Cosa c'è dietro il superficiale manicheismo della guerra mediatica unidirezionale di cui siamo bombardati, quasi fossimo un popolo senza storia e senza memoria, mentre invece non vogliamo mettere da parte il nostro spirito critico e l'esigenza di comprendere cause prossime e remote degli eventi e prospettive possibili oltre che auspicabili.
Si è formalizzato ieri il fronte di guerra alla complessità. Non che ieri sia nato, non è mai “nato”, c’è sempre stato, noi viviamo in un universo mentale semplificato, da sempre. Né ieri si è manifestata la sua discesa in campo per la conquista dei cuori e delle menti relativamente all’orientamento delle pubbliche opinioni rispetto alla guerra in Ucraina. Sono ventuno giorni che domina indisturbato. Ieri ha solo attaccato coloro che avanzano riserve su questo dominio del semplificato.
Di sua prima base, il complesso deriva dal suo etimo: intrecciato assieme. Tante e diverse variabili tra loro interrelate (relate a due vie) fanno sistemi complessi. Poche variabili, poche interrelazioni, poco complesso. Tante variabili, tante interrelazioni, molto complesso. In mezzo varie gradazioni. Nel complesso si osserva un oggetto o un fenomeno assieme al contesto. Infine, si cerca di risalire alla matassa intrecciate di cause che l’hanno preceduto.
Semplificando, invece, si possono ridurre le variabili e le interrelazioni a proprio piacimento. Si può ridurre il problema del potere in Russia il cui studio impegna una manciata di studiosi da anni ad un singolo pazzo, ex-KGB, omofobo e violento. La Russia non è una potenza con 6000 ordigni nucleari assisa al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, è solo uno stato canaglia a capo dell’Impero del Male. O elevare un comico finanziato chissà da chi in uno Stato-Mafia a Churchill. Infine, potrete isolare un fatto nel mentre si compie ignorando ciò che magari anche voi stessi avete fatto, consapevolmente o meno, per generarlo.
Semplificando, invece, si possono ridurre le variabili e le interrelazioni a proprio piacimento. Si può ridurre il problema del potere in Russia il cui studio impegna una manciata di studiosi da anni ad un singolo pazzo, ex-KGB, omofobo e violento. La Russia non è una potenza con 6000 ordigni nucleari assisa al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, è solo uno stato canaglia a capo dell’Impero del Male. O elevare un comico finanziato chissà da chi in uno Stato-Mafia a Churchill. Infine, potrete isolare un fatto nel mentre si compie ignorando ciò che magari anche voi stessi avete fatto, consapevolmente o meno, per generarlo.
I semplificatori operano una distrazione logica. Presuppongono che l’oggetto del discorso sia la condanna dell’invasione russa, ma non si capisce contro chi facciano questa guerra. Chi giustifica o non condanna ciò che è successo secondo l’ovvio ed universale principio dell’inviolabilità dei confini di uno Stato da parte di un altro, armato? A parte Luttwak e qualche Stranamore americano che in questi decenni hanno spinto a varie guerre umanitarie, democratiche e liberanti, Saddam che invadeva il Kuwait e poco altro, non mi pare di vedere queste masse di teorici della guerra giusta. E comunque non li ho visti nel caso ucraino. Li ho visti invece nel campo dei semplificatori, soprattutto americani, negli ultimi decenni semmai. Allora con chi ce l’hanno?
Ce l’hanno con coloro che cercano di mettere nel ragionamento tutte le variabili e tutte le interrelazioni, di valutare il contesto, di includere i processi di causazione di lunga e media durata. Questi perplessi lo fanno per sovvertire il giudizio sul principio di inviolabilità dei confini sovrani da parte di un nemico armato? No di certo. Cercano solo di capire come siamo finiti in un dato fatto, perché e come si è prodotto, per capire come comportarsi e soprattutto come se ne esce. Ed in genere, è capendo come ci sei entrato che trovi il modo di uscirne.
I semplificatori vogliono solo inchiodarti alla condanna del fatto, i complessificatori non hanno alcun problema a condannare il fatto, si pongono tutt’altro problema: capire e risolvere.
