favorisce una diminuzione del rispetto della vita e si apre la strada a comportamenti distruttivi della fiducia nei rapporti sociali.
L'aborto e l'eutanasia sono dunque crimini che nessuna legge umana può pretendere di legittimare. Leggi di questo tipo non solo non creano nessun obbligo per la coscienza, ma sollevano piuttosto un grave e preciso obbligo di opporsi ad esse mediante obiezione di coscienza.
Fin dalle origini della Chiesa, la predicazione apostolica ha inculcato ai cristiani il dovere di obbedire alle autorità pubbliche legittimamente costituite (cf. Rm 13, 1-7; 1 Pt 2, 13-14), ma nello stesso tempo ha ammonito fermamente che «bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini» (At 5, 29).
Già nell'Antico Testamento, proprio in riferimento alle minacce contro la vita, troviamo un esempio significativo di resistenza al comando ingiusto dell'autorità. Al faraone, che aveva ordinato di far morire ogni neonato maschio, le levatrici degli Ebrei si opposero. Esse «non fecero come aveva loro ordinato il re di Egitto e lasciarono vivere i bambini» (Es 1, 17). Ma occorre notare il motivo profondo di questo loro comportamento: «Le levatrici temettero Dio» (ivi).
È proprio dall'obbedienza a Dio — al quale solo si deve quel timore che è riconoscimento della sua assoluta sovranità — che nascono la forza e il coraggio di resistere alle leggi ingiuste degli uomini. È la forza e il coraggio di chi è disposto anche ad andare in prigione o ad essere ucciso di spada, nella certezza che «in questo sta la costanza e la fede dei santi» (Ap 13, 10).
Nel caso quindi di una legge intrinsecamente ingiusta, come è quella che ammette l'aborto o l'eutanasia, non è mai lecito conformarsi ad essa, «né partecipare ad una campagna di opinione in favore di una legge siffatta, né dare ad essa il suffragio del proprio voto»
Sembra che al governo oggi di molte Nazioni ci siano più sicari del demonio che membri di governi legittimi. L'unica cosa vera che molti di costoro hanno detto è che "nulla sarà come prima", poiché il prima era già da molto tempo un mondo perverso, pervertito e ribelle a Dio, che pensava ed agiva secondo il motto: "Se Dio non esiste ogni cosa è permessa". Pervertendo e distorcendo, come è costume dei corrotti, ogni frase o pensiero che dà la giusta gloria a Dio.E Dio, nella Sua grande saggezza, giustizia e misericordia ci dimostra che, se è terribile cadere nelle mani del Dio vivente,ancor più terribile è essere messi nelle mani di esseri morti al bene. L'Europa ha rifiutato, ufficialmente nei suoi rappresentanti, le proprie origini cristiane scegliendo,liberamente e coscientemente, di "cancellare la cultura di Dio". Ora tutti ci troviamo a fare i conti con la cultura del caos, della sopraffazione e della putredine spirituale. Il fetore è tale che, per un cristiano, è naturale trovare riparo e conforto sotto il manto fragrante di rose della Vergine Santissima che conosce i suoi figli per nome, uno per uno.Christus regnat. Christus vincit. Christus imperat.Qui ed ora. In cordibus Jesu et Mariae.
RispondiEliminaSu questo, e su altri temi a questo collegati, interessante l'articolo della Nuova Bussola Quotidiana, da riprendere e approfondire:
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/stato-chiesa-ripensare-i-rapporti-col-grande-animale
La campagna a me sembra chiara, anzi chiarissima,accelerare la riduzione della umanita' che sta andando a rilento.
RispondiEliminaAttacco all'umanità. Con Stefano Montanari
https://www.youtube.com/watch?v=sTH9nKPNT6U
altrimenti con i mezzi di oggi questa vergogna l'avrebbero gia' risolta:
https://gloria.tv/post/DXzDetmyQ2yE4zCE2HUr3LA2N
( tra l'altro , detto tra noi, oscurano i volti dei bambini specie se figli di pseudovip , nelle pubblicita'e altro , perche' non oscurano questi volti?)
'
COME CURASI A DOMICILIO DAL COVID. PROTOCOLLO TERAPE DOMICILIARI
RispondiEliminaVIDEO/ youtu.be/XTXrMfhXrP0
Fabrizio Salvucci
Cardiologo, Direttore Sanitario Ticinello Cardiovascular & Metabolic, Presidente ASD Athletic Pavia, Presidente Insieme per Ruzira ONLUS. E' nello Staff Medico della Terapia Domiciliare Covid19 Comitato Cura Domiciliare Covid
Fabrizio Salvucci
https://www.youtube.com/watch?v=XTXrMfhXrP0
Come anticipato ecco il video sul Protocollo per la terapia del sospetto Covid a domicilio.
Premesse:
1) ogni persona ha la sua terapia;
2) la terapia deve essere personalizzata con l'aiuto di un medico;
3) Il proprio medico curante deve essere sempre partecipe e/o consapevole della terapia che state facendo;
4) Tutti i farmaci citati, classe, principio attivo e anche nomi commerciali noti al grande pubblico, hanno il brevetto scaduto;
5) Tutti i farmaci citati hanno un costo contenuto, sia per il SSN, sia per il paziente qualora volesse acquistarli dietro comunque prescrizione medica.
6) Attenzione a allergie e intolleranze note a principi attivi e/o eccipienti. Meglio utilizzare il più possibile farmaci già sperimentati.
7) Gli effetti collaterali sono propri di ogni farmaco, ma possono tranquillamente essere gestiti sotto l'egida della sorveglianza medica.
