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giovedì 17 marzo 2022

Marx e la messa arcobaleno da un lato, Pell che richiama alla verità dall’altro

Bergoglio non può più tacere dopo che il card. George Pell ha invitato la Congregazione per la dottrina della fede a rimproverare pubblicamente due vescovi europei per il loro “completo ed esplicito rifiuto” dell’insegnamento della Chiesa sull’etica sessuale. Precedenti più significativi sulla Chiesa in Germania qui - qui - qui - qui.

Una messa in occasione dei «20 anni di culto queer e cura pastorale». L’ha celebrata domenica a Monaco, nella Germania meridionale: «Voglio una Chiesa inclusiva» – ha detto l’arcivescovo di Monaco e Frisinga nella chiesa parrocchiale di St. Paul, celebrando con una bandiera arcobaleno ai suoi piedi e soprattutto ai piedi dell’altare. Qualche anno fa episodi come questi facevano notizia, oggi lo stupore è decisamente relativo, sebbene il protagonista non sia certo l’ultimo parroco di provincia. D’altra parte si parla di chiesa tedesca, dove il love is love ha fatto breccia da tempo, al punto che il porporato ha colto l’occasione per affermare che «il regno di Dio è scoprire che Dio è amore in tutte le sue dimensioni», poi ha aggiunto «Tutte le relazioni umane devono essere caratterizzate dal primato dell’amore. Allora possono essere accettati da Dio».

Secondo Marx, questo messaggio è stato spesso dimenticato «perché facciamo determinate discriminazioni, facciamo esclusioni e pensiamo di poter dirigere e determinare esattamente quando due persone dicono ‘ti amo’ e l’altra risponde: ‘ti amo anch’io’». Non solo, sempre secondo l’arcivescovo, Chiesa sinodale significa Chiesa essere “aperta”. Ce ne sarebbe abbastanza per non andare avanti a leggere. Tanto il finale sembra scontato, tarallucci e vino per tutti, o crauti e birra, dal momento che dopo la Messa si è tenuto, si legge in un comunicato stampa della Diocesi «un ricevimento non pubblico con i rappresentanti della comunità queer e il cardinale Marx»

Sul sito della Diocesi anche una nota di sintesi sul rapporto tra la Chiesa di Monaco e la “comunità queer”: «alcuni anni fa, l’arcidiocesi di Monaco e Frisinga ha posto le basi per un ministero pastorale rainbow friendly. Nel maggio 2018 è stato istituito un gruppo di lavoro sulla pastorale arcobaleno, a cui hanno partecipato dipendenti della pastorale infantile e giovanile, della pastorale familiare e degli adulti, nonché attivisti della comunità della chiesa queer. Il compito del gruppo di lavoro era chiarire la forma in cui la pastorale per le persone queer avrebbe dovuto essere avviata o resa visibile nell’arcidiocesi e quali risorse sarebbero state necessarie per questo. Inoltre, sono state sviluppate tesi che creano una base teologica per la pastorale arcobaleno». Come se le le persone fossero un’etichetta, una tendenza sessuale, magari variamente colorata.

Il tutto avviene mentre il Cardinale George Pell si è rivolto alla Congregazione per la Dottrina della Fede chiedendo di intervenire e pronunciarsi sul rifiuto totale ed esplicito dell’insegnamento cattolico della Chiesa sull’etica della sessualità nei confronti del cardinale Jean-Claude Hollerich SJ del Lussemburgo, e di Mons. George Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca.

In un comunicato il porporato australiano ha spiegato che: « Nessuno dei Dieci Comandamenti è facoltativo; tutti sono lì per essere osservati. Non possiamo avere una versione speciale australiana o tedesca dei Dieci Comandamenti. […] Cristo accoglie e si mescola ai peccatori, ma ci chiama al pentimento. Quindi una Messa speciale i gruppi può essere una buona cosa, a condizione che l’insegnamento di Cristo sia presentato regolarmente, venga predicato il pentimento e sia regolarmente disponibile il Sacramento della Penitenza, della Riconciliazione».

«La Chiesa cattolica – scrive ancora Pell – non è una federazione sciolta dove si svolgono diversi sinodi o raduni nazionali e leader di spicco arrivano a rifiutare indisturbati elementi essenziali della Tradizione apostolica. Questo non può essere normalmente tollerato. L’unità dei cattolici attorno a Cristo e al Suo insegnamento richiede l’unità sugli elementi principali nella gerarchia delle verità». Fonte

6 commenti:

  1. Pell richiama all'ovvio. Il dramma sta nel dovere sentito dal Cardinale Pell a farsi promotore, nel silenzio dell'alta ed altissima gerarchia fu cattolica contemporanea, di questo ovvio richiamo.

    Indigna il fedele l'uso ipocrita della parola 'amore' che ha ben altro ed alto significato. Si profanano, si violentano prima di tutto le parole, i pensieri. Cani!

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  2. Non tacerà.Semplicemente parlerà d'altro.

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  3. “Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L'uno senza l'altra diventa una menzogna distruttiva.”

    Edith Stein (1891-1942)

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  4. Il cardinale Pell ha la pazienza di un santo.Pur avendo un fisico molto importante ha sempre evitato di prendere a sganassoni tanti che meritavano di essere riportati sulla retta via con le buone o con le cattive.Quanto lavoro avrà da fare il successore di Francesco.....

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  5. "L'Europa ha paura dell'Islam e gli si sottomette". Il Pakistan, dove i cristiani sono bruciati vivi, convince l'Onu e l'Unione Europea ad adottare la "Giornata contro l'islamofobia". Nelle stesse ore tre cristiani copti venivano massacrati da un gruppo di musulmani, che hanno danzato sui loro cadaveri al grido “Allahu Akbar”...Intervista per la newsletter a un cristiano pakistano su cui gli islamisti hanno messo una taglia: "I musulmani sono lì per dominare l'Europa, che lo sa e capitolerà..."

    Agonia dell'Occidente a cui la chiesa modernista non è estranea

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  6. Il cardinale 'herr panza'.

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