Un padre che ha un figlio drogato certo non sta facendo una crociata per giustificare eroina libera per tutti quando cerca di capire come è arrivato lì e soprattutto come può aiutarlo ad uscirne, no? Una intera disciplina, la sociologia, analizza i fatti sociali più disturbanti non certo per giustificarli ma al contrario per conoscerne le cause di modo da contenerli se non evitarli. Se diciamo che povertà e disagio sono condizioni di possibilità per la delinquenza per questo stiamo dicendo di non fare i processi ai delinquenti? Così la psicologia. Ma a ben vedere anche la biologia. Se curiamo i cirrosi epatici è per incentivarli a tracannare all’infinito?
Quando Hanna Arendt seguiva il processo Eichmann per il New Yorker cercando di capire la natura dal Male e giungendo infine alla convinzione che l’origine di quel Male era in sostanza l’inconsapevolezza delle proprie singole azioni poste in processi più ampi di cui non si aveva o voleva avere consapevolezza, stava con ciò giustificando l’Olocausto? Nel rilevare la stupidità del Male o forse il come la stupidità porta al Male, stava giustificando il Male? Stava dando il destro all’assolvimento degli stupratori perché provocati dalla portatrice di minigonna come secondo un certo Gramellini fanno coloro che cercano di capire cause ed antefatti della guerra attuale? Forse Arendt chiese di assolvere Eichmann? O di giustificare lo sterminio nazista nei confronti della sua stessa origine ebraica?
Viene allora il dubbio che questi crociati contro la complessità dei fatti, vogliano loro giustificare qualcosa. Ma cosa? Sembra che vogliano partecipare alla costruzione di un unico e forte sentimento di condanna senza altre distrazioni per forzare ad una reazione attiva. E lo fanno infrangendo la Legge di Hume per il quale da un com'è non consegue per forza il come dovrebbe essere, da una descrizione non consegue una prescrizione. Perché non mandiamo più armi in Ucraina? Perché non andiamo lì ad impicciarci della contesa che c’è da anni anche se ci siamo svegliati tre settimane fa e ne sappiamo dal nulla al niente? Perché non ignoriamo le conseguenze immediate e quelle future di quello che sta accadendo? Perché non proteggiamo a qualunque costo l’aggredito dall’aggressore a costo di iniziare una escalation che potrebbe portare a cose che neanche vogliamo nominare? Perché è il non averlo fatto per tempo ottanta anni fa che portò ad Eichmann, dicono.
I semplificatori forse hanno similarità con Eichmann sebbene vaneggino di un nuovo Hitler, neo-zarista ed intrinsecamente sovietico abusando delle scorciatoie logiche dell’analogia per cui le pere sono la stessa cosa delle mele dal momento che entrambe sono “frutta”. Anche lì, il colpevole diceva che lui era teso solo ad occuparsi col il massimo di perizia ingegneristica ad un problema logistico. A lui arrivavano solo imput e la sua etica del lavoro gli imponeva di occuparsi solo dell'output. Ignorava cause e conseguenze, contesti, processi causativi più ampi del suo singolo specifico. L’essere il Male derivava da questa sua ostinata semplificazione. La Banalità del Male è appunto la banale semplificazione.
Così la Banalità del Male, pensando di fare il Bene, attacca coloro che cercano di evitare si compia ancora più male. Lupi travestiti da agnelli scrivono su i fogli degli Agnelli, dicendo che gli agnelli sono i lupi. Ma che cosa pretendi nello scrivere queste cose, che chi usa la stupidità a fin di Male capisca che l’essenza del Male è assenza di comprensione complessa? Ma se lo capissero non sarebbero così stupidi no? Tagliamo le ali al pensiero così istituiremo la no-fly-zone per l’intelligenza e l’onestà intellettuale. Non ci distraiamo, siamo in guerra e come si dice in questi frangenti: à la guerre comme à la guerre… (Pierluigi Fagan)
Le elites nichiliste che guidano USA e Occidente ci riduranno in povertà e/o faranno finire il mondo in un conflitto atomico.
RispondiEliminaChiamiamolo "oligarchi occidentali".
EliminaOppure, più precisamente, "oligarchi americani".
"Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l’abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa."