"...c'è da dire che queste terapie capovolgono le indicazioni che le linee guida cinesi avevano dato nel febbraio del 2020 … queste linee cinesi davano soprattutto l'indicazione di attendere, nel caso di febbre o sintomi, che il sistema immunitario reagisca in maniera opportuna per uccidere il virus e poi cominciare una terapia soprattutto antivirale. Beh, abbiamo visto, ed è stato ormai ampiamente dimostrato, che questo è stato l'errore fondamentale in quanto occorre, invece, essere aggressivi da subito… "
Queste leggi arrivano dopo anni ed anni di preparazione, di propaganda, pseudo culturale. Nessun se ne è accorto o chi se ne è accorto si è girato dall'altra parte nel fermo convincimento che a lui/lei non sarebbe mai capitato di trovarsi coinvolto in questo o quel dilemma.
RispondiEliminaE' la maggioranza silenziosa che bisogna ringraziare per questa ormai inarrestabile decadenza. Come civiltà stiamo morendo, non c'è Fede, né Speranza, né Carità radicate in Dio, Uno e Trino ed ogni ambito del vivere umano mostra così la fallacia di qualsivoglia scienza, di qualsivoglia arte, di qualsivoglia mestiere abbandonati nelle sole mani dell'uomo senza Dio.
Il resto chiacchiere incantatorie.
L'errore in cui si continua a perseverare è quello di addurre argomentazioni di tipo scientifico per tentare di comprendere il fenomeno in atto e per contrastare gli eventi che, come flutti violenti e continui, stanno sbaragliando le già fragili fondamenta della nostra società.
RispondiEliminaNon c'è nulla di sanitario in ciò che sta accadendo. Non c'è stato nulla di sanitario sin dal primo giorno. È necessario, quindi, invertire marcia, cambiare rotta. Mutare, una volta per tutte, la nostra prospettiva sui fatti. Il green pass, la vaccinazione di massa, e prima di esse le restrizioni, le zone colorate, le demenziali etichette appiccicate a chi non si è inchinato o non si prostra al dogma terapeutico, ne sono lampante testimonianza. Tutto è stato costruito, tassello per tassello, per arrivare a questo momento. La ragnatela è stata adeguatamente costruita per irretire anche i "dissidenti", incastrandoli nella fictio pandemica senza consentirgli di uscirne fuori. Siamo di fronte ad un fenomeno liberticida, politico, ideologico, psicologico ed economico che sta distruggendo senza pietà ogni aspetto della nostra esistenza. L' obiettivo è stato da sempre trasformare la società e l'uomo in maniera irreversibile, riplasmando l'individuo, abbattendolo e ricostruendolo pezzo per pezzo. Attaccando vilmente il corpo sano e trascurando il malato da curare ed accudire. La nostra salute, in questo contesto, non c'entra nulla. Parlare ancora di (sacrosante) terapie domiciliari e di sovraccarico delle strutture ospedaliere; (senza che vi sia stato un intervento rilevante da parte dell'autorità preposta) nell'epoca dei viaggi a pagamento nello spazio e della spasmodica ricerca dell'acqua su Marte, ci dà la giusta misura della decadenza inarrestabile della nostra civiltà. Dell'involuzione, costante e brutale, del nostro modo di agire e pensare.
Nel "recinto di Wuhan" c'è posto per tutti: prima lo comprendiamo, prima riusciremo a costruire un fronte comune.
"Tutto è stato costruito, tassello per tassello, per arrivare a questo momento. "
RispondiEliminaE' questo il punto! E solo se si fara' fronte comune si riuscira' a frenare ( perche' questi vanno avanti inarrestabili nel loro programma luciferino,se possono comperare uno stato vuol dire che ne hanno i mezzi che il loro padre della menzogna gli fornisce su questa terra), ma come ben detto dall'Avvocato Sandri che prima che uscisse la ennesima regola restrittiva detta:passaporto/passatreno/passaaereo/passaristorante..passa l'uscio di casa (tua ancora per poco!)ha inteso intraprendere una azione collettiva preventiva, a caldo , data la lungaggine della magistratura (prima di essere colti di sorpresa,in modo da partire il giorno dopo l'emissione del dpcm)ma..ha detto bello chiaro e tondo in un bellissimo video che la risposta della popolazione e' stata piu'cchemodesta.
Ma de che stamo a parla'!? E non voglia ilCielo che la nostra Nazione ( ehm colonia)debba fregiarsi della macchia della legge di morte invocata dal responsabile del ministero aggiornato "inutile che sperate di sopravvivere"(mi ricorda Dante :"Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...).
Ha detto bene tutto e' stato costruito tassello dopo tassello come ad esempio la storia dei trapianti; la' per la' sembrava che fossero per il bene dell'umanita' ,per guarire dalla malattia..maddeche' se devo sperare che qualcuno muoia ammazzato perche' io possa carpirgli il rene o ilcuore battente da "non ancora morto"(perche' questoe'!)e allora si sono inventati che non si muore piu' quando si arresta il cuore e il respiro , hanno deciso che lì in quel preciso momento la vita non e' "degna"di essere vissuta( chi lo stabilisce, il somaro, se sia degna o non sia degna? Con tutto il rispetto per i somari). Ecco come e' proseguita l'APOSTASIA dei popoli cristiani! Dico e' proseguita perche' era gia' cominciata da tempo con altre ribellioni! Vogliamo parlare della vergogna dell'aborto di stato? Con tutte le culle termiche, l'anonimato delle puerpere, le Suore della Carita' che accolgono i figli non voluti...maddechestamoaparla'..!?!
