Ordinazioni a Griciliano |
Dal Comunicato della Diocesi di Digione apprendiamo che dal 12 settembre assicurerà le celebrazioni secondo il messale romano del 1962 nella « Basilica » presso la Casa Natale di San Bernardo un sacerdote dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, che sarà vicario della parrocchia di Digione - Saint-Michel.
Domenica 5 settembre alle ore 10.00 la messa sarà celebrata da padre Didier Gonneaud, parroco della Cattedrale e decano del decanato Centro e Ovest di Digione.
Quindi la FSSP è rimasta tagliata fuori [qui - qui], ma un prete dell'ICRSS sarà parroco della parrocchia di S. Michael e celebrerà la messa antica già affidata alla FSSP.
Di fatto i fedeli, grazie alla loro energica mobilitazione hanno ottenuto quanto desideravano: un sacerdote dedicato a tempo pieno alla parrocchia e all'usus antiquior; la diocesi salva la faccia, la FSSP si può riciclare in un contesto meno ostile.
Bene!
RispondiEliminaBisognerebbe però che intorno alla Messa di sempre si formassero dei circoli di Catechismo per bambini, giovinetti, giovani, adulti, anziani e altre sante e sane attività che tonifichino la mente ed il corpo, il tutto volto ad una continua crescita cattolica.
RispondiEliminaSecondo me il vescovo era stato troppo zelante nell'interptetare la volontà di Bergoglio ed ha fatto marcia indietro. La tattica di Roma è meno brutale di quella che immaginava il vescovo, ma più efficace: fingerà una certa tolleranza al vetus ordo ancora un altro po'... Il tempo di far abboccare chi deve abboccare. Cioè la san Pio X.
RispondiEliminaPadre Zuhlsdorf ci rivela come l'arcivescovo di Chicago, Cupich, notoriamente cocco di papa, abbia vietato a un sacerdote della sua arcidiocesi di recitare un'Ave Maria e la preghiera a San Michele Arcangelo (che veniva pregata al termine della Santa Messa prima del Concilio) al termine della Messa Novus Ordo.
RispondiEliminaQuelle surprise!
https://wdtprs.com/2021/08/video-priest-announces-he-and-people-have-been-forbidden-to-say-st-michael-prayer-and-hail-mary-after-mass/
Prima di cantar vittoria e parlare di "marcia indietro" del vescovo attenderei un po' di tempo per vedere come evolve la storia...
RispondiEliminaIn risposta a 27 agosto 2021 23:03
RispondiEliminail commento di mia suocera : "Per fortuna non abbiamo l'anima in comune"!
Testo originale:
"Staje senza pensier, per fortuna tenimm ll'anema spartata"
Hanno semplicemente privilegiato l'unico istituto tradizionale che non si fa problemi in caso di concelebrazioni novus ordo. Definirla una vittoria o una marcia indietro è quanto meno azzardato, anche perché con l'aria che tira credo che il "sacerdote tradizionale concelebrante in N.O." dovrà diventare forzatamente lo standard (sarà sicuramente parte del "pacchetto" che attende i capi degli istituti convocati a Roma il prossimo mese)
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