RispondiElimina- Hannah Arendt, Alcune questioni di filosofia morale -
Pierluigi Fagan:
RispondiEliminaQuello che sta succedendo oggi, nello stadio ucraino e gli spalti occidentali è lo stesso schema che si presenta da qualche decennio a proposito di ogni cosa, economica, finanziaria, ecologica, politica etc. Il mondo è complesso, la nostra mentalità no. Risultato netto: dis-adattamento. Conseguenze: catastrofi.
Ottima analisi. Semplificare spesso significa falsificare.
RispondiEliminaCatastrofe... Volgere giù, sotto. Capovolgere.
RispondiEliminaLa rinuncia a comprendere la realtà porta al suo capovolgimento.
Ci hanno rimbambiti, ma non è il tornare bambini che chiede il vangelo.
E' proprio la regressione pre-istruzione... la tabula rasa.
Se il bambino può contare sulla mamma e il papà, il regredito no.
Nel capovolgimento ha perso anche loro. Restano lo Stato e la Scienza.
O per lo meno quel che un regredito può intendere come stato e scienza.
Una catastrofe.
Riduzionismo, determinismo, storia dei Big Man, positivismo, specializzazioni come unica forma di conoscenza, scientismo, algoritmizzazione, economics, teoria dei giochi, è tutto un bel pacchettone. E' l'anglo-saxons way che domina ormai la cultura occidentale. Da approfondire.
RispondiEliminaUn poco di pratica saltuaria del 'conosci te stesso' e dell'esame serale Catto/ passatista della coscienza, metterebbe in equilibrio tra loro, in ogni istante, il semplice ed il complesso.
RispondiEliminaPrendiamo le cose più importanti: la vita, la fede, la salute, il sapere, gli affetti, il lavoro, la casa...
RispondiEliminaCi sono ricchezze inestimabili, immateriali.
Ci sono ricchezze stimabili, materiali.
Tutte le ricchezze materiali sono tangibili.
Poi c'è la moneta: un valore attribuito.
Non è un vero valore: è un'idea, tanto più forte quanto è condivisa.
Serve a scambiare le vere ricchezze, ma non è in sé ricchezza.
E' certamente potere per chi ne detiene la possibilità di crearne.
A quel punto "crea" una cresta su tutto, sotto forma di credito, debito, interessi, scommesse, indici, derivati, spread, tasse...
Ogni ricchezza (un amore, un figlio, un lavoro, una casa) passa di lì.
Persino la fede: anche il Vaticano, escluso dallo SWIFT, è nei guai.
Ma quella non è ricchezza: è il potere di darle un valore.
Oggi i padroni del potere di dare valore sono un pallone gonfiato.
Sul punto di esplodere hanno pensato di resettare ogni ricchezza.
Sgonfiando loro ci si libera dal loro potere, diventando più ricchi.
Lo sta capendo chi si sgancia dai loro carrozzoni del valore.
Qualche anno fa sarebbero stati spianati. Adesso no.
Anche chi potrebbe spianarli capisce che non conviene.
I padroni del valore sono sempre più soli. Senza ricchezze vere.
Hanno solo l'idea che erano abituati a dare alle ricchezze altrui.
Manipolandolo al punto da mettere in condizioni di disfarsene!
Per dare tutto al sistema di potere con il potere di creare il valore.
Ci sono la ricchezza e il valore: il sostanziale e il derivato.
Il derivato vuole prendersi il sostanziale e con esso anche la vita.
La vita e ogni ricchezza: fede, cultura, figli, lavoro, casa...
Questo sarebbe il progetto del reset; progetto che sarà spazzato via.
https://www.youtube.com/watch?v=nLQNDaRQXsA
RispondiEliminaAlessandro Fusillo: "La Cassazione ha dato ragione a Rosanna Spatari, vittima del sistema"
Un aereo militare, in collaudo, M-346 si schianta sul Monte Legnone nel Lecchese i 2 piloti si lanciano poco prima dello schianto, uno è morto,l'altro in gravi condizioni. L'aereo avrebbe dovuto essere consegnato al compratore e/o stato compratore, rimasto fin qui ignoto.
RispondiEliminaOggi La Stampa titola "La carneficina" (russa) utilizzando una fotografia dei bombardamenti ucraini su Donetsk, accaduti il 14.03.
RispondiEliminaFirmato Massimo Giannini, Gruppo GEDI (di proprietà della famiglia Elkann).