Lezione dal libro dell'Ecclesiastico
RispondiEliminaEcclus 31:8-11
Felice l'uomo trovato senza colpa, che non si allontana dal guadagno, né ripone la sua fiducia nel denaro né nei tesori! Perché ha fatto meraviglie nella sua vita. È stato provato dall'oro e ne è uscito sano e salvo, e questa rimane la sua gloria per sempre; avrebbe potuto peccare ma non ha fatto, avrebbe potuto fare il male ma non lo avrebbe fatto, in modo che i suoi beni siano al sicuro nel Signore e l'assemblea dei santi racconterà le sue elemosine.
R. Grazie a Dio.
P.S. Avete ascoltato l'omelìa magistrale di Don Alberto Secci?
RispondiEliminaAscoltatela, perche' non la sentirete mai a TV2000:
"Quale e' stata la malattia del cristianesimo di questi ultimi tempi ?
Quella di dividere il divino dall'umano, come se l'umano fosse riservato ad una laicita',ad una separazione da Dio.
NO!
Tutto c'entra con Dio!
Guarda che disastro !
Tutte le leggi morali sono state firmate così: gli uomini sono gli uomini e Dio e' Dio.
NO!
Tutto c'entra con Dio!
Non c'e' niente di umano che non debba diventare divino; e quindi essere informato, trasformato, dalla Volonta' di Dio.
L'Assunzione della Madonna in anima e corpo ci dice questo; perche' non solo l'anima e' accolta dalla SS.Trinita'ma anche il corpo di Maria Santissima.
Allora,se il corpo e' accolto nell'abbraccio divino vuol dire che non c'e'niente di umano che debba star fuori dalla Potenza e dalla Grazia di Cristo,niente di umano che non debba obbedire a Cristo per essere santificato e vivificato!
Altro che separazione, altro che laicita'.
Al contrario:tutto doveva diventare cristianesimo,cristianita'.
NSGC deve essere riconosciuto come IL Re, come Colui da cui tutto dipende per la salvezza.E il corpo di Maria SS.accolto gloriosamente dalla SS.Trinita'nei cieli ci dice la regalita'sociale di GC...."
Conti della serva.
RispondiEliminaOgni giorno mediamente, per qualsiasi ragione, in Italia muoiono circa 2000 persone.
Attualmente, ogni giorno in Italia si eseguono più di 200000 tamponi e con un tasso di positività (comunque la si pensi sui PCR) del 3%, i positivi al dì sono circa 6000.
Se nei 28 giorni successivi alla rilevata positività al PCR (indipendentemente da quale fattore di amplificazione si usa, visto che non è ancora fisso) queste persone passano a miglior vita, la causa di morte sarà comunque attribuita al virus, anche se investiti da un bus. Inoltre chi è positivo non è detto che si negativizzi subito, per cui ripetendo il test e risultando positivo ricomincia la conta, per lui e le sue patologie, di 28 giorni (questo accade assai più frequentemente a chi è ricoverato).
Una gran parte delle persone che si sottopongono al test è ospedalizzata, quindi portatrice di problemi sanitari di un certo rilievo. Ogni giorno almeno 6000x28=168000 persone sono candidate a morire "con il Covid" (o "di Covid").
Considerando il totale della popolazione e il totale dei morti al giorno (come detto, 2000 al giorno su 60 milioni) applicando la proporzione globale ai 168000 cosiddetti candidati è inevitabile che 6 o 7 persone ogni giorno muoiano "con il Covid". Lo zero non ci sarà mai!
Ovviamente il tasso di mortalità sulla popolazione ospedalizzata o chiusa nelle RSA è assai più elevato (e ci sono studi, prima della pandemia, dimostranti che è più elevato se in ospedale ci finisci durante il fine settimana...): quindi il sistema recarsi in ospedale-tampone-ricovero in reparto Covid-decesso in ospedale, moltiplica fisiologicamente almeno di 4 volte il numero suddetto riferibile alla totalità della popolazione, sana e giovane.
Non bisogna essere dei geni della lampada per fare anche questo semplice ragionamento: se i vaccini provocano effetti collaterali, anche seri, e questo costringe a presentarsi al pronto soccorso, dove ti verrà fatto un tampone, risultando positivo (ed è facile esserlo anche in modo "falso" vista l'aspecificità del test), chi morisse risulta morto "di Covid", ma anche se non muore contribuisce a gonfiare il numero di PCR eseguiti ogni giorno.
Stranamente nessuno ha ancora fatto diventare parte della litania giornaliera dei dati snocciolati una semplice distinzione tra vaccinati e non vaccinati di quelli che risultano positivi al PCR: mi chiedo, se fossi a favore dei vaccini, perché non dire che il 90% dei positivi al PCR non è vaccinato... Forse perché risulterebbe che il 60% dei positivi lo è?
Insomma: è quasi fisiologico avere 30 morti al giorno "con Covid", anche in piena estate.
Ed è purtroppo fisiologico per un 1% finire in ospedale dopo aver ricevuto la vaccinazione.
Più tamponi si fanno e più il giochino si autoalimenta (è fondamentale fare centinaia di migliaia di PCR). La paura della morte di 30 persone "di Covid" (così i mass media) è la sola cosa che conta. Gli altri 1970 morti di quel giorno, non positivi, non interessano.
Colgo l'occasione per ricordare che nella conta giornaliera dei morti non figurano i circa 300 aborti medi che andrebbero aggiunti alle necrologie: ma qui invece è un "diritto".
segue
...
RispondiEliminaE' interessante notare che i dati 2020, ad agosto e senza vaccinare, erano fermi a numeri decisamente inferiori (meno di 10 decessi con Covid al giorno): le novità 2021 riguardano soprattutto i molti vaccinati e le varianti del virus (naturali o indotte proprio dalla vaccinazione). Questo incremento, tra il 2020 e il 2021, non riguarda solo l'Italia, bensì tutti i Paesi, inclusi quelli dove si è già vaccinata la quasi totalità della popolazione.
I numeri sono interessanti ed aiutano a leggere la realtà, se non si fa di tutto per mistificarli. E' chiaro che se ricoverano per infarto o per incidente stradale un non vaccinato, gli fanno il PCR e lo classificano positivo e poi purtroppo muore, questo fa buon gioco a dire "morto di Covid" un non vaccinato: ma non era che uno dei nostri 2000 connazionali che ogni giorno muoiono di qualcosa, in cui 30/2000 vale un modesto 1,5%, ma sufficiente a far grancassa per spacciarlo come supporto a certe narrazioni.
C'è da temere piuttosto che il prossimo autunno, quando la mortalità generale già salirà per le ovvie componenti stagionali, i decessi "con Covid" saranno assai più numerose e difficilmente dei seri operatori sanitari e dell'informazione non noteranno che sempre più riguarderanno il 60% e passa di popolazione completamente vaccinata. Vuoi vedere che diminuiranno i PCR eseguiti per confondere un po' le conte?
Non sono un indovino, né un menagramo: basta osservare la realtà e leggere gli studi.
In Israele (1/8 della popolazione italiana) attualmente ci sono più di 5000 nuovi casi al giorno e 13 morti in media al giorno da inizio agosto: eppure la vaccinazione è diffusissima ed è estate. In Cile, 75% vaccinati, nel mese di agosto si contano 60 morti al giorno. Il Cile ha circa 1/4 della popolazione italiana, ma con età media assai inferiore. Fate una proiezione sul prossimo inverno e vi accorgerete che il numero dei morti "di Covid" somiglia a quelli italiani del febbraio 2021 (l'agosto cileno corrisponde al nostro febbraio), prima che qui si iniziasse a vaccinare in massa.
Numeri. Conti della serva...
Gli impegni arcobaleno dell’arcivescovo di Berlino
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2021/08/16/gli-impegni-arcobaleno-dellarcivescovo-di-berlino/
Anche questo c'entra con la regalita' di NSGC; farei ascoltare e riascoltare e riascoltare sia a questo arci-vescovo che a tutti i lgbtqrsz (uno alla volta naturalmente)finche' non gli ara ilcervello e ilcuore l'omelìa dell'Assunta di don Alberto Secci.
Vedete a che cosa siete stati chiamati!
Perche' avete avuto l'onore di essere stati creati poco meno degli Angeli!
A immagine e somiglianza di Dio !
RispondiElimina"Queste leggi arrivano dopo anni di preparazione...anche culturale..."
Indubbiamente. Ma arrivano anche dopo decenni di corruzione dei costumi, diventata ormai
endemica. Diventata "normale".
Da quanti anni tanti genitori accettano la prassi immorale della figlia studentessa che,
dopo aver studiato con il compagno di liceo o università, dopo aver cenato con lui e i genitori, passa la notte nello stesso letto con lui, nella casa dei genitori?
Si sono inghiottiti e si inghiottono cammelli di dimensioni sempre più ampie, come se fosse
la cosa più normale di questo mondo.
Di questa corruzine la principale responsabile resta comunque la gerarchia cattolica, che ha cessato, dal Concilio in poi, dal contrapporsi alle degenerazioni del pensiero laico, scaduto nel laicismo più deteriore.
Ho letto che le condizioni di salute del card. Burke sono molto critiche, per ora è in ventilazione, speriamo non si aggravi, un pensiero e una preghiera.
RispondiEliminaMi unisco alla preghiera. Lui non ha mai esitato! Basta vedere l'operazione "Assalto al Cielo" che Nostro Signore conceda la guarigione al suo fedele servo e la Madonna lo custodisca
Eliminahttps://www.silvanademaricommunity.it/2021/08/16/cosa-rispondere-se-vi-convocano/
RispondiEliminaDapprima, ha consentito l'aborto casalingo.
RispondiEliminaPoi, ha imposto il protocollo omicidiario "tachipirina e vigile attesa".
Da ultimo, ha invitato le Asl a garantire il suicidio assistito.
Qualcuno osera' continuare a chiamare questo signore Ministro della Salute ?
Anatema del vescovo nei confronti dei no-vax: "bisogna aver fede nella scienza"
RispondiEliminaIl criptoprotestantesimo cattolico è giunto al suo atto finale.
Di questo saremo sempre grati al virus.
Ha fatto luce.
Chi crede in Dio non può avere idoli.
Fede si può avere solo in Dio.
La scienza si studia, si dibatte, si mette in discussione.
Secondo ragione.
Anni fa, uno studente chiese all'antropologa Margaret Mead quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura.
RispondiEliminaLo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra.
Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito.
Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te.
Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l'osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia.
Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri.
Essere civili è questo.
"Non siamo in presenza di veri vaccini, ma di montaggi complicati di biologia molecolare, che possono arrivare ad essere veleni”. Una sintesi in tre aggettivi: “inutili, inefficaci, pericolosi”.