Nella sezione "Mission e valori" del sito del Gruppo si legge tra l'altro: «Il Gruppo GEDI, tramite i propri mezzi, è impegnato a offrire informazione, cultura, opinioni e intrattenimento secondo principi di indipendenza, libertà e rispetto delle persone, nella consapevolezza di avere una grande responsabilità nella formazione di valori etici e morali del proprio pubblico».
Andrea Sandri
@16 marzo 2022 18:45
RispondiEliminaAppunto sta coltivando "un proprio pubblico", quello che legge la Stampa.
⚠️⚠️⚠️Discorso di Putin. Punti chiave 🔑.
RispondiElimina‼️ Cittadini del Donbass hanno subito un vero genocidio.
‼️ Desiderio di Kiev di creare arma nucleare era una vera minaccia.
‼️ Nostri uomini mostrano eroismo.
‼️Le tattiche delle operazioni militari in Ucraina, sviluppate dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore Generale, si sono pienamente giustificate
‼️L'operazione delle forze armate russe in Ucraina si sta sviluppando con successo, rigorosamente in conformità con i piani
‼️L'apparizione delle truppe russe vicino a Kiev e in altre città ucraine non è collegata al desiderio di occupare l'Ucraina, la Russia non ha tale obiettivo
‼️Se le truppe russe agissero solo nel Donbass, ciò non porterebbe all'eliminazione della minaccia,ma una nuova linea del fronte.
‼️Prima dell'inizio dell'operazione, Mosca ha offerto a Kiev di ritirare le truppe dal Donbass, ma hanno rifiutato
‼️L'attacco di Kiev al Donbass e alla Crimea era solo questione di tempo, la Russia lo ha impedito
‼️Non permetteremo all'Ucraina di fungere da trampolino di lancio per azioni aggressive contro la Russia
‼️I mecenati occidentali stanno spingendo Kiev allo spargimento di sangue fornendo armi e mercenari
‼️La Russia non aveva altra opzione per garantire la propria sicurezza.
‼️Tutto il pianeta deve pagare per le ambizioni dell'Occidente, crolla il mito del “miliardo d'oro”
L'Occidente sta cercando di convincere i suoi cittadini che le loro difficoltà sono il risultato delle azioni della Russia, ma questa è una bugia
- Le sanzioni contro la Federazione Russa colpiscono gli stessi europei e americani, "non passare da un mal di testa a uno sano"
- Gli Stati Uniti e l'UE hanno effettivamente mancato agli obblighi nei confronti della Russia, congelando le sue riserve - ora tutti sanno che le riserve dello stato possono essere semplicemente rubate
- La Russia, a differenza dei paesi occidentali, rispetterà il diritto di proprietà
— Gli arresti di beni esteri della Federazione Russa e gli affari sono una lezione per gli imprenditori russi, non c'è niente di più affidabile degli investimenti in patria
— Ora sappiamo chi ha tradito vigliaccamente i propri partner e non ha adempiuto ai propri obblighi nei confronti dei dipendenti
- Ai russi sono negate le cure mediche in Occidente, l'Occidente ha strappato tutte le maschere della decenza, si suggerisce un'analogia con inclinazioni antisemite
- Sono sicuro che dopo aver bloccato i conti della Federazione Russa in Occidente, molti paesi convertiranno le loro riserve in beni, il che aumenterà il deficit
— L '"Impero delle bugie" dell'Occidente è impotente contro la verità e la giustizia, la Russia continuerà a portare la sua posizione al mondo intero
— Nelle nuove realtà saranno necessari cambiamenti strutturali dell'economia, non saranno facili, porteranno ad un aumento dell'inflazione e della disoccupazione
Combatteremo per il diritto di essere e rimanere la Russia.
Canale Telegram Matrioshka3310
https://www.youtube.com/watch?v=tey1OCXMVKo
RispondiEliminaCialtroni professionali. Le volgari menzogne della Stampa di Torino - Dietro il Sipario - Talk Show
Il Diavolo è un ottimo conoscitore della Bibbia. A volte ho l'impressione che molto, moltissimo di quello che sta accadendo non sia che il ribaltamento della Parola di Dio, Uno e Trino, che troviamo nel Vecchio e Nuovo Testamento.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=5wMRiVzM6A4
RispondiEliminaParla l'autore della foto utilizzata in maniera spregevole dalla Stampa
Da un post di Tonino Palma:
RispondiEliminaOggi ho visto uno scorcio di telegiornale (tutto non ci sono riuscito) e il pensiero immediato è stato: che schifo, che vergogna, che livello di giornalismo e di informazione ... interviste struggenti, immagini strazianti, opinioni infuocate ... tutte mirate a colpire l'immaginario collettivo per costruire un'immagine unilaterale della guerra, senza pluralismo, equità, equidistanza ed obiettività di cronaca.