RispondiEliminaLa macchina che li propone, secondo il professore, è stata preparata da tempo. Inoltre, quella mainstream è una ‘informazione unica’, che elimina il dissenso.
I Vaccini non è più una questione scientifica, sostiene Montagnier: ma è diventata una questione di marketing. E si trascura soprattutto il fatto che il vaccino può avere degli effetti anche a lungo termine: “Oltre a quelli che vediamo già adesso, come le trombosi vascolari o gli effetti polmonari, è molto probabile che ci siano anche delle conseguenze neurologiche sulle persone che hanno ricevuto il vaccino, ed è possibile che nei prossimi decenni o addirittura secoli si sviluppino delle malattie, legate proprio a questi vaccini, che siano anche trasmissibili per diverse generazioni.
Per questo io ritengo un crimine che vangano vaccinati i bambini. Perché anche se al momento possono sopportarne gli effetti immediati, potrebbero poi subire quelli a lungo termine”.
https://www.nove.firenze.it/non-delude-le-attese-luc-montagnier-ma-non-porta-buone-notizie.htm
Mentre siamo immersi in un dibattito infuocato sul green pass e le sue implicazioni, i giornali festeggiano le 500 mila firme raccolte per chiedere l’eutanasia nel nostro Paese. Come se non fosse una contraddizione. Come se fosse libertà
RispondiEliminaUn italico vescovo della Chiesa bergogliana è disperato, perché gli uomini hanno perso la fede: nella scienza!
RispondiEliminaE invita ad avere speranza: nei vaccini.
E a praticare la carità: con il green pass.
Non c'è niente da fare.
Sono diventati atei, e come tutti gli atei, precipitano nell'idolatria.
"Quando venne infettato si curò con i monoclonali (prodotti in Italia) per anticipare le case farmaceutiche, guarì e venne tacciato di negazionismo; oggi i monoclonali sono una cura. Quando si pronunciò contro i talebani: "vanno schiacciati definitivamente", venne tacciato di razzismo; oggi i talebani hanno ripreso il potere. Quando accusò i social di dittatura venne cancellato da ogni piattaforma; oggi il capo dei talebani, sui social fa quello che c... gli pare. Quando ha parlato è stato insultato, deriso e censurato; oggi Trump ha vinto le elezioni più importanti del pianeta (ha vinto anche le presidenziali USA, ma è un altro discorso....) quelle della VERITÀ".
RispondiEliminaPotrà anche non piacervi Trump ma, se gli preferite "gli altri", va là che qualche problemino ce l'avete!
Speranza scopre i vantaggi delle cure a casa e stanzia 4 miliardi per un sistema sanitario pubblico/privato per assistere i malati da casa e ridurre le ospedalizzazioni. Eppure nella lotta al covid il protocollo terapeutico è ancora Tachipirina & vigile attesa mentre il comitato cure domiciliari viene ignorato dal ministro ma riceve migliaia di richieste anche di contagiati vaccinati. Il problema sta solo nella volontà politica di curare.
RispondiEliminaI batt nisun a cuntà ball:
RispondiEliminaogni dì cume te la mèna
la vus dulsa d'un noef nurmal
per liberàt, cunt la cadèna.
Ghe piàsen tanto i tri sés
e alter cumand divers di dés.
Per vif te dan el so grinpas,
per sufrì men te podet masàs.
Cito mons. Paglia, non senza osservare che senza il Signore, mai nominato, di quale fraternità stiamo parlando?
RispondiEliminaE l'avvelenamento non è della cultura ma prima ancora spirituale...
«La mia preoccupazione è davvero profonda perché si sta man mano incuneando nella sensibilità della maggioranza una concezione vitalistica della vita, una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde ad un certo benessere e ad una certa concezione di salute viene espulso. C’è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano, non deve nascere. E insieme con questo c’è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura. In questo senso, è indispensabile che la Chiesa ricordi a tutti che la fragilità, la debolezza, è parte costitutiva della natura umana e dell'intero creato. E questo richiede che sia urgente un nuovo rapporto di fraternità tra tutti. La debolezza chiede l’urgenza della fraternità perché è nella fraternità che ci si prende cura gli uni degli altri».
La misura dell'umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente. Questo vale per il singolo come per la società. Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente è una società crudele e disumana. ...
RispondiEliminaAccettare l'altro che soffre significa, infatti, assumere in qualche modo la sua sofferenza, cosicché essa diventa anche mia. Ma proprio perché ora è divenuta sofferenza condivisa, nella quale c'è la presenza di un altro, questa sofferenza è penetrata dalla luce dell'amore. La parola latina con-solatio, consolazione, lo esprime in maniera molto bella suggerendo un essere-con nella solitudine, che allora non è più solitudine. Ma anche la capacità di accettare la sofferenza per amore del bene, della verità e della giustizia è costitutiva per la misura dell'umanità, perché se, in definitiva, il mio benessere, la mia incolumità è più importante della verità e della giustizia, allora vige il dominio del più forte; allora regnano la violenza e la menzogna. La verità e la giustizia devono stare al di sopra della mia comodità ed incolumità fisica, altrimenti la mia stessa vita diventa menzogna. E infine, anche il « sì » all'amore è fonte di sofferenza, perché l'amore esige sempre espropriazioni del mio io, nelle quali mi lascio potare e ferire. L'amore non può affatto esistere senza questa rinuncia anche dolorosa a me stesso, altrimenti diventa puro egoismo e, con ciò, annulla se stesso come tale.
(Papa Benedetto XVI - dalla Lettera Enciclica "Spe Salvi", 38-39)
La lotta fondamentale del nostro tempo non è più quella tra individualismo e collettivismo, tra libera impresa e socialismo, tra democrazia e dittatura. Queste sono solo le manifestazioni superficiali di una lotta ben più profonda che è morale e spirituale, ed implica soprattutto l'alternativa se l'uomo debba vivere ed esistere per lo Stato, o lo Stato per l'uomo, e se la libertà è propria dello spirito oppure è la concessione di una società materializzata.
RispondiElimina(Fulton J. Sheen, da "Communism and the conscience of the West" 1948)
ASSUMERE FARMACI SAREBBE UN ATTO D'AMORE?
RispondiEliminaLa carità imposta è furto, l'amore imposto è stupro, la generosità imposta è violenza.
Bergoglio, sempre ligio e puntuale nel dare dimensione religiosa ai dettami dell'ONU, se ne viene fuori con l'enormità del mese: "Vaccinarsi è un atto d'amore".
A parte il fatto che chiamano maliziosamente vaccini dei farmaci che tecnicamente non lo sono affatto, proprio perché chiamarli solo farmaci non avrebbe lo stesso risultato, annotiamo l'ennesima uscita pazzesca di un battezzato che invita altri battezzati ad assumere farmaci prodotti in modo inaccettabile dalla morale cattolica. Ma ormai è solo confermare la deriva.
Davide Lovat su Fb
https://lanuovabq.it/it/gogna-in-seminario-senza-vaccino-non-si-diventa-preti-1
RispondiEliminaLa vaccinazione deve essere un atto di prudenza da valutare insieme al proprio medico, non un "atto di amore".
RispondiEliminaLa stessa prudenza (che è una virtù dianoetica, riguardante la ragione conoscitiva) dovrebbe indurre i sacerdoti a non alimentare stigmatizzazioni moralistiche controproducenti e, appunto, poco prudenti
Era il 1956 quando il filosofo ebreo e tedesco Günther Anders scrisse questo passaggio all’interno del suo libro.. :
RispondiElimina"Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati.
Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno
più alla mente degli uomini.
L' ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l'accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l'informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione
e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente,
attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l'emotività o l'istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
È buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani.
Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell'esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza;
in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l'unica paura, che dovrà essere mantenuta,
sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L' uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge.
Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, il che metterebbe
a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. "
Günther Anders, "L'uomo è antiquato", 1956
A Modena, Festival della filosofia sulla libertà.... ma senza certificato verde si resta fuori!
RispondiEliminaFa parte della mia esperienza clinica che la voglia di morire, almeno in molti casi, non nasce dalla sofferenza (fisica o mentale) di per sé, ma dalla sofferenza vissuta in solitudine. Lo prova che, dando agli aspiranti al suicidio che ho visto la possibilità d'esprimere tutta la loro disperazione, con un ascolto partecipe, in loro la voglia di morire è sparita. Il suicidio assistito, praticato su semplice richiesta dell'interessato, offre a parenti, amici e sanitari un comodo alibi per evitare un compito molto impegnativo e, per chi non è interiormente motivato e preparato, angosciante. Il ministro Speranza, che vuole sia garantito un suicidio assistito, è a conoscenza di questi fatti?
RispondiEliminaCerti “atti d’amore” suggeriti dall’alto sono forse per le imprese di pompe funebri?
RispondiEliminaChiedo per un agnostico.
Ma quanto sareste felici, voi, se foste gli azionisti delle arcinote case farmaceutiche produttrici di sieri alla vaccinara per lo spot d’ammore del capo del Vaticano?
RispondiEliminaIo, se fossi uno di quelli, sarei quasi tentato di farmi cattolico, in omaggio ai bei tempi.
❌QUANDO TROVI QUELLA SBAGLIATA…
RispondiEliminaOggi, all’ingresso della spiaggia di Eloro, mentre eravamo in coda insieme ad una trentina di persone in grandissima parte turisti, uno dei super guardiani ha pensato con tono perentorio di intimare l’uso della mascherina.
Qualche minuto di silenzio nel corso del quale qualcuno ha cominciato a cercare preoccupato l’inutile pezza (due o tre persone, giovanissime, la indossavano già e si guardavano intorno con aria circospetta).
Mentre i miei figli mi guardavano scongiurandomi con gli occhi di non fare troppo male, mi limito ad un laconico: “Non c’è alcun obbligo di legge che impone la mascherina all’aperto, salvo che lei non sia in grado di indicarmelo”.
Silenzio.
Il solerte guardiamo si ritira come un sorcio, mentre una ragazza pallida e infelice con accanto un ragazzo altrettanto pallido e infelice, si rivolgeva a me: “C’è troppa gente e assembramento”.
Ed io: “Benissimo, mi stia distante un metro e mezzo e abbiamo risolto”.
La piccola folla ha proseguito verso la spiaggia senza indossare la mascherina, mentre la signorina l’ha continuata a tenere anche sotto l’ombrellone a 35 gradi.
Morale: se permettiamo ai piccoli sceriffi frustrati e ai fobici patologici di dettare leggi inesistenti ai sani di mente, ci schiacceranno.
Invece, con educazione, basta argomentare in modo logico e puntuale.
Non bisogna essere esperti di diritto per sapere che l’obbligo all’aperto di indossare la mascherina non esiste.
Noterete che la vostra presa di posizione aiuterà anche chi non ha voglia di combattere ma la pensa come voi.
p.s.