Su queste notizie la gente si fa una propria opinione falsata e prende posizione in maniera distorta.
Attraverso questa narrazione inquinata, non si consente di cogliere l'aberrazione della guerra nella sua interezza e di inchiodare i protagonisti ognuno alle proprie responsabilità e più ci si allontana dalla verità, più diventa impossibile immaginare una pace che sia prossima alla giustizia.
Poi ho letto che "Oggi, 14 marzo 2022, gli ucraini hanno colpito il centro città di Donetsk con un razzo Točka a grappolo facendo 20 morti e molti feriti, tra cui bambini. I TG della RAI non solo tacciono sull'episodio, un vero e proprio crimine di guerra -dal momento che nessun obiettivo militare era nelle vicinanze- ma addirittura inseriscono fotogrammi della scena del bombardamento ucraino su Donetsk nel servizio che parla delle bombe russe su Kiev di Irene Fioretti."
La notizia del massacro è confermata anche dall'ANSA.
Ora non c'è che da assistere al rimpallo delle responsabilità.
Ma al di là di questo episodio, che non è di poco conto, una cosa è certa, per ben 8 anni, sui massacri ucraini in Donbass, i nostri giornalisti non si sono stracciati le vesti, non si sono preoccupati di fare gli stessi servizi, con la stessa dovizia di particolari e con lo stesso trasporto.
Devo dedurre che c'è in atto un ulteriore tentativo, come nel caso della pandemia, di manipolare le nostre menti e di orientare le nostre coscienze per alimentare odio, divisione e giustificare atti e decisioni che contravvengono ai principi sanciti dalla nostra costituzione, possibilmente con il beneplacito di buona parte della popolazione plagiata, scandalizzata e agguerrita contro l'unico, grande nemico.
Fonso Genchi su Fb
"... come nel caso della pandemia,..."
RispondiEliminaEsatto prima creano i presupposti, poi indicano la 'loro' soluzione, e chi non è d'accordo con loro è un animale. Ormai però le persone dovrebbero essere vicine al risveglio.
«La Stampa» spaccia una strage di russofoni per un massacro di ucraini. E c’è chi dipinge falsamente Mosca sull’orlo del caos.
RispondiEliminaMaria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, cita la prima pagina de @LaStampa in cui viene pubblicata la foto di Donetsk bombardata sul pezzo "così Kiev attende l' assalto finale" additandola come "esempio di speciale cinismo".
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=zE2-l1ky2II
RispondiEliminaIl punto di vista di Vladimir Putin sulla questione Ucraina- 16/03/2022
@ Aloisisus: Ci sarebbe un'ulteriore specificazione da fare. Chi sono questi oligarchi americani?
RispondiEliminaSarebbe bello se qualche esperto potesse sviluppare un discorso serio sui gruppi che determinano la politica estera americana.
Roberto
Sullo sfondo oscurato della vicenda attuale c’è la distruzione criminale dello shtetl ebraico realizzata dai diligenti collaborazionisti polacchi, ucraini e lituani di Hitler. Si parla di 800.000 morti. Nel dopoguerra la Germania ha pagato abbondantemente. Qui ci sono nazisti ritornati dagli USA dopo la dissoluzione dell’URSS che rilasciano interviste, parlano di bastioni della libertà occidentale, coltivano la malapianta del nichilismo e applaudono cinicamente al loro Attore in capo che sta trascinando una nazione e un continente nella rovina.
RispondiEliminaAndrea Sandri
"I discorsi del presidente ucraino Zelensky sono costruiti in maniera estremamente attenta rispetto all’audience cui si rivolge. Parlando agli Stati Uniti ha evocato l’11 settembre, parlando al Bundestag tedesco ha evocato il muro di Berlino." GPC Insomma, un gran paraculo che spera di tirare fuori un ragno da un buco con le mani degli altri.