È stata una giornata stupenda.
https://www.detoxed.info/klaus-schwab-in-10-anni-potremmo-avere-chip-impiantabili-nel-cervello-ed-una-fusione-del-mondo-fisico-digitale-e-biologico-2016/
RispondiEliminaIl ritratto dell'Italia di oggi. Gli strafatti del rave liberi di fare festa per giorni assembrati a migliaia; le risorse accolte a tutto spiano anche se portatori di covid. La gente comune e perbene sorvegliata e controllata financo nei peli ascellari.
RispondiEliminaCerchiamo di essere realisti.
RispondiEliminaMettiamo caso che, utopicamente, entro la fine dell'anno saremo tutti vaccinati.
Riprenderemo quindi la vita di prima, senza alcun problema, senza più lasciapassare e senza alcuna restrizione? Ovvio che no.
Ciò significherebbe, per loro, aver gettato all’aria anni di lavoro. A che pro? Per una inoculazione di massa?
Siamo seri, non è così. Siamo di fronte ad un’ opera strategico politica che ha richiesto uno sforzo propagandistico enorme con tutte le tecniche psicologiche più efficaci ad oggi conosciute. Quindi, toglietevi dalla testa le cose che vi raccontano: “son arrivate le cure”, “il castello sta cadendo”, “la gente ormai ha capito”, “la costituzione lo vieta”.
Pensate di aver a che fare con degli sprovveduti, credete che quanto sta avvenendo sia stato improvvisato. Evidentemente non avete osservato bene il procedere degli eventi.
Ricordatevi che un regime non conosce leggi né costituzione.
Il tempo della trasformazione antropologica e sociale è ancora troppo breve. Non finisce tutto con la vita che torna normale e con le multinazionali che gioiscono. E’ in gioco ben altro e solo personaggi davvero influenti o imprevisti incidenti di percorso potranno fermare questa deriva.
L’unica via pacifica, applicabile “dal basso”, potrebbe essere quella di un popolo coeso che disapplica le regole. Ma vi sembra il nostro caso? Guardiamoci attorno, i nostri concittadini sono già euforici del loro grottesco pass e vogliono tenere i pericolosissimi “novax” distanti.
Ci aspettano mesi difficili, resistere è l’imperativo. Ma una cosa è certa, lo dissero loro stessi a inizio farsa: “nulla sarà più come prima”. Bisogna iniziare a prendere coscienza che stare in questa società sarà sempre più difficile per noi.
Tornare all'autoproduzione e fuori dalla vita urbana o combattere con astuzia nella già avviata società distopica digitalizzata del controllo.
Non c'è altra scelta.
https://rumble.com/vchdiy-vorrei-che-questo-video-lo-vedessero-60-milioni-di-italiani.html
RispondiEliminaTradotto nei sottotitoli
Leggo che garantivano la salvezza col vaccino? Non è così! Avete firmato che non c'era nessuna responsabilità per le conseguenze, tutti protetti dalle responsabilità, sia chi propinava e sia chi produceva! ma avete letto prima di firmare? E avete capito, oppure no, che non potrete neppure lamentarvi se vi succederà qualcosa?
RispondiEliminahttps://www.informazionecattolica.it/2021/08/19/boscia-medici-cattolici-vogliono-sopprimere-le-vite-dei-fragili-o-quelle-ritenute-inutili-dessere-vissute/
RispondiElimina(2023) Mi sembra già di sentirli e leggerli : Green pass per accedere alle urne.
RispondiEliminaE il gioco è fatto, la rana bollita.
Perché Bergoglio parla (a sproposito) dei vaccini e non dell'eutanasia
RispondiEliminaPATERNALISMO DI RITORNO
RispondiEliminaÈ davvero libero chi chiede la morte?
Già, perché quando il megafono dell'utilitarismo-edonista ci stordisce con i suoi "must" e tra tutti quello che fa coincidere la dignità alla qualità della vita, è difficile non essere condizionati dal pensiero che si vive solo finché la vita "piace" o “serve” a qualcosa o a qualcuno.
Questa visione centripeta travestita da "libertà", dove tutto ruota attorno alla contingenza dell’utile e alla cecità del piacere come estremo rifiuto della sofferenza, senza limiti, ma soprattutto senza criteri di senso, oltre che senza rispetto per le conseguenze sulla salute del singolo e della collettività, tramuta la persona da soggetto a oggetto e poi da oggetto utile a oggetto non più utile.
Tra l'altro, il più lampante PARADOSSO di questo sistema - presentato come massima espressione della libertà come autodeterminazione - è l’approccio essenzialmente PATERNALISTICO. Infatti, chi decide della qualità della vita? Il singolo? Il medico? Il "tutore"? Lo Stato?
Chi è il garante della “bontà” di questa decisione tanto da autorizzare la procedura secondo gli "standard legali"?
Non solo. In un continuo palleggio tra individuo e società, anche la società stessa comincerà a chiedersi chi le serve e chi no, oppure chi supererà i costi rispetto agli utili. E aprirà, non sentieri, ma autostrade per un post-moderno Taigeto da cui buttare (tra sorrisoni e cuoricini, ovviamente!) disabili, anziani, ecc.
Beh, è ora di rendere ragione della speranza che è in noi; perché la vita non è un bene strumentale a nostra completa disposizione. «Di essa è padrone assoluto solo il Creatore, cui solo spetta la scelta di darle un termine, perché a lui si deve l’iniziativa di averle dato origine. L’uomo non ha verso di essa “una signoria assoluta, ma ministeriale”, riflesso della signoria unica e infinita di Dio» (Evangelium Vitae, n.52).
Chi è senza green pass e viene escluso da tanti servizi, deve pagare le tasse comunque?
RispondiEliminaChiedo per un amico...
Quindi ricapitolando:
RispondiEliminaRave party sì,
Discoteche no
Feste dell’Unità sì, ristoranti e pizzerie no
https://www.lantidiplomatico.it/amp/39602_42720/dettnews-ricercatori_tedeschi_e_olandesi_vaccino_pfizer_riprogramma_il_sistema_immunitario_innato.html
RispondiEliminaParlano di immunità di gregge, ma in realtà vi stanno semplicemente trasformando in un gregge obbediente e remissivo. Un gregge che obbedisce, perché spera di tornare così alla normalità: e non capisce che la normalità non tornerà proprio perché si continua a obbedire cadavericamente. Vi dicono che dovete vaccinarvi, perché così si tornerà alla normalità: ma la nuova normalità è quella di una emergenza infinita, con infinite benedizioni a venire. Vi dicono che con l'infame tessera verde si uscirà dall'emergenza: invece la nuova normalità per l'avvenire è quella della tessera verde per tutti, ridotti a sudditi controllati sempre e comunque. I più ancora non riescono a capire, chiusi nel lockdown cognitivo, che stiamo vivendo i laboratori di produzione dei nuovi assetti sociali, politici ed economici per il futuro.
RispondiEliminaIl Ministero della Salute ha emanato direttive circa le modalità di esenzione dalla vaccinazione.
RispondiEliminaLe domande che si pongono sono:
1. Se il vaccino è formalmente volontario, perché si richiede di conservare la documentazione clinica a corredo del documento di esenzione per eventuali "monitoraggi"?
2. Perché l esenzione è fattibile ed ha validità solo fino al 30 settembre? E dopo? Hanno in mente qualcosa dal primo di ottobre?
3. Ma soprattutto.....perché c'è bisogno di attivarsi per farsi esentare da una vaccinazione volontaria?
Non sentite un vago odore di presa per i fondelli?
L'esperimento "Universo 25" è uno degli esperimenti più terrificanti della storia della scienza che, attraverso il comportamento di una colonia di topi, tenta di spiegare le società umane.
RispondiEliminaL'idea di "Universo 25" è venuta allo scienziato americano John Calhoun che ha creato un "mondo ideale" in cui centinaia di topi avrebbero vissuto e si sarebbero riprodotti.
Più specificamente, Calhoun, costruì il cosiddetto "Paradiso dei topi";
uno spazio appositamente progettato dove i roditori avevano abbondanza di cibo e acqua, nonché un ampio spazio vitale.
All'inizio collocò quattro coppie di topi che, in breve tempo, iniziarono a riprodursi facendo crescere rapidamente la loro popolazione.
Tuttavia, dopo 315 giorni dall’inizio dell’esperimento, la loro riproduzione iniziò a diminuire significativamente.
Quando il numero di roditori raggiunse i 600 si formò una gerarchia tra di loro e, poi, apparvero i cosiddetti "disgraziati".
I roditori più grandi iniziarono ad attaccare gli appartenenti a questo sottogruppo, con il risultato che molti maschi che ne facevano parte presero a "crollare" psicologicamente.
Di conseguenza, le femmine, non sentendosi più protette, a loro volta, diventarono aggressive nei confronti dei loro piccoli.
E, con passare del tempo, le stesse femmine, mostrarono comportamenti sempre più aggressivi, elementi di isolamento e mancanza di umore riproduttivo.
C'era un basso tasso di natalità ed, al contempo, un aumento della mortalità nei roditori più giovani.
Poi è apparsa una nuova classe di roditori maschi, i cosiddetti "bei topi".
Si rifiutavano di accoppiarsi con le femmine e/o di "combattere" per il loro spazio vitale.
A loro importava solo il cibo ed il sonno.
Ad un certo punto, i "bei maschi" e le “femmine isolate", costituivano la maggioranza della popolazione.
Col passare del tempo la mortalità giovanile raggiunse il 100% e la riproduzione il tasso zero.
Tra i topi in via di estinzione fu osservata l'omosessualità ed, allo stesso tempo, aumentò il cannibalismo, nonostante ci fosse abbondanza di cibo.
Due anni dopo, l'inizio dell'esperimento, nacque l'ultimo cucciolo della colonia.
Nel 1973 morì l'ultimo topo, nell'Universo 25.
John Calhoun ripeté lo stesso esperimento altre 25 volte ed, per ognuna di queste, il risultato fu lo stesso.
Il lavoro scientifico di Calhoun è stato utilizzato come modello per interpretare il collasso sociale e, la sua ricerca, funge da punto focale per lo studio della sociologia urbana.
https://www.youtube.com/watch?v=7CXj0AGuh4c
Carlo Di Pietro
RispondiEliminaIl governo intende chiaramente istigare le passioni più basse del popolo, creare attriti e odio fra vaccinati e non vaccinati. Per grazia di Dio noi siamo cristiani e, nonostante le tante misure finalizzate alla distruzione della fede, lo spirito di carità, quell'amore per i fratelli connazionali permane immutato nei cuori dei veri e sinceri figli di Dio. Anche questa è la misura della fede.
il New York Times in un pezzo dal titolo “Israele, uno dei paesi più vaccinati, ora ha uno dei tassi di contagio più alti del mondo e questo solleva questione sull’efficacia dei vaccini”. Al contrario nessuno può ormai, a ragion veduta, metterne in dubbio la pericolosità.
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