RispondiEliminaPeccato l'alta velenosità del ragno.
G.Morcellini
Alcuni si sono irritati e sorpresi dei toni di P. Fagan nei confronti di Zelensky, (che il 22 prossimo parlerà al Parlamento italiano!). Di seguito lo stralcio da un suo commento.
RispondiElimina...Chiunque abbia avuto esperienze di marketing e pubblicità non potrà non notare come tutta la narrazione Zelensky ricalchi in tutta evidenza una chiara strategia. Forse questa affermazione risulterà infondata ai più, ma io ho lavorato in quel campo per due decenni e passa, diciamo ad alti livelli, con una specializzazione professionale specifica proprio in strategie di marketing e comunicazione. Non c’è alcuna possibilità possiate sostenere il contrario, credetemi, la mia non è una convinzione politica è meramente una constatazione tecnica. Zelensky è il testimonial (bravissimo) di una strategia di comunicazione (abilissima e molto professionale) che presuppone un abilissimo team che ne cura immagine e testi, team ovviamente non ucraino. Ma è anche un PR con un altro team che gli apre porte di parlamenti, interventi nelle piazze pacifiste, interviste, servizi copertina e da ultimo anche merchandising e tutto il noto sistema che accompagna il format “rivoluzioni colorate”. E chi lo dirige gestisce anche le sue relazioni internazionali, l’amicizia con i Trimarium(1) in funzione anti-UE, gli attacchi a Germania e qualche volta Israele, l’ambiguo rapporto con la Turchia che sta nella NATO tanto quanto si bilancia con la Russia e molto altro. Ogni giorno concede qualcosa facendo respirare gli animi pacifisti e ragionevoli, un minuto dopo fa marcia indietro. Ogni giorno alza la posta paranoica contro l’inumanità russa (che è per molti versi obiettiva), poi chiede più armi. Ogni giorno noi non abbiamo alcuna informazione terza sui teatri di guerra, ma abbiamo cori di esperti che fanno sperare: “i russi sono impantanati”, “i russi cedono psicologicamente”, “i russi stanno preparando attacchi biochimici ed atomici (quando queste sono pari accuse fatte dai russi nei loro confronti). Non vediamo i militari russi, non vediamo i militari ucraini, vediamo solo immagini ucraine e sentiamo solo comunicati ucraini. Ogni giorno gli europei vanno incontro a questo tsunami emotivo terrorizzante spinti da dirette h24 gestite da professionisti della comunicazione che non hanno mai un dubbio, un’alzata di sopracciglio, un possibile ricordo del necessario bilanciamento quando si stratta di comunicazione di guerra. Così i popoli, così i loro intellettuali principali, così i partiti annichiliti. Granelli di sabbia in questa abbondante vasellina sono subito coperti di ignominia ed ostracizzati.
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1. L’Iniziativa dei tre mari (3SI) coinvolge dodici Paesi dell’Europa centrale e dell’est in un progetto di investimenti in termini di sviluppo economico, energetico e infrastrutturale. A beneficiarne sarà l’intera Unione, ma anche gli Stati Uniti potrebbero approfittarne in chiave anti-russa e anti-cinese
Ma, nell'era dello spettacolo, delle narrazioni, delle comunicazioni, del tira e molla sentimentalista, sarebbe meglio occuparsi di altro e prendere a calci in cxlx i nostri traditori interni e sostituirli con Italiani dagli attributi certi! Costui come il vile affarista è un seminatore di zizzania, con copertura buonista.
RispondiElimina''Noi dobbiamo restare fuori da questa guerra''. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban durante un comizio con decine di migliaia di suoi sostenitori a Budapest. "Le guerre non sono combattute per noi e non lo sono nel nostro interesse'', ha detto, aggiungendo che ''ci vogliono portare da una parte o dell'altra, ma quanto i loro scopi vengono raggiunti ci sacrificano''. (fonte: Adnkronos)
RispondiEliminaConsiglio un bell'articolo sul sito Ricognizioni.it di A.de Felip sulla "russofobiat" nella storia.
RispondiEliminaFAUCI DIXIT
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/omicron-non-fa-piu-paura-ma-vogliono-il-vaccino-universale
Salmi 58 - 83 - 109 (contra diabolus populus respondit)